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Università degli Studi di Palermo

Corso di Laurea Magistrale in Scienze della Formazione Continua

Antropologia culturale [01340], M-Z


Docente: Marco Bassi
GL1
Oggetti e metodi dell’antropologia: Concetto di
cultura, osservazione partecipante ed etnografia,
approccio olistico e relativista

Materiale didattico per esclusivo uso degli studenti iscritti al corso.


Si prega di non distribuire e non citare
TESTI DI RIFERIMENTO

Ugo Fabietti: Tutta la Parte prima

BOX UTILI (ANCHE AI FINI DELLE DOMANDE D’ESAME):

• Box 1. Etimologia distinzioni


• Box 2. La Société de observatours de l’homme
• Box 3. Lewis Henry Morgan
• Box 5 . Darwin e l’antropologia
• Box 7. L’evoluzione della cultura
• Box 8. Cultura animale
• Box 9. Gli sviluppi dell’etnografia
• Box 10. L’antropologia razzista
Questo primo gruppo di lezioni è il più essenziale in quanto viene
definita la caratterizzazione dell’antropologia come disciplina
moderna, i suoi metodi e il suo oggetto di studio

Per far ciò, sarà necessario andare un po’ oltre il contenuto del
testo per tracciare il percorso che ha forgiato l’antropologia
nel suo studio dell’alterità culturale, e poi traslato il metodo il
metodo allo studio del noi e della contemporaneità.

Sarà quindi necessario approfondire un po’ le scuole


antropologiche che, in tempi diversi, hanno prodotto
particolare visioni dei fenomeni culturali, sulla base dei ‘diversi
paradigmi’ cui Fabietti accenna nel paragrafo 7 del cap. 3.
SEZIONI DEL GRUPPO DI LEZIONI 1

L’oggetto di studio dell’antropologia:

L’AMBITO DI INTERESSE ANTROPOLOGICO E CARATTERIZZAZIONE DISCIPLINARE

1B. INTRODUZIONE AL CONCETTO ANTROPOLOGICO DI CULTURA


SEZIONI DEL GRUPPO DI LEZIONI 1

Scuole antropologiche :

Per le diverse scuole ci soffermeremo sull’oggetto


specifico di interesse, il metodo, e gli assunti e i
concetti che hanno prodotto

1C. LE FASI COSTITUTIVE DELL’ANTROPOLOGIA COME DISCIPLINA MODERNA

1D. L’EVOLUZIONISMO UNILINEARE E IL CONCETTO DI PRIMITIVO

1E. IL DIFFUSIONISMO, FRANZ BOAS E IL RELATIVISMO CULTURALE

1F. IL FUNZIONAL-STRUTTURALISMO BRITANNICO E L'OSSERVAZIONE


PARTECIPANTE

1G. LA SVOLTA INTERPRETATIVA DI CLIFFORD GEERTZ


1.A

L’AMBITO DI INTERESSE
ANTROPOLOGICO E
CARATTERIZZAZIONE DISCIPLINARE
ANTROPOLOGIA:
la disciplina, o il sapere, che ha per
oggetto l’Uomo

mette al centro l’Uomo, con un approccio


interdisciplinare e olistico
AMBITO PREINDUSTRALE: MODERNITA’/
SOCIETA’ CONTEMPORANEE GLOBALIZZAZIONE
PREISTORIA
DEGLI ANTROPOLOGI
(COLONIE)

sociologia

Antropologia Antropologia
(prevalentemente Antropologia (specialmente
fino anni 1960) anni 1960 in poi)

(paletnologia)
(storia)
Le variabili strutturali di Talcott Parson
SOCIETA’ TRADIZIONALE SOCIETA’ MODERNA

Articolazione diffusa, inarticolata, Specifica, con specializzazione avanzata


della struttura di ruoli, forte divisione nel lavoro, gruppi
sociale sociali con obiettivi specifici

Status Ruoli ascrittivi (derivati dalla Ruoli basati sul conseguimento (basati
posizione acquisita alla nascita) sui meriti e gli sforzi personali)

Criteri di Particolarista (selezione e Universalisti (selezione e trattamento


arruolamento trattamento basato sui tratti basati su criteri generali e categoriali,
personali, non necessariemnte rilevanti per la natura del compito)
rilevanti per il compito)

Orientamento Guidato da interessi collettivi Individualista, guidato da interessi


nell’agire relativi alla comunita’ di privati
appartenenza
L’opposizione tra tipi di società secondo Max Weber

SOCIETA’ TRADIZIONALE- SOCIETA’ CAPITALISTA


AGRARIA

Carattere della Legata allo status eriditario Appropriazione privata dei mezzi di
proprieta’ (aristocrazia) produzione e loro concentrazione sotto il
controllo di imprenditori (scambiabili sul
mercato)
Meccanizzazione Non esistente La tecnologia permette un calcolo preciso del
del lavoro profitto, e una produzione efficace basata
sulla razionalita’
Natura della Vincolata (alla terra, Libera di moversi in base alla domanda,
forza lavoro attraverso clientele…) disponibile come una merce

Il mercato Limitato da varie barriere Il commercio e’ libero dalle restrizioni


tradizionali. Il mercato diviene il principio
organizzativo della distribuzione e il consumo
Diritto Particolaristico (applicabile Universalmente applicabile (permette la
in modo diverso ai diversi predicibilita’ nei contratti e il rispetto dei
gruppi) diritti)
Processi correlati alla modernità
• Industrializzazione e urbanizzazione (polverizzazione
delle strutture familiari)
• Istruzione di massa
• Secolarizzazione della società
• Sviluppo dello stato di diritto, introduzione del
suffragio universale, (sviluppo della democrazia),
collegati al concetto di cittadinanza
• (Specializzazione e ricerca)
• (Espansione della classe media)
• (Sviluppo dello stato assistenziale e dei servizi)
• (diffusione e ‘gocciolamento’ del benessere)
tecnologia

industrializzazione

Trasporti velocizzati
(navi e veicoli a motore, aereo
treni)
telegrafo telefono telefoni cellulari
internet
MODERNITA’ GLOBALIZZAZIONE
1900 1990
colonizzazione de-colonizzazione
fine Guerra Fredda
Nazioni Unite
Politiche dell’identità
ONG, associazioni
transnazionali

campo politico
COSA DIFFERENZIA L’ANTROPOLOGIA DALLE
ALTRE DISCIPLINE?

L’attenzione su società di piccola scala ha


permesso di affrontare aspetti specifici ma
tenendo in considerazione l’insieme.

