1400 – 1559
NUOVA CULTURA che dà inizio all’ETA’ MODERNA.
Supera la visione del mondo che aveva caratterizzato la mentalità medievale
Si diffonde il mito della RINASCITA DELLA CIVILTA’ CLASSICA
Il cambiamento ha origine in ITALIA (in particolare FIRENZE e poi ROMA) e trova
ampia diffusione anche in EUROPA
1^ PARTE: ETA’ UMANISTICA 1400-1492
2^ PARTE: ETA’ DEL RINASCIMENTO 1493- 1559
L’UMANESIMO
1400-1492
Quadro storico dell’UMANESIMO
• ALCUNE DEFINIZIONI
PREUMANESIMO
Fenomeno di laicizzazione della cultura avviato nel Trecento da Boccaccio e Petrarca
• Studio delle letterature latina e greca portano a conoscere le humanae litterae = scrittura
dedicata al mondo umano-naturale
• CARATTERISTICHE DELL’UMANESIMO
Schema visione d’insieme p. 485
MEDIOEVO UMANESIMO
TEOCENTRISMO ANTROPOCENTRISMO
Dio è posto al centro dell’universo, (greco anthropos = uomo), l’uomo pone
come motore di tutta la realtà e autore se stesso al centro della realtà,
della storia vista come prodotto di un protagonista e autore della storia, del
suo disegno provvidenziale suo destino
L’UOMO E’ PECCATORE, esposto alle
tentazioni della carne (disprezzo del VISIONE OTTIMISTICA dell’UOMO, ricco
corpo) di forze, capace di contrastare i colpi
della fortuna con la propria
intelligenza, artefice del proprio
destino con la libera scelta.
IL CORPO è celebrato per la sua
BELLEZZA
• (vd sotto “L’uomo vitruviano” di
Leonardo)
- LA CHIESA controlla la CULTURA
Visione ASCETICA (= disprezzo dei beni - LA CULTURA autonoma dalla Chiesa.
materiali e dei piaceri mondani) Visione LAICA che porta
all’affermazione dell’EDONISMO=
corrente filosofica che afferma la ricerca
del piacere senza sensi di colpa e il
NATURALISMO= visione oggettiva della
natura senza significati metafisici.
- LA CULTURA si fonda sul PRINCIPIO DI
AUTORITA’ ( ipse dixit: lo ha detto -LA CULTURA si fonda sul PRINCIPIO DI
proprio lui!) Si leggono i libri stabiliti IMITAZIONE DEI CLASSICI.
come autorità quindi la BIBBIA e gli Se i classici hanno raggiunto un livello
autori non in contrasto con la Chiesa insuperabile di perfezione, è necessario
(es. Aristotele) ovvero la tradizione delle imitarli.
scuola (cfr Filosofia Scolastica di L’IMITAZIONE però non è passiva, ma
Tommaso d’Aquino) ATTIVA- CREATIVA. Si punta a emulare i
classici, cioè a superarli
• (vd citazione di Bernardo di Chartes)
• dialogo tra antichi e moderni (vedi
- I TESTI ANTICHI sono letti secondo la Scuola di Atene di Raffaello Sanzio)
mentalità medievale sovrapponendo le
concezioni etiche e religiose - I TESTI ANTICHI sono letti con la
(cristianesimo) del Medioevo e consapevolezza della distanza storica.
l’interpretazione allegorica Nasce la FILOLOGIA, scienza che
ricostruisce in modo critico i testi
recuperando la versione originale
dell’autore, individuando gli errori delle
trascrizioni dei copisti o le aggiunte
(interpolazioni).
Per correggerli e per ristabilire il testo
originario, occorreva un accurato
confronto tra le varie copie a
disposizione (COLLAZIONE) e la scelta
mediante criteri scientifici tra le varianti.
• La falsa Donazione di Costantino
- I centri culturali sono le abbazie e i
monasteri -I centri di cultura sono la REPUBBLICA
DI FIRENZE E LE CORTI ITALIANE
- Gli INTELLETTUALI sono UOMINI DI
CHIESA - gli INTELLETTUALI sono CORTIGIANI
_laicizzazione della cultura.
ASPETTI CARATTERIZZANTI DELL’UMANESIMO
• VALORIZZAZIONE DEL CORPO UMANO
Leonardo da Vinci (1452-1519) UOMO VITRUVIANO 1490
Disegno
Matita e inchiostro su carta, 34 x 24 cm,
Venezia, Gallerie dell’Accademia
Il filologo LORENZO VALLA nel Discorso sulla falsa donazione di Costantino ingiustamente
considerata vera , invece di accettare l’universale convinzione, basandosi su una precisa analisi
filologica della lingua del documento dimostrò che esso non poteva essere stato redatto nel IV
secolo e che si trattava di un falso medievale.
