Sei sulla pagina 1di 155

TEORIE E TECNICHE DELLA COMUNICAZIONE DI MASSA

1. LE COMUNICAZIONI DI MASSA: TEORIE E MODELLI

Che cosa sono le CDM? (Comunicazione di Massa)


- instaurano una relazione del tipo uno/molti tra emittente e ricettori.
- Nella comunicazione orale, una relazione uno/pochi, coesistenza nello spazio e alla simultaneità nel tempo.
- tecnologia della scrittura,(prime testimonianze 3500 a.C.) no coesione dal luogo e dal tempo ma ancora relazione
uno/pochi
L’ATTO DI NASCITA delle cdm è fissato nel 1456, = l’invenzione della stampa ad opera di GUTEMBERG,.= una relazione
comunicativa del tipo uno/molti ,

E' alla radice dei due TRATTI CARATTERIZZANTI DELLE SOCIETA’ MODERNE:
- la visibilità su scala globale di ogni individuo o evento
-l’ampliamento dell’esperienza individuale verso spazi, tempi e persone presenti oltre il raggio d’azione del corpo

Altro tatto definitorio della cdm è la MONODIREZIONALITA’: il flusso delle informazioni segue nei Quindi non tanto
COMUNICAZIONE, ma TRASMISSIONE o DIFFUSIONE.

LE TEORIE NEI MEDIA

TEORIA IPODERMICA E RICERCA AMMINISTRATIVA: negli


USA tra gli anni ’20 e ’30 del ‘900.
= i messaggi dei media raggiungono il pubblico di massa senza mediazione e in modo identico su tutti. Per questo è anche
detta BULLETT THEORY
I DUE PRESUPPOSTI PRINCIPALI della teoria ipodermica:
- il quadro sociologico -il quadro comunicativo
- si nutre delle suggestioni provenienti dalle teorie della società di massa che descrivono la condizione di
isolamento
- deve alla teoria di stampo BEHAVIORISTA ( che pretende di spiegare il comportamento umano in base a reazioni
meccaniche a stimoli dati)
Sintetizzando: la teoria ipodermica descrive gli effetti delle comunicazioni di massa sul loro pubblico come necessari e
identici per tutti

IL MODELLO DI LASSWELL:
i anni ’30 e riproposto nel 1948, fsuperamento della teoria ipodermica
-CHI = analisi degli emittenti
-DI CHE COSA = content analysis – contenuto dei messaggi
- ATTRAVERSO QUALE CANALE = analisi dei mezzi tecnici di comunicazione
- A CHI = analisi dell’audience – pubblico
- CON QUALE EFFETTO = analisi degli effetti della comunicazione
ASIMMETRIA DEI RUOLI=. L’iniziativa della comunicazione è dell’emittente,= un ruolo attivo, mentre gli effetti si
ripercuotono sulla massa = passiva
- società di massa come aggregato di individui atomizzati., non si considerano le relazioni interpersonali effetti della CDM
p non sono diretti ma MEDIATI e cioè influenzati da molteplici fattori
Quindi necessità di differenziare il pubblico per sortire gli effetti desiderati,

LA TEORIA DEGLI EFFETTI LIMITATI:


L’APPROCCIO EMPIRICO-SPERIMENTALE studia gli effetti dei media in situazioni di campagna elettorale o pubblicitaria ;
l’analisi dei fattori psicologici dell’AUDIENCE .

Tra i FATTORI relativi all’AUDIENCE sono importanti:


- il grado di interesse
- l’esposizione selettiva
- l’attenzione selettiva
- la percezione selettiva
- la memorizzazione selettiva

La TEORIA = l’individuo esposto ai messaggi mediatici non è una tabula rasa; la ricezione del messaggio è influenzata
da molteplici fattori. (attitudini, valori,relazioni sociali) Anche la PERCEZIONE è SELETTIVA:= soggetto ATTIVO.

- il contenuto di un messaggio può essere interpretato anche in modo difforme rispetto all’intenzione del comunicatore =
DECODIFICA ABERRANTE

Esempi di DISTORSIONE DEL CONTENUTO DEL MESSAGGIO = effetto di assimilazione e effetto di contrasto
NON TUTTI I MESSAGGI SONO MEMORIZZATI = si ricordano più facilmente i messaggi dal contenuto più prossimo alla
cultura, alle aspettative
EFFETTO LATENTE/ SLEEPER EFFECT = l’efficacia persuasoria del messaggio anche dopo un certo lasso di tempo

Studio di LAZARFELD del 1940 = la radio ha un effetto PRESELETTIVO (seleziona il suo pubblico) e un effetto SUCCES-
SIVO (influenza il pubblico precedentemente selezionato) sull’audience

APPROCCIO EMPIRICO-SOCIOLOGICO:
Il contenuto del messaggio e il contesto sociale agiscono sulla reazione del pubblico.
Gli effetti della CDM sono mediati dai processi interpretativi individuali e dalle dinamiche sociali.
Uno studio di LAZERSFELD , BERELSON e GAUDET = rapporto tra emittente e destinataria è mediato dal LEADER
D’OPINIONE
FLUSSO DELLA COMUNICAZIONE = FLUSSO A DUE FASI = prima attraverso i media , poi attraverso le relazione
interpersonali .= gli effetti dei media dipendono anche dal contesto sociale e dalle relazioni interpersonali .

2. DALLA TEORIA FUNZIONALISTA AI CULTURAL STUDIES


LA TEORIA FUNZIONALISTA
Sociologia funzionalista, PARSONS negli anni ’30 del ‘900 , si è poi sviluppata fino al neofunzionalismo di LUHMANN.

Il FUNZIONALISMO = la società come un sistema di parti interconnesse in grado di:


- autoprodurre equilibrio al proprio interno
- restaurare l’equilibrio se perturbato
Media = sottosistema del sistema società
Il funzionalismo opera un significativo passaggio dallo studio degli effetti sui media a quello delle loro funzioni nella
società.

Altrettanto significativo è il passaggio dello studio delle situazioni di campagna tipico della ricerca amministrativa, alla
focalizzazione sulla normale presenza dei media all’interno della società.
Tra le FUNZIONI dei media, in relazione all’INDIVIDUO prevalgono:
- l’attribuzione di status e prestigio alle persone e ai gruppi cui i media dedicano attenzione
- la possibilità di socializzazione
- l’aiuto nelle attività quotidiane

Tra le FUNZIONI dei media, in relazione alla SOCIETA’ predominano:


- la mobilitazione in caso di pericolo
- la segnalazione delle priorità
- il mantenimento del consenso

Tra le DISFUNZIONI relative all’INDIVIDUO ricordiamo:


- l’aumento dell’ansia
- l’eccesso di informazione
- la standardizzazione dei gusti

Tra le DISFUNZIONI relative alla SOCIETA’ prevalgono:


- il panico derivante dalla diffusione di notizie allarmanti
- il pericolo determinato da flussi di informazione non controllati
- l’ostacolo ai cambiamenti

Il LIMITE della teoria funzionalista è la circoscritta considerazione della soggettività determinata dalla focalizzazione
esclusiva sul gioco tra sistemi e sottosistemi.

Individuo dei funzionalisti = DROGATO CULTURALE teso a perseguire l’equilibrio del sistema a cui appartiene.

L’APPROCCIO DEGLI USI E GRATIFICAZIONI


Muove dal presupposto che i membri dell’audience usano i media per trovare gratificazione ai propri bisogni.

La RICEZIONE è considerata una forma ATTIVA = ci si chiede non più cosa fanno i media alle persone ma cosa fanno le
persone con i media.

Le persone soddisfano i propri BISOGNI:


- Cognitivi
- affettivi
- di evasione - estetici
- di evasione
-integrativi a livello della personalità
-integrativi a livello sociale

Ciò che manca è l’attenzione alla dimensione rituale del consumo mediale stesso che non sempre risponde ad un bisogno
specifico.
L’approccio degli usi e gratificazioni non dà importanza al contesto relazionale in cui si calano le occasioni di consumo.

LA TEORIA CRITICA
La teoria critica assume una posizione negativa nei confronti dei mass media e della ricerca amministrativa.

Scuola di Francoforte chiusa con l’avvento del nazismo e riaperta poi nel 1950.
L’INDUSTRIA CULTURALE è un sistema guidato dalla razionalità tecnica e dalla logica del profitto:
- conoscenza del soggetto
- conoscenza della realtà esterna

La serialità dei prodotti culturali sacrifica l’autonomia del consumatore.

Il sistema DOMINA l’individuo ma è un dominio soft e perciò più pericoloso:


- annienta la coscienza individuale
- appiattisce le differenze

In particolare la standardizzazione dei prodotti e la stereo-tipizzazione dei generi, rappresentano la strategia più diffusa
dall’industria culturale per impedire l’attività interpretativa dell’individuo .

Lo STEREOTIPO fissa la formula di produzione.

Per HORKHEIMER e ADORNO l’industria culturale determina la paralisi dell’immaginazione e della spontaneità La
strategia di dominazione che si cela dietro l’industria culturale, e che è conseguenza dell’ideologia capitalista ,
porta alla realizzazione di prodotti standardizzati di insistenti messaggi nascosti

I prodotti dell’industria culturale promuovono l’AMUSEMENT= Divertimento , nascondendo i meccanismi produttivi della
società capitalista .
L’industria culturale decreta la morte dell’arte e costruisce una società a UNA dimensione.

LA TEORIA CULTUROLOGICA
Si sviluppa in DUE filoni :
- quello Francese che ha in MORIN un suo rappresentante di spicco
- quello di inglese della Scuola di Birmingham

Il filone di MORIN studia gli elementi antropologici più rilevanti della cultura di massa, la cultura non è considerata come
un insieme statico di idee ma come un CIRCUITO sociale in CONTINUA produzione, distribuzione e consumo.

Le nostre società sono società POLICULTURALI , ma la cultura di massa, è il più diffuso sistema culturale della società
contemporanea e ne riflette lo spirito.

Per questo motivo va analizzata col metodo della TOTALITA’ , come complesso di:
Cultura / Storia / Civiltà
La CULTURA di massa è costituita da un insieme coerente di simboli e di valori espressi attraverso linguaggi polisemici che
creano l’immaginario collettivo e genera prodotti industriali con l’esigenza di conciliare la standardizzazione e
l’innovazione.

Tuttavia il DIALOGO fra produttore e consumatore, rimane ASIMMETRICO. IL


PRODUTTORE racconta le storie che il CONSUMATORE Muto ascolta.

Accanto all’etica del consumo si affianca l’etica del LOISIR= del tempo libero

Per MORIN la conciliazione della standardizzazione con l’innovazione conduce alla semplificazione , alla banalizzazione
e alimentano la vita irreale dei consumatori che diventano fantasmi che proiettano la loro anima nei doppi che vivono
al loro posto.

CULTURAL STUDIES
Scuola di Birmingham, = comunicazione in ogni suo aspetto; analizza la cultura, considerando le condizioni materiali e
il processo storico che ha generato le strutture del potere.

La cultura passa ATTRAVERSO tutte le pratiche sociali ; i MEDIA in particolare hanno la funzione di attivare quelle pratiche
che portano alla costruzione dei FRAMEWORKS (= strutture interpretative) attraverso i quali percepiamo la realtà

Ogni messaggio è un testo POLISEMICO (= con più significati) che il fruitore contribuisce attivamente a costruire, dove
l’interpretazione varia in base alle condizioni socioculturali degli spettatori.
Centralità del pubblico come agente positivo attivo nella costruzione sociale della realtà.

3. I PRINCIPALI MODELLI DELLA COMUNICAZIONE DI MASSA

iIlimiti di molte teorie mediologiche sono legati all’utilizzo di modello comunicativi rudimentali.

Umberto Eco e Paolo Fabbri: l’evoluzione delle teorie comunicative in 3 TAPPE:

• Il modello matematico informazionale


• Il modello semiotico informazionale
• Il modello semiotico testuale(inaugura la ricerca attuale sui media)

IL MODELLO MATEMATICO-INFORMAZIONALE:
teoria elaborata da matematici e ingegneri delle telecomunicazioni = trasmissione dei segnali, a prescindere dal
contenuto.

OBIETTIVO: far passare attraverso il canale il massimo d’informazione con il minimo di dispersione e con la massima
economia di tempo ed energia.

La trasmissione dev’essere EFFICIENTE.


Teoria incentrata sul problema della trasmissione del segnale fisico.

Il modello matematico-informazione è SOLIDALE con la teoria ipodermica, non considerando alcuna forma di mediazione
tra il messaggio e il destinatario.

Secondo WOLF= il successo comunicativo della teoria informazionale è rintracciato secondo tre aspetti principali:
- alla sua diffusione oltre l’ambito originario
- alla sua funzionalità rispetto al tema degli effetti delle comunicazioni di massa
- al suo orientamento sociologico, influenzato dagli apparati dell’industria culturale ed indirizzato ad una capitalizzazione
dell’informazione

IL MODELLO SEMIOTICO-INFORMAZIONALE
Più complesso e pertanto più adeguato a rendere produzione di senso innescata nei messaggi mediali

Analizza le operazioni di codifica e decodifica del messaggio attraverso codici e sottocodici.


il metodo esamina in modo più adeguato la complessità del processo di attribuzione del significato.
Il problema della trasformazione nel modello semiotico-informazionale si gioca sul piano dei codici e dei sottocodici .

Eco e Fabbri : data una possibile disparità di codici, vi può essere una CODIFICA ABERRANTE:
- l’incomprensione del messaggio per totale carenza di codici
- l’incomprensione del messaggio per disparità di codici
- l’incomprensione del messaggio per interferenze circostanziali
- il rifiuto del messaggio per delegittimazione dell’emittente

IL MODELLO SEMIOTICO-TESTUALE:
più adeguato alla comunicazione mediale

I destinatari:
- ricevono insiemi testuali
- commisurano i messaggi a pratiche testuali
- ricevono molti messaggi in senso sincronico e diacronico

Pertanto, i destinatari dei messaggi mediali costituiscono il significato a partire da schemi di esperienza pregressa e non
da un codice prestabilito.

La ricezione di insieme di pratiche testuali implica la distinzione tra:


- cultura grammaticalizzata = cultura colta che definisce le proprie regole di tradizione
- cultura testualizzata = cultura delle comunicazioni di massa

Mettiamo a paragone i 3 modelli:

• Modello matematico dell’informazione -> fine: EFFICIENZA(il sistema funziona nel miglior modo possibile) >
effetto: TRASFERIMENTO (trasmissione delle informazioni)
• Modello semiotico-informazionale -> fine: EFFICACIA (il messaggio deve essere più corrispondente possibile
fra fonte e destinatario)-> effetto: TRASFORMAZIONE
• Modello semiotico-testuale -> fine: EFFICACIA (il messaggio deve essere più corrispondente possibile fra
fonte e destinatario)-> effetto: INTERPRETAZIONE(traduzione)

4. GLI EFFETTI A LUNGO TERMINE DELLA COMUNICAZIONE DI MASSA

la ricerca sugli effetti dei media è solitamente distinta in due fasi:


- lo studio degli effetti immediati (effetti cognitivi)
- lo studio degli effetti a lungo termine (effetti cumulativi)

3 gruppi di teorie :
- teoria della coltivazione e la teoria dell’agenda setting
- la teoria della spirale del silenzio e la teoria degli scarti di conoscenza - la teoria della
dipendenza

LA TEORIA DELL’AGENDA SETTING (o della coltivazione) i media focalizzano


i problemi e ne forniscono specifici quadri interpretativi.

La selezione dipende da ragioni di tipo economico, politico e geografico;


= Lo spettatore si convince che accade solo ciò che i media riportano e che ciò avviene proprio nel modo in cui viene
mostrato.
I media definiscono la nostra agenda quotidiana, proponendoci gli argomenti sui quali discutere.
Originariamente, l’ipotesi dell’agenda setting era per la stampa , ma è applicabile a tutti i media.

il potere di agenda riguarda la capacità dei media di fornire le categorie attraverso le quali interpretare le notizie.
(Diverso per ogni media

2 livelli di dipendenza cognitiva:


- i media stabiliscono l’ordine del giorno degli argomenti a cui pensare
- i media determinano la gerarchia di importanza dei temi all’ordine del giorno

Il potere di agenda ha un effetto a lungo termine,

Tuttavia anche il potere di agenda risulta mitigato da variabili individuali e sociali, soprattutto se l’utente ha interessi
personali consolidati. Egli integra piuttosto la propria agenda personale con quella proposta dai media = persuasione
temperata dalla persistenza.

LA TEORIA DELLA COLTIVAZIONE


Di George GERBNER , teoria degli effetti a lungo termine.
Afferma che i media coltivano lo spettatore dall’infanzia all’età adulta, offrendogli una visione del mondo comune e
condivisa.

Questa teoria si interessa della costruzione della cultura ( =omogeneizzazione della cultura) e analizza gli effetti a lungo
termine del consumo di televisione.

GERBNER : i messaggi televisivi formano un sistema coerente = televisione come corrente della nostra cultura

Il suo limite maggiore è da riscontrarsi nell’approccio prettamente quantitativo: il numero di ore di esposizione ai media
e la presenza di determinate visioni del mondo, non basta a definire le visioni come variabile dipendente delle ore di
esposizione ai media.

LA TEORIA SPIRALE DEL SILENZIO


Spiega come una posizione minoritaria possa diventare maggioritaria, se investita dall’attenzione dei media.

La teoria si basa su:


- un presupposto mediologico = si ritiene che i media siano in grado di abbattere i meccanismi di percezioneselettiva
- un presupposto antropologico = la condizione del soggetto è segnata dalla paura dell’isolamento

Questa teoria mostra come gli individui, che hanno opinioni minoritarie, finiscono per tacitarle cadendo in una spirale del
silenzio.
Si crea un fenomeno di CONSONANZA e di CUMULATIVITA’ che esclude tutte quelle informazioni ritenute in qualche
modo devianti.

Le notizie che non passano attraverso i media (quelle minoritarie) sono fagocitate in una spirale del silenzio.

LA TEORIA DEL KNOWLEDGE GAP


Detta anche la teoria degli scarti di conoscenza: la diffusione e la penetrazione dei mezzi di CDM tra la popolazione , non
solo non accresce l’uguaglianza sociale, ma tende ad aumentare lo scarto esistente nella distribuzione della conoscenza.

Questa teoria si occupa del rapporto fra INNOVAZIONE TECNOLOGICA e SOCIETA’ .


Evidenza empirica, che gli individui con un elevato livello socio-economico e di istruzione, hanno più opportunità di
acquisire le informazioni.
La penetrazione dei media dipende da numerose variabili con cui interagisce = lo status socio-economico, il livello di
istruzione, la motivazione e le conoscenze di background

L’incremento di informazione NON comporta un aumento uguale ed effettivo di conoscenza da parte di tutti i soggetti

Secondo questo modello i media riproducono ed amplificano le differenze (gap)sociali e culturali, generandone
di nuove .

LA TEORIA DELLA DIPENDENZA


metà degli anni ’70: prende in considerazione il sistema di relazioni che regola i rapporti tra il pubblico, i media e la
società.

Nelle forme contemporanee di società la sfera d’esperienza vissuta dall’individuo è limitata alla comunicazione di
massa

Tra il pubblico e il sistema dei media, si crea un rapporto di dipendenza = i media controllano le risorse che consentono
agli individui di raggiungere i loro obiettivi.

La dipendenza dai media è influenzata dal numero e dalla centralità delle informazioni fornite in relazione ai bisogni del
pubblico.

stabilità sociale – la dipendenza dai media aumenta in presenza di elevati livelli di conflitto e di cambiamento sociale

Tipologie di dipendenza da media:


• dipendenza cognitiva (comprensione sociale e di se stessi): ciò che sappiamo lo apprendiamo dai media.
• dipendenza nell’orientamento ( orientamento all’azione e all’interazione)
• dipendenza nell’attività di svago (può essere a livello individuale o sociale)

Gli individui usano i media per soddisfare i propri bisogni, evidenziando però che le finalità ed i contenuti del sistema
dei media che non sono sotto il controllo del’individuo.

5. GLI APPROCCI DI STUDIO AI NEW MEDIA

L’APPROCCIO SOCIOLOGICO
Evoluzione in 3 FASI:
• Dalla tecnologia al medium = gli studiosi spostano l’attenzione dalla dimensione tecnologica dei new media al
medium come strumento di comunicazione
• Dagli effetti al consumo = analisi delle modalità di utilizzo dei media da parte del pubblico
• Dalla società all’individuo = relazione tra individuo e strumenti di comunicazione

L’APPROCCIO PEDAGOGICO
incontro tra scienze dell’informazione e scienze dell’educazione. Dibattito pedagogico intensissimo dagli anni ‘60

S u un duplice piano:
• Descolarizzazione = il compito formativo non è solo dalla scuola, anche le altre agenzie educative concorrono
ad esso
• MEDIA EDUCATION = Spetta però proprio alla scuola il compito di educare ad una fruizione corretta dei media
stessi.

I media audiovisivi e multimediali ed interattivi hanno sottolineato il carattere onnisensoriale e corporeo


dell’esperienza conoscitiva ; la realtà non è rappresentata più da forme simboliche, ma attraverso linguaggi analogici
che ne riproducono la fisicità.

Viceversa , la cultura della scuola è stata sempre dominata storicamente dalla monomedialità della parola scritta, dal
libro e non dall’immagine o dal suono.
Nella scuola , la realtà viene problematizzata attraverso il linguaggio verbale, rigorosamente codificato e formalizzato. Si
sono affermati processi di apprendimento concettuale- dichiarativo delle conoscenze .

La scuola si è affidata a procedure di organizzazione cronologica, sequenziale e gerarchica del sapere mentre i media
utilizzano processi analogici, reticolari e associativi.

Si va verso una pratica didattiche che va verso un ruolo attivo , cooperativo , partecipativo del discente nella costruzione
del proprio sapere.
Quindi da una pedagogia centrata sull’insegnamento ci si orienta verso una pedagogia centrata sull’apprendimento
.

Evoluzione pedagogico didattica all’interno delle grandi trasformazioni epistemologiche della cultura del XX secolo:
Da una visione del mondo oggettivistica / positivistica si è passati nel corso del ‘900, ad una visione costruttivista,
fenomenologica, ermeneutica e discorsiva della realtà.
Non si tratta di raggiungere una verità, per poi trasmetterla, ma di costruire una verità partecipandola.

Le teorie psicologiche e cognitiviste hanno percorso questo passaggio, passando da un approccio neo-
comportamentista ad uno costruttivista.
Il NEO COMPORTAMENTISMO di SKINNER ha trovato l’espressione più compiuta nel Mastery Learning, ossia i contenuti
della disciplina sono scomposti in unità didattiche che prevedono specifici metodi, mezzi, obiettivi e strumenti di verifica.
Feedback per operazioni di rinforzo e interazione
Fortemente diverso era il COSTRUTTIVISMO che considera la realtà come il prodotto dell’esperienza di chi apprende :
dunque la mente è costruttrice di significati, strumenti usati per rappresentare la realtà di chi li apprende.

I nuovi strumenti tecnologici, possono essere preziosi per la progettazione, organizzazione e sviluppo delle comunità
di apprendimento.

L’e-learning concerne dei link ipertestuali , non ne fa un corpus chiuso, ma ne fa una rete illimitata di nozioni.
l’importanza del docente che è chiamato oltre che a trasferire/erogare contenuti , a guidare un discente nell’infinità
potenziale dei rimandi, dunque il discente è chiamato ad essere attivo nei processo di apprendimento.

L’APPROCCIO PSICOLOGICO-COGNITIVO

Pensieri di DE KERCKHOVE = Lo studio dei media è fondato sull’analogia tra le moderne reti informatiche e le reti
neuronali del cervello dell’uomo.
DE KERCKHOVE: la società contemporanea come l’era delle psico-tecnologie = le tecnologie della comunicazione
estendono la mente così come le tecnologie fisiche estendono il corpo.

TV = psicotecnologia.
Le psicotecnologie sono le tecnologie che estendono la mente , come l’automobile è la tecnologia che estende il corpo
(piede) .
Lo schermo ci da due forme di mentalità:
- la TV offre al proprio fruitore una visione del mondo pubblica
- il computer una visione privata
I teorici di questo periodo ipotizzano l’affievolirsi della distinzione tra interno ed esterno, tra naturale e artificiale.

6. LA MEDIA EDUCATION, FRA TRADIZIONE E SFIDA DEL NUOVO

LO SCENARIO

* Elementi distintivi del quadro tecnologico sono:


- la cross-medialità = implica l’emancipazione delle diverse tipologie di messaggi dalle tecnologie attraversole quali
è possibile accedervi
- la multimodalità = la ibridazione dei diversi specifici tecnologici sta portando alla costruzione di contenuti digitali
tendenzialmente multimodali.
il contenuto digitale, per la sua multimodalità, deve essere progettato come OUTPUT per i diversi formati tecnologici di
accesso
- lo user generated content ( contenuto generato dall’utente) = una sempre più marcata de-professionalizzazione
( tutti possiamo produrre video pur non essendo video maker, postandoli con un semplice clik… ecc ecc.)

* Caratteristiche del quadro sociale:


- social networking = costruzione di reti sociali
- la socializzazione orizzontale = le tecnologie hanno un carattere fortemente democratizzante, orizzontalizzante

* Dal quadro tecnologico e sociale si passa poi a quello cognitivo di cui evochiamo 2 aspetti cruciali:
- multitasking = capacità del soggetto di eseguire compiti diversi contemporaneamente
- quick thinking = pensiero breve /svelto/veloce/rapido fa riferimento al fatto che oggi è richiesta una logica di pronta
risposta ai problemi

* Il quadro didattico si caratterizza per:


- l’ubiquitous learning = apprendere ovunque
- il pervasive learning = apprendimento pervasivo

LE PROFESSIONI DELLA MEDIAZIONE MEDIALE


4 tipi di attività educativa, caratterizzati tutti e 4 da un’unica logica condivisa, ossia MEDIAZIONE MEDIALE.

• Mediatore della comunicazione culturale (cultura) = facilitare l’appropriazione locale dei significati
• Mediatore tecnologico (strumenti) = è un altro dei ruoli/funzioni che per le figure educative diventano
strategiche.
• Media educatori (ruolo) = colui che agevola/ accompagna/ facilita l’appropriazione critica delle informazioni
disponibili e costruisce dei produttori responsabili di contenuti.
• Edu-comunicatore (funzione) = nessun educatore può fare a meno di giocare la partita nello spazio dei media, e
allora, i media diventano una risorsa veicolare e mediale per l’attivazione strategica dei diversi saperi.

PUNTI DI ATTENZIONE

• La crisi della capacità educativa della società adulta Cause:


A. Il knowledge gap e il cultural gap = scarto di conoscenza e di cultura che rende difficile il presidio dell’educazione
B. Verticalità vs orizzontalità = in un contesto sociale dove la socializzazione pare essere solo orizzontale, la ricerca
sugli usi e sui consumi di minori e degli adolescenti segnala il ritorno prepotente di un bisogno di verticalità; le
nuove generazione chiedono sempre più agli adulti mediazioni significative.
7. LOGICHE DELLA NOTIZIABILITA’

I MEDIA E LA COSTRUZIONE DELLA REALTA’

mediatizzazione della realtà


In altre parole, per essere visibili i fatti devono essere espressi in forme facilmente mediatizzabili.

Ma concretamente cosa fanno i media?


Selezionano, gerarchizzano e presentano la realtà, consentendo di passare dal fatto alla notizia.
-
Questo processo di riduzione di complessità risponde a due ordini di criteri:
• la negoziazione sociale : l’informazione è un luogo di contrattazione fra diversi attori sociali. (I protagonisti
dell’evento, le fonti, i diversi media, i lettori, gli attori di mercato)
• i criteri di pertinenza (che cosa fa notizia, in un particolare contesto sociale e in uno specifico ambito
temporale?) Nell’ambito dei criteri di pertinenza particolare rilevanza assumono: - la cultura professionale
- la cultura organizzativa
All’interno della cultura professionale si possono individuare tre dimensioni:
1. La dimensione tecnica, che concerne le modalità produttive
a) operativizzazione del lavoro redazionale b) competenze tecniche
2. La dimensione relazionale, che consiste nell’interiorizzazione delle norme sociali che regolano la professione: a)
possesso di capitale sociale. b) conoscenza della grammatica delle fonti 3. La dimensione culturale, che implica la
capacità di “leggere la società”,

MEDIA E MANIPOLAZIONE DELLA REALTA’

La cultura organizzativa comprende:


• la settorializzazione (i giornalisti hanno compiti e ambiti di lavoro diversi)
• la categorizzazione dei fatti (gli eventi vengono suddivisi in tipologie e tipizzati)
• i criteri di notiziabilità =

Mediatizzazione della realtà: per trasformare un evento in una notizia :


• le caratteristiche del mezzo
• la velocità di circolazione delle informazioni e la rapida obsolescenza(invecchiamento) delle notizie • fattori
contingenti (es. estate)
• il rispetto dei criteri di notiziabilità (caratteristiche che facilitano la categorizzazione e la tipizzazione degli eventi),
spesso impliciti, mutevoli nel tempo e flessibili, applicati intuitivamente
valori-notizia = criteri di definizione della rilevanza di una notizia, che sono sempre più conosciuti ed interiorizzati,
sia dalle fonti che dai fruitori. Possono essere relativi a:
• al contenuto (es. le élite, la prossimità...)
• al prodotto (brevità, novità, interesse, curiosità...)
• al mezzo
• alla concorrenza (non “bucare”, ma anche caratterizzarsi)
• al pubblico (oggi anche consumatore)

le logiche della notiziabilità:


* Velocizzazione
Le notizie devono essere sempre nuove, perché si deteriorano sempre più in fretta.
Il rischio è quello di dare troppo spazio all’effimero, che non richiede contestualizzazione ed interpretazione.
* Semplificazione
Si procede alla specializzazione per temi e si ricorre all’uso di stereotipi.
I rischi che si corrono sono:
• la decontestualizzazione della notizia
• la restrizione del tempo di trattazione e la conseguente perdita di distanza critica
• la stereotipizzazione

Il risultato è la trasformazione della complessità in controversia.


Le strategie utilizzate sono:
• la personalizzazione • il sensazionalismo
La personalizzazione consiste nell’umanizzare il problema e i personaggi, per renderli più “vicini”.
Il sensazionalismo è finalizzato a
• eliminare le ambiguità
• solleticare un pubblico ormai assuefatto al clamore • emergere sulla concorrenza l’informazione si avvicina
sempre di più all’intrattenimento (talk show, instant books...)

* Nuove forme di approfondimento


• La spazializzazione, : recuperare la mancanza di tempo per l’approfondimento attraverso l’occupazione dello
spazio
La gerarchizzazione è data dalla quantità di spazio fornita e l’estensione va a scapito della profondità.

• Il ricorso alle opinioni,


a) degli esperti che danno la loro lettura della realtà, spesso attraverso i contraddittori
b) dell’opinione pubblica attraverso i sondaggi

i giornalisti così abdicano al loro ruolo di interpreti della realtà (opinione ≠ interpretazione).

Tutto questo modifica lo stile giornalistico di presentazione dei fatti:


* Nella presentazione dei fatti di cronaca viene data centralità all’infrazione più che al disagio sociale
* Molti più temi vengono portati all’attenzione del pubblico, ma è minore la libertà del giornalista che deve
sottostare a rigide regole di selezione e deve comunque garantire la copertura di un maggior numero di pagine

8. COMUNICAZIONE E LINGUAGGIO. L’ANALISI DELLA CONVERSAZIONE

IL LINGUAGGIO
C’è nel linguaggio un FONDAMENTO NATURALE ed è anche un FONDAMENTO SOCIALE perché il linguaggio serve
anche a comunicare con gli altri . Non c’è società/politica/civiltà umana senza linguaggio.

Il fondamento NATURALE = innatismo linguistico,= le principali caratteristiche del linguaggio sono già presenti nel
cervello dalla nascita, come una sorta di “patrimonio genetico”

Il fondamento SOCIALE riguarda


1. l’Ipotesi della relatività linguistica (o ipotesi di SAPIR-WHORF) ossia è il linguaggio a determinare modi e forme
di pensiero, motivazioni e modelli culturali = strutture sociali;
2. Acquisizione della competenza linguistica = -competenza linguistica –competenza comunicativa
Il linguaggio è azione, dunque strumento dell’interazione sociale = teoria degli atti linguistici concerne l’ATTO
LOCUTORIO ossia la capacità del linguaggio di descrivere gli stati delle cose.

Linguaggio come azione:


enunciare una frase costituisce anche di per sé compiere un’azione, dove dire DIVENTA fare

ATTO PERLOCUTORIO =>consiste nella produzione (volontaria o involontaria) di conseguenze nella situazione
ATTO LOCUTORIO => Affermare o promettere qualcosa sulla base di regole stabilite convenzionalmente

Linguaggio tra NEGOZIAZIONE CONFLITTO-* NEGOZIAZIONE

Per ottenere una COMPRENSIONE INTERSOGGETTIVA usiamo delle PROCEDURE INTERPRETATIVE (accordo tacito)
= reciprocità delle aspettative (dimensione necessaria affinchè ci sia la cooperazione necessaria fra parlanti)

RECIPROCITA’ DELLE ASPETTATIVE = il “dare per scontato” costituisce l’indizio di come la realtà che contribuiamo
a produrre sia il risultato di una continua cooperazione tra parlant

* CONFLITTO
Quando questa dimensione entra in gioco? =conflitto=
Nel momento in cui diventa fondamentale “la definizione della situazione” per sostenere il nostro SELF
nell’interazione con gli altri = definire chi siamo

Linguaggio è= “sospensione delle ostilità”


“armistizio temporaneo”
“stipulazione di patti negoziati”

LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE
è molto utile conoscere i codici/linguaggi/movimenti della comunicazione non verbale, serve a controllare il
proprio comportamento e considerare gli effetti che la nostra comunicazione produce sugli altri…. soprattutto
serve affinchè la comunicazione sia EFFICACE
Parlare in un certo modo può servire di avere un rapporto con gli altri collaborativo, questa viene definita
COMPETENZA COMUNICATIVA che è la capacità conscia o inconscia di gestire questo processo.
Incompetenza inconscia: non conosciamo quello che non sappiamo.
Incompetenza conscia: conosciamo quello che non sappiamo.
Competenza conscia: agiamo su quello che non sappiamo.
Competenza inconscia: non abbiamo bisogno di pensare se sappiamo.

Il LINGUAGGIO è l’insieme dei fenomeni di comunicazione e di espressione che si manifestano sia nel mondo
umano sia fuori di esso.

PENSIERO-LINGUAGGIO
3 posizioni:
* 1. chi considera pensiero e linguaggio come due facoltà parzialmente autonome;
= per VYGOTSKIJJ (anni ’30): funzionamento pensiero è indipendentemente e più complesso di complesso di
quello del linguaggio. Per lo psicologo russo 3 sono le relazioni pensiero/linguaggio:
a.pensiero non verbalizzato: il linguaggio interiore (trasformazione del linguaggio egocentrico dei bambini);
b.il linguaggio esterno(con funzioni relazionali e referenziali);
c.il linguaggio non intellettuale: privo di pensiero (ripetere una parte senza comprendere il significato).
* 2. chi sostiene che la struttura del pensiero sia plasmata dalle strutture del linguaggio(a far sviluppare la mente
è stato il linguaggio)
= il linguaggio dà forma al pensiero : ipotesi del relativismo e determinismo linguistico di Sapir(linguista) e
Whorf(antropologo) => la forma del linguaggio determina la struttura dei processi di pensiero, modificando il
modo in cui percepiamo le cose e le ricordiamo (il sistema linguistico dà forma alle idee)
Nostro pensiero e percezione della realtà dipendono dalla lingua in uso nella nostra cultura
* 3. chi sostiene che sia il pensiero a strutturare il nostro modo di parlare(il linguaggio è un prodotto della
mente)

9. COMUNICARE, CONOSCERE, TEORIE DELLA PARTECIPAZIONE

Momenti che caratterizzano il coinvolgimento tra Comunicazione e conoscenza:


1. Interesse e coinvolgimento
2. Schemi, copioni e piani (struttura della conoscenza)
3. Storie (o narrazioni)
4. Rappresentazioni sociali

La CONOSCENZA
- è la ricerca e la costruzione di significati veicolati da testi e situazioni;
- è polisemica e ha il presupposto della condivisione di codici (intesi come insieme di norme e di valori che
due persone appartenenti allo stesso gruppo sociale condividono); - è finalizzata ed è il
prodotto della comunicazione.

Situazione di lettura di un testo o di una situazione:


PROCESSO DI DECODIFICA = la codifica dell’emittente corrisponde ad una decodifica fatta dal destinatario. Se
non c’è interesse dell’interlocutore non possiamo avere comunicazione, Quando il COINVOLGIMENTO? =
nella mente si attiva un processo cognitivo di INTERPRETAZIONE (schemi cognitivi) da una SEMPLICE
PERCEZIONE si passa a una =>OSSERVAZIONE ATTENTA

Perché ci sia conoscenza, dobbiamo passare attraverso Schemi, copioni e piani (struttura della conoscenza) Uno
SCHEMA è una struttura cognitiva atta a suggerire una rappresentazione di un testo o un evento; è una
struttura astratta , mentale che guida l’organizzazione della conoscenza.
E’ necessario che sia riconosciuta ed accettata da un determinato gruppo sociale dunque elementi soggettivi e
interpretazioni diverse.
Lo SCHEMA serve a generalizzare un’osservazione e può essere ->Neutrale e ->Richiamare emozioni.

I limiti dello Schema:


- è un’approssimazione della realtà
- non è sempre funzionale
- è ripetitivo e stereotipato

PROCESSO D’INFERENZA = serve a comprendere e permette ad un soggetto di capire, conoscersi e adattarsi


all’ambiente in cui vive.
INFERENZA: -> Testuale ( collegano la lettura di ciò che leggo in un determinato momento a quanto letto o visto in
precedenza -> Extra-testuale (si rifà alle precedenti esperienze del lettore come attore sociale)
LO SCHEMA COME STRUMENTO CONOSCITIVO: IL FORMAT DELLA
COMUNICAZIONE Il confronto tra SCHEMA e REALTA’ OSSERVATA può essere di 3
tipi: 1. lo schema è più o meno adeguato a ciò che è applicato
2.lo schema è scarsamente adatto a ciò che dovrebbe interpretare,
3.lo schema è più potente della semplice porzione di realtà a cui è applicato

La CONOSCENZA (struttura e processi)


=>conoscenze “ingenue”
=>conoscenze scientifiche :
=>conoscenze esperte :cquisite sulla base di un’esperienza

strutture degli schemi sociali:


CATEGORIE: ci si riferisce ad un insieme di esemplari che in un qualche modo vengono percepiti, pensati e trattati
come analoghi
CONCETTI: si intende l’individuazione della categoria e la sua rappresentazione astratta

Permettono agli individui di:


=>attribuire senso e significato agli stimoli percepiti
=>organizzare informazioni

ATTRIBUTI:
-“definienti”
-“caratteristici”

La teoria più recente sulla rappresentazione delle categoria è la teoria dei PROTOTIPI di WITTEGSTAIN I concetti
sono definiti non in termini di caratteristiche singole o combinate ma da “Prototitpi”
i livelli dei concetti: =>livello
sovra-ordinato
=>livello intermedio
=>livello sotto-ordinato

->diversi livelli di categorie hanno una diversa capacità di trasmettere informazioni


->permettono di ragionare in modo economico

La conoscenza è faticosa,… mentre la comunicazione no, è veloce , chiara, immediata, gratificante.

LE STRUTTURE COGNITIVE DELLA CONOSCENZA


La comunicazione è conoscenza quando questa usa concetti e categorie. Quindi usa delle strutture dove inserire
concetti e categorie. E queste strutture sono gli schemi, scripts e piani.

C’è un livello di conoscenza che chiamiamo erudizione e poi c’è un livello di ELABORAZIONE che permette a
schemi , modelli e script di interagire con questi contenuti.

Schemi:
= un insieme di concetti che strutturano e catturano conoscenze di carattere generale, su oggetti, eventi e
comportamenti.
Scripts:
Sono una “sequenza stereotipata e organizzata di azione” che si compiono normalmente in una determinata
circostanza per raggiungere un determinato scopo e “copioni di azioni eseguite in maniera sequenziale e
ordinata”. -> derivano dall’unione di più schemi

10.MEDIA CULTURA E SOCIETA’ E RETI

CHE COS’E’ LA CULTURA DI MASSA?


Le comunicazioni di massa comprendono le istituzioni e le tecniche grazie alle quali gruppi specializzati impiegano
strumenti (stampa,radio, film) per diffondere un contenuto simbolico a pubblici ampi, eterogenei e fortemente
dispersi.

Il concetto di massa riguarda:


=>moltitudine
=>indifferenziata
=>connotazione tendenzialmente negativa
=>mancanza di ordine e organizzazione
=>riflesso della “società di massa”

Il pubblico di massa:
=>disperso
=>non interattivo e anonimo
=>eterogeneo
=>non organizzato

Il processo della comunicazione di massa pensa alla comunicazione come:


=>strumento di distribuzione e ricezione su ampia scala
=>flusso unidirezionale
=>relazione asimmetrica
=>flusso di comunicazione impersonale e anonimo
=>contenuti standardizzati

LA RETE SOCIALE E I MEDIA la RETE SOCIALE = l’insieme di persone a cui sono collegato da una forma
qualsiasi di relazione sociale. =La SCIENZA DELLE RETI studia le proprietà delle aggregazioni e le modalità
con cui queste si trasformano. proprietà delle reti sociali:
1. l’influenza dei legami
2. il “piccolo mondo” (small world)
3. il capitale sociale
4. l’importanza dei legami deboli

L’INFLUENZA DEI LEGAMI :


ogni individuo è FONTE DI AZIONI che modificano le reti di cui fa parte e le persone che le compongono.
…ma anche la sua azione viene a sua volta modificata dalle azioni e reazioni altrui => INTERDIPENDENZA

CONCETTO DI COMUNITA’:
TONNIES : ,a creare la comunità sono i vincoli di sangue e di luogo, mentre la società è una costruzione artificiale e
convenzionale; l
Secondo TAJFEL e TURNER il comportamento interattivo può essere descritto come un continuum che ha due
estremi:
1.Il POLO INTER-INDIVIDUALE (interazione regolata dalle caratteristiche personali dei partecipanti) E' legato
ai legami forti e alla comunità
2.il POLO INTERGRUPPI (interazione regolata in base alle norme che caratterizzano il gruppo), è legato a legami
deboli e alle società/gruppi
⇨ A spostare l’interazione da una parte e dall’altra è il livello di autostima che deriva dalla nostra identità
sociale.

3 tipi di fattori influenzano lo sviluppo di una comunità:


1. Fattori di partecipazione
2. Fattori dinamici
3. Fattori ambientali

IL CAPITALE SOCIALE E LA SUA DISTRIBUZIONE:


E’ l’insieme dei vantaggi (economici, sociali..) che la comunità garantisce ai suoi membri.
I vantaggi sono distribuiti in maniera disuguale => STATUS
La differenza di status è attribuita per modalità diretta (per esperienza) o indiretta (per le informazioni provenienti
dagli altri membri)

LEGAMI FORTI E LEGAMI DEBOLI


GRANOVETTER = i legami forti sono importanti a livello personale.. ma sono soprattutto i legami deboli a
permetterci di ampliare la rete in quanto agiscono da “ponte” verso nuovi soggetti.

