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PROFILO PROTEICO

Mentre i profili glucidico e lipidico sono più rapidi perché normalmente vengono fatti nelle analisi di routine,
il Profilo proteico viene fatto attraverso Elettroforesi proteica.

La quantità fisiologica di proteine che devono essere presenti nel sangue di un soggetto in buona salute con
un peso medio di 70 kg è di circa 7 gr/dL di sangue (valori di riferimento 6,4 - 8,3 gr/dL).

Le Proteine totali esprimono la quantità di proteine presenti nell’organismo umano, vengono dosate nel
sangue ma il valore che troviamo è espressione di quanto sono presenti nell’organismo. La distribuzione
delle proteine è la seguente: 43% a livello muscolare, 15% nella cute, 26% in tutte le altre cellule e 16% nei
tessuti liquidi. Il dosaggio delle proteine totali come già detto viene fatto nei tessuti liquidi, normalmente
viene fatto nel plasma ma può essere fatto anche nel liquor, nel quale si va ad indagare solo nel caso in cui vi
è sospetto di Sindrome di Alzeimer, Morbo di Parkinson ecc perché le cellule si distruggono e liberano
proteine aumentando così la concentrazione. Al contrario nel sangue le proteine sono presenti
fisiologicamente e il valore ottimale di 7 gr/dL sta ad indicare che il metabolismo che avviene in tutti questi
distretti è fisiologico.

La quantità di proteine nel sangue esprime il Bilancio Proteico, cioè la quantità assunta con la dieta e la
quantità di proteine sintetizzate/metabolizzate, quindi parametri quali Azotemia, Acido Urico ecc si
riferiscono al Catabolismo proteico mentre in questo caso si parla di Anabolismo proteico cioè la quantità di
proteine che vengono sintetizzate dal nostro organismo.

Il Dosaggio delle proteine totali viene normalmente richiesto nei Controlli di routine associati
all’Elettroforesi proteica questo perché se non ci sono variazioni indica che il soggetto non ha patologie in
atto, oppure si fa in corso di Perdita di peso per valutare se aumentano le proteine nel sangue che sta ad
indicare distruzione dei vasi vascolari si stanno distruggendo. Inoltre vengono condotte in caso di Edemi
perché le proteine sono responsabili di esercitare la Pressione oncotica nel sangue e quindi trattengono i
liquidi, se si abbassa il contenuto proteico i liquidi stravasano e si formano gli edemi. Infine per Patologie
del fegato e del rene perché se si abbassa il contenuto proteico la causa può essere di natura epatica perché il
fegato non è in grado di sintetizzarle, oppure di natura renale per difetto di filtrazione a causa di tutte quelle
patologie che aggrediscono il rene a livello della filtrazione come nell’Insufficienza renale causando una
perdita di proteine. Normalmente il rene filtra soltanto delle proteine a basso PM e vengono riassorbite a
livello tubulare, se è presente un problema di filtrazione queste proteine vengono filtrate in eccesso ma poi il
tubulo riesce a riassorbirle fino ad un certo punto, dopodichè si vengono a formare degli accumuli proteici
presenti all’interno delle cellule del tubulo che degenarano e muoiono cadendo nel lume urinario formando i
cosidetti Cilindri.

La PERDITA DI PESO può essere dovuta a difetti di assorbimento oppure a Enteropatie Proteino-
disperdenti, ovvero sono dei processi infiammatori intestinali in cui si ha la perdita di proteine, che comporta
a sua volta la formazione di edema.

