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Concetto di media → medium (dal latino) = mezzo come strumento, divenuto dagli
anni 60 "mass media", ha assunto un significato di mezzi di comunicazione che nel
corso del tempo hanno interessato un numero molto vasto di persone
Medium → riferito alla metà del 900, i mezzi di massa sono ancorati a questo
periodo storico
Comunicazione individuale
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Scrittura: Possiamo definirla come un sistema codificato di marcatori visivi per mezzo
del quale lo scrivente poteva determinare le parole esatte che il lettore avrebbe
prodotto a partire dal testo.
Stampa → diffusa in europa dal 1300, poi l’arrivo di Gutenberg con i caratteri mobili.
Con la stampa si è arrivato a creare i primi libri. Il libro stampato era una merce
uniforme e ripetibile. La diffusione dei libri permise anche quella del sapere e delle
conoscenze scientifiche.
Questa sfera pubblica possiamo identificarla come un luogo tra la società civile e le
istituzioni dello stato, tra i cittadini e l’organizzazione dell'apparato governativo e
burocratico dello stato.
Con lo sviluppo della stampa si intensifica anche la censura, che diventa più
rilevante. questa censura non era dovuto solo per motivi religiosi ma anche morali.
Ad oggi le diverse forme di censura sono ancora presenti.
Il diritto di stampa è acquisito e presente in tutte le nazioni e in tutti luoghi ma in
alcuni contesti specifici ci sono leggi che impediscono questo diritto.
A metà del 1800 nuove scoperte tra cui il telefono. Le comunicazioni cominciano a
trasformarsi da comunicazioni dirette a comunicazioni sempre più mediate dai nuovi
strumenti.
Un'invenzione importante avvenuta in questo percorso è la radio. Con la radio le
prime comunicazioni avvengono in ambito militare e il segnale in questo contesto
era libero di viaggiare tuttavia, con l’avvento della radio, il segnale libero di viaggiare
interferiva, ed era un problema per i militari. La RADIO può essere considerata come
il primo mass medium che entra nelle case delle persone e riesce a raggiungere
chiunque. Prima si sviluppa in città poi nelle zone più rurali e lontani.
La radio riesce a trasmettere messaggi che hanno un impatto sulle idee delle
persone e quindi cambia le loro opinioni.
C’era una visione un po'apocalittica che sosteneva che i mass media avessero un
potere enorme sul pensiero pubblico, manipolando le persone. Teoria che ha dei
limiti:
non considera il ruolo di costruzione sociale che i media hanno
Il processo di comunicazione non è solo unidirezionale
Questa tecnica si concentra molto di più su chi produce, sull’emittente e per
questo la massa risulta più passiva. Nonostante questo non sempre i cittadini e
la popolazione reagisce conformandosi al messaggio, a volte ci si può trovare
davanti a proteste e insurrezioni.
In queste prospettive non vengono considerati quelli che sono gli effetti
imprevisti, chi riceve il messaggio è considerato come qualcosa che si adatta e
non sono previste delle altre variabile che possono intervenire nel processo e
modificare l’opinione pubblica.
il popolo viene considerato isolato dal contesto sociale e globale
Usi e gratificazioni
Il sistema dei media è percepito come una vera e propria industria , l'industria
cukturale produce merci culturali che non nascono direttamente dal basso, dal
popolo ma sono invece pianificate e organizzate dall'alto dalle singole emittenti,
infatti il termine industria culturale viene definito a quello di cultura di massa
poichè può far sembrare che sia nata direttamente dalle masse del popolo.
I destinatari delle comunicazioni di massa sono i consumatori e il pubblico (definito
massa) risulta quindi non solo a consumare il più possibile ma anche manipolato nei
suoi atteggiamenti e nelle sue opinioni allo scopo di far sembrare giuste ed
inevitabili le scelte nel sistema capitalista.
Cultural studies
I cultural studies pongono la dimensione culturale al centro dei loro studi. La
cultura non è vista come patrimonio fisso e immutabile ma come un insieme di
processi socialmente e storicamente situati, attraverso i quali le presone comuni
attribuiscono un senso alla realtà. Questa prende forma nelle pratiche quotidiane che
esprimono i significati e i valori condivisi.
Oggi i mass media giocano un ruolo fondamentale nella costruzione della cultura
popolare.
Un altro modello è stato proposto negli anni 70 da Hall come modello "encoding-
decoding": qualsiasi prodotto mediale nasce come risultato di una messa in codice
da parte di un organizzazione al vertice (autore) in diverse fasi:
Encoding: tende a proporre una visione del mondo tendenzialmente
conservatrice e favorevole alle posizioni delle classi dominanti
Una volta diffuso al pubblico, subisce una fase di decoding che lo porta ad
essere letto ed interpretato in 3 modi principali:
Egemonica dominante: la lettura coincide esattamente con le attribuzioni
di significato adottate dai produttori
Negoziata: accanto alla comprensione del codice utilizzato dall'autore, il
lettore attribuisce anche un significato personale parzialmente autonomo
Oppositiva: il messaggio viene letto in modo opposto rispetto a quello
voluto dall'emittente.
Ecco che alcuni programmi tv possono essere considerati come programmi che
trasmettono idee dell’ideologia dominante.
Egemonia: indica che la cultura e anche la comunicazione possono essere viste come
un terreno di incontro ma anche di scontro tra una classe che esercita il potere e una
che è subalterna.
Scuola di Toronto
Massimo esponente: Mc Luhan
la tecnologia è vista come un mezzo che permette il mutamento sociale e ogni
tecnologia ha una sua tendenza nell’organizzare le forme di trasmissione del
messaggio e del contenuto, che possono condizionare le strutture politiche ed
economiche della società.
La tendenza della scuola di Toronto, era quella di considerare la tecnologia come
una variabile indipendente nello studio dei processi di mutamento sociale,
considerandola come il motore del mutamento, una forza autonoma capace di
spingere la società in una direzione piuttosto che in un' altra o in grado di
determinare la direzione del mutamento.
Tutti i media sono considerati come un estensione del sistema nervoso e fisico
dell'uomo oltre che estensioni di consapevolezza (esempio: scrittura).
Mc Luhan identifica più teorie ancora oggi famose:
Distinzione tra media caldi e media freddi
I media caldi sono quelli che danno informazioni molto dettagliate in un
solo senso, lascindo poca libertà di percezione al fruitore (esempio:
cinema,radio)
I media freddi offrono info per cui serve la partecipazione attiva e il
coinvolgimento dell'utilizzatore per dare un senso alla comunicazione
(esempio: internet, telefono, televisione)
"il medium è il messaggio" intendendo che il vero messaggio di un medium è
nel mutamento che produce.
Oggi il primo interesse degli studiosi delle comunicazioni di massa non è più di
anazlizzare gli effetti dei media sul singolo ma bensì di misurare gli effetti su scala
collettiva nel medio-lungo termine, a subire gli effetti dei media sono i valori, le
ideologie, la morale, il patrimonio di senso comune dell'intera società.
Si possono distinguere gli effetti in base al tempo in cui si manifestano:
Effetti a breve termine: si manifestano immediatamente (o quasi) dopo
l'esposizione.
Effetti a medio termine: sono quelli che cominciano informalmente molti
mesi prima del momento in cui si vuole che l'effetto si manifesti (Esempio:
campagne elettorali=> voto per un certo candidato).
Effetti a lungo termine: si manifestano dopo diversi anni di esposizione ai
media.