Valla ha sfidato così l’autorità della Chiesa con l’indipendenza del suo pensiero per ristabilire la
verità.
Si riporta sotto un brano del “Discorso”:
E non lo faccio perché desideri dar la caccia a qualcuno e scrivere contro di lui una sorta di Filippica5 – lungi
da me un simile misfatto! –, ma per strappare un errore dalle menti degli uomini, per distoglierli, o con
consigli o con rimproveri, da colpe e empietà; non oserei dire: perché altri, resi edotti da me, mettano mano
alla falce per ridurre l’eccessivo rigoglio dei sarmenti6 che affligge la sede papale, cioè la vigna di Cristo, e
la costringano a produrre ricchi grappoli, non gracili uve selvatiche. E se faccio questo, chi potrà chiudere a
me la bocca, a sé le orecchie, e tanto meno proporre il supplizio e la morte? Una persona simile, che facesse
questo, quand’anche fosse il papa, come dovrei chiamarla? Buon pastore? o non piuttosto vipera sorda, che
non vuol
ascoltare la voce dell’incantatore, ma vuole bloccare le sue membra con il veleno del
suo morso? […]
50. Per il momento limitiamoci a parlare degli errori con questo impostore7, la cui sfacciatissima
menzogna si manifesta da sé, in base alle sciocchezze che dice.
PERIODI DELL’UMANESIMO
1^ FASE = PRIMA META’ 400
UMANESIMO CIVILE a FIRENZE
AMBIENTE: istituzioni cittadine di FIRENZE
La cultura è collegata alla vita civile: gli studi dei classici devono formare il cittadino che
partecipa
attivamente alla vita politica della patria.
Si esalta la vita attiva al di sopra della contemplativa
TEMI: riflessione sulla politica, filologia, rivalutazione dell’attività economica, visione dei classici
come esempio di virtù civili.
L’arte è finalizzata a formare il cittadino
Intellettuale laico
IL CULTO DEI CLASSICI non è più modello civile ma puro ideale letterario, repertorio di modelli
da imitare
Si tende ad allontanarsi dalla realtà per aspirare ad un mondo ideale di bellezza
Intellettuale cortigiano.
Pubblico elitario
• CENTRI DELL’UMANESIMO
ISTITUZIONI CULTURALI DEL QUATTROCENTO
CANCELLERIA DELLA Si occupa della stesura di lettere ufficiali e dei rapporti diplomatici: è un centro culturale
REPUBBLICA DI strettamente collegato con la vita civile e politica
FIRENZE La cancelleria è assegnata a COLUCCIO SALUTATI, poi A LEONARDO BRUNI e POGGIO
BRACCIOLINI
CORTE Insieme di intellettuali (artisti, scrittori, musicisti, filosofi), funzionari e dignitari che si
raccolgono intorno a un signore, dal quale traggono sostentamento e ricevono protezione
E’ nello stesso tempo un luogo di produzione e di fruizione culturale, poiché i cortigiani
rappresentano il pubblico cui sono destinate le opere artistiche e letterarie
VALORI
Culto della raffinatezza, dell’armonia, della misura
I valori sono ispirati dalla RISCOPERTA DEL MONDO CLASSICO
Il termine ACCADEMIA deriva dalla scuola filosofica creata nel IV secolo a. C. ad Atene da
Platone che aveva fondato il suo metodo di ricerca sul dialogo.
I nuovi intellettuali UMANISTI elaborano una concezione “DIALOGICA” della CULTURA,
ritengono che essa sia il prodotto di un continuo scambio di idee, di un confronto, della
discussione.
Nasce dall’esigenza di un confronto e da un diverso modo di concepire la conoscenza che
non è più apprendimento di verità date ma risultato di un percorso di ricerca.
• FIRENZE
Cancelleria della Repubblica
PROTAGONISTI
GENERE: POESIA LIRICA NELL’ETA’ UMANISTICA
• POESIA DI IMITAZIONE PETRARCHESCA
= imitazione degli artifici formali, delle antitesi, delle simmetrie e giochi di parole
• POESIA DALLA TRADIZIONE TOSCANA POPOLARE
= unisce i riferimenti classici con il gusto della poesia popolare legata alla tradizione folklorica
del carnevale. Riprende la tradizione burlesca e comico-parodica del Duecento e più indietro lo
spirito irriverente dei giullari e dei goliardi.