EDEMI: Il Microcircolo è costituito da capillari che a loro volta presentano le arteriole terminali da cui poi
iniziano le venule, per cui i vasi sono fortemente assottigliati a livello capillari soprattutto la porzione
muscolare. Il sangue arterioso porta nutrienti ed O 2 mentre il sangue venoso porta cataboliti e CO 2, per cui se
la microcircolazione funziona correttamente si ha una quantità di proteine adeguata fra quelle portate dal
circolo arterioso e quelle che derivano dall’utilizzazione di sostanze perché i complessi multiproteici si
degradano rilasciando le singole proteine ed entrano a livello vascolare al di là del fatto che entrano i
cataboliti che hanno a che vedere con l’Azotemia; questi due aspetti sono in equilibrio per cui la pressione
oncotica e non oncotica viene mantenuta costante. Nel momento in cui si abbassa la quantità di proteine
questo circolo perde questo equilibrio, ciò può essere dovuto alla riduzione delle proteine trasportate oppure
alla rottura dei vasi che comportano un microcircolo che non funziona. Esistono molti pazienti che hanno
problemi di microcircolo, in particolare le donne in menopausa, per cui se presenteranno edemi è compito
del nutrizionista fornire dei nutrienti che fortifichino il microcircolo nonché integratori a base per es. di
mirtilli, ippocastano ecc contenenti sostenza in grado di fortificare il microcircolo e mantenere un contenuto
adeguato di proteine, quindi il nutrizionista può intervenire sull’edema agendo sui meccanismi metabolici.
L’edema può anche essere causato dal fatto che quando il sangue torna verso il cuore all’interno del circolo
venoso ci sono le valvole, per cui può essere dovuto ad un sfiancamento delle valvole che si manifesta
soprattutto nei lavoratori che stanno seduti o alzati per molte ore, e allora dovranno essere consigliati degli
stili di vita particolari come ad es. alzarsi ogni 2h e fare degli esercizi all’impiedi alzandosi in punta di piedi
per almeno una decina di volte per fortificare le valvole venose e come conseguenza il microcircolo. Questi
edemi si presenteranno prevalentemente nella popolazione italiana in maniera circoscritta al livello degli arti,
si localizza principalmente agli arti a causa della forza di gravità che spinge i liquidi verso il basso. Se però si
ha un paziente che è un bevitore cronico si può presentare la cosidetta Ascite, cioè una quantità elevata di
liquido a livello peritoneale. L’alcol è responsabile della Steatosi epatica in quanto l’alcol si trasforma in
grasso perché l’etanolo viene dapprima ossidato ad acetaldeide da parte dell’Alcol Deidrogenasi e poi
ulteriormente ossidata ad Acido Acetico formando così Acetil-CoA, come conseguenza il NAD + si trasforma
in NADH+H+ per cui questi alti livelli di NADH+H + non permettono l’attivazione del Ciclo di Krebs. Come
conseguenza avremo che l’Acetil-CoA perché gli alti livelli di NADH+H + bloccano il Ciclo di Krebs, quindi
questo accumulo di Acetil-CoA porta alla formazione degli acidi grassi di conseguenza questi andranno a
legarsi a glicerolo per formare i trigliceridi a livello del fegato formando dei piccoli vacuoli che tenderanno a
confluire fra di loro formando così accumuli di grassi quindi Steatosi. Come conseguenza le cellule che
presentano questi accumuli di grassi degenerano e le cellule intorno tendono alla proliferazione, perché le
cellule epatiche vanno incontro ad un proliferazione passando da cellule quiescenti che si trovano sempre in
Fase G0 ed entrano nella Fase G1 perché sollecitate dalla proliferazione, per cui si formano degli isolotti
intorno alla zona degenerata stimolando così l’infiammazione e infine si avrà una fibrosi epatica con
indurimento del fegato. Il fegato è un organo parenchimatoso che diventa dura e di ciò ne risente la
circolazione epatica, per cui i liquidi stravasano dalla circolazione enterp-epatica e finiscono nell’addome,
motivo per il quale gli alcolisti presentano un addome così voluminoso. A questi soggetti oltre a eliminare
l’alcol (in accordo con uno psicologo) è necessario riequilibrare il contenuto proteico nella dieta perché
questi soggetti non mangiano e quindi non assumono nutrienti e vitamine perché l’alcol gli dà l’energia
necessaria. Nei contesti di povertà estrema ci si può trovare difronte a soggetti che assumono una quantità di
proteine molto bassa, di conseguenza si ha una diffusione di liquidi che iniziano dagli arti inferiori ma che
gradualmente si diffondono in tutto l’organismo, tant’è vero che i bambini delle popolazioni povere hanno
un addome gonfio ma anche braccia e gambe gonfie proprio perché questi liquidi stravasano in tutti gli
organi e tessuti, ciò prende il nome di Anasarca.