Mentre le discipline scompongono l’agire umano in ambiti e


settori e considerano uno solo di questi, l’antropologia
mantiene lo sguardo d’insieme ed esplora le interrelazioni tra
i diversi settori. Questo è quello che chiamiamo ‘approccio
olistico’: guardare all’insieme.
COSA DIFFERENZIA L’ANTROPOLOGIA DALLE
ALTRE DISCIPLINE?

Centralità del concetto di cultura

Di primaria importanza per l’antropologia è stato l’aver messo


in relazione la cultura con i diversi ambiti di interazione
umana: economia, politica, religione, organizzazione sociale….

La cultura è quell’elemento che caratterizza ogni gruppo


umano e mette i vari ambiti in connessione.
COSA DIFFERENZIA L’ANTROPOLOGIA DALLE
ALTRE DISCIPLINE?

Metodo induttivo, basato su una conoscenza specifica


di una società o di una comunità e sulla costruzione
della teoria attraverso la comparazione

Tecniche di ricerca qualitative:


• Osservazione partecipante
• Dialogo e tecniche dialogiche
• Interviste libere o aperte con informatori selezionati
• Interviste di gruppo
• Processi interattivi di varia natura
disciplina antropologia
madre
INNOVAZIONE METODOLOGICA
ELABORAZIONE
Teorie TEORETICA
classiche INNOVATIVA

APPROCCIO OLISTICO (INTERSETTORIALE)

Riappropriazione da
parte della disciplina
madre delle innovazioni
teoretiche
Corrispondenze di massima tra discipline umanistiche e rami
dell’antropologia

Disciplina madre Ramo dell’antropologia


sociologia antropologia sociale
linguistica e psicologia antropologia cognitiva / etnopsichiatria
economia/sviluppo antropologia economica/antropologia dello
sviluppo
storia etnologia, etnostoria, antropologia storica
Filosofia/sociologia della antropologia culturale
cultura
scienze politiche/sociologia antropologia politica
politica
diritto/sociologia del diritto antropologia giuridica
teologia/storia delle antropologia religiosa
religioni/sociologia delle
religioni
archeologia Paleoantropologia
Corrispondenze di massima tra ambiti scientifici e rami dell’antropologia

Ambito scientifico Ramo dell’antropologia


medicina antropologia medica/ antropologia
genetica/ paleoantropologia / etno-
medicina
ecologia Antropologia ambientale / antropologia
ecologica / ecologia culturale / etno-
ecologia
ANTROPOLOGIA APPLICATA

• Antropologia applicata (antropologia nelle


organizzazioni)

• Antropologia militante

• Antropologia impegnata (engaged


anthropology) (‘Impegno etico’, Fabietti par. 8
del cap. 3)
1.B

INTRODUZIONE AL CONCETTO ANTROPOLOGICO


DI CULTURA
Alcune definizioni generiche di cultura

• l’elemento che distingue l’uomo dagli altri animali


• facoltà intellettuale del genere umano, attraverso cui
tutte le azioni umane e l’interazione prendono forma
• In etologia umana, la cultura è in opposizione
concettuale all’istinto, in quanto definisce tutto ciò
che è appreso attraverso l’esperienza e l’interazione
con gli altri individui.
Il grosso cervello dell’uomo e la cultura umana
sono emersi sincronicamente: i più recenti sviluppi
della struttura nervosa comportano meccanismi
che permettono processi mentali più complessi
non riducibili al campo dei parametri intrinsechi
(innati)

«Il sistema nervoso umano si affida


inevitabilmente all’accessibilità di
strutture simboliche pubbliche per
costruire il suo schema di attività»

da Geertz, 1988 (1973), Interpretazioni di culture, p. 106


‘L’uomo e’ un animale incompleto’ (Aristotele, Geertz,
Remotti…)

Capacità Razionalità,
simbolica Logica

«L’uomo è un animale culturale»

Linguaggio
Elementi legati alla comunità (gruppo)

Elaborazione di
Comunicazione idee complesse
(cultura)

Strutturazione di elementi culturali


Trasmissione inter-
generazionale
(fattore tempo per la
cultura)

la scrittura costituisce un altro momento fondamentale che muta


qualitativamente le modalità di accumulo di conoscenza e trasmissione.
Selezione di di elementi e
loro trasmissione inter-
generazionele
alcune opposizioni sul concetto di
cultura
Concezione particolarista
(idea di ‘confini’ di una cultura) Concezione universalista

• Facoltà universale del genere


umano
• civilizzazione (XVIII secolo):
acquisizione progressiva)
• globalizzazione

Concezione antropologica Concezione umanistica


(riferita al patrimonio associato a (Legata all’apprendimento
un particolare gruppo umano) individuale all’interno di un
ampio patrimonio)
Antonio Gramsci:
Cultura egemonica e cultura subalterna,
compresenti nella stessa società, ma legate da una
relazione di dominazione (Fabietti, par 3.5 del cap.
2)

Demologia, folklore: cultura condivisa delle classi


subalterne e contadine in Europa, assimilata per
caratteristiche e dinamiche alla cultura delle società
di interesse antropologico, quelle a cultura orale
Alcuni degli elementi correlati alla nozione di
cultura
• Linguaggio
• Religione
• Espressioni artistiche
• Conoscenza, comprendente nozioni tecnologiche, e forme
di classificazione del mondo naturale, tali da determinare
la relazione con l’ambiente naturale
• Idee (modelli) riguardanti la società e i gruppi sociali
rilevanti (parentela, classi…)
• Idee (modelli) circa la distribuzione dell’autorità e del
potere, con il riconoscimento di ruoli (cultura politica)
DEFINIZIONI ANTROPOLOGICHE DI CULTURA

Prima definizione antropologica di cultura


(ambito evoluzionista)

La cultura è il complesso unitario che include la


conoscenza, la credenza, l’arte, la morale, le
leggi e ogni altra capacità e abitudine acquisita
dall’uomo come membro della società (Edward
B. Tylor, 1871)
DEFINIZIONI ANTROPOLOGICHE DI CULTURA

Con la scuola americana della culturologia si


aggiungono nuove dimensioni al concetto
(prima metà del ‘900)

la cultura consiste di modelli, espliciti e impliciti, di


comportamento (…), acquisiti e trasmessi da simboli, costituenti
le acquisizioni (achievements ) distintive di gruppi umani, incluse
le loro materializzazioni in arte/atti; il nucleo essenziale della
cultura consiste di idee tradizionali (cioè storicamente derivate e
selezionate) e specialmente dei valori ad esse connessi; i sistemi
culturali possono considerarsi, da una parte, prodotti dell'azione,
dall'altra, elementi condizionanti l’azione successiva. (Kluckhohn
e Kroeber 1952)
DEFINIZIONI ANTROPOLOGICHE DI CULTURA

La dimensione simbolica della cultura


(Clifford Geertz)
culture is “an historically transmitted pattern of meanings
embodied in symbols, a system of inherited conceptions expressed
in symbolic forms by means of which men communicate,
perpetuate, and develop their knowledge about and their attitudes
toward life” (Geertz, The Interpretation of Cultures, 1973:89).

