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PROFILO LIPIDICO

I Lipidi totali sono Fosfolipidi, Trigliceridi, Colesterolo libero e Colesterolo esterificato. Il Profilo lidico
completo dà informazioni sulla quantità di Colesterolo totale, Colesterolo HDL, Colesterolo LDL e
Trigliceridi; il Colesterolo LDL è il Colesterolo HDL- 1/5 Trigliceridi.

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Colesterolo LDL=Colesterolo TOT −Colesterolo HDL− Trigliceridi
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Le Lipoproteine plasmatiche sono costituite da trigliceridi, fosfolipidi, colesterolo esterificato e non


esterificato e dalle apoproteine, le LDL e le HDL differiscono non solo per la densità (quindi per la quota
lipidica) ma soprattutto per la funzione: le HDL trasferiscono il colesterolo dalla periferia al fegato e le LDL
fanno l’esatto contrario. Il colesterolo una volta trasferito al fegato può essere utilizzato per diversi scopi:
formazione degli Sali biliari, ormoni steroidei, vitamina D ed esteri del colesterolo e in parte viene
ridistribuito. La diminuizione dei livelli di colesterolo deve essere riservata a quei soggetti che sono a rischio
cardiovascolare, altrimenti è di fondamentale importanza per la crescita e formazione degli ormoni nonché
della vitamina D. I soggetti che presentano bassi livelli di vitamina D talvolta possono essere dovuti a dieta
con un ridotto apporto di lipidi.

Le lipoproteine presentando una componente lipidica e una proteica e differiscono per la densità, per valutare
la densità viene fatta una centrifugazione frazionata: nel momento in cui viene applicata una forza centrifuga
queste sedimenteranno in rapporto alla loro densità. Una volta fatto questo frazionamento viene poi
convertito in grafico, per cui si ottengono le quantità delle diverse lipoproteine che sono strettamente
correlate all’ampiezza del picco che si viene a formare, il macchinario interpreta questa differenziazione
nonché la formazione del picco che si converte in dati. La macchina poi taglia ogni picco alla base e va a
discernere le singole lipoproteine così come se si trattasse esattamente di un frazionamento proteico.
Queste lipoproteine proprio perché contengono le proteine questo frazionamento si può avere poi mediante
Elettroforesi: nel momento in cui viene applicato un campo elettrico le proteine si muovono in rapporto alla
propria carica. Quindi da una parte è la centrifugazione con l’interpretazione con il picco quantitativo
dall’altra invece è come queste proteine migrano nel campo elettrico, sulla base di questo principio si
ritrovano queste lipoproteine in una elettroforesi proteica che è un altro esame aggiuntivo che viene condotto
per valutare lo stato di salute del paziente.

I parametri di riferimento sono: Colesterolo totale (presente in tutte le lipoproteine) < 200 mg/dL,
Colesterolo HDL > 40 mg/dL, Colesterolo LDL <150 mg/dL e Trigliceridi tra 50-70 mg/dL. Siccole le HDL
sono il cosidetto “Colesterolo buono” (che portano il colesterolo dalla periferia al fegato) più sono elevate e
più il paziente sta bene, e queste sono strettamente dipendenti dalla dieta perché le HDL aumentano con
l’assunzione degli ɷ3 e quindi ciò che è importante conoscere è il rapporto HDL/Colesterolo totale.

In % le HDL sono il 20-40%, VLDL 10-20% e LDL il 60-70%, quindi quest’ultime sono fisiologicamente
più elevate rispetto alle HDL quindi con la dieta non ci si può aspettare di portare i livelli di HDL alla pari
delle LDL perché fisiologicamente come concentrazione LDL sono molto più elevate, per cui bisogna alzare
il rapporto ma potrà arrivare a 70-80 ma non arriverà mai ai livelli delle LDL. Con la dieta si tende ad
innalzare le HDL ma non ci si può aspettare di raggiungere i livelli delle LDL, perciò ciò che viene valutato
nell’alimentazione è il rapporto.
Per quanto riguarda il rischio cardiovascolare, nelle LDL si ha un basso rischio se il valore è al di sotto di
130 mg/dL, ad alto rischio tra 160 e 189 mg/dL e ad altissimo rischio superiore a 190 mg/dL. Per le HDL ci
sono differenze fra uomo e donna, l’uomo ha fisiologicamente bassi valori di HDL per cui i valori al di sopra
di 39 mg/dL sono a basso rischio cardiovascolare mentre nella donna al di sopra di 45 mg/dL, mentre sono
ad altissimo rischio gli uomini con valori al di sotto di 35 mg/dL e le donne al di sotto di 40 mg/dL.