La Carenza Proteica può manifestarsi, oltre che attraverso la formazione di edemi, anche con conseguenze
ai diversi organi e tessuti. Può essere:

o SOMATICA la perdita è prevalentemente legata al danno muscolare;


o VISCERALE è legata principalmente agli organi interni quali fegato, intestino, pancreas e intestino,
e in alcune situazioni anche a cuore e cervello, a cui sono legate numerosissime patologie.

L’IPOPROTIDEMIA, ovvero il valore di proteine al di sotto di 6,5 gr/dL, può essere da Diminuito
supporto oppure ad un Processo infiammatorio acuto oppure ancora da Aumentata perdita. Nelle ustioni si ha
la degenerazione delle cellule con rilascio delle proteine, questa situazione si manifesta delle ustioni di 3° e
4° grado cioè quando si ha necrosi del tessuto con perdita di proteine, in quelle di 2° grado si ha solo
passaggio di liquidi con riduzione della volemia (quando ci sono soltanto bolle i liquidi passano all’interno
delle bolle provocando una riduzione della volemia). Nelle Neoplasie perché queste assorbono una grande
quantità di proteine per crescere e svilupparsi, insieme ad altri nutrienti.

Si possono dare proteine a soggetti affetti da Neoplasie? Una parte di queste proteine derivano dai
muscoli per cui questi soggetti vanno incontro a perdita di massa muscolare, d’altro canto però
somministrare proteine andrebbe a facilitare lo sviluppo della neoplasia stessa perché vengono forniti i
substrati adatti alla loro crescita. Per questa motivazione in accordo con l’Oncologo bisogna definire la
quantità adatta per il paziente nei diversi stadi della malattia, infatti non esiste una dieta standard in queste
situazioni.

Le diete chetogeniche tanto sponsorizzate da alcuni oncologi perché si pensa che portino ad un’apoptosi
delle cellule tumorali però in realtà vengono modificate anche le cellule sane che perdono di energia, per ciò
dipende dall’età del soggetto, aspettativa di vita e dalle condizioni cliniche, perché se il soggetto sta
scendendo troppo di peso la dieta chetogenica che provoca un’ipercatabolismo si va a provocare un ulteriore
perdita anche delle poche energie rimaste.

Le PROTEINE PLASMATICHE necessarie al processo emostatico sono di derivazione


prevalentemente epatica, quindi le funzioni sono:

o Coagulazione;
o Difesa es. le immunoglobuline;
o Trasporto come per es. degli ormoni steroidei, vitamine, bilirubina, sostanze tossiche, farmaci,
metalli ecc.

Mentre le proteine della coagulazione e quelle del Sistema Immunitario sono normalmente in equilibrio fra
quello che viene utilizzato e quello che viene prodotto, si hanno in quantità costante quindi rappresentano
una massa che non varia in maniera significativa in condizioni fisiologiche e in assenza di malattia. Mentre
tutte le funzioni di trasporto variano in funzione degli alimenti assunti con la dieta e allo stato metabolico del
momento.

Una volta fatto il Dosaggio totale delle proteine e poi l’Elettroforesi che permette di distinguere i tipi di
proteine presenti, basandosi sul fatto che le proteine sono dotate di una carica elettrica e un diverso PM e si
separano in funzione di questi due aspetti. L’Elettroforesi viene condotta come analisi di routine, prima del
prelievo è necessario un digiuno di circa 12h per evitare l’influenza della nutrizione sulle proteine di
trasporto, viene sconsigliata l’analisi se è in corso un trattamento antibiotico in quanto va a modulare la
risposta immunitaria modificando la quantità di proteine presenti, inoltre la presenza stessa biochimica e
chimica dell’aspirina, bicarbonati, corticosteroidi possono modificare il test.