“Believing, with Max Weber, that man is an animal suspended in


webs of significance he himself has spun, I take culture to be those
webs, and the analysis of it to be therefore not an experimental
science in search of law but an interpretative in search of meaning”
(Geertz, The Interpretation of Cultures, 1973:5).
DEFINIZIONI SETTORIALI DI CULTURA

Cultura Politica
(tratto da Ronald Cohen)

• Come il potere e l’autorità sono espressi e messi


in gioco attraverso simboli, riti, linguaggio e
produzione artistica.
• Le concezioni del potere e dell’autorità sono
incorporate (embedded) nella cultura particolare
di un gruppo
La cultura, elemento di unione tra ambiti sociali
Schema basato sul modello della dinamica culturale di Bernardo Bernardi (1995)

Oikos
(ambiente)

Anthropos Ethnos (gruppo – vari livelli):


(individuo) • Istituzioni
• Norme
• Valori
Concetto antropologico di tradizione

Definizione ampia di tradizione:

La connessione che lega una società al passato

Poiché nulla viene dal nulla e ogni evento ha un effetto, possiamo


dire che tutto il passato ha un effetto sul presente. In base a
questa definizione tutto il passato è tradizione
Concetto antropologico di tradizione

E. J. Hobsbawm and T. O. Ranger (eds.) (1983),


The Invention of Tradition. Cambridge University
Press

ciò che appare radicato nel passato in realtà


può non esserlo. E’ una ‘tradizione inventata’
Concetto antropologico di tradizione

Definizione più restrittiva:

La totalità di oggetti e idee (piuttosto che gli eventi) che derivano dal
passato ma che possono essere riscontrati nel presente
(ciò che non è distrutto danneggiato, abbandonato o dimenticato)

Concetto di Heritage (eredità culturale - patrimonio), ovvero ciò


che rimane dal passato.
Concetto antropologico di tradizione

Definizione più aderente al concetto


antropologico:

Quei frammenti dell’heritage che non solo sopravvivono,


ma che mantengono un forte significato sul presente, o
assumono nuovi significati nella contemporaneità

(monumenti mantenuti e segnalati…, nozioni, idee, libri discussi…,


patronio dell’umanità, materiale e immateriale, valorizzazione
patrimoniale nei musei…)
Concetto antropologico di tradizione

Dinamica culturale. L’importanza della


collettività di riferimento per il concetto di
tradizione
Schema basato sul modello della dinamica culturale di Bernardo Bernardi (1995)

Oikos
(ambiente)

Anthropos Ethnos:
(individuo) istituzioni, norme,
valori, saperi
Processo di selezione: la
Chronos Proiezione tradizione è
retrospettiva costantemente
(tempo) riformulata nel presente
Concetto antropologico di tradizione

Forme di tradizionalismo secondo


Georges Balandier
(Antropologia Politica, 1967)

• Tradizionalismo fondamentale: salvaguardia dei valori e dei


meccanismi sociali e culturali
• Tradizionalismo formale: mantenimento delle istituzioni di
carattere sociale e culturale con contenuto e funzioni
modificate (tribalismo in contesto urbano…)
• Tradizionalismo di resistenza: gli elementi tradizionali
servono da schermo per mascherare azioni politiche di rifiuto
di una realta’ culturale diversa dalla cultura dominata
• Pseudo-tradizionalismo: in contesto post-coloniale nasce per
rivendicare fini contrari a quelli tradizionali, come l’accesso
all’istruzione o al mercato (etnicita’ politica…)
1C.

LE FASI COSTITUTIVE DELL’ANTROPOLOGIA


COME DISCIPLINA MODERNA
Inizio ‘700: primi tentativi comparativi
di utilizzare le informazioni sulle
culture altre

• Joseph-François Lafitau, Moeurs des sauvages


amériquains comparées aux moeurs des premiers temps
(1724): comparazione della cultura amerinda con le
usanze dei popoli classici

• Charles De Brosse, Du Culte des Dieux Fétiches ou


Parallèle de l'ancienne Religion de l'Egypte avec la
Religion actuelle de Nigritie (1760): comparazione
religione antico egitto con religione africana
L’illuminismo, i primi tentativi di classificazione
sistematica e «il buon selvaggio»

Classificazione tipologica di Montesquieu:


• Popoli selvaggi (vicini allo stato di natura)
• Popoli barbari
• Popoli civili

Jean-Jacques Rousseau:
• Discorso sull'origine e i fondamenti dell'ineguaglianza
tra gli uomini (1755)
• Émile ou De l’éducation (1762)
• Il contratto sociale (1762)
Le società di studio antropologico e le denominazioni disciplinari

FINE 1700 IN FRANCIA


(Fabietti, Box 2)

La Société de observatours de l’homme (1799-


1804)

Costituita da scienziati, medici, artisti e studiosi


umanisti per lancire un progetto di ricerca sulle
istituzioni sociali, politiche, morali e sulle lingue
e le arti dei diversi popoli
Le società di studio antropologico e le denominazioni disciplinari

1800 IN FRANCIA
• Société d’ethnologie (PARIS, 1839). Studio
degli aspetti culturali e spirituali dell’attività
umana

• La Société d’anthropologie de Paris (SAP)


(1864). Studio paleontologico e morfologico
dell’anatomia umana e delle razze.
Le società di studio antropologico e le denominazioni disciplinari

1800 IN INGHILTRRA
Ethnological society of London Anthropological Society of London
(1843) (1863)
Studio degli aspetti culturali e Studio paleontologico e morfologico
dell’anatomia umana e delle razze
spirituali dell’attività umana

Fusione nel 1871

Prevale la
denominazione
Royal Anthropological Institute of
Great Britain and Ireland (RAI) ANTROPOLOGIA a
indicare entrambi gli
ambiti
Le società di studio antropologico e le denominazioni disciplinari

1800 in Germania:
centralità del concetto di cultura

Institut fur Kultur und Universalgeschichtem


(centro della storiografia positivista tedesca)
Le società di studio antropologico e le denominazioni disciplinari

1800 IN USA
American Ethnological Society (1842)

Dal 1902 si affianca alla American Anthropological Association,


che diviene la più grande associazione al mondo

Dagli inizi del 900 è influenzata della concezione


di cultura dall’area germanofonica attraverso
Franz Boas
Le società di studio antropologico e le denominazioni disciplinari

Suddivisione terminologica nei paesi


anglosassoni
Antropologia (Inghilterra)
Etnologia (USA) Fine ‘800

Area delle scienze umane


Area delle scienze biologiche

Antropologia sociale (Regno Unito) Antropologia fisica


(influenza della scuola sociologica francese –
Durkheim)

Antropologia culturale (Stati Uniti)


(Influenza della concezione di cultura dall’ area
Prima metà del ‘900
germanofonica attraverso Franz Boas)
Le società di studio antropologico e le denominazioni disciplinari

SCHEMA RIASSUNTIVO DELLE DENOMINAZIONI DI BASE VERSO LA


META’ DEL 1900

Raggruppamento umanistico
• Antropologia sociale (Regno Unito)
• Antropologia culturale (USA)
• Etnologia (Francia, Germania, in ritardo in Italia)
• demologia o folclore (in tutti i paesi - l’attenzione per
le tradizioni popolari anche in ambito europeo)

Scienze naturali
• Antropologia fisica
• Paleoantropologia
1D.