Ciò che si va a leggere normalmente è il rapporto tra Colesterolo totale e Colesterolo HDL, perché se si ha
un valore di colesterolo inferiore a 200 mg/dL ma le HDL sono molto alte il soggetto automaticamente non è
a rischio, per cui gli verrà consigliato di camminare molto e il colesterolo si abbassa molto con l’attività
fisica e di seguire una dieta per alzare le HDL, quindi il rischio cardiovascolare differisce fra uomini e
donne. Esiste una differenza fra uomo e donna per il diverso contenuto di HDL fra uomo e donna, il primo
presenta valori fisiologicamente più bassi rispetto alla donna quindi nell’uomo il rapporto viene
automaticamente più alto quindi pur nelle stesse condizioni l’uomo ha questo rapporto più alto. Tanto più è
elevato il rapporto e più si ci trova difronte ad un rischio cardiovascolare più elevato, più sono alte le HDL e
tanto più questo rapporto si abbassa.

Si può avere alterazione delle lipoproteine per una dieta scorretta ma molto è legato al metabolismo
endogeno perché si possono avere Ipercolesterolemie familiari che non sono modificabili con la dieta, è
molto frequente che ci siano pazienti che abbiano questa condizione, per cui in questi casi il problema è un
aumento della sintesi endogena per cui si agisce bloccando l’enzima chiave della sintesi endogena del
colesterolo che è HMG-CoA Reduttasi. Questo è un enzima presente nella via di biforcazione della
Chetogenesi verso la biosintesi di colesterolo, ma rappresenta l’enzima chiave non soltanto perché catalizza
una reazione irreversibile ma soprattutto perché la sua regolazione è sotto il controllo dello stesso
colesterolo, anche quello introdotto con la dieta, bloccando l’enzima a livello genico. Se c’è un problema di
inibizione a questo livello vengono date delle molecole che fungono da inibitori dell’enzima, per cui da
nutrizionisti si prova con il riso rosso fermentato ossia molecole che agiscono inibendo la HMG CoA
Reduttasi ma di origine naturale, ma se si rivelano inefficaci è necessaria la somministrazione delle statine
che hanno molti effetti collaterali. Fino a qualche tempo fa la molecola contenuta nel prodotto naturale che
veniva prescritta da tutti i nutrizionisti era la Monacolina, la quale però comincia a fare effetto intorno ai 6-8
mg e ultimamente negli ultimi mesi è stato rinnovato il regolamento per cui quando si va verso gli 8-10 mg
lo ritengo già farmaco, per cui tutti gli integratori con un contenuto di Monacolina >8 mg è stata impedita la
vendita se non con ricetta medica.

Oltre al problema della sintesi endogena di colesterolo anche un problema patologico di lipoproteine, in
quanto trattandosi di proteine possono esistere dei difetti genetici della parte proteica per cui si possono
avere delle Lipoproteinemie che sono differenti secondo le lipoproteine che vengono sintentizzate in eccesso
o in difetto, quindi si hanno degli aspetti del siero che sono completamente differenti. Nella tabella sono state
indicate le forme che sono state scoperte e sono state indicate con numero progressivi romani, per cui se il
fenotipo è di tipo I ci sarà una prevalenza di Chilomicroni e di Trigliceridi e l’aspetto del siero cambia
divenendo da limpido a cremoso, oppure se il fenotipo è di tipo IIa o IIb prevalentemente non cambiano i
Chilomicroni ecc. In definitiva al di là delle singole Lipoproteinemie il colore del siero che si va ad
analizzare dipende strettamente dalle lipoproteine che sono all’interno perché il siero di per sé deve
presentarsi limpido; per cui un siero che si presente cremoso, opaco, torbido ecc fa sempre pensare ad un
accumulo di grassi.
Le Dislipidemie inoltre possono essere secondarie a diverse patologie come per es. Diabete mellito Insulino-
dipendente, Obesità in cui si ha un aumento di sintesi delle VLDL, oppure l’Alcolismo in cui si ha un
eccesso di lipidi a livello epatico, nonché Insufficienza renale cronica per aumento della lipoproteine in sede
renale.

Possono inoltre possono essere legate ad una forma degenerativa del rene, ad un ostruzione biliare, ad un
Insufficienza epatica o ad un’Epatita acuta, tutto ciò è perché è il fegato a sintetizzare e metabolizza le
lipoproteine ed è quindi in grado di sintetizzare la quota proteica delle lipoproteine.

Le lipoproteine sono costituite da diversi tipi di lipidi perché fuori ci sono diverse proteine, pertanto l’affinità
di queste proteine per i lipidi cambia in maniera tale da creare diversi tipi di lipoproteine, è per questo che
interviene la lipasi localizzata a livello endoteliale per convertire una lipoproteina nell’altra. Quindi alla base
c’è la quantità di lipidi prodotti ma anche quante proteine specifiche delle lipoproteine vengono prodotte,
quindi ogni qualvolta si pensa alle lipoproteine si deve pensare al metabolismo lipidico e al metabolismo
proteico, il primo ha sede principalmente a livello epatico mentre per la quota proteica si pensa al danno
epatico oppure a livello renale. Questi aspetti fanno sì che si possano avere diversi tipi di patologie
riguardanti le lipoproteine che sono associate ai parametri epatici e ai parametri renali, perché se una
modificazione delle lipoproteine è dovuta ad un difetto di filtrazione renale ci si aspetta azotemia alta,
creatininemia elevata ecc quindi si avranno parametri di disfunzione renale.

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