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LEZIONE 1 – 20/02/2023

Meccanismi attraverso i quali si svolgono le economie aperte e totalizzate, internazionalizzate


Internazionalizzato  possibilità di comprare un qualcosa prodotto in paese estero, mobilità dei
fattori (studiare in paese A e lavorare in paese B), possibilità di lavorare in un Paese per una società
proprietaria di un altro Paese, più altri elementi (es nonno mi regala un buono nominario del tesoro
che ho liquidato anni dopo e sono in possesso di una cifra, decido di comprare un altro strumento
finanziario in un altro Paese in un’altra valuta (come funzionano i meccanismi valutari))
Tutti questi aspetti servono per capire se l’Unione Europea intesa come unione economica di Paesi
tra cui alcuni condividono la stessa monetaria (unione monetaria) è un esperimento che funziona
nell’attualità . Vedere oggi che succede

MLOL – biblioteca Mozzi-Borgetti

Modello descrive in maniera sintetica la realtà , stilizzato in una serie di regole matematiche.
LIBRI:
Richard Baldwin Charles Wyplosz L'Economia dell'Unione Europea Milano, Hoepli, 2005»
Pagine/Capitoli: Dal cap. 1 al cap. 3, dal cap. 8 al cap. 17.
Signorelli M., Marelli E. Politica Economica. Le politiche economiche nel nuovo scenario europeo e
globale. Giappichelli, Torino, 2015» Pagine/Capitoli: cap 15, cap 16, cap 17, cap 18, cap 19
Capitoli sull’approccio della teoria economica che usa modelli per descrivere l’integrazione europea.
Esiste anche una dimensione storica dell’integrazione.

Unione Europea  oggetto giuridico ibrido (extraterrestre giuridico)


Problema nella sua definizione accordo tra diversi paesi a mettere insieme una serie di funzioni e
procedere verso una strategia condivisa (economica, sociale, ambientale)
difesa delle frontiere  nazionale/internazionale
Politica agricola europea

Trattato extraterrestre giuridico (ibrido giuridico)


Difesa  con il diritto internazionale
Confederazione di stati  USA
UE non è una confederazione di stati
Diverso il modo in cui gli stati convergono verso un approccio comune.
STATI UNITI D’EUROPA  già Leopardi parlava dell’idea di trovarsi in uno spazio comune di paesi
senza differenze
Punto di vista istituzionale, il primo a parlarne è stato CHURCHILL nel primo discorso a porte aperte
dopo la fine della seconda guerra mondiale. Dice che l’unica soluzione possibile che dopo la guerra
questo orrore si ripresenti, è una creazione degli stati uniti d’Europa.

Studio della programmazione UE  capire dove si è diretti nei prossimi anni

COME FUNZIONA L’UE


Principali organi UE
Consiglio d’EUROPA  rappresentativo
Consiglio dell’UE 
Studiare FUNZIONAMENTO DEI MECCANISMI DELLE ISTITUZIONI EUROPEE E TRATTATO DI
MAASTRICHT IN MANIERA GENERALE.
(Parlamento, commissione, BCE…)

Cosa stabiliscono i trattati in termini di convergenza economica (capire come si avvicinano i Paesi ad
una idea di sviluppo economico)
Riguarda anche sistemi fiscali, tributari, del welfare State (insieme di servizi e rete sociale che
garantisce determinati diritti a una categoria o chi è cittadino di un determinato paese, non è
standard per tutti i Paesi dell’UE, ci sono differenze enormi tra gli Stati)
REVISIONE DEL PATTO DI STABILITÀ  a un certo punto non bastavano i parametri del trattato di
Maastricht:
istituisce l’UE, diceva che si fa parte della UE solo se si rispettano alcuni parametri.
L’Italia non rispettava 5 parametri del trattato, e per essere in linea lo stato italiano fece una
tassazione – politica fiscale creativa, sono stati tassati in maniera coercitiva i conti corrente
senza annunciare nulla, over night – le casse dello stato (Amato allora presidente)
riequilibrano i parametri e nel ricalcolo dei parametri l’Italia torna in linea con tre parametri e
riesce ad entrare nell’UE. Da queste modalità di ingresso e firma del trattato nascono i primi
sentimenti anti- europeisti.

Parametri del trattato:


2 parametri riguardavano l’economia in generale:
(due termometri per l’economia)
- Tasso di disoccupazione
Disoccupazione patologia del sistema economico, dice se il sistema è in grado o meno di
assorbire la sua forza lavoro, i suoi asset umani.

- Tasso di inflazione
Dice il rapporto che c’è tra le cose reali (beni, servizi) e i valori che gli si dà (prezzi)
Se i prezzi corrono veloce e la produzione è sempre la stessa non è una cosa positiva. È
positivo soltanto se il valore del fattore umano e del capitale che serve a produrre un
prodotto sono aumentati proporzionalmente. Problema di erosione del reddito reale se
non vi è aumento negli stipendi ma soltanto nei prezzi dei prodotti.

REDDITO NOMINALE  reddito che viene percepito da un soggetto in relazione alla


attività che fa.
REDDITO REALE (=costo della vita)  valore del reddito in termini di cosa può
acquistare (dipende dalla dinamica dei prezzi), (se i prezzi salgono esso scende, se i
prezzi scendono esso sale). È una sentinella, bisogna guardare questo piuttosto che
il reddito nominale.
REDDITO DISPONIBILE reddito che si può utilizzare dopo il prelievo fiscale.

Se un paese ha una inflazione galoppante, in quel paese vi è un calo del reddito reale,
problema. Nessun problema economico resta isolato in quell’ambito, diventa anche un
problema sociale. È anche un indice di povertà .

POVERTÀ  concetto relativo (dipende in relazione a chi). È una questione di spazio e


di tempo ma soprattutto una questione economica relativa (condizioni).
Per calcolare la povertà bisogna decidere cosa si intende per risorse e verificare se si è
poveri rispetto a quelle risorse prestabilire.
Se una persona guadagna meno di tot euro l’anno si è in condizioni di povertà .

Questo è un problema poiché i Paesi alla firma del trattato non sono tutti allo stesso livello.
L’inflazione parametro che l’UE monitora. Come cambiano i prezzi. Più è volatile e più
instabile è il sistema economico.

3 parametri riguardavano la finanza pubblica


(le sue condizioni sono lo specchio della politica economica del Paese)
- Indebitamento
peso del debito pubblico sul PIL = non deve essere maggiore al 60%
Peso del deficit sul PIL = non deve superare il 3%
Emettere titoli  stato presenta la mercato le sue posizioni debitorie. Chi compra i titoli dà
prestiti allo stato. Intermediari finanziari = banche.
La somma dei debiti si chiama debito pubblico (pubblico perché è dello stato e della PA)
Esiste anche il debito privato.
Esso nasce dal fatto che le entrate in un tempo T sono minori delle uscite nello stesso tempo
T.
2022  stato ha le entrate che dipendono in particolare dalla tassazione (gettito)
Usicte dipendono dalle spese dello stato, decise dalla legge di bilancio, decisa entro il 31/12
per decidere come spendere le spese nell’anno successivo.
Spese finanziate con le entrate. Se la differenza entrate/uscite è negativa si ha un deficit. Lo
stato deve decidere cosa fare:
o Maggiorare la tassazione
o Emettere nuovo debito pubblico  rinviare al futuro la responsabilità della spesa di
oggi, darla alle generazioni future.

- Deficit sul PIL (=


PIL  valore dei beni e servizi FINALI prodotti in un anno. I valori intermedi non fanno parte
del PIL. Sforzo produttivo nuovo. Non è ricchezza perché non considera il patrimonio. Un
paese è ricco non solo perché produce PIL
Vedere il paese riesce a sopportare il valore dell’indebitamento pubblico.
Tassazione dipende dal reddito, il PIL è reddito.
In Italia attualmente il debito pubblico sul PIL pesa per circa il 158%
- Tasso di interesse
Non è solo una persona che compra una casa, ma ad esempio le imprese che vogliono
svilupparsi chiedono un prestito.