TESTO:
AUTORE: LORENZO DE MEDICI
OPERA: CANTI CARNESCIALESCHI
Brano: TRIONFO DI BACCO E ARIANNA P. 501
Si mettono insieme i PERSONAGGI DEL CICLO CAROLINGIO (Carlo Magno, Orlando, Rinaldo,
Gano di Maganza) e le ATMOSFERE AVVENTUROSE, MERAVIGLIOSE ed ESOTICHE del CICLO
BRETONE.
- Acquista rilievo il TEMA DELL’AMORE
- compare anche il COMICO
(gli autori ricorrono a meccanismi narrativi elementari basati su una serie ripetitiva e
potenzialmente infinita di avventure, a effetti di sorpresa su imprese straordinarie e sovrumane,
che mirano a sbalordire)
AUTORI:
• LUIGI PULCI
Amico di Lorenzo dei Medici
Autore del cantare cavalleresco “MORGANTE”
Il gigante è sconfitto da Orlando che ne fa il suo scudiero
Il poema narra le avventure e gli amori di Orlando, Rinaldo e altri paladini nei paesi più
lontani a cui si accompagnano le vicende comiche dell’ingenuo gigante Morgante, e del
mezzo gigante Margutte, un astuto furfante.
Il poema termina con la morte di Orlando, sopraffatto dai saraceni a Roncisvalle a causa
del tradimento di Gano, con la punizione del traditore e con la morte di Carlo Magno.
CARATTERISTICHE:
Unisce ARMI e AMORI e aggiunge uno sfondo MERAVIGLIOSO FIABESCO (fate, maghi,
incantesimi, giardini fatati)
• ORLANDO paladino di Carlo Magno, austero, saggio, difensore della fede CADE IN
PREDA ALL’AMORE come gli eroi del ciclo bretone di Re Artu’.
TRAMA:
L’apparizione di Angelica , la bellissima figlia del re del Catai (Cina) durante una
“corte bandita” di Carlo Magno scatena i desideri di tutti i cavalieri, cristiani e pagani,
che l’inseguiranno per ottenere il suo amore. Per lei Orlando stesso perderà la
ragione, fino a sfidare un altro degli spasimanti, il paladino Rinaldo. Re Carlo li separa
e promette la fanciulla a quello dei due che combatterà più valorosamente nella
battaglia imminente contro i Saraceni. A questo punto la narrazione si interrompe.
Verrà poi ripresa e continuata da ARIOSTO nell’ORLANDO FURIOSO.
RINASCIMENTO
1492-1559
RINASCIMENTO MATURO (1492-1527)
Porta a conclusione il processo
culturale
avviato nel 400
RINASCIMENTO 1492-1559
MANIERISMO (1530-1559)
Rappresenta la crisi del Rinascimento
E anticipa le nuove espressioni
Artistico-letterarie del Seicento (Barocco)
ECONOMIA
RAFFAELLO SANZIO
La scuola di Atene (1508-1511) nella Stanza della Segnatura in Vaticano
SIMBOLO dell’ideale rinascimentale della continuità tra il sapere degli antichi e quello dei
moderni. L’opera che esalta la RICERCA RAZIONALE DELLA VERITA’ , ci mostra un grande
ambiente di stampo classico visto in perfetta propsettiva, col soffittto che lascia vedere il cielo. I
grandi filosofi del passato dialogano tra loro attorniando Platone e Aristotele (Platone ha il viso
di Leonardo). Si possono riconoscere anche Michelangelo nelle vesti del filosofoEraclito davanti
e Raffaello (autoritratto)
• MANIERISMO (1530-1559)
Produzioni artistiche (letterarie e figurative) che si mantengono all’interno della tradizione
classicistica, ma inseriscono delle IRREGOLARITA’ che preannunciano la bizzarria e l’irrazionalità
del Barocco nel Seicento.
Esempi:
-PITTORI: Rosso Fiorentino, Tintoretto (opera Il Paradiso nella Sala del Maggior Consiglio a
Venezia), Bruegel (fiammingo), El Greco (spagnolo di origine cretese)
-LETTERATURA
TOQUATO TASSO “La Gerusalemme liberata”
MICHELANGELO BUONARROTI (1475-1564)
Volta
della
cappella
Sistina
1508-
1512
Giudizio
MICHELANGELO ANTICIPA IL PASSAGGIO AL MANIERISMO universa
la visione che emerge dal Giudizio Universale di Michelangelo è profondamente diversa dal clima le
sicuro e classico del primo Rinascimento. Nel vorticare delle anime di beati e dannati si scorge un 1534-
pensiero ormai privo di certezze politiche e culturali. Gli angeli presenti nel dipinto sono privi di ali e 1541
quindi definiti apteri.
