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Principi Base
Ortho Clinical Diagnostics
3
Introduzione
Ortho Clinical Diagnostics - Cenni Storici
• Nel 1997 Eastman Kodak Co. viene acquisita da Johnson and Johnson
Viene fondata Johnson & Johnson Clinical Diagnostics.
76 ANNI!
Multinazionale leader nel mercato del Laboratorio Biomedico.
• Fusione tra Ortho Diagnostics Inc. e Johnson & Johnson Clinical Diagnostics
Nasce Ortho-Clinical Diagnostics.
Multinazionale attiva sia nel mercato Trasfusionale che nel mercato del Laboratorio Analisi.
I Gruppi Sanguigni
I Gruppi Sanguigni ABO ed I tipi Rh
I Gruppi Sanguigni
I Gruppi Sanguigni ABO
I Gruppi Sanguigni
I Gruppi Sanguigni ABO
Il Gruppi Sanguigni
I Gruppi Sanguigni ABO
I Gruppi Sanguigni
Tipo Sanguigno Rh
• Il tipo sanguigno Rh viene scoperto 40 anni dopo il sistema dei gruppi ABO
Il Dr. Philip Levine entra in Ortho Diagnostics 4 anni dopo la scoperta del 1939.
La scoperta avviene da parte di Levine e Wiener dopo aver trasfuso sangue di una
scimmia Rhesus in un porcellino d’india (Rh…).
Anche Race e Fisher scoprirono il gruppo sanguigno Rh più o meno
contemporaneamente, chiamandolo però D.
Ortho Clinical Diagnostics produce un farmaco che impedisce la formazione
Il sistema Rh comprende 50 antigeni differenti.
dell’anticorpo Rh(D).
L’antigene D viene utilizzato per determinare se un individuo è Rh positivo o negativo.
Ortho RhoGAM® è un prodotto iniettabile utilizzato per prevenire la formazione dell’anticorpo Rh in
donne gravide Rh negative che sono o sono state incinte di un feto Rh positivo.
• Prima della sua scoperta il fattore Rh era la causa principale delle reazioni
trasfusionali
Oggi nelle trasfusioni si ricerca la compatibilità Rh.
I Gruppi Sanguigni
D Debole o Du
I Gruppi Sanguigni
Frequenze nelle Popolazioni Caucasiche
38% O POS
34% A POS
9% B POS
7% O NEG
6% A NEG
3% AB POS
2% B NEG
1% AB NEG
I Gruppi Sanguigni
Genetica dei Gruppi Sanguigni
I Gruppi Sanguigni
Altri Sistemi Gruppo Ematici
• Oltre agli antigeni A, B, Rh(D) svariati altri antigeni possono essere presenti
sugli eritrociti umani. I più significativi a livello trasfusionale sono:
Antigeni Rh diversi da D (C, E, c, e).
Kell (K, k).
Duffy (Fya, Fyb).
Kidd (Jka, Jkb).
MNS (M, N, S, s).
Lewis (Lea, Leb).
Solo 7 passaggi!
Nessun lavaggio
richiesto.
Il metodo
tradizionale in
provetta chiede 21
passaggi.
• Con l’analisi dei tipi sanguigno ABO vengono rilevati gli antigeni sugli eritrociti e gli
anticorpi nel plasma/siero ematico.
La Determinazone Diretta del gruppo analizza la presenza di antigeni sulle emazie.
La Determinazione Indiretta del gruppo analizza la presenza di anticorpi nel plasma/siero.
• Nella determinazione diretta del gruppo gli eritrociti del paziente vengono
mescolati con due o più reagenti diversi contenenti anticorpi (antisieri = preparato
commerciale di anticorpi noti).
L’Anti-A evidenzia la presenza dell’antigene A sulla superficie degli eritrociti del paziente.
L’Anti-B evidenzia la presenza dell’antigene B sulla superficie degli eritrociti del paziente.
L’Anti-AB contiene anticorpi Anti-A ed Anti-B: evidenzia la presenza degli antigeni A e B ed
inoltre evidenzia la presenza di sottogruppi deboli di A.
Anche la determinazione del tipo Rh viene effettuata mediante una tecnica diretta di
determinazione del tipo.
• Nella determinazione del tipo Rh(D), non esiste una test di conferma indiretta come per l’ABO.
• Gli eritrociti del paziente vengono cimentati con un antisiero Anti-D contenente anticorpi Anti-Rh.
• L’agglutinazione rappresenta un risultato positivo del test (Rh(D)+) ed indica la presenza
dell’antigene sulla superficie dei globuli rossi. In caso contrario il paziente viene considerato Rh(D)
negativo.
© Ortho Clinical Diagnostics 2003-2015
26
• Nella determinazione indiretta del gruppo, il plasma del paziente viene mescolato
con reagenti contenenti eritrociti standardizzati (emazie test). La determinazione
indiretta conferma il risultato della determinazione diretta del gruppo.