Questo è il profilo che si va ad analizzare, in linea di massima si parte dall’albumina che presenta un picco
più elevato rispetto al resto, a seguire si hanno α 1-Globuline, α2-Globuline, β1-Globuline, β2-Globuline e γ-
Globuline. Esiste un picco molto piccolo rappresentato dalla Prealbumina che si può trovare
nell’Elettroforesi normale o qualora fosse assente e fosse necessario conoscerne il valore, viene condotta
l’analisi della Prealbumina singolarmente, quindi come molecola singola.

La PREALBUMINA è una proteina a basso PM (50 kDa), viene sintetizzata dal fegato e ha un’emivita di
solo 2 giorni. I valori di riferimento sono di 10-40 mg/dL di plasma e la concentrazione varia in funzione
dell’età. Questa assume una grande importanza per il nutrizionista perché è molto ricca di amminoacidi
essenziali, per cui trovare o non trovare questo picco è strettamente dipendente dalla dieta. Pertanto anche
quando si intende fare una valutazione nutrizionistica qualora nell’elettroforesi non compaia il picco l’analisi
singola della Prealbumina viene fatta, in quanto varia con la dieta ed è quindi un indicatore dello stato
nutrizionale e quindi ci dà un’ idea sull’adeguatezza dello stato nutrizionale.

Dopodichè si ha l’ALBUMINA presenta valori di riferimento compresi fra 3,6-4,9 gr/dL di sangue, è la
proteina più abbondante, viene sintetizzata e secreta dal fegato, rappresenta circa il 50% della produzione di
proteine epatiche. Presenta un tempo di persistenza di 20 giorni, per cui ci dà una stabilità del contenuto
proteico totale. Rappresentando il 50% della produzione totale delle proteine epatiche svolge un ruolo nella
pressione oncotica, inoltre è un importante proteina di trasporto (acidi grassi, bilirubina, ormoni e farmaci).

Si può avere una condizione di IPOALBUMINEMIA che riflette la riduzione della Ipoprotidemia, quindi
quando si ha un basso livello del contenuto totale di proteine, la principale responsabile è la Ipoalbuminemia.
In questo caso una delle condizioni più frequenti è l’Emodoluizione che presentano quei soggetti che bevono
tantissimo (3-4 L di acqua al giorno) e quindi iperidratazione, oppure si può avere in Gravidanza e in
Allattamento, queste due condizioni sono legate all’ipervolemia. Può anche essere dovuta alla Ridotta
Sintesi, Malnutrizione, Malassorbimento e Malattia Epatica Cronica.

Quando si parla di ridotta sintesi l’albumina si riduce non si riduce in maniera eccessiva, però è quel tanto
che crea già tantissimi problemi di trasporto e di pressione oncotica.

Oppure può essere presente una Distribuzione anomale dell’Albumina soprattutto per effetto dell’aumento
della permeabilità capillare per cui l’albumina passa e si può avere durante un infiammazione ma anche
durante un difetto di circolazione. Oppure ancora per Escrezione anomala (a causa di problemi renali,
ustioni, enteropatie proteino-disperdenti, ferite o emorragie) nonché nell’Ipercatabolismo in cui si ha
distruzione della massa proteica sottoponendo il rene ad uno stress elevato (perché aumenta la filtrazione di
proteine a livello renale) e a lungo andare viene provocata un’alterazione renale.

Al contrario una condizione di IPERALBUMINEMIA può essere dovuta ad Emoconcentrazione (per es.
nella disidratazione oppure in riferimento al prelievo il laccio viene messo troppo stretto) oppure per
Infusione di Albumina perché quando nel soggetto affetto da patologia epatica riesce a produrre poca
albumina e dal momento che è così essenziale viene fatta la somministrazione dell’albumina e bisogna
andare a valutare con precisione la quantità.