LEZIONE 2 – 23/02/2023
Manca

LEZIONE 3 – 24/02/2023
Processo di definizione del bilancio dell’Ue approvato dal consiglio dell’UE.

Strumenti economici che hanno dato luogo a varizioni e codifiche dei trattati per obiettivi di
convergenza dei paesi verso l’unione.

La politica economica europea adotta strumenti


Tre grandi obiettivi

Economie capaci di rispondere agli shock esogeni  soggetto a shock esterni


Sistemi economici perturbati

Strumenti per contrastare le perturbazioni


Pandemia  misure di restringimento delle libertà individuali  se lasciassimo questo meccanismo
a sé stesso ci sono degli impatti sull’economia
Primo effetto negativo  disoccupazione
Ammortizzatori osciali  strumenti automatici che si innescano quando ci sono shock di questo tipo.
Molti settori in cui era prevista la disoccuazione come supporto al reddito di chi perde il lavooro.
Settori in cui non era prevista la disoccupazione, strument di ammortazzatiori
Anticorpi che architettano i policy-maker per affrontare le turbolenze. Nel momento in cui cala
l’occupazione
(ammortizza le buche)

Reddito di cittadinanza è ammortizzatore sociale


Misura che cerca di combattere la povertà . Lo stato garantisce un reddito minimo a chi non è nelle
condizioni di far parte del mercato del lavoro. È uno strumento che si rivolge al mondo del lavoro,
non al diritto di cittadinanza.
Strumento per abbattere il livello di povertà e dovrebbe scatenare un circolo virtuoso
Per chi cerca un lavoro

La stabilità è letta in base all’inflazione, ai tassi di interesse e le finanze pubbliche.

Idea di UE si basa soprattutto sulla crescita. Non esiste concetto di sviluppo senza la screscita.
Sviluppo sostenibile  tre criteri su cui si basa la sostenibilità
- Sociale
- Ambientale
- Economica

Difficile da attuare

Tassazione ambientale è un’imposta che viene traslata in aumento dei prezzi. Il produttore trasla il
valore dell’imposta sul prezzo, perché salgono …
Rischio di aumento dell’inflazione o recessione …

Sostenibilità ambientale è un concetto che va a cozzare con la crescita economica.


Decrescita economica

Crescita economica si calcola:


Calcolo del PIL  stime del PIL a cura dell’ISTAT.
Quantità x prezzo del bene

differenza del PIL di un anno e del PIL dell’anno precedente.


Q2002 x P2022 – Q2021 x P2021
Influenzata sia dalla variazione della quantità che dalla variazione dei prezzi. Quando il PIL viene
calcolato a prezzi correnti si chiama PIL NOMINALE. Ingloba al suo interno la dinamica dei prezzi.
Se invece si tengono in considerazione gli stessi prezzi si può osservare se la quantità è davvero
cambiata. PIL REALE  valutazione della produzione con un prezzo base. Importante per vedere
quanto in realtà la quantità influenza la produzione.
I prezzi dipendono dal valore della moneta.
Il PIL REALE è quello che davvero interessa.

TASSO DI CRESCITA DEL PIL


(Q22 x P21 – Q21 x P21) / PIL21
Può essere sia negativo che positivo.

Strumenti di misurazione dei livelli economici a livello macro nascono anche dagli accordi BERTON-
WOODS. Nasce un movimento per definire un manuale di contabilità nazionale, adottato da quasi
tutte le nazioni del mondo per creare statistiche a livello macroeconomico che siano paragonabili a
livello internazionale.
Prima non era facile comparare il valore delle diverse economie.
EUROSTAT  statistiche a livello europeo.
UE uno dei precursori delle politiche ambientali.

Coesione sociale  includere tutte le fasce sociali nella crescita.


Il sistema economico europeo deve mantenersi in crescita consentendo sia il rispetto di parametri
ambientali e includendo tutti i suoi cittadini nel sistema economico (es. inclusione lavorativa)

Bilancio comunitari  strumento depotenziato, ha una forza d’azione limitata rispetto al volume
delle economie- scelta dovuta al fatto che non si è riusciti ad attuare l’idea iniziale di integrazione
della politica fiscale (= politica fatta da un policy-maker europeo … ) disponibilità per la politica
fiscale non c’è stata. UE strumento fiscale limitato, non ha potere decisione ad esempio su scuola,
sicurezza, sanità .
PAC = politica agricola comunitaria
Forza politica zoppa, ha competenza legislativa attraverso normative ecc, ma la politica fiscale non è
di competenza dell’UE su tutte le linee.
Politica monetaria invece non lo è.

Clausole di salvaguardia  azionate dall’UE quando gli stati non rispettano le …


Nel caso italiano aumento obbligatorio dell’iva a 22%
Questa clausola aumenta il gettito fiscale dello stato italiano e i criteri del patto di stabilità sono
garantiti.

UE aziona la clausola di salvaguardia e lo Stato deve rispettarla.

Incremento dei prezzi genera frizione nel … e il reddito reale si abbassa.


Disallineamento del potere dell’UE
UNIONE DOGANALE
Primo strumento di creazione del mercato unico. Non è stato facile abbattere le dogane, mettere in
atto sistemi che prevedano l’abbattimento delle tariffe doganali.

IVA = ha subito un processo di armonizzazione, creato un sistema comune europeo


Se ha un valore diverso tra gli stati si crea concorrenza fiscale tra i paesi.

POLITICA DELLA CONCORRENZA


Differenza tra i prezzi può essere un indicatore di concorrenza.

Se il costo di produzione è molto più basso del prezzo di mercato, l’azienda si trova in posizione di
dominio del mercato. Offerta più ampia della domanda.
Visto dall’antitrust, istituzioni nazionali o europea che analizzano i mercati per vedere questi
indicatori, se ci sono concentrazioni di imprese poche e grandi.

Non esiste un concetto assoluto.

Concorrenza perfetta  sistema di mercato in cui i beni sono omogenei, non esiste extraprofitto
È l’idea che ispira le teorie di concorrenza.

Mercato oligopolistico  mercato delle assicurazioni. Prezzi quasi tutti uguali. Accordi legali.

Accordo tra imprese oligopolistiche  cartello OPEC. Grandi produttori di petrolio si mettono
d’accordo sul prezzo di vendita mondiale e sulla produzione. In questo caso è legale perché non c’è
normativa che lavora su di ciò .

Amazon e Google detengono un oligopolio


Difficile agire perché non hanno sede legale in territorio dell’UE.

Evitare gli accordi collusioni laddove possa agire.


Tende a dimostrare che esistono gli accordi collusivi (strategie di mercato)

Barriere tecnologiche  sfruttare una posizione dominante dovuta a un investimento passato. Il


mercato del trasporto aereo funziona così.

Se la domanda non è prevedibile non si ha interesse nel sviluppare quella ricerca.


Il trasporto pubblico ferroviario e aereo sono settori che non hanno concorrenza. Trenitalia anche se
ormai privata non ha comunque concorrenza, ha un monopolio.

Autostrade non sono una concorrenza, anche se non sono più dello stato italiano e hanno le
concessioni.

Dazi doganali non sono l’unica barriera che esiste, esistono anche le non tariffarie.
Un’impresa francese vuole gestire in Italia il trasporto aereo, non è facile, problema di barriere
tecnologiche.
Delocalizzazione  mercati di approvvigionamento diversi. Produrre un prodotto in uno stato era
più costoso che produrre lo stesso prodotto in un altro paese UE.

MERCATO UNICO  definire un criterio di liberalizzazione su merci servizi, capitali e persone. Si


cerca a livello europeo di creare strumenti di abbattimento anche fiscali per lo spostamento,
l’approvvigionamento delle merci, i capitali…

RAPPORTO CECCHINI sui costi della NON EUROPA. Valuta i costi delle liberalizzazioni. I costi sono
stati maggiore dei benefici delle liberalizzazioni

Analisi ex-post, prima che le cose avvengono.