LA REDUCED SOCIAL CUES (RSC) THEORY:


La comunicazione tipica dei nuovi media testuali è priva di segnali di feedback che consentano agli attori
interagenti di identificare con precisione gli aspetti relazionali e sociali:
⇨ Nei media testuali i soggetti sono più aperti e più liberi di esprimersi
⇨ La perdita dell’identità personale spinge gli attori a violare le norme sociali (flaming)

L’ipotesi teorica alla base di questa teoria è che:


Social PRESENCE=la capacità di un medium di coinvolgere la presenza dei soggetti comunicanti è direttamente
proporzionale a MEDIA RICHNESS =la quantità di informazioni trasmessa per unità di tempo

CHE COS’E’ UN MEDIUM?


ogni artefatto in grado di permettere ai soggetti di superare i vincoli della comunicazione faccia a faccia, la
situazione interattiva più naturale.
i media sono DISPOSITIVI DI MEDIAZIONE:
⇨ Facilitano il processo di comunicazione, superando i limiti imposti dal faccia-a-faccia
⇨ Sostituiscono l’esperienza diretta, ponendosi “in mezzo” tra i soggetti interagenti

Definiamo NUOVI MEDIA:


l’insieme dei mezzi di comunicazione che utilizzano il linguaggio digitale nella codifica delle informazioni .
ANALOGICO => un procedimento che rappresenta un fenomeno con continuità
DIGITALE => un procedimento che rappresenta un fenomeno in maniera discontinua

VANTAGGI dell’elaborazione digitale nell’informazione:


1. Facile memorizzazione dell’informazione
2. Facile modificazione dell’informazione
3. Facile integrazione tra i diversi canali
4. Trasmissione dell’informazione meno sensibile alla presenza dei disturbi

4 caratteristiche proprie dei nuovi media:


- modularità
- variabilità
- interattività
- automazione

MODULARITA’:
⇨ Consente di riutilizzare più volte lo stesso contenuto senza problemi
⇨ Completa il processo di separazione dei contenuti dal supporto fisico del medium (il contenuto si“de mate-
rializza”)
dunque
gli utenti percepiscono sempre più i contenuti come entità astratte, virtuali e sono per questo sempre
meno disposti a pagarli (necessità del Digital Rights Management – DRM)

INTERATTIVITA’:
La fruizione del contenuto è lasciata libera all’utente mediante l’interazione. Da una parte l’interazione diretta può
essere in modalità sincrona o asincrona; quando questo non è possibile, i nuovi media prendono la forma di
ipermedia

AUTOMAZIONE:
⇨ Un’automazione di BASSO LIVELLO, il cui OBIETTIVO è migliorare un contenuto per l’utente in maniera
trasparente
⇨ Un’automazione di ALTO LIVELLO il cui OBIETTIVO è la realizzazione di “agenti intelligenti” (bot) in grado di
filtrare i contenuti secondo le indicazioni dell’utente

11. I NUOVI MEDIA DIGITALI E LA DIGITALIZZAZIONE DELLA COMUNICAZIONE


I NUOVI MEDIA DIGITALI

I principi ispiratori dei nuovi media digitali sono


1) Variabilità 2) Transcodifica 3) modularità. A cui si aggiungono le caratteristiche proprie dei PC: 4)
automazione. 5) rappresentazione numerica.
Non è assolutamente vero che la convergenza elimina definitivamente i media tradizionali, come
la radio tradizionale e la stampa, o come il libro cartaceo. Questi media non sono destinati a
scomparire per sempre, ma subiscono una media morfosi, assumono cioè nuove forme.
“Convergenza digitale” :
- avvia una totale re-ingegnerizzazione e ri-sestimatizzazione dei: a) processi produttivi b)
sistemi di distribuzione. c) reticoli di connessione. d) display di fruizione
- Questi attivano una mutazione nelle modalità di fruizione dell’utenza (nuovi paradigmi interasti
vita, ipermedialità, archiviazione personale)
- Le nuove modalità di fruizione hanno una ricaduta massiccia sull’offerta mediatica La
convergenza digitale coinvolge: Databese, Reti, Terminali

I Media on demand sono la configurazion " finale " della convergenza multimediale, Per raggiungere
al più presto offerte di "media on demand" occorre prima fare o tener conto:
a) Ricostruire la filiera produttiva facendo partire tutto da enormi data base; b) Collegarsi alla rete c)
Affermare i nuovi terminali di convergenza

II fattore che ha permesso lo sviluppo del web e della comunicazione tra computer è stato
l’adozione universale dell'lnternet Protocol, un protocollo informatico unico per tutto ii pianeta che
permette ai computers di dialogare e scambiarsi dati ed informazioni.

- interattività = le possibilità che ii medium offre all'utente di interagire con esso.


La convergenza risponde al bisogno di avere prodotti audiovisivi tematici, cioè "verticali".

- lpermedia è un'evoluzione del termine multimedia, o multimedialita, usato per la prima volta in un
articolo del 1965 da Ted Nelson : fornire al lettore un sistema intuitivo e spontaneo per accedere a
una serie di approfondimenti.
- Il primo Ipertesto negli anni 70
- L’ipermedialità utilizza simultaneamente più media, integrandoli in un unico oggetto
comunicativo: testi, immagini, suoni, filmati, animazioni, ecc.
- Gli ipermedia costruiti per Internet utilizzano il linguaggio HTML (Hyper Text Markup Language)
- Il modello ideale dell'ipernedialità potrebbe essere sintetizzato in quello di Roland Barthes, cioè
secondo il concetto di "testo aperto" formato da molteplici blocchi di parole e di immagini connesse
secondo molteplici percorsi.

- La domanda in crescita di fruizioni "emozionanti "comporta uno sviluppo della convergenze


multimediale che sembra ripercorrere lo sviluppo dei media tradizionali, un ritorno della logica della
stampa moderna di Gutenberg.

12. LA CONVERGENZA DIGITALE


Convergere significa utilizzare una sola interfaccia per tutti i servizi di informazione

Nicholas Negroponte ed Hery Jenkins: tra i creatori della teoria della convergenza Sono

cinque le Leggi che regolano la convergenza:

a. tutte le informazioni possono essere convertite in forma digitale e soggette alla convergenza;
b. la convergenza è la base della multimedialità ed elimina la distinzione fra i mezzi di

comunicazione;

c. la natura stessa della convergenza rende obsoleta in partenza l'imposizione di qualsiasi regola

artificiale;

d. la convergenza ha le sue proprie regole naturali;

e. la convergenza è indipendente dai confini dello Stato.

- Anni 80: boom dell’accesso a più contenuti multimediali grazie a videoregistratore e tv cavo e
satellite, il computer con videogiochi e CD-ROM. TV digitale

- Anni 90: si diffonde idea che tutte queste tecnologie mediatiche potevano CONVERGERE

- Oggi la crescita del multitasking ha permesso la combinazione di Int ernet , radio, tv e altro.

La convergenza rende possibile i nuovi media: lphone,Tablet, Smart-phone, che sostituiscono i vecchi
media del'900: libro, radio , t elevisione. La convergenza digitale è lo scenario di inizio millennio,
contraddistinto dall'emergere dei nuovi media intesi come strumenti che hanno un impatto sulle nostre
pratiche sociali, culturali , comunicative, professionali.

Con la nuova convergenza digitale ed il mondo delle reti si passa dalla logica analogica dei vecchi media a
quella digitale dei nuovi media: che riguarda specialmente l'attivita di fruizione (personale vs fruizione di
massa), le logiche distributive (uno/molti contra molti/ molti), le modalita produttive (contrapposizione
alto/ basso),le forme espressive.
Jenkins : l’inter-attivita è una proprietà della tecnologia, mentre la partecipazione è una proprietà
della cultura.

Jenkins , processo di de-professionalizzazione: la comunicazione non è più a vantaggio dei soli


professionisti, ma di ogni utente in rete.
Jenkins, a proposito delle Reti parla di autorità diffusa, intende la produzione fatta dagli utenti , di
video, informazioni, commenti , siti , ogni utente in Re te è un autore, All' interno di una cultura
partecipativa, i soggetti sono convinti dell'importanza del loro contributo e si sentono in qualche modo
connessi gli uni con gli altri
Jenkins con “popular culture” non intende cioè che per noi è la cultura popolare (folk), ma ribalta il concetto di
cultura di massa, dove non contano i media di massa che la trasferiscono ma chi la recepisce e se ne appropria

13. OTRE IL SENSO DEL LUOGO


Uno dei testi fondamentali della teoria della comunicazione è OLTRE IL SENSO DEL LUOGO di Joshua
Meyrowitz, si ispira alla Scuola di Toronto e a Goffmann.

I media aumentano le capacità di superare i limiti precedenti della comunicazione: spazio, tempo,
barriere fisiche.
Per Goffman i media cambiano la relazione tra scena e retroscena : fla vita di tutti è un palcoscenico in
cui recitare una parte ed indossare una maschera. Tutti gli utenti vivono nell'epoca dei media elettronici in
due "ambienti" ("scena" e "retroscena") dove gli "attori " recitano in modo differente a seconda del tipo di
situazione ("palcoscenico"), del ruolo in essa e della composizione del pubblico.

Joshua Meyrowitz ancora nel suo Oltre ii senso del luogo sostiene che i media hanno favorito la
combinazione di pubblici diversi e la sovrapposizione di sfere sociali un tempo distinte, ii pubblico di
massa si è diviso e differenziato.
Analisi dettagliata di due medium TELEVISIONE e ii LIBRO.
Meyrowitz: i media della carta stampata separano tipi diversi d' individui in sistemi informativi separati,
mentre i media e/ettronici favoriscono l'unione di tipi diversi di individui in sistemi informativi
integrati.
A proposito della televisione Meyrowitz sostiene che qualunque cosa venga percepita simultaneamente da
un cosl ampio numero di individui, diventa una realtà sociale a prescindere dal suo rapporto con una
realtà "oggettiva". Ed in accordo con quanto sosteneva McLuhan a proposito del Villaggio Globale, la
televisione fa del mondo una sorta di villaggio globale
Per Meyrowitz la televisione crea un'arena collettiva che tende ad inserire le persone appartenenti a
diversi circoli in un unico ambito pubblico (Goodhart 1975)

II PARTE: TEORIA DELLA COMUNICAZIONE

14. LA RELAZIONE COMUNICATIVA


LO SCHEMA DELLA COMUNICAZIONE

Lo schema elaborato da Shannon e Weaver ha l 'obiettivo di individuare sia la forma generale di ogni pro-

cesso comunicativo, sia i fattori fondamentali che lo costituiscono.


Element o di ostacolo al buon fine del processo comunicativo è il rumore, cioè la presenza di disturbi
lungo ii canale che possono danneggiare i segnali.
II meccanismo di risposta, ii feed-back awia un nuovo processo comunicativo.

Roman Jakobson ha proposto rielaborazione dello schema di Shannon e Weaver.

Shannon e Weaver avevano l’obiettivo primario di descrivere gli apparati meccanici di comunicazione
(=la struttura)

Jakobson invece vuole costruire un modello della comunicazione umana che ci permetta di capire
come e perché siamo in grado di parlare su qualcosa e di comprendere ciò che ci viene detto.
(=processo della comunicazione), aggiunge il codice e il contesto

Questo è l’assunto di base dal quale parte l’analisi di Gili che vede nella posizione del ricevente una
via di accesso privilegiata per comprendere le dinamiche della comunicazione.

LA REAZIONE COMUNICATIVA: riferimento A e legame CON

Coloro che comunicano, sia nella posizione di emittente sia in quella di ricevente, sono soggetti in
relazione. La relazione comunicativa è un sistema dove i comportamenti sono circolari: non è
possibile stabilire quale è la causa e quale l 'effetto, cosa viene prima e cosa viene dopo.
La comunicazione affinché abbia successo o insuccesso dipende da una pluralità di condizioni e requisiti
che devono essere condivisi tra soggetti determinati che hanno una relazione in contesti sociali e
culturali strutturati.

Gili individua a tal proposito due condizioni e requisiti a) intenzionalità e atteggiamento o disposizione dei
soggetti che entrano nella comunicazione (definito aspetto di “riferimento a” della relazione comunicativa)
b) aspetti strutturali, relativi al contesto sociale e culturale definito in cui la comunicazione avviene
( aspetto di “legame con” della relazione comunicativa).

LE CONDIZIONI E E DISPOSIZIONI SOGGETTIVE DELLA COMUNICAZIONE

Le condizioni e le disposizioni soggettive che favoriscono ii successo o l' insuccesso

della comunicazione sono l'intenzionalita, l'interesse e l'impegno. INTENZIONALITA': Comunico


sapendo che sto comunicando, che cosa comunico. come comunico, a chi comunico. Ma
l'intenzionalità vuol dire anche aver consapevolezza di rivolgere la propria comunicazione verso l' altro.
INTERESSE: In ogni relazione comunicativa c'e un interesse dell'emittente a rivolgere un messaggio al
ricevente e del ricevente a prestare ascolto. L’interesse produce una "cooperazione" che consente ad
essi di comunicare.
IMPEGNO. Ogni comunicazione ha un aspetto informativo, di contenuto, e un aspetto di “comando”, di
relazione. La disponibilità ad impegnarsi e a sacrificare energie dipende dall’interesse e dalla motivazione
a comunicare, senza i quali non si è disposti ad affrontare la comunicazione.
L’impegno/sforzo si manifesta in due processi: nell’apprendimento delle capacità e delle competenze
comunicative necessarie alla comunicazione e nell’organizzazione

CONDIZIONI E PRE-REQUISITI STRUTTURALI DELLA COMUNICAZIONE

Le condizioni e i pre-requisiti che consentono la relazione comunicativa sono: La condivisione di un

mondo comune; La posizione/status sociale degli interlocutori ; II possesso/conoscenza di


codici e canali;

1) Un mondo comune: = la condivisione di conoscenze, valori, signiticati , simboli, norme di una


società , cioe la cultura. II possesso di una struttura semantica comune fa sì che coloro che
comunicano possano intendersi

2) La posizione / status sociale dell’interlocutore: Danzinger suddivide le relazioni sociali in base


a tre dimensioni : verticale, orizzontale e della profondità. La dimensione verticale à l’asse dello
status, della posizione sociale ed esprime le differenze e la gerarchia sociale. La dimensione
orizzontale è la dimensione dell'uguaglianza e della solidarietà; relazione tra coloro che occupano
lo stesso status .La dimensione della profondità esprime le relazioni di intimità tra le persone.

Le regole sociali diventano così anche regole comunicative. Le forme e i modi che si utilizzano
indicano che tipo di relazione sociale lega due persone che comunicano

Le regole comunicative sono così influenzate dalle relazioni sociali


La prossemica , cioè la definizione delle distanze personali in funzione comunicativa, segue le regale sociali.
Hall ha individuato quattro tipi diversi di distanza che ci separano dagli altri .Il principale criterio con ii quale
selezioniamo le persone che ci circondano è dato dal tipo di reazione interpersonale : IO - SFERA
INTIMA - SFERA PERSONALE - SFERA SOCIAE - SFERA PUBBLICA (più estern Le
regolecomunicative della prossemica sono anche regole sociali.

3) Conoscenza codici (linguistici, paralinguistici, cinesici e prossemici ) e i canali (naturali e artificiali). II

codice è ii sistema di segni dai significati condivisi che ci permette di comunicare. I veicoli sui cui
viaggia l'informazione, i segnali, sono entità fisiche: possono essere corpi fisici, o flussi di energia, come
vibrazioni sonore, correnti elettriche,…
Per trasmettere e ricevere informazione sono dunque necessari degli apparati fisici, in grado di produrre
energia o oggetti, di trasferirli e riceverli, attraverso un canale, e percepirli mediante dei recettori. McLuhan ha
scritto che un medium (=mezzo) è “qualsiasi tecnologia che crei estensioni del corpo e dei sensi,
dall'abbigliamento al calcolatore"

Per una adeguata trasmissione e comprensione dei signiticati , i partecipanti alla comunicazione devono disporre
di:

1.competenze linguistiche, che riguardano la comprensione e l'uso del codice linguistico (competenza
fonologica, sintattica, semantica). Secondo Chomsky la competenza linguistica si esprime nell'idea di
Grammatica
Universale, cioè nell’insieme di principi e di regole che governano tutte le lingue umane;

2.competenze non verbali, che riguardano la comprensione e l'uso di codice di tipo non verbale (paralinguistica,
cinesica e prossemica):

3. competenze specifiche legate all'uso di codici artificiali, quali la scrittura ma anche la capacita di saper
riconoscere e usare codici e lin guaggi di alt ri media

15. RUOLI E FIGURE DELL’EMITTENTE E DEL RICEVENTE

RUOLI DELL’EMITTENTE

Emittente e ricevente sono agenti sociali. Goffman afferma che l'emittente può avere tre diverse funzioni:

l 'animatore (la funzione di parlante come macchina fo nica}, l'autore (l'entita che formu la ii testo}

mandante (colui che assume piena responsabliita del contenuto del messaggio}.

GOFFMAN: L’interazione verbale è assimilata a una rappresentazione teatrale che segue un copione
predeterminato. Noi parliamo come se vedessimo la vita come un teatro , ma la vita cosi come viene
rappresentata, è teatro. Nell’enunciato entrano in gioco ii
tempo e ii luogo. Uno stesso soggetto può interpretare allo stesso tempo i tre ruoli in una comunicazione o i t re
ruoli possono essere separati e distribuiti tra diversi soggetti.

RUOLI DEL RICEVENTE

Goffman: diverse categorie di ascoltatore


IN BASE ALLO STATUS
1) partecipante ratificato all'incontro che può sia ascoltare, e quindi attendere le aspettative del parlante,
2) la categoria degli "astanti", vale a dire quei partecipanti accidentali, coloro che solo temporaneamente
ascoltano ii discorso ne, diventando uditori occasionali.

3) Uditori presenti “clandestinamente” , che origliano

IN BASE AL’ESPOSIZIONE:
1) l’esposizione diretta ("di prima mano"} : è raggiunto da un messaggio tramite l'emittente e lo decodifica e
interpreta come sa e come crede

2) esposizione indiretta (“di seconda mano "} colui che riceve ii messaggio per ii tramite di un altro soggetto, che
è il ricevente originario e assume il ruolo di emittente. Così abbiamo gli autori “incassati”, che hanno ricevuto
(=incassato) un messaggio e lo ritrasmettono. Nella ritrasmissione possono però avvenire errori=deformazioni
volontarie o involontarie.

Modello teorico del flusso a due stadi elaborato da Katz: Spesso la ricezione dei messaggi mediatici non è
direttama passa attraverso gli "opinion leader" ovvero individui "influenti ", E'colui che ha la capacita di
influenzare l'opinione degli aItri, l

L’esistenza di "fatt ori intermediari" come gli opinion leader, limiterebbe secondo ii paradigma elaborato da
Lazarsfeldgli effetti dei media sul pubblico giustificando la "teo ria degli effetti limitati ".

IN BASE ALLA CONDIVISIONE O MENO DELO STESSO SPAZIO/TEMPO


1) ricevente in presenza (o faccia a faccia) Goffman: abbondanza del fruire delle informazioni e la

facilitazione del feed-back, nella relazione faccia a faccia c'e condivisione di un comune sistema
di riferimento spazio-temporale… Elementi indispensabili: 1) senso della vista, 2) unico centro
visivo e conoscitivo 3)compresenza 4) ordine d’interazione in forma dialogica
2) ii ricevente a distanza. Un concetto chiave dell' interazione sociale diretta è ii fattore della reciprocità.;

nella relazione mediata non c'e condivisione dello stesso spazio temporale . Thompson ha definito
"interazione mediata” (da un mezzo tecnico) e "quasi-interazione mediata”(= a una direzione,
unidirezionale)

IN BASE ALLA DISTINZIONE DEI CANALI E CODICI UTILIZZATI

1) ricevente che utilizza canali sensoriali (vocale-uditivo, visivo gestuale

2) Ricevente che utilizza canali artificiali (tecnologie della comunicazione, nuovi media)=prolungamento del
corpo
McLuhan : lo studio della comunicazione umana non può prescindere da una analisi delle tecnologie della
comunicazione.

RICEVENTE: identificabile con diversi termini 1) fruitore: chiunque disponga di un qualsiasi testo o altra
forma cultura le dotata di significato; 2) spettatore: una fruizione che implica assistere, vedere, ascoltare. 3)
Lettore colui che fruisce di un t esto scritto attraverso voci e suoni. 4) telespettatore : uno spettatore a distanza
che fa uso della televisione.

VERSO UNA DEFINIZIONE DI PUBBLICO


Quando i ruoli di emittente e ricevente si polarizzano i riceventi assumono la forma di pubblico. Sono a questo
punto possibili due tipi di relazione tra emittente e pubblico: essere interpellati o assistere. Essere interpellati:
L'emittente può rivolgersi direttamente al pubblico in prima persona . Assistere: Ci si rivolge al pubblico
indirettamente facendolo assistere ad un incontro, ad una conversazione.
II concetto di pubblico è l'insieme dei "RICEVENTI" indica l'insieme di coloro che ricevono un messaggio
di un emittente o fruiscono di un testo.
Non si può parlare di pubblico, ma di più pubblici.
In ogni caso i pubblici sono il prodotto del contesto sociale e la risposta a un particolare modello di offerta
mediale. Spesso sono entrambe le cose,

Gili: la differenzazione del pubblico segue tre direzioni principali.


1) diversi segmenti differenziati di pubblico per caratteristiche socio-demografiche, culturali e stili di vita e di
consumo.
2) tanti pubblici diversi soprattutto in un epoca in cui si parla di mercato internazionale e non più di solo mercato
nazionale. Si è introdotto il concetto di comunità interpretative
3) Infine, istituzioni, organizzazioni, amministrazioni pubbliche o università intrattengono relazioni e
comunicano con una pluralità di pubblici di diversa natura con diverse aspettative. Tre modalità: a) la
comunicazione istituzionale (informazioni) b) la comunicazione politica. c) la comunicazione sociale (o
promozionale)

16. IL PROCESSO DI RICEZIONE


LA DECODIFICA

Definiamo l'attività del ricevente con diversi concerti : DECODIFICA - SELETTIVITA' - IN

TERPRETAZIONE - COINVOLGIM ENTO.

II processo di codifica consiste nella scelta dei simboli ritenuti più adeguati a far comprendere i messaggi.

Un «codice» e un insieme strutturato di segni e di regole che il mittente ed ii destinatario devono

condividere introdotto da Shannon e Weave.r

II processo di decodifica si svolge in due fasi: percezione del messaggio (il messaggio raggiunge il
ricevente); interpretazione del messaggio( ii ricevente attribuisce un significato ai simboli percepiti,)

Distinzione tra codici analogici e codici numerici. I codici analogici sono utilizzati per rappresentare
un oggetto con un'immagine e questo accade soprattutto nella comunicazione non verbale Nel
linguaggio verbale, invece, facciamo riferimento agli oggetti utilizzando un name e quindi un codice
numerico.

Possiamo distinguere anche : Codici elaborati e ristretti .

II codice elaborato è una lingua esplicita che tende a non dare nulla per scontato, è formato da frasi

più lunghe con una grammatica completa. II codice ristretto è quello formato da frasi brevi con una
grammatica semplice,
LA SELETTIVITA’

La percezione selettiva: ciò che è piacevole viene recepito meglio

Teoria dell’influenza selettiva: due variabili a) le caratteristiche psicologiche dell’individuo. b) i


fattori sociali di relazione e di differenza (età, sesso, razza, cla sse sociale….). Conclusione: la
risposta allo stimolo non è passiva, meccanica, ma mediata.

Quindi. STIMOLO - RESiSTENZA - RISPOSTA

Teoria della persuasione: Nasce negli anni ’40-’50 dagli studi per stabilire l'efficacia persuasiva ottimale
di una campagna di propaganda (politica o pubblicitaria) e continua a considerare ii pubblico
sostanzialmente passivo.

. I messaggi persuasivi possono modificare l’atteggiamento.


Quindi il processo diventa: COMUNICAZIONE - ATTEGGIAMENTO. - COMPORTAMENTO

Effetto Barlet: più è lungo il messaggio e più avviene la ricerca e selezione di opinioni coerenti da parte
del destinatario.

Effetto latente: maggiore è il tempo di esposizione al messaggio e più elevata è la persuasione

Teoria della dissonanza cognitiva, Festinger: in presenza di messaggi divergenti rispetto alla propria
posizione l’individuo tende a modificare le proprie idee per ristabilire un equilibrio favorevole al suo
pensiero.

Teoria degli usi o gratificazioni (anni ’70, da teoria sociologica dello struttural-funzionalismo di Parsons e
Merton): Le audiences usano i media allo scopo di soddisfare i propri bisogni ed ottenere delle
“gratificazioni”, Le audiences sono attive, in competizione.

Un aspetto fondamentale della selettività è che la resistenza al cambiamento da parte dei riceventi
appare tanto più forte e significativa quanta più l'argomento trattato è importante per ii ricevitore.

II ricevente può impegnarsi in : un percorso centrale (atteggiamento critico e vigile con attenta analisi) e
un percorso periferico ( “scorciatoie cognitive” per formulare dei giudizi sulla base di informazioni
limitate). L'attivazione di uno dei due percorsi dipende dalla rilevanza che un certo problema ha per ii
destinatario.
INTERPRETAZIONE
Gadamer è ii fondatore della ermeneutica (=interpretazione) contemporanea. II processo ermeneutico avviene
secondo questo filosofo nel linguaggio: il testo è linguaggio. L'ermeneutica di Gadamer è comprensione che
si produce per mezzo del linguaggio.

la cultura influenza la comunicazione.

Cultural studies riguardano lo studio della cultura contemporanea. Due applicazioni: 1) studi sulla
produzione dei mass media come sistema di pratiche per l’elaborazione della cultura; 2). studi sul
consumo di comunicazione di massa come luogo di negoziazione tra pratiche comunicative diverse.

II successo di un'interazione si verifica se si condivide lo schema interpretativo= frame (Goffman)


. II framing definisce la "confezione" di un elemento di retorica in modo da incoraggiare certe
interpretazioni e scoraggiarne altre. II contenuto della televisione ad esempio è organizzato in
generi=cornici specifiche che possono raggrupparsi in tre grandi sistemi di attribuzione di significati:
l'informazione, l 'intrattenimento e la pubblicità.

IL COINVOLGIMENTO

Comunicare vuol dire anche istaurare una relazione. In una relazione comunicativa, oltre al
contenuto, è sempre presente la definizione della relazione tra io e l'altro. Ogni relazione sociale si
pone all'interno della polarità distacco-coinvolgimento.Secondo Tennies la relazione comunitaria può
avere tre radici: di sangue, di luogo , di fede o di ideale. La comunità relazionale è costituita dai
legami che si instaurano attraverso le reti della comunicazione. prossemica virtuale in cui
conduttori e personaggi cercano "di ridurre" le distanze dal pubblico.

IL FEEDBACK

Può essere: immediato, rimandato nel tempo, indiretto e deduttivo.

17. IL RUMORE RELATIVO AI CODICI E A CONTESTO

RUMORI RELATIVI AI CODICI e loro uso


II rumore (termine introdotto da Shannon e Weaver nel 1949) è un evento spiacevole che può
essere volontario o involontario; ii rumore è una condizione permanente, una dimensione intrinseca
della comunicazione umana.
Perchè la comunicazione funzioni il rumore non deve prevalere sulla comunicazione
II rumore si distingue tra rumore riferito all'aspetto referenziale (=che riguarda lo scambio di
informazioni tra gli interlocutori su un oggetto) e rumore riferito all'aspetto relazionale della
comunicazione (che riguarda i rapporti tra le persone ed i ruoli sociali che esse interpretano.)
Questi due aspetti della comunicazione – trasmissione di significati e relazione tra coloro che comunicano
– nella loro opposizione e complementarità si ritrovano in numerose coppie concettuali proposte dalle
diverse scienze della comunicazione e da diversi autori: contenuto semantico e pragmatico del
messaggio (Peirce, Morris), resoconto e comando (Ruesch e Bateson); piano del contenuto e piano
dell’espressione (Hjelmslev), aspetto di contenuto (notizia) e aspetto di relazione (comando) (Watzlawick
ed esponenti della scuola di Palo Alto), funzione di rappresentazione e di presentazione (Danziger);
concezione trasmissiva e “rituale” della comunicazione (Carey).

Ci sono anche condizioni e pre-requisiti strutturali per il successo 1) ii possesso/ conoscenza di


determinati codici, 2) la condivisione di un comune sistema di riferimento culturale, 3) la
posizione/status sociale degli interlocutori.
La prima condizione strutturale è la condivisione dei codici: più il codice è semplice ed univoco,
tanto più è più facile che ci sia un minor numero di incidenti (rumori) nella comunicazione
Codifica è l'operazione attraverso cui uno stato mentale, un pensiero o un'idea, viene tradotto in
parole, gesti, suoni.
Decodifica è ii processo inverso (che avviene nel ricevente o destinatario), cioè la traduzione di un
segno esterno in uno stato mentale, in un vissuto .
Una limitata competenza nell'uso dei codici dalla parte dell'emittente o del ricevente (o di entrambi)
genera rumore.
Equivoco della “metafora del condotto” (Reddy 1979): le espressioni linguistiche non sono come
recipienti dentro cui riversare idee, significati che poi il ricevente estrae esattamente come formulati
dall’emittente.

Anche la traduzione da una lingua ad un'altra, come osserva ancora Gadamer, è un processo
interpretative perchè bisogna trasporre ii significato del discorso nel contesto in cui vive
l'interlocutore a cui si rivolge. Ogni traduzione è perciò una traduzione culturale (Ansad 2001,
Monceri 2006) .

I RUMORI RELATIVI AL CONTESTO

Per comprendersi occorre anche condividere un più ampio sistema di riferimento culturale.

"Cornici", frames (Frame Analysis Goffman 1974) la società e la cultura ci mettono a disposizione
delle cornici per comprendere gli eventi e dare loro un significato. Le "definizioni della situazione"
o frames : si orientano la comprensione degli eventi e ii comportamento "adeguato" dei partecipanti.
In tal senso facilitano la comunicazione e contrastano efficacemente ii rumore.
II concetto di frame e dunque legato strutturalmente al concetto di "contesto".
Le frames non sono mai statiche, ma sempre in evoluzione.
" Culture”: è ii modo di vivere distintivo di un particolare gruppo di persone, ii loro complessivo
"disegno di vita", un insieme coerente di modi di pensare, di agire e di sentire, appresi e condivisi da
queste persone, che permette loro di riconoscersi come appartenenti a tale collettività. (Kluckhohn,
Kroeber 1963)
Nella comunicazione problematica che avviene attraverso i confini delle culture e delle subculture, ii
rumore può assumere la forma del pregiudizio e dello stereotipo, in-group e aout-group (noi-loro)

18. IL RUMORE CONSAPEVOLE. STRATEGIE E BENEFICI DEL RUMORE


L'incomprensione può assumere due modalità principali: la comunicazione conflittuale / violenta e la
comunicazione ingannevole .
II conflitto e l'ostilità aperta : scontri verbali diretti ed espliciti: insulti , ingiuri e offese.
Il conflitto non costituisce una forma di rumore quando le intenzioni ostili dei soggetti sono aperte
e dichiarate. Si determina invece una duplice forma di rumore quando ii conflitto è negato e
dissimulato.
La violenza dell'interazione comunicativa si esprime anche nella minaccia a nell'intimidazione. Ma la
minaccia può anche assumere la forma della manipolazione quando mira a condizionare
comportamenti
L'insinuazione, la diffamazione e la calunnia sono anch'esse forme di comunicazione violenta.
Consistono nel creare o avallare false voci che squalifichino una persona, Atra forma è la disconferma:
quando ignoriamo l’altro, lui non esiste e tantomeno quello che dice.
La comunicazione ingannevole:
La menzogna è occultare ii vero o far credere ii falso (Hofstetter 1976). La menzogna e una
distorsione volontaria dei messaggi, falsificazione o omissione di informazioni da part e di un
emittente. Un’altra forma di inganno e costituit a dalla manipolazione di fr am e, dai "complotti "
e "macchinazioni “ (Goffman),
Un'ultima forma di comunicazione ingannevole riguarda l’autenticità / attendibilità della figura
dell'emittente. E’ quella forma di inganno che occulta “chi" è il vero soggetto della
comunicazione allo scopo di occultare ii vero scopo che lo muove.

Sia nell’inganno che nel conflitto c’è una doppia realtà: comunicativa (l’emittente ha lo scopo di essere
creduto) e anti-comunicativa (ma comunica falsità)

STRATEGIE PER CONTRASTARE/RIDURRE IL RUMORE

1) rindondanza : la prevedibilità strutturata all'interno di un messaggio o un testo allo scopo di


facilitare una decodifica precisa ed accurata. (Shannon e Weaver 1949). Un messaggio con
codice elaborato (=linguagigo esplicito) è più ridondante che uno con codice “ristretto” (=più
implicito, stringato). Per aumentare ridondanza di un messaggio: ripetizione, reiterazione (=,
ripetizione di una stessa idea o concetto con variazioni che si ritiene più esplicative, come l'uso di
sinonimi o perifrasi). La ridondanza non ha solo funzione relativa all’aspetto di contenuto, ma
anche all’aspetto di relazione= una funzione fatica o di contatto ( = il cui scopo è rafforzare i
legami sociali)
2) La metacomunicazione è una comunicazione sulla comunicazione, un meta-messaggio che
segnala in quaI modo ii messaggio di base vada inteso. Una specie di " istruzione per I'uso ". La
metacomunicazione è un meccanismo chiaritfcatore, ma può anche generare nuovo rumore
quando, ad esempio, ii messaggio di base (verbale) ed il metamessaggio (non verbale) appaiono
incoerenti e l'uno contraddice l ‘altro.

3) feedback (= scambio dei ruoli comunicativi) : mittente e ricevente si scambiano i ruoli . II feedback
costituisce un fondamentale meccanismo di monitoraggio e di controllo della comunicazione
da parte dell’emittente. Una sequenza di feedback può portare ad un’escalation del conflitto e
quindi accrescere il rumore, invece di ridurlo (Watzlawick Scuola di Palo Altro 1976)
4) protezioni, recuperi, riparazioni: = le pratiche conversazionali di cui i parlanti si avvalgono per
prevenire o affrontare eventuali aspetti problematici della loro attività comunicativa (Schegloff,
Jefferson, Sacks 1977; Norrick 1991), consentono una “protezione” o una “riparazione”

5) ii rapporto di credibilità-fiducia tra i soggetti della comunicazione: La credibilità (dell'emittente)


percepita (dal destinatario) è una fondamentale condizione della comprensione e dell'accordo nella
comunicazione.
I riceventi possono riconoscere un emittente come credibile e degno di fede sulla base di tre diverse
"radici" o “cause”: 1) la conoscenza e la competenza. (Per es. credibilità dello scienziato) 2) i
valori,e la credibilità che assegniamo a chi incarna quei modi ideali di essere e di agire a cui
aderiamo, che reputiamo buoni, giusti ,3) l’attaccamento e l’affettività. Si basa sulla percezione di
un legame positivo con l'altro (es. rapporto tra madre e figlio, o rapporto amicale).
* credibilità complementare= relazione basata sulla differenza (medico-paziente- madre-figlio) Chi
occupa la posizione superiore ha maggiori risorse e quindi maggior credibilità
* Credibilità simmetrica = relazione tra pari, La credibilità (e con essa l’influenza) tende a fluire lungo
linee sociali definite dall’amicizia, dalla comunanza di interessi e di opinioni
*
6) Le norme condivise della comunicazione: è una cooperazione tra i soggetti, impegno reciproco per
garantire le migliori condizioni per la comprensione.
Le massime conversazionali di Griece (1975) = Regole come raccomandazioni rivolte al parlante.

I BENEFICI DEL RUMORE

II rumore, cioè la "non corrispondenza" tra a) ii senso intenzionato dall'emittente e quello recepito
dal ricevente b) le definizioni della relazione tra i comunicanti (aspetto di relazione), non è solo ii limite
e la "maledizione" della comunicazione, ma anche una risorsa e una opportunità.

1) II non detto, l'implicito e ii sottinteso, : stimolano e richiedono la "produttività" e la "cooperazione


interpretativa" del ricevente. Eco e Iser : comunicazione estetica, in testi letterari, musicali ed
artistici, ma questa regola che istituisce vale per molti tipi di discorso.
2) Spesso l’effettiva “comprensione” di un messaggio implica la capacità di una “presa di distanza”
dal suo significato immediato e letterale, come accade per gli atti linguistici indiretti con i quali il
parlante comunica al ricevente più di quanto effettivamente dice (ad esempio richieste od ordini
espressi in forma di domanda, desiderio o di invito), per le espressioni metaforiche o figurate con
le quali descriviamo il nuovo attraverso il riferimento al già familiare, o per forme oblique come
l’ironia, un “doppio significato” che l’emittente può mostrare o celare e il ricevente può scoprire

3) rumore , più o meno consapevolmente prodotto da parte del ricevente, è anche una forma di
refrattarietà all’influenza= quando il ricevente realizza che la comunicazione non corrisponde ai
propri valori si sottrae alla sua influenza tramite grazie alla propria capacità critica, lettura mediata.
19. COS’E’ LA CREDIBILITA’

LA CREDIBILITA’ E’ UNA RELAZIONE


La credibilità è una dimensione intrinseca della fonte, una qualità morale (Aristotele). Le
scienze sociali contemporanee dicono che non è solo una qualità personale ma è una relazione
(=dipende dalla relazione che hai con l’altro).
La credibilità presenta sempre una dimensione intenzionale, comunicativa e simbolica di
riferimento a un altro soggetto e una dimensione di legame con l’altro che comprende gli aspetti
strutturali, materiali, condizionali.
La credibilità nello schema AGIL di Parsons, visto in termini relazionali, presenta una credibilità
come risorsa, una credibilità come scopo, una credibilità come norma e una credibilità come orienta-

mento all’umano:

A. [ADATTAMENTO]
La credibilità è anche adattamento all’ambiente
G. [PERSEGUIMENTO DEGLI SCOPI]
La credibilità non è solo un mezzo per ottenere degli scopi, ma è essa stessa un fine in sé, uno
scopo. È un valore sociale.
I. [INTEGRAZIONE]
La credibilità è un fattore di integrazione/divisione sociale. E’ più facile attribuire credibilità a chi
appartiene alla mia stessa categoria sociale
L. [LATENZA]
La credibilità è la condizione latente e intrinseca di ogni relazione comunicativa in cui gli agenti si
attribuiscono reciprocamente maggiore o minore credibilità secondo un “accordo” su cui si regge la
comunicazione.

La credibilità, quindi, ha radici nella relazione sociale,


LE RADICI DELLA CREDIBILITA’
Gili individua 3 radici su cui si fonda la credibilità
1) conoscenza e competenza, la qualità di esperto (lo scienziato, il maestro): redibilità cognitiva,
che fa riferimento alla competenza e alla conoscenza del tema che tratta in una conversazione.
Questa radice ha 4 dimensioni: 1. Esperienza-inesperienza. 2) consapevolezza-ignoranza. 3)
addestramento-non addestramento. 4) competenza-incompetenza.
2) I valori: È la credibilità che assegniamo a chi incarna quei modi ideali di essere e di agire a cui
aderiamo, che reputiamo buoni, giusti, desiderabili. Possono variare in base a 1) modalità di
relazione sociale = gerarchia/Status/apprtenenza/sollidarietà. 2) categoria del tempo =
passato/futuro

- futuro/innovazione

Gerarchia/status: appare più credibile chi occupa posizione elevata di status sociale
Appartenenza/solidarietà: appare più credibile chi fa parte di un gruppo o chi ne incarna i modi di
agire/essere
Passato/tradizione: è più credibile chi rappresenta esperienza, tradizione, valori di continuità col
passato
Futuro/innovazione: in questo caso il futuro è un valore positivo in contrapposizione al passato

3) attaccamento e affettività = legame affettivo con l’altro che è fonte di benessere.(madre, amico..)

Nella realtà queste 3 radici si intrecciano

LE DIMENSIONI DELLA CREDIBILITA’


Considerando l’oggetto della credibilità possiamo distinguere: credibilità informativa ( la credibilità
del narratore, del testimone) o di credibilità normativa (più complessa, credo all’altro perchè
aderisco ad una proposta di valore)
La credibilità può avere un’estensione: Credibilità specifica ( per sentimenti affettivi o attaccamento,
la credibilità dell’esperto su quel dato tema) e credibilità generalizzata (il leader carismatico, il
superiore su diversi temi,, ci affidiamo). Distacco/neutralità/coinvolgimento = le tre posizioni che si
possono assumere rispetto al referente della comunicazione

Credibilità basata su diversi tipi di comunicazione: Relazione complementare (basata sulla


differenza, medico-paziente) e relazione simmetrica (tra pari) ; relazione reciproca (Gili) = mista tra
complementare e simmetrica (due soggetti dello stesso status ma che godono credibilità in ambiti
diversi)

Le diverse forme di credibilità richiedono un coinvolgimento/distacco del referente della


comunicazione rispetto all’oggetto

20. CHI E’ CREDIBILE?

Tre ruoli, tre diverse funzioni dell’emittente: l’animatore (la funzione di parlante come macchina
fonica), l’autore (l’entità che formula il testo) e il mandante (colui che assume piena responsabilità
del contenuto del messaggio).(Goffman) Uno stesso soggetto può assumere contemporaneamente
anche tutte e tre le funzioni.

I CARATTERI DELLA CREDIBILITA’


Cioè i segni che costituiscono la “facciata personale”, l’equipaggiamento espressivo. Includono: i
distintivi di rango o di carica; il vestiario; il sesso, l’età e le caratteristiche razziali; la taglia e l’aspetto;
il portamento; il modo di parlare; l’espressione del viso; i gesti della persona..”(Goffman).

Interazione visiva: * L’esperienza del venir guardato (Argyle), se avviene per breve tempo, è
piacevole e ha valore di ricompensa, se si prolunga crea disagio e ansia. * Exline: l’ascoltatore che
non guarda dà un’impressione di rifiuto o di indifferenza verso l’altro interagente, * colui che guarda
troppo intensamente l’altro, restando in silenzio, dà l’impressione di essere una persona strana,
deviante.

Un carattere della credibilità è l’integrità della fonte che si basa sui valori dell’onestà, della serietà e
quindi della “moralità” del comportamento per il ruolo che una persona ricopre.
Nel caso di un’organizzazione l’integrità si presenta come storia e tradizione, credibilità attuale e
figure chiave.

Altri caratteri della credibilità sono l’interesse e la spontaneità: l’emittente che non abbia un
particolare interesse e sia spontaneo, sarà più credibile, è una garanzia per la credibilità
Anche la simpatia,, afferma Gili, può essere guidata e “costruita”. Di solito risultano più simpatiche
persone dal bell’aspetto che presentano tratti del viso lineari o rotondeggianti e infantili, che danno
l’impressione di essere più ingenui e più onesti. Altro elemento che genera simpatia è la similitudine
dell’emittente con il destinatario.

CREDIBILITA’ E REPUTAZIONE
E’ la stima di cui gode il soggetto nella società. Reputazione = credibilità provata
Morin: nozione dell’immaginario = una sfera di conoscenze illusorie in cui le cose vengono
trasfigurate fino a creare rappresentazioni che sono simili alla realtà ma che in effetti non lo sono.

LA CREDIBILITA’ DEL RUOLO E NEL RUOLO


Il ruolo può esercitare una influenza positiva o negativa sul comunicatore (a seconda che i ruoli siano
idealizzati positivamente o negativamente)
Accanto alla credibilità del ruolo (=di cui gode il professionista perchè appartiene a categoria
prestigiosa), c’è anche la credibilità nel ruolo, cioè il modo in cui ognuno di noi vive personalmente
quel ruolo, interpreta quel ruolo,
La credibilità nel ruolo finisce per influenzare la credibilità del ruolo e dell’intera organizzazione o
istituzione

I SEGNI DELLA CREDIBILITA’


I segni della credibilità sono:
* la facciata personale (i caratteri infanti fanno leva sulla sfera emotiva, il viso matura dà credibilità
di tipo cognitivo; apertura e chiusura del corpo; i gesti = Argyle: gesti illustratori, gesti
convenzionali e linguaggio dei segni; movimenti che esprimono stati emotivi; movimenti che
esprimono la personalità; movimenti usati nei rituali e nelle cerimonie. Ekman e Friesen: gesti
simbolici o emblemi; gesti illustratori; gesti che esprimono stati emotivi; gesti regolatori
dell’interazione; gesti di adattamento.)
* lo stile comunicativo e sicurezza della fonte = le diverse forme della comunicazione non
verbale (tono voce, contatto occhi, movimento corpo ecc.)
* le espressioni facciali (Gili: strategia dell’intensificazione delle emozioni, strategia della
disintensificazione dei propri sentimenti, cancellazione di ogni traccia emotiva o neutralizzazione,
dissimulazione o mascheramento)
* i simboli dello status sociale e professionale
* l’ambientazione ( = il "luogo", fisico o sociale, dove avviene lo scambio comunicativo che può
incentivare o al contrario disincentivare la comunicazione.)
* le strategie di credibilità nell’interazione ( Gili: strategie di credibilità nelle relazioni
interpersonali 1) i riallineamenti egualitari = per coinvolgere il pubblico si rinuncia al ruolo
gerarchico 2) la pseudo-personalizzazione = far credere che si instaura una relazione unica con
lui, es. televendite
3) mostrare un atteggiamento in pubblico diverso da quello che si assume nel retroscena
*

21. LA FIDUCIA E LE SUE FORME


LA CREDIBILITA’ MITICA
= trasfigurazione ideale. La credibilità mitica è un riconoscimento collettivo. Il mito resta vivo
poiché incarna valori e simboli di un tipico “stile di vita”, tuttavia un lungo silenzio può nel tempo
portare ad oscurare l’immagine mitica. La credibili

IL DISCREDITO
= è la perdita di credibilità, è la condizione che subentra alla revoca della credibilità e della
reputazione.
Goffman indica come forma di discredito in una interazione faccia a faccia la messa in pubblico di
“segreti oscuri” .

Strategia per tener sotto controllo il discredito:


“segregazione dei pubblici” cioè il fatto che i pubblici che assistono alla perdita di credibilità siano
circoscritti

Strategie di riparazione: (Gili):


- Depotenziare il discredito ammettendolo
- costruire una nuova modalità di accreditamento
- contestazione e rifiuto delle accuse rivolte

La possibilità di contrastare il discredito con strategie di recupero, riparazione o contestazione


dipende: 1) dalla gravità dei fatti emersi. 2) dal patrimonio di credibilità e reputazione dell’attore che
subisce il discreto. 3) dal contesto in cui il discredito si attua

Strategie di discredito:
1) costruzione del nemico (Edelman): I leader o gli aspiranti alla leadership tendono a costruirsi un
personaggio sulla base dell’opposizione ad un nemico. Il discredito dell’avversario anche come
fonte di comunicazione cioè il discredito si estende a tutto ciò che tale fonte dirà,
2) La disconferma = opposto della costruzione del nemico. = l’avversario viene completamente
ignorato
3) L’insinuazione= creazione o di accreditamento di voci, di sospetti che minano l’integrità
personale e morale di un avversario diffondendo fatti segreti, veri o presunti, che riguardano la sua
vita personale o anche pubblica.
Goffman: rappresentazioni fuorvianti
La falsa impressione data da un individuo in uno dei campi della sua attività che lo ha portato al
discredito può far sorgere dubbi relativamente a tutti gli altri campi in cui magari egli non avrebbe nulla
da nascondere.