Le α1-Globuline nel profilo elettroforetico costituiscono un piccolo picco in cui sono racchiuse diversi tipi:

o α1-Antitripsina, è un inibitore delle proteasi e delle elastasi nei neutrofili, quindi interviene in
risposta ad una reazione infiammatoria infatti aumenta nell’infiammazione durante la necrosi dei
tessuti per questa ragione tale proteina funge da indice infiammatorio. Si può pero avere un deficit
genetico di questa proteina in omozigosi o eterozigosi, è molto più frequente nelle condizioni di
eterozigosi e viene citata perché aumenta la suscettibilità a malattie polmonari, infatti ci sono molti
pazienti che presentano problemi polmonari che vanno verso l’enfisema che sono legate a atologie
genetiche come appunto proteine che intervengono nella reazione infiammatoria come appunto l’ α 1-
Antitripsina;
o α1-Antichimotripsina, anche questa è una proteina della fase acuta dell’infiammazione e aumenta
nelle infezioni batteriche, in maniera prevalente proprio nelle necrosi del miocardio nelle miocarditi
di origine batterica;
o α1-Glicoproteina acida;
o α1-Lipoproteina HDL, le HDL cadono nel picco delle α1 nell’elettroforesi proteica;
o Globulina legante la Tiroxina;
o Globulina legante il Cortisolo;
o Globulina legante la Vitamina B12,
o α-Fetoproteina, è una proteina che nella realtà non dovrebbe essere presente se non in piccole
tracce, quindi quando è presente è sempre indice di un processo patologico, quindi la sua
concentrazione aumenta nelle Epatiti croniche, Cirrosi, Epatocarcinoma, Carcinoma testicolare,
Carcinoma ovarico, Carcinoma gastrico, Carcinoma pancreatico e Carcinoma polmonare; alla luce di
ciò si può affermare che questa proteina funge da marker tumorale perché si innalza in maniera
considerevole in diversi tipi di carcinoma, infatti viene inserito come analisi a sé stante tra i marker
tumorali.
o Siero amiloide A.

Le α2-Globuline comprendono:

o α2- Macroglobulina è una proteina ad alto PM che interviene nella coagulazione, nella risposta
immunitaria e presenta funzioni di trasporto, quindi è una molecola che ha molte azione
nell’organismo;
o Aptoglobina è quella di maggior interesse perché legata alle Anemie. Partecipa all’Emolisi
intravascolare fisiologica: quando il globulo rosso va incontro a citolisi libera Hb la quale libera il
gruppo eme che subisce tutto il percorso a livello epatico della bilirubina, però l’Hb libera in grande
quantità viene captata dall’Aptoglobina libera per essere trasportata al fegato. Siccome il test misura
l’Aptoglobina libera in presenza di un’Anemia emolitica questa proteina sarà presente ad una minor
concentrazione perché legata all’Hb, pertanto la diminuizione si avrà in aumentata emolisi mentre
l’aumento dell’Aptoglobina si avrà in presenza di uno Stato infiammatorio;
o Ceruloplasmina è una proteina plasmatica che veicola il Cu, aumenta in Gravidanza, assunzione di
anticoncezionali, infezioni acute e nelle neoplasie, ovvero in tutte condizioni in cui non si veicola il
Cu ma viene iperprodotto in condizioni di teorico aumento della necessità. Siccome viene dosata
sempre la quantità libera, è fortemente ridotta in una condizione nota come Morbo di Wilson in cui
si ha un eccesso di Cu che siva a depositare in diversi organi e apparati, in particolare nel fegato, fino
a portare ad una degenerazione epatica. Può essere presente il difetto genetico della Ceruloplasmina
con lesione di diversi organi e apparati a causa della precipitazione del Cu stesso;
o Pre-β-lipoproteine VLDL;
o Proteina C;
o Protrombina presente nel sangue, nella milza e nel midollo osseo, capace di trasformarsi in trombina
nel processo di coagulazione;
o α2-Antiplasmina;
o Eritropoietina prodotta dal rene e stimola la produzione dei globuli rossi.