L’EVOLUZIONISMO E IL CONCETTO DI PRIMITIVO


Gli scritti fondanti dell’evoluzionismo

Scienze naturali:
Charles Darwin, The Orgin of Species by Means of Natural
Selection, (first edition 1859).

Teoria della MONOGENESI rimpiazza la teoria della POLIGENESI, asserita dalla


Bibbia (creazione separata di tutti gli esseri viventi)

Scienze sociali:
Herbert Spencer:
• «The Development Hypothesis», leader, 1852.
• Progress: Its Law and Cause (1857)
• The Social Organism (1860)
Evoluzionismo

Herbert Spencer

«E’ necessario analizzare l’evoluzione


superorganica delle società umane nei loro
sviluppi, nelle loro strutture, nelle loro funzioni,
nei loro prodotti»
Evoluzionismo

Evoluzionismo sociale (unilineare)

semplice, Complessa
omogenea eterogenea
SOCIETÀ PRIMITIVE SOCIETÀ INDUSTRIALE
Antica, Contemporanea,
precede successiva
Evoluzionismo DEFINIZIONI ANTROPOLOGICHE DI CULTURA

Prima definizione antropologica di cultura

La cultura è il complesso unitario che


include la conoscenza, la credenza, l’arte, la
morale, le leggi e ogni altra capacità e
abitudine acquisita dall’uomo come
membro della società (Edward B. Tylor,
1871)
Evoluzione della società umana secondo Morgan Evoluzionismo
(Ancient Society, 1877)

STADIO DELLO PRODU- PROGRESSO


SVILUPPO ZIONE Società
TECNICA ORGANIZZAZIONE semplice
Selvaggio antico linguaggio Orda promiscua

Selvaggio medio ascia Unità basate su parentela e scambio


Caccia -
matrimoniale (tabù dell’incesto)
raccolta

Selvaggio recente Arco e freccia restrizioni matrimoniali portano a gens,


fratrie e tribù
Barbaro antico ceramica Confederazioni tribali

Barbaro medio Allevamento, coltivazione,


Orticultura irrigazione

Barbaro recente Lavorazione del ferro Famiglia monogamica, proprietà privata,


urbanizzazione e assemblee popolari
Civile antico scrittura Specializzazione militare, commercio,
specializzazione politica, Stato fondato su
territorio e proprietà
Agricoltura
Civile medio Polvere da sparo, bussola, Aristocrazia feudale con titoli ereditari e
carta e stampa gerarchie

Civile recente Macchina e industria Alta specializzazione, scienza, democrazia Società


rappresentativa complessa
Evoluzionismo
Henry Maine (professor University of Oxford) :
Ancient Law (1861)
Società semplice
Società primitiva organizzata
attraverso la parentela
Sanzioni di ordine Patriarcale – discendenza
sacro patrilineare

Società evoluta organizzata su base


territoriale
Società
Secolarizzazione
complessa
Le società di studio antropologico e le denominazioni disciplinari

L’evoluzionismo in area germanofonica

Classificazione evoluzionista di Sviluppo del matriarcato come


forma prima di organizzazione
Gustav Klemm (1843) sociale di J.J. Bachofen:
1. Caccia 1. Promiscuità
2. Allevamento 2. Matriarcato (controllo
della terra in relazione
3. agricoltura all’emergere
dell’agricoltura)
Evoluzionismo

Evoluzionismo sociale (unilineare)

semplice, Complessa
omogenea eterogenea
SOCIETÀ PRIMITIVE SOCIETÀ INDUSTRIALE
Antica, Contemporanea,
precede successiva

PSEUDO-STORIA:
NON VIENE CONDOTTO ALCUN VERO STUDIO SUL PASSATO. LE SOCIETA’
VENGONO PROIETTATE ARBITRARIAMENTE E RETROSPETTIVAMENTE SU
UN ASSE TEMPORALE SULLA BASE DEL MODELLO TEORICO
Evoluzionismo

MONOGENESI
Ambito biologico: tutti gli Ambito sociale: tutti gli uomini
organismi discendono da uno – sono fondamentalmente uguali
Contrasto con la Bibbia dal punto di vista fisico e
biologico, differenziati solo da
elementi culturali (appresi).
Postula l’unità di tutti i popoli e la
recuperabilità di ogni gruppo
umano – Allineamento con i
principi morali cristiani

La teoria della monogenesi si era consolidata


intorno al movimento quacchero principalmente
nella Ethnological Society of London, e la
Aborigines Protection Society (APS)
Evoluzionismo e neo-evoluzionismo
Conseguimenti
1850
• Monogenesi dell’Uomo
Evoluzionismo unilineare • Prima sistematizzazione
(crisi) 1920 delle conoscenze

Leslie White: evoluzionismo

Neo-evoluzionismo
universale

1950 Centralità del fattore


Evoluzionismo multilineare: ecologico come elemento
determinante
• Julian Steward: l’ecologia culturale dell’evoluzione culturale

• George Murdock: le grandi


classificazioni

• Marvin Harris: materialismo culturale Definizione delle


caratteristiche dei sistemi
• Elman Rogers Service : classificazione politici pre-industriali
dei sistemi politici
1980
1E.

