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FALSI BISOGNI E CONTROLLO SOCIALE.

Nel documento riportato nella traccia „L’uomo ha una dimensione”, Marcuse, sociologo tedesco ed
esponente della scuola di Francoforte, conferma la dimensione dell’uomo come consumatore ed espone
il suo pensiero riguardo all’opera. Vale a dire che l’uomo consumatore ha la percezione di essere libero,
ma si tratta di una liberta illusoria in quanto i nostri bisogni ed anche il nostro tempo libero non sono
autentici, bensi indotti. E se l’uomo non e libero e quindi eterodiretto, vale a dire che si e guidati nei
comportamenti da consumatore, ed e cio su cui si basa la societa capitalista.

La scuola di Francoforte, una scuola interdisciplinare composta da un gruppo di studiosi che, a


partire dal 1929, si riunirono per criticare in modo molto aspro e minuzioso la societa
capitalistica e il ruolo del popolo, visto come consumatore eterodiretto. Il tema centrale e la
critica all’uso che questa societa fa dei principi umani, e come l’uomo sia visto solo nella
dimensione di consumatore. Durante gli anni successivi molti sociologi e scienziati di vario
stampo hanno ideato le loro tesi su come la liberta delle persone sia inconsciamente fatta
mostrare come vera, ma sia in realta solo illusoria, e sugli effetti dell’arrivo di nuove tecnologie e
nuovi metodi di repressione. Viene coniato quindi,dal filosofo tedesco Horkheimer , il termine di
“industria culturale”, che non sta a significare l’originalita, la libera scelta, la creativita culturale
ma la standardizzazione dei prodotti, come spiegato anche dalla scuola di Francoforte, al fine di
operare come industria. In maniera sempre maggiore, (prima di tutto i giornali e la stampa,
il cinema e poi soprattutto la televisione) i mezzi di comunicazione di massa hanno avuto la
possibilità di creare, nelle società occidentali, una vera e propria cultura di massa. In realta pero
la comunicazione di massa e considerata uno strumento dall’alto per arrivare alla massa, e
quindi pensata per la massa. Infatti, i media non promuovono la complessita del pensiero, non
c’e alcun scopo educativo, bensi manipolatorio. I media non fanno informazione ma rispettano
le logiche di produzione e rispondono ai potenti economici piu forti da cui dipendono. Si arriva
cosi a tali effetti: la standardizzazione, l’instupidimento e lo strumento di dominio(media come
strumento psicologico).Si pensi come strumento di dominio nella teoria della riproduzione
socio-culturale alla pubblicita, che esegue un ruolo di metacomunicazione (comunicazione su
comunicazione), in cui si viene manipolati nel comprare, inconsciamente una determinata cosa
affinche la pubblicita si traduca come sogno nella realta. Anche Adorno fa una anilisi dei mass
media che non evidenzia aspetti negativi, ma ne evidenzia le funzioni rispetto al funzionalismo
(scuola secondo la quale se una cosa c’e e perche ha uno scopo). Fu Riesman, sempre
esponente della scuola di Francoforte, ad introdurre in verita il termine dell’individuo
<<eterodiretto>>, spiegato nel suo libro “La folla solitaria”, in cui l’uomo e incapace di
autodeterminarsi liberamente poiche massificato e incapace di relazionarsi con gli altri se non
nella forma legata alle pratiche di consumo, quindi per esempio di parlare di un determinato
oggetto di acquisto in un centro commerciale oppure di un certo film al cinema. Merton, celebre
funzionalista, crede non possa esistere una societa coesa e riprendere lo studio di Veblen sul
comportamento della societa americana nei confronti del consumo, estendendolo al
consumatore di ogni classe arrivando a dire come le classi meno agiate siano disposte a
spendere piu soldi per un bene di una determinata marca e ne teorizza due comportamenti
principali: un comportamento manifesto e latente(un bisogno piu intrinseco e velato).

E la societa a condizionare il singolo individuo. Tutti i giorni siamo stravolti da pubblicita,


immagini, volantivi che ci propongono la necessita di falsi bisogni, di operazioni semplici da
eseguire che ci portano al minimo utilizzo della nostra mente. Una societa massimizzata, dove
l’economia e i profitti sono cio che contano. Un mondo globalizzato, in cui tutti siamo uniti e
abbiamo la possibilita di intregarci e di scambiare delle dimensioni socio-culturali differenti ma
che tutto sommato nasconde anche dei lati nascosti, la liberta illusoria e del controllo di imprese
e persone piu potenti.

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