Settori economici in cui le liberalizzazioni hanno avuto svantaggi, altre che hanno avuto vantaggi.

LEZIONE 4 – 27/02/2023
Teorie delle auree valutarie  non ha grande fama fin quando non è tornata a far parlare di sé nel
momento in cui si inizia a parlare di unione monetaria europea.
Anni 50

Processo di integrazione monetaria dei sistemi europei


Non esistono altri fenomeni di questa grandezza e importanza.

Creazione di una moneta unica per più Paesi, situazione unica da un punto di vista…

Area valutaria ottimale  Territorio che può utilizzare la moneta unica avendone vantaggi

Quando viene firmato il trattato di Maastricht l’Europa non era un territorio valutario ottimale. Sulla
bilancia non solo gli aspetti economici, ma anche sociali …

Valuta  moneta internazionale che viene scambiata per acuisti a livello internazionale (dollaro,
euro, yen…)
Moneta  mezzo di scambio, serve anche per accumulare il valore. (conserva il valore che vi è scritto
sulla moneta. Emessa da un emittente ufficiale, la banca centrale) funziona con corso legale.

Corso legale della moneta  indica un’entità giuridica che ha titolarità di emettere la moneta e la
moneta è utilizzabile da chiunque e non può essere rifiutata. A meno che non siano banconote di
un’altra valuta.

A fini speculativi  eccesso di moneta a disposizione, si può prestare. Motivazione utilitarista, presto
soltanto se fa guadagnare sul valore. Concezione speculativa.

C’è anche chi ha bisogno della moneta per motivi differenti. Anche lo stato può averne bisogno.

Rapporti di debiti e crediti.


Flussi di moneta  riguardano le transizioni

Mercato finanziario  si comprano o vendono le monete

Prezzo della moneta (nazionale) tasso di interesse (risultato di un calcolo che fa la banca che parte
dal tasso della banca centrale. A partire dal tasso di interesse ufficiale – imposto dalla banca centrale
– le banche prestano moneta facendo ragionamenti di ricavi. Quando la banca centrale rimodula i
tassi di interesse, si influenza anche il tasso di interesse di mercato. Banche = impresa finanziaria. Le
banche devono guardare cosa fanno i concorrenti (sistema privato).

I flussi di moneta sono regolati dal tasso di interesse.

Sistema di cambio  insieme delle regole

Non è scontato un sistema regolamentato di cambio. Siamo in un sistema …

Tasso di cambio  prezzo di una valuta in un’altra valuta


Mercato della moneta nazionale
Mercato delle valute internazionali per scambiare monete attraverso un indice di convertibilità
chiamato tasso di cambio.

Prezzo della valuta nazionale in termini di valuta estera – quotazione certo per incerto
Dividiamo la quantità di $ per 1 euro.

Prezzo della valuta estera i termini di valuta nazionale – quotazione incerto per certo
Dividiamo la quantità di euro per 1$.

Apprezzamento della moneta (valutazione) più quantità di moneta straniera per acquistare la
stessa quantità di moneta nazionale.

Deprezzamento della moneta (svalutazione) meno quantità di moneta straniera per acquistare la
stessa quantità di moneta nazionale.

Tasso di cambio nominale effettivo  in relazione di tutte le monete come si rapporta la nostra.

Tasso di cambio nominale  $? /


Soltanto rapporto tra il valore delle monete
Nulla dice sui prezzi nazionali e stranieri. Se essi sono diversi non basta il tasso di cambio, ma
bisogna calcolare anche …

Se il tasso di cambio è favorevole ma i prezzi nel paese estero sono maggiori, non è più tanto
favorevole.
Tasso di cambio reale  Er = (E x P)/P*
Tasso di cambio nominale x prezzi del Paese nazionale/ prezzi del Paese straniero

Il vantaggio di una moneta potrebbe essere dovuto soltanto al tasso nominale.

Il tasso reale dice effettivamente il valore di acquisto della moneta che si ha in mano.
Tasso di cambio definisce i rapporti di competitività dei Paesi.
Relazioni economiche:
- Importazioni  economia acquista
- Esportazione  economia vende
- Scambi di capitale
Non soltanto flussi per lo scambio di beni e servizi

Importazioni  Comprare moneta nazionale, flusso di moneta nazionale che esce, flusso di moneta
estera che entra, perché prima si acquista la moneta straniera per acquistare il bene. Moneta
scambiata nel sistema bancario. Necessarie le riserve. Prima della digitalizzazione delle riserve
spesso bisognava aspettare prima di poter ricevere la moneta straniera.

Capitali  (es. giapponese acquista società italiana)


Per impiantarsi deve affluire come moneta nazionale, al contrario di importazioni e esportazioni.

Rapporti di scambio e affluenza/deflusso dipendono dalla competitività


Competitività  se si è o meno attraenti per chi vuole comprare beni e servizi o capitali.

Indice di competitività  y = 1/Er = P*/(P x E)

Tasso di cambio nominale

Se la moneta è più forte condiziona a livello internazionale

La competitività guarda ai rapporti dei Paesi in termini di flussi della moneta.


A parità di tasso di cambio nominale se cambia il prezzo relativo, cambia anche la competitività .

Quando nasce l’unione europea ogni Paese aveva valute diverse e ogni Paese risentiva di una diversa
competitività
Per mantenere stabili le economiche (non predatorie = ognuno cerca di aumentare la propria
competitività )

Sistema prima dei anni 80, quando inizia il sistema di convergenza

Tasso di cambio è una ragione di instabilità tra i rapporti delle economie.


Differenza tra monete genera instabilità .

Le economie europee sono molto relazionate tra di loro da un punto di vista di scambi commerciali e
di capitali.

Anche il parametro dei prezzi (inflazione) dipende dallo stesso ragionamento.

Ora c’è l’inconvertibilità delle monete europee in rublo.

CAMBI FISSI  parità di riferimento che non cambia nel tempo


Possibilità di agire nel tempo con condizioni ferme. Agevolazione degli scambi
Tentativi che fanno le banche centrali, se non riescono si cambia la parità .

- Con parità puntuale


- Con banda di oscillazione  parità di riferimento
Non dimenticare che per difendere la moneta occorrono le riserve.
ES. Stati Uniti e Italia
Cambio pari a 1
$/1 euro = 1
poi $/1 euro= 1,2
BCE e FED hanno le riserve di valute.

Per riportare il rapporto a 1 la BCE applica una politica monetaria espansiva.

Meccanismo banche della BCE  si deposita la moneta in banca e la banca la presta a terzi.

Riserve volontarie  banca decide di mettere da parte


Riserve obbligatorie  quelle che la banca centrale impone per legge.
Se la banca centrale diminuisce la percentuale di riserva obbligatoria, una parte di moneta torna sul
mercato.

Il metodo più veloce per agire sul prezzo del tasso di cambio la BCE compra valuta in dollari e vende
in euro.

Queste manovra non hanno effetti solo sull’economia monetaria, ma anche sull’economia reale.
Le politiche monetarie influenzano il tasso di interesse e essi influenzano la vita reale.

SISTEMA A CAMBI FLESSIBILI  fluttua nel mercato valutario, non c’è obbligo di interventi. Azione
dell’ente è discrezionale (può decidere).

CAMBI FISSI VS FLESSIBILI


Fissi  meno incertezza per il rapporto economico con gli altri Paesi, sia da un punto di vista
commerciale che di investimenti.

Anche se il tasso di cambio è fisso, ad essere fisso è il tasso di cambio nominale. Il reale può variare in
relazione all’andamento dei prezzi.

Banche centrali più credibili, si possono anticipare le azioni.

COSTI  perdita della manovra sul tasso di cambio

Sminuisce la credibilità del Paese e della moneta


LEZIONE 5 – 28/02/2023
Relatività tra tasso di cambio e relazione del Paese?
Quali sono gli effetti a seconda della grandezza del paese

Effetto tassi di cambio dipende anche dalla dimensione


Paese grande (estensione, economia grande)  grado di apertura internazionale ampio, forte
esposizione ai rapporti internazionali

Variazioni del tasso di cambio non hanno grandi impatti sull’economia del Paese, grazie alla loro
dimensione.

