by iliya rucsineanu
Marcatori :
AST (Aspartato Amino Transferasi ) : VALORI Norma ; 13-31 U/L
L’aspartato amino transferasi (AST) è un enzima che si trova nelle cellule dell’organismo ma più che
altro nel cuore e nel fegato, e in minor concentrazione, in reni e muscoli. In individui sani, i livelli di
AST nel sangue sono bassi. Quando il fegato o i muscoli sono danneggiati, l'AST viene rilasciata nel
sangue. Ciò rende l’AST un utile marcatore di danno epatico. L’AST però non è specifica per il fegato
e può aumentare anche in patologie che colpiscono altre parti dell’organismo.
L’AST è di solito richiesta insieme all’alanina amino transferasi (ALT). Sia la concentrazione dell’ALT
che quella dell’AST di solito aumentano tutte le volte che il fegato viene danneggiato. Il rapporto
AST/ALT può essere calcolato per distinguere tra le cause e la gravità del danno epatico e per
discriminare tra danno epatico e danno cardiaco o muscolare.
La bilirubina è un pigmento giallo- arancio, prodotto di scarto della degradazione del gruppo eme. Il gruppo
eme è un componente dell’emoglobina, che si trova nei globuli rossi (GR). La bilirubina viene processata dal
fegato nello stadio finale, per permettere la sua eliminazione dall’organismo. Questo esame misura la
concentrazione di bilirubina nel sangue per valutare la funzionalità epatica o come supporto nel
diagnosticare l’anemia causata dalla distruzione dei globuli rossi (anemia emolitica).
I GR normalmente muoiono dopo circa 120 giorni nel circolo. L’eme è rilasciato dall’emoglobina ed è
convertito a bilirubina. Questa forma di bilirubina è anche chiamata bilirubina non coniugata. La bilirubina
non coniugata è trasportata dalle proteine al fegato, dove viene legata agli zuccheri (coniugazione)
formando la bilirubina coniugata. La bilirubina coniugata entra nelle bile e passa dal fegato all’intestino
tenue, dove viene degradata dai batteri ed eventualmente eliminata con le feci. I prodotti di degradazione
della bilirubina conferiscono alle feci il caratteristico colorito marrone. Una piccola quantità (circa 250- 350
milligrammi) di bilirubina è prodotta quotidianamente nell’adulto sano. La maggior parte (85%) è derivata
dal danno o dal degrado dei GR, mentre la rimanente parte proviene dal midollo osseo o dal fegato.
Normalmente sono presenti piccole quantità di bilirubina non coniugata. Entrambe le forme possono
essere misurate dai test di laboratorio, e nel referto può essere riportata la bilirubina totale (somma delle
due).
Se la bilirubina aumenta nel sangue, la persona può apparire itterica, con colorito giallastro della pelle e
degli occhi. L’insieme dei risultati dei test della bilirubina può fornire al clinico informazioni riguardanti la
patologia presente. Ad esempio, la bilirubina non coniugata può aumentare a seguito di una aumentata
distruzione di GR (emolisi) o quando il fegato non è in grado di processare la bilirubina (nelle malattie
epatiche come cirrosi o nelle malattie ereditarie). Invece, la bilirubina coniugata può aumentare quando il
fegato riesce a processare la bilirubina ma non è in grado di trasportare la bilirubina coniugata alla bile
perché venga rimossa; quando ciò avviene la causa è di solito un’epatite acuta o un’ostruzione dei dotti
biliari.
L’aumento della bilirubina totale e non coniugata è relativamente frequente nei neonati nei primi giorni
dopo la nascita. Questo fenomeno è chiamato “ittero fisiologico del neonato” e si riscontra perché il
neonato non è abbastanza maturo da riuscire a processare la bilirubina. Di solito questa condizione si
risolve da sola nel giro di pochi giorni. Nell’anemia emolitica del neonato, i GR sono distrutti per
l’incompatibilità di sangue tra madre e figlio ed è necessario un trattamento perché la concentrazione
molto alta di bilirubina non coniugata può danneggiare il cervello del neonato.
Una patologia congenita rara (circa 1 su 10.000 nati) ma pericolosa per la sopravvivenza, chiamata atresia
biliare, può determinare un aumento di bilirubina coniugata nei neonati. Questa malattia deve essere
diagnosticata e trattata tempestivamente, di solito chirurgicamente, per prevenire gravi danni al fegato e la
conseguente necessità di trapianto entro i primi anni di vita. In alcuni bambini il fegato deve essere poi
trapiantato comunque, anche a fronte di un rapido intervento.
Plasmaproteine :
Nel sangue esistono due classi di proteine, l’albumina e le globuline. L’albumina rappresenta circa il
60% delle proteine totali. Prodotta dal fegato, svolge una serie di funzioni, tra cui il trasporto di
piccole molecole e ioni, è una fonte di aminoacidi per il metabolismo dei tessuti, ed è il principale
componente implicato nel mantenimento della pressione osmotica (prevenendo la fuoriuscita di
liquido dai vasi sanguigni). Il restante 40% delle proteine plasmatiche vengono chiamate globuline.
Le globuline sono un gruppo eterogeneo ed includono enzimi, anticorpi, ormoni, proteine di
trasporto e numerosi altri tipi di proteine. Il rapporto albumina/globuline (rapporto A/G) si ottiene
dall’albumina misurata e dalle globuline calcolate (proteine totali- albumina).
La concentrazione delle proteine totali nel sangue è di solito relativamente stabile, e riflette un
equilibrio nella perdita delle molecole vecchie e la produzione di nuove. Il fibrinogeno non è
presente nel profilo elettroforetico poiché quest'ultimo si riferisce alle proteine del siero, che è
appunto plasma privato del fibrinogeno. Esso rappresenta comunque una quota importante delle
proteine plasmatiche, ammontando la sua concentrazione normale a ca. 0.2-0.4 g/dl.