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MAESTRI & PARADIGMI

Platone
Fedro → passo celebre sulla nascita della scrittura e l’alfabetizzazione.
Si scaglia contro la scrittura per due motivi fondamentali: la scrittura cancella la memoria e la possibilità di
dialogo. Perché la scrittura crea un mondo artificiale separato da quello naturale in cui l’apprendimento è il
dialogo diretto tra le persone.

Lévi-Strauss
Ha dato un ruolo centrale alla comunicazione, per lui il linguaggio verbale è il tratto distintivo dell’uomo, è
la struttura portante della società (fatta da individui che comunicano tra di loro). La società è una struttura in
cui i mezzi di comunicazione svolgono una funzione sociale.
In ogni società la comunicazione avviene su tre livelli:
comunicazione delle donne → donne come strumento per creare parentele
comunicazione dei beni e servizi → scambi economici
comunicazione dei messaggi → sistema linguistico

Havalock
La scrittura forgia la mente individuale e la abitua a conoscere il mondo esterno e interno secondo il modello
logico sequenziale delle regole alfabetiche. La scrittura ha un ruolo sociale e al tempo stesso forma le menti
individuali, modella il nostro pensare. Con la scrittura ha inizio la storia e si rivoluzionano alcuni capisaldi
della società: rapporto tra eredità culturali e tradizione, ruolo della memoria, l’utilizzo di tecnologie per
conservarla e comunicarla.

Ong → Oralità e scrittura (1982): l’alfabetizzazione ha un ruolo decisivo nel mutamento della civiltà,
concepita come processo di civilizzazione e tale processo è determinato dalla tecnologizzazione della
parola: cioè dal passaggio da una forma di linguaggio naturale e diretto a una forma di linguaggio in cui la
tecnica acquista un ruolo determinante. In questo senso la scrittura viene vista come una tecnologia. La
tecnologia è sempre stata artificiale, perciò, influenza noi e le nostre menti.
Ong riprende e attualizza la teoria di Platone sulla scrittura rapportandola all’uso del computer.
Con la scrittura cambia la nostra concezione del tempo e dello spazio: da ciclico a lineare.

Domestication → acquisizione individuale e sociale di abilità tecniche e competenze culturali condizionate


dalle tecnologie della comunicazione.

Oralità secondaria → fase potentemente richiamata dai mass media (tv e digitali) attraverso cui riemergono
forme di comunicazione diretta con caratteristiche riconducibili all’oralità primitiva.

Saussure → padre della linguistica moderna


Lingua come un insieme di segni e questi sono associazioni inscindibili di significati e significanti.
L’associazione tra i due è arbitraria. Ogni segno linguistico è composto da un concetto (significato) e da
un’immagine (significante).
La semiologia è la scienza che studia i segni.
Distinzione tra langue: (la lingua) è un sistema astratto e convenzionale, socialmente riconosciuto composto
di segni; la parole (la parola) è l’attività concreta, individuale che applica nel concreto della comunicazione i
segni e le regole della langue.

Formalismo → corrente critica affermatasi tra il 1915 e la fine degli anni ’20 in Russia e studia la lingua
poetica. Per i formalisti è possibili individuare la peculiarità che rende la lingua letteraria diversa dalla lingua
d’uso analizzando l’uso specifico del linguaggio e la funzione della poesia. A loro dobbiamo l’elaborazione
di concetti di fabula (successione in ordine temporale e causale degli eventi) e intreccio (la loro connessione
così come li presenta il testo, con salti temporali, flashback o anticipazioni)

Jakobson
Ha elaborato un modello per la comunicazione umana individuando 6 funzioni per ciascun elemento
ricorrente nella comunicazione.
Funzione emotiva → emittente → esprime emozioni
Funzione fàtica → contatto → messaggi volti a stabilire e mantenere il contatto
Funzione poetica → messaggio → poesia
Funzione metalinguistica → codice → oggetto della comunicazione è il codice stesso
Funzione referenziale → contesto → descrizione
Funzione conativa → destinatario → produrre effetti sui pensieri e comportamenti del destinatario

Strutturalismo → nasce negli anni ’50 ed è un movimento multidisciplinare: linguistica, antropologia,


filosofia, ecc. Si afferma come teoria fondata scientificamente in cui la lingua come codice costituisce un
sistema di segni interpretabili, messi in rapporto con oggetti o con altri sistemi di segni. La formula base è
Tout se tient, ovvero tutto si adatta. Ogni fenomeno culturale è il prodotto di un sistema di significati definiti
nelle loro relazioni reciproche → è il sistema che dà il senso e non il singolo oggetto.