Se un paese è piccolo il tasso di cambio è una variabile cruciale. Le variazioni del tasso possono
determinare grandi variazioni del sistema economico. I paesi più piccoli hanno un’economia più
limitata e la variabilità del tasso di cambio incide molto di più .

Se un paese è piccolo può utilizzare il tasso di cambio come una manovra, uno strumento di politica
economica.

Sia nei sistemi a cambi fissi, i paesi rinunciano all’autonomia monetaria. Rinunciano alla politica
monetaria in termini strategici.
Situazione UE  paesi vi hanno rinunciato, tutto nelle mani della BCE.

Andamento della propria moneta si lega a una moneta forte. La moneta vale una proporzione di
un’altra moneta, per consentire di far assimilare la moneta….
Messaggio al mercato, economia ha una moneta che viaggia alla velocità dell’altra moneta.
Gold standard (sistema aureo) basato su un accordo in cui i paesi avevano fissato la convertibilità
della loro moneta rispetto all’oro.
Fine 800- oro al centro degli scambi tra le economie.
Oggi  silicio

Economie non globalizzate, vi erano dei blocchi


Sistema funziona fin quando non scoppia e arriva la guerra. Fortemente criticato da Keynes (=
meccanismo per indebolire alcuni paesi che hanno perso notevoli risorse di oro accumulate)

Tentativo che deriva dagli accordi di Breton Woods (1944-71)


Sistema a cambi quasi fissi, dollar standard; meccanismo con bande di oscillazioni

- Fondo monetario internazionale


Supervisionare la stabilità dei cambi dell’economia mondiali. Forniva assistenza monetaria ai
paesi in difficoltà .
C’è bisogno di un coordinatore al di sopra di tutti i Paesi a ricordo del gold standard (tutto
nelle mani britanniche)
Partecipano Paesi da tutti il mondo, ha una governance
Oggi ha una dimensione enorme

- Banca mondiale
Obiettivi di sviluppo, fornire risorse finanziarie a paesi che devono ricostruirsi
Fenomeno di supporto
Ha dimensione di azione mondiale da un punto di vista di intermediazione.
Hanno permesso lo sviluppo di determinate politiche di sviluppo in alcuni paesi (del terzo mondo, in
via di sviluppo e che avevano perso la guerra.)
Istituzioni internazionali (diritto internazionale)
Criticato, perché ha creato forti dipendenze dal dollaro, che in quel momento era la moneta più
stabile dopo la seconda guerra mondiale.

WASHINGTON CONSENSUS  sistema di politica economica internazionale che gira attorno al


potere statunitense

Stiglitz  economista statunitense


Meccanismo che crea dipendenza dagli stati uniti e crea degli squilibri. Crisi legate al prezzo delle
materie energetiche

Egemonia di politica monetaria statunitense, in momento di necessità presta i soldi ai Paesi in


difficoltà

I paesi che non ce la facevano si indebitavano con il fondo monetario internazionale.

Globalizzazione  paesi sempre più internazionalizzati, più scambi


Moneta internazionale è il dollaro

Quanto più i paesi si integrano e si aprono alle altre economie, tanto più serve quella moneta. È come
se fosse l’unica moneta con cui fare scambi internazionale, perché convertibile con tutte le altre.

Problema di sostenibilità da parte degli Stati Uniti.

Dollaro non più convertibile nelle altre monete e svalutato.


Fine del sistema Bretton-Woods. Dopo un anno e mezzo circa

Sistema di cambi flessibili, ma ci sono grandi arre valutarie, sovranazionali, in cui si osserva una
moneta soltanto per gli scambi,
quella che definisce la moneta unica è quella europea. Il sistema monetario europeo esce da Bretton-
Woods negli anni 70 e inizia a collaborare nell’area valutaria. Sistema a cambi fissi.

MISURARE IL GRADO DI RELAZIONE TRA LE ECONOMIE


Uno dei grandi risultati è che i paesi hanno deciso degli standard di misurazione
Altrimenti non è facile cooperare in un sistema in cui non si hanno le misure reciproche

Manuale di contabilità nazionale


Quali sono gli standard di misurazione – indirizzato agli istituti di statistica nazionale
Come si misurano i rapporti tra le economie

Bilancia dei pagamenti  punto di misurazione dei rapporti economici fra i paesi
Registra tutti i rapporti di natura economica tra i paesi.

CAPIRE COME SI USA, non come è fatto


- Misurazione di importazioni e esportazioni
- Misurazione dei capitali
- Registrazione dei trasferimenti collaterali

Come i paesi europei si relazionano tra di loro

Movimentazioni dal punto di vista commerciale e capitale

Due parti della bilancia di pagamento


- Relazione di tipo commerciale
- Relazione di tipo capitali (investimenti diretti, in portafoglio)
Saldo commerciale  differenza tra importazioni e esportazioni
Che tipo di rapporti ho in base a beni e servizi
Dipende dalla concorrenzialità , dice il grado di penetrazione
Risponde a logiche di concorrenza e strategia commerciali delle imprese
Saldo  differenza capitale in entrata e in uscita
Risponde alle logiche di sviluppo delle imprese in alcuni paesi piuttosto che altri
I due saldi compongono la bilancia dei pagamenti
Quattro piatti sulla bilancia

Affinché la bilancia sia in equilibrio, i due saldi devono garantire una bilancia dei pagamenti pari a
zero. Né squilibri di capitali, né commerciali.

LEZIONE 6 – 01/03/2023
UE una sola economia
Processo di integrazione
Paesi con squilibri in rapporti commerciali e relativi al capitale

Bilancia di pagamenti = conto  sistema di misurazione in cui vengono scritti i valori delle
transizioni (rapporti economici tra i Paesi)
Parte corrente  exp-imp
Parte dei movimenti di capitale

EXP-IMP
Dipendono da alcuni fattori
- Di domanda
Quanto si domanda di quei beni, dipende dal mercato
- Strutturali
Legislazione del Paese, alcuni prodotti vietati per standard non rispettati
Dipendono dalla regolamentazione del mercato
- Competitività
Riguardano l’attrattività dei beni sul mercato. Relativi ai prezzi – forte fattore di competitività .
Altri fattori possono essere la qualità , caratteristiche che derivano dai processi produttivi e da
fattori culturali.
Importazioni = M
Valore delle importazioni dipende dal reddito di quel Paese
M = My
m = propensione ad importare
atteggiamento medio del sistema economico ad importare beni e servizi
reddito molto importante, determina anche il volume di relazioni con il resto del mondo.
FATTORI DI DOMANDA = dipendono dal reddito
Domanda aggregata dipende dalle risorse a disposizione, dal reddito

pv = livello generale dai prezzi nel resto del mondo


la competitività dei beni dipende …

pv /p x E
Quando si modificano le condizioni di prezzo relativo.

Più sale il tasso di cambio a prezzi fissi, più i nostri beni sono svantaggiosi. Più scende, più sale
l’indice di competitività .

Come agiscono i fattori di prezzo sulle importazioni?


Se salgono i prezzi interni aumentano le esportazioni, se scendono i prezzi stranieri sono più
appetibili
Bisogna rapportarli con l’indice di competitività

ELASTICITÀ delle importazioni al prezzo straniero


 Quanto è sensibile la domanda alla variazione dei prezzi. Per alcuni prodotti, se il prezzo varia

Il problema di una elasticità alta è che possono essere sostituiti. Es Carne/pesce
Forte elasticità della domanda al prezzo
Ci sono dei beni per cui la domanda è rigida  variazioni dei prezzi non influenzano molto la
variazione della domanda.