IL DIFFUSIONISMO, FRANZ BOAS E IL


RELATIVISMO CULTURALE
La critica all’evoluzionismo
monolineare
• Storicistica: diffusionismo austro-tedesco e
scuola storico-culturale in USA (Boas e allievi)
Storia congetturale

• Sincronica: funzional-strutturalismo
britannico, attenzione sulla società
contemporanea e rifiuto di ogni speculazione
di tipo storico
Debito/influsso teorico prevalente nelle fasi costitutive

Evoluzionismo
• determinismo
Scienze naturali
• metafora dell’organismo

Ambedue le scuole sono diacroniche

• Archeologia
• Museografia Diffusionismo
• Storiografia • particolarismo storico
• Geografia • ricerca sul campo
Metodologia:
fuoco sui tratti culturali

Tratto culturale: un elemento della cultura materiale,


dell’organizzazione sociale, dell’attività produttiva, delle pratiche
religiose, artistiche, dei miti… racconti, canzoni…

Ricerca sul campo atta alla raccolta


sistematica dei tratti culturali
Verso il riferimento metodologico del diffusionismo austro-tedesco:
Die Methode der Ethnologie (Graebner 1911)

Friedrich Raztel (1893) Criterio di forma, o di qualità

Leo Frobenius (1898) Criterio di quantità

Fritz Graebner Cerchio culturale –


(kulturkreis )
elementi integrati
Cerchi (cicli) culturali - kulturkreis

pienamente teorizzati da Graebner e Smith:


Scuola di Vienna, anche detta Scuola Storico-
Culturale
Cerchi (cicli) culturali

I processi di diffusione hanno avuto da un numero


limitato di centri. Questi ‘cerchi’ o complessi culturali si
irradiano, determinando la diffusione di aggregati di
tratti, anche attraverso i continenti.
Le migrazioni avvengono per ondate successive, portando
alla sovrapposizione di cerchi l’uno sull’altro, e anche alla
spinta dei gruppi portatori dei complessi culturali più
antichi ad essere spinti in luoghi remoti e marginali

La descrizione che da Fabietti nella Parte seconda della diffusione


dell’agricoltura in Europa e Asia a partire dalla mezzaluna fertile
(l’area tra I fiume Tigri e Eufrate, corrispondente alla Mesopotania)
e’ illustrativa di questo modello teorico
Cerchi (cicli) culturali

ESEMPIO (Graebner):

Complesso culturale dell'arco, in Melanesia e nell'Europa centrale


neolitica.

Tratti simili: forma delle abitazioni, tecniche di fabbricazione del vasellame,


delle stoviglie e delle asce.

Nota: Il ‘cerchio’ non implica necessariamente contiguità territoriale


Generalizzazioni metodologiche:
Concetti e criteri analitici per la
ricostruzione di movimenti di
Diffusionismo ‘tratti’ o complessi culturali
realmente avvenuti nel passato

particolarismo storico
Nessuna generalizzazione:
dimensione storica è
importantissima, ma trattata
Franz Boas come componente del
particolarismo culturale
Franz Boas

Formazione nelle
scienze naturali
(fisica e
matematica), ma
con esposizioni alle
problematiche della
discipline storiche
nell’ambiente
culturale tedesco
L'isola di Baffin (Terra di Baffin) appartiene Territorio canadese del
Nunavut, la maggiore delle isole dell'Arcipelago artico canadese
Franz Boas

Primo viaggio di ricerca (specializzazione in geografia):


Terre artiche di Baffin, tra gli Inuit, 1883-4 (15 mesi).
Studio del colore dell’acqua.
Franz Boas
(in Germania)

1885-86: assistente di Bastian, al Royal


Ethnological Museum di Berlino

Contributi di Bastian (medico, poi antropologo):


• Definizione del metodo etnografico
• L’importante teoria dell’unità psichica dell’essere umano,
debito teorico di Levi-Strauss (esprit humain - inconscio
strutturale) e Jung (inconscio collettivo)
Franz Boas
(in USA)
• Dal 1886 inizia viaggi di ricerca nella British
Columbia, fino al 1994. Dal 1888 è finanziato, si
trasferisce definitivamente negli USA nel 1887
• 1889-1892 Cattedra di psicologia alla Clark
University
• 1897-1900: Direttore della Jesup North Expedition,
finanziata dall’American Museum of Natural History
(New York)
• 1895: curatore dell’American Museum of Natural
History
• 1896-1942: cattedra (1899) di Antropologia fisica
alla Columbia University. Istituì il primo programma
di dottorato in antropologia in USA.
1886-1994: 12 mesi di ricerca complessivi
Ultima glaciazione: circa 20.000 anni fa
Contributi metodologici di Boas

• The Limitation of Comparative Method of


Anthropology (1896)

• The Method of Ethnology (1920)


Boas

Interesse per i tratti culturali, e ricerca della loro


origine e sviluppo, attraverso uno studio
dettagliato, in relazione alla totalità di una
determinata cultura. Era anche opportuno
effettuare una ricognizione della distribuzione
geografica presso le tribù vicine per capire le
cause storiche, ma con riferimento ad un’area
geografica ristretta (Franceschi, 2006: 103)
Ph.D. con guida di Boas

Gli allievi di Boas Fase di studio con Baos

Alfred L. Kroeber & Frank Edward Sapir and Fay- Melville Herskovits
Robert Lowie Speck Cooper Cole

Avvia il programma di
Iniziano programma
Fonda Dipartimento di antropologia,
antropologia a University
Antropologia, Sviluppano il programma di Northwestern
of California, Berkeley
University of antropologia, University of University
Pennsylvania Chicago

Leslie Spier Alexander Goldenweiser e Elsie Clews Parsons

Avvia il programma di
antropologia, University of Avviano il programma di
Washington antropologia , New School for Social
Research (New York City)
Ph.D. con guida di Boas
Altri allievi di Boas Fase di studio con Baos

Paul Radin

Manuel
Ruth Benedict
Gamio

Fondatore del Mexico's Clark Wissler


Bureau of Anthropology
nel 1917

William Margaret Mead


Jones

Tra i primi antropologi


nativi
Allievi di Boas che divengono curatori di American
Anthropologist, la rivista dell’ American Anthropological
Association

John R. Swanton

Robert Lowie

Leslie Spier

Melville Herskovits

John Alden Mason

Walter Goldschmidt

Ph.D. con guida di Boas

Allievi di allievi di Baos


Boas e il relativismo

Il riconoscimento di ‘padre del relativismo’ in


antropologia è stato attribuito a Boas ex-post.

Il relativismo culturale nella versione boasiana resta


l’atteggiamento ideologico di riferimento per gran
parte dell’antropologia americana e britannica nella
prima metà del 900
Relativismo descrittivo

La variabilità culturale produce una differente


comprensione culturale e psicologica a seconda
della popolazione
Relativismo normativo
Poiché i membri di ogni cultura giudicano le altre in conformità ai propri
criteri interni, non esistono criteri universali di giudizio tra le culture

Relativismo cognitivo Relativismo morale


Tutte le asserzioni sul mondo sono I giudizi etici o estetici
culturalmente contingenti, e devono essere formulati nei
pertanto asserzioni non termini di valori culturali
contingenti sono impossibili. specifici
Anche la scienza occidentale non è
universale, ma è ontologicamente
assimilabile all’etno-scienza
Boas e il relativismo CULTURALE

Razzismo scientifico: razza come fattore


biologico che condiziona il comportamento
umano.