• La discrepanze tra l’analisi diretta ed indiretta del gruppo ABO possono essere
provocate da una serie di fattori diversi da indagare per concludere correttamente
la determinazione del gruppo ABO
• Oltre all’antigene D individuato sugli eritrociti della maggior parte degli esseri
umani, asistono altri quattro antigeni Rh che possono essere presenti in varie
combinazioni. Si tratta degli antigeni C, c, E, e.
Come per gli antigeni dei gruppi sanguigni ABO, anche questi antigeni sono ereditati dai
genitori. L’assenza dell’antigene D viene espressa come “d”, anche se un antigene “d” non è
mai stato rilevato.
Da ogni genitore viene ereditato un set di combinazioni di 3 geni Rh. La produzione di
antigene Rh è codificata da due geni RHD (D) ed RHCE (C, c, E, e).
• I test per la ricerca indiretta del gruppo descritti prima si riferiscono alla ricerca
degli anticorpi del gruppo ABO (anticorpi “attesi”). L’analisi per la ricerca degli
anticorpi inattesi (irregolari) non ABO sono una componente critica del servizio
trasfusionale.
Gli anticorpi inattesi, una volta individuati, vanno identificati.
L’identificazione è necessaria per la selezione delle unità di sangue.
Le unità di sangue selezionate devono essere prive del corrispondente antigene.
• Il test per la ricerca degli anticorpi irregolari (RAI) è chiamato anche Test di Coombs
Indiretto (IAT).
Mediamente solo in un range che va dallo 0,3% al 2% della popolazione la RAI è positiva.
La popolazione dei positivi alla RAI è generalmente costituita da:
PAZIENTI TRASFUSI
PAZIENTI CHE HANNO RICEVUTO UN TRAPIANTO DI ORGANO
PAZIENTI GRAVIDE
IN RARI CASI LA RAI POSITIVA NON E’ DOVUTA AD ESPOSIZIONE AD ERITROCITI ESTRANEI
• Anche nel caso della ricerca di anticorpi irregolari si utilizzano delle emazie
commerciali selezionate in modo tale che espongano sulla propria superficie gli
antigeni considerati clinicamente significativi
OCD fornisce pannelli a due cellule (Selectogen®) e pannelli a tre cellule (Surgiscreen®).
Questi pannelli sono disponibili in due concentrazioni differenti (3% - 0.8%).
Le emazie Surgiscreen® offrono una copertura maggiore di antigeni con espressione più forte
sulla superficie eritrocitaria, in grado di rilevare anche anticorpi a basso titolo.
Ortho Vision
Identificazione di Anticorpi
Il Sistema Ortho Biovue®- Ricerca di Anticorpi (RAI)
Resolvigen4.lnk
Identificazione di Anticorpi
Il Sistema Ortho Biovue®- Ricerca di Anticorpi (RAI)
Anche il test di Coombs Diretto (DAT) è una delle analisi fondamentali nel Centro
Trasfusionale:
il DAT è un test specialistico eseguito in alcuni casi su neonati per verificare se gli anticorpi materni si
siano legati agli eritrociti del bambino. Il DAT viene eseguito anche in casi problematici di
identificazione di anticorpi inattesi.
-
Il DAT sugli adulti rileva anticorpi di classe IgG che si sono legati alla duperficie degli eritrociti del
paziente. Questo test può essere effettuato insieme ad un pannello di identificazioe anticorpale e viene
considerato un controllo.
Riepilogo
Tecnica di Agglutinazione su Colonna (CAT) - Il sistema Ortho Biovue®
Il Cross-Match
Tecnica di Agglutinazione su Colonna (CAT) - Il sistema Ortho Biovue®
“CROSS-MATCH ELETTRONICO”
“CROSS-MATCH = Type & Screen
AHG”
Se
Inun paziente
questo casonon ha eseguita
viene anticorpilainattesi nè grandi
più lunga probabilità
procedura di avere necessità
del cross-match mediantedi sangue
il test di
durante
Coombsl’intervento chirurgico,
Indiretto. Questa non è viene
procedura necessario svolgere
utilizzata “fisicamente”
per assicurare la provasicure
trasfusioni crociata.
a:
In passato sono state eseguite molte prove crociate “inutili” non essendo presenti anticorpi
inattesi. Il crossmatch elettronico permette
Donnemaggiore
incinte.efficienza e tempestività in presenza di
due criteri:
Pazienti con ricerca di anticorpi positiva.
Riultano già determinati due o più gruppi sanguigni coincidenti.
Pazienti che hanno ricevuto trasfusioni in passato.
Non sono mai stati registrati anticorpi irregolari.
Il Cross-Match
Tecnica di Agglutinazione su Colonna (CAT) - Il sistema Ortho Biovue®
POST TRASFUSIONE
E’ essenziale monitorare il paziente nel corso della trasfusione per assicurarsi che non si
verifichi una reazione. I SEGNI VITALI del paziente (frequenza polso, respirazione,
temperatura, pressione arteriosa) vengono osservati e registrati. Una loro alterazione
potrebbe indicare l’inizio di una reazione trasfusionale.
Prima di iniziare la trasfusione viene verificato se il paziente soffra di capogiri, prurito o
difficoltà respiratorie, tutti sintomi di una reazione trasfusionale.