M = m (p, pv, E) Y

ESPORTAZIONI = X
Yw = reddito del resto del mondo

Meccanismi indiretti sul tasso di cambio che è una variabile che influenza le esportazioni.
Se i prezzi interni si abbassano, le esportazioni aumentano perché i beni sono più competitivi. Se
aumentano i prezzi stranieri le esportazioni aumentano. E se il tasso di cambio si abbassa, la moneta
è meno forte e sono avvantaggiate le esportazioni. Tasso di cambio leva sulle esportazioni.
X – M = saldo commerciale, dice la situazione rispetto alle transazioni commerciali. Se è sbilanciata o
bilanciata.
Dipende da queste variabili  reddito nel resto del mondo influenza

Manovre possibili sui saldi commerciali


La politica economica è fatta dai governi.
In Italia è la legge di bilancio, definisce le azioni economiche

Differenza nei tassi di interesse, nelle proiezioni del tasso di interesse nei prossimi anni. Elemento
che indice su alcuni tipi di capitale, che allocano risorse...
Il rendimento del capitale viene confrontato nel lungo periodo.
Due tipi di investimenti
- Reali  non per forza materiali, incrementano il capitale
- Finanziari  acquisto di strumenti finanziari. Beni particolari, sono beni e servizi di natura
finanziaria, servono per intermediare le risorse.
Intenzionalità diversa dagli investimenti reali, finalità speculativa, funzionale al reperimento
delle risorse

- Differenziali nei tassi di cambio a lungo termine


- Differenziali nei tassi di cambio a breve termine
- Variazioni attese dei tassi di cambio

Aspettative  congetture che tutti gli operatori fanno, dipendono da quello che ci si aspetta.
Di solito si formano rispetto al passato, cercare la proiettare quella dinamica al futuro.
CONDIZIONE DI EQUILIBRIO/PARITÀ SCOPERTA
i = tasso di interesse interno
iw = tasso di interesse estero
problema del tasso di cambio: il capitale se è allocato in Italia non c’è problema, altrimenti se è
collocato all’estero bisogna valutare anche il tasso di cambio.
ee = tasso atteso di variazione del cambio
i = iw - ee
indica la perfetta …
è indifferente il posto in cui fare investimento- è indifferente quando il tasso di interesse nazionale è
pari al tasso di interesse straniero meno le aspettative di variazione.

Parità alla quale abbiamo scoperto la … del tasso di cambio

LEZIONE 7 – 06/03/2023
Saldi commerciali e di capitali  per capire che tipo di bilanciamento c’è tra le diverse economie.
Compongono la bilancia dei pagamenti
Per vedere se le economie sono correlate e dove sta il gioco forza, chi spinge sulla parte commerciale
o dei capitali.
Saldo delle partite correnti (commerciale)  la differenza tra esportazioni e importazioni
Variabili macroeconomiche
Influenzate dal tasso di cambio nominale e dal rapporto dei prezzi nazionali e stranieri.
Variabili si tengono in considerazione
Indice di competitività  p*/p x e

Questi effetti spesso ambigui sulle importazioni e esportazioni se considerate insieme.


Shock di domanda  variazione del reddito (nazionale o straniero)
Domanda (aggregata di un sistema economico) valore di tutto ciò che viene domandato al mercato
 valore di tutto ciò che viene scambiato nel sistema economico.
Esiste sempre un bisogno, altrimenti non ci sarebbero la domanda e il mercato.
CONSUMI  variabile molto importante in un sistema economico
Chi consuma, domanda beni e servizi al sistema economico
Di solito le famiglie sono l’agente rappresentativo, insieme di persone che percepisce reddito. Le
famiglie usano il reddito per consumare.
Le famiglie non solo usano il reddito per consumare, ma percepiscono reddito perché sono
proprietarie dei fattori di produzione primari
- Lavoro
Famiglie proprietarie del lavoro.
Offerta di lavoro 
Domanda di lavoro è fatta dalle imprese
Ricevono reddito da lavoro (salario, di tanti tipi)
Qualsiasi tipo di capitale (macchinario o impresa) è riconducibile alle famiglie (una, due,
tre…)
Reddito da capitali  profitto (partecipazione di una società , proprietario della società )

- Capitale

Imprese:
- Capitali
- Società di persone
I proprietari rischiano non soltanto

Redditi confluiscono nelle famiglie.


Le famiglie fanno la maggior parte dei consumi nel sistema economico.

Investimenti (reali)  acquisto da parte delle imprese di beni di capitali


Beni di capitali  macchinari, immobili, software
I beni di capitali sono diversi dai beni di consumo è la durata del bene. Il bene di capitale può essere
materiale e immateriale e cede la sua utilità per più periodi.
Il capitale ha un valore pluriennale, vale per più anni. Quando si considera l’uso del capitale si
considera soltanto l’uso nel lasso di tempo considerato.
il bene di consumo …
stock di valore dei beni considerati in un certo momento
investimento  flusso annuale che l’impresa spende per aumentare o ripristinare il capitale ( non
esiste investimento negativo)

nel sistema economico osserviamo anche la spesa per i beni di tipo capitale, investimenti fatti dalle
imprese.
Vedere da che cosa dipendono le spese, che definiranno il sistema economico.

Domanda aggregata formata anche dalla PA (pubblica amministrazione) che fa delle spese nel
sistema economico.
Spesa pubblica  valore della formazione pubblica, servizio finale
Beni, servizi e investimenti pubblici (tutti effettuati dalla PA)
Compra beni, servizi e investimenti

Imprese fanno la quantità di beni e servizi (prodotti)


Prodotti finiscono alla domanda, quindi alle famiglie.
Flusso di reddito che nasce nelle imprese, va alle famiglie e le famiglie consumano e risparmiano
(pezzo di reddito non usato per consumare, ma messo da parte). Il risparmio (S) sta fuori dal sistema
reale, non viene dato alle imprese per i beni e servizi.
PA autorità economica che reperisce dal sistema economico di tassazione. Preso dalle famiglie e dalle
imprese, tutte percettori di reddito.
Prima tassazione sul reddito d’impresa.
(Attività di alato-produzione)

Pensioni  trasferimento di risorse a chi non deve lavorare più


Sistema
- A ripartizione
Contributi versati da chi lavora adesso servono a pagare le pensioni di chi è in pensione
adesso. (contributo pensionistico). Preso e diviso tra quelli che sono in pensione. Grande
patto tra le generazioni.
Insidie  dinamica della popolazione
Se il tasso di natalità è più basso di quello di mortalità e le disoccupazioni aumentano, allora i
contributi non basteranno a pagare le pensioni.

TFR  trattamento di fine rapporto


Gestito dall’impresa. Può essere ceduto in un sistema a capitalizzazione.

- A capitalizzazione
I contributi che sono versati adesso pagano la mia pensione futura. Non c’è patto
intergenerazionale, i contributi di ognuno vengono utilizzati nel futuro
Problema accumulazione dei contributi è soggetta alle fluttuazioni e all’andamento della
moneta.

domanda aggregata
Composta da  consumi, investimenti reali, spesa pubblica

Shock di domanda
Variabili che incidono sul consumo (reddito/prezzo)
Variabili che incidono sugli investimenti (tasso di interesse, livello del reddito)
Variabili che incidono sulla spesa pubblica (decisioni esogene, non dipendono dall’economia,
ma dal tipo di sistema sociale che il policy-maker ha in mente – desiderata del policy-maker)
Anche le importazioni e esportazioni formano la domanda aggregata.

DA = C + I + G + PC (differenza tra esportazioni e importazioni)


Esportazioni  prodotte internamente ma richieste esternamente

Si shocka la domanda quando queste variabili subiscono uno shock.

Si mettono insieme meccanismi interni con un meccanismo esterno.

Gli shock di domanda possono verificarsi internamente all’economia, o essere generati da


rapporti con il resto del mondo.

Domanda aggregata può essere obiettivo di politica economica.

LEZIONE 8 – 07/03/2023
Due saldi differenti, calcolati come differenza tra due macro variabili che misurano i rapporti
commerciali e di tipo capitale (commerciale = X - M) (capitale = FKw –FK / capitale nel senso il valore
dei flussi di capitale) hanno ragioni diverse e sono dinamiche che rispondono a variabili differenti.