Pratiche che vengono messe in atto da abiti comunicatore:


1) Influenza: può essere un processo del tutto involontario.
2) Persuasione: più facile quando tra due interlocutori esistono differenze di status o differenze di
ruolo, oppure quando esiste un rapporto di estrema fiducia . E’ “spostare” la posizione
dell’interlocutore. Implica l’adesione razionale del persuaso.
3) Manipolazione: non solo cerca di alterare i fattori interni e soggettivi, come l’influenza, ma mira a
modificare comportamenti e atteggiamenti senza che vi sia consapevolezza da parte
dell’interlocutore

LA FIDUCIA
La credibilità dell’emittente e la fiducia del destinatario sono due facce della stessa medaglia.
La fiducia viene data, tendenzialmente, più a una persona con la quale si ha un rapporto di
familiarità che ad uno sconosciuto.( Luhmann)

DALLA FIDUCIA ORIGINARIA ALLA FIDUCIA


La fiducia originaria è il pilastro centrale della personalità sana, ha le sue radici nella
socializzazione. Si forma nei primi anni di vita, in primo luogo con la madre.
La condizione più favorevole è che la credibilità dell’emittente e la fiducia del ricevente si basino su
forme di attaccamento, di conoscenza consolidata.
Nei gruppi secondari o nella più vasta società questa condizione non è più valida. Subentrano altre
variabili quali interessi, rapporti universalistici, anonimato ed estraneità.
Radice affettiva della credibilità: è basata sull’affettività e sul sentimento di identificazione del
ricevente con l’emittente
Gili: 3 diverse modalità della fiducia ognuna corrispondente alle 3 radici della credibilità:
1) radice cognitiva = basata su una fiducia razionale. 2) radice normativa = deriva dalla stima e dal
rispetto. 3) radice affettiva = nasce da sentimenti di “familiarità”

CREDIBILITA’, FIDUCIA, AUTORITA’


La fiducia può assumere diversi caratteri in relazione alle tre radici della credibilità:
a) alla radice cognitiva corrisponde la credenza razionale, la fiducia “calcolatrice” del rapporto
costi-benefici
b) alla radice normativa corrisponde la fiducia basata sulla stima, la deferenza e il rispetto
c) alla radice affettiva corrisponde l’imitazione/identificazione, la fiducia immediata che nasce dai
sentimenti e dalla familiarità.

L’autorità è un vincolo tra il forte e il debole, una relazione asimmetrica, che entrambi
contribuiscono a produrre, L’autorità “è essenzialmente una relazione tra persone” dice Sennett
C’è un’autorità che si basa sul carisma (Weber)
Il carisma è un segno del fatto che i carismatici hanno una capacità, vale a dire il dono dell’azione,
che consente loro di influire sui valori,
Ci sono anche altri tipi di autorità (Weber). In corrispondenza dei diversi tipi di potere variano le figure
di coloro che incarnano l’autorità e la base della loro credibilità:
* Potere legale-razionale = la credibilità è di tipo cognitivo e si basa sul riconoscimento del
potere delle regole e della competenza di chi esercita un ruolo
* Potere tradizionale = si obbedisce con deferenza e rispetto ad una persona che detiene il potere
basato sulla forza della tradizione e di norme consolidate nel tempo
* Potere carismatico = si basa su un obbedienza fondata sulla credenza nelle qualità eccezionali
del leader e su un rapporto di affetto e identificazione con il leader stesso

Attraverso l’utilizzazione di tipi ideali dell’agire, Weber vede la possibilità di cogliere le


uniformità dell’agire. Le categorie che lui individua: 1) l’agire razionale rispetto allo scopo
2) L’agire razionale rispetto al valore
3) L’agire guidato dall’affettività
4) L’agire tradizionale
Nella realtà esiste un “agire misto” dove tuttavia c’è l a prevalenza di uno sull’altro.

FIDUCIA PERSONALE, ISTITUZIONALE e SISTEMICA


Le forme di fiducia si differenziano in base al soggetto verso cui si dirige

l’aspettativa fiduciaria
Fiducia interpersonale specifica:
• È la fiducia rivolta ad agenti sociali individuali Fiducia interpersonale istituzionalizzata:
• è la fiducia negli altri, nella gente in genere
• Si determina come passaggio dalla fiducia nelle persone note alla fiducia nell’”altro generalizzato”,
la società, le sue norme di comportamento e le sue regole
Fiducia istituzionale specifica
• Si rivolge verso particolari istituzioni ed è legata alle percezioni che gli individui hanno di queste
istituzioni
La fiducia deriva dall’incontro di due aspetti:
– La reputazione e la storia di cui l’istituzione gode
– L’esperienza specifica che l’individuo ha o ha fatto di quella istituzione
Fiducia sistemica
• È la fiducia nella capacità di un sistema o di un’istituzione sociale di funzionare come ci si aspetta
che accada

22. LA CIRCOLAZIONE SOCIALE DELLA CREDIBILITA’

LA CREDIBILITA’ TRASFERITA
Accreditamento: forma di circolarità per cui la relazione di credibilità/fiducia può essere trasferita da
un agente sociale ad un altro o da un contesto ad un altro. I Può essere un effetto collaterale.
La credibilità può essere trasferita in diversi modi e tra soggetti diversi:
- Credibilità trasferita da un agente sociale ad un altro: non viene trasferita una qualità
personale ma una relazione. La principale forma di accreditamento è l’investitura= l’atto con il
quale vengono attribuiti status o riconoscimenti ad un individuo o un gruppo. Un’altra forma di
accreditamento è la trasmissione di carisma. ( se viene meno il legame del gruppo con il suo
leader, questo può disgregarsi, da qui la necessità di costituire un successore . Weber lo
chiama “istituzionalizzazione del carisma”). C’è anche anche il meccanismo della
presentazione = io impegno la mia credibilità a favore di un altro..
- Credibilità trasferita da un contesto all’altro, es. dalla sfera privata a quella pubblica.
- Trasferimento/permeabilità della credibilità tra sfera pubblica e privata: vale sia in senso
positivo che negativo. Vedi per es. scandali sessuali in politica

LA CONCORRENZA PER LA CREDIBILITA’


In questo caso il guadagno di credibilità per uno avviene a scapito dell’altro. Vedi ambito
commerciale, ma soprattutto elettorale. Può essere relazione simmetrica e/o relazione
complementare
Anche in politica vengono utilizzate strategie di mercato, Strategia innovativa ma anche aggressiva,
che spinge verso la personalizzazione della politica. Inizia nel 1976 (elezioni politiche con scontro
tra Moro e Berlinguer), ma la prima vera personalizzazione dello scontro politico avviene nelle
elezioni amministrative del 1993, col sistema maggioritario c’era l’identificazione del partito con il
sindaco da eleggere. Nella comunicazione si usa IO e non più NOI.
La credibilità dell’uno si costruisce anche in base ai tentativi di gettare discredito sull’altro.
Le strategie del discredito sono tre:
1) la costruzione del nemico: Edelman. = i nemici sono persone identificabili o stereotipi di
persone a cui si attribuiscono qualità, intenzioni o azioni malvagie. Molto spesso i “nemici” sono
innocui. Il discredito si estenderà anche a tutto ciò che tale fonte dirà, 2) la disconferma, opposto
della costruzione del nemico: ignorare.
3) L’insinuazione: creazione o accreditamento di voci, di sospetti diffondendo fatti segreti, veri o
presunti, che riguardano la vita personale o anche pubblica.

LA CREDIBILITA’ COME EFFETTO DI SISTEMA


= un “effetto di sistema” quando le caratteristiche del sistema nel quale operano i singoli agenti
sociali sono tali da far sì che esista la probabilità che aumenti o diminuisca la credibilità dei soggetti.

RISCHI E PATOLOGIE DELLA CREDIBILITA’


credibilità = è una relazione, tra chi vuole essere credibile e colui che “deve credere”,
Le opposte patologie della credibilità vanno dalla credulità di colui che non si interroga e non è
capace di discernere la credibilità della fonte e all’opposto il sospetto generalizzato che non crede
a nessuna fonte
Il termine “società del rischio” (Beck) : produzione di ricchezza è legata alla produzione dei rischi,
come dimostra l’esempio dell’energia nucleare. Ciò pone un problema di giustizia sociale: solo una
parte della società profitta di certe ricchezze, ma la depredazione dell’ambiente colpisce tutte le classi
sociali e supera ogni confine. I rischi globali ci costringono a tenere in conto gli altri, la credibilità
diventa una condizione essenziale su cui si regge una società, sia per quanto riguarda i rapporti
interpersonali sia nelle relazioni sistemiche.
Lupton: i sentimenti di insicurezza erano presenti già in epoca pre-moderna, ma oggi nutriamo paure e
ossessioni nuove, ma redistribuiamo la ns attenzione ai rischi in modo incomprensibile se non facendo
ricorso a psicologia, psicometrie e ricerca socio-culturale.
Mary Douglas: oggi rischio non ha molto a che vedere con probabilità. Non si presta attenzione al
confronto costi-benefici, lo si ignora.
Luhmann: la consapevolezza del rischio è accompagnata da un senso di attrazione per le catastrofi
più o meno probabile funge da catalizzatore per i media che indagano i significati e le strategie del
rischio come tentativi per domare l’incertezza. Tuttavia questi tentativi finiscono spesso non per
placarle ma per eccitarle

Sempre più gli altri costituiscono un pericolo o un rischio e la fiducia che si può nutrire nei
confronti di chiunque va costruita, conquistata e continuamente consolidata.

I RISCHI DELLA FAMILIARITA’


Quando si verificano nei rapporti di vicinanza inganni, menzogne e tradimenti le delusioni più
inaspettate sono ancor più dannose e violente.
Strategie per creare familiarità, simpatia:
1) compiacenza dell’uditorio = con linguaggio verbale e soprattutto non verbale si cerca
compiacere il pubblico. Usa strategie di capitato benevolatiae (= con belle parole o anche raggiri
per guadagnarsi un atteggiamento benevolo) e il pre-feedback (= forma di anticipazione delle
reazioni dei destinatari favorendo una disposizione positiva)
2) Similitudine dell’emittente con il destinatario = è una vera e propria strategia di
“ingraziamento” e con finalità manipolatorie = “opportunismo”
3) “familiarità” = l’abitudine ad un messaggio, un’immagine o un personaggio: La continua
esposizione aumenta l’attrattiva e il fascino. (es. tv)

La TV:
L’abolizione della distanza e la visibilità offerta ai politici ha indebolito la capacità stessa del leader di
essere considerato presso il pubblico come “grande personaggio”. Quindi, queste trasformazioni
dovute all’uso dei mezzi di comunicazione:
– da un lato permettono ad un attore sociale di acquisire maggiore visibilità
– dall’altro sminuiscono i ruoli rivestiti,

23. I RISCHI DELLA CREDIBILITA’


I RISCHI DELLA DISTANZA
I rapporti sempre più anonimi e sempre più di estraneità creano una credibilità condizionata e un
rapporto di fiducia sospesa e incerta.
Strategie per ridurre il rischio di interazione nelle relazioni interpersonali
- interesse comune o complementare di due agenti sociali: credibilità/fiducia basata sulla
complementarietà di interessi;
- Il comunicatore costruisce una immagine credibile nel tempo che gli consenta di continuare
la collaborazione o lo scambio,
- mettere alla prova l’altro sulla base del presupposto che “chi è fedele nel poco, è fedele
anche nel molto”,
- sottoporsi ad una clausola o ad un “impegno” in modo che ci sia un vincolo venendo meno
al quale si può incorrere in svantaggi o in una sanzione (es. contratto)
- Usare comportamento credibile per guadagnare credibilità e nello stesso tempo per tradire
la fiducia guadagnata quando si raggiunge l’obiettivo desiderato.
La parte lesa/tradita può difendersi interrompendo la relazione

Invece nel caso di relazioni in un contesto più ampio abbiamo una cornice normativa
istituzionalizzata che dovrebbero garantire e stimolare comportamenti virtuosi. NON sono però
garanzia per il rapporto credibilità/fiducia quando i rapporti diventano più distanziati e
anonimi:
1) primo principio normativo: la libertà di associazione.
2) Un secondo principio è l’obbligazione con cui istituzioni ed organizzazioni si impegnano nei
confronti dei loro interlocutori con codici di autoregolamentazione. Le norme istituzionalizzate non
sono tuttavia una garanzia per il rapporto credibilità/fiducia nel momento in cui i rapporti diventano
sempre più distanziati e anonimi.

E allora, come è possibile la società? Perché le società restano unite?


→ Durkheim e Parsons:
• l’integrazione sociale implica l’interiorizzazione da parte degli individui delle norme sociali e
dei valori che le fondano
→ Teorie della costruzione sociale della realtà e neo funzionalismo:
• La credibilità dell’individuo nei suoi comportamenti sociali, non implica l’adesione sincera ai
valori e alle norme, basta una “parvenza” di sincerità.

“parvenza di sincerità” = può diventare un meccanismo di riduzione della complessità.

Ma possiamo certamente concludere che la credibilità degli attori sociali risponde all’esigenza di
consentire un ordinato svolgimento delle relazioni sociali. La parvenza di sincerità è un buon
sostituto della sincerità soprattutto in società complesse e differenziate.

I RISCHI DELLA CREDIBILITA’ TRASFERITA


1) “scarico di responsabilità”.= chi utilizza una fonte “di seconda mano” è esonerato dal
controllarne la credibilità- Es: giornalisti che a volte non verificano la veridicità delle fonti
2) la “credibilità del millantatore”: si fa ricorso alla credibilità e al prestigio di un altro con un falso
accreditamento.

Se un’opinione o un tema di interesse pubblico non riscuote successo, i suoi sostenitori possono
tentare due strade per accreditarla:
- universalizzare la domanda, presentandola come inevitabile e logica
- allargare il consenso al di là del gruppo particolare. È il meccanismo della trasformazione
dell’”io al noi”

QUANDO LA CREDIBILITA’ E’ DECISIVA


Gili: Ła credibilità è decisiva. = La credibilità è decisiva quando la verifica non può essere
immediata, ma possibile solo in un tempo successivo.

Elementi per comunicare efficacemente:


• empatia: entrare in sintonia con i nostri interlocutori,
• credibilità: Curare l’abito e la nostra immagine, scegliere le parole giuste, preparare con anticipo
quello che dovremo dire,
• carisma, personalità: rendere la ns personalità dominante nel corso della comunicazione. Se il
pubblico si identifica con il comunicatore tenderà ad ascoltarlo maggiormente;
• chiarezza: comunicazione accessibile/comprensibile, linguaggio adattato alla platea.
• interesse: suscitare interesse, stimolare la curiosità, rendere la nostra comunicazione attraente
arricchendola di esempi, colorandola con immagini;
• dialogo: qualsiasi comunicazione deve presupporre un dialogo, uno scambio tra soggetto
emittente e soggetti riceventi. - Feedback
• rumori: eliminare qualsiasi rumore tra noi ed il nostro pubblico. Il rumore può essere un rumore
fisico (altre persone che parlano, un cellulare il traffico) o un rumore mentale,(la presenza di
qualcuno particolare che può distrarci, emozionarci, il nostro abito troppo vistoso che distrae gli
interlocutori...).

E’ importante diventare consapevoli della nostra comunicazione, degli effetti che essa ha su di noi,
sui nostri interlocutori. La consapevolezza è alla base dell’empatia.

24. L’INFLUENZA E I NUOVI MEDIA

LA CREDIBILITA’ DELLA MAGGIORANZA


E’ legata al concetto di opinione pubblica, è quella credibilità che gli individui attribuiscono alle idee,
alle opinioni, alle credenze della maggioranza. Riguarda una sfera circoscritta, un’élite di cittadini
consapevoli del loro status sociale, dotati di coscienza civile e partecipi, anche se soltanto come
spettatori, (una borghesia illuminata, raccolta intorno ai giornali, ai libri e alle riviste)
L’ “opinione di massa”, nasce nei primi decenni del XX secolo, con l’avvento della radio,
rappresenta una sfera pressoché illimitata, riconducibile solo alla quantità; un rassemblement di
persone privo d’identità, in quanto ciascuno dei suoi appartenenti ritiene che la “gente” siano gli altri.
DIFFERENZE:
1) L’opinione pubblica predilige, l’argomentazione razionale, invece l’opinione di massa si
alimenta della suggestione, della demagogia, dell’irrazionalità.
2) la sfera dell’opinione pubblica, che gravita intorno alla classe media, è organizzata: al posto di
comando di questo settore risiedono “poteri forti” che controllano i gangli dell’economia e della
finanza ecc; l’opinione di massa è disgregata; assente dalla sfera pubblica, non sa portare
avanti istanze o far valere le sue ragione, forza passiva solo nei sondaggi.
3) Il raggio politico d’azione dell’opinione pubblico è limitato, il suo argomentare e il suo
linguaggio sono troppo complessi; la formazione dell’opinione di massa invece richiede forte
personalità, volontà di seduzione, fuga da responsabilità

* chi crede di appartenere alla posizione vincente acquista sicurezza


* chi si sente isolato risulterà più restio ad esprimere le proprie opinioni e indebolirà i segni
della sua credibilità = timore dell'isolamento

LA SPIRALE DEL SILENZIO (Neumann)


= il potere di influenza dei media è dovuto anche al fatto che riducono la selettività nella percezione
da parte dell’uomo, soprattutto con TV e Internet.
Secondo Neumann i media di stampa sono più indicati per stimolare e modificare a lungo
termine atteggiamenti che riguardano l’uomo sociale, La spirale del silenzio indica uno
spostamento d’opinione nato dal fatto che un gruppo “appare più forte di quanto non sia in realtà,
mentre coloro che hanno un’opinione diversa appaiono più deboli di quanto lo siano effettivamente. Il
risultato è un’illusione ottica o acustica riguardante la situazione effettiva della maggioranza, la
bilancia del potere.

Nel generarsi di un processo di spirale del silenzio,... si viene a credere a ciò che si pensa che gli
altri credano”.
Messaggi che tendono a rompere la spirale del silenzio sono quelli che amplificano problematiche
sommerse, (es. Genova, durante il G8.)
Il punto cruciale della spirale del silenzio, è l’osservazione che i media non si limitano a
rappresentare le tendenze dell’opinione pubblica ma che, invece, vi danno concretamente
forma e sviluppo.

L’INFLUENZA DEI MEDIA


I mass media sono importanti agenzie di socializzazione perché trasferiscono la cultura dal livello
della società a quello dell’individuo.

Viene definita cultura di massa il tipico contenuto prodotto e diffuso dai mezzi di comunicazione di
massa e che va distinto sia dall’alta cultura prodotta dall’élite culturale, sia dalla cultura del
folclore, tradizionalmente prodotta in seno alle classi rurali o inferiori

Secondo Thompson (1998) il termine “massa” appare fuorviante perché induce a immaginare un
pubblico vasto, mentre il pubblico dei mezzi tecnici di comunicazione può essere circoscritto e
specializzato.
Per Thompson il termine “comunicazione di massa” sta a indicare semplicemente che i prodotti
della comunicazione sono accessibili in linea di principio a una pluralità di destinatari, che non è detto
che siano passivi e acritici.

5 elementi che caratterizzano la comunicazione di massa:


• i mezzi tecnici e istituzionali di produzione e diffusione;
• la mercificazione delle forme simboliche;
• la separazione strutturale tra produzione e ricezione;
• l’estesa accessibilità dei prodotti dei media nel tempo e nello spazio;
• la circolazione pubblica di forme simboliche mediate. (Thompson, 1998)

3 tipi di interazione:
- faccia a faccia: dialogo, compresenza
- mediata: con mezzo tecnico, lontani nello spazio e/o tempo, le differenze sociali tra i riceventi
incidono sui modi in cui questi si rapportano ai messaggi che ricevono e sul modo con cui li
interpretano
- Quasi mediata: che consente di scambiare contenuti simbolici tra partecipanti lontani nello
spazio e/o nel tempo, secondo un flusso di comunicazione unidirezionale, rivolto a un insieme
di riceventi potenziali indefinito.

5 processi mediante i quali il contenuto die mass media raggiunge ed influenza individui e
gruppi:
• La diffusione dell’informazione
• l’agenda setting (che agisce in termini di settimane e mesi) è il processo con cui i mass media
comunicano ai membri della società quali sono gli argomenti su cui riflettere;
• la spirale del silenzio (che agisce in termini di mesi e anni) è il processo che determina
l’affermarsi di opinioni e punti di vista “corretti” a discapito dei punti di vista inusuali, che vengono
taciuti
• la ricerca sulla coltivazione (che agisce in termini di anni e decenni) è il processo con il quale la
cultura comune di una società viene rafforzata dai mass media tra tutti i membri della società
stessa;
• la Offentlichkeit alla Habermas (che agisce in termini di decenni e secoli) è l’idea di sfera pubblica
che poggia sulla conoscenza sociale generale, viene modellata dalle istituzioni sociali, ed è
correlata al clima culturale.

Il contenuto dei mass media raggiunge e influenza gli individui a seconda delle modalità di gate-
keeping (selezione di notizie a opera del “portiere”,= funzione che determina il passaggio o meno
delle informazioni)e del livello di accessibilità
NUOVI MEDIA
= tecnologie cognitive, ovvero dispositivi in grado di coinvolgere i processi interni della mente.
(Calvani)

Lo sviluppo die media induce a creare nuovi tipi di azione e interazione e nuove forme di
relazioni sociali.

i nuovi media possono distruggere la qualità delle comunicazioni faccia a faccia, rendere le
relazioni di lavoro più formali e, più in generale alterare l’ecologia sociale (l’ambiente sociale).
Anche per quanto riguarda la democrazia, l’utilizzo dei nuovi media potrebbe consentirne un
rafforzamento, oppure viceversa un indebolimento.

La corrente empirica rifiuta l’idea di media potenti e valorizza il ruolo attivo del pubblico

Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC, o all’americana ICT, Information and


Communication Technologies) sono i nuovi media digitali, nati intorno agli anni Settanta. La
valutazione tecnologica (TA, technology assessment) consiste nella discussione sulle varie
opzioni possibili per l’incremento delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Il più importante cambiamento strutturale è l’integrazione delle telecomunicazioni, delle


comunicazioni di dati e delle comunicazioni di massa in un solo medium, = il processo di
convergenza. (Van Dijk)

Un altro cambiamento strutturale,, è la svolta della comunicazione mediale interattiva. =


comunicazioni sia bidirezionali che multidirezionali.

La comunicazione mediale e quella faccia a faccia finiscono per divenire equivalenti, in quanto
le persone trasportano la propria identità sociale, culturale e personale nelle comunicazioni,
compensando così i limiti del medium.
Caratteristiche die nuovi media (Van Dijk)
• la velocità di comunicazione a distanza,
• la portata geografica e demografica potenziale,
• l’enorme potenziale di memoria,
• l’accuratezza dell’informazione trasmessa,
• la selettività dei messaggi.

Caratteristiche della comunicazione faccia a faccia:


• l’interattività,
• la ricchezza degli stimoli,
• la complessità,
• la protezione della sfera intima.

Nei media digitali assume una grande importanza l’immagine nelle sue varie forme.
Altra caratteristica dei nuovi media: capacità di simulazione.
L’organizzazione e la gerarchia interna delle parti del testo non ha più una strutturazione lineare,
bensì a rete, e consente quindi molteplici attraversamenti al lettore, che diviene più attivo

PARADIGMI EPISTEMOLOGICI E CORRENTI DI PENSIERO


5 approcci teorici riguardo la multimedialità, ipermedialità, telematica e realtà virtuale:

1) l’approccio socio-tecnologico di McLuhan e de Kerckhove = i cambiamenti dei sistemi di


comunicazione determinano mutamenti socio-culturali, e i media possono considerarsi estensioni
delle nostre facoltà, in quanto consentono l’espansione dei nostri sensi.
2) l’approccio socio-linguistico di Ong = l’umanità ha attraversato tre fasi:
• dell’oralità primaria, caratterizzata dalla prevalenza dell’udito
• dell’alfabeto fonetico e della stampa, caratterizzata dalla prevalenza della vista,
• dell’oralità secondaria, di ritorno all’oralità sotto l’influenza della scrittura con un recupero della
partecipazione collettiva, dovuto al contributo delle tecnologie elettriche ed elettroniche
3) approccio psico-pedagogico di Bruner, Olson, Gardner e Greenfiel: ciascun media
tecnologico stimola processi sensoriali, di pensiero e stili comunicativi specifici. L’apprendimento
integrale si avrà integrando tra loro i diversi mezzi di comunicazione. Intelligenze multiple
4) approccio psico-tecnologico di Spiro, Bransford e Scardamalia,: Spiro = Teoria della
Flessibilità Cognitiva, che è “l’abilità di ristrutturare spontaneamente le proprie conoscenze in molti
modi, in risposta adattiva al cambiamento radicale delle richieste situazionali
5) approccio tecno-antropologico di Lévy e Turkle: tecnologie dell’intelligenza, ovvero delle
tecnologie collettive della percezione, del pensiero e della comunicazione. I confini tra il reale e il
virtuale si sono andati via via assottigliando. Ipertesto
Anche nelle Chat, forum di discussione in tempo reale, è possibile interpretare varie maschere. Il Sé,
con le nuove possibilità offerte dal mondo virtuale, diviene più flessibile e proteiforme.

25. COMUNICAZIONE INTER-CULTURALE

Il mondo si sta trasformando in un villaggio globale.


Essere consapevole delle fonti potenziali di asincronia (= non sincronia) e delle sue possibili
conseguenze negative sono un prerequisito necessario per l’apprendimento un’efficace
comunicazione interculturale (Chick)
Una competenza comunicativa interculturale non può essere insegnata a causa delle infinite
variabili tuttavia si ritiene che possa essere imparata.
Serve un adeguamento reciproco che richiede consapevolezza del proprio e dell’altrui
comportamento e di valori differenti attribuiti nell’una o altra cultura.

MODELLLI DI INTERAZIONE INTERCULTURALE


Ricordiamo le caratteristiche dell’interazione faccia a faccia (Goffman)
1) in ogni situazione comunicativa lo status dei soggetti dipende dalla “struttura partecipativa
che varia in relazione ai “ruoli” (simmetrici, asimmetrici ecc). Servono determinati codici e
atteggiamenti che influenzeranno il comportamento dei soggetti
2) Nessuna situazione è incorniciata in modo statico, possono sempre subire cambiamenti, per cui
chi partecipa definirà la situazione complessiva
3) I comportamenti degli attori sono condizionati non solo dalle caratteristiche socio
demografiche e psicologiche, ma anche dalle definizioni della situazione
4) L’incontro con persona di un’altra cultura è diventata oggi più frequente

Gli incontri interculturali sono solitamente segnati da una serie di momenti di asincronia, che si
manifestano con silenzi, sovrapposizioni, reazioni impreviste, interruzioni ecc.
I partecipanti, inconsapevoli delle differenze socio-culturali e delle diverse convenzioni comunicative,
hanno la percezione di un incontro fallimentare percependo l’altro come non cooperativo. Ripetuti
incontri interculturali falliti portano nel tempo alla formazione di stereotipi culturali negativi
(Chick)

Il fallimento può essere:


1) non c’è comunicazione
2) C’è un fraintendimento che può essere di tipo pragmalinguistico (si dà un significato sbagliato
a quanto viene detto) o di tipo sociopragmatico (valutazioni diverse date a determinate scelte
linguistiche (es. registro formale o meno) (Thomas)
Per imparare una competente comunicativa interculturale (che non può essere insegnata)
occorre essere consapevole delle fonti potenziali di asincronia e quindi cercare di identificare
eventuali punti di asincronia per mettere in campo adatte strategie di riparo.

RELAZIONI OCCASIONALI O RAPPORTI DI LUNGA DURATA


La relazione occasionale è quella del turista, Una permanenza a lunga durata necessita di stabilire
relazioni e di fare una conoscenza approfondita del contesto con cui si entra a far parte.
Ognuno si crea una rappresentazione dell’altro che può riflettere i caratteri della tipizzazione
(stereotipi: il rumeno, l’inglese, ma anche un giovane, un europeo, ecc.) o della individualizzazione
(processo per cui conosciamo l’altro per la sua unicità fisica, personalità)
All’inizio si tende a catalogare l’altro (tipizzazione) ma poi con lo scambio e la conoscenza gli
stereotipi saranno falsificati da comportamenti diversi e piano piano c’è un passaggio
all’individualizzazione.
Non solo i rapporti interpersonali ma anche quelli tra membri di ceti diversi o culture diverse
tendono a essere regolati attraverso delle generalizzazioni di classe
Nell’epoca moderna i mass media hanno assunto un ruolo molto importante nella costruzione di
stereotipi, positivi e negativi
Gli stereotipi e i pregiudizi possono essere rimosso o messi in discussione con un’interazione
personale diretta e durevole

RELAZIONI PARITARIE O SIMMETRICHE


Tutte le relazioni sociali possono avere
. Dimensione verticale (rispetto allo status)
. Dimensione orizzontale (tra pari, di solidarietà)
. Dimensione di profondità (dell’intimità interpersonale)

Lo scambio comunicativo interculturale può essere tra individui di status equivalente oppure
asimmetrico . Nel caso di rapporto asimmetrico, a secondo della collocazione one up o one down
dei soggetti, si determinano due diverse forme di atteggiamento pregiudiziale: un pregiudizio
paternalistico (del superiore) o un pregiudizio invidioso (dell’inferiore)

RELAZIONI DI GRUPPO MAGGIORITARIO O MINORITARIO


Un contesto democratico e pluralistico consente una maggiore espressione dell’identità
culturale, mentre il totalitarismo schiaccia i diritti della persona e porta a perdita della soggettività.

Quando si può parlare di differenze culturali?


- ci sono gruppi culturali che esistevano prima dell’affermarsi di una società
maggioritaria(aborigeni, indiani d’America…)
- gruppi costituiti da tempo all’interno di una società ma che hanno rischiato di sparire
es. gli zingari)
- Immigrazione: ma non tutte le immigrazioni sono uguali,
- nuove identità nel rapporto tra i sessi, ma anche la menomazione fisica e la condizione di
malato producono differenze culturali.

Le differenze culturali possono essere vissute nel privato, non nello spazio pubblico.
In questo tipo di società non c’è spazio per una pedagogia culturale.
Ce ne è invece in quelle società , più fiduciose in se stesse, in pace al proprio interno, che
concedono spazi pubblici alle differenze culturali (luoghi di culto, scuole…), ma basta poco
perchè queste concessioni vengano revocate in momenti economici difficili o davanti a tensioni
sociale. . Allora la comunità immigrata tende a rinchiudersi nel comunitarismo =gli individui vivono
nel gruppo e obbediscono al gruppo.

Quando un singolo di cultura minoritaria entra in contatto con un gruppo maggioritario può esserci:
1) integrazione = il singolo cerca di assorbire la cultura del maggioritario
2) Assimilazione = con la rimozione della cultura originaria
3) Separazione = che limita l’integrazione con il gruppo maggioritario
4) Marginalizzazione = si perde l’identificazione con il proprio gruppo senza però neanche integrarsi
con il gruppo maggioritario

RELAZIONI COMUNICATIVE ARMONICHE O CONFLITTUALI


Il conflitto nella relazione comunicativa dipende in larga parte dalla percezione della relazione
come relazione minacciosa o che l’altro sia antagonista.
Atteggiamenti pregiudiziali nei confronti dell’altro:
1. Stereotipi negativi: sono parte di noi, non possiamo eliminarli, ma possiamo renderli meno
negativi.
2. Le minacce realistiche: è la percezione dell’altro come portatore di interessi economici, politici o
materiali che vanno contro quelli del proprio gruppo (vedi immigrati per il lavoro)
3. Minacce simboliche: differenze di ordine morale, di valori, tradizioni, credenze. Appare come se
la minoranza volesse imporre i propri valori e tradizioni
4. Ansietà interruppi: Stephan & Stephan, è l’ansia in previsione del contatto con membri
dell’outgroup = anticipazione di conseguenze negative per il sé e può manifestarsi come
imbarazzo paura del rifiuto, del ridicolo, incomprensione o timore nei confronti del “diverso”

INCOMPRENSIONE INVOLONTARIA O VOLUTAMENTE COSTRUITA


L’incomprensione costruita può essere
1) Comunicazione Conflittuale: è una forma di rumore perché si intreccia con il
malinteso/incomprensione; è una forma limitata di rumore quando le intenzioni ostili sono dichiarate
ed espresse 2) Comunicazione ingannevole: è l’inganno deliberato, la falsità, l’occultare il vero; chi
mente dice il falso sapendo di mentire.

III PARTE. PROMOZIONE DI IMMAGINE E PUBBLICITA’


26. PROTOPUBBLICITA’

Triangolo della comunicazione pubblicitaria, costituito da tre elementi fondamentali tra loro sinergici:
PRODOTTO, MERCATO E LINGUAGGIO.

Per le scienze della comunicazione la pubblicità è...la capacità di dare una lucidata ad un prodotto,
altrimenti uguale ad altri.
Per il marketing... è uno dei fattori costituenti le 4 P del marketing mix (prodotto, prezzo, punto
vendita e promozione=che ingloba pubblicità).

Per la sociologia... dei mass media è uno degli oggetti di studio per conoscere la società e le sue
dinamiche.
Per l’estetica... è una forma di rappresentazione che sfrutta le conoscenze accumulate dalla storia
dell’arte, la cinematografia, la danza, la musica, la fotografia e le arti in genere
Per la linguistica... è uno oggetto di studio e un metalinguaggio che genera innovazioni e
modificazione nel lingua attraverso neologismi (=parole nuove) e nuovi modi di dire.
Per il design... è un progetto dove applicare i principi dell’immagine coordinata, della grafica, della
usabilità e dell’interfaccia utente.
Per la psicologia sociale... è lo stimolo che in un processo permette di far attuare comportamenti a
degli individui.
Per la massmediologia... è meta-linguaggio che utilizza più mezzi di comunicazione.
Per la semiotica... è un sistema codificato di significanti e significati appartenenti a occorrenze
segniche di diversa natura (musicali, testuali, visive, ecc.).
Per l’informatica... è una modalità di trasferimento di informazioni.

PROTOPUBBLICITA’: CENNI STORICI


- Le prime tracce di comunicazione pubblicitaria nell’antico Egitto (tessitore di Tebe che
promuove le proprie stoffe in un annuncio) (Vecchia)
- Pubblicitaria elettorale del I secolo d.c. dipinto su un muro di Pompei
- Nei mercati dell’antica Roma e del Medio Evo: urla dei mercanti, uso di musica (Biblioteca
Laurenziana, Firenze XIV)
- Ancora oggi nei negozi strategie per rendere più appetibili i prodotti: es. neon rosa in macelleria
che rende il colore della carta più rossa.
- Con l'avvento della stampa si stampavano anche brevi annunci pubblicitari. (Xilografia,
Annuncio stampato da Caxton 1477), si aggiungono poi immagini, vedi l’annuncio
xilografico 1518 della lotteria di Rostock
- Con il 1800 tecniche serigrafie, la pubblicità si avvicina a quella che conosciamo oggi,
vedi manifesto di Toulouse Lautrec (pittore impressionista) per il Moulin Rouge 1892. E’ il
secolo della nascita della borghesia die beni di consumo.
- Ma la pubblicità nasce nel 1700 quando i regnanti inglesi decidono di dare una tassa per
chi propone annunci pubblicitari, quindi si riconosce alla pubblicità la capacità di
produrre maggior guadagni. quindi un secolo prima della nascita della società borghese dei
beni di consumo.
- Il Carosello: 3 febbraio 1957-1 gennaio 1977, 5 annunci pubblicitari dalla durata di 3 minuti
circa. E’ solo italiano. Solo la sera, spazio ben definito
- negli anni 70 avvento delle TV private e iniziano le pubblicità più frequenti a tutte le ore.

27. L’AGENZIA DI PUBBLICITA’

Le origini: più origini, tre diverse ipotesi


Prima ipotesi: In generale la trasformazione in Agenzie di Pubblicità delle Concessionaria di
Pubblicità. Nell’800 si stampano i primi giornali. Le concessionarie di Pubblicità erano strutture
all’interno del giornale che vendevano gli spazi pubblicitari sui giornali, poi piano piano iniziarono
anche a scrivere loro gli annunci (prima lo facevano gli imprenditori) e quindi a sganciarsi dai giornali
e tra fine 800/inizio 900 diventano Agenzie di Pubblicità
Seconda ipotesi: Officine Grafiche Ricordi, (visita di Re Umberto I nel 1890) erano tipografie, a
fine 800 stampavano libri e pentagrammi, ma iniziarono anche a stampare manifesti pubblicitari, ma
poi anche a produrre messaggi pubblicitari da estendere a diversi media
La terza ipotesi: Ferrero e l'agenzia interna ( Il gigante buono dei primi caroselli), come anche
Schiapparelli, Olivetti, Intorno alla metà del 900. Poi piano piano l’agenzia interna ha cominciato a
lavorare anche per aziende esterne e quindi si sono sganciate dall’agenzia madre.

3 tipi di aziende che si occupano di pubblicità:


- Agenzie a servizio parziale (= si occupano di un solo campo della comunicazione. Per
esempio realizzano solo comunicati radiofonici o solo siti internet)
- Agenzie a servizio completo (= sono le agenzie più grandi e si occupano e si possono
occupare di qualsiasi esigenza pubblicitaria abbia il cliente: dallo spot alla confezione del
prodotto, dal sito al depliant 1)
- -Centri media (= Nati inizialmente come rivenditori di spazi pubblicitari, oggi non solo
acquistano spazi ma realizzano anche il messaggio pubblicitario come una vera agenzia al
depliant).

La struttura e l’organizzazione di una agenzia di pubblicità.


Normalmente organizzati in 4 reparti, oltre alla Direzione Generale a al Reparto Amministrativo
(contabilità)

1) Il REPARTO CONTATTO o REPARTO ACCOUNT, al vertice il Direttore Account che tiene i


contatti con il cliente. l’Account (come strategic planner) è il responsabile della pianificazione
della strategia di comunicazione. Il messaggio pubblicitario è composto dall' Executive
(messaggio finale ) e dalla strategia. Dal suo lavoro di ricerca nascerà il brief creativo o Copy
strategy, ossia quel documento razionale su cui i creativi dovranno basarsi per ideare la campagna.

2) Il REPARTO CREATIVO, al cui vertice sta il Direttore Creativo che gestisce una o più coppie
creative formate da il copywriter e l’art director. Il copywriter o copy è il responsabile della
concezione del messaggio verbale e testuale di qualsiasi materiale pubblicitario. L’art director lavora
in coppia con il copy ed è responsabile di ideare tutti gli elementi visivi dell’annuncio. Il risultato finale
sarà un layout (per la carta stampata) o un storyboard per comunicazioni audio-visiva, che verranno
passati al reparto produzione

3) Il REPARTO PRODUZIONE, ha il ruolo di realizzare materialmentei progetti ideati dal reparto


creativo; è questo il reparto che dialoga con i fornitori, i fotografi, gli illustratori, i tipografi, le case di
produzione audiovisive, gli stampatori, ecc. Al suo interno vi sono dunque esperti dei vari
processi di stampa e esperti della produzione audiovisiva oltre alla sempre più rara figura dell’Art
buyer, che ha il compito di reperire illustratori, fotografi, fotomodelli, ecc.

4) Il REPARTO MEDIA: Quando il reparto Account ha definito la Strategia, contemporaneamente


al reparto Creativo attiva anche il reparto Media, al cui vertice sta il Direttore Media, che definisce
quali siano i mezzi di comunicazione migliori da utilizzare E’ di sua responsabilità redigere un media
planning, che definisce quali spazi acquistare in funzione del budget dell’impresa.
Ci possono esser poi delle figure particolari

- settore studi e ricerche: può studiare prima la campagna pubblicitaria o dopo per vedere gli effetti
- un reparto New Business ( o Sviluppo), che si occupa dell’individuazione acquisizione di nuovi
potenziali clienti e un settore

Infine in alcune agenzie esiste la figura del progress, la cui funzione fondamentale è quello di
organizzare il flusso del lavoro fra un reparto e l’altro in modo che le risorse interne siano
ottimizzate, figura che sta scomparendo.

28. LA CAMPAGNA PUBBLICITARIA

Si definisce “una campagna pubblicitaria” una serie integrata di azioni pubblicitarie coerenti tra di
loro e delimitate nel tempo, realizzata da una azienda per raggiungere degli obiettivi di marketing

Classificazione per area geografica:


- LOCALI: all’interno di un comune o regione
- NAZIONALI: su tutto il territorio nazionale
- INTERNAZIONALI su scala internazionale o globale
- GLOCALI: campagne internazionali che necessitano di un adeguamento (linguistico o
iconografico) a determinate realtà nazionali o locali

Classificazione per oggetto da pubblicizzare:


- DI PRODOTTO SINGOLO O DI GAMMA: a) di lancio (nuovo prodotto o nuova variante di una
campagna). b) di mantenimento (si rimanda stessa campagna senza modifiche) 3) di
penetrazione (campagne aggressive per guadagnare nuovi consumatori)
- ISTITUZIONALI O DI IMMAGINE : non pubblicizzo un prodotto ma l’intera azienda (i suoi
valori) . Possono essere di Brand (riferite ad una azienda) o di Corporate (riferita all’azienda
madre, la holding, la multinazionale)

Classificazione per soggetto che le richiede:


- COMMERCIALI, chieste da aziende private per scopi commerciali. Possono essere 1) pure
(senza riferimento a contenuti sociali) o 2) Advocasy (che coinvolgono temi sociali negli
argomenti di vendita, vedi Benetton))
- SOCIALI: tema sociale, realizzate da organismi indipendenti senza scopo di lucro per
modificare atteggiamenti antisociali (per es. quelle realizzate da Pubblicità Progresso contro il
razzismo)
- GOVERNATIVE O DI PUBBLICO INTERESSE: su temi sociali realizzate da fonti governative
- POLITICHE 8campagne di propaganda elettorale o comunque promosse da partiti)
- ASSOCIAZIONISTICHE, promosse da associazione per ricordare pesanti problematiche
sociali e raccogliere fondi

Classificazione per numero di soggetti utilizzati


- MONOSOGGETTO: si mantiene la stessa impostazione grafica e l’immagine della campagna è
sempre la stessa
- MULTISOGGETTO: stessa grafica ma con più messaggi con immagini/testi diversi 1)
sincroniche, quando lancia più messaggi allo stesso tempo (vedi Swatch su stampa). 2)
Diacroniche: campagne seriali che si susseguono nel tempo. Normalmente vogliono incuriosire
e si chiudono con la scoperta dle prodotto (es. manifesti Findus)

Classificazione per mezzi impiegati


- MONOMEDIALE. Usa lo stesso mezzo di comunicazione
- MULTIMEDIALE : usa più mezzi di comunicazione (TV, giornali…)
- IPERMEDIALE: sfrutta anche mezzi telematici come Internet, e-mail, sms

Classificazione per durata:


- BREVE PERIODO: meno di due mesi, per scarso budget o per prodotti stagionali
- MEDIO PERIODO: da 2 a 6 mesi, budget medi o prodotti di moda che durano massimo 6 mesi
- LUNGO PERIODO: più di 6 mesi, budget elevati o prodotti durevoli a largo consumo dall’uso
annuale
Le campagne comparative:
Comparativa Dirette: faccio paragoni con altre aziende
Comparativa Indirette: senza esplicitare il nome del concorrente. Devono comunque fondarsi su dati
di comparazione oggettivi e riscontrabili (tariffe più vantaggiose, minore sodio eccc.) non come negli
USA.

Fino al 1999 in Italia si potevano solo fare Campagne Comparative Indirette, poi si recepisce
direttiva europea per cui si possono fare Pubblicità comparativa Diretta ma bisogna far
riferimento a oggettivi e verificabili

29. LA PIANIFICAZIONE PUBBLICITARIA E IL TARGET

LA TEORIA DEL POSIZIONAMENTO


Definizioni
Per G. Fabris, posizionare “significa attribuire alla marca delle caratteristiche uniche, distinguibili,
[...] una sorta di ‘conditio sine qua non’ per l’affermazione della marca e una premessa per
una pubblicità di successo”.

Per A. Ries e J. Trout, il posizionamento è l’elemento centrale applicato ad un prodotto


esistente.

P. Kotler sostiene a tal punto la centralità del posizionamento da ritenere che l’intero marketing–
mix “è essenzialmente l’applicazione dei dettagli tattici relativi alla strategia di posizionamento”

Per A. Bazzoffia: nell’operazione di posizionamento l’attenzione centrale deve essere posta su


una “precisa determinazione del target, individuandone soprattutto gli aspetti psicologici.

I TARGET, I TARGETS

IL TARGET cioè “il bersaglio”, sono i consumatori che all’azienda interessa colpire.
L’audience è tutto il pubblico di un mezzo di comunicazione mentre il target può essere solo una
parte del pubblico di ascoltatori.

Vanni Codeluppi, ha evidenziato che oltre ai consumatori possono esistere altri targets per la
comunicazione, per esempio:

Il pubblico interno, ossia lo staff, comprendente sia il management che i dipendenti in generale, i
rappresentanti sindacali e i consigli di fabbrica;

La comunità locale, si tratta della comunità geografica, “il microcosmo”, nella quale opera
l’impresa.