Semiotica → disciplina che studia i segni e i fenomeni di significazione: ovvero la relazione che lega un
oggetto presente a qualcosa di assente (luce rosso al semaforo e quindi fermi l’auto). Le relazioni di
significazione attivano processi di comunicazione.

Narratologia → teoria del racconto, ovvero il metodo per analizzare in modo sistematico i testi narrativi e le
loro strutture.

Propp
Pubblica La Morfologia della Fiaba in cui individua funzioni e personaggi che si trovano in tutte le fiabe.
Individua 31 punti comuni a tutte le favole e definisce una tipologia di personaggi ricorrenti: eroe, cattivo,
l’aiutante, principessa, il re, ecc.
Schema di Propp: equilibrio → rottura dell’equilibrio → peripezie → ristabilimento dell’equilibrio

Barthes
Riprende l’idea di Saussure di definire una scienza generale dei segni, lo fa rovesciando il rapporto tra
linguistica e semiologia. È la semiologia a essere parte della linguistica e non il contrario. Solo nel
linguaggio è possibile identificare il senso delle diverse forme di significazione che incontriamo.

Eco
Il lettore ha un ruolo attivo nella costruzione del senso di un testo, Opera aperta (1962).

Scienza dei media → fondatori Innis e McLuhan: il loro merito è quello di avere affermato il valore
autonomo della comunicazione, questa è un anello di congiunzione all’interno della società e ne determina i
cambiamenti. La loro ambizione è quella di riscrivere la storia della civiltà umana attraverso le evoluzioni
dei mezzi di comunicazione, creando una sorta di “anti-storia” in cui non sono solo l’economia e la politica a
governare i processi più importanti ma anche la comunicazione.

Innis → economista
Applica ed estende alla dimensione del potere dei mezzi di comunicazione il concetto di monopolio:
principale strumento di esercizio del potere.
The bias of communication: Bias definisce le caratteristiche specifiche di un medium e lo distingue dagli
altri, ne indica le potenzialità e i limiti. Ogni società è caratterizzata dal suo medium dominante, quando
decade, la società declina. Il carattere dei mezzi di comunicazione influenza fortemente l’organizzazione
sociale. Tema centrale del libro Impero e comunicazioni: conflitto tra i mezzi di comunicazione e le
istituzioni che controllano la società e l’influenza che i media hanno avuto sulla storia. Inoltre distingue:
Media leggeri → caratterizzati da portabilità e facilità d’uso, enfatizzano il ruolo dello spazio e il controllo
su di esso (es: stampa).
Media pesanti → caratterizzati da materialità e durata del supporto, consentono il controllo sul tempo, come
un memoriale che viene conservato.

McLuhan → allievo di Innis


Si concentra sulle tecnologie dominanti che forgiano un’epoca mescolandosi e interagendo con le forme di
potere dominanti. In Understanding Media (1964) individua vari medium dominanti e ne elenca innovazioni
e caratteristiche. La tecnologia caratterizzante è anche la tecnologia che domina il potere in una società.
Definisce il medium come estensione di noi stessi. È il medium che controlla e plasma le proporzioni e la
forma dell’associazione e dell’azione umana.
Nella Galassia di Gutenberg McLuhan rilegge la storia individuando nella stampa la tecnologia dominante
che nella sua fase di affermazione forgia le menti, le idee e gli atteggiamenti sociali. La chiama galassia
perché essa individua la totalità del processo che è messo in moto dalle nuove tecnologie, poiché ogni
tecnologia tende a creare un nuovo ambiente umano.
“Il medium è il messaggio, e il contenuto del medium è sempre un altro medium.”

Media caldi → (radio, cinema, fotografia) implicano una limitata partecipazione del pubblico. È caldo il
medium che estende un unico senso fino a un’alta definizione: colmo di dati.
Media freddi → (telefono, TV) implicano un alto grado di partecipazione del pubblico, comporta una bassa
definizione.
Villaggio globale → riflette un duplice processo che è caratteristico della storia dei media contemporanei: la
globalizzazione e il ritorno a forme sociali preindustriali.

