Sei sulla pagina 1di 7

Il primo movimento, composto in forma sonata, si apre con un inciso di una battuta esposto nella tonalità

d’impianto, ovvero Fa ♯, contenente un arpeggio e delle scale discendenti scritte in ottave.

Subito dopo, a battuta 3 viene introdotto un passaggio in cui, passando in tonalità di dominante e quindi Do♯
Min, scompare la caratteristica tematica e viene introdotto un passaggio nel quale troviamo dei salti che
riportano poi, tramite una scala cromatica ad ottave, a riproporre il primo inciso sentito in apertura a battuta
9.

Da qui l’inciso principale viene gradualmente dilatato da un punto di vista ritmico dato che le quartine di
semicroma diventano prima semicrome alternate con semiminime, poi terzine di crome e infine duine, fino a
scomparire definitivamente con l’inserimento delle pause.
Si conclude quindi quello che può essere definito il primo tema con un lungo accordo di dominante. Da
battuta 16 in poi inizia un periodo di transizione nel quale viene introdotto un arpeggio al basso in Fa♯
sfruttando anche il Si♯ di passaggio.

Subito dopo, a battuta 23 vengono introdotti dei brevi incisi tematici, che in realtà richiamano chiaramente
all’inciso iniziale esposto in ottave.

Questi incisi vengono ripetuti per 4 volte in tonalità diverse fino a battuta 30, dove viene inserito invece un
lungo arpeggio ascendente e discendente alla mano destra, mentre contemporaneamente viene ripetuto al
basso un arpeggio con delle figurazioni più lunghe simile a quello di battuta 18.

Anche qui viene utilizzata la stessa tecnica compositiva di battuta 10 attraverso il quale la dilatazione ritmica
scompaiono gli arpeggi e il basso lentamente fino a sparire del tutto a battuta 38. Da battuta 40 inizia poi il
secondo tema, esposto alla di dominante (Do♯ Minore) il quale presenta subito la caratteristica iniziale del
primo tema, con le ottave alla mano sinistra ma con un ritmo terzinato e non più a quartine. Compare subito
nella prima battuta un Fa ✖ che considereremo però come un’appoggiatura sul Sol♯. A battuta 41 e 42 viene
invece presentato un tema cantabile alla mano destra il quale forma una scala discendente, scritto anch’esso
in ottave e con un ritmo terzinato. Inizia quindi uno scambio o meglio un’alternanza fra questi due temi, i
quali vengono esposti in diverse tonalità, fino ad arrivare a battuta 51 dove il cantabile della destra e gli
accordi ribattuti al basso si uniscono, portando il secondo tema ora in tonalità di mi maggiore.

Questo tema viene riproposto due volte in tonalità di Mi maggiore fino a battuta 58 dove troviamo
l’indicazione di tempo “Più agitato” e abbiamo basso non più semplicemente degli accordi ribattuti ma
viene introdotta una nota di volta per incrementare questa tensione. Dopo la ripetizione del tema in Mi
maggiore a battuta 58/59 subito dopo lo stesso tema viene riproposto in tonalità di Mi minore creando così
un netto contrasto armonico e anche dinamico.

Da battuta 62 fino a 68 abbiamo una fase di passaggio, la quale tocca le tonalità di Fa e La maggiore, che
conducono alla fine nuovamente a Do♯ Minore, dove compaiono nuovamente i temi iniziali, ovvero ottave al
basso e accordi ribattuti alla mano destra. Questo tema iniziale già sentito però viene interrotto stavolta a
battute 70 e 71 dove attraverso delle scale ad ottave all’unisono fra mano destra e sinistra si arriva su un
La♯, il quale lascia un senso di sospensione molto marcato.

Da battuta 72 , dopo la pausa di un quarto e un ottavo sull’inizio di battuta viene ripresa la tonalità di Do♯
Minore che porta ad un grande arpeggio in ottave alla mano destra e conduce direttamente alla chiusura di
questo secondo tema tramite l’alternanza fra I e V grado concludendo così su battuta 79 con un Do♯ lungo ¾.
Subito dopo la chiusura del secondo tema troviamo 3 battute molto interessanti da un punto di vista del
collegamento con ciò che verrà dopo. Abbiamo infatti un Do♯ ad ottave alla mano destra lungo 3 battute
mentre al basso troviamo una scala discendete che tocca il Si, La e Sol♯. Si potrebbe pensare che questo
accordo non sia altro che la continuazione del secondo tema, trovandoci nuovamente nella tonalità di Do♯. È
più interessante però e forse anche più logico pensarlo stavolta come dominante della tonalità di impianto
(Fa♯), dato che subito dopo, a battuta 83 l’inizio dello sviluppo viene proposto in Re Maggiore, creando così
un’idea di cadenza di inganno V-VI.