Il settore commerciale, costituito da tutti i fornitori e da tutti coloro che si occupano della
distribuzione (distributori, grossisti, agenti e dettaglianti) senza cui l’impresa non potrebbe operare;

I gruppi di influenza. Naturalmente tutte le audience hanno una discreta influenza, ma questi
gruppi in particolare hanno un raggio d’azione maggiore. Ci troviamo dinanzi a opinion leaders,
corporazioni, lobby, accademici, educatori, attivisti e gruppi di pressione in genere;
Il governo e i rappresentanti del potere politico–istituzionale. Si tratta dei partiti politici e dei
singoli membri del parlamento ma anche di tutte quelle associazioni, enti e strutture, istituzionali o
con una chiara vocazione di pubblica utilità

I media. Giornali, riviste, stazioni radio e televisive, agenzie stampa, nazionali e locali oltre
naturalmente a pubblicazioni commerciali, economi un certo qual modo – Attraverso lo strumento
degli investimenti pubblicitari (costituiti da editoriali e pubblicità), si instaura un rapporto di mutua
necessità a cui i media, consciamente o inconsciamente, sono sottomessi;

Il settore finanziario. Questa è una delle audience più vaste ed è formata: da azionisti e
investitori, dalla ristretta comunità finanziaria e dalla grande comunità del mondo degli affari che
chiaramente include anche la concorrenza; inoltre anche i gruppi interessati alla distribuzione dei
fondi come le banche, gli investitori istituzionali, i brokers, gli analisti finanziari i portfolio
managers e gli amministratori di fondi, ecc.;

Il grande pubblico. Può essere chiunque, includendo i clienti passati o futuri, i clienti improbabili e
fuori dal mercato,

COME COSTRUIRE UNA PUBBLICITA’ EFFICACE RISPETANDO IL DOCUMENTO DELLA COPY


STRATEGY

30. LA PIANIFICAZIONE PUBBLICITARIA: MODELLI STORICI DELLA


COMUNICAZIONE
LA TEORIA IPODERMICA 1930

La teoria ipodermica o bullet theory (teoria del proiettile) dice che la comunicazione raggiunge
sempre individui isolati (anche se parte di una folla) con la stessa forza di un proiettile e precisione
di una siringa ipodermica (=che preleva sottopelle)
La massa destinataria risulta essere indifferenziata, debole e indifesa
Questa teoria applicata alla pubblicità considera possibile “influenzare la massa” fino al controllo
o manipolazione del comportamento individuale.
Questo perchè esiste un rapporto istantaneo e meccanicistico tra stimoli e risposta, ossia tra
pubblicità e acquisto.

LA TEORIA PSICOLOGICA DELGI EFFETTI ILLIMITATI

Questa teoria ridimensiona gli effetti ipotizzati dalla teoria ipodermica. Dice che la massa
destinataria del messaggio è protetta dall’influenza della comunicazione perchè ogni individuo è
protetto da alcuni processi psichici individuali.
Cioè, nel processo comunicativo intervengono delle variabili intervenienti ( = 1) esposizione 2)
percezione 3) memorizzazione selettiva) che possono impedire la persuasione

LA TEORIA DEL CICLO DELLA COMUNICAZIONE A DUE FASI (1960)

Lazarsfeld, = la comunicazione colpisce alcuni individui che nel processo di influenza assumono un
ruolo e un’importanza maggiore di altri, che sono gli Opinon Leader (Leder di opinione), che
diventano spesso inconsapevolmente guida all’opinione degli altri.
1) possono aumentare la diffusione del messaggio a individui che non erano stati esposti
2) Possono reinterpretare il messaggio in modo da aumentare o diminuire l’accettazione sociale
del prodotto reclamizzato,

Ma le variabili sociali che possono influenzare l’acquisto sono anche: la classe sociale, il livello
culturale, la famiglia di origine, il ruolo sociale
4 GRANDI PUBBLICITARI 4 GRANDI FILOSOFIE

31. LA PIANIFICAZIONE PUBBLICITARIA: ALTRI MODELLI DELLA


COMUNICAZIONE
IL MODELLO INFORMAZIONALE (SHANNON & WEAVER 1949)

La comunicazione è un passaggio di informazioni sotto forma di segnali . Il problema che pone


questo modello è quello di permettere a più informazioni possibili di arrivare al destinatario
senza interferenze.

IL MODELLO SEMIOTICO INFORMAZIONALE ECO E FABBRI 1965


Si basa sulla centrale nozione di decodifica
Nei processi di codifica e di decodifica del messaggio possono intercorrere delle differenze, quando
destinatario ed emittente non possiedono la medesima competenza linguistica ed enciclopedica
Maggiore è la quantità di informazioni, competenze valori, esperienze, ecc. che l’emittente (il
creativo) ha in comune con il destinatario (consumatore), maggiore è la possibilità che il processo di
trasferimento di informazioni avvenga correttamente.
Decodifica abberrante:
INCOMPRENSIONE TOTALE DEL MESSAGGIO (quando il messaggio viene percepito come
significanti ma non subisce alcuna decodifica. Per es. una persona che ci parla in una lingua
straniera che non conosciamo).
- INCOMPRENSIONE DEL MESSAGGIO PER DISPARITA’ DI CODICI

IL MODELLO SEMIOTICO TESTUALE (ECO E FABBRI 1978)

Il destinatario non riceva un solo messaggio da una emittente ma è immerso in una marmellata
mediatica composta da insiemi testuali provenienti da più emittenti. La ricezione simultanea o
non di insiemi testuali complica e arricchisce il processo di decodifica.

IL MODELLO A.I.D.A.
A come ATTENTION (attenzione) il messaggio si deve notare tra centinaia di pubblicità
I come INTEREST (interesse) il messaggio deve mantenere vivo l’interesse
D come DESIRE (desiderio) il messaggio deve far desiderare il prodotto
A come ACTION (azione = acquisto) il messaggio deve indurre all’acquisto del prodotto

THINK-FEEL-DO MODEL (LAVINGE E STEINER 1961)

Dimensione psicologica Iter verso l’acquisto

IL MODELLO DELLE 4 I E DELLE 4 C DI FABRIS 1978


Individua otto fasi le prime quattro si riferiscono al consumatore mentre le altre 4 si riferiscono al
messaggio.
4 i. Impatto 4C comprensione interesse
credibilità informazione
coerenza identificazione
convinzione

32. LA PIANIFICAZIONE PUBBLICITARIA: I PRODOTTI

La campagna pubblicitaria per essere impostata deve conoscere i prodotti, che si possono classifi-

care in 3 categor e considerando l’atteggiamento, il coinvolgimento che suscita nel compratore.


COSTRUZIONE DI UN MODELLO PUBBLICITARIO BASATO SULLE TIPOLOGIE DI PRODOTTO
1°quadrante: serve pubblicità informativa
(LEARN) che dia i dettagli del prodotto,
elementi per valutare. Es.: casa,
automobile, prodotti finanziari.
quenza:
LEARN - FEEL - DO
2° quadrante: acquisti ripetitivi es. prodotti
per la pulizia. La sequenza della pubblicità
sarà: DO - LEARN - FEEL per rinforzare abitudini già esistenti
3° quadrante: es. gioielli, prodotti di moda, cosmetici. La sequenza su cui la pubblicità deve puntare
è FELL (emozione) - LEARN . DO
4° quadrante: “i piccoli piaceri della vita” come sigarette, liquori, dolci. La successione è DO - FEEL -
LEARN

Il MODELLO DI AZIONE OLISTICO

Dopo che compriamo un certo


prodotto, poi
osserviamo con
più attenzione la pubblicità di quel
prodotto: abbiamo bisogno di
supporto che ci dica che abbiamo fatto
un buon acquisto. Se la
comunicazione rafforza il convincimento di un buon acquisto avremo più fiducia in quell’azienda e
torneremo a comprare.
33. L’IDEA CREATIVA

STORYBOARD e LAYOUT
Art Director e Copywriter: i due creativi
Layout: per stampa
Storyboard: per comunicazione audio-visiva,
Queste devono essere approvate dal cliente

DAL TESTO ALL’IDEA


Individuo dei concetti per la campagna e poi penso a testo/immagini coerenti con il messaggio. -
La stessa frase cambia se modifichiamo la punteggiatura: insieme con te! Insieme con te??
Insieme. Con te??
- Nel visivo contano: la dimensione e dove il testo è posto nel campo visivo (centrale, in un
angolo…) .
- Cambia impressione anche a secondo delle font: testo light (leggerezza, piacevolezza) fino a
extra bold (grassetto, pesantezza), corsivo (stato dinamico) , verso destra o verso sinistra.
- Anche aiutano moltissimo ad interpretare il messaggio: danno senso di gradevolezza o
sgradevolezza: giallo/rosso+arancione (2 primari con il secondario) da senso armonico. Viola
su fondo giallo: dà senso di sgradevolezza. Su sfondo nero, bordatura rossa del testo bianco:
evocano terrore, paura (sono i colori usati nei manifesti film orrore). Colori pastello: sensazione
di piacevolezza

DALL’IMAGINE ALL’IDEA
Anche le immagini condizionano l’interpretazione di un testo.
L’immagine può quindi modificare senso del testo.
Ma anche il contrario: il testo può modificare significato della stessa immagine.

Ultimo passo: si fondono immagine e testo

ELEMENTI DENOTATIVI DELLA PUBBLICITA’


• Il Visual è l’intera parte visuale (fotografica o illustrativa) di un messaggio;
• L’Headline è la parte del testo che apre il messaggio pubblicitario e che viene messa in risalto,
(slogan).
• Marchio e il simbolo che caratterizza l’azienda. Se l’azienda si presenta sempre e solo con un
nome esteso elaborato graficamente questo si definisce Logotipo.
• Il Bodycopy è il testo dell’annuncio in cui sono descritte le caratteristiche del prodotto o del servizio
presentato.
• Il Payoff o Baseline è una frase o una promessa che fa l’azienda al consumatore. è sempre
vicina al Logotipo/Marchio.
• Il Packshot è una particolare modalità di formato grafico (format) che prevede la presenza in
basso a destra o a sinistra della confezione (packaging).

34. INVESTIMENTI

INVESTIMENTI IN ITALIA 1975-2008

Dal 1960 al 1979 l’investimento in pubblicità in Italia è quasi raddoppiato.


L'andamento dell’economia influenza l’investimento pubblicitario.
- Grande slancio a partire dagli anni ’60 e poi ’80 a pari passo con grande incremento del
prodotto interno lordo italiano.
- Crisi intorno al 1993 degli investimenti pubblicitaria in coincidenza con crisi economia .E’ anche
una fase di difficoltà per i prodotti di marca “di largo consumo” derivante dall’aumentato
potere della distribuzione
- Nuovo periodo di sviluppo a partire dal 1996 fino al 200-2001.
- nuova crescita nel 2004-2005, poi ridotta e stabilizzata.
Tra il 1975 e il 2008 graduale diminuzione del ricorso a pubblicità a stampa a vantaggio di
quella in televisione (dagli anni ’80). Perchè? : perchè la TV diventa sempre più diffusa nelle case

Un passaggio ipubblicitario n TV costa fino a 35.000 euro, quindi impone budget pubblicitari elevati

INVESTIMENTI PUBBLICITARI PER SETTORE:

I prodotti “di largo consumo”, che negli anni ’80 rappresentavano quasi metà degli investimenti
totali, nel decennio seguente erano scesi a meno di un terzo. In anni recenti sono un po’ risaliti (39
%) specialmente nel settore alimentare (sommato con quello delle bevande è il 19 %) e nei prodotti
cosmetici e per la cura della persona (9 %).
Rimane fra i più importanti il settore automobilistico (12 % del totale).
Sono cresciuti, da alcuni anni, i servizi, le comunicazioni (in particolare la telefonia) e le attività
finanziarie. In questo senso il quadro italiano si sta gradualmente avvicinando a quello dei paesi più
evoluti – ma alla crescita quantitativa della pubblicità e delle promozioni nei “nuovi settori”, non
corrisponde un’adeguata maturazione di marketing, comunicazione e servizio. UPA: utenti di
pubblicità associati
INVESTIMENTI PUBBLICITARI PER SETTORI E MEZZI

Prodotti per gestione

casa/allimen-
tari/toiletries/bevande/telecomunicazioni/farmaceutici/elettrodomestici /media/automobili:
soprattutto su TV
Servizi professioni/abbigliamento/turismo/abitazioni: molto di più su stampa e poco su TV Radio:
un buon 20% per media/automobili/distribuzioni, mentre molto poco per
abbigliamento/abitazione/cura persona
Esterna(manifesti ecc): più alto in abbigliamento/telecomunicazioni/turismo

30 IMPRESE con più alto investimento nel 2007


Telecom (160 milioni di euro in 1 anno), Fiat, Ferrero, Procter and Gamble (multinazionale
americana) da Dash a Hugo Boss) , Unilever (altra multinazionale) , Wind, Vodafone, L’Oreal,
Peaugeot Forte presenza di imprese di automobili. .
Fortemente aumentata la pubblicità per i nuovi settori, in particolare di telefonia.

INVESTIMENTI IN COMUNICAZIONE D’IMPRESA IN ITALIA

Comunicazione su mezzi classici: tv, quotidiani, periodici, esterna (manifesti ecc) radio, internet come
sito web o pubblicità sui siti, cinema
Comunicazioni below the line (sotto la linea): promozioni, Direct resinose relazioni
L’investimento più alto in TV, poi stampa, promozioni…
Internet non ha un grande investimento. Costa relativamente poco rispetto alla TV e sta avendo un
grande tasso di sviluppo e crescita.
35. MEDIA PLANNING
MEDIA UTILIZZATI DALLA COMUNICAZIONE D’IMPRESA

1) I media Classici o below the line:


TV, Radio, Stampa settimanale, Cinema, Stampa quotidiana, Affissione, Stampa periodica
2) Altri Media
Pubbliche relazioni: comunicati stampa, conferenze stampa ( quindi messaggi veicolati dai
media/giornalisti)
Sponsorizzazioni: si diventa sponsor di evento e si ha visibilità del marchio
Merchandising: gadgets
Comunicazioni in-store: all’intento die punti di vendita o come espositori/contenitori o come
depliants/brochures
Marketing diretto: posta cartacea
Promozioni editoriali: sconti, o stesso prezzo per confezione più grande (Givenchy metteva in
guardia nel fare troppe promozioni)

3) I media più innovativi:


Product Placement: I prodotti visibili nei fil, fino agli anni ’70, poi in Italia fù vietato e infine
reintrodotto nel 2003 con la legge Urbani (vedi film americano Cast Away con pubblicità di Fedex e
Wilson) Cellulare:
Games: l’azienda sviluppa videogames dati gratis o come banner che alla fine portano al prodotto
Editoria Digitale: sta spopolando perchè costa poco, tutto quello che era su cartaceo sta
trasferendosi sul digitale
Internet: i banner non funzionano come le pubblicità alla TV perchè il navigatore è attivo, non passivo
con lo spettatore davanti alla TV e quindi i banner lo infastidiscono, sono un ostacolo.
WEB 2.0: tutte le nuove piattaforme come Facebook, You Tube, Twitter, costi irrisori

Vantaggi e svantaggi dei principali media


Quotidiani Vantaggi:
1) tempestività con cui veicolano il messaggio
2) Fedeltà del lettore
3) Consuetudine a leggere del lettore consente Body copy lungo e con forte contenuto informativo
4) Flessibilità geografica (campagne nazionali-regionali-locali)
5) Flessibilità nei formati tipografici
6) Autorevolezza del quotidiano
7) Rapporto attivo con il mezzo
Svantaggi
1) rapida obsolescenza del quotidiano (scade ogni giorno)
2) Lettura spesso troppo selettiva
3) Impossibilità spesso dell’uso del colore
4) Minor resa grafica
5) Miro congruenza con alcuni prodotti

Stampa periodica (riviste settimanali, mensili)


Vantaggi:
1) notevole tempo dedicato alla lettura
2) Possibilità di tornare più volte sullo stesso numero e spesso di conservarlo
3) Facilità a rivolgersi a target ben definiti (rivista femminile=donne ecc)
4) Forte legame affettivo con la testata
5) Presenza del colore
6) Ottima qualità di stampa
7) Possibilità di free sampling (prove prodotti) o depliant allegati alla rivista 8) Rapporto attivo del
lettore con il mezzo Svantaggi:
1) affollamento eccessivo di messaggi pubblicitari
2) I formati spesso non coincidono

I Manifesti
Vantaggi
1) notevole impatto
2) Discrezione conduci si propongono
3) Quasi impossibili da eludere (=evitare)
4) Possibilità di individuare con precisione l'area geografica di influenza
5) Possibilità di installazione vicino ai punti di vendita
6) Presenza dle colore
7) Gratuità del destinatario
8) Ottima qualità di stampa
9) Rapporto attivo del lettore con il mezzo Svantaggi:
1) affollamento eccessivo, soprattutto nelle aree urbane
2) Collocazione spesso inadatte
3) Impossibilità di proporre contenuti informativi

La Radio
Vantaggi
1) buona accettazione
2) Specializzazione di alcune emittenti permettono di raggiungere targets specifici
3) Fruizione personale
4) La saturazione di un canale percettivo permette ottimi risultati di memorizzazione del messaggio 5)
Possibilità di ascolto quasi ovunque Svantaggi:
1) l’ascoltatore è spesso distratto (guida, svolge faccende domestiche…) 2)
Impossibilità di visualizzare il prodotto e il suo packaging

Il cinema
Vantaggi
1) mix di suoni, immagini, movimento e colore
2) La spettacolarità esaltata dalle dimensioni dello schermo
3) effetti speciali
4) Possibilità di sommare messaggio verbale a quello scritto
5) Elevato livello di coinvolgimento
6) Visione collettiva
7) Alta ricettività del pubblico
Svantaggi
1) l’ascoltatore è spesso indifferenziato (non selezionato)
2) La visione collettiva può essere di intralcio nel processo di persuasione

La Televisione Vantaggi:
1) mix di suoni, immagini, movimento e colore
2) La spettacolarità esaltata dalle dimensioni dello schermo
3) effetti speciali
4) Il poter raccontare una storia
5) La possibilità di sommare al messaggio verbale quello scritto
6) Elevato livello di coinvolgimento
7) la forte capacità di attirare attenzione e l’ottima capacità di mantenere il ricordo del prodotto
8) Alta ricettività del pubblico 9) Alta ripetitività del messaggio Svantaggi:
1) l’ascoltatore è troppo spesso indifferenziato
2) Lo zapping
3) La forte intrusivi del mezzo può disturbare

Internet
Vantaggi
1) mix di suono, immagini, movimento e colore
2) La spettacolarità
3) La grande quantità di informazioni
4) Elevato livello di coinvolgimento
5) Alta ricettività dle pubblico
6) Autonomia dell’utente
7) Target individuale e ricontattabile
8) Interattività Svantaggi:
1) Costoso per l’utente
2) Bassissima memorabili dei banner
3) Si fonda sulle richieste dell’utente

PIANO MEDIA
Pianificazione degli interventi sui diversi media, con individuazione dei tempi e dei mezzi
(testate dei giornali), in base al budget.

CURVA DI REDDItIVITA’ DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICITARI


I soldi che l’impresa investe deve avere una redditività, cioè avere un ritorno con interessi (pubblicitari
= banchieri)

Curva di redditività elastica


all’aumento dell’investimento pubblicitario corrisponde un incremento della quantità di prodotto
venduto. Per es. i detersivi

Curva di redditività inelastica


Ad un aumento dell’investimento pubblicitario non corrisponde un aumento della quantità venduta.
Per es. benzine (perchè ci si ferma solitamente al primo benzinaio)

Curva di redditività atipica


Al variare dell’investimento pubblicitario non corrisponde una proporzionale variazione delle quantità
vendute e neanche un sostanziale permanenza delle quantità vendute. Le quantità vendute possono
aumentare con budget più basso o diminuire con budget più alto. Per es. prodotti di moda: può
capitare che non piaccia il prodotto proposto o che piaccia molto anche se non ci ho investito in
pubblicità

36. RICERCHE SULLA PUBBLICITA’

CLASSIFICAZIONE DELLE RICERCHE SULLA PUBBLICITA’

In funzione delle tecniche usate e dei risultati distinguiamo:


ANALISI QUANTITATIVA:
- Elaborazione statistiche su dati raccolti da varie fonti
- Interviste con metodo campionario 1)con intervistatore 2) per posta 3) per telefono
ANALISI QUALITATIVA: (non permettono di estendere i risultati sull’intera popolazione, ma maggior
conoscenza in profondità delle abitudini dei consumatori, percezioni ecc.)
- osservazione partecipante (fatte da ricercatori attraverso diari)
- Esperimenti (prove, tests)
- Focus group (piccoli gruppi di persone che con il ricercatore commentano e valutano la
comunicazione e le abitudini dei consumatori)

In funzione del tempo in cui vengono effettuate distinguiamo:


PRE-TEST
= ricerche effettuate prima della messa in onda o stampa della pubblicità
- effettuate su materiale approssimativo (story board)
- Effettuata mediante gruppi focalizzati
- Con i risultati del pretest si può 1) migliorare la messa a punto del messaggio 2) validare,
modificare o abbandonare il progetto creativo 3) selezionare un progetto di una agenzia in una
gara
POST-TEST
= ricerche effettuate dopo la messa in onda o stampa della pubblicità
- effettuate su spot definitivi
- Effettuato mediante interviste su campione
- Con i risultati del post test si può 1) valutare la propensione all’acquisto 2) valutare l’evoluzione
della percezione e del gradimento della campagna 3) capire come ottimizzare le campagne
successive

Influenzato dal modello AIDA, il modello DAGMAR sintetizza le tecniche di analisi che attualmente
vengono effettuate sulla pubblicità Ogni tecnica di analisi si concentra su un particolare aspetto e
ottiene dei dati utili per capire la funzionalità ed efficacia del messaggio pubblicitario

AIDA(4 fattori) DAGMAR


Attenzione. analisi del ricordo e del riconoscimento
Interesse analisi del gradimento
analisi del mutamento di atteggiamenti,
analisi del coinvolgimento psicologico
Desiderio analisi della comprensibilità (delle informazioni recepite, dei
benefici, promesse per il consumatori)
Azione Analisi delle intenzioni di acquisto e di propensione al con-
sumo
ANALISI DEL RICORDO (Gallup anni ’20)
Si basa sull’assunto che le marche o prodotti più presenti in memoria dei consumatori sono
anche quelle con una maggior influenza sui comportamenti di acquisto.
Teoria mai provata empiricamente, in molti casi con test influenzati dalle soggettive capacità
mnemoniche, ma è uno dei test più usati dalle aziende nelle forme di “ricordo spontaneo”(=ricordo
libero, spontaneo) e “ricordo stimolato”(= si dà un elenco di prodotti e si chiede quali ricorda o
riconosce) I prodotti “mito” sono più facilmente ricordati

ANALISI DEL RICONOSCIMENTO (Starci, anni ’30)


Si utilizzano pagine pubblicitarie parzialmente modificate. Si basa sull’assunto che modificando il
messaggio, se il consumatore lo riconosce comunque vuol dire che quel messaggio lo ha
colpito. Metodo usato per identificare elementi di maggior impatto nel messaggio. Punto debole:
iperstimolazione del soggetto

ANALISI DEL GRADIMENTO E CURCA DI KAPFERER (psicologo)


Il gradimento è un indicatore ambiguo . Non ci sono prove empiriche che la pubblicità più gradita
sia quella che meglio veicola il messaggio. Nel 1982 Kapferr dimostra con la sua curva la
indipendenza della variabile gradimento dalla
efficacia della pubblicità. La curva dimostra che è
l’intensità della relazione affettiva della
comunicazione a rendere il messaggio più
efficace

ANALISI PSICOLOGICHE E MISURAZIONE DEGLI ATTEGGIAMENTI (a partire da anni ’60)


Ricerche motivazionali: interviste in profondità e colloqui di gruppo o con metodi proiettivi ed
associativi nei tradizionali questionari. L’intento è di misurare il coinvolgimento, i pregiudizi, le
aspettative, la comprensibilità e l'atteggiamento nei confronti del messaggio e/o prodotto.
Vantaggi: basso costo, breve tempo
Non hanno stesso valore delle ricerche tradizionali perchè non si fondano su sistemi statistici.

ANALISI DELLE INTENZIONI DI ACQUISTO


Più usate: Ricerche motivazionali. Costose e lunghe= limiti metodologici seri
Indagine su medesimo campione di consumatori (PANEL) per accertare
1) comportamento di acquisto della marca/prodotto
2) Percezione e grado di fedeltà alla marca/prodotto
3) Reazioni di consumo in presenza o in assenza dello stimolo pubblicitario.
Molto usate per immissione sul mercato di nuovo prodotto
- è influenzabile dalle altre variabili del marketing
- non sempre l’intenzione può essere considerata predittiva
- la ricerca risulta funzionale solo se strutturata come diacronica e longitudinale

ANALISI DELLE VENDITE


Fabris 1992: le vendite rappresentano un significativo parametro virtuale per valutare l’efficacia
della pubblicità.
Virtuale: perchè è influenzato da tante variabili (concorrenza e altro) che possono modificare l'esito
delle vendite al di là del messaggio pubblicitario.

37. PIANO DI COMUNICAZIONE


= documento principale per pianificare la comunicazione in uni dato periodo, normalmente
1 anno, sia per aziende private che pubbliche.
Per le aziende pubbliche è un impegno normato da legge 150 del 2000.

DEFINIZIONE DEL GRUPPO DI LAVORO: indicare chi ricoprirà quali ruoli e ogni membro deve
sapere ciò che deve fare e quando. = Organigramma

ANALISI DELLA SITUAZIONE E DEI FABBISOGNI DI COMUNICAZIONE


Per capire il territorio su cui andiamo a muoverci:
- analisi della comunicazione della concorrenza (per az. private)
- Analisi dei posizionamenti (=collocazione nella mente dei target) dei concorrenti
- Valutazione dell’investimento in comunicazione della concorrenza
- Analisi della percezione della brand image della concorrenza
- Analisi della percezione die prodotti della concorrenza da parte del consumatore Quindi
proseguo con :
- analisi della comunicazione d’impresa come corporale identity (identità aziendale) storica e
attuale (= recuperare le vecchie campagne pubblicitarie per capire che storia abbiamo
raccontato ai consumatori negli anni)
- Valutazione della corrispondenza della corporale identiy aziendale (immagine che l’azienda
vuole darsi) con la corporale image nel pubblico (immagine che il pubblico ha dell’impresa)
- Analisi del posizionamento aziendale
- Valutazione dell’investimento in comunicazione della ns impresa
- Analisi della percezione dei prodotti da parte del consumatore
- Analisi sulla abitudini dei consumatori abituali e dei consumatori potenziali
- Analisi attuale e prospettica del sistema impresa (dal punto di vista cultura, orientamenti
strategici aspetti economici e finanziari, competitivi e organizzativi) e dal punto di vista della
comunicazione organizzazione, risultati raggiunti, risorse e competenze

FORMULAZIONE DEI PRINCIPI GUIDA E FISSAZIONE DEGLI OBIETTIVI


Aspetto più delicato, strategico.
- definizione della vision, la missione aziendale e dei valori perseguiti
- Definizione degli obiettivi e dei principi guida coerenti con la mission e la brand identity
aziendale
- Gli obiettivi devono essere ottenuti con la comunicazione in un arco temporale di almeno un
anno e devono essere: raggiungibili, specifici, coerenti, condivisi e controllabili

DEFINIZIONE DELLE STRATEGIE E DELLE AZIONI


- alla luce degli obiettivi strategici si valutano le tattiche e strumenti di comunicazione più adatti
- Vengono elaborati programmi strategici e operativi di comunicazione specifica (di brand,
marketing, economico-finanziaria, organizzativa) con relativi budget di investimento
- La strategia individuata deve rispondere a: dove voglio andare? Come ? Come verificare i
risultati?

Definizione dei contenuti del piano di comunicazione:


- definizione dei target (a chi?)
- Scelta dell'oggetto da comunicare (cosa?)
- Scelta dei media migliori (come comunico?)
- Pianificazione dei tempi (quando comunico?)
- Definizione e allocazione delle risorse professionale ed economiche (con quali risorse?)
Monitoraggio dei risultati:
- attivazione di meccanismi di feedback e montaggio delle azioni
- Terminato îl periodo pianificato dal Piano di comunicazione si valutano i risultati raggiunti
evidenziando i punti di debolezza e di forza .
- La Protopubblicità
- Spesso quando si sente parlare del mestiere del pubblicitario, quest’ultimo viene ammantato
di un aura messianica.
- Il pubblicitario è dipinto come una sorta di stregone, un guru, uno sciamano capace di stregare
il consumatore o prevedere le tendenze future del consumo.
- Se così fosse, un testo come questo, che raccoglie dispense e materiali didattici per il corso
di Tecniche della comunicazione pubblicitaria, non potrebbe che essere un manuale per un
“Apprendista stregone”.
- Non è per questa ragione che questo testo ha questo titolo ovviamente.
- Anzi il titolo scelto è volutamente ironico, proprio perché si vuole riportare ad umane
proporzioni il rapporto tra creatività, pubblicità e mercato.
- Ma allo stesso tempo vuole ricordare la ballata “L’apprendista stregone” di Goethe nella quale
si narra di uno stregone che si assenta dal suo studio, raccomandando al giovane apprendista
di fare le pulizie.
- Quest'ultimo si serve di un incantesimo del maestro per dare vita a una scopa affinché
compia il lavoro al posto suo.
- La scopa continua a rovesciare acqua sul pavimento, come le è stato ordinato, fino ad
allagare le stanze: quando si rende conto di non conoscere la parola magica per porre fine
all'incantesimo, l'apprendista spezza la scopa in due con l'accetta, col solo risultato di
raddoppiarla, perché entrambi i tronconi della scopa continuano il lavoro.
- Solo il ritorno del maestro stregone rimedierà al disastro.
- La morale della ballata è chiara: meglio non cominciare qualcosa che non si sa come finire.
- L'apprendista stregone è una persona che applica metodi o tecniche che non è in grado di
padroneggiare, col rischio di provocare danni irreversibili per tutta la collettività.
- Queste dispense in qualche modo desiderano invece porre le basi di una forma mentis che
consenta di attuare metodi, tecniche, processi e comportamenti professionalmente corretti.
- In queste dispense non si troveranno strani sortilegi, ma un metodo rigoroso per creare una
comunicazione pubblicitaria e d’impresa:
- che riduca al minimo i rischi di investire in una comunicazione senza ritorno economico, che
rispetti il consumatore e la sua intelligenza, e che non sacrifichi sull’altare del controllo la
creatività e l’originalità nel linguaggio.
- Il corso è organizzato in una decine di unità didattiche multidisciplinari che risultano
particolarmente utili come materiale sussidiario per gli studenti dei corsi di tecniche della
comunicazione da me svolti.
- Ma la struttura a schede può risultare particolarmente agevole anche per docenti universitari e
insegnanti di scuola superiore di tecniche della comunicazione pubblicitaria, di comunicazione
d’impresa, e di grafica pubblicitaria.
- Infine, la lettura di queste dispense può risultare di grande utilità anche a tutti coloro che
desiderano conoscere meglio il modo in cui la comunicazione pubblicitaria viene pensata,
ideata, prodotta, valutata, misurata, organizzata e gestita.
- Centrale a tal proposito è comprendere che la pubblicità è la risultante di quello che io ho
definito come il triangolo della comunicazione pubblicitaria.
- Costituito da tre elementi fondamentali tra loro sinergici:
- PRODOTTO, MERCATO E LINGUAGGIO.
- POST-TEST Definizione:I post test sono ricerche effettuate dopo la veicolazione del materiale
pubblicitario prodotto.
- PRE-TEST Definizione: il pre-test, sono ricerche effettuate precedentemente la messa in
onda o la stampa della pubblicità.
- IL MODELLO DAGMAR
- Influenzato dal modello AIDA questo modello sintetizza le tecniche di analisi che attualmente
vengono effettuate sulla pubblicità.
- Influenzato dal modello AIDA questo modello DAGMAR sintetizza le tecniche di analisi che
attualmente vengono effettuate sulla pubblicità.
- Ogni tecnica di analisi si concentra un particolare aspetto della pubblicità e ottiene dei dati che
sono utili per comprendere la funzionalità e l’efficacia del messaggio pubblicitario.
- ANALISI DEL GRADIMENTO E CURVA DI KAPFERER
- Il gradimento , anche se potrebbe rappresentare uno strumento tautologico di misurazione
dell’efficacia della pubblicità, in realtà costituisce un indicatore ambiguo, di dubbia
interpretazione, spesso assolutamente spurio.
- Non vi sono prove empiriche che la pubblicità più gradita sia quella che meglio riesce a
veicolare il messaggio che si intende trasmettere.
- Comunque, nel 1982 Kapferer riesce a dimostrare con la sua famosa curva la relativa
indipendenza della variabile gradimento nella efficacia della pubblicità.

- Primi 3 capitoli del modulo 3


- Caxton pubblicò il suo annuncio nel : 1477
- Carosello terminò il : 1° Gennaio del 1977
- I primi annunci pubblicitari sono del : I secolo d.c.
- I primi esempi di pubblicità elettorale sono stati trovati a : Pompei
- Il direttore creativo è a capo : dell’art Director e del Copy Writer
- Il gigante buono è stato ideato per i caroselli da : ferrero
- Il primo annuncio con immagini è del : 1518
- Il primo annuncio pubblicitario con delle immagini è stato realizzato con la tecnica : Xilografia
- Il settore Media prepara : il Media Planning
- Il settore new business è anche definito come settore : sviluppo
- In Italia le campagne comparative dirette : esistono e sono state introdotte da una decina d’anni
- L’immagine coordinata di un messaggio pubblicitario permette di : accrescere l’efficacia del
messaggio
- La coppia creativa è composta dal : art Director e il copy Writer
- La pubblicità nasce per far nascere : Il desiderio
- Le agenzie di pubblicità derivano dalle officine : grafiche
- Le campagne di comunicazione politica : sono considerabili delle campagne pubblicitarie che hanno
come committenza partiti o politici
- Le campagne di prodotto si ripartiscono in : campagne di lancio, mantenimento e penetrazione
- Le campagne istituzionali sono campagne : che mirano a migliorare l’immagine dell’azienda
- Le campagne multimediali sono campagne : che usano più mezzi di comunicazione
- Le campagne pubblicitarie di Benetton si possono definire come : Advocasy
- Le campagne pubblicitarie monosoggetto : sono le campagne in cui di mantiene la stessa impostazione
grafica e l’immagine della campagna è sempre la stessa
- Le origini dell’agenzia di pubblicità derivano da agenzie : interne come per Ferrero
- Nel reparto Account esiste la figura professionale del : Account Excutive
- Nella direzione generale esiste un settore : studi e ricerche
- Nella direzione generale possiamo trovare la figura professionale del : progress
- Quando nasce Carosello in Italia : il 3 febbraio del 1957
- Toulouse – Lautrec era : Un pittore
- Tracce di pubblicità sono rintracciabili : nei mercati di epoca Medioevale
- Una campagna di medio periodo dura : da 2 a 6 mesi
- Una campagna locale è : una campagna pubblicitaria diffusa in piccolo territorio ( comune, provincia,
regione)
-

