Per malassorbimento si intende un'inadeguata assimilazione di sostanze alimentari che può dipendere da
difetti di digestione, assorbimento o trasporto.
Il malassorbimento può interessare:
-i macronutrienti (p. es., proteine, carboidrati, grassi),
- i micronutrienti (p. es., vitamine, minerali)
- o entrambi
I SINTOMI più comuni sono:
-eccessiva escrezione fecale,
- carenze nutrizionali
- sintomi gastrointestinali.
Il malassorbimento può essere globale, con un diminuito assorbimento di quasi tutte le sostanze nutritive, o
parziale (isolato), col solo malassorbimento di sostanze nutritive specifiche.
Il malassorbimento è una complessa condizione patologica secondaria a molte malattie, in cui si verifica
un’alterazione:
-della digestione nel lume intestinale (maldigestione),
-dell’assorbimento a livello degli enterociti (malassorbimento),
-del trasporto attraverso i vasi linfatici intestinali.
Questi meccanismi possono coesistere.
La sede responsabile di questa condizione è l’Intestino, il quale avendo una lunghezza che varia dai 6 ai 9
metri può essere distinto in diversi distretti specializzati per l’assorbimento di diversi macro e
micronutrienti.
L’intestino tenue:
▪Prossimale: lipidi, carboidrati, peptidi, aminoacidi, ferro, acido folico, calcio, acqua, elettroliti.
▪Medio: carboidrati, peptidi ed aminoacidi, calcio, acqua, elettroliti
▪Distale: sali biliari, vit.B12, acqua, elettroliti
Nel Colon: acqua ed elettroliti
Dunque, il malassorbimento dipende anche dalla sede anatomica in cui si manifestano diverse disfunzioni di
assorbimento o diverse alterazioni legati al trasporto.
Uno dei motivi per il quale l’intestino è indispensabile nella fase dell’assorbimento e che, come abbiamo
detto, ha una lunghezza di 6-9 metri, vi è l’amplificazione della superficie assorbente (pliche di Kerckring,
villi, microvilli) raggiungendo circa 200 m2; la motilità delle anse favorisce il rimescolamento e contatto fra
chimo, enzimi e superficie assorbente ed è molto ricco di rete vascolare e linfatica.
Come prima cosa davanti a dei segni clinici che suggeriscono malassorbimento come diarrea, steatorrea,
perdita di peso, pallone, si seguono dei test di screening punto
Se il malassorbimento è supportato del risultato di screening si va a riscontrare se c'è un’eziologia specifica
suggerita dei dati clinici di laboratorio.
Se invece il malassorbimento non è supportato dai test di screening non si fa nessun altro test; ma se non
supportato, ma è comunque sospettato si fa la raccolta di feci delle 72 ore andando a valutare se siamo in
condizioni di steatorrea e di conseguenza si ritorna a ricercare l’eziologia specifica, oppure se non è presente
steatorrea non si esegue nessun altro test.
Nel caso in cui si può riscontrare un'ecologia specifica la si va a valutare se si tratta di:
- una patologia della mucosa enterica proseguendo con esofago gastro duodeno scopia con biopsia del
piccolo intestino
- insufficienza pancreatica proseguendo con esami del tipo RX addominale, ricerca di chimotripsina
fecale, ricerca del tripsinogeno sierico etc.
- carenza di vitamina B 12 proseguendo con il test di shilling il test delle cellule parietali e test
anticorpali per il fattore intrinseco
- se si tratta di sindrome di proliferazione batterica proseguendo con esami come l'endoscopia con
aspirato del piccolo intestino, studi di contrasto baritato del tratto gastroenterico etc.
Sei invece non c'è un'ecologia specifica suggerita dei dati clinici e di laboratorio bisogna proseguire con il
test di assorbimento del D-xilosio; questo può essere normale o anormale.
nel caso in cui questo risultasse normale si prosegue con i test per l'insufficienza pancreatica che abbiamo
già visto;
Nel caso in cui questo fosse anormale si prosegue con altre indagini che portano a riscontrare se ci sia una
patologia della mucosa o una sindrome di proliferazione batterica.