Le Bon → studia La psicologia delle folle (1895)


Uniformazione degli individui nella massa: l’individuo tende a uniformarsi nella massa mettendo in secondo
piano la sua individualità. È prima la comunità che il singolo, ma prima di essere un individuo non si può
essere massa. La massa è costitutivamente altra rispetto alla somma dei singoli individui. La trasformazione
dell’individuo in massa è perdita di consapevolezza, razionalità e controllo: caduta in una passività mentale.
Masse come vere e proprie masse di manovra.
I sentimenti e i pensieri vengono orientati nella direzione dell’ipnotizzatore, del leader. L’individuo non è più
consapevole di quello che fa.

Freud
Anche per Freud lo stato psichico dell’individuo quando appartiene alle masse regredisce. Le folle sono
molto influenzabili e facilmente controllabili con il carisma del capo che tendono a imitare. Le masse non
sono rivoluzionarie ma reazionarie anche quando seguono parole d’ordine rivoluzionarie. A differenza di Le
Bon, Freud si interessa alle folle stabilizzate: masse che fanno parte di istituzioni (chiesa o esercito).

Weber → fondatore e massimo rappresentate delle scienze sociali e della ricerca storica ed economistica
sulle società moderne.
In Economia e Società → definisce gli elementi essenziali che caratterizzano la società moderna e propone
un metodo scientifico per studiarne i processi e prevederne gli esiti.
Weber distingue tre forme di legittimazione del potere:
1. Potere razionale → poggia sulla credenza nella legalità di ordinamenti
2. Potere tradizionale → poggia sulla credenza nelle tradizioni
3. Potere carismatico → poggia sulla dedizione sacra o eroica di una persona (Duce)
Carisma: proprietà straordinaria e individuale, ma la sua affermazione si basa su forme plebiscitarie.
Per Benjamin il ruolo delle tecnologie dipende dallo scontro tra rivoluzione e reazione.
Per Adorno non c’è nessuno scontro: la sfera del mercato ha invaso la cultura e l’arte.

Benjamin
Si occupa di come le nuove tecnologie applicate all’arte agiscono contro la tradizione e la forma tradizionale
dell’arte. Mette a confronto la riproduzione dell’opera d’arte e del cinema. La riproduzione determina la
svalutazione dell’hic et nunc, il suo carattere distintivo, la sua aura. La perdita dell’aura non implica una
caduta di valore, ma è un sintomo che rivela la conclusione di un processo che esaltava quel valore nella
tradizione. La tecnologia può rivelare qualcosa che l’originale cela o che non è visibile al fruitore nel suo
tempo storico.
Forza liberatoria → il cinema è uno strumento potenzialmente rivoluzionario perché può rompere antichi
rapporti insiti nella tradizione.

Adorno
Mondo amministrativo → società in cui la tecnologia e il mercato esercitano un dominio paragonabile a
quello dei regimi totalitari.
Il consumatore di massa è una figura collettiva senza identità, plagiata dall’industria culturale.
Industria culturale → la cultura è asservita al business, l’atto artistico agli interessi economici.
Marcuse
L’uomo a una dimensione: nel libro contraddice l’idea marxista secondo cui il soggetto rivoluzionario era
l’operaio e in generale la classe operaia. Non esiste più il soggetto rivoluzionario perché è stato inglobato dal
sistema. I nuovi soggetti sono gli esclusi e gli emarginati dallo sviluppo.
Freud è il punto di riferimento importante soprattutto per quanto riguarda Eros e civiltà: la repressione è per
Marcuse, come per Freud, determinata dalla sostituzione del principio del piacere con il principio di realtà.
La società capitalistica ha introdotto un alto livello di costrizione, di controllo e manipolazione → principio
di prestazione è ciò che ogni individuo deve fare per essere tollerato, per conquistare un ruolo sociale, ciò
che deve fornire alla società che essa si aspetta dall’individuo.

Habermas
Analisi e critica del costruirsi e del decadere dell’opinione pubblica e della società civile.
Fondamento della democrazia → l’opinione pubblica è un efficace contrappeso alle forze dominanti,
imperialismo e monopolio dell’economia.
Importanza della stampa → capace di formare uno spazio sociale e culturale fondato su opinioni libere e
sulla circolazione di idee.
Il discorso pubblico è il modello di un agire comunicativo che si oppone all’agire strumentale.
Agire comunicativo → possibilità di coesione sociale, non violento basato sul riconoscimento intersoggettivo
Agire strumentale → rappresenta la logica di dominio della tecnica e del potere totale, estraneo ai diritti del
cittadino
Teoria dell’agire comunicativo in cui il sistema è guidato dall’agire strumentale.
Il mondo della vita, luogo trascendentale nel quale gli interlocutori si incontrano affinché le loro espressioni
si armonizzino con il mondo, è caratterizzato dall’agire comunicativo.