BP = PC + MK
NB una bilancia dei pagamenti in perfetto equilibrio (= 0) potrebbe dipendere dal sommarsi di due
squilibri opposti.

In UE, politica monetaria centrale, politiche fiscali nazionali.

BILANCIO PA
- Entrate
Gettito, trasferimenti (da UE, istituzioni internazionali ecc.)
- Uscite
Spesa pubblica (spesa corrente + investimento)
Trasferimenti (pensioni, reddito di cittadinanza ecc.)
Differenza tra entrate e uscite  deficit (positivo o negativo). Concetto periodale. Se non si riesce a
aumentare le entrate o diminuire le uscite nello stesso anno, allora si somma al debito. Il debito è uno
stock, il deficit è un flusso che incrementa il credito.
Variabile fiscale  spesa pubblica
Politica fiscale espansiva  aumento della spesa pubblica o di trasferimenti e diminuzione di gettito
(tassazione)
Politica fiscale restrittiva  diminuzione della spesa pubblica, o di trasferimenti e aumento del
gettito.
Politica economica formata da
- Politica fiscale (governi)
- Politica monetaria (banca centrale)
Non devono essere per forza correlate. Nel caso europeo, la monetaria è compito della BCE, la fiscale
è compito dei singoli governi.
Politica monetaria  regolamentazione della moneta circolante (offerta di moneta) perché la
quantità di moneta in circolazione incide sui risultati del sistema economico.
Politica fiscale  controlla tassazione, spesa pubblica e trasferimenti

Il consumo dipende dal reddito disponibile (≠ da reddito = reddito disponibile + tassazione / Y = Yd +


T)
Reddito disponibile Yd = Y – T

CONSUMO
Dipende dal reddito
C0 = consumo di sussistenza, non dipende dal reddito
Standard minimo che si osserva in un sistema economico. Indipendentemente dalle risorse, si
consuma. Concetto relativo, dipende dal sistema in cui ci si trova. Dipende da standard di
consumo.
C1 = propensione al consumo
Coefficiente/parametro comportamentale, sintetizza un comportamento. È sempre compreso
tra 0 e 1. Non può essere più di 1 perché non si tenderà mai a spendere tutte le risorse a
disposizione (reddito). Si consuma una parte positiva del reddito, ma non raggiungerà mai il
100%.
C = C1 x Yd
La restante parte di pecentuale non consumata del reddito, va nei risparmi.
(propensione al risparmio) S = S1 x Yd

La propensione al risparmio anche sarà compreso tra 0 e 1.


La somma della propensione al risparmio e di quella al consumo formato il reddito disponibile.

Proporzione rispetto al reddito disponibile.

C = C1 x Yd = C1 x (Y – T)
INVESTIMENTO (reale)
La spesa delle imprese per comprare i mezzi addizionali della produzione (capitale) nel corso
dell’anno. Logica  produrre di più , espandersi. Hanno aspettative sul futuro. Se lo immaginano
roseo, investono, altrimenti no.
Influenza degli investimenti dipende sulle aspettative del reddito.

Scegliere tra investimento reale e finanziario.


Investimento finanziario quando il tasso di interesse è favorevole

Flusso di guadagni futuri

Attualizzazione della moneta  contrario della capitalizzazione

Investimenti (reali) rispondono alle variazioni del tasso di interesse.

M1 = propensione ad importare

DA = C1 (Y - T) + I (i) + G + X – (m1 x Y)
Tutte le spese fatte nel sistema economico. Si chiamano impieghi. (come si impiegano tutte le risorse
prodotte)
Non si può impiegare di più di ciò che produciamo in termini di risorse (reddito)
Il reddito è esattamente uguale alla domanda aggregata.
Quindi:
Y = C1 (Y - T) + I (i) + G + X – (m1 x Y)
Y – C1Y + m1Y = - C1T + I (i) + G + X
Y (1 – C1 + m1) = - C1T + I (i) + G + X
Y = 1 / (1)

LEZIONE 9 – 08/03/2023
Reddito chiamato anche PIL
Valore della produzione di beni e servizi in determinato periodo di tempo
Nel PIL non va inserito tutto ciò che viene prodotto (produzione industriale) ma vanno decurtati tutti
i beni intermedi.
PIL tutto ciò che viene allocato nella fase finale del reddito
Pomodoro  se acquistato da me e mangiato, è produzione finale e considerato PIL
Se acquistato da un ristorante e viene utilizzato per un piatto, rientra nella
produzione industriale e non è PIL. Rientra quindi nei beni intermedi.
NB. Se un prodotto viene esportato è PIL
Produzione industriale comprende anche i prodotti utilizzati per produrre altri beni.
PIL = produzione netta, al netto di quanto è servito per produrre quella produzione
Quanto effettivamente sei stato in grado di produrre

Quando ci si riferisce al reddito ci si riferisce alle risorse, al PIL


Ci dice lo sforzo produttivo del sistema economico. Ma in realtà si produce molto di più perché molti
sono beni intermedi.

AGRICOLTURA INDUSTRIA SERVIZI


AGRICOLTURA Valore che
l’agricoltura
compra da quel
settore
INDUSTRIA Valore che
l’agricoltura
compra dal
prodotto
industriale
SERVIZI Valore che
l’agricoltura
acquista dal
settore dei servizi

Ogni bene nell’economia deve essere prodotto da un mix degli altri servizi
L’economia è interdipendente

Lavoro e capitale sono gli imput primari, di proprietà delle famiglie.


Costituiscono il valore aggiunto (somma dei redditi).

Ogni processo produttivo deve pagare

La differenza tra prodotto industriale e PIL sono i beni intermedi


Infatti, produzione industriale meno i beni intermedi formano il PIL

PIL  somma dei redditi, ma è anche la somma della domanda finale, ma è anche la differenza tra la
produzione industriale e i beni intermedi

Potrebbe esserci una produzione netta che non corrisponde …

Tavola imput-output
Permette di definire il PIL

Gli impeghi finali in valore sono uguali a tutto ciò che è stato prodotto

LEZIONE 10 – 20/03/2023
PIL = reddito
La somma dei redditi è uguale al PIL
PIL = valore della quantità prodotta (Q) / domanda finale (AD) / reddito (Y)

Q = produzione netta ≠ produzione industriale (lorda)


Q = produzione industriale meno i beni intermedi

AD = consumi (C) + importazioni (I) + spesa pubblica (G) + esportazioni (X) – importazioni (M)

Y = 1/ (1 – C1 + M1) x [(G – C1 x T + X) + I (i)]

Tasso di interesse = guadagno sulle liquidità / prestiti ecc.

Tasso di interesse = guadagno alternativo a


Economia cresce nel lungo periodo grazie agli investimenti
Se l’investimento è alternativo al guadagno finanziario,
se si fa salire troppo il tasso di interesse, si spiazzano gli investimenti. Le risorse vanno sull’economia
finanziaria perché più redditizia. Si creano problemi di crescita per il sistema economico.
Domanda di moneta
Si domanda moneta a scopo:
- Precauzionale
- Transazioni (usare moneta)
Comportamento che dipende dal reddito
- Speculazioni
Guardare la dinamica del tasso di interesse e dei titoli
Se il tasso di interesse sale, la domanda di moneta scende

Offerta di moneta
Moneta offerta dalla banca centrale
La banca centrale è indifferente al tasso di interesse, le politiche monetarie non sono fatte in base ad
esso, bensì il tasso è influenzato dalle scelte della banca centrale.
Spostamento dell’offerta di moneta verso sinistra (meno moneta in circolazione)
(aumento di moneta in circolazione) politica monetaria espansiva  acquistare titoli  più
domanda e più liquidità in circolazione
Effetto indiretto sul tasso di interesse

Domanda di moneta parametrizzata al reddito

Equilibrio  dipende dall’oscillazione del tasso di interesse


Differenza  eccesso di offerta di moneta
La banca centrale programma la moneta in circolazione
La banca centrale non fa nulla per l’eccesso di offerta, ma i mercati ne risentono. Meccanismo a
ribasso sul prezzo. Il tasso di interesse inizia a scendere.
Le banche hanno molta moneta, ma ne viene domandata meno. Allora abbassano il tasso di interesse
per prestiti ecc.
Problema quando il disequilibrio è dovuto alla mancanza di offerta.
Eccesso di domanda di moneta
Il tasso di interesse si alza

La banca centrale non può decidere direttamente il tasso di interesse, ma può creare scelte per
cambiarlo.
Tasso ufficiale di sconto  particolare tasso di interesse, che la banca centrale fa alle banche. Le
banche hanno questo tasso come riferimento, quando riprestano soldi sul mercato, applicano un
tasso di interesse maggiorato rispetto al tasso ufficiale di sconto. Influisce sul tasso di cambio.

