Nel 1506 si recò alla corte ad Urbino, qui conobbe Giovanni De Medici
che divenuto Papa lo chiamò a Roma a far parte della Segreteria
pontificia, compose in questi anni epistole e brevi in nome del papa, in
un elegantissimo latino ciceroniano.
Gli Asolani
La prima opera significativa del Bembo è il dialogo gli Asolani diviso in
tre libri.
per la varietà
Il culto del "fino amore" degli Asolani, sentito come perfezione morale
e quello della "perfetta poesia", contenuto nelle prose, si ritrovano
nelle
Rime
Ariosto
Ludovico Ariosto nacque l'8 settembre 1474 dal conte Niccolò e dalla
nobile Reggiana Daria Malaguzzi. A 10 anni si trasferì con la Famiglia
a Ferrara.
Il padre lo aveva destinato alla vita di corte. Volle così che per 5 anni si
dedicasse agli studi di diritto. Ma infine, vista la decisa avversione del
figlio per essi, lo lasciò libero di seguire la sua vocazione letteraria.
Per 5 anni l'Ariosto si rivolse con passione agli studi umanistici, ma a
causa della partenza da Ferrara del suo maestro, potè approfondire
soltanto la conoscenza del latino e non quella del greco.
I Carmina
Una settimana di poesie latine, dove prevale una visione ottimistica
della realtà e in quelle amorose, una sensualità espansiva e sorridente.
Le Rime
Le satire
L'edizione definitiva in 46 canti uscì nel 1532, un anno prima della sua
morte.
L'attesa
La lealtà
La ragione
La follia
I personaggi
Isole tutte fantastiche del Mare del Nord, l'Impero d'Oriente e l'Asia,
fino ad arrivare al mitico Catai, la terra di ANgelica.
La trama
Dagli alberi dove trova incisi i nomi di Angelica e Medoro, dal pastore
che li ha ospitati, ha la rivelazione di questa verità e la sua mente ne
rimane sconvolta.
Ruggero e Bradamante
Torquato Tasso
Nel '59 andò a Padova dove studiò prima legge e poi filosofia. Qui
conobbe uno dei più celebri letterati del '500 Sperone Speroni ed
entrò a far parte dell'accademia degli eterei. Compose e pubblicò
insieme agli altri accademici un primo gruppo di rime e in seguitò il
Rinaldo, un poema cavalleresco.
A questo punto la sua vita subisce una brusca frattura: già in quello
stesso anno incomincia a manifestarsi il grave squilibrio psichico che
lo accompagnò fino alla morte. Una prima causa del turbamento va
ricercata nelle vicissitudini che accompagnarono la correzione del suo
poema: i revisori cominciarono ad agitargli contro con minunziosa
pedanteria accademica propria della cultura del tardo '500, problemi
di poetica e di moralità.
La vita del Tasso, svoltasi quasi tutta sotto il triste segno della
sventura e della follia, offrì un pretesto per le analisi patologiche dei
romantici del periodo. I romantici videro in lui il genio incompreso, il
poeta maledetto, i positivisti invece cercarono di interpretarne la
personalità attraverso lo studio clinico della sua follia.
L'Aminta
5 atto -> Il pastore Elpino racconta al coro che Aminta è salvo, una
siepe ha attutito la violenza della caduta e il giovane è ora felice e
abbraccia Silvia.
Epilogo -> Venere scende dal cielo a cercare amore fuggitivo e chiede
se si trovi tra il pubblico.
Del resto la scelta stessa del mondo pastorale, vicino all'età dell'oro,
portava il poeta non verso il dramma ma verso una favola nostalgica.
L'Aminta richiama alla civiltà dell'accademia e della corte.
Le rime
Le rime del tasso comprendono oltre 2000 liriche. Il poeta cominciò a
comporne alla corte di urbino al tempo della prima giovinezza e per
tutta la vita ne venne aggiungendo di nuove o corresse quelle già
composte.
Per quel che riguarda lo stile si può dire che nelle rime confluisca tutta
la tradizione lirica aulica dagli stilnovisti a dante, ai poeti del '400. Su
tutti è però evidente l'influsso del Petrarca, soprattutto le forme del
petrarchismo del '500 introdotte dal Bembo.
I madrigali
Il madrigale era anticamente un componimento di tono popolare che
ebbe poi nuova fortuna presso le corti come poesia per musica.
Molti madrigali del Tasso furono musicati ma già i versi del poeta sono
pervasi da una musicalità intensa. D'altra parte il madrigale si
prestava al raffinato gioco di corte, fatto di sensualità, eleganza e
intelligenza.
La Gerusalemme liberata
Trama
Nel sesto anno della crociata Goffredo di Bullione, per ispirazione
divina, raduna i cavalieri cristiani, che avevano ormai dimenticato
l'impresa. Li infiamma di rinnovato ardore religioso e li guida contro
Gerusalemme.
L'argomento
L'argomento è tratto dalla storia non troppo lontana, perchè questo
abbasserebbe l'interesse dei lettori, nè troppo vicina, perchè questo
invece limiterebbe l'invenzione libera del poeta. L'intenzione del
Tasso non era tuttavia il rigoroso attenersi al vero della storia.
I personaggi
I personaggi vivono, più che per le loro gesta epiche, per l'intimo
sviluppo delle proprie passioni e dei propri ideali. Per la loro
interiorità tormentata che riflette il dramma spirituale del poeta.
Lo stile
Originalissimo è il complesso e lo stile del Tasso che associa la
tradizione classica alla libera espressività moderna. La narrazione
tassiana procede in un modo ben diverso da quella Ariostesca.