Crea un EFFETTO
DRAMMATICO, UN
SENSO DI IRREALTA’
E’ ABOLITA LA
RAPPRESENTAZION
E PROSPETTICA
DELLO SPAZIO : le
tre scale
funzionano quasi
da attrezzi ginnici
su cui sono
collocate , secondo
uno studiatissimo
gioco formale di
corrispondenze, di
simmetrie, di
rapporti speculari
le figure
TINTORETTO, “Trafugamento del corpo di San Marco”, 1562. Venezia, Galleria dell’Accademia
Spazio vuoto dilatato all’infinito dall’apertura sullo sfondo.
Le architetture della piazza fungono da spettrali quinte teatrali, mentre sono aboliti i normali
rapporti di unità e di equilibrio spaziale, sostituiti da movimenti molteplici che vanno in direzioni
diverse
• CENTRI CULTURALI
FIRENZE perde il ruolo guida
Pur restando, anche dopo l’affermazione definitiva del regime signorile (1534) resta aperta la
possibilità di un confronto tra le varie posizioni politiche che ricollegandosi alla tradizione del
passato incide sulle caratteristiche dell’attività letteraria.
Qui si esprime LA RIFLESSIONE POLITICA E STORIOGRAFICA di NiCCOLO’ MACHIAVELLI,
anticonformistica e spregiudicata ancora strettamente connessa alla cultura dell’Umanesimo
civile fiorentino.
A Firenze si rifiuta il fiorentino letterario di Bembo e si sceglie il fiorentino parlato (vd
Machiavelli)
LE ACCADEMIE
Da libero luogo di incontro di intellettuali si trasformano in ORGANISMI UFFICIALI APPOGGIATI
DA UN SIGNORE.
Sono quindi regolati da rigide norme, tendono alla CODIFICAZIONE e alla CONSERVAZIONE
DELLA CULTURA più che alla ricerca sperimentale di nuove soluzioni, imbrigliate in formalismi e
convenzioni.
LA DIFFUSIONE DEL LIBRO STAMPATO NELLA PRIMA META’ DEL 500 trasforma il lavoro dello
scrittore le cui opere possono essere acquistate (non solo ascoltate)
Si afferma l’EDITORIA DI MERCATO (soprattutto a Venezia) e gli scrittori possono pensare di
guadagnare dal proprio mestiere
L
POESIA TEATRO
LUDOVICO ARIOSTO
Poema cavalleresco in ottave
ORLANDO FURIOSO
NEL DUECENTO
I CANTARI mettono insieme lo SCONTRO TRA CRISTIANI E ARABI DAL TEMPO DI CARLO
MARTELLO (750) AL TEMPO DELLE CROCIATE (1100) E DI LUIGI IX.
L’assedio di Parigi entra nel mito come la guerra di Troia. E’ lo scontro tra ARABI E PALADINI
diventa simbolo di ogni contesa, magnanimità e avventura.
NEL RINASCIMENTO
• 10 anni dopo MATTEO MAIRA BOIARDO sempre alla CORTE DI FERRARA LUDOVICO
ARIOSTO scrive ORLANDO FURIOSO = continuazione dell’Orlando Innamorato
TRAMA DELL’ORLANDO FURIOSO di Ariosto (1516-1532)
Inizia dalla battaglia di Montalbano
Nella complessa trama si possono individuare tre filoni:
L’argomento bellico, tipico della tradizione del poema epico e cavalleresco, incomincia con l’invasione della Francia e
l’assedio di Parigi da parte del re saraceno Agramante, che inizialmente sembra aver la meglio sull’esercito cristiano
di Carlo Magno, anche grazie all’aiuto del grande guerriero Rodomonte, e di Marsilio, re di Spagna, e Mandricardo,
re tartaro, suoi alleati.
I due paladini più importanti dello schieramento cristiano, Orlando e Rinaldo, si perdono infatti dietro alla
bellissima Angelica, e gli infedeli possono così penetrare a Parigi. Il ritorno in campo di Rinaldo costringe però i
saraceni alla ritirata ad Arles e poi alla sconfitta in una battaglia navale. Caduta anche Biserta, capitale del regno
d’Africa, le sorti della guerra sono affidate ad una sfida tra i tre migliori guerrieri mori (Agramante, Gradasso e
Sobrino) e i tre campioni cristiani (Orlando, Brandimarte e Oliviero) sull’isola di Lampedusa. Orlando sbaraglia i
nemici e assicura la vittoria a re Carlo Magno.