Turing
Dimostra teoricamente la possibilità di progettare o costruire una macchina universale in grado di computare
qualunque dato.

Macchina di Turing (1936) → macchina teorica capace di elaborare informazioni in formato digitale sulla
base di un programma composto di regole. Prima ipotesi di computer programmabile mai realizzato poiché si
scontrava con limiti tecnologici. Composta da un nastro diviso in celle, che possono contenere solo un
simbolo, e da una testina in grado di spostarsi da una cella all’altra e di leggere e scrivere all’interno di essa.
È in grado di effettuare tutte le operazioni computabili e rispecchia la logica dei computer di oggi.

Test di Turing (1950)  Nel 1950 pubblica un saggio intitolato Macchine calcolatrici e intelligenza dove si
pone la domanda “Le macchine possono pensare?” alla quale cerca di rispondere attraverso il “gioco
dell’imitazione” che si basava sulla presenza di 2 individui e una macchina: un partecipante deve essere
isolato dall’altro e dalla macchina e ricoprire l’incarico di interrogante usando dei bigliettini su cui scrivere
delle domande e successivamente tornare delle risposte, il compito degli altri due era quello di metterlo in
difficoltà attraverso le loro risposte in quanto lo scopo dell’interrogante era quello di riconoscere chi fosse
chi dei due; la macchina sarebbe risultata “intelligente” nel momento in cui sarebbe riuscita a farsi passare
per essere umano. Questa variazione del gioco dell’imitazione (che aveva come 2 candidati un uomo e una
donna e come scopo riconoscere i due sessi) viene chiamata “Test di Turing”.

Wiener → padre della cibernetica e del concetto di feedback


Cibernetica → relazione perfetta tra discipline scientifiche e umanistiche, attraverso di essa si trasforma la
visione del computer come medium universale per comunicare.
Il rapporto tra uomo e realtà esterna deve essere regolato da un sistema che sia in grado di rispondere in
modo corretto a ciò che viene dall’esterno (le informazioni).

Cibernetica → propone un modello unificante della comunicazione. Il modello della cibernetica non ha
bisogno di un comando centralizzato e il sistema annulla ogni forma di comunicazione che non prevede
feedback e quindi la partecipazione dell’utente.

Bush → anticipatore della teoria e della tecnologia ipertestuale.


As we may think → saggio su come funziona la mente umana → per associazione, con una solo informazione
in suo possesso essa scatta immediatamente alla prossima che viene suggerita per associazione di idee.
Può una macchina supportare o sostituire la mente umana? La mente umana non basta, è inadeguata e deve
essere affiancata da una memoria dinamica e quindi da una macchina. Da ciò si origina lo strumento Memex,
il primo prototipo di ipertesto → composto da una tastiera, leve, pulsanti, schermi trasparenti sui quali
vengono proiettati documenti memorizzati su microfilm. Permette di collegare due informazioni.

Engelbart → inventore del mouse (sistema ipermediale) che ha rivoluzionato l’interazione uomo macchina.
Conferenza San Francisco, 1968 → presenta una dimostrazione dal vivo di un sistema da lui inventato
chiamato NLS (oN Line System) ispirato dal Memex. Il computer è un elaborato di simboli e strumento per
aumentare l’intelligenza umana.

Nelson → inventore dell’ipertesto, colui che ha coniato la parola ipertesto.


L’ipertesto non è una semplice tecnologia, è un’idea, un progetto che precede il computer e che aggiungerà
al computer una funzione inedita.
Ipertesto: corpo di materiali scritti o iconici interconnessi in un modo così complesso da non poter essere
rappresentati su carta.
Progetta lo Xanadu con lo scopo di ideare una banca dati, una rete globale per lo scambio e la condivisione
di testi e informazioni.
Concetti chiave dello Xanadu: transclusione → possibilità di creare delle copie virtuali di una o più parti di
un documento da includere in un secondo momento mantenendo intatto l’originale.

Decouverse
L’intero universo percorribile di testi contenuti e l’utente può acquistare un frammento o l’intero documento
direttamente dal suo autore.
Nelson critica la deriva del web (imitazione della carta) che per lui è piatto e superficiale mentre Xanadu
agisce in profondità.