- TEORIE E TECNICHE DI COMUNICAZIONE DI MASSA


- AVVERTENZE PER LO STUDENTE: PER LA PREPARAZIONE DELL’ESAME
CONCENTRATI SUI MODULI 1 (escluso capitolo di MEYROWITZ e domande 4 5 6
del capitolo 8) E 2 PERCHE’ NEI TEST DA 30 NON COMPARE COMPLETAMENTE IL
MODULO 3 se non i primi 2 capitoli TEST FINE CAPITOLO IN ORDINE DI MODULO
- MODULO 1
- 1. LE COMUNICAZIONI DI MASSA: teorie e modelli
- 1.1. L’atto di nascita delle CDM è concordemente fissato con: l’invenzione della stampa a caratteri
mobili da parte di Gutenberg (Le comunicazioni di massa).
- 1.2. Prima caratteristica comunicativa dei media è che essi instaurano una relazione tra emittente e
ricettori del tipo: uno/molti (Le comunicazioni di massa).
- 1.3. Il flusso delle informazioni dei media tradizionali (radio, giornali e televisione) può essere definito:
monodirezionale (Le comunicazioni di massa).
- 1.4. La teoria ipodermica sostiene che i messaggi dei media penetrano: senza mediazioni e in modo
identico su tutto il pubblico di massa (Teoria ipodermica e ricerca amministrativa).
- 1.5. La teoria ipodermica è fondata su un modello comunicativo di impronta: behaviorista (Teoria
ipodermica e ricerca amministrativa).
- 1.6. Da un punto di vista sociologico, la società di massa descrive la condizione degli individui come
soggetti: isolati e atomizzati (Teoria ipodermica e ricerca amministrativa).
- 1.7. Il primo tentativo di superamento della teoria ipodermica si ha con: il modello di Lasswell (Il
modello di Lasswell).
- 1.8. Le teorie degli effetti limitati si fondano sull’idea che il soggetto che si espone ad un messaggio
mediatico: non è una tabula rasa (La teoria degli effetti limitati: l’approccio empirico e psicologico).
- 1.9. Si parla di decodifica aberrante di un contenuto di un messaggio quando esso viene interpretato in
modo:
- radicalmente difforme rispetto all’intenzione del comunicatore (La teoria degli effetti limitati:
l’approccio empirico e psicologico).
- 1.10. Il flusso della comunicazione a due fasi vede oltre ai media la presenza del: leader d’opinione
(L’approccio empirico - sociologico: il flusso della comunicazione a due fasi).
- Avvertenze: mentre nei test da 10 saranno presenti le parentesi, in quelli da 30 non usciranno
- 2. DALLA TEORIA FUNZIONALISTA AL CULTURAL STUDIES
- La sociologia funzionalista è stata inaugurata da: Talcott Parsons.
- Il funzionalismo opera un significativo passaggio: dallo studio degli effetti dei media a quello delle loro
funzioni nella società.
- Il funzionalismo di Parsons concepisce i media come un: sottosistema del sistema-società.
- L’individuo dei funzionalisti è stato definito un: drogato culturale.
- In ambito funzionalista si è sviluppato il paradigma di ricerca cosiddetto: degli “usi e gratificazioni”.
- La teoria critica si identifica storicamente nel gruppo di studiosi che ha fatto capo alla Scuola: DI
Francoforte.
- Secondo gli studiosi della scuola di Francoforte non si deve parlare di cultura di massa ma di: industria
culturale.
- Per etica del loisir si intende etica del: del tempo libero.
- L’orientamento dei Cultural studies preferisce compiere ricerche sulla base di: metodi qualitativi
- Il contributo fondamentale della Scuola di Birmingham sta nell’avere evidenziato: la natura polisemica
del testo. 3. I PRINCIPALI MODELLI DELLA COMUNICAZIONE DI MASSA
- Le quattro macro-aree della storia dei mezzi di comunicazione sono legate a: telefono, telegrafo,
televisione, ICT.
- La comunicazione rappresenta la chiave d’accesso ad almeno quattro dimensioni della vita quotidiana:
informativa, relazionale, partecipativa, esplorativa.
- Il modello matematico-informazionale ha luogo tra: due macchine, due umani, una macchina e un
essere umano.
- La teoria matematico-informazionale è incentrata sul problema della: trasmissione del segnale fisico.
- I padri fondatori del modello matematico-informazionale sono: Shannon e Weaver.
- La trasformazione nel modello semiotico-informazionale si gioca sul piano di: codici e dei sottocodici.
- Secondo Eco e Fabbri, quando il messaggio trasmesso secondo le intenzioni del committente viene
trasformato in qualcosa d’altro si verifica: una codifica aberrante.
- L’incomprensione del messaggio per disparità di codici tra emittente e ricevente implica: differenti
competenze linguistiche.
- Secondo il modello semiotico-testuale, il testo è: un ingranaggio complesso, centrato su sostanze
espressive e molti codici.
- Nel modello semiotico-testuale, i destinatari non commisurano i messaggi a codici riconoscibili, ma ad
insiemi di: pratiche testuali.
- 4. GLI EFFETTI A LUNGO TERMINE DELLA COMUNICAZIONE DI MASSA
- Secondo gli studi più recenti sulla comunicazione di massa, l’esposizione prolungata ai media
influenza: la percezione della realtà.
- Nel processo di costruzione sociale del significato, i media si rivelano: agenti attivi.
- Originariamente, l’ipotesi dell’agenda setting è stata elaborata in riferimento: alla stampa.
- Il potere di agenda si rivela un effetto: a lungo termine.
- La teoria della coltivazione è stata elaborata da: Georg Gerbner.
- Secondo la teoria della coltivazione, i media terminano: una omogeneizzazione della cultura.
- Secondo la teoria della spirale del silenzio, gli individui che hanno opinioni minoritarie, finiscono per:
tacitarle.
- Secondo la teoria della spirale del silenzio, gli individui si adeguano all’opinione pubblica perché:
temono l’isolamento.
- Secondo la teoria del knowledge gap, gli individui con un elevato livello socio-economico hanno: più
opportunità di acquisire informazioni.
- Nel modello semiotico-testuale, i destinatari non commisurano i messaggi a codici riconoscibili, ma ad
insiemi di: Pratiche testuali.
-
- 5. GLI APPROCCI DI STUDIO AI NEW MEDIA
- I principali approcci di studio ai new media si sono sviluppati a partire dagli anni: Ottanta del
Novecento.
- La prima fase dell’approccio sociologico, determinata dal passaggio dalla tecnologia al medium, è
caratterizzata da una crescente attenzione per: La natura di medium.
- A causa del crescente problema della descolarizzazione il compito formativo: Non è più demandato in
esclusiva alla scuola.
- La cultura della scuola è stata dominata storicamente: dalla monomedialità.
- I processi di apprendimento, determinati dalla scuola, definiscono conoscenze di tipo: concettuale-
dichiarativo.
- Nella prospettiva della media education si rinnova la figura del discente, il quale diventa: Attivo nella
costruzione del proprio sapere.
- Il mastery learning prevede che i contenuti disciplinari vengano: scomposti in unità didattiche discrete.
- La comunità di apprendimento implica: la condivisione sociale di compiti e strumenti.
- L’approccio psicologico-cognitivo ai new media si avvale dei contributi di: Derrick De Kerckhove e
Sherry Turkle.
- Secondo De Kerckhove, le psico-tecnologie rappresentano estensioni: della mente.
-
- 6. LA MEDIA EDUCATION FRA TRADIZIONE E SFIDA DEL NUOVO
- Le caratteristiche della comunicazione digitale sono: la cross-medialità, la multimodalità e la UGC.
- Per cross-medialità si intende l’emancipazione delle diverse categorie di messaggi: dagli strumenti e
dalle tecnologie a partire dalle quali è possibile accedervi.
- Per multimodalità si intende: buona tecnologia che consente di trasferire in termini multimodali lo
stesso messaggio.
- Per UGC si intende: il contenuto generato dall'utente.
- Il social networking indica: la costruzione di reti sociali.
- Per multitasking si intende: la capacità del soggetto, grazie ai nuovi media, di eseguire
contemporaneamente compiti diversi
- Il quick thinking o pensiero breve consiste: nell'attivazione di una pronta risposta ai problemi
- Con il termine ubiquitous learning si intende: un apprendimento in qualsiasi luogo e da qualsiasi luogo
- Con il termine pervasive learning si intende: un apprendimento pervasivo
- Per media educator si intende: una figura che facilita, agevola e accompagna i processi di
appropriazione critica dei contenuti
-
- 7. LOGICHE DELLA NOTIZIABILITA’ – NO TEST
- 8.COMUNICAZIONE E LINGUAGGIO: L’ANALISI DELLA CONVERSAZIONE
- Per innatismo linguistico s’intende che: le principali caratteristiche del linguaggio sono già presenti nel
cervello dal momento della nascita, come una sorte di patrimonio genetico”, l’essere umano è l’unica
specie che può sviluppare abilità linguistiche
- L’ipotesi della relatività linguistica (o di Sapir-Whorf) sostiene che: è il linguaggio a determinare modi e
forme di pensiero, motivazioni, modelli culturali e anche conseguentemente la struttura sociale e le
relazioni tra le persone
- La competenza linguistica è: sempre acquisita
- Indicare quale dei seguenti non è una capacità dell’atto linguistico: atto interlocutorio
- La capacità del linguaggio di descrivere gli stati delle cose è: atto locutorio
- La capacità del linguaggio di produrre (in modo volontario o involontario) delle conseguenze nella
situazione è un: atto perlocutorio
- La capacità del linguaggio di affermare o promettere qualcosa sulla base di regole stabilite
convenzionalmente è: un atto illocutorio
- Cosa s’intende per reciprocità delle aspettative in una situazione comunicativa: i parlanti si aspettano
dall’altro l’intenzione di voler comprendere e comunicare
- Quale delle seguenti affermazioni NON è esatta: il rapporto tra uomo e realtà sociale e mondo della
vita non è in nessun caso legato al linguaggio
- Quale delle seguenti affermazioni rispetto ai parlanti e alla competenza linguistica è esatta: quasi tutti i
parlanti mentre sono impegnati a comunicare verbalmente, nella maggior parte dei casi non sono
consapevoli delle procedure. Si tende a “dare per scontato” tutti i procedimenti linguistici ed i tipi di atto
comunicativi adoperati
- 9. COMUNICAZIONE, CONOSCERE, TEORIE DELLA PARTECIPAZIONE
- Indicare quale delle seguenti affermazioni è errata: non c’è nessun legame tra comunicazione e
conoscenza
- La relazione tra comunicazione e conoscenza può essere vista secondo 4 aspetti differenti, indicare
quali di questi aspetti non riguarda la relazione tra comunicazione e conoscenza: comunicazione non
verbale
- La relazione tra comunicazione e conoscenza può essere vista secondo 4 aspetti differenti, indicare
quali di questi aspetti non riguarda la relazione tra comunicazione e conoscenza: tecnologia e medium
- Uno SCHEMA: è una struttura cognitiva atta a suggerire una rappresentazione di un testo o un evento,
pertanto è una struttura astratta che guida l’organizzazione della conoscenza
- La funzione di uno schema concettuale è: un modello mentale, un costrutto che struttura le diverse
rappresentazioni sociali che ha l’individuo nella propria psiche e gli permette di avere un modello
mentale di un’idea, di un’opinione, di un soggetto
- Indicare come si forma uno schema mentale: si forma “assemblando” i tratti più interessanti e più
salienti in una relazione strutturata e omogenea che offre informazioni maggiori di quelle fornite dai
singoli elementi
- La conoscenza: non è una semplice acquisizione di informazioni, à la ricerca e la costruzione di
significati veicolati da testi e situazioni, presuppone la condivisione di codici
- Il processo d’inferenza testuale, permette: di collegare la lettura di ciò che si legge in un determinato
momento (un libro, un film) a quanto letto o visto in precedenza
- Indicare quale delle seguenti affermazioni è errata: i piani della conoscenza sono delle superfici lisce
che permettono all’informazione di indirizzarsi in modo chiaro verso l’attivazione meccanica di
informazioni standardizzate, conoscere significa accumulare informazioni
- 10. MEDIA CULTURA E SOCIETÀ E RETI
- Indicare che cos’è la COMUNICAZIONE DI MASSA: Le comunicazioni di massa comprendono le
istituzioni e le tecniche grazie alle quali gruppi specializzati impiegano strumenti (stampa, radio, film per
diffondere un contenuto simbolico) a pubblici ampi, eterogenei e fortemente dispersi.
- Indicare che cosa NON è da intendersi come qualità della “massa”, per cui possiamo dire che la massa
è: è sempre critica, cosciente e consapevole dei processi comunicativi.
- Quale delle seguenti affermazioni sui mass-media di massa è ERRATA: I mass media non sono mai
legati a logiche commerciali ed industriali.
- L’esperienza sociale è caratterizzata da due dimensioni fondamentali: L’identità sociale e la rete
sociale.
- Indicare che cos’ è una rete sociale: L’insieme di persone a cui sono collegato da una forma qualsiasi di
relazione sociale.
- Che cosa studia la scienza delle Reti: Studia le proprietà delle aggregazioni sociali e le modalità con cui
queste si trasformano.
- Indicare che cosa NON caratterizza un legame debole, quale di queste definizioni è sbagliata: I legami
deboli non possono mai trasformarsi con il tempo in legami forti
- Per Granovetter, a proposito di legami deboli e reti sociali sono vere le seguenti affermazioni tranne
una. Indicare quale delle seguenti affermazioni è ERRATA: I legami deboli sostituiscono i legami forti,
infatti, i legami deboli sostituiscono l’esperienza diretta, faccia a faccia con gli altri, a favore di quella che
si ha in rete, è sempre così più amici si hanno nei social network meno amici si hanno nella vita reale,
così gli individui si isolano inevitabilmente.
- Alla luce delle considerazioni sui legami sociali e le relazioni, possiamo dire che IL MEDIUM: È un
oggetto sociotecnico, cioè ogni artefatto in grado di permettere ai soggetti di superare i vincoli della
comunicazione faccia a faccia, la situazione interattiva più naturale, e sviluppare relazioni e legami socio-
relazionali.
- L’elaborazione digitale dell’informazione ha almeno 4 vantaggi, quale di questi non è un vantaggio
della digitalizzazione rispetto alle forme tradizionali di comunicazione analogica: Più facile per gli utenti
interpretare e capire i testi complessi presentati in formato digitale, un libro in digitale, ad esempio
un’e-book è più facile da comprendere che uno tradizionale su carta.
- 11. I NUOVI MEDIA
- Indicare quale dei seguenti non è un principio ispiratore dei nuovi media digitali: Testualità tipografica.
- Indicare quale dei seguenti non è un principio ispiratore dei nuovi media digitali: Innovazione.
- Quale tra le seguenti affermazioni NON è vera e NON coinvolge la convergenza digitale, che avvia una
totale reingegnerizzazione e ri-sestimatizzazione dei media: La convergenza elimina definitivamente i
media tradizionali che non hanno più senso di esistere, come la radio tradizionale e la stampa, o come il
libro cartaceo che sono destinati a scomparire per sempre.
- Quale tra i seguenti concetti NON coinvolge la convergenza digitale, che avvia una totale re-
ingegnerizzazione e ri-sestimatizzazione dei media: Torchio tipografico: La convergenza elimina
definitivamente i media tradizionali che non hanno più senso di esistere, come la radio tradizionale e la
stampa, o come il libro cartaceo che sono destinati a scomparire per sempre, ciò porta da un scomparsa
dei CARATTERI TIPOGRAFICI.
- I media on demand sono la configurazione “finale” della convergenza multimediale. Per raggiungere al
più presto offerte di “media on demand” cosa però NON occorre prima fare o tener conto …: I media on-
demand impediscono agli utenti di scegliere i programmi che vogliono vedere, per tanto, i media
domandano attenzione, on demand agli utenti a prescindere dei loro gusti.
- Quale dei seguenti fattori ha permesso lo sviluppo del web e della comunicazione tra computer:
Sull’adozione universale del cosiddetto Internet Protocol, un protocollo informatico unico per tutto il
pianeta che permette ai computers di dialogare e scambiarsi dati ed informazioni.
- Per interattività si intende…:Le possibilità che il medium offre all’utente di interagire con esso, indica il
livello di libertà che l’utente ha di linkare e saltare da una parte all’altra dell’opera, fermare la fruizione
per poi riprenderla a proprio piacimento, analizzare con slow motion o ingrandimenti parti dell’opera,
cambiare in corso di fruizione l’opera stessa.
- La convergenza cerca di rispondere al bisogno di: La sempre maggiore domanda di prodotti audiovisivi
tematici, cioè “verticali” e di registrare i prodotti audiovisivi per formare un “archivio casalingo”, di
distinguere sempre più fra contenuti e servizi, fra offerta gratuita e offerta a pagamento.
- Il bisogno di “contaminare” i vari media con le nuove caratteristiche di linguaggio dei new media,
ovvero con l’interattività e, sua odierna evoluzione, diviene l’ipermedialità …: L’ipermedialità è la
capacità di usare informazioni eterogenee, quali grafica, audio, video e testo, connessi tra loro in
maniera non sequenziale L’ipermedialità utilizza simultaneamente più media, integrandoli in un unico
oggetto comunicativo: testi, immagini, suoni, filmati, animazioni, ecc.
- La domanda in crescita di fruizioni “emozionanti”, per esempio con modalità di fruizione che
coniughino la simulazione – come la realtà virtuale immersiva - nella fiction e perfino nella non-fiction
comporta: Uno sviluppo della convergenze multimediale che sembra ripercorrere lo sviluppo dei media
tradizionali, un ritorno della logica della stampa moderna di Gutenberg.
-
- 12. LA CONVERGENZA DIGITALE
- Indicare quali di questi non sono dei nuovi media: Libro.
- Indicare quali tra i seguenti è un nuovo media: E-book.
- Indicare cosa s’intende per convergenza digitale: Lo scenario contemporaneo, di inizio millennio,
contraddistinto dall’emergere dei nuovi media intesi non come dispositivi tecnici ma come strumenti
che hanno un impatto sulle nostre pratiche sociali, culturali, comunicative, professionali.
- Indicare quali processi hanno riguardato l’effetto dei nuovi media sulla società…: Virtualizzazione dei
processi economici, nuove attività lavorative di tipo cognitivo, educazione a distanza con una didattica
2.0, innovazione dei processi industriali, finanziarizzazione dell’economia, globalizzazione delle merci e
dei servizi, e-commerce.
- Il passaggio dalla logica analogica dei vecchi media a quella digitale dei nuovi media: Riguarda
specialmente l’attività di fruizione (personale vs fruizione di massa).
- Nella Cultura Convergente, dove i vecchi e i nuovi media collidono, dove si incrociano i media
grassroots e quelli delle corporation, dove il potere dei produttori e quello dei consumatori
interagiscono in modi imprevedibili (Jenkins, 2006) Cosa non s’incontra il: non vi è cooperazione ed
interazione tra i diversi media che rimangono separati.
- Ad Henry Jenkins, interessano le logiche partecipative legate ai media e ai processi culturali e favorite,
in questo ambito, da un lato, dai processi di demediazione (Missika, 2007), de-professionalizzazione,
autorialità diffusa, dall’altro, dall’aumento delle potenzialità tecnologiche dei media in direzione
dell’interattività. Per Henry Jenkins: L’inter-attività è una proprietà della tecnologia, mentre la
partecipazione è una proprietà della cultura.
- Indicare cosa intende H. Jenkins con de professionalizzazione: La comunicazione non è più a vantaggio
dei soli professionisti, non solo i giornalisti tradizionali ogni utente in rete può commentare e produrre
informazione.
- Indicare cosa intende H. Jenkin per autorità diffusa: La produzione fatta dagli utenti, di video,
informazioni, commenti, siti, ogni utente in Rete è un autore, e sono così diffusi nelle reti conoscenze e
pratiche comunicative.
- Indicare cosa s’intende per cultura partecipativa: All’interno di una cultura partecipativa, i soggetti
sono convinti dell’importanza del loro contributo e si sentono in qualche modo connessi gli uni con gli
altri (o, perlomeno, i partecipanti sono interessati alle opinioni che gli altri hanno delle loro creazioni).
-
- 13. OLTRE IL SENSO DEL LUOGO
- Indicare chi è l’auotre di un classico degli studi sui media, come OLTRE IL SENSO DEL LUOGO: JOSHUA
MEYROWITZ.
- Gli studiosi dei media elettronici hanno osservato che i media: Aumentano le capacità di superare
limiti precedenti della comunicazione: spazio, tempo, barriere fisiche.
- Per Joshua Meyrowitz , come era stato prima per Marshal McLuhan, l’impatto dei nuovi modelli di
flusso informativo sul comportamento sociale: Prescinde dalla sola attenzione al contenuto del
messaggio: in passato si riteneva che propaganda, stampa e radio potessero provocare.
- Nel suo libro Oltre il senso del luogo indicare a quale scuola teoria si inspira Joshua Meyrowitz: Alla
Scuola di Torono (Harold Innis, Walter J. Ong, Marshall McLuhan) che studiava il rapporto tra media e
tecnologia, e ad uno studioso della sociologia del quotidiano come Eving Goffmann.
- Indicare cosa significa che i media cambiano la relazione tra scena e retroscena - come sosteneva a
proposito delle relazioni sociali Erving Goffman - facendo diventare la vita di tutti un palcoscenico in cui
recitare una parte ed indossare una maschera: Che gli utenti vivono nell’epoca dei media elettronici in
due “ambienti” (“scena” e “retroscena”) dove gli “attori” recitano il proprio ruolo in modo differente a
seconda del tipo di situazione (“palcoscenico”), del ruolo in essa e della composizione del pubblico. I vari
sé che vengono proiettati non sono solo delle maschere indossate, ma personalità a cui ci si affeziona: a
forza di recitare un ruolo, esso pare più reale per il nostro pubblico, ma anche per noi stessi.
- Quale delle seguenti affermazioni è ERRATA e non concorde con quanto sostiene Joshua Meyrowitz
nel suo Oltre il senso del luogo …: I media hanno uniformato il pubblico, il processo di omologazione ha
fatto diventare persone diverse un unico solo pubblico disinteressato alla realtà esterna ed interessata
solo a fatti ed eventi locali, l’interesse ai fatti ed alle cose della dimensione pubblica è diminuita.
- Joshua Meyrowitz presenta un'analisi dettagliata di due medium in particolare, si concentra su due
media per ogni categoria (media elettronici e carta stampata): la televisione e il libro.
- A proposito della televisione cosa NON sostiene Meyrowitz: La televisione contraddice quello che
McLuhan diceva a proposito del Villaggio Globale, per villaggio globale si intende un mondo piccolo,
delle dimensioni di un villaggio, all'interno del quale si annullano le distanze fisiche e culturali e dove stili
di vita, tradizioni, lingue, etnie sono rese sempre più internazionali.
- Secondo Meyrowitz…: Mentre i media della carta stampata a separare tipi diversi di individui in sistemi
informativi separati, mentre i media elettronici favoriscono l’unione di tipi diversi di individui in sistemi
informativi integrati.
- Per Meyrowitz la televisione crea un’arena collettiva. Quale delle seguenti affermazioni NON è una
conseguenza dell’arena collettiva creata dalla televisione: Proteste, scandali, incidenti esistevano anche
prima dell’avvento dei media elettronici e con i media elettronici non è cambiato nulla, la radio e la
televisione non hanno in nessun modo accentuato l’interesse del pubblico per la cronaca e per i temi di
scandalo e gossip.
- MODULO 2
- 1. LA RELAZIONE COMUNICATIVA
- La relazione comunicativa è : Un sistema dove i comportamenti sono circolari.
- Le condizioni e le disposizioni soggettive della comunicazione sono: Intenzionalità, impegno, interesse.
- L'impegno/sforzo si manifesta in due processi: Apprendimento e organizzazione.
- Le condizioni e pre-requisiti strutturali della comunicazione sono: Mondo comune, posizione/status
sociale degli interlocutori, possesso/conoscenza di codici e canali.
- Le regole comunicative: Sono influenzate dalle relazioni sociali.
- Le regole comunicative della prossemica: Sono anche regole sociali.
- Il codice è: Il sistema di segni dai significati condivisi che ci permette di comunicare.
- Il medium secondo McLuhan è: Qualsiasi tecnologia che crei estensioni del corpo e dei sensi,
dall'abbigliamento al calcolatore.
- Per una adeguata trasmissione e comprensione dei significati i partecipanti alla comunicazione devono
disporre di: Competenze linguistiche, non verbali e specifiche legate all'uso di codici artificiali.
- Secondo Chomsky la competenza linguistica è: L'insieme di principi e di regole che governano tutte le
lingue umane.
-
- 2. RUOLI E FIGURE DELL’EMITTENTE E DEL RICEVENTE
-
- Nell'emittente possiamo individuare: Tre ruoli: animatore, autore e mandante.
- Lo status che assume un partecipante a un incontro o relazione comunicativa definisce un ricevente:
- destinatario, ricevente, ascoltatore occasionale e astante.
- Il ricevente indiretto: riceve il messaggio per il tramite di un altro soggetto.
- L'opinion leader è: colui che ha la capacità di influenzare l'opinione degli altri.
- L'interazione a distanza secondo Thompson è: mediata o quasi mediata.
- Essere interpellati o assistere: sono due principali relazioni tra emittente e pubblico che simulano la
relazione faccia a faccia o il rapporto personale.
- Il pubblico è: indica l'insieme di coloro che ricevono un messaggio di un emittente o fruiscono di un
testo.
- Nella relazione faccia a faccia: c'è condivisione di un comune sistema di riferimento spazio-temporale.
- Nella relazione mediata: non c'è condivisione dello stesso spazio temporale.
- La quasi interazione mediata: ha un flusso di comunicazione unidirezionale.
-
- 3. IL PROCESSO DI RICEZIONE
-
- La coppia concettuale “codifica/decodifica” è stata introdotta da: Shannon and Weaver
- La possibilità di comprensione/incomprensione in una relazione comunicativa dipende: dalle
caratteristiche degli stessi codici e dalla conoscenza, il possesso e l'uso dei codici da parte dei soggetti.
- I linguaggi/codici numerici risultano più efficaci ed efficienti: in riferimento al contenuto della
comunicazione.
- Il codice elaborato è: una lingua esplicita che tende a non dare nulla per scontato.
- L'elemento principale che fa scegliere un percorso centrale o periferico è: la rilevanza che un certo
problema ha per il destinatario.
- Esiste un legame tra comunicazione e cultura, nel senso che: la cultura influenza la comunicazione.
- Il successo di un'interazione si verifica se: si condivide lo schema interpretativo.
- Nella comunità relazionale i rapporti sono: simulati.
- La prossemica virtuale: cerca di ridurre le distanze.
- L'esposizione selettiva: mira a “proteggere” e confermare la propria visione del mondo.
-
- 4. IL RUMORE RELATIVO AI CODICI E AL CONTESTO
-
- Il rumore si può distinguere tra rumore riferito: All'aspetto relazionale e referenziale.
- Se il codice è semplice ed univoco: È più facile che ci sia un minor numero di incidenti.
- I rumori relativi ai codici dipendono anche: Dall'uso che ne fanno i soggetti che comunicano, in
particolare nei processi di codifica e decodifica.
- Il rumore è generato: Dalla limitata competenza nell'uso dei codici dalla parte dell'emittente o del
ricevente (o di entrambi).
- Una traduzione linguistica: È sempre anche una traduzione culturale.
- Le differenze culturali generano: Il rumore.
- I frames sono: Cornici o definizioni della situazione.
- Il pregiudizio e lo stereotipo sono: Forme di rumore.
- I frames sono detti comunemente: Culture
- Quando una persona contravviene a regole sociali: Crea un rumore nella comunicazione.
-
- 5. IL RUMORE CONSAPEVOLE
- L'incomprensione come costruzione comunicativa consapevole può assumere due modalità:
Conflittuale e ingannevole.
- La comunicazione conflittuale: Non costituisce una forma di rumore quando le intenzioni ostili dei
soggetti sono dichiarate.
- L'insinuazione, la diffamazione, e la calunnia sono: forme di comunicazione violenta.
- La menzogna è una: Distorsione volontaria.
- L'autenticità/attendibilità della figura dell'emittente è: una forma di inganno che occulta “chi” è il vero
soggetto della comunicazione.
- Le strategie volte ad accrescere la ridondanza di un messaggio sono: la ripetizione e la reiterazione.
- Il feedback è: Un meccanismo di monitoraggio e di controllo della comunicazione da parte
dell'emittente.
- Le radici della credibilità sono: Conoscenza, valori, affettività.
- Il rumore in una comunicazione è: Un limite ma anche un'opportunità.
- Il rumore: È una forma di refrattarietà all'influenza.
-
- COS’È LA CREDIBILITÀ?
- Secondo Aristotele la credibilità: una dimensione intrinseca della fonte.
- Le coordinate della credibilità come relazione sono: Scopo, risorsa, norma, orientamento all'uomo.
- Le radici della credibilità sono: Cognitivo, valutativo-normativo, affettivo-espressivo.
- I valori che fondano la credibilità possono variare in base a due riferimenti: Diverse modalità di
relazione sociale e categoria del tempo.
- È possibile distinguere due categorie della credibilità in base all'oggetto, al suo contenuto: Credibilità
informativa e normativa.
- La credibilità può avere un'estensione, può quindi essere: Specifica e generalizzata.
- La credibilità si può basare su diversi tipi di comunicazione/relazione: Complementare, simmetrica e
reciproca.
- Le diverse forme di credibilità richiedono un coinvolgimento/distacco del referente della
comunicazione rispetto: All'oggetto.
- Il senso di appartenenza a un gruppo: Porta ad attribuire maggiore credibilità a chi ne fa parte.
- Nella relazione complementare: I soggetti non possono scambiarsi i ruoli.
-
- CHI È CREDIBILE?
- L'emittente può assumere più ruoli: animatore, autore, mandante.
- Nel caso di relazioni tra individui l'integrità è rappresentata da un insieme di qualità come la: Dignità.
l'onestà, la serietà.
- Nel caso di un'organizzazione o un'istituzione l'integrità si presenta come: Storia e tradizione,
credibilità attuale e figure chiave.
- La mancanza di uno specifico interesse è visto come: Garanzia per la credibilità.
- La reputazione è: La credibilità provata.
- La credibilità del ruolo è la credibilità: Di cui gode il professionista perché appartiene a una categoria
prestigiosa.
- La credibilità nel ruolo è: Il modo in cui un agente sociale interpreta un certo ruolo risultando più o
meno credibile in quel ruolo.
- Tra i segni della credibilità ci sono: La facciata personale, lo stile comunicativo e la sicurezza della
fonte.
- I simboli dello status sociale o professionale: Sono segni della credibilità.
- La credibilità è: maggiore se il ricevente percepisce che il comunicatore non ha pianificato costruito il
suo messaggio con lo scopo di influenzarlo.
-
- 8. LA FIDUCIA E LE SUE FORME
- La messa in pubblico di “segreti oscuri” vuol dire: Perdita di credibilità.
- La “segregazione dei pubblici” è: Un modo per tenere sotto controllo il discredito.
- Costruire una nuova modalità di accreditamento è: Una strategia di riparazione al discredito.
- La credibilità mitica è: Un riconoscimento collettivo.
- La credibilità dell'emittente e la fiducia del destinatario: Sono due facce della stessa medaglia.
- La fiducia originaria: Ha le sue radici nella socializzazione.
- La fiducia: Può assumere diversi caratteri in relazione alle tre radici della credibilità.
- In corrispondenza dei diversi tipi di potere: Variano le figure di coloro che incarnano l'autorità e la base
della loro credibilità.
- La fiducia interpersonale specifica: È la fiducia rivolta ad agenti sociali individuali.
- La fiducia interpersonale istituzionalizzata: È la fiducia negli altri, nella gente in genere.
-
- 9. LA CIRCOLAZIONE SOCIALE
- La credibilità: Può essere trasferita.
- L'investitura è: Una forma di accreditamento.
- Il trasferimento di credibilità può essere: Un effetto “collaterale.
- La credibilità che un agente sociale conquista in una sfera d'azione può essere: Può essere trasferita in
un altro contesto.
- La credibilità nelle relazioni private: Si trasferisce anche nella sfera pubblica.
- La concorrenza per la credibilità può assumere la forma: Di una relazione simmetrica e/o di una
relazione complementare.
- Le strategie del discredito sono: Costruzione del nemico, calunnia e insinuazione, disconferma.
- Le patologie della credibilità vanno su un continuum di: Credulità /sospetto.
- La captatio benevolentiae è una strategia: Volta a creare familiarità e simpatia.
- La credibilità è più stabile e più sicura quando: C'è una relazione consolidata.
-
-
- 10. I RISCHI DELLA CREDIBILITÀ
- Quando un comunicatore ha un interesse a costruire una immagine credibile nel tempo che gli
consenta di continuare la collaborazione o lo scambio si tratta di una strategia di: Riduzione del rischio
dell'interazione.
- Le norme istituzionalizzate e i comportamenti virtuosi: Non sono una garanzia per il rapporto
credibilità/fiducia nel momento in cui i rapporti diventano sempre più distanziati e anonimi.
- Durkheim e Parsons dicevano: L'integrazione sociale implica l'interiorizzazione da parte degli individui
delle norme sociali e dei valori che le fondano.
- Le teorie della costruzione sociale della realtà e neo funzionalismo affermano che: La credibilità
dell'individuo nei suoi comportamenti sociali, non implica l'adesione sincera ai valori e alle norme, basta
una “parvenza” di sincerità.
- La “parvenza di sincerità” : Può diventare un meccanismo di riduzione della complessità.
- La parvenza di sincerità è: Un buon sostituto della sincerità soprattutto in società complesse e
differenziate.
- Il trasferimento della credibilità da un agente sociale ad un altro o da un contesto ad un altro: Presenta
numerosi rischi.
- Parlare a nome di un altro, facendosi forte del suo prestigio o rappresentatività per trarne vantaggio
senza alcuna autorizzazione a farlo: È la credibilità del millantatore.
- La credibilità del comunicatore è particolarmente influente quando: Il destinatario, per ragioni
oggettive e soggettive, non è in grado di valutare la fondatezza e la veridicità delle affermazioni
dell'emittente.
- La credibilità è decisiva quando: La verifica non può essere immediata, ma è possibile solo in un tempo
successivo.
-
- L’INFLUENZA E I NUOVI MEDIA
- Le ragioni che portano all'adesione a valori e norme subendo un certo tipo di influenza sono: Il bisogno
di trovare una “bussola”, il bisogno di approvazione sociale, il timore dell'isolamento.
- Chi crede di appartenere alla posizione vincente: acquista sicurezza riuscendo meglio a difendere e
promuovere la propria posizione nelle relazioni di vita quotidiana.
- Chi si sente isolato risulterà: Più restio ad esprimere le proprie opinioni e indebolirà i segni della sua
credibilità.
- La teoria della spirale del silenzio è stata elaborata da: Neumann.
- Nel generarsi di un processo di spirale del silenzio: Si viene a credere a ciò che si pensa che gli altri
credano.
- Oltre alla spirale del silenzio i processi mediante i quali il contenuto dei mass media raggiunge ed
influenza gli individui e i gruppi sono: La diffusione dell'informazione, l'agenda setting, la ricerca sulla
coltivazione, la offentlichkeit.
- La corrente empirica: Rifiuta l'idea di media potenti e valorizza il ruolo attivo del pubblico.
- I nuovi media sono: Cognitive.
- Lo sviluppo dei media induce: A creare nuovi tipi di azione e interazione e nuove forme di relazioni
sociali.
- Per Van Dijk l'essenza della rivoluzione attuale può essere riassunta nei termini: Integrazione e
interattività.
-
- 12. COMUNICAZIONE INTERCULTURALE
- I frames e le definizioni della situazione richiedono: Modelli di comportamento che non sempre sono
noti a persone provenienti da contesti culturali diversi per cui è possibile che vengano commessi errori.
- In ogni situazione comunicativa lo status dei soggetti: Dipende dalla specifica “struttura partecipativa”
che può variare da situazione a situazione in relazione ai ruoli.
- I comportamenti degli attori di una comunicazione inter-culturale: Sono condizionati non solo dalle
caratteristiche socio demografiche e psicologiche ma anche delle definizioni della situazione.
- La tipizzazione è quel processo per cui: Identifichiamo l'altro come appartenente ad un gruppo o
categoria sociale e gli attribuiamo quei caratteri che tipicamente attribuiamo a quella categoria.
- L'individualizzazione è quel processo: Per cui percepiamo l'altro nella sua unicità di personalità e di
comportamento.
- Gli stereotipi e i pregiudizi: Possono essere rimossi o messi in discussione con un interazione personale
diretta e durevole.
- La dimensione di profondità: È dimensione dell'intimità interpersonale.
- Il pregiudizio paternalistico è il pregiudizio: Del superiore nei confronti dell'inferiore.
- Un contesto democratico e pluralistico consente: Una maggiore espressione dell'identità culturale.
- I meccanismi di mantenimento della propria cultura e adesione/partecipazione alla cultura
maggioritaria sono: Integrazione, assimilazione, separazione, marginalizzazione.
-
- MODULO 3
- 1. PROTOPUBBLICITÀ
- La pubblicità nasce per far nascere: Il desiderio.
- I primi annunci pubblicitari sono del: I secolo d.C.
- I primi esempi di pubblicità elettorale sono stati trovati a: Pompei.
- Tracce di pubblicità sono rintracciabili: Nei mercati di epoca Medioevale.
- Caxton pubblico il suo annuncio nel: 1477.
- Il primo annuncio pubblicitario con delle immagini è stato realizzato con la tecnica: Xilografica.
- Il primo annuncio con immagini è del: 1518.
- Toulouse-Lautrec era: Un pittore.
- Quando nasce Carosello in Italia: Il 3 febbraio del 1957.
- Carosello terminò il: 1° Gennaio del 1977.
-
- 2. AGENZIA DI PUBBLICITÀ
- Le agenzie di pubblicità derivano dalle officine: Grafiche.
- Le origini dell'agenzia di pubblicità derivano da agenzie: Interne come per Ferrero.
- Il Gigante buono è stato ideato per i caroselli da: Ferrero.
- Nella Direzione Generale possiamo trovare la figura professionale del: Progress.
- Il settore new business è anche definito come settore: Sviluppo.
- Il settore Media prepara: Il media planning.
- La coppia creativa è composta dal: Art Director e il Copy Writer.
- Nel reparto Accout esiste la figura professionale del: Account Excutive.
- Nella direzione generale esiste un settore: Studi e Ricerche.
- Il Direttore creativo è a capo: Dell'art Director e del Copy Writer.
-
- 3. LA CAMPAGNA PUBBLICITARIA
- Una campagna locale è: Una campagna pubblicitaria diffusa in piccolo territorio (comune, provincia,
regione).
- Le campagne istituzionali sono campagne: Che mirano a migliorare l'immagine dell'azienda.
- Le campagne di prodotto si ripartiscono in: Campagne di lancio, mantenimento, penetrazione.
- Le campagne multimediali cono campagne: Che usano più mezzi di comunicazione.
- Una campagna di medio periodo dura: da 2 a 6 mesi.
- Le campagne di comunicazione politica: Sono considerabili delle campagne pubblicitarie che hanno
come committenza partiti o politici.
- L'immagine coordinata di un messaggio pubblicitario permette di: Accrescere l'efficacia del messaggio.
- In Italia le campagne comparative dirette: Esistono e sono state introdotte da una decina d'anni.
- Le campagne pubblicitarie di Benetton si possono definire come: advocasy.
- Le campagne pubblicitarie monosoggetto: Sono le campagne in cui si mantiene la stessa impostazione
grafica e l'immagine della campagna è sempre la stessa.
-
- 4. LA PIANIFICAZIONE PUBBLICITARIA E IL TARGET
- Per P. Kotler sostiene a tal punto la centralità del posizionamento da ritenere che: L'intero marketing–
mix “è essenzialmente l'applicazione dei dettagli tattici relativi alla strategia di posizionamento”.
- Per A. Ries e J. Trout, il posizionamento è l'elemento centrale applicato a: Ad un prodotto esistente.
- Per A. Bazzoffia, nell'operazione di posizionamento l'attenzione centrale deve essere posta su: Una
precisa determinazione del target, individuandone soprattutto gli aspetti psicologici.
- A quale autore è attribuibile questa definizione: “posizionare significa andare alla ricerca e prendere
possesso di uno spazio vuoto, ma rilevante, nella mente dei potenziali targets”: A. Bazzoffia.
- Nel documento della copy strategy è presente: Plus del prodotto e consumer benefit.
- Il “pubblico interno” è considerabile un: Target per la comunicazione.
- Per G. Fabris il posizionamento è una ‘conditio sine qua non' per l'affermazione: Della marca e una
premessa per una pubblicità di successo.
- “I brokers” sono un target appartenete al: Settore finanziario.
- Gli opinion leaders: Sono un target appartenete a gruppi di influenza.
- La comunità locale è anche definita come: Microcosmo.
-
- 5. LA PIANIFICAZIONE PUBBLICITARIA: i modelli storici della comunicazione
- La teoria ipodermica è anche definita come: Bullet Theory.
- Nella teoria ipodermica la massa destinataria del messaggio risulta essere: Indifferenziata, debole e
indifesa.
- Il modello Stimolo - Risposta prevede che il consumatore: Stimolato dal messaggio pubblicitario
compia l'azione di acquisto.
- Le variabili interveniente sono variabili di tipo: Psicologico.
- La teoria del ciclo di comunicazione a due fasi, prevede l'intervento di: opinion leaders.
- Gli opinion leaders: Possono aumentare o diminuire l'accettazione sociale del prodotto reclamizzato.
- Le variabili interveniente sono: Esposizione, percezione e memorizzazione selettiva.
- Per Two Step Flow si intende: La comunicazione a due fasi.
- Gli Opinion leaders sono anche definiti: Leader d'opinione.
- I 4 principali maestri della pubblicità si chiamano: Ogilvy, Bernbach, Seguela, Reevs.
-
- 6. LA PIANIFICAZIONE PUBBLICITARIA: altri modelli della comunicazione
- Il modello della comunicazione ideato di Shannon e Weaver si chiama: Informazionale.
- Nel Modello informazione, il flusso della comunicazione può essere interrotto da: Un rumore.
- Nel Modello informazione il flusso della comunicazione: Si attiva attraverso un apparecchio
trasmittente.
- Il modello semiotico informazionale si fonda sul concetto di: Decodifica.
- La “decodifica aberrante” può assumere la forma di: Incomprensione totale del messaggio o di
incomprensione del messaggio per disparità di codici.
- Nel modello semiotico informazionale destinatario ed emittente devono avere la: medesima
competenza linguistica ed enciclopedica.
- Il modello informazionale è del: 1949.
- Il modello semiotico testuale è stato ideato da: Eco e Fabri.
- Nel modello semiotico testuale il ricevente riceve: Insiemi testuali.
- Il modello semiotico testuale prevede che vi siano: Più emittenti.
-
- 7. LA PIANIFICAZIONE PUBBLICITARIA: i prodotti
- Convenzionalmente per la pubblicità si ripartiscono i beni in: Convenince Goods, Shopping Goods e
Specialty Goods.
- I tre elementi su cui dovrebbe essere fondata l'articolazione di un messaggio pubblicitario sono: Learn,
Feel, Do.
- Il processo di acquisto per i prodotti nel 1° quadrante è caratterizzato: Da un elevato livello di
coinvolgimento e da una prevalenza di fattori razionali.
- La pubblicità dei prodotti appartenenti all'area del primo quadrante dovrebbe essere impostata su
questa sequenza: LEARN – FEEL – DO.
- Appartengono al primo quadrante prodotti come: La casa l'automobile e i prodotti finanziari.
- La pubblicità dei prodotti appartenenti all'area del secondo quadrante dovrebbe essere impostata su
questa sequenza: DO - LEARN – FEEL.
- Nel terzo quadrante il processo di acquisto dei prodotti è fondato su: Un elevato livello di
emozionalità.
- La pubblicità dei prodotti appartenenti all'area del terzo quadrante dovrebbe essere impostata su
questa sequenza: FEEL – LEARN – DO.
- Appartengono al quarto quadrante prodotti come: Sigarette, liquori, birre e dolci.
- La pubblicità dei prodotti appartenenti all'area del quarto quadrante dovrebbe essere impostata su
questa sequenza: DO – FEEL – LEARN.
-
- 8. L’IDEA CREATIVA
- Il visual è: La parte fotografica e illustrativa di un annuncio.
- L'Headline negli spot televisivi è sostituito da quello che viene definito: Slogan.
- Il logotipo è: Un marchio realizzato con una scritta estesa elaborata graficamente.
- Il body-copy è: Il testo dell'annuncio.
- Il packshot è un particolare: Format grafico.
- Il pay-off è: Una promessa che fa l'azienda al consumatore.
- Il payoff è anche definito: Baseline.
- Il marchio è il simbolo che caratterizza: L'azienda.
- Il payoff è sempre vicino al: Marchio o al logotipo.
- Il marchio può essere definito anche come: Logotipo.
-
- 9. INVESTIMENTI
- La diminuzione degli investimenti pubblicitari fra il 1993 e il 1995 è dovuta a diversi fattori, fra cui: Una
fase di difficoltà per i prodotti di marca “di largo consumo” derivante dall'aumentato potere della
distribuzione.
- La stampa è stato mezzo su cui investire in pubblicità dagli anni '50 fino a: gli anni '80.
- Il predominio della stampa come mezzo pubblicitario era dovuto: Alla limitata disponibilità di
investimenti in pubblicità televisiva.
- I tre principali settori che investono di più in comunicazione pubblicitaria sono: Alimentari, automobili
e telecomunicazioni.
- Il settore alimentare investe prevalentemente sul mezzo: televisivo.
- Il settore farmaceutico-sanitario investe in pubblicità una quantità di denaro risibile su il seguente
mezzo:
- Affissione esterna.
- Il settore abbigliamento investe prevalentemente sul mezzo: stampa.
- Il settore automobilistico investe in pubblicità una quantità di denaro molto bassa rispetto agli altri
mezzi su il seguente mezzo: Affissione esterna.
- La maggiore azienda investitrice in pubblicità nel 2007 è stata: Telecom.
-
- 10 MEDIA PLANNING
- Fa parte dei media classici: La stampa periodica.
- Uno dei principali vantaggi dei quotidiani per la pubblicità: La tempestività.
- Uno dei principali svantaggi dei quotidiani per la pubblicità: La rapida obsolescenza.
- Uno dei principali svantaggi della stampa periodica per la pubblicità: Eccessivo affollamento
pubblicitario.
- Possiamo definire che l'affissione esterna abbia: Un notevole impatto sul consumatore.
- Uno dei principali svantaggi della radio per la pubblicità: Troppo spesso il radio ascoltatore è distratto.
- Uno dei principali svantaggi della pubblicità televisiva: Lo zapping.
- Uno dei principali vantaggi della pubblicità televisiva: La spettacolarità.
- Uno dei principali svantaggi dei bunner pubblicitari su internet: La scarsa memorizzazione da parte del
navigatore.
-
- 11.RICERCHE SULLA PUBBLICITA’
- In funzione delle tecniche usate le ricerche sulla pubblicità si dividono in: analisi quantitative e analisi
qualitative.
- Le analisi post-test vengono effettuate: su spot e materiale pubblicitario in versione definitiva.
- Rispetto al modello AIDA il fattore dell'attenzione viene misurato nel modello DAGMAR attraverso:
l'analisi del ricordo e del riconoscimento.
- L'analisi del ricordo è ideata da: Gallup, negli anni ’20.
- Nell'analisi del ricordo, il ricordo può essere misurato oltre che in forma spontanea anche come:
ricordo stimolato.
- L'analisi del riconoscimento è ideata da: Starc, negli anni '30.
- La curva del gradimento è stata ideata nel: 1982.
- Kapferer riesce a dimostrare: la relativa indipendenza della variabile gradimento nella efficacia della
pubblicità.
- Le ricerche fondate su interviste in profondità e colloqui di gruppo oppure attraverso l'impiego di
metodi proiettivi ed associativi nei tradizionali questionari si definiscono anche: Ricerche motivazionali.
- L'analisi attraverso un panel risulta funzionale solo se strutturata: come “diacronica” e “longitudinale”.
-
- 12.PIANO DI COMUNICAZIONE
- Ogni membro del gruppo di lavoro: deve sapere ciò che deve fare e quando agire.
- Nell'analisi della situazione occorre: esclusivamente analizzare della comunicazione della concorrenza.
- Analisi della comunicazione d'impresa prevede l'analisi di: corporale identity e corporale image.
- Per realizzare un buon piano di comunicazione occorre esplicitare: gli obiettivi e i principi guida
coerenti con la mission e la brand identity aziendale.
- Normalmente un piano di comunicazione dura circa: 1 anno.
- Gli obiettivi di un buon piano di comunicazione devono essere: raggiungibili, specifici, coerenti,
condivisi e controllabili.
- Alla luce degli obiettivi strategici da raggiungere: vengono elaborati programmi strategici e operativi di
comunicazione specifica.
- Nei contenuti del piano di comunicazione non può mancare: la definizione dei target da raggiungere.
- Durante lo sviluppo del piano di comunicazioni si raccolgono e si elaborano risultati provenienti da: i
meccanismi di feedback e di monitoraggio delle azioni di comunicazione attivate.
-
-