La tematica sentimentale è spesso intrecciata con quella militare, tanto da condizionare in più occasioni lo sviluppo
delle battaglie e i duelli tra i singoli cavalieri. Tutto ha inizio durante l’assedio di Parigi: Angelica, ambita sia da
Orlando che da Rinaldo, è affidata da re Carlo a Namo di Baviera, con la promessa di darla in sposa a chi si
dimostrerà più valoroso nello sconfiggere i mori. La fanciulla riesce però a fuggire, inseguita da molti guerrieri di
entrambi gli schieramenti. La ragazza, dopo alcune traversie, incontra un giovane fante saraceno ferito, il
bellissimo Medoro, di cui si innamora e con il quale fugge in Catai. Orlando, giungendo in seguito nel bosco sui cui
alberi la coppia aveva inciso scritte che celebravano il loro amore, impazzisce e si dà alla devastazione di tutto ciò
che incontra. Il paladino, con la mente offuscata dalla gelosia, si aggira per la Francia e la Spagna, fino ad
attraversare lo stretto di Gibilterra a nuoto. Nel frattempo il guerriero Astolfo, dopo aver domato un ippogrifo, vola
sulla Luna, dove ritrova in un’ampolla il senno perduto di Orlando. Dopo aver attraversato l’Africa e aver compiuto
mirabili imprese, Astolfo fa odorare l’ampolla a Orlando, che torna in sé e rientra in combattimento. Altri amori
“secondari” sono quelli tra Zerbino e Isabella e tra Brandimarte e Fiordiligi.
La terza linea narrativa, quella encomiastica, riguarda Ruggiero, guerriero saraceno, e Bradamante, sorella di
Rinaldo. I due, che si amano ma che sono continuamente divisi dal susseguirsi degli eventi e delle battaglie, sono
presentati come i capostipiti della famiglia d’Este, che, per via di Ruggiero, discenderebbe così addirittura dalla
stirpe troiana di Ettore. L’amore tra i due è innanzitutto ostacolato dal mago Atlante, che vuole evitare le nozze tra i
due perché sa, in seguito ad una profezia, che Ruggiero è destinato a morire se si convertirà alla fede cristiana e
sposerà Bradamante. Il guerriero viene quindi imprigionato in un castello incantato creato appositamente dal mago.
Ruggiero è poi trattenuto sull’isola della maga Alcina, che lo seduce con le sue arti di strega. Liberato da Astolfo da
un secondo castello magico, Ruggiero può recarsi con Bradamante in Vallombrosa per convertirsi e sposare l’amata,
ma il tutto è ulteriormente rimandato dalla guerra con i saraceni. Concluse le ostilità, si scopre che Bradamante è
stata promessa a Leone, figlio di Costantino ed erede dell’Impero romano d’Oriente. Dopo un duello tra Bradamante
e Ruggiero (che combatte sotto mentite spoglie per non farsi riconoscere), Leone rinuncia a lei, così che si possa
finalmente celebrare il matrimonio. Rodomonte irrompe però al banchetto nuziale, accusando Ruggiero d’aver
rinnegato la sua fede; il capostipite della dinastia degli Estensi, dopo un acceso duello, lo uccide.
• AVERE DEI MODELLI IDEALI (di equilibrio e armonia) a cui fare da riferimento per il
PRINCIPIO DI IMITAZIONE
1° SOLUZIONE “PURISTA”
Questi aspetti vengono sostenuti dal veneziano PIETRO BEMBO nell’opera
PROSE DELLA VOLGAR LINGUA (1525)
Propone infatti una soluzione PURISTICA della LINGUA che propone come modelli da imitare
LA LINGUA DI PETRARCA per la poesia e di BOCCACCIO per la prosa
3° SOLUZIONE “FIORENTINISTA”
Sostenuta da NICCOLO’ MACHIAVELLI nel trattato “DISCORSO INTORNO ALLA LINGUA”
Nemmeno questo progetto si impone per il suo carattere troppo limitato e circoscritto
Si afferma la proposta di BEMBO (soprattutto per la LIRICA) perché meglio corrisponde ai gusti
del classicismo rinascimentale.
Ma non mancano altre opere che utilizzano un linguaggio spregiudicatamente libero e
indipendente.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
COMPITO:
Spiega la nuova visione dell'uomo che emerge in età rinascimentale utilizzando un dipinto a tua
scelta, alcuni passi del " De Dignitate hominis" di Pico della Mirandola, alcuni pensieri e
massime di Leonardo da Vinci