• Studi sugli scheletri di Boas: I fattori ambientali come


salute e nutrizione condizionano misura e forma del
cranio, anche a distanza di una sola generazione

L’attacco al razzismo scientifico colloca


Boas sul piano del relativismo morale
Fonte: Franceschi 2006
Fonte: Franceschi Boas e il relativismo
Un gruppo umano può apparire primitivo o
avanzato in base a quello che si prende in
considerazione:
• Struttura sociale aborigeni australiani
• Arte dei nativi americani della California
• Complessità di molte lingue

«Le categorie grammaticali del latino, e ancor di più quelle


dell’inglese moderno, appaiono rozze se paragonate con la
complessità delle forme logiche che le lingue primitive
conoscono»

L’attacco ai riduzionismi dell’evoluzionismo colloca


Boas sul piano del relativismo morale
Fonte: Franceschi Boas e il relativismo
Boas lavorò per dimostrare che le differenze di
comportamento non sono determinate da predisposizione
biologica, ma piuttosto da differenze culturali acquisite
attraverso l’apprendimento sociale

cultura intesa in chiave di variazione


comportamentale tra i gruppi umani

Studi di Ruth Benedict sui concetto di cultura come elemento


modelli di cultura centrale di ricerca nell’antropologia
americana

Questa seconda componente dell’attacco al razzismo


pone Boas sul piano del relativismo cognitivo
Fonte: Franceschi Boas e il relativismo

Per Boas
• non esistono tassonomie universali
• Le tassomonie sono distinte da cultura a cultura

Ipotesi Sapir-Whorf,
Etnoscienza, antropologia cognitiva
sapere locale
Siamo già nel relativismo cognitivo
Prima definizione di «etnocentrismo»
William G. Sumner

“Il termine tecnico per la prospettiva secondo


cui il proprio gruppo è il centro di ogni cosa, e
tutti gli altri sono confrontati e valutati con
referimento a ciò”
“the technical name for the view of things in which one's own group is the
center of everything, and all others are scaled and rated with reference to it."
ETNOCENTRISMO: RAZZISMO: TEORIA ESPLICITA DI
NORMALE PROCESSO DI DENIGRAZIONE DELL’ALTRO.
DEFINIZIONE DEL SE. Si basa sula nozione di
Si basa sulla nozione di superiorità e irrecuperabilità
centralità dell’altro

Fabietti, Box 10
Relativismo epistemologico
(da Geertz in poi)

La mente umana e la natura umana sono così


variabili che nessuna generalizzazione e nessuna
teoria generale è possibile
Etnocentrismo del ricercatore e uso di
teorie etnocentriche

• La comprensione viene impedita


• L’interpretazione viene distorta

in antropologia il relativismo è una necessaria


prescrizione metodologica
Viene metodologicamente espresso attraverso la
pratica della ‘sospensione del giudizio’
1F.

IL FUNZIONAL-STRUTTURALISMO BRITANNICO E
L'OSSERVAZIONE PARTECIPANTE
La critica all’evoluzionismo
monolineare
• Storicistica: diffusionismo austro-tedesco e
scuola storico-culturale in USA (Boas e allievi)
Storia congetturale

• Sincronica: funzional-strutturalismo
britannico, attenzione sulla società
contemporanea e rifiuto di ogni speculazione
di tipo storico
I presupposti del funzional-
strutturalismo

• Metodologici: L’osservazione partecipante di


Bronislaw Malinowski

• Teorici: Scuola sociologica francese, via Alfred


Reginald Radcliffe-Brown
progresso nel metodo di raccolta dei dati (ricerca sul campo)

Evoluzionismo: Uso di dati indiretti (raccolti da terzi) 1850 -1910

Diffusionismo austro-tedesco: ricerca sul campo estensiva


dal 1895

Diffusionismo americano (Boas e allievi): ricerca sul campo intensiva


(eventualmente anche presso gruppi limitrofi – area culturale)

Funzionalismo britannico (funzional-strutturalismo): osservazione dal 1920


partecipante
Notes and queries
(ambito britannico)

• 1874, 1^ edizione
Tre sezioni:
1. Costituzione dell’uomo (antropologia
fisica)
• 1892, 2^ edizione 2. Cultura (75 parti, tra cui storia,
archeologia, diritto, usi e costumi…)
3. Miscellanea

• 1899, 3^ edizione

Raccoglie gli input metodologici della ‘scuola di


• 1912, 4^ edizione Cambridge’ (Rivers), come distinzione ‘tra survey
work’ e ‘intensive work’
Alfred Haddon
1888-89: Spedizione inter-
disciplinare stretto di Torres
(University of Cambridge) Isola di sosta di Rivers

Survey work:
Intensive work:
lavoro enografico su
lavoro enografico su una
popolazioni che vivono nella
specifica popolazione
stessa area

Field-work:
Concetto derivato dalla ricerca
in ambito naturalistico
William Rivers e il metodo genealogico
• Method of Anthropology Inquiry, 1910
• History of Melanesia Society, 1914
• History and ethnology, 1922

Dato biografico Relazione intensiva con


(genealogia) di un il campo
numero elevato di (note di campo)
informatori
Bronisław Malinowski

Definisce il metodo dell’ ‘osservazione partecipante’ attraverso la riflessione


dell’esperienza fatta in tre viaggi di ricerca nelle isole della Polinesia nel 1914-15 e
nel 1917-18 (Argonauts of Western Pacific, 1921)

Picture of Bronislaw Malinowski with natives on Trobriand Islands in 1918

Fonte: Downloaded da www.theage.com.au/ffximage/2005/06/03/wbmalinowski_wideweb__430x250.jpg, 26/10/2013


1914: isola di Toulon e ‘l’archetipo
negativo’ di ricercatore

PAPUA NEW GUINEA

Toulon Island
1915-1916 e 1917-1918:
Isole Trobriand (Kiriwina Islands)
OSSERVAZIONE PARTECIPANTE

Tre caratteristiche essenziali secondo Bronisław


Malinowski:
(Argonauts of western Pacific, 1922)

a) Avere mire scientifiche e conoscenza delle moderne tecniche


etnografiche

b) Vivere senza altri ‘uomini bianchi’ per un periodo


sufficientemente prolungato presso i nativi

c) Applicare specifiche metodologie per la raccolta e


catalogazione dei dati
OSSERVAZIONE PARTECIPANTE

Tre operazioni da eseguire nel corso dell’osservazione


partecipante secondo le indicazioni di Bronisław
Malinowski:
(Argonauts of western Pacific, 1922)