Tasso di interesse  deciso in base

Retta IS = per ogni livello di tasso di interesse, esiste un livello di reddito.


Il tasso genera fluttuazioni nel reddito. La variabile che fa arrivare le variazioni del tasso di interesse
sul reddito sono gli investimenti. Gli investimenti reali risentono degli effetti del tasso di interesse, e
ci sono effetti sul reddito. Gli investimenti variano al variare del tasso. Se il tasso sale, il reddito
scende. Al contrario, se il tasso scende, gli investimenti salgono e così il reddito. Ecco perché
bisognerebbe tenere a bada il tasso di interesse.
Critica alla BCE che cerca di aumentare il tasso ufficiale di sconto creando un aumento anche nei tassi
di interesse.

L’aumento del reddito crea uno squilibrio nell’economia, un eccesso di moneta.


Economia monetaria e finanziaria sono collegate tra loro. Due porte di trasmissione.
Retta LM = retta di equilibrio del mercato della moneta
È crescente perché la domanda di moneta sale e aumenta il tasso di interesse.
Le economie che crescono molto hanno questo effetto collaterale a causa della quantità di moneta
domandata.

Se cresce il reddito, cresce la moneta e anche il tasso di interesse. Il tasso spiazza gli investimenti che
spiazza il reddito.
Questi meccanismi di trasmissione non hanno la stessa velocità .

L’incontro di tutto il meccanismo (che a volte ha obiettivi confliggenti)


Ogni volta che cresce l’economia vi è un effetto collaterale che passa attraverso la domanda di
moneta. Vi è un effetto negativo di ritorno sugli investimenti. La crescita reale è depotenziata dal
tasso di interesse.

BCE  mentre l’economia è stata inondata da progetti pubblici, per far crescere il reddito, la BCE
accresce l’innalzamento dei tassi ufficiali di sconto.

LEZIONE 11 22-03-2023 SUPPLENTE (1 ora)


Mercato dei beni VS mercato finanziario/monetario
Alcune cose che accadono nel mercato dei beni sono dipendenti da ciò che accade nel mercato
finanziario.
Si potrebbe sostenere una spesa oggi senza avere liquidità , si chiede a qualcun altro e si paga un
tasso di interesse, che dipende dagli equilibri del mercato finanziario.
Il livello del tasso di interesse scaturisce tra l’incontro tra la domanda e l’offerta di moneta. Si
modifica quando cambia la domanda di moneta (cambio di reddito o abitudini degli individui) e
quando cambia l’offerta di moneta (politica monetaria espansiva – quando aumenta l’offerta;
restrittiva – quando diminuisce l’offerta).

Y=C+I+G
Se il tasso di interesse sale, gli interessi scendono e di conseguenza scende anche il reddito.
Domanda di moneta dipende da:
- Reddito

Se aumenta la domanda di moneta si crea squilibrio. La banca centrale mantiene fissa l’offerta di
moneta.
Se il reddito aumenta, aumenta la domanda di moneta, ma con una offerta fissa, l’equilibrio si può
riavere soltanto con

Politica monetaria agisce sul mercato finanziario.


Strumento più utilizzato per la politica monetaria espansiva:
- Operazione di mercato aperto
Shocka molto il mercato; la banca centrale acquista titoli (del debito pubblico dei Paesi o di
società private)
Il prezzo dei titoli aumenta e il rendimento dei titoli (tasso di interesse) si abbassa.
Il tasso di interesse si abbassa e gli investimenti aumentano, comportando un aumento della
produzione.
Tra il 2012/2013 l’Europa viveva un grande periodo di crisi ed era necessaria una mossa da
parte della BCE. Quindi questa strategia è divenuta possibile.

Politica monetaria restrittiva annunciata dalla BCE


Abbassamento di 25 punti base (0,25)

Mix di politica monetaria e fiscale serve per coordinare le azioni dei governi nazionali e della banca
centrale.
Nel caso di una politica monetaria espansiva, la nazione dovrebbe accompagnarla con una politica
fiscale espansiva
- Riforma della fiscalità
Cambia il reddito disponibile (destinato al consumo)
- Variazione della spesa pubblica
Quando aumenta la spesa pubblica, aumenta anche la produzione e il reddito.
L’aumento del reddito provoca un aumento nella domanda di moneta.
Controeffetto della politica monetaria espansiva ==> spiazzamento degli investimenti

Economia aperta: Y = C + I + G + E (dipendono dai redditi esteri) – M (dipendono dal reddito


interno)
es produzione dei beni di lusso in Italia non ha subito ripercussioni durante la pandemia in quanto
venivano acquistati da altri Paesi (Cina  crescita del PIL negli ultimi anni) che hanno favorito
l’acquisto di beni di lusso italiani.

LEZIONE 12 27-03-23
MODELLO ISLM  modello a prezzi fissi perché se considerassimo i prezzi variabili ci sarebbero
troppe variabili da considerare. Ma ovviamente nel sistema economico essi variano.
Inflazione non si presenta molto frequentemente nel breve periodo.
Due variabili
- Tasso di interesse
- PIL (reddito)
Relazione tra l’economia finanziaria (attiene alla moneta) e reale (attiene alla produzione di beni
e servizi).
Multi relazione tra le due economie.
Il tasso di interesse può spiazzare la crescita in base agli investimenti finanziari.
Se aumenta il reddito allora vi è un aumento della moneta destinata alle transazioni (consumi). Si
innalza quindi il tasso di interesse a parità di offerta di moneta. La domanda di moneta a scopo
speculativo diminuisce. Più il tasso si alza, più esso diminuisce. Ricomposizione della domanda di
moneta perché l’equilibrio tra domanda e offerta si ristabilisce. (all’interno del mercato della
moneta).
La banca centrale non fa nulla per evitare l’aumento del tasso di interesse.
Investimenti reali risentono negativamente dell’aumento del tasso di interesse.
La crescita si porta dietro un effetto collaterale sul mercato finanziario, a meno che questi effetti
non siano tenuti a base dalla politica monetaria espansiva.
Effetti distorsivi nell’economia

AD = Y
i  Y retta LM

retta IS
relazione negativa
Economia reale, riguarda la produzione di beni e servizi. Dice le combinazioni tra i livelli di reddito e
tasso di interesse in cui esse sono in equilibrio. Il valore degli impieghi e il valore delle risorse.
Relazione inversa tra tasso di interesse e reddito: al diminuire del tasso di interesse aumenta il
reddito.
Variabile dipendente  reddito (risultato della domanda aggregata)
Visto che nella domanda aggregata vi è l’investimento, allora l’investimento dipende dal tasso di
interesse.