DOMANDE SOLO DEI TEST DA 30 MASSA


-
- All’interno delle teorie degli effetti limitati, l’approccio empirico-sociologico (P. Lazarsfeld, 1940 e
1955; B. Berelson-H. Gaudet, 1944; R. K. Merton, 1949) mette in evidenza che: esiste un flusso di
comunicazione a due fasi che prevede la presenza di un mediatore, detto opinion-leaders;
- Che cos’è il canale in teoria dell’informazione: in informatica e teoria dell’informazione, è il luogo fisico
attraverso cui avviene il trasferimento dei dti;
- Che cos’è la semantica: è l’analisi dei significati attribuiti ai segni, cioè a dei Referenti vengono
attribuiti dei significati;
- Che cos’è la sintassi? È l’analisi delle regole grammaticali;
- Che cos’è un blog: una pagina personale in rete gestita direttamente dall’utente;
- Che cos’è un genere televisivo (Casetti, Lumbelli e Wolf 1980) è da cosa è costituito: un genere
televisivo è costituito da un insieme di regole testuali, culturalmente determinante, e da uno specifico
sub-universo semantico, una sorta di cornice format che caratterizza il contenuto
- Che cosa caratterizza specificatamente in una società di massa di tipo moderno: non tanto la quantità
ma il tipo di relazioni tra gli individui e tra gli individui e la società attraverso i mezzi di comunicazione di
massa o generalisti
- Che cosa s’intende per disfunzione narcotizzante dei media della comunicazione: il cittadino informato
e interessato può compiacersi per tutto quello che sa, senza accorgersi che si astiene dal decidere e
dall’agire
- Che cosa s’intende per meccanismo di identificazione nella cultura dei media di massa: proponendo
modelli di comportamento, assolve ad una “funzione integrativa” della vita reale, assolvendo al bisogno
umano di immaginazione;
- Che cosa s’intende per pragmatica della comunicazione: l’analisi della relazione fra codici, individui che
li utilizzano e i comportamenti connessi all’uso
- Chi è l’emittente del messaggio: colui che emette il messaggio;
- Cosa intendeva dire Marshal McLuhan con l’espressione il medium è il messaggio: la forma è più
importante ed evidente del contenuto, il medium comunica innanzitutto se stesso come medium, ogni
medium va studiato in base ai criteri strutturali in base ai quali organizza la comunicazione
- Cosa intendeva dire Mc Luhan con la formula “villaggio globale”: che la comunicazione ha reso il
mondo intero una sorta di villaggio globale o grande paese;
- Cosa prevede il modello dell’analisi del contenuto di H. Lasswell (1948) e cosa egli intende studiare… i
simboli-chiave e gli slogan della politica sia con mezzi materiali, che con mezzi simbolici. La guerra
simbolica fa uso dei media e si chiama propaganda: cioè “un uso abile dei significati in situazioni
favorevoli”;
- Cosa s’intende in sociologia per gruppo sociale: l’insieme dei soggetti che si conoscono, hanno rapporti
stabili, sono consci di una comune appartenenza, interagiscono finalisticamente;
- Cosa si intende e quali sono i presupposti della teoria funzionalista, dove si tratta l’analisi di fenomeni
culturali e sociali nei termini delle funzioni che essi svolgono in un sistema socio-culturale: la società è
concepita come in un insieme di parti interconnesse, nel quale nessuna parte può esse compresa se
isolata dalle altre;
- Cosa si intende per industria culturale: la produzione di prodotti culturali segue la stessa logica di ogni
altra produzione industriale. I prodotti culturali, i film, i programmi radiofonici, le riviste, testimoniano la
stessa razionalità tecnica, lo stesso schema di remunerazione e di pianificare del management della
fabbricazione in serie di automobili e di progetti urbanistici;
- Cosa si intende per stereotipizzazione operata dei medici è: gli stereotipi sono un elemento
indispensabile per organizzare e anticipare le esperienze della realtà sociale che il soggetto compie. La
divisione del contenuto televisivo in diversi generi ha portato allo sviluppo di formule fisse che
determinano le modalità;
- Cosa significa l’espressione: “non è possibile non comunicare”.. che chiunque si trovi in una situazione
sociale è comunque la sorgente di un flusso informativo, indipendentemente dalla propria
intenzionalità, dall’efficacia dall’atto comunicativo o dalla comprensione reciproca;
- Cosa significa mass media: è l’unione del termine inglese “mass” con la parola latina “media”, plurale
di “medium”
- Cosa sosteneva la teoria ipodermica dei media: che gli individui raggiunti dai messaggi dei mezzi di
comunicazione di massa ne vengono manipolati. È dunque molto attenta alla propaganda (controllo di
opinioni e atteggiamenti mediante il trattamento dei simboli);
- Da alcuni decenni è in atto una rivoluzione delle comunicazioni i cui principali fattori responsabili sono
la globalizzazione e abbattimento delle frontiere; in tal senso Internet è strumento: sia di informazione,
sia di intrattenimento, sia di pubblicità, sia di commercio;
- Da cosa derivano i giornali contemporanei, che sono stati a lungo il principale mezzo di trasmissione
delle informazioni a un pubblico di massa: derivano dai pamphlet e dai fogli di informazione del ‘700
- Espressione della società industriale (G. Tarde, 1890; G. Le Bon, 1891, J. Ortega y Gasset, 1930; S.
Giacotin, 1939) la massa NON è differenziata ed attiva nella fruizione dei messaggi
- Il riferimento teorico della teoria della Scuola di Francoforte è: Karl Marx
- In una pionieristica ricerca sulla città, Park attribuisce importanza alla stampa, che viene vista: come
fattore di stabilità, di modernizzazione ed aiuto alla diffusione di una cultura nazionale (assimilazione
della comunità immigrati)
- L’avvento della radio, del cinema e della televisione: ha ridotto l’influenza sociale dei giornali
- La comunicazione analogica è essenzialmente ogni tipo di comunicazione, che si serve di immaginare
per analogia, cioè è una comunicazione: non verbale;
- La comunicazione paradossale si basa sulla teoria del doppio legame, un messaggio è codificato è
codificata in modo che: 1) asserisce qualcosa 2) asserisce qualcosa sulla propria asserzione 3) queste
due asserzioni si escludono a vicenda, in modo che ci sia un paradosso, un controsenso, un’affermazione
ambigua
- Le innovazioni tecnologiche del XX secolo hanno modificato il volto delle telecomunicazioni, quale
delle seguenti affermazioni però è sbagliata: vi è stato un ritorno alla comunicazione faccia a faccia e di
persona preferita a forme di interazione in rete;
- Le norme istituzionalizzate e i comportamenti virtuosi: non sono una garanzia per il rapporto
credibilità/fiducia nel momento in cui i rapporti diventano sempre più distanziati e anonimi
- Nel confronto scontro tra la teoria critica, la teoria psicologica-sperimentale e la teoria della ricerca
amministrativa, quale delle tre rischia di ridursi a mera tecnica di ricerca, di raccolta, di classificazione di
dati “oggettivi” e si preclude la possibilità di verità, in quanto programmaticamente ignora le proprie
mediazioni sociali (Wolf 1992). Quale rischia di diventare un semplice “sondaggismo” di massa la teoria
della ricerca amministrativa
- Nella teoria funzionalista dei media, la funzione dei media viene assimilata all’uso strumentale che il
pubblico fa dei media, al fine di soddisfarei propri bisogni e riceverne una gratificazione: bisogna capire
il perché i pubblici scelgono i media. In tal senso, la ricerca sociale sui media l’attenzione si sposta: verso
cosa fanno gli operatori di comunicazione con i pubblici ali usi e gratificazioni che i pubblici traggono dal
consumo mediale
- Per la “teoria culturologica della comunicazione” secondo la definizione di cultura proposta da Edgar
Morin, i media operano tramite un meccanismo di proiezione, e questo… ha una “funzione evasiva” (si
vive per procura una realtà immaginaria)
- Per la scuola di Francoforte i media trasmettono: rappresentano la realtà secondo l’ideologia della
classe dominante (i ricchi)
- Per la teoria funzionalista dei media: l’individuo fa propri i valori sociali del sistema culturale,
desumendo da altri attori del sistema ciò che ci si aspetta da lui. Egli apprende “le aspettative inerenti al
proprio ruolo e diventa membro della società a pieno titolo”
- Per MERTON la devianza nasce quando l'individuo non aderisce ai fini della società, non accettando,
pertanto, ogni status e ruolo socialmente prestabilito e deviando dalle norme che rendono funzionale il
mantenimento dell’ordine sociale.
- Quale dei seguenti aspetti di Internet invece di essere positive è negativo: spinge a trascurare le
interazioni con familiari e amici prossimi fisicamente e più vicini geograficamente
- Quale dei seguenti è un personal media: computer
- Quale dei seguenti media non è un mass-medium: telefono
- Quale dei seguenti medium è new media a media digitale: Iphone
- Quale delle seguenti caratteristiche NON riguarda un personal computer: è un medium analogico
- Quale delle seguenti informazioni contraddice ciò che la teoria funzionalista dei media prescrive:
sviluppo di conflitto e tensione (smantellamento e devianza dai valori condivisi - e produzione di
squilibri)
- Quale delle seguenti non è una funzione della comunicazione: la funzione matematica, serve per
calcolare infinitamente e derivate nella comunicazione digitale
- Quale delle seguenti non è una teoria della comunicazione: la teoria degli effetti illimitati
- Quale tra i seguenti aspetti negativi di internet si può rilevare con il tempo un elemento positivo
espande e arricchisce la rete dei rapporti sociali e permette di mantenere più contatti anche a distanza,
e trasformare magari tramite i social network rapporti deboli in rapporti forte
- Quali delle seguenti modifiche NON si possono attribuire agli effetti dei media sulla società: modifiche
biologiche (sul corpo stesso dell’uomo, ad esempio aumentano la capacità di memoria della mente
umana)
- Quali sono le caratteristiche del pubblico dei media di massa secondo le teorie critiche dei media e
secondo quella che è una visione tradizionale del pubblico il pubblico è un’entità omogenea, non ha
gusti né preferenze, è una massa informe
- Quali tipi di bisogni NON soddisfa secondo i teorici degli usi e delle gratificazioni l’uso dei media:
bisogna di consapevolezza proponga delle dinamiche socio-politiche e d’informazione specializzata
- Quando ci si riferisce ad un singolo mezzo di comunicazione, si deve usare il termine “MASS MEDIUM”,
peraltro adoperato anche nella letteratura scientifica anglosassone: sempre
- Secondo Edgar Morin, che cosa NON è una cultura intesa in senso antropologico: la cultura è qualcosa
che s’impara solo a scuola e nelle agenzie di formazione e le persone di cultura possono occupare posti
più elevati nella scuola sociale rispetto alle persone ignoranti o senza cultura, non a casa, ad
amministrare la cultura, i comuni nominano un assessore alla cultura
- Secondo John Thompson, i mass media non impediscono il pensiero critico e le persone non sono
ricettori passivi dei messaggi mediatici. È possibile distinguere tre tipi di interazione, quale dei seguenti
tipi di interazione non è presente nella società mediale: simil-interazione o interazione virtuale: avviene
in rete, è in competenza, e face to face tramite video-chat (es, internet)
- Secondo la teoria funzionalista dei media: la società come sistema tende verso l’integrazione degli
individui, i
- quali vengono collocati e si collocano in situazioni sociali (status) ed in ruoli (cioè attività sociali)
definiti dalla società che li ha organizzati e prima ancora previsti
- Una Radio Instore è: una radio che è proprio di una particolare catena di negozi
- Ordine alfabetico
- A causa del crescente problema della descolarizzazione il compito formativo: Non è più demandato in
esclusiva alla scuola.
- Ad Henry Jenkins, interessano le logiche partecipative legate ai media e ai processi culturali e favorite,
in questo ambito, da un lato, dai processi di demediazione (Missika, 2007), de-professionalizzazione,
autorialità diffusa, dall’altro, dall’aumento delle potenzialità tecnologiche dei media in direzione
dell’interattività. Per Henry Jenkins: L’inter-attività è una proprietà della tecnologia, mentre la
partecipazione è una proprietà della cultura.
- All’interno delle teorie degli effetti limitati, l’approccio empirico-sociologico (P. Lazarsfeld, 1940 e
1955; B. Berelson-H. Gaudet, 1944; R. K. Merton, 1949) mette in evidenza che: esiste un flusso di
comunicazione a due fasi che prevede la presenza di un mediatore, detto opinion-leaders;
- Alla luce delle considerazioni sui legami sociali e le relazioni, possiamo dire che IL MEDIUM: È un
oggetto sociotecnico, cioè ogni artefatto in grado di permettere ai soggetti di superare i vincoli della
comunicazione faccia a faccia, la situazione interattiva più naturale, e sviluppare relazioni e legami socio-
relazionali.
- Carosello terminò il: 1° Gennaio del 1977
- Caxton pubblico il suo annuncio nel: 1477
- Che cos’è il canale in teoria dell’informazione: in informatica e teoria dell’informazione, è il luogo fisico
attraverso cui avviene il trasferimento dei dati
- Che cos’è la semantica: è l’analisi dei significati attribuiti ai segni, cioè a dei Referenti vengono
attribuiti dei significati;
- Che cos’è la sintassi? È l’analisi delle regole grammaticali
- Che cos’è un blog: una pagina personale in rete gestita direttamente dall’utente
- Che cos’è un genere televisivo (Casetti, Lumbelli e Wolf 1980) è da cosa è costituito: un genere
televisivo è costituito da un insieme di regole testuali, culturalmente determinante, e da uno specifico
sub-universo semantico, una sorta di cornice format che caratterizza il contenuto
- Che cosa caratterizza specificatamente in una società di massa di tipo moderno: non tanto la quantità
ma il tipo di relazioni tra gli individui e tra gli individui e la società attraverso i mezzi di comunicazione di
massa o generalisti
- Che cosa s’intende per disfunzione narcotizzante dei media della comunicazione: il cittadino informato
e interessato può compiacersi per tutto quello che sa, senza accorgersi che si astiene dal decidere e
dall’agire
- Che cosa s’intende per meccanismo di identificazione nella cultura dei media di massa: proponendo
modelli di comportamento, assolve ad una “funzione integrativa” della vita reale, assolvendo al bisogno
umano di immaginazione
- Che cosa s’intende per pragmatica della comunicazione: l’analisi della relazione fra codici, individui che
li utilizzano e i comportamenti connessi all’uso
- Che cosa studia la scienza delle Reti: Studia le proprietà delle aggregazioni sociali e le modalità con cui
queste si trasformano
- Chi crede di appartenere alla posizione vincente: acquista sicurezza riuscendo meglio a difendere e
promuovere la propria posizione nelle relazioni di vita quotidiana
- Chi è l’emittente del messaggio: colui che emette il messaggio
- Chi si sente isolato risulterà: Più restio ad esprimere le proprie opinioni e indebolirà i segni della sua
credibilità.
- Con il termine pervasive learning si intende: un apprendimento pervasivo
- Con il termine ubiquitous learning si intende: un apprendimento in qualsiasi luogo e da qualsiasi luogo
- Cosa intendeva dire Marshal McLuhan con l’espressione il medium è il messaggio: la forma è più
importante ed evidente del contenuto, il medium comunica innanzitutto se stesso come medium, ogni
medium va studiato in base ai criteri strutturali in base ai quali organizza la comunicazione
- Cosa intendeva dire Mc Luhan con la formula “villaggio globale”: che la comunicazione ha reso il
mondo intero una sorta di villaggio globale o grande paese;
- Cosa prevede il modello dell’analisi del contenuto di H. Lasswell (1948) e cosa egli intende studiare… i
simboli-chiave e gli slogan della politica sia con mezzi materiali, che con mezzi simbolici. La guerra
simbolica fa uso dei media e si chiama propaganda: cioè “un uso abile dei significati in situazioni
favorevoli”;
- Cosa s’intende in sociologia per gruppo sociale: l’insieme dei soggetti che si conoscono, hanno rapporti
stabili, sono consci di una comune appartenenza, interagiscono finalisticamente
- Cosa s’intende per reciprocità delle aspettative in una situazione comunicativa: i parlanti si aspettano
dall’altro l’intenzione di voler comprendere e comunicare
- Cosa si intende e quali sono i presupposti della teoria funzionalista, dove si tratta l’analisi di fenomeni
culturali e sociali nei termini delle funzioni che essi svolgono in un sistema socio-culturale: la società è
concepita come in un insieme di parti interconnesse, nel quale nessuna parte può esse compresa se
isolata dalle altre;
- Cosa si intende per industria culturale: la produzione di prodotti culturali segue la stessa logica di ogni
altra produzione industriale. I prodotti culturali, i film, i programmi radiofonici, le riviste, testimoniano la
stessa razionalità tecnica, lo stesso schema di remunerazione e di pianificare del management della
fabbricazione in serie di automobili e di progetti urbanistici;
- Cosa si intende per stereotipizzazione operata dei medici è: gli stereotipi sono un elemento
indispensabile per organizzare e anticipare le esperienze della realtà sociale che il soggetto compie. La
divisione del contenuto televisivo in diversi generi ha portato allo sviluppo di formule fisse che
determinano le modalità;
- Cosa significa l’espressione: “non è possibile non comunicare”.. che chiunque si trovi in una situazione
sociale è comunque la sorgente di un flusso informativo, indipendentemente dalla propria
intenzionalità, dall’efficacia dall’atto comunicativo o dalla comprensione reciproca
- Cosa significa mass media: è l’unione del termine inglese “mass” con la parola latina “media”, plurale
di “medium”
- Cosa sosteneva la teoria ipodermica dei media: che gli individui raggiunti dai messaggi dei mezzi di
comunicazione di massa ne vengono manipolati. È dunque molto attenta alla propaganda (controllo di
opinioni e atteggiamenti mediante il trattamento dei simboli);
- Costruire una nuova modalità di accreditamento è: Una strategia di riparazione al discredito.
- Da alcuni decenni è in atto una rivoluzione delle comunicazioni i cui principali fattori responsabili sono
la globalizzazione e abbattimento delle frontiere; in tal senso Internet è strumento: sia di informazione,
sia di intrattenimento, sia di pubblicità, sia di commercio
- Da cosa derivano i giornali contemporanei, che sono stati a lungo il principale mezzo di trasmissione
delle informazioni a un pubblico di massa: derivano dai pamphlet e dai fogli di informazione del ‘700
- Da un punto di vista sociologico, la società di massa descrive la condizione degli individui come
soggetti: isolati e atomizzati.
- Durkheim e Parsons dicevano: L'integrazione sociale implica l'interiorizzazione da parte degli individui
delle norme sociali e dei valori che le fondano.
- È possibile distinguere due categorie della credibilità in base all'oggetto, al suo contenuto: Credibilità
informativa e normativa.
- Esiste un legame tra comunicazione e cultura, nel senso che: la cultura influenza la comunicazione.
- Espressione della società industriale (G. Tarde, 1890; G. Le Bon, 1891, J. Ortega y Gasset, 1930; S.
Giacotin, 1939) la massa NON è differenziata ed attiva nella fruizione dei messaggi
- Essere interpellati o assistere: sono due principali relazioni tra emittente e pubblico che simulano la
relazione faccia a faccia o il rapporto personale.
- Gli stereotipi e i pregiudizi: Possono essere rimossi o messi in discussione con un’interazione personale
diretta e durevole.
- I comportamenti degli attori di una comunicazione inter-culturale: Sono condizionati non solo dalle
caratteristiche socio demografiche e psicologiche ma anche delle definizioni della situazione
- I frames e le definizioni della situazione richiedono: Modelli di comportamento che non sempre sono
noti a persone provenienti da contesti culturali diversi per cui è possibile che vengano commessi errori
- I frames sono detti comunemente: Culture
- I frames sono: Cornici o definizioni della situazione.
- I linguaggi/codici numerici risultano più efficaci ed efficienti: in riferimento al contenuto della
comunicazione.
- I meccanismi di mantenimento della propria cultura e adesione/partecipazione alla cultura
maggioritaria sono: Integrazione, assimilazione, separazione, marginalizzazione.
- I media on demand sono la configurazione “finale” della convergenza multimediale. Per raggiungere al
più presto offerte di “media on demand” cosa però NON occorre prima fare o tener conto …: I media on-
demand impediscono agli utenti di scegliere i programmi che vogliono vedere, pertanto, i media
domandano attenzione, on demand agli utenti a prescindere dei loro gusti
- I nuovi media sono: Cognitive
- I padri fondatori del modello matematico-informazionale sono: Shannon e Weaver
- I primi annunci pubblicitari sono del: I secolo d.C.
- I primi esempi di pubblicità elettorale sono stati trovati a: Pompei.
- I principali approcci di studio ai new media si sono sviluppati a partire dagli anni: Ottanta del
Novecento.
- I processi di apprendimento, determinati dalla scuola, definiscono conoscenze di tipo: concettuale-
dichiarativo.
- I rumori relativi ai codici dipendono anche: Dall'uso che ne fanno i soggetti che comunicano, in
particolare nei processi di codifica e decodifica.
- I simboli dello status sociale o professionale: Sono segni della credibilità.
- I valori che fondano la credibilità possono variare in base a due riferimenti: Diverse modalità di
relazione sociale e categoria del tempo.
- Il bisogno di “contaminare” i vari media con le nuove caratteristiche di linguaggio dei new media,
ovvero con l’interattività e, sua odierna evoluzione, diviene l’ipermedialità …: L’ipermedialità è la
capacità di usare informazioni eterogenee, quali grafica, audio, video e testo, connessi tra loro in
maniera non sequenziale L’ipermedialità utilizza simultaneamente più media, integrandoli in un unico
oggetto comunicativo: testi, immagini, suoni, filmati, animazioni, ecc.
- Il codice è: Il sistema di segni dai significati condivisi che ci permette di comunicare.
- Il codice elaborato è: una lingua esplicita che tende a non dare nulla per scontato.
- Il contributo fondamentale della Scuola di Birmingham sta nell’avere evidenziato: la natura polisemica
del testo.
- Il Direttore creativo è a capo: Dell'art Director e del Copy Writer.
- Il feedback è: Un meccanismo di monitoraggio e di controllo della comunicazione da parte
dell'emittente.
- Il flusso della comunicazione a due fasi vede oltre ai media la presenza del: leader d’opinione
- Il flusso delle informazioni dei media tradizionali (radio, giornali e televisione) può essere definito:
- monodirezionale
- Il funzionalismo di Parsons concepisce i media come un: sottosistema del sistema-società.
- Il funzionalismo opera un significativo passaggio: dallo studio degli effetti dei media a quello delle loro
funzioni nella società
- Il Gigante buono è stato ideato per i caroselli da: Ferrero
- Il mastery learning prevede che i contenuti disciplinari vengano: scomposti in unità didattiche discrete
- Il medium secondo McLuhan è: Qualsiasi tecnologia che crei estensioni del corpo e dei sensi,
dall'abbigliamento al calcolatore.
- Il modello matematico-informazionale ha luogo tra: due macchine, due umani, una macchina e un
essere umano
- Il passaggio dalla logica analogica dei vecchi media a quella digitale dei nuovi media: Riguarda
specialmente l’attività di fruizione
- Il potere di agenda si rivela un effetto: a lungo termine
- Il pregiudizio e lo stereotipo sono: Forme di rumore
- Il pregiudizio paternalistico è il pregiudizio: Del superiore nei confronti dell'inferiore
- Il primo annuncio con immagini è del: 1518
- Il primo annuncio pubblicitario con delle immagini è stato realizzato con la tecnica: Xilografica.
- Il primo tentativo di superamento della teoria ipodermica si ha con: il modello di Lasswell
- Il processo d’inferenza testuale, permette: di collegare la lettura di ciò che si legge in un determinato
momento (un libro, un film) a quanto letto o visto in precedenza
- Il pubblico è: indica l'insieme di coloro che ricevono un messaggio di un emittente o fruiscono di un
testo
- Il quick thinking o pensiero breve consiste: nell'attivazione di una pronta risposta ai problemi
- Il ricevente indiretto: riceve il messaggio per il tramite di un altro soggetto
- Il riferimento teorico della teoria della Scuola di Francoforte è: Karl Marx
- Il rumore è generato: Dalla limitata competenza nell'uso dei codici dalla parte dell'emittente o del
ricevente (o di entrambi)
- Il rumore in una comunicazione è: Un limite ma anche un'opportunità
- Il rumore si può distinguere tra rumore riferito: All'aspetto relazionale e referenziale
- Il rumore: È una forma di refrattarietà all'influenza
- Il senso di appartenenza a un gruppo: Porta ad attribuire maggiore credibilità a chi ne fa parte
- Il settore Media prepara: Il media planning
- Il settore new business è anche definito come settore: Sviluppo
- Il social networking indica: la costruzione di reti sociali
- Il successo di un'interazione si verifica se: si condivide lo schema interpretativo
- Il trasferimento della credibilità da un agente sociale ad un altro o da un contesto ad un altro: Presenta
numerosi rischi
- Il trasferimento di credibilità può essere: Un effetto “collaterale
- In ambito funzionalista si è sviluppato il paradigma di ricerca cosiddetto: degli “usi e gratificazioni”
- In corrispondenza dei diversi tipi di potere: Variano le figure di coloro che incarnano l'autorità e la base
della loro credibilità.
- In ogni situazione comunicativa lo status dei soggetti: Dipende dalla specifica “struttura partecipativa”
che può variare da situazione a situazione in relazione ai ruoli
- In una pionieristica ricerca sulla città, Park attribuisce importanza alla stampa, che viene vista: come
fattore di stabilità, di modernizzazione ed aiuto alla diffusione di una cultura nazionale (assimilazione
della comunità immigrati)
- 100.Indicare che cos’ è una rete sociale: L’insieme di persone a cui sono collegato da una forma
qualsiasi di relazione sociale
- Indicare che cos’è la COMUNICAZIONE DI MASSA: Le comunicazioni di massa comprendono le
istituzioni e le tecniche grazie alle quali gruppi specializzati impiegano strumenti (stampa, radio, film per
diffondere un contenuto simbolico) a pubblici ampi, eterogenei e fortemente dispersi.
- Indicare che cosa NON caratterizza un legame debole, quale di queste definizioni è sbagliata: I legami
deboli non possono mai trasformarsi con il tempo in legami forti
- Indicare che cosa NON è da intendersi come qualità della “massa”, per cui possiamo dire che la massa
è: è sempre critica, cosciente e consapevole dei processi comunicativi.
- Indicare come si forma uno schema mentale: si forma “assemblando” i tratti più interessanti e più
salienti in una relazione strutturata e omogenea che offre informazioni maggiori di quelle fornite dai
singoli elementi
- Indicare cosa intende H. Jenkins per autorità diffusa: La produzione fatta dagli utenti, di video,
informazioni, commenti, siti, ogni utente in Rete è un autore, e sono così diffusi nelle reti conoscenze e
pratiche comunicative
- Indicare cosa intende H. Jenkins con de professionalizzazione: La comunicazione non è più a vantaggio
dei soli professionisti, non solo i giornalisti tradizionali ogni utente in rete può commentare e produrre
informazione
- Indicare cosa s’intende per convergenza digitale: Lo scenario contemporaneo, di inizio millennio,
contraddistinto dall’emergere dei nuovi media intesi non come dispositivi tecnici ma come strumenti
che hanno un impatto sulle nostre pratiche sociali, culturali, comunicative, professionali
- Indicare cosa s’intende per cultura partecipativa: All’interno di una cultura partecipativa, i soggetti
sono convinti dell’importanza del loro contributo e si sentono in qualche modo connessi gli uni con gli
altri (o, perlomeno, i partecipanti sono interessati alle opinioni che gli altri hanno delle loro creazioni)
- Indicare quale dei seguenti non è un principio ispiratore dei nuovi media digitali: Testualità tipografica
- Indicare quale dei seguenti non è un principio ispiratore dei nuovi media digitali: Innovazione
- Indicare quale dei seguenti non è una capacità dell’atto linguistico: atto interlocutorio
- Indicare quale delle seguenti affermazioni è errata: i piani della conoscenza sono delle superfici lisce
che permettono all’informazione di indirizzarsi in modo chiaro verso l’attivazione meccanica di
informazioni standardizzate, conoscere significa accumulare informazioni
- Indicare quale delle seguenti affermazioni è errata: non c’è nessun legame tra comunicazione e
conoscenza 114. Indicare quali di questi non sono dei nuovi media: Libro.
- Indicare quali processi hanno riguardato l’effetto dei nuovi media sulla società…: Virtualizzazione dei
processi economici, nuove attività lavorative di tipo cognitivo, educazione a distanza con una didattica
2.0, innovazione dei processi industriali, finanziarizzazione dell’economia, globalizzazione delle merci e
dei servizi, e-commerce.
- Indicare quali tra i seguenti è un nuovo media: E-book.
- L’approccio psicologico-cognitivo ai new media si avvale dei contributi di: Derrick De Kerckhove e
Sherry Turkle. 118. L’atto di nascita delle CDM è concordemente fissato con: l’invenzione della stampa a
caratteri mobili da parte di Gutenberg
- 119.L’avvento della radio, del cinema e della televisione: ha ridotto l’influenza sociale dei giornali
- L’elaborazione digitale dell’informazione ha almeno 4 vantaggi, quale di questi non è un vantaggio
della digitalizzazione rispetto alle forme tradizionali di comunicazione analogica: Più facile per gli utenti
interpretare e capire i testi complessi presentati in formato digitale, un libro in digitale, ad esempio
un’e-book è più facile da comprendere che uno tradizionale su carta.
- L’esperienza sociale è caratterizzata da due dimensioni fondamentali: L’identità sociale e la rete
sociale.
- L’incomprensione del messaggio per disparità di codici tra emittente e ricevente implica: differenti
competenze linguistiche.
- L’individuo dei funzionalisti è stato definito un: drogato culturale.
- L’ipotesi della relatività linguistica (o di Sapir-Whorf) sostiene che: è il linguaggio a determinare modi e
forme di pensiero, motivazioni, modelli culturali e anche conseguentemente la struttura sociale e le
relazioni tra le persone
- L’orientamento dei Cultural studies preferisce compiere ricerche sulla base di: metodi qualitativi 126.
La “parvenza di sincerità”: Può diventare un meccanismo di riduzione della complessità.
- La “segregazione dei pubblici” è: Un modo per tenere sotto controllo il discredito.
- La capacità del linguaggio di affermare o promettere qualcosa sulla base di regole stabilite
convenzionalmente è: un atto illocutorio
- La capacità del linguaggio di descrivere gli stati delle cose è: atto locutorio
- La capacità del linguaggio di produrre (in modo volontario o involontario) delle conseguenze nella
situazione è un: atto perlocutorio
- La captatio benevolentiae è una strategia: Volta a creare familiarità e simpatia.
- La competenza linguistica è: sempre acquisita
- 133.La comunicazione analogica è essenzialmente ogni tipo di comunicazione, che si serve di
immaginare per analogia, cioè è una comunicazione: non verbale;
- La comunicazione conflittuale: Non costituisce una forma di rumore quando le intenzioni ostili dei
soggetti sono dichiarate.
- La comunicazione paradossale si basa sulla teoria del doppio legame, un messaggio è codificato è
codificata in modo che: 1) asserisce qualcosa 2) asserisce qualcosa sulla propria asserzione 3) queste
due asserzioni si escludono a vicenda, in modo che ci sia un paradosso, un controsenso, un’affermazione
ambigua
- La comunicazione rappresenta la chiave d’accesso ad almeno quattro dimensioni della vita quotidiana:
- informativa, relazionale, partecipativa, esplorativa.
- La comunità di apprendimento implica: la condivisione sociale di compiti e strumenti.
- La concorrenza per la credibilità può assumere la forma: Di una relazione simmetrica e/o di una
relazione complementare.
- La conoscenza: non è una semplice acquisizione di informazioni, à la ricerca e la costruzione di
significati veicolati da testi e situazioni, presuppone la condivisione di codici
- La convergenza cerca di rispondere al bisogno di: La sempre maggiore domanda di prodotti audiovisivi
tematici, cioè “verticali” e di registrare i prodotti audiovisivi per formare un “archivio casalingo”, di
distinguere sempre più fra contenuti e servizi, fra offerta gratuita e offerta a pagamento.
- La coppia concettuale “codifica/decodifica” è stata introdotta da: Shannon and Weaver 142. La coppia
creativa è composta dal: Art Director e il Copy Writer.
- La corrente empirica: Rifiuta l'idea di media potenti e valorizza il ruolo attivo del pubblico.
- La credibilità che un agente sociale conquista in una sfera d'azione può essere: Può essere trasferita in
un altro contesto.
- La credibilità del comunicatore è particolarmente influente quando: Il destinatario, per ragioni
oggettive e soggettive, non è in grado di valutare la fondatezza e la veridicità delle affermazioni
dell'emittente.
- La credibilità del ruolo è la credibilità: Di cui gode il professionista perché appartiene a una categoria
prestigiosa. 147. La credibilità dell'emittente e la fiducia del destinatario: Sono due facce della stessa
medaglia.
- La credibilità è decisiva quando: La verifica non può essere immediata, ma è possibile solo in un tempo
successivo.
- La credibilità è più stabile e più sicura quando: C'è una relazione consolidata.
- La credibilità è: maggiore se il ricevente percepisce che il comunicatore non ha pianificato costruito il
suo messaggio con lo scopo di influenzarlo.
- La credibilità mitica è: Un riconoscimento collettivo.
- La credibilità nel ruolo è: Il modo in cui un agente sociale interpreta un certo ruolo risultando più o
meno credibile in quel ruolo.
- La credibilità nelle relazioni private: Si trasferisce anche nella sfera pubblica.
- La credibilità può avere un'estensione, può quindi essere: Specifica e generalizzata.
- La credibilità si può basare su diversi tipi di comunicazione/relazione: Complementare, simmetrica e
reciproca.
- La credibilità: Può essere trasferita.
- La cultura della scuola è stata dominata storicamente: dalla monomedialità.
- La dimensione di profondità: È dimensione dell'intimità interpersonale.
- La domanda in crescita di fruizioni “emozionanti”, per esempio con modalità di fruizione che
coniughino la simulazione – come la realtà virtuale immersiva - nella fiction e perfino nella non-fiction
comporta: Uno sviluppo della convergenza multimediale che sembra ripercorrere lo sviluppo dei media
tradizionali, un ritorno della logica della stampa moderna di Gutenberg.
- La fiducia interpersonale istituzionalizzata: È la fiducia negli altri, nella gente in genere.
- La fiducia interpersonale specifica: È la fiducia rivolta ad agenti sociali individuali.
- La fiducia originaria: Ha le sue radici nella socializzazione.
- La fiducia: Può assumere diversi caratteri in relazione alle tre radici della credibilità.
- La funzione di uno schema concettuale è: un modello mentale, un costrutto che struttura le diverse
rappresentazioni sociali che ha l’individuo nella propria psiche e gli permette di avere un modello
mentale di un’idea, di un’opinione, di un soggetto
- La mancanza di uno specifico interesse è visto come: Garanzia per la credibilità.
- La menzogna è una: Distorsione volontaria.
- La messa in pubblico di “segreti oscuri” vuol dire: Perdita di credibilità.
- La parvenza di sincerità è: Un buon sostituto della sincerità soprattutto in società complesse e
differenziate.
- La possibilità di comprensione/incomprensione in una relazione comunicativa dipende: dalle
caratteristiche degli stessi codici e dalla conoscenza, il possesso e l'uso dei codici da parte dei soggetti.
- 170.La prima fase dell’approccio sociologico, determinata dal passaggio dalla tecnologia al medium, è
caratterizzata da una crescente attenzione per: La natura di medium.
- La prossemica virtuale: cerca di ridurre le distanze.
- La pubblicità nasce per far nascere: Il desiderio.
- La quasi interazione mediata: ha un flusso di comunicazione unidirezionale.
- La relazione comunicativa è: Un sistema dove i comportamenti sono circolari.
- La relazione tra comunicazione e conoscenza può essere vista secondo 4 aspetti differenti, indicare
quali di questi aspetti non riguarda la relazione tra comunicazione e conoscenza: comunicazione non
verbale
- La relazione tra comunicazione e conoscenza può essere vista secondo 4 aspetti differenti, indicare
quali di questi aspetti non riguarda la relazione tra comunicazione e conoscenza: tecnologia e medium
177. La reputazione è: La credibilità provata.
- La sociologia funzionalista è stata inaugurata da: Talcott Parsons.
- La teoria critica si identifica storicamente nel gruppo di studiosi che ha fatto capo alla Scuola: DI
Francoforte.
- La teoria della coltivazione è stata elaborata da: Georg Gerbner.
- La teoria della spirale del silenzio è stata elaborata da: Neumann.
- La teoria ipodermica è fondata su un modello comunicativo di impronta: behaviorista.
- La teoria ipodermica sostiene che i messaggi dei media penetrano: senza mediazioni e in modo
identico su tutto il pubblico di massa
- La teoria matematico-informazionale è incentrata sul problema della: trasmissione del segnale fisico.
- La tipizzazione è quel processo per cui: Identifichiamo l'altro come appartenente ad un gruppo o
categoria sociale e gli attribuiamo quei caratteri che tipicamente attribuiamo a quella categoria.
- La trasformazione nel modello semiotico-informazionale si gioca sul piano di: codici e dei sottocodici.
- L'autenticità/attendibilità della figura dell'emittente è: una forma di inganno che occulta “chi” è il vero
soggetto della comunicazione.
- Le agenzie di pubblicità derivano dalle officine: Grafiche.
- Le caratteristiche della comunicazione digitale sono: la cross-medialità, la multimodalità e la UGC.
- Le condizioni e le disposizioni soggettive della comunicazione sono: Intenzionalità, impegno, interesse.
- Le condizioni e pre-requisiti strutturali della comunicazione sono: Mondo comune, posizione/status
sociale degli interlocutori, possesso/conoscenza di codici e canali.
- Le coordinate della credibilità come relazione sono: Scopo, risorsa, norma, orientamento all'uomo.
- Le differenze culturali generano: Il rumore.
- Le diverse forme di credibilità richiedono un coinvolgimento/distacco del referente della
comunicazione rispetto: All'oggetto.
- Le innovazioni tecnologiche del XX secolo hanno modificato il volto delle telecomunicazioni, quale
delle seguenti affermazioni però è sbagliata: vi è stato un ritorno alla comunicazione faccia a faccia e di
persona preferita a forme di interazione in rete;
- Le norme istituzionalizzate e i comportamenti virtuosi: Non sono una garanzia per il rapporto
credibilità/fiducia nel momento in cui i rapporti diventano sempre più distanziati e anonimi.
- 197.Le norme istituzionalizzate e i comportamenti virtuosi: non sono una garanzia per il rapporto
credibilità/fiducia nel momento in cui i rapporti diventano sempre più distanziati e anonimi 198. Le
origini dell'agenzia di pubblicità derivano da agenzie: Interne come per Ferrero.
- Le patologie della credibilità vanno su un continuum di: Credulità /sospetto.
- Le quattro macro-aree della storia dei mezzi di comunicazione sono legate a: telefono, telegrafo,
televisione, ICT.
- Le radici della credibilità sono: Cognitivo, valutativo-normativo, affettivo-espressivo.
- Le radici della credibilità sono: Conoscenza, valori, affettività.
- Le ragioni che portano all'adesione a valori e norme subendo un certo tipo di influenza sono: Il bisogno
di trovare una “bussola”, il bisogno di approvazione sociale, il timore dell'isolamento.
- Le regole comunicative della prossemica: Sono anche regole sociali.
- Le regole comunicative: Sono influenzate dalle relazioni sociali.
- Le strategie del discredito sono: Costruzione del nemico, calunnia e insinuazione, disconferma.
- Le strategie volte ad accrescere la ridondanza di un messaggio sono: la ripetizione e la reiterazione.
- Le teorie degli effetti limitati si fondano sull’idea che il soggetto che si espone ad un messaggio
mediatico: non è una tabula rasa
- Le teorie della costruzione sociale della realtà e neo funzionalismo affermano che: La credibilità
dell'individuo nei suoi comportamenti sociali, non implica l'adesione sincera ai valori e alle norme, basta
una “parvenza” di sincerità.
- 210.L'elemento principale che fa scegliere un percorso centrale o periferico è: la rilevanza che un certo
problema ha per il destinatario.
- L'emittente può assumere più ruoli: animatore, autore, mandante.
- L'esposizione selettiva: mira a “proteggere” e confermare la propria visione del mondo.
- L'impegno/sforzo si manifesta in due processi: Apprendimento e organizzazione.
- L'incomprensione come costruzione comunicativa consapevole può assumere due modalità:
Conflittuale e ingannevole.
- L'individualizzazione è quel processo: Per cui percepiamo l'altro nella sua unicità di personalità e di
comportamento.
- L'insinuazione, la diffamazione, e la calunnia sono: forme di comunicazione violenta.
- L'interazione a distanza secondo Thompson è: mediata o quasi mediata.
- L'investitura è: Una forma di accreditamento.
- Lo status che assume un partecipante a un incontro o relazione comunicativa definisce un ricevente:
destinatario, ricevente, ascoltatore occasionale e astante.
- Lo sviluppo dei media induce: A creare nuovi tipi di azione e interazione e nuove forme di relazioni
sociali.
- L'opinion leader è: colui che ha la capacità di influenzare l'opinione degli altri.
- Nel caso di relazioni tra individui l'integrità è rappresentata da un insieme di qualità come la: Dignità.
l'onestà, la serietà.
- Nel caso di un'organizzazione o un'istituzione l'integrità si presenta come: Storia e tradizione,
credibilità attuale e figure chiave.
- 224.Nel confronto scontro tra la teoria critica, la teoria psicologica-sperimentale e la teoria della
ricerca amministrativa, quale delle tre rischia di ridursi a mera tecnica di ricerca, di raccolta, di
classificazione di dati “oggettivi” e si preclude la possibilità di verità, in quanto programmaticamente
ignora le proprie mediazioni sociali (Wolf 1992). Quale rischia di diventare un semplice “sondaggismo”
di massa la teoria della ricerca amministrativa
- Nel generarsi di un processo di spirale del silenzio: Si viene a credere a ciò che si pensa che gli altri
credano
- Nel modello semiotico-testuale, i destinatari non commisurano i messaggi a codici riconoscibili, ma ad
insiemi di: Pratiche testuali.
- Nel processo di costruzione sociale del significato, i media si rivelano: agenti attivi.
- Nel reparto Accout esiste la figura professionale del: Account Excutive.
- Nella comunità relazionale i rapporti sono: simulati.
- Nella Cultura Convergente, dove i vecchi e i nuovi media collidono, dove si incrociano i media
grassroots e quelli delle corporation, dove il potere dei produttori e quello dei consumatori
interagiscono in modi imprevedibili (Jenkins, 2006) Cosa non s’incontra il: non vi è cooperazione ed
interazione tra i diversi media che rimangono separati.
- Nella direzione generale esiste un settore: Studi e Ricerche.
- Nella Direzione Generale possiamo trovare la figura professionale del: Progress.
- Nella prospettiva della media education si rinnova la figura del discente, il quale diventa: Attivo nella
costruzione del proprio sapere.
- Nella relazione complementare: I soggetti non possono scambiarsi i ruoli.
- Nella relazione faccia a faccia: c'è condivisione di un comune sistema di riferimento spazio-temporale.
- Nella relazione mediata: non c'è condivisione dello stesso spazio temporale.
- Nella teoria funzionalista dei media, la funzione dei media viene assimilata all’uso strumentale che il
pubblico fa dei media, al fine di soddisfarei propri bisogni e riceverne una gratificazione: bisogna capire
il perché i pubblici scelgono i media. In tal senso, la ricerca sociale sui media l’attenzione si sposta: verso
cosa fanno gli operatori di comunicazione con i pubblici ali usi e gratificazioni che i pubblici traggono dal
consumo mediale
- Nell'emittente possiamo individuare: Tre ruoli: animatore, autore e mandante.
- Oltre alla spirale del silenzio i processi mediante i quali il contenuto dei mass media raggiunge ed
influenza gli individui e i gruppi sono: La diffusione dell'informazione, l'agenda setting, la ricerca sulla
coltivazione, la offentlichkeit.
- Originariamente, l’ipotesi dell’agenda setting è stata elaborata in riferimento: alla stampa.
- Parlare a nome di un altro, facendosi forte del suo prestigio o rappresentatività per trarne vantaggio
senza alcuna autorizzazione a farlo: È la credibilità del millantatore.
- Per cross-medialità si intende l’emancipazione delle diverse categorie di messaggi: dagli strumenti e
dalle tecnologie a partire dalle quali è possibile accedervi.
- Per etica del loisir si intende etica del: del tempo libero.
- 244.Per Granovetter, a proposito di legami deboli e reti sociali sono vere le seguenti affermazioni
tranne una. Indicare quale delle seguenti affermazioni è ERRATA: I legami deboli sostituiscono i legami
forti, infatti, i legami deboli sostituiscono l’esperienza diretta, faccia a faccia con gli altri, a favore di
quella che si ha in rete, è sempre così più amici si hanno nei social network meno amici si hanno nella
vita reale, così gli individui si isolano inevitabilmente.
- Per innatismo linguistico s’intende che: le principali caratteristiche del linguaggio sono già presenti nel
cervello dal momento della nascita, come una sorte di patrimonio genetico”, l’essere umano è l’unica
specie che può sviluppare abilità linguistiche
- Per interattività si intende…:Le possibilità che il medium offre all’utente di interagire con esso, indica il
livello di libertà che l’utente ha di linkare e saltare da una parte all’altra dell’opera, fermare la fruizione
per poi riprenderla a proprio piacimento, analizzare con slow motion o ingrandimenti parti dell’opera,
cambiare in corso di fruizione l’opera stessa.
- Per la “teoria culturologica della comunicazione” secondo la definizione di cultura proposta da Edgar
Morin, i media operano tramite un meccanismo di proiezione, e questo… ha una “funzione evasiva” (si
vive per procura una realtà immaginaria)
- 248.Per la scuola di Francoforte i media trasmettono: rappresentano la realtà secondo l’ideologia della
classe dominante (i ricchi)
- Per la teoria funzionalista dei media: l’individuo fa propri i valori sociali del sistema culturale,
desumendo da altri attori del sistema ciò che ci si aspetta da lui. Egli apprende “le aspettative inerenti al
proprio ruolo e diventa membro della società a pieno titolo”
- Per media educator si intende: una figura che facilita, agevola e accompagna i processi di
appropriazione critica dei contenuti
- Per MERTON la devianza nasce quando l’individuo non aderisce ai fini della società, non accettando,
pertanto, ogni status e ruolo socialmente prestabilito e deviando dalle norme che rendono funzionale il
mantenimento dell’ordine sociale
- Per multimodalità si intende: buona tecnologia che consente di trasferire in termini multimodali lo
stesso messaggio.
- Per multitasking si intende: la capacità del soggetto, grazie ai nuovi media, di eseguire
contemporaneamente compiti diversi
- Per UGC si intende: il contenuto generato dall'utente.
- Per una adeguata trasmissione e comprensione dei significati i partecipanti alla comunicazione devono
disporre di: Competenze linguistiche, non verbali e specifiche legate all'uso di codici artificiali.
- Per Van Dijk l'essenza della rivoluzione attuale può essere riassunta nei termini: Integrazione e
interattività.
- Prima caratteristica comunicativa dei media è che essi instaurano una relazione tra emittente e
ricettori del tipo: uno/molti
- Quale dei seguenti aspetti di Internet invece di essere positive è negativo: spinge a trascurare le
interazioni con familiari e amici prossimi fisicamente e più vicini geograficamente
- Quale dei seguenti è un personal media: computer
- Quale dei seguenti fattori ha permesso lo sviluppo del web e della comunicazione tra computer:
Sull’adozione universale del cosiddetto Internet Protocol, un protocollo informatico unico per tutto il
pianeta che permette ai computers di dialogare e scambiarsi dati ed informazioni.
- 261.Quale dei seguenti media non è un mass-medium: telefono
- Quale dei seguenti medium è new media a media digitale: I-phone
- Quale delle seguenti affermazioni NON è esatta: il rapporto tra uomo e realtà sociale e mondo della
vita non è in nessun caso legato al linguaggio
- Quale delle seguenti affermazioni rispetto ai parlanti e alla competenza linguistica è esatta: quasi tutti i
parlanti mentre sono impegnati a comunicare verbalmente, nella maggior parte dei casi non sono
consapevoli delle procedure. Si tende a “dare per scontato” tutti i procedimenti linguistici ed i tipi di atto
comunicativi adoperati
- Quale delle seguenti affermazioni sui mass-media di massa è ERRATA: I mass media non sono mai
legati a logiche commerciali ed industriali.
- Quale delle seguenti caratteristiche NON riguarda un personal computer: è un medium analogico
- Quale delle seguenti informazioni contraddice ciò che la teoria funzionalista dei media prescrive:
sviluppo di conflitto e tensione (smantellamento e devianza dai valori condivisi - e produzione di
squilibri)
- Quale delle seguenti non è una funzione della comunicazione: la funzione matematica, serve per
calcolare infinitamente e derivate nella comunicazione digitale
- Quale delle seguenti non è una teoria della comunicazione: la teoria degli effetti illimitati
- Quale tra i seguenti concetti NON coinvolge la convergenza digitale, che avvia una totale re-
ingegnerizzazione e ri-sestimatizzazione dei media: Torchio tipografico: La convergenza elimina
definitivamente i media tradizionali
- che non hanno più senso di esistere, come la radio tradizionale e la stampa, o come il libro cartaceo
che sono destinati a scomparire per sempre, ciò porta da una scomparsa dei CARATTERI TIPOGRAFICI.
- Quale tra le seguenti affermazioni NON è vera e NON coinvolge la convergenza digitale, che avvia una
totale reingegnerizzazione e ri-sestimatizzazione dei media: La convergenza elimina definitivamente i
media tradizionali che non hanno più senso di esistere, come la radio tradizionale e la stampa, o come il
libro cartaceo che sono destinati a scomparire per sempre
- Quali delle seguenti modifiche NON si possono attribuire agli effetti dei media sulla società: modifiche
biologiche (sul corpo stesso dell’uomo, ad esempio aumentano la capacità di memoria della mente
umana)
- Quali sono le caratteristiche del pubblico dei media di massa secondo le teorie critiche dei media e
secondo quella che è una visione tradizionale del pubblico il pubblico è un’entità omogenea, non ha
gusti né preferenze, è una massa informe
- Quali tipi di bisogni NON soddisfa secondo i teorici degli usi e delle gratificazioni l’uso dei media:
bisogna di consapevolezza proponga delle dinamiche socio-politiche e d’informazione specializzata
- Quando ci si riferisce ad un singolo mezzo di comunicazione, si deve usare il termine “MASS MEDIUM”,
peraltro adoperato anche nella letteratura scientifica anglosassone: sempre 276. Quando nasce
Carosello in Italia: Il 3 febbraio del 1957.
- Quando un comunicatore ha un interesse a costruire una immagine credibile nel tempo che gli
consenta di continuare la collaborazione o lo scambio si tratta di una strategia di: Riduzione del rischio
dell'interazione.
- Quando una persona contravviene a regole sociali: Crea un rumore nella comunicazione.
- Se il codice è semplice ed univoco: È più facile che ci sia un minor numero di incidenti.
- Secondo Aristotele la credibilità: una dimensione intrinseca della fonte.
- Secondo Chomsky la competenza linguistica è: L'insieme di principi e di regole che governano tutte le
lingue umane.
- Secondo De Kerckhove, le psico-tecnologie rappresentano estensioni: della mente.
- Secondo Eco e Fabbri, quando il messaggio trasmesso secondo le intenzioni del committente viene
trasformato in qualcosa d’altro si verifica: una codifica aberrante.
- Secondo Edgar Morin, che cosa NON è una cultura intesa in senso antropologico: la cultura è qualcosa
che s’impara solo a scuola e nelle agenzie di formazione e le persone di cultura possono occupare posti
più elevati nella scuola sociale rispetto alle persone ignoranti o senza cultura, non a casa, ad
amministrare la cultura, i comuni nominano un assessore alla cultura
- Secondo gli studi più recenti sulla comunicazione di massa, l’esposizione prolungata ai media
influenza: la percezione della realtà.
- Secondo gli studiosi della scuola di Francoforte non si deve parlare di cultura di massa ma di: industria
culturale.
- Secondo il modello semiotico-testuale, il testo è: un ingranaggio complesso, centrato su sostanze
espressive e molti codici.
- 288.Secondo John Thompson, i mass media non impediscono il pensiero critico e le persone non sono
ricettori passivi dei messaggi mediatici. È possibile distinguere tre tipi di interazione, quale dei seguenti
tipi di interazione non è presente nella società mediale: simil-interazione o interazione virtuale: avviene
in rete, è in competenza, e face to face tramite video-chat (es, internet)
- Secondo la teoria del knowledge gap, gli individui con un elevato livello socio-economico hanno: più
opportunità di acquisire informazioni.
- Secondo la teoria della coltivazione, i media terminano: una omogeneizzazione della cultura.
- Secondo la teoria della spirale del silenzio, gli individui che hanno opinioni minoritarie, finiscono per:
tacitarle.
- Secondo la teoria della spirale del silenzio, gli individui si adeguano all’opinione pubblica perché:
temono l’isolamento.
- 293.Secondo la teoria funzionalista dei media: la società come sistema tende verso l’integrazione degli
individui, i quali vengono collocati e si collocano in situazioni sociali (status) ed in ruoli (cioè attività
sociali) definiti dalla società che li ha organizzati e prima ancora previsti
- 294. Si parla di decodifica aberrante di un contenuto di un messaggio quando esso viene interpretato
in modo:
- radicalmente difforme rispetto all’intenzione del comunicatore 295. Toulouse-Lautrec era: Un pittore.
- Tra i segni della credibilità ci sono: La facciata personale, lo stile comunicativo e la sicurezza della
fonte.
- Tracce di pubblicità sono rintracciabili: Nei mercati di epoca Medioevale.
- Un contesto democratico e pluralistico consente: Una maggiore espressione dell'identità culturale.
299. Una Radio Instore è: una radio che è proprio di una particolare catena di negozi 300. Una
traduzione linguistica: È sempre anche una traduzione culturale.
- 301. Uno SCHEMA: è una struttura cognitiva atta a suggerire una rappresentazione di un testo o un
evento, pertanto è una struttura astratta che guida l’organizzazione della conoscenza.
- 57 domande Massa
- 1. Da cosa derivano i giornali contemporanei, che sono stati a lungo il principale mezzo di trasmissione
delle informazioni a un pubblico di massa:
- -derivano dai pamphlet e dai fogli di informazione del ’70
- 2.Secondo John Thompson, i mass media non impediscono il pensiero critico e le persone non sono
ricettori passivi dei messaggi mediatici. È possibile distinguere tre tipi di interazione, quale dei seguenti
tipi di interazione non è presente nella società mediale:
- - simil-interazione o interazione virtuale: avviene in rete, è in compresenza, e face to face tramite
video-chat (es. internet)
- 3. Da alcuni decenni è in atto una rivoluzione delle comunicazioni i cui principali fattori responsabili
sono la globalizzazione e abbattimento delle frontiere; in tal senso Internet è strumento:
- - sia di informazione, sia di intrattenimento, sia di pubblicità, sia di commercio.
- Cosa significa mass media:
- -è l'unione del termine inglese "mass" con la parola latina "media", plurale di "medium"
- Per la teoria funzionalista dei media :
- - L’individuo fa propri i valori sociali del sistema culturale, desumendo da altri attori del sistema ciò che
ci si aspetta da lui. Egli apprende “le aspettative inerenti al proprio ruolo” e diventa membro della
società a pieno titolo.
- 6. Che cosa s’intende per pragmatica della comunicazione:
- l’ analisi della relazione fra codici, individui che li utilizzano e i comportamenti connessi all’uso
- 7-Per la scuola di Francoforte i media trasmettono:
- rappresentano la realtà secondo l’ideologia della classe dominante (i ricchi)
- Quale delle seguenti informazioni contraddice ciò che la teoria funzionalista dei media prescrive:
- -sviluppo di conflitto e tensione (smantellamento e devianza dai valori condivisi – e produzione di
squilibri).
- Secondo Edgar Morin, che cos’è NON è una cultura intesa in senso antropologico:
- -la cultura è qualcosa che s’impara solo a scuola e nelle agenzie di formazione e le persone di cultura
possono occupare posti più elevati nella scala sociale rispetto alle persone ignoranti o senza cultura, non
a caso, ad amministrare la cultura i comuni nominano un assessore alla cultura
-
-
- Quale tra i seguenti aspetti negativi di Internet si può rilevare con il tempo un elemento positivo:
- -espande e arricchisce la rete dei rapporti sociali e permette di mantenere più contatti anche a
distanza, e trasformare magari tramite i social network rapporti deboli in rapporti forte
- Che cos’è la sintassi:
- -è l’ analisi delle regole grammaticali
- Cosa intendeva dire Marshal Mcluhan con l’espressione il medium è il messaggio:
- -la forma è più importante ed evidente del contenuto, il medium comunica innanzitutto se stesso
come medium, ogni medium va studiato in base ai criteri strutturali in base ai quali organizza la
comunicazione.
- Che cos’è il canale in teoria dell’informazione:
- -in informatica e teoria dell'informazione, è il luogo fisico attraverso cui avviene il di trasferimento di
dati
- Quale dei seguenti media è un personal media:
- -computer
- Quale tipi di bisogni NON soddisfa secondo i teorici degli usi e delle gratificazioni l’uso dei media:
- -Bisogni di consapevolezza profonda delle dinamiche socio-politiche e d’informazione specializzata
- Quale delle seguenti non è una teoria della comunicazione:
- -le teorie degli effetti illimitati
- Per la “teoria culturologica della comunicazione” secondo la definizione di cultura proposta da Edgar
Morin, i media operano tramite un meccanismo di proiezione, e questo…
- -ha una “funzione evasiva” (si vive per procura una realtà immaginaria).
- Quali sono le caratteristiche del pubblico dei media di massa secondo le teoria critiche dei media e
secondo quella che è una visione tradizionale del pubblico:
- -Il pubblico è un’entità omogena, non ha gusti ne preferenze, è una massa informe
- i simboli-chiave e gli slogan della politica sia con mezzi materiali, che con mezzi simbolici. La guerra
simbolica fa uso dei media e si chiama propaganda: cioè “un uso abile dei significati in situazioni
favorevoli”.
- Che cosa s’intende per disfunzione narcotizzante dei media della comunicazione:
- -Il cittadino informato e interessato può compiacersi per tutto quello che sa, senza accorgersi che si
astiene dal decidere e dall’agire
- La comunicazione analogica è essenzialmente ogni tipo di comunicazione, che si serve di immagini per
analogia, cioè è una comunicazione:
- -non verbale
- Per Merton la devianza nasce quando:
- -l'individuo non aderisce ai fini della società, non accettando, pertanto, ogni status e ruolo socialmente
prestabilito e deviando dalle norme che rendono funzionale il mantenimento dell’ordine sociale.
- Quale dei seguenti media non è un mass-medium:
- - telefono
- Cosa s’intende e quali sono i presupposti della teoria funzionalista
- , dove si tratta l’analisi di fenomeni culturali e sociali nei termini delle funzioni che essi svolgono in un
sistema socioculturale:
- -La società è concepita come un insieme di parti interconnesse, nel quale nessuna parte può essere
compresa se isolata dalle altre.
- Secondo la teoria funzionalista dei media:
- -La società come sistema tende verso l'integrazione degli individui, i quali vengono collocati e si
collocano in situazioni sociali (status) ed in ruoli (cioè attività sociali) definiti dalla società che li ha
organizzati e prima ancora previsti.
- Espressione della società industriale (G.Tarde, 1890; G.Le Bon ,1891; J.Ortega y Gasset, 1930;
S.Ciacotin, 1939) la massa NON è:
- -differenziata ed attiva nella fruizione dei messaggi
- Nella teoria funzionalista dei media, la funzione dei media viene assimilata all’uso strumentale che il
pubblico fa dei media, al fine di soddisfare i propri bisogni e riceverne una gratificazione: bisogna capire
il perché i pubblici scelgono i media. In tal senso, la ricerca sociale sui media l’attenzione si sposta:
- - verso cosa fanno gli operatori di comunicazione con i pubblici agli usi e le gratificazione che i pubblici
traggono dal consumo mediale
- 28. La parola medium…
- - fu scelta perché la lingua inglese non possiede un termine con il doppio significato di "mezzo" (come
strumento) e "qualcosa che sta a metà tra due poli" (in questo caso tra l'autore di un messaggio e il
destinatario).
- Che cos’è un genere televisivo (Casetti, Lumbelli e Wolf 1980) e da cosa esso è costituito:
- -Un genere televisivo è costituito da un insieme di regole testuali, culturalmente determinate, e da
uno specifico sub-universo semantico, una sorta di cornice format che caratterizza il contenuto
-
- All’interno delle teorie degli effetti limitati, l’approccio empirico - sociologico (P.Lazarsfeld, 1940 e
1955; B.Berelson-H.Gaudet, 1944; R.K. Merton, 1949) mette in evidenza che:
- -esiste un flusso di comunicazione a due fasi che prevede la presenza di un mediatore, detto opinion-
leaders
- Cosa significa l’espressione: “non è possibile non comunicare”..
- - che chiunque si trovi in una situazione sociale è comunque la sorgente di un flusso informativo,
indipendentemente dalla propria intenzionalità, dall’efficacia dell’atto comunicativo o dalla
comprensione reciproca.
- Chi è l’emittente del messaggio:
- -colui che emette il messaggio
- Quale delle seguenti caratteristiche NON riguarda un personal computer:
- -È un medium analogico
- Che cosa caratterizza specificamente una società di massa di tipo moderno:
- -non tanto la quantità ma il tipo di relazioni tra gli individui e tra gli individui e la società attraverso i
mezzi di comunicazione di massa o generalisti
- Quale di questi siti non è un social network:
- - blogger
- 36. Quale dei seguenti medium è un new media o media digitale:
- - i-phone
- Che cos’è un blog:
- -una pagina personale in rete gestita direttamente dall’utente
- Cosa s’intende per stereotipizzazione operata dai media: -Gli stereotipi sono un elemento
indispensabile per organizzare e anticipare le esperienze della realtà sociale che il soggetto compie. La
divisione del contenuto televisivo in diversi generi ha portato allo sviluppo di formule fisse che
determinano le modalità.
- 39. Quale dei seguenti aspetti di Internet invece di essere positive è
- negativo:
- -spinge a trascurare le interazioni con familiari e amici prossimi fisicamente e più vicini
geograficamente;
- Nel confronto scontro tra la teoria critica, la teoria psicologicasperimentale e la teoria della ricerca
amministrativa, quale delle tre rischia di ridursi a mera tecnica di ricerca, di raccolta, di classificazione
dei dati “oggettivi” e si preclude la possibilità di verità, in quanto programmaticamente ignora le proprie
mediazioni sociali (Wolf 1992).
- Quale rischia di diventare un semplice “sondaggismo” di massa: -a teoria della ricerca amministrativa
- In una pionieristica ricerca sulla città, Park attribuisce importanza alla stampa, che viene vista:
- - come fattore di stabilità, di modernizzazione ed aiuto alla diffusione di una cultura nazionale
(assimilazione delle comunità immigrati)
- 42. Quando ci si riferisce ad un singolo mezzo di comunicazione, si deve usare il termine "mass
medium", peraltro adoperato anche nella letteratura scientifica anglosassone.
- - sempre
- Cosa intendeva dire Marshal McLuhan con la formula, “villaggio globale”…
- -che la comunicazione ha reso il mondo intero una sorta di villaggio globale o grande paese
- Le innovazioni tecnologiche del XX secolo hanno modificato il volto delle telecomunicazioni, quale
delle seguenti affermazioni però è sbagliata / NON è esatta:
- -vi è stato un ritorno alla comunicazione faccia a faccia e di persona preferita a forme di interazione in
rete
- Il riferimento teorico della teoria della Scuola di Francoforte è:
- -Karl Marx
- Quali delle seguenti modifiche NON si possono attribuire agli effetti dei media sulla società:
- -modifiche biologiche (sul corpo stesso dell’uomo, ad esempio aumentano la capacità di memoria
della mente umana)
- Che cosa s’intende per meccanismo di identificazione nella cultura dei media di massa:
- -Proponendo modelli di comportamento, assolve ad una “funzione integrativa” della vita reale,
assolvendo al bisogno umano di immaginazione.
- Che cos’è la semantica:
- - è l’analisi dei significati attribuiti ai segni, cioè a dei Referenti vengono attribuiti dei Significati
- L’avvento della radio, del cinema e della televisione:
- -ha ridotto l’influenza sociale dei giornali
- Cosa s’intende per industria culturale:
- -La produzione di prodotti culturali segue la stessa logica di ogni altra produzione industriale. I prodotti
culturali, i film, i programmi radiofonici, le riviste testimoniano la stessa razionalità tecnica, lo stesso
schema di organizzazione e di pianificazione del management della fabbricazione in serie di automobili e
di progetti urbanistici.
- Una Radio Instore è:
- -una radio che è proprio di una particolare catena di negozi
- Quale delle seguenti non è una funzione della comunicazione:
- -La funzione auto ed etero regolativa; con cui regoliamo le nostre azioni e quelle degli interlocutori,
attraverso richieste, ordini, comandi, persuasioni
- Cosa s’intende in sociologia per gruppo sociale:
- -l’insieme dei soggetti che si conoscono, hanno rapporti stabili, sono consci di una comune
appartenenza, interagiscono finalisticamente.
- La comunicazione paradossale si basa sulla teoria del doppio legame: un messaggio è codificato in
modo che:
- -1) asserisce qualcosa 2)asserisce qualcosa sulla propria asserzione 3)queste due asserzioni si
escludono a vicenda, in modo che ci sia un paradosso, un controsenso, un’affermazione ambigua
- 55. Cosa sosteneva la teoria ipodermica dei media:
- -Che gli individui raggiunti dai messaggi dei mezzi di comunicazione di massa ne vengono manipolati.
E’ dunque molto attenta alla propaganda (controllo di opinioni e atteggiamenti mediante il trattamento
dei simboli).
-
- 56- Le norme istituzionalizzate e i comportamenti virtuosi:
- -Non sono una garanzia per il rapporto credibilità/fiducia nel momento in cui i rapporti diventano
sempre più distanziati e anonimi
- 57. Quale delle seguenti definizioni di comunicazione è inesatta / è sbagliata:
- -Un medium tecnologico, in quanto strumento di accesso alla conoscenza da cui dipendono molte
attività sociali, media e comunicazione sono la stessa cosa.
- Domande e risposte massa in ordine alfabetico
- A causa del crescente problema della descolarizzazione il compito formativo: Non è più demandato in
esclusiva alla scuola
- A proposito della televisione cosa NON sostiene Meyrowitz: La televisione contraddice quello che
McLuhan diceva a proposito del Villaggio Globale, per villaggio globale si intende un mondo piccolo,
delle dimensioni di un villaggio, all'interno del quale si annullano le distanze fisiche e culturali e dove stili
di vita, tradizioni, lingue, etnie sono rese sempre più internazionali
- A quale autore è attribuibile questa definizione: “posizionare significa andare alla ricerca e prendere
possesso di uno spazio vuoto, ma rilevante, nella mente dei potenziali targets”: A. Bazzoffia
- Ad Henry jenkins, interessano le logiche partecipative legate ai media e ai processi culturali e favorite,
in questo ambito, da un lato, dai processi di demediazione (Missika, 2007), de-professionalizzazione,
autorialità diffusa, dall’altro, dall’aumento delle potenzialità tecnologiche dei media in direzione
dell’interattività. Per Henry Jenkins: L’inter-attività è una proprietà della tecnologia, mentre la
partecipazione è una proprietà della cultura
- All’interno delle teorie degli effetti limitati, l’approccio empirico -sociologico (p.lazarsfeld, 1940 e 1955;
- b.berelson-h.gaudet, 1944; r.k. merton, 1949) mette in evidenza che: esiste un flusso di comunicazione
a due fasi che prevede la presenza di un mediatore, detto opinion-leaders
- Alla luce degli obiettivi strategici da raggiungere: Vengono elaborati programmi strategici e operativi di
comunicazione specifica
- Alla luce delle considerazioni sui legami sociali e le relazioni, possiamo dire che IL MEDIUM: È un
oggetto socio-tecnico, cioè ogni artefatto in grado di permettere ai soggetti di superare i vincoli della
comunicazione faccia a faccia, la situazione interattiva più naturale, e sviluppare relazioni e legami
sociorelazionali
- Analisi della comunicazione d'impresa prevede l'analisi di: Corporale identity e corporale image
- Appartengono al primo quadrante prodotti come: La casa l'automobile e i prodotti finanziari
- Appartengono al quarto quadrante prodotti come: Sigarette, liquori, birre e dolci
-
- Carosello terminò il: 1° Gennaio del 1977
- Caxton pubblico il suo annuncio nel: 1477
- Che cos’è la semantica: è l’analisi dei significati attribuiti ai segni, cioè a dei Referenti vengono
attribuiti dei Significati
- Che cos’è la sintassi: è l’ analisi delle regole grammaticali
- Che cos’è un blog: una pagina personale in rete gestita direttamente dall’utente
- Che cos’è un genere televisivo (casetti, lumbelli e wolf 1980) e da cosa esso è costituito: Un genere
televisivo è costituito da un insieme di regole testuali, culturalmente determinate, e da uno specifico
subuniverso semantico, una sorta di cornice format che caratterizza il contenuto
- Che cosa caratterizza specificamente una società di massa di tipo moderno: non tanto la quantità ma il
tipo di relazioni tra gli individui e tra gli individui e la società attraverso i mezzi di comunicazione di
massa o generalisti
- Che cosa s’intende per disfunzione narcotizzante dei media della comunicazione: Il cittadino informato
e interessato può compiacersi per tutto quello che sa, senza accorgersi che si astiene dal decidere e
dall’agire
- Che cosa s’intende per meccanismo di identificazione nella cultura dei media di massa: Proponendo
modelli di comportamento, assolve ad una “funzione integrativa” della vita reale, assolvendo al bisogno
umano di immaginazione
- Che cosa s’intende per pragmatica della comunicazione: l’ analisi della relazione fra codici, individui
che li utilizzano e i comportamenti connessi all’uso
- Che cosa studia la scienza delle Reti: Studia le proprietà delle aggregazioni sociali e le modalità con cui
queste si trasformano
- Chi crede di appartenere alla posizione vincente: Acquista sicurezza riuscendo meglio a difendere e
promuovere la propria posizione nelle relazioni di vita quotidiana
- Chi è l’emittente del messaggio: Colui che riceve la comunicazione
- Chi si sente isolato risulterà: Più restio ad esprimere le proprie opinioni e indebolirà i segni della sua
credibilità
- Con il termine pervasive learning si intende: un apprendimento pervasivo
- Con il termine ubiquitous learning si intende: un apprendimento in qualsiasi luogo e da qualsiasi luogo
- Convenzionalmente per la pubblicità si ripartiscono i beni in: Convenince Goods, Shopping Goods e
Specialty Goods
- Cosa intendeva dire marshal mcluhan con l’espressione il medium è il messaggio: la forma è più
importante ed evidente del contenuto, il medium comunica innanzitutto se stesso come medium, ogni
medium va studiato in base ai criteri strutturali in base ai quali organizza la comunicazione
- Cosa intendeva dire marshal mcluhan con la formula, “villaggio globale”...: che la comunicazione ha
reso il mondo intero una sorta di villaggio globale o grande paese
- Cosa prevede il modello dell’analisi del contenuto di h. lasswell (1948) e cosa egli intende studiare: i
simboli-chiave e gli slogan della politica sia con mezzi materiali, che con mezzi simbolici. La guerra
simbolica fa uso dei media e si chiama propaganda: cioè “un uso abile dei significati in situazioni
favorevoli”
- Cosa s’intende e quali sono i presupposti della teoria funzionalista , dove si tratta l’analisi di fenomeni
culturali e sociali nei termini delle funzioni che essi svolgono in un sistema socioculturale: La società è
concepita come un insieme di parti interconnesse, nel quale nessuna parte può essere compresa se
isolata dalle altre
- Cosa s’intende in sociologia per gruppo sociale: l’insieme dei soggetti che si conoscono, hanno rapporti
stabili, sono consci di una comune appartenenza, interagiscono finalisticamente.
- Cosa s’intende per industria culturale: La produzione di prodotti culturali segue la stessa logica di ogni
altra produzione industriale. I prodotti culturali, i film, i programmi radiofonici, le riviste testimoniano la
stessa razionalità tecnica, lo stesso schema di organizzazione e di pianificazione del management della
fabbricazione in serie di automobili e di progetti urbanistici.
- Cosa s’intende per reciprocità delle aspettative in una situazione comunicativa: I parlanti si aspettano
dall’altro l’intenzione di voler comprendere e comunicare
- Cosa s’intende per stereotipizzazione operata dai media: Gli stereotipi sono un elemento
indispensabile per organizzare e anticipare le esperienze della realtà sociale che il soggetto compie. La
divisione del contenuto televisivo in diversi generi ha portato allo sviluppo di formule fisse che
determinano le modalità.
- Cosa significa l’espressione: “non è possibile non comunicare”..: che chiunque si trovi in una situazione
sociale è comunque la sorgente di un flusso informativo, indipendentemente dalla propria
intenzionalità, dall’efficacia dell’atto comunicativo o dalla comprensione reciproca.
- Cosa significa mass media: è l'unione del termine inglese "mass" con la parola latina "media", plurale
di "medium"
- Cosa sosteneva la teoria ipodermica dei media: Che gli individui raggiunti dai messaggi dei mezzi di
comunicazione di massa ne vengono manipolati. E’ dunque molto attenta alla propaganda (controllo di
opinioni e atteggiamenti mediante il trattamento dei simboli)
- Costruire una nuova modalità di accreditamento è: Una strategia di riparazione al discredito
- Da alcuni decenni è in atto una rivoluzione delle comunicazioni i cui principali fattori responsabili sono
la globalizzazione e abbattimento delle frontiere; in tal senso internet è strumento: sia di informazione,
sia di intrattenimento, sia di pubblicità, sia di commercio
- Da cosa derivano i giornali contemporanei, che sono stati a lungo il principale mezzo di trasmissione
delle informazioni a un pubblico di massa: derivano dai pamphlet e dai fogli di informazione del ’700
- Da un punto di vista sociologico, la società di massa descrive la condizione degli individui come
soggetti: isolati e atomizzati (Teoria ipodermica e ricerca amministrativa)
- Durante lo sviluppo del piano di comunicazioni si raccolgono e si elaborano risultati provenienti da: I
meccanismi di feedback e di monitoraggio delle azioni di comunicazione attivate
- Durkheim e Parsons dicevano: L'integrazione sociale implica l'interiorizzazione da parte degli individui
delle norme sociali e dei valori che le fondano
- È possibile distinguere due categorie della credibilità in base all'oggetto, al suo contenuto: Credibilità
informativa e normativa
- Esiste un legame tra comunicazione e cultura, nel senso che: La cultura influenza la comunicazione
- Espressione della società industriale (g.tarde, 1890; g.le bon ,1891; j.ortega y gasset, 1930; s.ciacotin,
1939) la massa NON È: differenziata ed attiva nella fruizione dei messaggi
- Essere interpellati o assistere : Sono due principali relazioni tra emittente e pubblico che simulano la
relazione faccia a faccia o il rapporto personale
- Fa parte dei media classici: La stampa periodica
- Gli obiettivi di un buon piano di comunicazione devono essere: Raggiungibili, specifici, coerenti,
condivisi e controllabili
- Gli Opinion leaders sono anche definiti: Leader d'opinione
- Gli opinion leaders: Possono aumentare o diminuire l'accettazione sociale del prodotto reclamizzato
- Gli opinion leaders: Sono un target appartenete a gruppi di influenza
- Gli stereotipi e i pregiudizi: Possono essere rimossi o messi in discussione con un interazione personale
diretta e durevole
- Gli studiosi dei media elettronici hanno osservato che i media: Aumentano le capacità di superare
limiti precedenti della comunicazione: spazio, tempo, barriere fisiche
- I “brokers” sono un target appartenente al: Settore finanziario.
- I 4 principali maestri della pubblicità si chiamano: Ogilvy, Bernbach, Seguela, Reevs
- I brokers” sono un target appartenete al: Settore finanziario
- I comportamenti degli attori di una comunicazione inter-culturale: Sono condizionati non solo dalle
caratteristiche socio demografiche e psicologiche ma anche delle definizioni della situazione
- I frames e le definizioni della situazione richiedono: Modelli di comportamento che non sempre sono
noti a persone provenienti da contesti culturali diversi per cui è possibile che vengano commessi errori
- I frames sono detti comunemente: Culture
- I frames sono: Cornici o definizioni della situazione
- I linguaggi/codici numerici risultano più efficaci ed efficienti: In riferimento al contenuto della
comunicazione
- I meccanismi di mantenimento della propria cultura e adesione/partecipazione alla cultura
maggioritaria sono: Integrazione, assimilazione, separazione, marginalizzazione
- I media on demand sono la configurazione “finale” della convergenza multimediale. Per raggiungere al
più presto offerte di “media on demand” cosa però NON occorre prima fare o tener conto …: I media
ondemand impediscono agli utenti di scegliere i programmi che vogliono vedere, per tanto, i media
domandano attenzione, on demand agli utenti a prescindere dei loro gusti
- I nuovi media sono: Cognitive
- I padri fondatori del modello matematico-informazionale sono: Shannon e Weaver
- I primi annunci pubblicitari sono del: I secolo d.C.
- I primi esempi di pubblicità elettorale sono stati trovati a: Pompei
- I principali approcci di studio ai new media si sono sviluppati a partire dagli anni: Ottanta del
Novecento
- I processi di apprendimento, determinati dalla scuola, definiscono conoscenze di tipo:
Concettualedichiarativo
- I rumori relativi ai codici dipendono anche: Dall'uso che ne fanno i soggetti che comunicano, in
particolare nei processi di codifica e decodifica
- I simboli dello status sociale o professionale: Sono segni della credibilità
- I tre elementi su cui dovrebbe essere fondata l'articolazione di un messaggio pubblicitario sono: Learn,
Feel, Do
- I tre principali settori che investono di più in comunicazione pubblicitaria sono: Alimentari, automobili
e telecomunicazioni
- I valori che fondano la credibilità possono variare in base a due riferimenti: Diverse modalità di
relazione sociale e categoria del tempo
- Il “pubblico interno” è considerabile un: Target per la comunicazione
- Il bisogno di “contaminare” i vari media con le nuove caratteristiche di linguaggio dei new media,
ovvero con l’interattività e, sua odierna evoluzione, diviene l’ipermedialità …: L’ipermedialità è la
capacità di usare informazioni eterogenee, quali grafica, audio, video e testo, connessi tra loro in
maniera non sequenziale L’ipermedialità utilizza simultaneamente più media, integrandoli in un unico
oggetto comunicativo: testi, immagini, suoni, filmati, animazioni, ecc
- Il body-copy è: Il testo dell'annuncio
- Il codice è: Il sistema di segni dai significati condivisi che ci permette di comunicare
- Il codice elaborato è: Una lingua esplicita che tende a non dare nulla per scontato
- Il contributo fondamentale della Scuola di Birmingham sta nell’avere evidenziato: la natura polisemica
del testo
- Il Direttore creativo è a capo: Dell'art Director e del Copy Writer
- Il feedback è: Un meccanismo di monitoraggio e di controllo della comunicazione da parte
dell'emittente
- Il flusso della comunicazione a due fasi vede oltre ai media la presenza del: leader d’opinione
(L’approccio empirico - sociologico: il flusso della comunicazione a due fasi)
- Il flusso delle informazioni dei media tradizionali (radio, giornali e televisione) può essere definito:
monodirezionale (Le comunicazioni di massa)
- Il flusso delle informazioni dei media tradizionali può essere definito: monodirezionale
- Il funzionalismo di Parsons concepisce i media come un: sottosistema del sistema-società
- Il funzionalismo opera un significativo passaggio: dallo studio degli effetti dei media a quello delle loro
funzioni nella società
- Il Gigante buono è stato ideato per i caroselli da: Ferrero
- Il logotipo è: Un marchio realizzato con una scritta estesa elaborata graficamente
- Il marchio è il simbolo che caratterizza: L'azienda
- Il marchio può essere definito anche come: Logotipo
- Il mastery learning prevede che i contenuti disciplinari vengano: Scomposti in unità didattiche discrete
- Il medium secondo Mcluhan è: Qualsiasi tecnologia che crei estensioni del corpo e dei sensi,
dall'abbigliamento al calcolatore
- Il modello della comunicazione ideato di Shannon e Weaver si chiama: Informazionale
- Il modello informazionale è del: 1949
- Il modello matematico-informazionale ha luogo tra: due macchine, due esseri umani, una macchina e
un essere umano
- Il modello semiotico informazionale si fonda sul concetto di: Decodifica
- Il modello semiotico testuale è stato ideato da: Eco e Fabri
- Il modello semiotico testuale prevede che vi siano: Più emittenti
- Il modello Stimolo - Risposta prevede che il consumatore: Stimolato dal messaggio pubblicitario
compia l'azione di acquisto
- Il packshot è un paricolare: Format grafico
- Il passaggio dalla logica analogica dei vecchi media a quella digitale dei nuovi media: Riguarda
specialmente l’attività di fruizione (personale vs fruizione di massa)
- Il payoff è anche definito: Baseline
- Il payoff è sempre vicino al: Marchio o al logotipo
- Il pay-off è: Una promessa che fa l'azienda al consumatore
- Il potere di agenda si rivela un effetto: a lungo termine
- Il predominio della stampa come mezzo pubblicitario era dovuto: Alla limitata disponibilità di
investimenti in pubblicità televisiva
- Il pregiudizio e lo stereotipo sono: Forme di rumore
- Il pregiudizio paternalistico è il pregiudizio: Del superiore nei confronti dell'inferiore
- Il primo annuncio con immagini è del: 1518
- Il primo annuncio pubblicitario con delle immagini è stato realizzato con la tecnica: Xilografica
- Il primo tentativo di superamento della teoria ipodermica si ha con : il modello di Lasswell (Il modello
di Lasswell)
- Il processo d’inferenza testuale, permette: Di collegare la lettura di ciò che si legge in un determinato
momento (un libro, un film) a quanto a letto o visto in precedenza
- Il processo di acquisto per i prodotti nel 1° quadrante è caratterizzato: Da un elevato livello di
coinvolgimento e da una prevalenza di fattori razionali
- Il pubblico è: Indica l'insieme di coloro che ricevono un messaggio di un emittente o fruiscono di un
testo
- Il quick thinking o pensiero breve consiste: nell'attivazione di una pronta risposta ai problemi
- Il ricevente indiretto: Riceve il messaggio per il tramite di un altro soggetto
- Il riferimento teorico della teoria della scuola di francoforte è: Karl Marx
- Il rumore è generato: Dalla limitata competenza nell'uso dei codici dalla parte dell'emittente o del
ricevente (o di entrambi)
- Il rumore in una comunicazione è: Un limite ma anche un'opportunità
- Il rumore si può distinguere tra rumore riferito: All'aspetto relazionale e referenziale
- Il rumore: È una forma di refrattarietà all'influenza
- Il senso di appartenenza a un gruppo: Porta ad attribuire maggiore credibilità a chi ne fa parte
- Il settore abbigliamento investe prevalentemente sul mezzo: Stampa
- Il settore alimentare investe prevalentemente sul mezzo: Televisivo
- Il settore automobilistico investe in pubblicità una quantità di denaro molto bassa rispetto agli altri
mezzi su il seguente mezzo: Affissione esterna
- Il settore farmaceutico-sanitario investe in pubblicità una quantità di denaro risibile su il seguente
mezzo:
- Affissione esterna
- Il settore Media prepara: Il media planning
- Il settore new business è anche definito come settore: Sviluppo
- Il settore new business è anche identificato come settore: Sviluppo.
- Il social networking indica: la costruzione di reti sociali
- Il successo di un'interazione si verifica se: Si condivide lo schema interpretativo
- Il trasferimento della credibilità da un agente sociale ad un altro o da un contesto ad un altro: Presenta
numerosi rischi
- Il trasferimento di credibilità può essere: Un effetto “collaterale
- Il visual è: La parte fotografica e illustrativa di un annuncio
- In ambito funzionalista si è sviluppato il paradigma di ricerca cosiddetto: degli “usi e gratificazioni”
- In corrispondenza dei diversi tipi di potere: Variano le figure di coloro che incarnano l'autorità e la base
della loro credibilità
- In funzione delle tecniche usate le ricerche sulla pubblicità si dividono in: Analisi Quantitative e Analisi
Qualitative
- In Italia le campagne comparative dirette: Esistono e sono state introdotte da una decina d'anni
- In ogni situazione comunicativa lo status dei soggetti: Dipende dalla specifica “struttura partecipativa”
che può variare da situazione a situazione in relazione ai ruoli
- In una pionieristica ricerca sulla città, park attribuisce importanza alla stampa, che viene vista: come
fattore di stabilità, di modernizzazione ed aiuto alla diffusione di una cultura nazionale (assimilazione
delle comunità immigrati)
- Indicare che cos’ è una rete sociale: L’insieme di persone a cui sono collegato da una forma qualsiasi di
relazione sociale
- Indicare che cos’è la COMUNICAZIONE DI MASSA: Le comunicazioni di massa comprendono le
istituzioni e le tecniche grazie alle quali gruppi specializzati impiegano strumenti (stampa, radio, film per
diffondere un contenuto simbolico) a pubblici ampi, eterogenei e fortemente dispersi
- Indicare che cosa NON caratterizza un legame debole, quale di queste definizione è sbagliata: I legami
deboli non possono mai trasformarsi con il tempo in legami forti
- Indicare che cosa NON è da intendersi come qualità della “massa”, per cui possiamo dire che la massa
è: E' sempre critica, cosciente e consapevole dei processi comunicativi
- Indicare chi è l’auotre di un classico degli studi sui media, come OLTRE IL SENSO DEL LUOGO: Joshua
Meyrowitz
- Indicare come si forma uno schema mentale: Si forma “assemblando” i tratti più interessanti e più
salienti in una relazione strutturata e omogenea che offre informazioni maggiori di quelle fornite dai
singoli elementi
- Indicare cosa intende H. Jenkin per autorità diffusa: La produzione fatta dagli utenti, di video,
informazioni, commenti, siti, ogni utente in Rete è un autore, e sono così diffusi nelle reti conoscenze e
pratiche comunicative
- Indicare cosa intende H. Jenkins con de professionalizzazione: La comunicazione non è più a vantaggio
dei soli professionisti, non solo i giornalisti tradizionali ogni utente in rete può commentare e produrre
informazione
- Indicare cosa s’intende per convergenza digitale: Lo scenario contemporaneo, di inizio millennio,
contraddistinto dall’emergere dei nuovi media intesi non come dispositivi tecnici ma come strumenti
che hanno un impatto sulle nostre pratiche sociali, culturali, comunicative, professionali
- Indicare cosa s’intende per cultura partecipativa: All’interno di una cultura partecipativa, i soggetti
sono convinti dell’importanza del loro contributo e si sentono in qualche modo connessi gli uni con gli
altri (o, perlomeno, i partecipanti sono interessati alle opinioni che gli altri hanno delle loro creazioni)
- Indicare cosa significa che i media cambiano la relazione tra scena e retroscena - come sosteneva a
proposito delle relazioni sociali Erving Goffman - facendo diventare la vita di tutti un palcoscenico in cui
recitare una parte ed indossare una maschera: Che gli utenti vivono nell’epoca dei media elettronici in
due “ambienti” (“scena” e “retroscena”) dove gli “attori” recitano il proprio ruolo in modo differente a
seconda del tipo di situazione (“palcoscenico”), del ruolo in essa e della composizione del pubblico. I vari
sé che vengono proiettati non sono solo delle maschere indossate, ma personalità a cui ci si affeziona: a
forza di recitare un ruolo, esso pare più reale per il nostro pubblico, ma anche per noi stessi
- Indicare quale dei seguenti non è un principio ispiratore dei nuovi media digitali: Testualità tipografica
- Indicare quale dei seguenti non è un principio ispiratore dei nuovi media digitali: Innovazione
- Indicare quale dei seguenti non è una capacità dell’atto linguistico: Atto interlocutorio
- Indicare quale delle seguenti affermazioni è errata: I piani della conoscenza sono delle superfici lisce
che permettono all’informazioni di indirizzarsi in modo chiaro verso l’attivazione meccanica di
informazioni standardizzate, conoscere significa accumulare informazioni
- Indicare quale delle seguenti affermazioni è errata: Non c’è nessun legame tra comunicazione e
conoscenza
- Indicare quali di questi non sono dei nuovi media: Libro
- Indicare quali processi hanno riguardato l’effetto dei nuovi media sulla società…: Virtualizzazione dei
processi economici, nuove attività lavorative di tipo cognitivo, educazione a distanza con una didattica
2.0, innovazione dei processi industriali, finanziarizzazione dell’economia, globalizzazione delle merci e
dei servizi, e-commerce
- Indicare quali tra i seguenti è un nuovo media: E-book
- Joshua Meyrowitz presenta un'analisi dettagliata di due medium in particolare, si concentra su due
media per ogni categoria (media elettronici e carta stampata): La TELEVISIONE e il LIBRO
- Kapferer riesce a dimostrare: La relativa indipendenza della variabile gradimento nella efficacia della
pubblicità
- L’ ipotesi della relatività linguistica (o ipotesi Sapir-Whorf) sostiene che: E’ il linguaggio a determinare
modi e forme di pensiero, motivazioni, modelli culturali e anche conseguentemente le struttura sociale
e le relazioni tra le persone
- L’analisi attraverso un panel risulta funzionale solo se strutturata: Come “diacronica” e “longitudinale”
- L’analisi del riconoscimento è ideata da: Starc, negli anni 30
- L’analisi del ricordo è ideata da: Gallup, negli anni 20
- L’approccio psicologico-cognitivo ai new media si avvale dei contributi di: Derrick De Kerckhove e
Sherry Turkle
- L’atto di nascita delle CDM è concordemente fissato con: l’invenzione della stampa a caratteri mobili
da parte di Gutenberg (Le comunicazioni di massa)
- L’atto di nascita delle comunicazioni di massa è concordemente fissato con: l’invenzione della stampa
ad opera di Gutenberg
- L’autenticità/attendibilità della figura dell’emittente è: Una forma di inganno che occulta “chi” è il vero
soggetto della comunicazione
- L’avvento della radio, del cinema e della televisione: ha ridotto l’influenza sociale dei giornali
- L’elaborazione digitale dell’informazione ha almeno 4 VANTAGGI, quale di questi non è un vantaggio
della digitalizzazione rispetto alle forme tradizionali di comunicazione analogica: Più facile per gli utenti
interpretate e capire i testi complessi presentati in formato digitale, un libro in digitale, ad esempio
un’ebook è più facile da comprendere che uno tradizionale su carta
- L’elemento principale che fa scegliere un percorso centrale o periferico è: La rilevanza che un certo
problema ha per il destinatario
- L’emittente può assumere più ruoli: Animatore, autore, mandante
- L’esperienza sociale è caratterizzata da due dimensioni fondamentali: L’identità sociale e la rete sociale
- L’esposizione selettiva: Mira a “proteggere” e confermare la propria visione del mondo
- L’Headline negli spot televisivi è sostituito da quello che viene definito: Slogan
- L’immagine coordinata di un messaggio pubblicitario permette di: Accrescere l’efficacia del messaggio.
- L’impegno/sforzo si manifesta in due processi: Apprendimento e organizzazione
- L’incomprensione come costruzione comunicativa consapevole può assumere due modalità:
Conflittuale e ingannevole
- L’incomprensione del messaggio per disparità di codici tra emittente e ricevente implica: differenti
competenze linguistiche
- L’individualizzazione è quel processo: Per cui percepiamo l’altro nella sua unicità di personalità e di
comportamento.
- L’individuo dei funzionalisti è stato definito un: drogato culturale
- L’insinuazione, la diffamazione, e la calunnia sono: Forme di comunicazione violenta
- L’interazione a distanza secondo Thompson è: Mediata o quasi mediata
- L’investitura è: Una forma di accreditamento
- L’ipermedialità utilizza simultaneamente più media, integrandoli in un unico oggetto comunicativo:
testi, immagini suoni filmati animazioni ecc
- L’opinion leader è: Colui che ha la capacità di influenzare l’opinione degli altri
- L’orientamento dei Cultural studies preferisce compiere ricerche sulla base di: metodi qualitativi
- La “decodifica aberrante” può assumere la forma di: Incomprensione totale del messaggio o di
incomprensione del messaggio per disparità di codici
- La “parvenza di sincerità” : Può diventare un meccanismo di riduzione della complessità
- La “segregazione dei pubblici” è: Un modo per tenere sotto controllo il discredito
- La capacità del linguaggio di affermare o promettere qualcosa sulla base di regole stabilite
convenzionalmente è: Un atto illocutorio
- La capacità del linguaggio di descrivere gli stati delle cose è: Atto locutorio
- La capacità del linguaggio di produrre (in modo volontaria o involontaria) delle conseguenze nella
situazione è un: Atto perlocutorio
- La captatio benevolentiae è una strategia: Volta a creare familiarità e simpatia
- La competenza linguistica è: Sempre acquisita
- La comunicazione analogica è essenzialmente ogni tipo di comunicazione, che si serve di immagini per
analogia, cioè è una comunicazione: non verbale
- La comunicazione conflittuale: Non costituisce una forma di rumore quando le intenzioni ostili dei
soggetti sono dichiarate
- La comunicazione paradossale si basa sulla teoria del doppio legame: un messaggio è codificato in
modo che: 1) asserisce qualcosa 2)asserisce qualcosa sulla propria asserzione 3)queste due asserzioni si
escludono a vicenda, in modo che ci sia un paradosso, un controsenso, un’affermazione ambigua
- La comunicazione rappresenta la chiave d’accesso ad almeno quattro dimensioni della vita quotidiana:
informativa, relazionale, partecipativa, esplorativa
- La comunità di apprendimento implica: La condivisione sociale di compiti e strumenti
- La comunità locale è anche definita come: Microcosmo
- La concorrenza per la credibilità può assumere la forma: Di una relazione simmetrica e/o di una
relazione complementare
- La conoscenza: Non è una semplice acquisizione di informazioni, è la ricerca e la costruzione di
significati veicolati da testi e situazioni, presuppone la condivisione di codici
- La convergenza cerca di rispondere al bisogno di: La sempre maggiore domanda di prodotti audiovisivi
tematici, cioè “verticali” e di registrare i prodotti audiovisivi per formare un “archivio casalingo”, di
distinguere sempre più fra contenuti e servizi, fra offerta gratuita e offerta a pagamento
- La coppia concettuale “codifica/decodifica” è stata introdotta da: Shannon and Weaver
- La coppia creativa è composta dal: Art Director e il Copy Writer
- La corrente empirica: Rifiuta l'idea di media potenti e valorizza il ruolo attivo del pubblico
- La credibilità che un agente sociale conquista in una sfera d'azione può essere: Può essere trasferita in
un altro contesto
- La credibilità del comunicatore è particolarmente influente quando: Il destinatario, per ragioni
oggettive e soggettive, non è in grado di valutare la fondatezze e la veridicità delle affermazioni
dell'emittente
- La credibilità del ruolo è la credibilità: Di cui gode il professionista perché appartiene a una categoria
prestigiosa
- La credibilità dell'emittente e la fiducia del destinatario: Sono due facce della stessa medaglia
- La credibilità è decisiva quando: La verifica non può essere immediata, ma è possibile solo in un tempo
successivo
- La credibilità è più stabile e più sicura quando: C'è una relazione consolidata
- La credibilità è: Maggiore se il ricevente percepisce che il comunicatore non ha pianificato costruito il
suo messaggio con lo scopo di influenzarlo
- La credibilità mitica è: Un riconoscimento collettivo
- La credibilità nel ruolo è: Il modo in cui un agente sociale interpreta un certo ruolo risultando più o
meno credibile in quel ruolo
- La credibilità nelle relazioni private: Si trasferisce anche nella sfera pubblica
- La credibilità può avere un'estensione, può quindi essere: Specifica e generalizzata
- La credibilità si può basare su diversi tipi di comunicazione/relazione: Complementare, simmetrica e
reciproca
- La credibilità: Può essere trasferita
- La cultura della scuola è stata dominata storicamente: Dalla monomedialità
- La curva del gradimento è stata ideata nel: 1982
- La dimensione di profondità: È dimensione dell'intimità interpersonale
- La diminuzione degli investimenti pubblicitari fra il 1993 e il 1995 è dovuta a diversi fattori, fra cui: Una
fase di difficoltà per i prodotti di marca “di largo consumo” derivante dall'aumentato potere della
distribuzione
- La domanda in crescita di fruizioni “emozionanti”, per esempio con modalità di fruizione che
coniughino la simulazione – come la realtà virtuale immersiva - nella fiction e perfino nella non-fiction
comporta: Uno sviluppo della convergenze multimediale che sembra ripercorrere lo sviluppo dei media
tradizionali, un ritorno della logica della stampa moderna di Gutemberg
- La fiducia interpersonale istituzionalizzata: È la fiducia negli altri, nella gente in genere
- La fiducia interpersonale specifica: È la fiducia rivolta ad agenti sociali individuali
- La fiducia originaria: Ha le sue radici nella socializzazione
- La fiducia: Può assumere diversi caratteri in relazione alle tre radici della credibilità
- La funzione di uno schema concettuale è: Un modello mentale, un costrutto che struttura le diverse
rappresentazioni sociali che ha l’individuo nella propria psiche e gli permette di avere un modello
mentale di un’idea, di un’opinione, di un soggetto
- La maggiore azienda investitrice in pubblicità nel 2007 è stata: Telecom
- La mancanza di uno specifico interesse è visto come: Garanzia per la credibilità
- La menzogna è una: Distorsione volontaria
- La messa in pubblico di “segreti oscuri” vuol dire: Perdita di credibilità
- La parola medium...: fu scelta perché la lingua inglese non possiede un termine con il doppio
significato di "mezzo" (come strumento) e "qualcosa che sta a metà tra due poli" (in questo caso tra
l'autore di un messaggio e il destinatario)
- La parvenza di sincerità è: Un buon sostituto della sincerità soprattutto in società complesse e
differenziate
- La possibilità di comprensione/incomprensione in una relazione comunicativa dipende: Dalle
caratteristiche degli stessi codici e dalla conoscenza, il possesso e l'uso dei codici da parte dei soggetti
- La prima fase dell’approccio sociologico, determinata dal passaggio dalla tecnologia al medium, è
caratterizzato da una crescente attenzione per: La natura di medium
- La prossemica virtuale: Cerca di ridurre le distanze
- La pubblicità dei prodotti appartenenti all'area del primo quadrante dovrebbe essere impostata su
questa sequenza: LEARN – FEEL – DO
- La pubblicità dei prodotti appartenenti all'area del quarto quadrante dovrebbe essere impostata su
questa sequenza: DO – FEEL – LEARN
- La pubblicità dei prodotti appartenenti all'area del secondo quadrante dovrebbe essere impostata su
questa sequenza: DO - LEARN – FEEL
- La pubblicità dei prodotti appartenenti all'area del terzo quadrante dovrebbe essere impostata su
questa sequenza: FEEL – LEARN – DO
- La pubblicità nasce per far nascere: Il desiderio
- La quasi interazione mediata: Ha un flusso di comunicazione unidirezionale
- La relazione comunicativa è: Un sistema dove i comportamenti sono circolari
- La relazione tra comunicazione e conoscenza può essere vista secondo 3 aspetti differenti, indicare
quali di questi aspetti non riguarda la relazione tra comunicazione e conoscenza: Comunicazione non
verbale
- La relazione tra comunicazione e conoscenza può essere vista secondo 3 aspetti differenti, indicare
quali di questi aspetti non riguarda la relazione tra comunicazione e conoscenza: Tecnologia e medium
- La relazione tra comunicazione e conoscenza può essere vista secondo 4 aspetti differenti, quali di
questi aspetti non riguarda la relazione tra comunicazione e conoscenza: Comunicazione non verbale
- La relazione tra comunicazione e conoscenza può essere vista secondo 4 aspetti differenti, quali di
questi aspetti non riguarda la relazione tra comunicazione e conoscenza: Tecnologia e medium
- La reputazione è: La credibilità provata
- La sociologia funzionalista è stata inaugurata da: Talcott Parsons
- La stampa è stato mezzo su cui investire in pubblicità dagli anni '50 fino a: Gli anni '80
- La teoria critica si identifica storicamente nel gruppo di studiosi che ha fatto capo alla Scuola : di
Francoforte
- La teoria del ciclo di comunicazione a due fasi, prevede l'intervento di: Opinion leaders
- La teoria della coltivazione è stata elaborata da: Georg Gerbner
- La teoria della spirale del silenzio è stata elaborata da: Neumann
- La teoria ipodermica è anche definita come: Bullet Theory
- La teoria ipodermica è fondata su un modello comunicativo di impronta: behaviorista (Teoria
ipodermica e ricerca amministrativa)
- La teoria ipodermica sostiene che i messaggi dei media penetrano: senza mediazioni e in modo
identico su tutto il pubblico di massa (Teoria ipodermica e ricerca amministrativa)
- La teoria matematico-informazionale è incentrata sul problema della: trasmissione del segnale fisico
- La tipizzazione è quel processo per cui: Identifichiamo l'altro come appartenente ad un gruppo o
categoria sociale e gli attribuiamo quei caratteri che tipicamente attribuiamo a quella categoria
- La trasformazione nel modello semiotico-informazionale si gioca sul piano di: codici e dei sottocodici
- L'analisi attraverso un panel risulta funzionale solo se strutturata: Come “diacronica” e “longitudinale”
- L'analisi del riconoscimento è ideata da: Starc, negli anni '30
- L'analisi del ricordo è ideata da: Gallup, negli anni ‘20
- L'autenticità/attendibilità della figura dell'emittente è: Una forma di inganno che occulta “chi” è il vero
soggetto della comunicazione
- Le agenzie di pubblicità derivano dalle officine: Grafiche
- Le analisi post-test vengono effettuate: Su spot e materiale pubblicitario in versione definitiva
- Le campagne di comunicazione politica: Sono considerabili delle campagne pubblicitarie che hanno
come committenza partiti o politici
- Le campagne di prodotto si ripartiscono in: Campagne di lancio, mantenimento, penetrazione
- Le campagne istituzionali sono campagne: Che mirano a migliorare l'immagine dell'azienda
- Le campagne multimediali cono campagne: Che usano più mezzi di comunicazione
- Le campagne pubblicitarie di Benetton si possono definire come: Advocasy
- Le campagne pubblicitarie di Benetton si possono definire come: Advocasy.
- Le campagne pubblicitarie monosoggetto: Sono le campagne in cui si mantiene la stessa impostazione
grafica e l'immagine della campagna è sempre la stessa
- Le caratteristiche della comunicazione digitale sono: la cross-medialità, la multimodalità e la UGC
- Le condizioni e le disposizioni soggettive della comunicazione sono: Intenzionalità, impegno, interesse
- Le condizioni e pre-requisiti strutturali della comunicazione sono: Mondo comune, posizione/status
sociale degli interlocutori, possesso/conoscenza di codici e canali
- Le coordinate della credibilità come relazione sono: Scopo, risorsa, norma, orientamento all'uomo
- Le differenze culturali generano: Il rumore
- Le diverse forme di credibilità richiedono un coinvolgimento/distacco del referente della
comunicazione rispetto: All'oggetto
- Le innovazioni tecnologiche del xx secolo hanno modificato il volto delle telecomunicazioni, quale delle
seguenti affermazioni però è sbagliata / non è esatta: vi è stato un ritorno alla comunicazione faccia a
faccia e di persona preferita a forme di interazione in rete
- Le norme istituzionalizzate e i comportamenti virtuosi: Non sono una garanzia per il rapporto
credibilità/fiducia nel momento in cui i rapporti diventano sempre più distanziati e anonimi
- Le origini dell'agenzia di pubblicità derivano da agenzie: Interne come per Ferrero
- Le patologie della credibilità vanno su un continuum di: Credulità /sospetto
- Le quattro macro-aree della storia dei mezzi di comunicazione sono legate a: telefono, telegrafo,
televisione, ict
- Le quattro macro-aree della storia dei mezzi di comunicazione sono legate a: telefono, telegrafo, tv, ict
- Le radici della credibilità sono: Cognitivo, valutativo-normativo, affettivo-espressivo
- Le radici della credibilità sono: Conoscenza, valori, affettività
- Le ragioni che portano all'adesione a valori e norme subendo un certo tipo di influenza sono: Il bisogno
di trovare una “bussola”, il bisogno di approvazione sociale, il timore dell'isolamento
- Le regole comunicative della prossemica: Sono anche regole sociali
- Le regole comunicative: Sono influenzate dalle relazioni sociali
- Le ricerche fondate su interviste in profondità e colloqui di gruppo oppure attraverso l'impiego di
metodi proiettivi ed associativi nei tradizionali questionari si definiscono anche: Ricerche Motivazionali
- Le strategie del discredito sono: Costruzione del nemico, calunnia e insinuazione, disconferma
- Le strategie volte ad accrescere la ridondanza di un messaggio sono: La ripetizione e la reiterazione
- Le teorie degli effetti limitati si fondano sull’idea che il soggetto che si espone ad un messaggio
mediatico: non è una tabula rasa (La teoria degli effetti limitati: l’approccio empirico e psicologico)
- Le teorie della costruzione sociale della realtà e neo funzionalismo affermano che: La credibilità
dell'individuo nei suoi comportamenti sociali, non implica l'adesione sincera ai valori e alle norme, basta
una “parvenza” di sincerità
- Le ultime ricerche svolte sugli usi e costumi dei minori fanno emergere una esigenza di: verticalità
- Le variabili interveniente sono variabili di tipo: Psicologico
- Le variabili interveniente sono: Esposizione, percezione e memorizzazione selettiva
- L'elemento principale che fa scegliere un percorso centrale o periferico è: La rilevanza che un certo
problema ha per il destinatario
- L'emittente può assumere più ruoli: Animatore, autore, mandante
- L'esposizione selettiva: Mira a “proteggere” e confermare la propria visione del mondo
- L'Headline negli spot televisivi è sostituito da quello che viene definito: Slogan
- L'immagine coordinata di un messaggio pubblicitario permette di: Accrescere l'efficacia del messaggio
- L'impegno/sforzo si manifesta in due processi: Apprendimento e organizzazione
- L'incomprensione come costruzione comunicativa consapevole può assumere due modalità:
Conflittuale e ingannevole
- L'individualizzazione è quel processo: Per cui percepiamo l'altro nella sua unicità di personalità e di
comportamento
- L'insinuazione, la diffamazione, e la calunnia sono: Forme di comunicazione violenta
- L'interazione a distanza secondo thompson è: Mediata o quasi mediata
- L'investitura è: Una forma di accreditamento
- Lo status che assume un partecipante a un incontro o relazione comunicativa definisce un ricevente:
Destinatario, ricevente, ascoltatore occasionale e astante
- Lo sviluppo dei media induce: A creare nuovi tipi di azione e interazione e nuove forme di relazioni
sociali
- L'opinion leader è: Colui che ha la capacità di influenzare l'opinione degli altri
- Nei contenuti del piano di comunicazione non può mancare: La definizione dei target da raggiungere
- Nel caso di relazioni tra individui l'integrità è rappresentata da un insieme di qualità come la: Dignità,
l'onestà, la serietà
- Nel caso di un'organizzazione o un'istituzione l'integrità si presenta come: Storia e tradizione,
credibilità attuale e figure chiave
- Nel confronto scontro tra la teoria critica, la teoria psicologica-sperimentale e la teoria della ricerca
amministrativa, quale delle tre rischia di ridursi a mera tecnica di ricerca, di raccolta, di classificazione
dei dati “oggettivi” e si preclude la possibilità di verità, in quanto programmaticamente ignora le proprie
mediazioni sociali (wolf 1992). quale rischia di diventare un semplice “sondaggismo” di massa: la teoria
della ricerca amministrativa
- Nel documento della copy strategy è presente: Plus del prodotto e consumer benefit
- Nel generarsi di un processo di spirale del silenzio: Si viene a credere a ciò che si pensa che gli altri
credano
- Nel Modello informazione il flusso della comunicazione: Si attiva attraverso un apparecchio
trasmittente
- Nel Modello informazione, il flusso della comunicazione può essere interrotto da: Un rumore
- Nel modello semiotico informazionale destinatario ed emittente devono avere la: Medisima
competenza linguistica ed enciclopedica
- Nel modello semiotico testuale il ricevente riceve: Insiemi testuali
- Nel modello semiotico-testuale, i destinatari non commisurano i messaggi a codici riconoscibili, ma ad
insiemi di: pratiche testuali
- Nel modello semiotico-testuale, i destinatari non commisurano i messaggi a codici riconoscibili, ma ad
insiemi di: Pratiche testuali
- Nel processo di costruzione sociale del significato, i media si rivelano: agenti attivi
- Nel reparto Accout esiste la figura professionale del: Account Excutive
- Nel suo libro Oltre il senso del luogo indicare a quale scuola teoria si inspira Joshua Meyrowitz: Alla
Scuola di Torono (Harold Innis, Walter J. Ong, Marshall McLuhan) che studiava il rapporto tra media e
tecnologia, e ad uno studioso della sociologia del quotidiano come Eving Goffmann
- Nel terzo quadrante il processo di acquisto dei prodotti è fondato su: Un elevato livello di emozionalità
- Nell’analisi del ricordo, il ricordo può essere misurato oltre che in forma spontanea anche come:
Ricordo stimolato
- Nell’analisi della situazione occorre: Iniziare ad analizzare della comunicazione della concorrenza
- Nell’emittente possiamo individuare: Tre ruoli: animatore,autore e mandante
- Nella comunità relazionale i rapporti sono: Simulati
- Nella Cultura Convergente, dove i vecchi e i nuovi media collidono, dove si incrociano i media
grassroots e quelli delle corporation, dove il potere dei produttori e quello dei consumatori
interagiscono in modi imprevedibili (Jenkins, 2006) COSA NON S’INCONTRA il: Non vi è cooperazione ed
interazione tra i diversi media che rimangono separati
- Nella direzione generale esiste un settore: Studi e Ricerche
- Nella Direzione Generale possiamo trovare la figura professionale del: Progress
- Nella prospettiva della media education si rinnova la figura del discente, il quale diventa: Attivo nella
costruzione del proprio sapere
- Nella relazione complementare: I soggetti non possono scambiarsi i ruoli
- Nella relazione faccia a faccia: C'è condivisione di un comune sistema di riferimento spazio-temporale
- Nella relazione mediata: Non c'è condivisione dello stesso spazio temporale
- Nella teoria funzionalista dei media, la funzione dei media viene assimilata all’uso strumentale che il
pubblico fa dei media, al fine di soddisfare i propri bisogni e riceverne una gratificazione: bisogna capire
il perché i pubblici scelgono i media. in tal senso, la ricerca sociale sui media l’attenzione si sposta: verso
cosa fanno gli operatori di comunicazione con i pubblici agli usi e le gratificazione che i pubblici traggono
dal consumo mediale
- Nella teoria ipodermica la massa destinataria del messaggio risulta essere: Indifferenziata, debole e
indifesa
- Nell'analisi del ricordo, il ricordo può essere misurato oltre che in forma spontanea anche come:
Ricordo stimolato
- Nell'analisi della situazione occorre: Esclusivamente analizzare della comunicazione della concorrenza
- Nell'emittente possiamo individuare: Tre ruoli: animatore, autore e mandante
- Non è una delle direzioni in cui si attua la mediazione mediale: mediatore estetico
- Normalmente un piano di comunicazione dura circa: 1 Anno
- Ogni membro del gruppo di lavoro in comunicazione: Deve sapere ciò che deve fare e quando agire
- Oltre alla spirale del silenzio i processi mediante i quali il contenuto dei mass media raggiunge ed
influenza gli individui e i gruppi sono: La diffusione dell'informazione, l'agenda setting, la ricerca sulla
coltivazione, la offentlichkeit
- Originariamente, l’ipotesi dell’agenda setting è stata elaborata in riferimento: alla stampa
- Parlare a nome di un altro, facendosi forte del suo prestigio o rappresentatività per trarne vantaggio
senza alcuna autorizzazione a farlo: È la credibilità del millantatore
- Per A. Bazzoffia, nell'operazione di posizionamento l'attenzione centrale deve essere posta su: Una
precisa determinazione del target, individuandone soprattutto gli aspetti psicologici
- Per A. Ries e J. Trout, il posizionamento è l'elemento centrale applicato a: Ad un prodotto esistente
- Per cross-medialità si intende l’ emancipazione delle diverse categorie di messaggi: dagli strumenti e
dalle tecnologie a partire dalle quali è possibile accedervi
- Per etica del loisir si intende etica del: tempo libero
- Per G. Fabris il posizionamento è una ‘conditio sine qua non' per l'affermazione: Della marca e una
premessa per una pubblicità di successo
- Per Granovetter, a proposito di legami deboli e reti sociali sono vere le seguenti affermazioni tranne
una. Indicare quale delle seguenti affermazioni è ERRATA: I legami deboli sostituiscono i legami forti,
infatti, i legami deboli sostituiscono l’esperienza diretta, faccia a faccia con gli altri, a favore di quella che
si ha in rete, è sempre così più amici si hanno nei social network meno amici si hanno nella vita reale,
così gli individui si isolano inevitabilmente
- Per innatismo linguistico s’intende che: Le principali caratteristiche del linguaggio sono già presenti nel
cervello dal momento della nascita, come una sorta di “patrimonio genetico”, l’essere umano è l’unica
specie che può sviluppare abilità linguistiche
- Per interattività si intende…: Le possibilità che il medium offre all’utente di interagire con esso, indica il
livello di libertà che l’utente ha di linkare e saltare da una parte all’altra dell’opera, fermare la fruizione
per poi riprenderla a proprio piacimento, analizzare con slow motion o ingrandimenti parti dell’opera,
cambiare in corso di fruizione l’opera stessa
- Per Joshua Meyrowitz , come era stato prima per Marshal McLuhan, l’impatto dei nuovi modelli di
flusso informativo sul comportamento sociale: Prescinde dalla sola attenzione al contenuto del
messaggio: in passato si riteneva che propaganda, stampa e radio potessero provocare
- Per la “teoria culturologica della comunicazione” secondo la definizione di cultura proposta da edgar
morin, i media operano tramite un meccanismo di proiezione, e questo...: ha una “funzione evasiva” (si
vive per procura una realtà immaginaria)
- Per la scuola di Francoforte i media trasmettono: rappresentano la realtà secondo l’ideologia della
classe dominante (i ricchi)
- Per la teoria funzionalista dei media ...: L’individuo fa propri i valori sociali del sistema culturale,
desumendo da altri attori del sistema ciò che ci si aspetta da lui. Egli apprende “le aspettative inerenti al
proprio ruolo” e diventa membro della società a pieno titolo
- Per media educator si intende: una figura che facilita, agevola e accompagna i processi di
appropriazione critica dei contenuti
- Per Merton la devianza nasce quando: l'individuo non aderisce ai fini della società, non accettando,
pertanto, ogni status e ruolo socialmente prestabilito e deviando dalle norme che rendono funzionale il
mantenimento dell’ordine sociale.
- Per Meyrowitz la televisione crea un’arena collettiva. Quale delle seguenti affermazioni NON è una
conseguenza dell’arena collettiva creata dalla televisione: Proteste, scandali, incidenti esistevano anche
prima dell’avvento dei media elettronici e con i media elettronici non è cambiato nulla, la radio e la
televisione non hanno in nessun modo accentuato l’interesse del pubblico per la cronaca e per i temi di
scandalo e gossip
- Per multimodalità si intende: buna tecnologia che consente di trasferire in termini multimodali lo
stesso messaggio
- Per multitasking si intende: la capacità del soggetto, grazie ai nuovi media, di eseguire
contemporaneamente compiti diversi
- Per P. Kotler sostiene a tal punto la centralità del posizionamento da ritenere che: L'intero marketing–
mix “è essenzialmente l'applicazione dei dettagli tattici relativi alla strategia di posizionamento”
- Per realizzare un buon piano di comunicazione occorre esplicitare: Gli obiettivi e i principi guida
coerenti con la mission e la brand identity aziendale
- Per Two Step Flow si intende: La comunicazione a due fasi
- Per UGC si intende: il contenuto generato dall'utente
- Per una adeguata trasmissione e comprensione dei significati i partecipanti alla comunicazione devono
disporre di: Competenze linguistiche, non verbali e specifiche legate all'uso di codici artificiali
- Per Van Dijk l'essenza della rivoluzione attuale può essere riassunta nei termini: Integrazione e
interattività
- Possiamo definire che l'affissione esterna abbia: Un notevole impatto sul consumatore
- Prima caratteristica comunicativa dei media è che essi instaurano una relazione tra emittente e
ricettori del tipo: uno/molti (Le comunicazioni di massa)
- Quale dei seguenti aspetti di internet invece di essere positive è negativo: spinge a trascurare le
interazioni con familiari e amici prossimi fisicamente e più vicini geograficamente;
- Quale dei seguenti fattori ha permesso lo sviluppo del web e della comunicazione tra computer:
Sull’adozione universale del cosiddetto Internet Protocol, un protocollo informatico unico per tutto il
pianeta che permette ai computers di dialogare e scambiarsi dati ed informazioni
- Quale dei seguenti media è un personal media: computer
- Quale dei seguenti media non è un mass-medium: telefono
- Quale dei seguenti medium è un new media o media digitale: i-phone
- Quale delle seguenti affermazioni è ERRATA e non concorde con quanto sostiene Joshua Meyrowitz
nel suo Oltre il senso del luogo …: I media hanno uniformato il pubblico, il processo di omologazione ha
fatto diventare persone diverse un unico solo pubblico disinteressato alla realtà esterna ed interessata
solo a fatti ed eventi locali, l’interesse ai fatti ed alle cose della dimensione pubblica è diminuita
- Quale delle seguenti affermazioni NON è esatta: Il rapporto tra uomo e realtà sociale e mondo della
vita non è in nessun caso legato al linguaggio
- Quale delle seguenti affermazioni rispetto ai parlanti e alla competenza linguistica è esatta: Quasi tutti i
parlanti mentre sono impegnati a comunicare verbalmente, nella maggior parte dei casi non sono
-
- consapevoli delle procedure. Si tende a “dare per scontato” tutti i procedimenti linguistici ed i tipi di
atto comunicativi adoperati
- Quale delle seguenti affermazioni sui mass-media di massa è ERRATA: I mass media non sono mai
legati a logiche commerciali ed industriali
- Quale delle seguenti caratteristiche non riguarda un personal computer: È un medium analogico
- Quale delle seguenti definizioni di comunicazione è in esatta/è sbagliata: Un medium tecnologico, in
quanto strumento di accesso alla conoscenza da cui dipendono molte attività sociali, media e
comunicazione sono la stessa cosa
- Quale delle seguenti informazioni contraddice ciò che la teoria funzionalista dei media prescrive:
sviluppo di conflitto e tensione (smantellamento e devianza dai valori condivisi – e produzione di
squilibri)
- Quale delle seguenti non è una funzione della comunicazione: La funzione matematica, serve per
calcolare infinite e derivate nella comunicazione digitale
- Quale delle seguenti non è una teoria della comunicazione: le teorie degli effetti illimitati
- Quale di questi siti non è un social network: blogger
- Quale tipi di bisogni non soddisfa secondo i teorici degli usi e delle gratificazioni l’uso dei media:
Bisogni di consapevolezza profonda delle dinamiche socio-politiche e d’informazione specializzata
- Quale tra i seguenti aspetti negativi di internet si può rilevare con il tempo un elemento positivo:
espande e arricchisce la rete dei rapporti sociali e permette di mantenere più contatti anche a distanza,
e trasformare magari tramite i social network rapporti deboli in rapporti forte
- Quale tra i seguenti concetti NON coinvolge la convergenza digitale, che avvia una totale
reingegnerizzazione e ri-sestimatizzazione dei media: Torchio tipografico: La convergenza elimina
definitivamente i media tradizionali che non hanno più senso di esistere, come la radio tradizionale e la
stampa, o come il libro cartaceo che sono destinati a scomparire per sempre, ciò porta da un scomparsa
dei CARATTERI TIPOGRAFICI
- Quale tra le seguenti affermazioni NON e’ VERA e NON coinvolge la convergenza digitale, che avvia
una totale re-ingegnerizzazione e ri-sestimatizzazione dei media: La convergenza elimina
definitivamente i media tradizionali che non hanno più senso di esistere, come la radio tradizionale e la
stampa, o come il libro cartaceo che sono destinati a scomparire per sempre
- Quali delle seguenti modifiche non si possono attribuire agli effetti dei media sulla società: modifiche
biologiche (sul corpo stesso dell’uomo, ad esempio aumentano la capacità di memoria della mente
umana)
- Quali sono le caratteristiche del pubblico dei media di massa secondo le teoria critiche dei media e
secondo quella che è una visione tradizionale del pubblico: Il pubblico è un’entità omogena, non ha gusti
ne preferenze, è una massa informe
- Quali tra i seguenti concetti non coinvolge la convergenza digitale, che avvia una totale
reingegnerizzazione e ri-sestimatizzazione dei media: Torchio topografico: La convergenza elimina
definitivamente i media tradizionali che non hanno più senso di esistere, come la radio tradizionale e la
stampa, o come il libro cartaceo che sono destinati a scomparire per sempre, ciò porta da una
scomparsa dei CARATTERI TIPOGRAFICI
- Quando ci si riferisce ad un singolo mezzo di comunicazione, si deve usare il termine "mass medium",
peraltro adoperato anche nella letteratura scientifica anglosassone: Sempre
- Quando nasce Carosello in Italia: Il 3 febbraio del 1957
- Quando un comunicatore ha un interesse a costruire una immagine credibile nel tempo che gli
consenta di continuare la collaborazione o lo scambio si tratta di una strategia di: Riduzione del rischio
dell'interazione
- Quando una persona contravviene a regole sociali: Crea un rumore nella comunicazione
- Rispetto al modello AIDA il fattore dell'attenzione viene misurato nel modello DAGMAR attraverso:
L'analisi del ricordo e del riconoscimento
- Se il codice è semplice ed univoco: È più facile che ci sia un minor numero di incidenti
- Secondo Aristotele la credibilità: Una dimensione intrinseca della fonte
- Secondo Chomsky la competenza linguistica è: L'insieme di principi e di regole che governano tutte le
lingue umane
- Secondo De Kerckhove, le psico-tecnologie rappresentano estensioni: Della mente
- Secondo Eco e Fabbri, quando il messaggio trasmesso secondo le intenzioni del committente viene
trasformato in qualcosa d’altro si verifica: una codifica aberrante
- Secondo edgar morin, che cos’è non è una cultura intesa in senso antropologico: la cultura è qualcosa
che s’impara solo a scuola e nelle agenzie di formazione e le persone di cultura possono occupare posti
più elevati nella scala sociale rispetto alle persone ignoranti o senza cultura, non a caso, ad amministrare
la cultura i comuni nominano un assessore alla cultura
- Secondo gli studi più recenti sulla comunicazione di massa, l’esposizione prolungata ai media
influenza: la percezione della realtà
- Secondo gli studiosi della scuola di Francoforte non si deve parlare di cultura di massa ma di: industria
culturale
- Secondo il modello semiotico-testuale, il testo è: un ingranaggio complesso, centrato su sostanze
espressive e molti codici
- Secondo John Thompson, i mass media non impediscono il pensiero critico e le persone non sono
ricettori passivi dei messaggi mediatici. è possibile distinguere tre tipi di interazione, quale dei seguenti
tipi di interazione non è presente nella società mediale: simil-interazione o interazione virtuale: avviene
in rete, è in compresenza, e face to face tramite video-chat (es. internet)
- Secondo la teoria del knowledge gap, gli individui con un elevato livello socio-economico hanno: più
opportunità di acquisire informazioni
- Secondo la teoria della coltivazione, i media terminano: una omogeneizzazione della cultura
- Secondo la teoria della dipendenza, in presenza di elevati livelli di conflitto sociale, la dipendenza
dell’individuo ai media: aumenta
- Secondo la teoria della spirale del silenzio, gli individui che hanno opinioni minoritarie, finiscono per:
tacitarle
- Secondo la teoria della spirale del silenzio, gli individui si adeguano all’opinione pubblica perché:
temono l’isolamento
- Secondo la teoria funzionalista dei media: La società come sistema tende verso l'integrazione degli
individui, i quali vengono collocati e si collocano in situazioni sociali (status) ed in ruoli (cioè attività
sociali) definiti dalla società che li ha organizzati e prima ancora previsti.
- Secondo la teoria funzionalista i media favoriscono il processo: di differenziazione funzionale, proprio
della modernizzazione della società, è un fattore significativo nella formazione dell'identità sociale
- Secondo Meyrowitz…: Mentre i media della carta stampata a separare tipi diversi di individui in sistemi
informativi separati, mentre i media elettronici favoriscono l’unione di tipi diversi di individui in sistemi
informativi integrati
- Si parla di decodifica aberrante di un contenuto di un messaggio quando esso viene interpretato in
modo: radicalmente difforme rispetto all’intenzione del comunicatore (La teoria degli effetti limitati:
l’approccio empirico e psicologico)
- Toulouse-Lautrec era: Un pittore
- Tra i segni della credibilità ci sono: La facciata personale, lo stile comunicativo e la sicurezza della fonte
- Tracce di pubblicità sono rintracciabili: Nei mercati di epoca Medioevale
- Un contesto democratico e pluralistico consente: Una maggiore espressione dell'identità culturale
- Una campagna di medio periodo dura: Da 2 a 6 mesi
- Una campagna locale è: Una campagna pubblicitaria diffusa in piccolo territorio (comune, provincia,
regione)
- Una radio instore è: una radio che è proprio di una particolare catena di negozi
- Una traduzione linguistica: È sempre anche una traduzione culturale
- Uno dei principali svantaggi dei bunner pubblicitari su internet: La scarsa memorizzazione da parte del
navigatore
- Uno dei principali svantaggi dei quotidiani per la pubblicità: La rapida obsolescenza
- Uno dei principali svantaggi della pubblicità televisiva: Lo zapping
- Uno dei principali svantaggi della radio per la pubblicità: Troppo spesso il radio ascoltatore è distratto
- Uno dei principali svantaggi della stampa periodica per la pubblicità: Eccessivo affollamento
pubblicitario
- Uno dei principali vantaggi dei quotidiani per la pubblicità: La tempestività
- Uno dei principali vantaggi della pubblicità televisiva: La spettacolarità
- Uno SCHEMA: E' una struttura cognitiva atta a suggerire una rappresentazione di un testo o un evento,
pertanto è una struttura astratta che guida l’organizzazione della conoscenza insiemi di: pratiche
testuali.
-
- 1 Il funzionalismo di Parsons concepisce i media come un:
-1 Sistema-società
-2 Società sistemica
-3 Sottosistema del sistema-società
-4 Sottosistema semplice
- 2 Secondo gli studiosi della scuola di Francoforte non si deve parlare di cultura di massa ma di:
-1 Stereotipizzazione dei generi
-2 Industria culturale
-3 Logica del profitto
-4 Standardizzazione dei prodotti
- 3 La comunicazione rappresenta la chiave d'accesso ad almeno quattro dimensioni della vita
quotidiana:
-1 Creativa, storica, culturale, intellettuale
-2 Informativa, relazionale, partecipativa, esplorativa
-3 Reattiva, razionale, emotiva, operativa
-4 Pragmatica, esperienziale, emozionale, analitica
- 4 Il modello matematico-informazionale ha luogo tra:
-1 Due macchine , tre esseri umani, una macchina e due esseri umani
-2 Due macchine, due esseri umani, una macchina e un essere umano
-3 Due esseri umani
-4 Tre esseri umani
-
-
-
-
- 5 Secondo il modello semiotico-testuale, il testo è:
-1 Un sistema circolare, validato dall'univocità del messaggio trasmesso
-2 Un meccanismo semplice, fondato su successione di unità linguistiche
-3 Un ingranaggio complesso, centrato su sostanze espressive e molti codicisive e molti codici