1. Metodo della documentazione statistica (dati concreti per


delineare lo schema organizzativo della tribù)

2. OSSERVAZIONE degli imponderabili della vita reale e del tipo dei


comportamenti

3. Creazione di un curpus inscriptionum in cui incasellare i dati:


Raccolta sistematica di informazioni etnografiche, narrazioni
caratteristiche (miti), espressioni tipiche, elementi folclorici,
formule magiche, documenti sulla mentalità indigena
OSSERVAZIONE PARTECIPANTE

Il diario etnografico:
(A Diary in the Strict Sense of the Term, pubblicazione postuma, 1967)

Registrazione degli eventi che sono che sono accessibili all’osservatore

Abbandono di ogni presupposto teorico:


(questione della soggettività e dell’oggettività)

Catarsi intellettuale e personale: capire il punto di vista dei


nativi
De la division du travail social, 1893 Emile Durkheim

solidarietà
coesione
funzione

integrazione
Rappresentazioni
collettive

«Domandarsi in che cosa consista la divisione


del lavoro significa cercare a quale bisogno
corrisponda»
Le due forme di solidarietà Emile Durkheim

La società opera e funziona perché basata su


una solidarietà sottostante
Solidarietà organica: dove esiste la divisione del lavoro, in
società di scala maggiore, e centralizzazione la solidarietà si
fonda sulla mutua inter-dipendenza (integrazione)

Solidarietà meccanica: nelle società ‘primitive’ la solidarietà si


basa sul riconoscimento della similarità (coesione)
Emile Durkheim
L’importanza della religione

Il riconoscimento della similarità avviene


attraverso delle rappresentazioni collettive.
Fondamentali sono i riti e i simboli (campo
religioso) – credenze, riti

Il simbolismo e il rituale (religione) svolgono


un ruolo centrale nella produzione e
riproduzione della società
Emile Durkheim
Le forme elementari della vita religiosa, 1912

Le religioni dividono il ‘sacro’ dal ‘profano’ e


assumano il sacro come loro campo privilegiato…

Nel rituale la gente venera la società stessa, dato


che l’ordine cosmologico è costruito sull’ordine
sociale. Il rituale aiuta a confermare quell’ordine
nella mente di chi vi partecipa.
Emile Durkheim
Les règles de la méthode sociologique, 1894

I «fattori sociali» sono «modi di agire, di pensare e


di sentire , esteriori all’individuo, dotati di un
potere di coercizione per virtù del quale gli si
impongono»

«La prima regola, quella fondamentale, è di


considerare i fatti sociali come delle cose»
Emile Durkheim
SOCIETA’ COME SISTEMA

I fatti sociali devono essere trattati come se


formassero un sistema, e i significati e scopi di un
costume [estensione del concetto di funzione] può
essere compreso solo mettendolo in relazione al
complesso dei fatti sociali rilevanti
Radcliffe-Brown

The Andaman Islander, 1922

The Social Organization of Australian Tribes, 1930

Structure and Function in Primitive Society, 1952


Radcliffe-Brown
L’analogia con l’organismo

Le istituzioni sociali, come le parti del corpo, funzionano insieme all’interno di


sistemi più ampi. I sistemi sociali come la parentela, la religione, la politica, e
l’economia, presi tutti assieme costituiscono la società, proprio come i diversi
sistemi biologici (sistema riproduttivo, sistema cardio-circolatorio, sistema
digestivo, sistema nervoso) formano l’organismo. I sistemi che compongono ogni
società sono le ‘istituzioni sociali’ (matrimonio…)

La società non è statica, caratterizzata da


fusioni, scissioni, ma tende verso uno stato
di EQUILIBRIO interno.
Radcliffe-Brown
Definizione di ‘struttura’
Forma di ordinata sistemazione delle parti o
componenti. Le componenti o le unità della
struttura sono le persone, e una persona è un
essere umano considerato non come organismo ma
come avente una posizione in una struttura sociale.

La struttura sociale è «una sistemazione di persone


in relazioni controllate e definite istituzionalmente,
per esempio la relazione di re e suddito, di marito e
moglie»

Nell’ambito della scuola finzional-strutturalista questa


definizione fondata sullo status dell’individuo verrà
riformulata con enfasi sulle relazioni tra gruppi regolate
dalle istituzioni.
Radcliffe-Brown
Funzione

Come in fisiologia, costituisce


‘l’interconnessione tra la struttura sociale e il
processo della vita sociale’

Mette in correlazione la struttura e il processo,


costituendo una teoria unica
Negli sviluppi della scuola la funzione può essere
compresa con riferimento agli elementi strutturali della
società in oggetto: per capire le funzioni è prima
necessario delineare la struttura
L’assunto di equilibrio
Ogni istituzione, o costume, si analizza per il contributo
che dà al mantenimento della società nel complesso,
cioè il bisogno che soddisfa in relazione alla struttura
sociale
Chiedersi quale sia la funzione di un costume o di una
istituzione equivale a rispondere alla domanda “questo
particolare aspetto che contributo dà al mantenimento
dell’equilibrio?”

Funzioni manifeste: date dalla gente (livello emico)

Funzioni latenti: emergono solo in relazione all’analisi


dell’intera società, all’identificazione degli elementi
strutturali (livello etic)
1G.

LA SVOLTA INTERPRETATIVA DI CLIFFORD


GEERTZ
Clifford Geertz Ricerca sul campo a Giava e
(1926-2006) Bali (Indonesia), e in
Marocco.

Estremamente influente,
specialmente perchè
conosciuto al di fuori
dell’antropologia.
Ha molte pubblicazioni eterogenee, tra cui:

1963. Agricultural Involution: The Process of Agricultural Change in Indonesia.


Berkeley: University of California Press.

1972. The Wet and the Dry: Traditional Irrigation in Bali and Morocco. Human
Ecology 1:34-39.

1973 The Interpretation of Cultures: Selected Essays. New York: Basic. [raccolta
di saggi]
L’ANTROPOLOGIA INTERPRETATIVA di CLIFFORD GEERTZ

CONCETTO SEMIOTICO DI CULTURA

«L’uomo è un animale impigliato nelle reti di significati che egli


stesso ha tessuto (da Max Weber). La cultura consiste in queste
reti. La loro analisi non è una scienza sperimentale in cerca di
leggi, ma una scienza interpretativa in cerca di significato».
(Geertz)

Da Max Weber adotta anche l’attenzione per l’individuo e l’azione, e l’importanza


di prestare attenzione ai significati che gli individui stessi attribuiscono alle azioni
SIGNIFICANTE SIGNIFICATO
la parola o il simbolo che sta per Il concetto per cui stanno la parola o il
qualche cosa simbolo

UNIVOCO, CONSCIO, CONDIVISO (può


SEGNO
essere culturalmente specifico)