Lo sviluppo inizia quindi con un accordo in Re maggiore e subito dopo, fino a battuta 89 vengono proposti
dei piccoli incisi in più tonalità che riportano chiaramente al primo inciso esposto nel primo tema in ottave.
Da battuta 89 a 91 vengono proposti poi degli arpeggi ascendenti alla mano destra che sono invece un chiaro
richiamo agli arpeggi presentati nella frase di transizione fra il primo e secondo tema. A battuta 92 viene
riproposto ancora una volta il tema discendente ad ottave nella mano destra mentre al basso viene inserito un
basso terzinato, tendente a conferire un clima di instabilità e mistero. Dal primo grado di La maggiore a
battuta 92 si passa poi sul IV grado per poi tornare sul I.

Si arriva a battuta 99 sul Mi maggiore, dominante di La maggiore e tramite un continuo movimento sui
diversi gradi della scala si arriva a battuta 108 dove viene riproposto nuovamente l’inciso iniziale delle prime
battute, suonato però all’unisono da entrambe le mani. Dopo aver ripetuto questo inciso per 4 volte in 4
tonalità diverse, da battuta 112, si rientra in un passaggio molto simile a quello già visto in precedenza da
battuta 92, in cui vi è un tema proposto stavolta con una densità armonica maggiore rispetto a prima alla
mano destra e un accompagnamento terzinato alla mano destra.
Da battuta 119 iniziano poi degli arpeggi discendenti in tonalità di Do♯Minore che si concludono poi a
battuta 122 dove tramite un lungo arpeggio, prima di semicrome e poi di biscrome, ritorna sul primo tema,
costruito però su una settima diminuita e non su Fa ♯ Minore.

Un passaggio di transizione simile a quello esposto nelle battute iniziali del primo tema si ritorna tramite
una scala cromatica ad ottave alla ripresa in Fa ♯min di battuta 131. Nella ripresa, da battuta 131 a 133 viene
inserito per la prima volta un imitazione fra le due voci, la quale si placa nello stesso identico modo già visto
durante l’esposizione, ovvero l’abbandono del tema e la dilatazione da un punto di vista di ritmico, facendole
diventare dapprima terzine e poi duine, fino a sparire in un lungo accordo di Do ♯Maggiore.

Da battuta 144 viene ripetuto identicamente il secondo tema dell’esposizione, ma in tonalità di Fa ♯ min. Da
battuta 162 viene riproposta nuovamente il tema in ottave discendenti alla mano sinistra con
l’accompagnamento già proposto nella fase di transizione fra primo e secondo tema alla sinistra. Questa
volta però, viene introdotta una novità: il tema alla mano destra è arricchito da un punto di vista armonico
con note di riempimento, le quali iniziano ad appesantire l’arrivo alla coda finale del primo movimento.
A battuta 173 vengono riproposti ancora una volta gli accordi ribattuti alla mano destra e le ottave alla
sinistra, scritti in una dinamica di fortissimo, le quali si placano poi su delle ottave ascendenti fino ad
arrivare ad un Fa ✖ di sospensione.

A battuta 179, con il cambio di tempo che diventa “Più mosso” inizia la coda. Rimangono ancora una volta
in utilizzo le terzine e la mano destra suona degli accordi in stile quasi di campane che vengono
accompagnati da note singole alla mano sinistra.

Entrambe le mani poi si ritrovano a suonare un’ottava all’unisono, ripetendo questo disegno melodico per 3
volte.
A chiudere il primo movimento troviamo infine un materiale già utilizzato a battuta 75 nel quale si hanno
degli accordi ribattuti alla mano destra e delle ottave alla sinistra. Troviamo infine, due accordi da suonare
ancora forte e subito dopo improvvisamente gli stessi accordi vengono riproposti nel piano con una corda.

Potrebbero piacerti anche