-4 Una concatenazione lineare, determinata dallo scambio di informazioni


- 6 Nel processo di costruzione sociale del significato, i media si rivelano:
-1 Agenti attivi
-2 Agenti passivi
-3 Soggetti neutrali
-4 Soggetti negativi
- 7 Il social networking indica:
-1 La costruzione di reti sociali
-2 L’ interpretazione soggettiva dei contenuti trasmessi dai massmedia
-3 L’ interpretazione collettiva dei contenuti trasmessi dai massmedia
-4 La tendenza dell’emittente a plasmare l’informazione
- 8 Che cos’è il canale in teoria dell’informazione:
- 1luogo dove transita l’acqua
- 2 in informatica e teoria dell'informazione, è il luogo fisico attraverso cui avviene il di trasferimento di
dati
- 3 il canale serviva a controllare il Canale della Manica, è un concetto, infatti, che deriva dalla teoria
dell'informazione, sviluppata da Claude E. Shannon durante la Seconda guerra mondiale
- 4canale, dal canalizzare
-
-
- 9 Cosa significa l’espressione: “non è possibile non comunicare”.
- 1che chiunque si trovi in una situazione sociale è comunque la sorgente di un flusso informativo,
indipendentemente dalla propria intenzionalità, dall’efficacia dell’atto comunicativo o dalla
comprensione reciproca.
- 2che chiunque si trovi in una relazione sociale, anche se sembra in modo involontario e causale, aveva
comunque già sempre previsto di esserci, ed aveva già da tempo intenzione di comunicare
- 3che chiunque si trovi in una situazione sociale è comunque la sorgente di un flusso informativo, ma vi
è comunicazione SOLO quando vi è perfetta comprensione reciproca ed accordo.
- 4che chiunque si trovi in una situazione sociale agisce secondo la propria intenzionalità, e cerca di dare
maggiore effetto possibile all’efficacia dell’atto comunicativo che mette in atto
- 10 L’impegno/sforzo si manifesta in due processi:
- 1organizzazione e sistemazione
- 2comprensione e organizzazione
- 3apprendimento e organizzazione
- 4decisione e organizzazione
- 11 I linguaggi/codici numerici risultano più efficaci ed efficienti :
- 1In riferimento al contenuto della comunicazione
- 2In riferimento all’aspetto di relazione della comunicazione
- 3All’apprendimento parziale dell’informazione
- 4Se sono ricchi e polisemici
-
-
-
- 12Il codice elaborato è:
- 1Una lingua esplicita che tende a non dare nulla per scontato
- 2Una lingua che crea incomprensione nella comunicazione
- 3Un codice che ha come requisito la familiarità
- 4Un codice utilizzato da una élite
- 13Il successo di un’interazione si verifica se:
- 1Non si condivide lo schema interpretativo
- 2Si condivide lo schema interpretativo
- 3C’è condivisione di un comune sistema di riferimento spazio-temporale
- 4La struttura dell’interazione è unidirezionale
- 14I rumori relativi ai codici dipendono anche:
- 1Dal contenuto della comunicazione
- 2Dall’uso che ne fanno i soggetti che comunicano, in particolare nei processi di codifica e decodifica
- 3Dall’apprendimento dell’informazione
- 4Dall’uso che ne fanno i riceventi
- 15Il rumore è generato:
- 1Dalla limitata competenza nell’uso dei codici dalla parte dell’emittente o del ricevente (o di entrambi)
- 2Dal codice
- 3Dall’uso di più codici
- 4Da un buona conoscenza del codice utilizzato
-
-
-
-
-
- 16Le differenze culturali generano:
- 1La possibilità di scambi culturali e comunicativi
- 2L’opportunità di accrescere le conoscenze del ricevente
- 3Il rumore
- 4Problemi tra etnie
- 17L’emittente può assumere più ruoli:
- 1Animatore e limatore
- 2Animatore, autore, mandante
- 3Animatore, autore, mandante, inventore, promotore
- 4Promotore, autore, provocatore
- 18Nel caso di relazioni tra individui l’integrità è rappresentata da un insieme di qualità come la:
- 1Risorsa e norma
- 2Dignità e lo scopo
- 3Verità e reputazione
- 4Dignità, l’onestà, la serietà
- 19La credibilità nel ruolo è:
- 1Proporzionata, asimmetrica e reciproca
- 2Il modo in cui un agente sociale interpreta un certo ruolo risultando più o meno credibile in quel
ruolo
- 3La credibilità di cui gode il professionista perché appartiene a una categoria prestigiosa
- 4Sproporzionata, simmetrica e biunivoca
-
-
-
- 20La credibilità è:
- 1Minore se il ricevente percepisce che il comunicatore non ha pianificato costruito il suo messaggio
con lo scopo di influenzarlo
- 2Maggiore se i soggetti possono scambiarsi i ruoli
- 3Maggiore se il ricevente percepisce che il comunicatore non ha pianificato costruito il suo messaggio
con lo scopo di influenzarlo
- 4Minore se si modificano le posizioni di emittente e ricevente nella relazione comunicativa
- 21Costruire una nuova modalità di accreditamento è:
- 1Ricostruire la propria storia e tradizione
- 2Un modo per affermare la credibilità attuale
- 3Una strategia di riparazione al discredito
- 4Una strategia di conferma del discredito
- 22La credibilità:
- 1Può essere trasferita
- 2Non può essere trasferita
- 3Può essere trasferita solo ad alcuni soggetti
- 4Non può essere trasferita ad alcuni soggetti
- 23La credibilità nelle relazioni private:
- 1Costituisce la credibilità periferica
- 2Si trasferisce anche nella sfera pubblica
- 3È la credibilità che non si perde mai
- 4È molto labile
-
-
-
- 24La credibilità è più stabile e più sicura quando:
- 1C’è una relazione consolidata
- 2C’è fiducia negli altri, nella gente in genere
- 3Si rivolge verso particolari agenti sociali
- 4Non pone il problema della credibilità del destinatario
- 25La “parvenza di sincerità” :
- 1Può diventare un meccanismo di aumento della complessità
- 2Non può diventare un meccanismo di riduzione della complessità
- 3Può diventare un meccanismo di trasformazione della complessità
- 4Può diventare un meccanismo di riduzione della complessità
- 26La teoria della spirale del silenzio è stata elaborata da:
- 1Goffman
- 2Rosengren
- 3Habermas
- 4Neumann
- 27 Oltre alla spirale del silenzio i processi mediante i quali il contenuto dei mass media raggiunge ed
influenza gli individui e i gruppi sono:
- 1La diffusione dell’informazione e l’agenda setting
- 2L’agenda setting e la ricerca sulla coltivazione
- 3La ricerca sulla coltivazione e la offentlichkeit
- 4La diffusione dell’informazione, l’agenda setting, la ricerca sulla coltivazione, la offentlichkeit
-
-
-
- 28La tipizzazione è quel processo per cui:
- 1Cui consideriamo l’altro un tipo particolare
- 2Identifichiamo l’altro come appartenente ad un gruppo o categoria sociale e gli attribuiamo quei
caratteri che tipicamente attribuiamo a quella categoria
- 3Isoliamo l’altro come appartenente ad un gruppo o categoria sociale particolare
- 4Tipicamente attribuiamo etichette per creare un pregiudizio
- 29La dimensione di profondità:
- 1È dimensione dell’intimità interpersonale
- 2Rifiuta il ruolo dell’altro
- 3 È una dimensione simmetrica
- 4È fortemente influente sul pubblico
- 30Il pregiudizio paternalistico è il pregiudizio:
- 1Dell’inferiore nei confronti del superiore
- 2Del superiore nei confronti dell’inferiore
- 3Del superiore nei confronti dei suoi pari
- 4Dell’inferiore nei confronti dei suoi pari
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- test 2 da 30 massa
- 1Le teorie degli effetti limitati si fondano sull'idea che il soggetto che si espone ad un messaggio
mediatico:
-1 Non è una tabula rasa
-2 È una tabula rasa
-3 È perplesso
-4 È autosufficiente
- 2 Il funzionalismo di Parsons concepisce i media come un:
-1 Sistema-società
-2 Società sistemica
-3 Sottosistema del sistema-società
-4 Sottosistema semplice
- 3 L'orientamento dei Cultural studies preferisce compiere ricerche sulla base di:
-1 Strutture interpretative ad hoc
-2 Metodi quantitativi
-3 Metodi qualitativi
-4 Indagini specialistiche
-
-
-
-
-
- 4La teoria matematico-informazionale è incentrata sul problema della:
- 1Comunicazione semantica
- 2Comunicazione multimediale
- 3Trasmissione del segnale digitale
- 4Trasmissione del segnale fisico
- 5L'incomprensione del messaggio per disparità di codici tra emittente e ricevente implica:
-1 L'influenza di interferenze circostanziali
-2 Differenti competenze linguistiche
-3 Il rifiuto dello status dell'emittente
-4 La totale mancanza di codice
- 6 Secondo gli studi più recenti sulla comunicazione di massa, l'esposizione prolungata ai media
influenza:
-1 La pianificazione del futuro
-2 La percezione della realtà
-3 La concentrazione nello studio
-4 La memoria del passato
- 7 La teoria della coltivazione è stata elaborata da:
-1 Georg Gerbner
-2 Marshall McLuhan
-3 Derrick De Kerckhove
-4 Donald Shaw
-
-
-
- 8Secondo la teoria della spirale del silenzio, gli individui che hanno opinioni minoritarie, finiscono per:
- 1Difenderle
- 2Dimenticarle
- 3Tacitarle
- 4Promuoverle
- 9I processi di apprendimento, determinati dalla scuola, definiscono conoscenze di tipo:
-1 Concettuale-cooperativo
-2 Concettuale-dichiarativo
-3 Reticolare-associativo
-4 Reticolare-collaborativo
- 10 Quale delle seguenti non è una funzione della comunicazione:
- 1La funzione referenziale, atta alla trasmissione delle informazioni
- 2La funzione interpersonale o espressiva, con cui manifestiamo la nostra relazione verso
l’interlocutore, il messaggio ed il contesto ed il nostro stato interiore
- 3La funzione matematica, serve per calcolare infinite e derivate nella comunicazione digitale
- 4La funzione auto ed etero regolativa; con cui regoliamo le nostre azioni e quelle degli interlocutori,
attraverso richieste, ordini, comandi, persuasioni
-
-
-
-
-
-
- 11Le condizioni e pre-requisiti strutturali della comunicazione sono:
- 1Posizione/status sociale degli interlocutori, possesso/conoscenza di codici e canali e relazioni sociali
- 2Mondo comune, possesso/conoscenza di codici e canali
- 3Relazioni sociali, mondo comune, posizione/status sociale degli interlocutori, possesso/conoscenza di
codici e canali
- 4Mondo comune, posizione/status sociale degli interlocutori, possesso/conoscenza di codici e canali
- 12Per una adeguata trasmissione e comprensione dei significati i partecipanti alla comunicazione
devono disporre di:
- 1una posizione/status sociale elevato
- 2conoscenze, di codici e canali
- 3competenze linguistiche, non verbali e specifiche legate all’uso di codici artificiali
- 4competenze comunicative
- 13Lo status che assume un partecipante a un incontro o relazione comunicativa definisce un
ricevente:
- 1E il suo livello di partecipazione
- 2Destinatario o partecipante, ricevente
- 3Ascoltatore ratificato/occasionale e astante
- 4Destinatario, ricevente, ascoltatore occasionale e astante
-
-
-
-
- 14L’opinion leader è:
- 1Colui che ha la capacità di influenzare l’opinione degli altri
- 2Colui che fa il leader in un gruppo
- 3Il capo della comunicazione
- 4L’opinione prevalente
- 15L’interazione a distanza secondo thompson è:
- 1Mediata o quasi mediata
- 2Mediata
- 3Unidirezionale
- 4È influenzata dalle relazioni sociali
- 16La coppia concettuale “codifica/decodifica” è stata introdotta da:
- 1Jackobson
- 2Goffman
- 3Shannon and Weaver
- 4Schramm
- 17Il codice elaborato è:
- 1Una lingua esplicita che tende a non dare nulla per scontato
- 2Una lingua che crea incomprensione nella comunicazione
- 3Un codice che ha come requisito la familiarità
- 4Un codice utilizzato da una élite
-
-
-
-
-
- 18L’elemento principale che fa scegliere un percorso centrale o periferico è:
- 1La possibilità o meno di utilizzare scorciatoie cognitive
- 2L’opportunità per il ricevente
- 3L’attenzione che il ricevente ha in un dato momento
- 4La rilevanza che un certo problema ha per il destinatario
- 19L’esposizione selettiva:
- 1Implica un’esposizione alla fonte solo in alcuni casi
- 2Mira a “proteggere” e confermare la propria visione del mondo
- 3È un comportamento elitario
- 4Mira a selezionare messaggi “dissonanti” con le proprie opinioni e interessi
- 20Una traduzione linguistica:
- 1Implica un rumore
- 2È sempre anche una traduzione culturale
- 3Mira a falsare il senso del discorso
- 4Non deve trasporre il significato del discorso nel contesto in cui vive l’interlocutore a cui si rivolge
- 21 I frames sono detti comunemente:
- 1Culture
- 2Discorsi
- 3Distanze
- 4Relazioni
-
-
-
-
- 22Le radici della credibilità sono:
- 1Cognitivo, valutativo, normativo
- 2Cognitivo, affettivo, espressivo
- 3Cognitivo, valutativo-normativo, affettivo-espressivo
- 4Valutativo, normativo,affettivo, espressivo
- 23Nel caso di un’organizzazione o un’istituzione l’integrità si presenta come:
- 1Storia e tradizione
- 2Credibilità attuale
- 3“Figure-chiave”
- 4Storia e tradizione, credibilità attuale e figure chiave
- 24La mancanza di uno specifico interesse è visto come:
- 1Garanzia per la credibilità
- 2Elemento negativo per la credibilità
- 3Elemento che rafforza la credibilità
- 4Elemento che fa perdere la credibilità
- 25La reputazione è:
- 1La credibilità periferica
- 2La credibilità specifica
- 3La credibilità provata
- 4La credibilità informativa
-
-
-
-
-
- 26I simboli dello status sociale o professionale:
- 1Sono segni della credibilità
- 2Sono indicativi della credibilità
- 3Attribuiscono maggiore credibilità a chi li ha
- 4Sono un limite ma anche un’opportunità
- 27Le patologie della credibilità vanno su un continuum di:
- 1Fiducia/ sfiducia
- 2Incredulità / sospetto
- 3Credulità /sospetto
- 4Credibilità/disconferma
- 28 La credibilità del comunicatore è particolarmente influente quando:
- 1Il destinatario, per ragioni oggettive e soggettive, non è in grado di valutare la fondatezze e la
veridicità delle affermazioni dell’emittente
- 2Il destinatario è in grado di valutare la fondatezze e la veridicità delle affermazioni dell’emittente
- 3Il destinatario è estraneo ai fatti
- 4Il destinatario ha competenze sull’argomento in oggetto
- 29Le ragioni che portano all’adesione a valori e norme subendo un certo tipo di influenza sono:
- 1La credibilità dell’altro e il bisogno di approvazione sociale
- 2La riduzione del rischio di isolamento e il timore di non essere creduto
- 3Il bisogno di trovare una “bussola”, il bisogno di approvazione sociale, il timore dell’isolamento
- 4La necessità di aderire ai valori predominanti e il timore di isolamento
-
-
- 30 Nel generarsi di un processo di spirale del silenzio:
- 1Si viene a credere a ciò che si pensa che gli altri credano
- 2Non si crede a ciò che si pensa che gli altri credano
- 3Si tende all’isolamento
- 4Si sposa l’opinione dominante
-
-
-
-
-

Potrebbero piacerti anche