Sei sulla pagina 1di 3

Nella presente sarà trattata l’analisi del primo movimento della sonata per pianoforte di

Mozart KV309. La sonata è in tonalità di do maggiore ed è divisa in tre movimenti, quali:


Allegro con spirito, Andante un poco adagio e rondò allegretto grazioso. Ci limiteremo
quindi all’analisi del solo allegro.

Il primo movimento, è in do maggiore, ovvero la tonalità d’impianto della sonata, come da


consuetudine compositiva nello stile dell’epoca.
Dal punto di vista formale, il movimento si presenta nella forma canonica dell’allegro di
sonata, ovvero tripartito in esposizione, sviluppo e ripresa. Si riscontra la presenza di 2
temi nell’esposizione, seguiti poi da una breve codetta a chiudere. Primo e secondo tema,
sono rispettivamente alla tonica e alla dominante.
Lo sviluppo, dal carattere fortemente modulatorio, si apre con l’incipit del primo tema,
riproposto però in tonalità vicine. Lo sviluppo, infine si ricollega alla ripresa tramite due
battute dal carattere cadenzale che portano alla ripresa. Essa si presenta inizialmente alla
tonica, immediatamente dopo però, viene modulata in do minore e si riconduce al
secondo tema stavolta in tonica. Segue la codetta che porta alla chiusura del movimento.

L’esposizione

Primo tema: batt.1-14


Transizione: batt. 15-33
Secondo tema: batt. 34-54
Codetta: batt. 54-58

L’esposizione si apre con un gruppetto di abbellimento che forma l’arpeggio di do. Le


prime due battute giocano sull’armonia di primo e quinto e sulla forma motivo che con un’
alternanza di valori lunghi e valori brevi, creano un clima di tensione e rilassamento che
ben collega alla seconda forma motivo. Dal punto di vista armonico, si può notare, nelle
battute che comprendono la seconda forma motivo, un pedale interno di dominante e la
tonicizzazione di quest’ultima alla battuta numero tre. A battuta 7 si raggiunge la prima
cadenza sospesa che si ricollega poi alla ripetizione identica dell’inizio fino a battuta dodici,
dalla quale inizia a variare il motivo usato in precedenza. La cadenza sopra descritta
contribuisce a dare all’ascolto un clima di circolarità e chiarezza. Effettivamente la
struttura descritta, lascerebbe pensare ad un periodo, ma a parte la fisionomia anomala di
14 battute anziché 18, la ripetizione variata del motivo fanno tralasciare l’ipotesi di un
periodo, lascia pensare piuttosto ad un espediente compositivo per rendere chiara l’idea
iniziale e fornire coerenza al discorso musicale.. Si noti anche una breve tonicizzazione sul
quarto grado da battuta 13 a 14.
Si passa poi a battuta 15 alla transizione. A battuta 17 la prima cadenza d’inganno. A
battuta 21 si apre una progressione modulante dalla durata di sei misure divisibile in tre
blocchi. Il primo in tonica, il secondo alla dominante e il terzo in re maggiore, il quinto
grado della dominante di do. Si passa quindi a un gruppo di 6 misure che affermano il
cambio dalle regione armonica di tonica a quella dominantica. Battuta 31 e 32 sono
costruite sul quinto grado di sol, una diminuzione del ritmo armonico (finora di 2 armonie
circa per battuta) che prelude il secondo tema in tonalità di sol maggiore.
Il secondo tema è composto anch’esso da due forme motivo ripetute identiche da battuta
32 a 45. Si noti a battuta 38 e 43 una tonicizzazione del quinto di sol. A battuta 47 vi è
un’altra diminuzione del ritmo armonico che porta poi ad una cadenza d’inganno. A
battuta 51 vi è un’altra tonicizzazione del la minore stavolta e a 53 ancora una
diminuzione di ritmo armonico ornata da un trillo nella parte melodica che ci collega alla
codetta a battuta 54.
La codetta chiude l’esposizione e finisce con una cadenza autentica.

Lo sviluppo

Sviluppo: batt.59-93

Lo sviluppo, dal carattere fortemente modulatorio, si apre con il primo tema dapprima in
sol minore, La secnda porzione del primo motivo è messa in progressione di 3 battute. Si
noti una tonicizzazione del quinto di sol minore. Viene poi riproposto il primo tema in re
minore poi in la minore per poi ricollegarsi alla ripetizione prima in tonalità d’impianto e
poi alla dominante per ricollegarsi alla ripresa alla tonica.

La ripresa
Ripresa: batt. 94-155

La ripresa si apre con la ripetizione letterale del motivo iniziale, ma a battuta 101, viene
modulato alla tonalità minore. Il ritorno al do maggiore è sancito, a battuta 109 con un
lungo episodio cadenzale. Il ritorno alla tonalità d’impianto, è affermato anche tramite
l’espediente del pedale interno di tonica a battuta 110. Vi è da battuta 116 a 121, la
ripetizione dell’episodio di progressione già trattato nell’esposizione. Segue poi una
tonicizzazione della dominate che collega al secondo tema, tramite una cadenza autentica.
Questa volta però il secondo tema è trattato alla tonica e non alla dominante. Esso si
ritrova prima nel registro grave e alla sua ripetizione torna all’acuto. Si conclude con la
codetta da battuta 148 a 155. Il movimento si conclude con una cadenza autentica
perfetta.

Potrebbero piacerti anche