Secondo aspetto è quello monetario


MS = MD
Il reddito è presente nell’equilibrio
Domanda di moneta influenzata da
- Scopo speculativo
- Scopo di transazione
- Scopo precauzionale (soglia psicologica)
NB  propensione al risparmio è mettere da parte una riserva di liquidità per paura che
succeda qualcosa nel futuro. Accumulare risorse per il futuro risparmiando. Si può
accumulare risparmio anche in fin di vita.
Retta LM
Retta degli equilibri sul mercato della moneta. Relazione crescente e positiva.
Con due variabili si può descrivere tutto il sistema economico.
Esiste un livello di tassi di interesse e di reddito …
Nell’economia reale esiste questo equilibrio? Grande responsabilità del policy maker verso
quell’equilibrio. Non è un risultato del sistema economico, ma è uno strumento per decidere cosa
fare.

POLITICA FISCALE ESPANSIVA (Più spesa pubblica e meno tasse)


Il policy maker prova a fare una politica fiscale espansiva. Gli equilibri del mercato dei beni e servizi
si spostano parallelamente verso destra.
Quando si muove una variabile, si considerano fisse tutte le altre. (a livello teorico, altrimenti il
discorso formalizzato sarebbe impossibile)
Effetto shock di una variabile, fisse tutte le altre, …
La variabile dipendente aumenta, ma quella indipendente resta ferma.

Aumento del reddito, spostamento della variabile verso destra, ma non è da vedere sulla retta IS
(impossibile abbassamento del tasso di interesse all’aumento del reddito) ma su quella LM (aumento
del tasso di interesse).
Aumenta la domanda a scopo delle transazioni, quindi di verifica un eccesso della domanda di
moneta, non c’è più equilibrio tra domanda e offerta e cresce il tasso di interesse.
Ricomposizione della moneta
Il tasso di interesse si genera nel mercato della moneta, non in quello dei beni e servizi.

Non è detto che le condizioni di domanda = offerta portino a un aumento del tasso di interesse che
non spiazzi completamente la crescita del redito.
Per approssimazione si arriva a un nuovo equilibrio
Il reddito è aumentato rispetto al livello di partenza ma non arriva comunque al livello previsto.
La crescita economica si porta dietro un effetto di aumento del tasso di interesse.
Il rimbalzo dipende da quanto sono sensibili gli investimenti reali nel tasso di interesse.

Nell’economia aperte entrano in gioco altri fattori di spiazzamento degli investimenti, la


competitività con l’estero.

MODELLO DI MUNDELL – FLEMING


Riprendono lo schema e aggiungono una nuova variabile, considerando il sistema economico aperto.
Quindi ci sono problemi di valute, tassi di cambio, tassi di interesse delle altre nazioni…
Tiene in considerazione la bilancia dei pagamenti (saldi della bilancia, partite correnti e movimenti di
capitale).
BP = 0, ma non è detto che sia un equilibrio perfetto, ma potrebbe essere una somma di
sbilanciamenti.
Flussi di capitale
Influenzati dai tassi di interesse nazionali e stranieri
Parità scoperta dei tassi di interesse
Al netto delle aspettative sul tasso di cambio

LEZIONE 13 – 28-03-2023
BP = PC + MK
Relazioni economiche
- Commerciali  acquisto di beni e servizi verso altri Paesi – importazioni / vendita di beni e
servizi ad altri Paesi – esportazioni
Uffici di statistica creano le operazioni di pagamento da e verso altri Paesi.
Importazioni ed esportazioni fanno parte della bilancia dei pagamenti (commerciale)
Il valore dei pagamenti di esportazioni e importazioni formano il totale dei pagamenti tra diversi
Paesi.
Differenza tra quanto viene pagato a noi e quanto paghiamo noi (X – Q) - Saldo delle partite correnti.
Se la differenza non è pari a 0 significa che le esportazioni sono maggiori (BILANCIA ATTIVA)
Al contrario se è maggiore di 0 si chiama BILANCIA PASSIVA
È anche un saldo monetario, in quanto per le esportazioni c’è domanda di moneta nazionale, nelle
importazioni c’è bisogno di moneta straniera.
Differenza indica anche il valore di flussi di entrata e uscita delle monete nazionale e straniera.

Si tengono in considerazione i flussi di capitale perché nelle economie aperte ci possono essere
investimenti di capitali stranieri nel nostro Paese e nazionali all’estero.
Il saldo è positivo se vi sono flussi in entrata.
Il saldo è negativo se vi sono flussi in uscita.
Quando entrano capitali, entra moneta straniera, quando escono capitali, esce moneta nazionale.
Se aumentano le importazioni, il saldo peggiora.
Se cresce il reddito, la bilancia dei pagamenti peggiora.
Se aumenta il reddito nel resto del mondo, migliora il saldo commerciale a causa dell’aumento delle
esportazioni.
Terso effetto: indice di competitività (reciproco del tasso di cambio reale)
Se si rivaluta la moneta nazionale, l’indice di competitività diminuisce.
Se aumenta la competitività , il saldo della bilancia dei pagamenti migliora.

Differenza tra il tasso straniero e il tasso atteso è effettivo

LEZIONE 15 29-03-2023
Verifica a sorpresa

LEZIONE 16 04-04-2023
Tasso di cambio = prezzo della moneta
Parità scoperta dei tassi di interesse perché a parità dei tassi di interesse si conoscono le differenze
solo se si prendono in considerazione le aspettative sul tasso di cambio.
Questa decisione influenza il saldo dei movimenti di capitale.

Il reddito influenza positivamente le importazioni, quando esso sale le importazioni aumentano.


Il reddito del resto del mondo influenza le esportazioni, quando esso sale il saldo migliora lo
sbilanciamento tra i pagamenti ricevuto con quelli effettuati.
Il tasso di cambio incide sul valore.
Vi è un effetto ambiguo e va calcolato tramite l’indice di competitività . Se siamo più competitivi, la
nostra moneta vale di meno e i nostri beni sono più a buon mercato. Ci possono essere degli effetti
combinati ambigui.

Consumo dipende dalle abitudini e dal reddito. Il sistema ha una propensione al consumo di 0,8
(80% del reddito). Il risparmio è la differenza tra reddito e consumo.
Le importazioni dipendono dal reddito e dalla propensione all’importazione.
L’investimento reale dipende dal tasso di interesse

Y = I / 1 - c1 + c2 x [(G + X) + I(i)]
Moltiplicatore del reddito (sempre maggiore di uno) perché la propensione a importare non sarà mai
maggiore della propensione al consumo, ma quest’ultima sarà sempre compresa tra 1 e 0.
Il denominatore è sempre minore di 1.
Rappresentare questa potenza di impatto sul reddito …
Dice quanto viene moltiplicato uno shock in termini di reddito. Se aumenta la spesa pubblica
l’impatto che si avrà sul reddito è moltiplicato ed è motivato dal flusso circolare del reddito.
Spesa pubblica diventa reddito, che diventa consumo, che diventa nuova produzione, che significa
nuovo reddito, nuovo consumo, nuova produzione... scemando sempre di più perché si immettono
sempre meno risorse sul consumo. Il numero di volte che questo circolo continua lo dice il
moltiplicatore.
Esso aumenta se la propensione al consumo aumenta, invece diminuisce quando aumenta la
propensione all’importazione.
Nell’economia aperta una parte del moltiplicatore va verso l’esterno.

Quando c’è una politica fiscale espansiva (aumento di spesa pubblica) la retta si sposta verso destra
(aumenta il reddito), al contrario la politica fiscale riduttiva (diminuzione spesa pubblica) la retta si
sposta verso sinistra (diminuisce il reddito). L’inclinazione della retta dipende dal moltiplicatore.
Gli operatori che utilizzano la moneta si adeguano alle decisioni della banca centrale, unica ad avere
la titolarità della moneta (monopolio). Essa definisce quante monete ci sono in circolazione.
L’incontro tra domanda e offerta di moneta definisce il prezzo della moneta, ovvero il tasso di
interesse.
Nella politica monetaria espansiva la retta si sposta verso destra e si abbassa il tasso di interesse.
È la domanda ad adeguarsi.
Più sale il reddito più si chiede moneta. Vi è un eccesso della domanda di moneta, se non cambia
l’offerta aumenta il tasso di interesse.
L’effetto del reddito sulla moneta è un effetto indesiderato.

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