Delle β1-Globuline sono note la Transferrina responsabile del trasporto del Fe e le β-Lipoproteine LDL ,
mentre nelle β2-Globuline figurano il Fattore C3 del Complemento (fattore che si attiva a seguito
nell’interazione antigene-anticorpale) e la Proteina C reattiva (PCR). Quindi la Trasferrina è deputata al
trasporto del Fe nel plasma nei siti di deposito e il complesso Fe-Trasferrina è legato ai recettori specifici che
portano all’internalizzazione, per ciò è ridotta in caso di Anemia Sideropenica (perché il Fe non viene
captato) oppure nelle Anemie per Neoplasia come ad es. nel caso delle Leucemie, come anche nelle
Sindromi protidodisperdenti e nelle Epatopatie per riduzione della sintesi epatica e per lo stesso motivo per il
quale si ha diminuizione delle proteine totali. Al contrario aumenterà negli Stati ferrocarenziali, ma si ha un
aumento fisiologico in Gravidanza e nella Terapia estro-progestinica.

La Proteina C Reattiva (PCR) è una proteina della fase acuta dell’infiammazione, è una proteina molto
precoce quindi viene utilizzata prevalentemente quando si ha il sospetto di infiammazione acuta, infarto,
ictus ecc, viene liberata per necrosi del tessuto e può aumentare fino a 1000 volte.

Le γ-Globuline appartengono a 5 famiglie:

 IgM danno indicazione di un infiammazione avuta recentemente ed è una proteina della fase acuta;
 IgG danno indicazione di un infiammazione avuta da tempo, oppure di un vaccino già fatto, di
malattia avuta nell’infanzia;
 IgA importanti nella celiachia;
 IgE indicatrici di un processo allergico;
 IgD

Le γ-Globuline vengono prodotte dalle plasmacellule in risposta ad antigeni differenti, per cui all’interno del
picco che si ha nel profilo elettroforetico sono contenute tutti i tipi di Immunoglobuline, per cui se si ottiene
un picco come nel profilo in alto a dx è regolarissimo perché è un picco misto ed indice di un Sistema
Immunitario che funziona correttamente; se al contrario si trova un tracciato elettroforetico con un picco
molto elevato ma stress di queste immunoglobuline ciò significa che vengono prodotti degli anticorpi tutti
quanti per lo stesso antigene ed è indice di una patologia tumorale delle plasmacellule che iperproducono un
clone di immunoglobuline. Quindi nell’elettroforesi proteica si parla di Componente Monoclonale cioè
soltanto un clone delle immunoglobuline che si ipersviluppa e si hanno immunoglobuline complete che
vengono identificate nell’elettroforesi ma vengono a loro volta iperliberate Catene leggere ematiche che
vengono liberate nelle urine e si trovano come Proteine di Bence-Jones che sono caratteristiche di un
tumore delle plasmacellule che prende il nome di Mieloma. In caso di Mieloma nel sangue si trova
nell’elettroforesi proteica un picco elettroforetico altissimo, mentre nelle urine si trovano le Proteine di
Bence-Jones che sono le catene leggere delle Immunoglobuline che presentano ridotte dimensioni e passano
facilmente il filtro renale.

Dal momento che le cellule ematiche vengono prodotte nel midollo osseo, queste sono tutte delle condizioni
in cui si ha alterazione del midollo osseo in cui si ha iperproliferazione, dolorabilità e talvolta fratture ossee,
quindi spesso ci si accorge quando in un soggetto giovane si ha la frattura spontanea di un osso di cui non si
comprende la causa e nella realtà può essere dovuto a questa condizione. Come conseguenza nel sangue si ha
un’ipercalcemia e l’osso si destruttura, si ha inoltre aumento delle proteine ossee, diminuizione dei globuli
rossi ed Anemia perché l’iperproliferazione di un clone di plasmacellule e di linfociti B si ha anche
Piastrinopenia perché viene schiacciato il midollo osseo. Si ha inoltre Insufficienza renale perché le proteine
creano problemi a livello renale con aumento delle proteine nelle urine, il Sistema Immunitario diventa
deficiente con frequenti infezioni, calo della pressione, dolore osseo, riduzione della forza, debolezza,
affanno e febbre, che sono tutti effetti collaterali dell’avanzamento del quadro tumorale.

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