Lee
Nel 1989 inventa il Web massima estensione possibile del modello ipertestuale.
Parole chiavi: lavorare insieme è meglio. Infatti, per lui il web non era uno strumento commerciale, ma uno
strumento di aiuto reciproco non solo per la comunità scientifica ma anche per quella sociale. Il dialogo del
web deve essere esteso a tutti non solo agli esperti.
I metadati includono tutte le informazioni che catalogatori, editori e bibliotecari conservano sulle
informazioni.

Van Dijk
Elaborò due modelli che spiegavano l’impatto che le tecnologie digitali e la rete hanno avuto sulla società.
Società di massa → l’influenza esercitata dai media segue quello dei modelli fordisti, il carattere base dei
media è l’unidirezionalità. I destinatari delle comunicazioni non hanno potere di feedback ovvero di
interagire o discutere i caratteri del messaggio stesso. La passività del fruitore non impedisce ai media di
essere luoghi di produzione culturale.
Società dei media → la funzione tipica del medium è quella di trasmettere penetrando nella psiche del
comportamento umano. I digital media propongono una nuova alfabetizzazione pienamente personale.
L’universo della rete (i network) è abitato sempre più come vero e proprio ambiente culturale ma non
completamente separato dalla società e dalle istituzioni.

Turkle
Da psicologa aveva capito che il computer sarebbe entrato nella nostra vita e l’avrebbe cambiata: il computer
come macchina per l’intimità. Online possiamo essere chi vogliamo, siamo sempre connessi ma con meno
relazioni pubbliche.

Bolter
Il medium è sempre ciò che rimedia, “ri” è perché la mediazione non è diretta ma vengono usati codici e
linguaggi e altri media esistenti. Definisce la ri-mediazione come la rappresentazione di un medium
all’interno di un altro medium, è un modo di rapportarsi con la tradizione. Bolter individua due processi di
rivelazione delle tendenze determinate dall’uso dei media, processi connessi l’uno con l’altro e ci permettono
di capire le dinamiche della cultura contemporanea:
Immediatezza → è trasparente dal punto di vista percettivo, ha l’obiettivo di mantenere un punto di contatto
tra il medium e ciò che esso rappresenta.
Ipermediazione → si sviluppa nell’ambiente digitale del pc e ha come caratteristica quella di moltiplicare i
segni della mediazione e renderli visibili.

Manovich
Definisce l’interfaccia culturale come un’interfaccia uomo-computer-cultura, cioè una modalità con cui i
computer ci presentano i dati culturali e ci consentono di interagire con essi, porta dei messaggi culturali in
una varietà di media.

Jenkins
Nel libro Cultura convergente definisce la convergenza come il flusso di contenuti su più piattaforme, non
un semplice processo tecnologico che unisce varie funzioni all’interno degli stessi dispositivi, piuttosto
rappresenta un cambiamento culturale in quanto i consumatori sono stimolati a ricercare nuove informazioni
o ad attivare connessioni tra contenuti mediatici differenti. Mette in relazione 3 categorie:
Convergenza mediatica → dipende dai processi tecnologici in quanto senza gli sviluppi tecnologici essa non
si sarebbe creata, coinvolge le culture e le mentalità partendo dalle abitudini;
Cultura partecipativa → contrasta con le vecchie nozioni di spettatore passivo, non tutti i partecipanti si
equivalgono;
Intelligenza collettiva → aiuta a riconsiderare i caratteri sociali dei comportamenti del fruitore. Il consumo
diventa un processo collettivo, questo si intende per intelligenza collettiva. Può essere visto come una fonte
alternativa di potere mediatico.

Modernità
Thompson → la modernità è definita dall’asse storico e si prolunga pur attraverso profondi cambiamenti, ha
origine nella società del XV secolo ed è ancora attiva nel presente.
Castells → la modernità è finita e si afferma un nuovo paradigma, ha evoluzioni e tempi diversi e i media
sono fattore determinante per modificarne i caratteri.