MOLTEPLICI, CONSCI MA ANCHE


INCONSCI (possono essere diversi per i
diversi fruitori, anche di uno stesso
SIMBOLO
ambito culturale)
Descrizione densa

Adotta da Gilbert Ryle la metafora della thick description


(descrizione densa, nel senso di stratificata):

Ryle propone ad esempio illustrativo i diversi livelli di


interpretazione dell’occhiolino, uno stesso gesto che in
diversi contesti può essere un tick, un ammiccamento ricco
di significati interpersonali ma legati alla cultura, una presa
in giro di chi ha fatto l’occhiolino, o un esercizio da attore
per prendere in giro chi ha fatto l’occhiolino: non c’è un
significato unico per il gesto, il significato è dato dagli attori
e la descrizione etnografica deve comprendere tutti i livelli.
Thick descrition

Geertz propone ad ulteriore illustrazione un estratto dal sue note di


campo in Marocco, raccolto negli anni ’60. E’ il racconto dato da un
informatore di Geertz di un episodio di fine 800, nel primo colonialismo
francese, momento di confusione. Il lavoro etnografico consiste
nell’intepretare l’interpretazione del narratore degli eventi che hanno
coinvolto un commerciante ebreo, uno sceicco di una tribù allineata al
governo coloniale, una tribù ribelle e l’amministratore coloniale. La
descrizione densa consiste nel differenziare tutte le diverse
prospettive.

La cultura non è nè un insieme di elementi condivisi, nè è interiorizzata


nelle menti degli individui, ma ha una dimensione pubblica in quanto
consiste in quegli elementi che permettono ai diversi attori di
interpretare le azioni messe in campo nella vicenda.
Il lavoro dell’antropologo è, attraverso il metodo della descrizione
densa, portare alla luce tali elementi simbolici.
Cultura come campo simbolico

«Una volta che il comportamento umano sia visto come azione


simbolica [...] la questione se la cultura sia comportamento strutturato
o forma mentale, o anche le due cose in qualche modo mescolate, non
ha più senso. [...] La cosa da chiedersi è quale sia il loro significato»
(Geertz 1988: 18)

“La cultura è costituita da sistemi interconnessi di segni interpretabili


(simboli) … non le si possono attribuire comportamenti, istituzioni…
essa è un contesto i cui tutti questi fatti possono essere descritti in
maniera intelligibile.” (Geertz 1988: 22
Ermeneutica: arte o tecnica della
interpretazione
IL CIRCOLO ERMENEUTICO
Dilthey, 1900, Origine dell'ermeneutica
Heidegger (1889-1976) e Hans Georg Gadamer (1900-2002) elaborano la riflessione sul
‘circolo ermeneutico’: la conoscenza è frutto di un continuo interscambio tra nozioni già
apprese e nozioni da apprendere, frutto di una stratificazione circolare, situata in un
contesto specifico che coinvolge sia l’elemento considerato che il ricercatore

IL TUTTO - TEORIA

CO-APPARTENENZA
quando uno studioso si avvicina a
una questione la sua mente è già
occupata e l’interpretazione ne è Le parti, le acquisizioni
condizionata particolari condizionano il
(PRE-COMPRENSIONE) tutto con un processo
circolare di nozioni

LE PARTI – I REFERENTI
PARTICOLARI DELLA
TEORIA
IL CIRCOLO ERMENEUTICO
Etnografia

L’ETNOGRAFO NON DEVE IMPORRE LA SUA VISIONE BASATI SUI PREGIUDIZI


O TEORIA CONSOLIDATA. L’INTERPRETARE E IL COMPRENDERE I
COMPORTAMENTI ALTRUI SI BASA SU UN CONTINUO E PROGRESSIVO
LAVORO DI FORMULAZIONE, VALIDAZIONE O ABBANDONO DI IPOTESI,
ATTRAVERSO LETTURE SEMPRE PIU’ PROFONDE DEI COMPORTAMENTI E
DELLE INTERPETAZIONI DEI NATIVI .
SONO LE EVIDENZE DEL CAMPO A ORIENTARE LE INTERPRETAZIONI
SIGNIFICATIVE DELL’ETNOGRAFO, CON RIMANDI CONTINUI E IMPLICITI TRA
TEORIA (NOTA ALL’ETNOGRAFO E AL SUO MONDO COLURALE DI
APPARTENENZA) E FATTI SUL CAMPO

NON ESSENDOCI NULLA DI OGGETTIVO, LA NEUTRALITA’ NON E’ POSSIBILE, MA


ANCHE L’ARBITRARIATA’ NON E’ AMMISSIBILE
IL CIRCOLO ERMENEUTICO

Le espressioni umane (l’occhiolino, le azioni…)


hanno significati equivoci e polisemici.

L’attribuzione del significato dipende dal


soggetto, nel quadro di un sistema di significati e
valori (cultura)

Tale cultura è contestualmente costruita, non


univoca, non reificata. Dipende dall’interattività
in un particolare contesto storico e sociale.
IL CIRCOLO ERMENEUTICO

Il ricercatore deve cogliere questi significati


attribuiti dagli attori sociali, incorporando più
visioni (thick description), e facendo entrare nel
quadro livelli che gli attori stessi non vedono
(combattimento dei galli a Bali), ma nella
consapevolezza che è egli stesso impigliato in
una propria rete di significati, dipendenti dal suo
contesto di appartenenza
IL CIRCOLO ERMENEUTICO
Etnografia

L’antropologo non può privarsi del suo bagaglio:

a) Non può immedesimarsi nel nativo [critica a


Malinowski]

b) La descrizione etnografica è già interpretazione,


un’operazione costruttivista (circolo ermeneutico) [rifiuto
dell’impostazione scientifica e neo-positivista
dell’evoluzionismo e del funzional-strutturalismo]

L’etnografia non è distinta dalla teoria


Concetto semiotico di cultura

“Fare etnografia è come cercare di leggere (nel senso di


«costruire una lettura di») un manoscritto – straniero
sbiadito, pieno di ellissi, di incongruenze, di emendamenti
sospetti, e di commenti tendenziosi, ma scritto non in
convenzionali caratteri alfabetici, bensì con fugaci esempi
di comportamento strutturato” (Geertz 1988: 17)

ETNOGRAFIA COME TRADUZIONE CULTURALE


IL CIRCOLO ERMENEUTICO
Etnografia

LE INTERPETEZIONI DELL’ETNOGRAFO DIFFERISCONO DALLE VISIONI DEI NATIVI:

Ciò che chiamiamo i nostri dati sono in realtà


le nostre interpretazioni delle interpretazioni di
altri su ciò che fanno i loro compatrioti (Geertz
1987:45)

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