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Sono tutti gli esami che è possibile effettuare direttamente al letto del paziente, consentono di
monitorare velocemente il paziente, vantaggio di questi esami èo urgenza e immediatezza del
risultato, mentre uno dei possibili difetti è dovuta dalla labilità dell'analita (nell EGA). Altra
particolarità dei POCT è la non disponibilità del test nel laboratorio centrale. I POCT consentono di
ridurre il TAT (lasso di tempo che intercorre tra la decisione ed il risultato dell'esame) e il TTAT
(lasso di tempo che intercorre tra la decisione e l'intervento clinico.
VES
si definisce VES la velocità di eritrosedimentazione, questo parametro è uno dei parametri reattivi
della fase acuta di un processo infiammatorio assieme a: proteina C reattiva (aumenta fino a 10
volte per dano tissutale), fibrinogeno (aumenta del 200-400%), leucociti e neutrofili.
Un aumento della VES indica la presenza e l'intensità di un processo infiammatorio, ma non è
diagnostico di una malattia specifica, la VES può comunque permettere l'identificazione di malattie
nascoste, asintomatiche ma che attuano un processo di infiammazione, tuttavia talvolta i valori di
VES restano nella norma in presenza di malattie infiammatorie; nel 3% dei casi è aumentata in
assenza di malattia rilevabile.
I valori normali di VES sono: nei neonati non oltre 2 mm/ora, nei giovani e negli adulti 1-12mm/ora
nei maschi e 1-15 mm/ora nelle femmine; negli anziani (oltre 65 anni) nei maschi fino a 38 mm/ora
e fino a 63 mm/ora nelle femmine. Di fatto i valori >50 mm/ora anche nell'anziano sono spesso
associati a malattia.
EMOCROMO
è un esame di laboratorio completo del sangue, che comprende il conteggio degli eritrociti circolanti
(GR), la misura dell'emoglobina (Hb), l'ematocrito (Htc) ed i parametri corpuscolari derivati, cioè
volume corpuscolare medio (MCV), emoglobina corpuscolare media (MCH) e concentrazione
emoglobinica corpuscolare media (MCHC). La valutazione combinata di questi parametri permette
di definire le principali variazioni quantitative di riduzione dei livelli di Hb (anemia) e di aumento
di Hb e Hct (eritrocitosi).
I valori di riferimento per le cellule circolanti del sangue rilevate con l'emocromo sono:
- Globuli bianchi 4*10^4 - 1*10^5
- Globuli rossi 4,2*10^6 - 5,4*10^6
- Piastrine1,5*10^5 - 4,5*10^5
Per quanto riguarda i leucociti, questi sono composti da diversi tipi di cellule, ognuna presente con
una diversa percentuale (formula leucocitaria (leucogramma)):
- neutrofili 60-70%
- linfociti 20-35%
- eosinofili 1-3%
- monociti 3-6%
- basofili 0,5-1%
L'ematocrito (Htc) esprime la percentuale di volume degli elementi corpuscolati rispetto al volume
totale di un campione di sangue. Il valore di Htc varia con l'età, il sesso, l'altitudine, la posizione e
lo stato di idratazione; i valori di riferimento sono:
uomini 0,37-0,49
donne 0,35-0,45
neonati alla nascita 0,53-0,68
neonati (3 mesi) 0,3-0,38
bambini (10 anni) 0,37-0,44
MALATTIE AUTOIMMUNI
Il sistema immunitario è in grado di riconoscere i costituenti autologhi dell'organismo e di
riprodurre risposte immunologiche verso di essi senza che si realizzi una malattia autoimmune vera
e propria. In soggetti normali sono rilevabili basse concentrazioni di autoanticorpi e cloni non
espansi di linfociti T e B autoreattivi. Le malattie autoimmuni si dividono in 3 categorie, sistemiche,
intermedie e organo-specifiche; le principali malattie autoimmuni sistemiche sono: LES, AR, Lupus
discoide, Sclerodermia, D. Miosite, Connettivite; le principali malattie autoimmuni intermedie
sono: S. Goodpasture, Uveite facogenica, Cirrosi biliare primaria, Oftalmia simpatica, Sclerosi
multipla, Morbo di sjogren, Miastenia grave, Colite ulcerosa; infine le principali malattie
organospecifiche sono: Tiroide hashimoto, Addisono idiopatico, Gastrite atrofica, Diabete
giovanile, Infertilità maschile, Sindromi pluriendrochine autoimmuni, Anemia perniciosa.
Le malattie autoimmuni sistemiche presentano lesioni a più organi e apparati, autoanticopri non
organo-specifici e un danno da immunocomplessi; le malattie autoimmuni organo-specifiche
presentano lesioni d'organo e autoanticorpi organo specifici e anti-recettore (bloccanti o stimolanti).
Gli esami di I livello per le malattie del connettivo sono: esame emocromocitometrico,
protidogramma, esami ematochimici generali, VES, PCR, fattori reumatoidi, esame delle urine con
proteinuria.
Gli esami di II livello sono invece: autoanticorpi (antinucleari (ANA), anti-DNA ativo, anti-ENA),
autoanticopri marcatori specifici di malattia, immunocomplessi circolanti, crioglobulinem frazioni
complementari (calo C3 e C4), studi immunoistochimici, esami strumentali e di laboratorio per il
coinvolgimento di organi e apparati.
Gli esami di III livello sono: studio del sistema maggiore di istocompatibilità (HLA), studio delle
alterazioni della produzione di citochine o dell'espressione dei recettori di queste, studio del
riarrangiamento dei geni e delle Ig e dei linfociti T.
FECI
Caratteri macroscopici:
quantità 120-200gr/die
consistenza solida o poltacea dipendente dalla quantità di acqua presente
forma cilindrica nella norma, varia con la presenza di patologie
colorito giallo-bruno
odore fecaloide
Componenti anormali nelle fci sono residui alimentari non digeriti, muco, pus, calcoli, grossi
parassiti, grasso e sngue.
Il colore delle feci può variare per fattori non patologici, questi sono
marrone scuro dieta carnea
marronegiallo dieta lattea
nero ferro, mirtilli, more
grigio cacao, cioccolato
grigio chiaro dieta lattea, bario
verde vegetali verdi
giallo rabarbaro
arancione rifampicina
rosso bietole
inoltre la presenza di stipsi rende le feci più scure, mentre al contrario la diarrea e rende più chiare.
Esistono però anche alterazioni patologiche del colore delle feci, questi sono:
marrone chiaro fino al giallastro incompleta digestione dei grassi
marrone scuro feci ipercoliche
nero emorragie tratto gastro-intestinale alto
verde pisello ileotifo
rosso sangue vivo
URINE
Caratteri delle urine
quantità 100-1800 ml/die
aspetto limpido
colore da giallo paglierino a giallo carico
odore sui generis
densità 1015-1025
pH acido (circa 6)
peso specifico 1007-1030
I normali costituenti delle urine sono urea, creatinina, acido urico, aminoacidi, ammonio, creatiina e
minerali (Na, Cl, K, P, S, Ca).
Il peso specifico delle urine varia a seconda della quantità di urina prodotta, in caso di poliuria
infatti il peso specifico diminuisce (salvo diabete), invece in caso di oliguria il peso specifico
aumenta (ssalvo grave insufficienza renale). Il pH delle urine oscilla invece tra 4,5 e 8.
Le variazioni della quantità delle urine si definiscono oliguria, anuria e poliuria, la prima è presente
se vengono prodotti meno di 500ml/die, la seconda quando ne sono prodotte meno di 100 ml/die e
l'ultima è presente se la produzione di urina sale oltre i 2000ml/die.