Thompson
Lo sviluppo dei media nel mondo moderno ha trasformato la natura della produzione e dello scambio
simbolico in modo profondo e irreversibile. Egli attribuisce un ruolo attivo ai media nella definizione e
costruzione della modernità. Thompson riconosce agli spettatori un ruolo attivo e influente, il rapporto tra
utente e media presenta 4 caratteristiche:
1. “La recezione deve essere considerata come un’attività, e non come qualcosa di passivo”: gli
individui sono attivi nel processo e si appropriano dei materiali simbolici che ricevono per poi
rielaborarli;
2. “La ricezione è un’attività collocata in un contesto specifico”: i prodotti dei mezzi di
comunicazione sono ricevuti da individui invariabilmente situati in contesti storico-sociali precisi.
Thompson sottolinea la libertà di ricezione da parte degli individui, che permette loro di utilizzare
questi contesti artificiali per sottrarsi (almeno parzialmente) ai vincoli di luogo e cultura di
provenienza. La ricezione è, in diverso modo, sempre un po’ “locale” in quanto vincolata da luoghi e
condizioni sociali, ma la comunicazione mediata è “universale”, caratteristica che si presenta come
un’opportunità per uscire dal “proprio luogo comune”:
3. “La ricezione dei prodotti dei media dovrebbe essere considerata una routine”: il soggetto mediale
la svolge come una delle pratiche consuete della vita quotidiana.
4. “La ricezione dei prodotti dei media è un processo ermeneutico”: ogni individuo interpreta in
maniera individuale e personale, influenzato però dalla società.

Simultaneità despazializzata → la percezione di spazio-tempo cambia ed emerge un presente che non è più
legato a un luogo in quanto oggi si può essere informati in tempo reale. La simultaneità si è estesa fino a
diventare globale, caratterizzando un presente che non raccorda più lo spazio.

Storicità mediata → il nostro senso del passato e le nostre idee sul modo in cui influisce oggi dipendono dai
media in Occidente; abbiamo appreso il passato dai libri, giornali, documentari e film.

Mondo mediato → i media plasmano il passato, il presente e la nostra conoscenza del mondo.
Castells → La nascita della società in rete (2002)
La società in rete è comunque una società capitalista ma è un capitalismo diverso dalle forme precedenti, non
è nazionale ma globale. La società in rete rispecchia i tratti distintivi delle reti di telecomunicazione ed è:
- Un insieme di nodi interconnessi, non a struttura verticale e gerarchica
- Espansione senza limiti
- Meccanismi fonti di integrazione
- Codici di comunicazione condivisi
Dalla società dell’informazione all’informazionalismo: modo di sviluppo che caratterizza le società
industrializzate a partire dagli ultimi trent’anni.
Per spiegare il cambiamento epocale Castells usa il termine paradigma, intendendo un insieme di
innovazioni tecniche, organizzative strettamente collegate tra loro. Le caratteristiche del paradigma sono:
- L’informazione è la materia prima
- Le nuove tecnologie e i loro effetti si diffondono in modo persuasivo
- Esiste una struttura ma è flessibile
- Le tecnologie si sviluppano integrando diversi studi specifici

Perestroika capitalistica → tutti quei cambiamenti in campo economico che hanno creato le condizioni per
lo sviluppo dell’informazionalismo.

Tempo senza tempo → simboleggia la rottura della linearità del tempo che veniva rappresentato nella
società industriale dalla misura del tempo attraverso l’orologio.

Spazio dei flussi → si basa sulla contrapposizione tra spazio (territorio, dimensione materiale controllata
dagli uomini residenti) e flussi (dimensione immateriale e virtuale) la cui caratteristica principale risiede
nella globalizzazione.

Rifkin
Dal possesso all’accesso dato dai media. L’era dell’accesso indica l’abbandono del mercato tradizionale dei
beni materiali. Il valore economico è determinato dalle connessioni.
Definisce il Capitalismo culturale → spostamento di risorse e interessi dalle forme economiche a quelle
culturali del capitalismo. È il capitale intellettuale la forza dominante.

Rheingold
Smart mobs → abbreviazione dell’espressione smart mobile (telefono intelligente)
Definisce smart mobs come folle/moltitudine intelligente e sottolinea la novità dell’uso sociale di queste
tecnologie.
Smart → sta per intelligente, brillante e attivo
Mobs → folla, massa non organizzata e non consapevole
Per Rheingold smart mobs indica una folla intelligente che si muove e si mobilita attraverso piccoli media.
Tribù del pollice → nome che viene dato ai ragazzi di Tokyo per la loro abitudine di mandarsi i messaggi.

Himanen
Etica hacker → modello fondato sul comando e diffuso nell’organizzazione taylorisa e poi fordista.
Gli assunti dell’etica hacker sono:
• Bisogna condividere le informazioni;
• Condividere le competenze è un dovere etico;
• Quando si impara qualcosa bisogna insegnarlo agli altri.

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