A.
B.
C.
D.
E.
Cos la moneta?
Come nasce la moneta?
Moneta-merce e moneta segno
Moneta legale e moneta convenzionale
Le funzioni della moneta
Unit di conto
Mezzo di pagamento
Fondo di valore
B. Molti economisti hanno notato che si ha la nascita di un qualche cosa definibile come moneta
ancor prima dello svilupparsi della scrittura.
Si inizia infatti, ad un certo punto, a sentire lesigenza di tenere conto dei rapporti di debito e credito
che nascevano allinterno di una civilt, come ad esempio:
- Debiti derivanti dal matrimonio (era consuetudine dare in cambio qualcosa)
- Debiti derivanti da colpe (ti ho fatto qualcosa , quindi devo espiare la mia colpa, in altre parole,
saldare il mio debito)
- Ecc.
Dunque si ha la nascita della moneta quando questo debito viene espresso in termini di qualcosa (es.
un certo numero di conchiglie, di capi di bestiame, ecc.)
Questo concetto si ritrova ad esempio in KNAPP, per il quale la moneta debito. (Ma se la moneta
debito, allora tutto pu essere considerato moneta?)
Le prime monete coniate apparvero in Egitto sotto la dinastia dei Tolomei, a partire dal 330 a.C.
E. Mentre vi disaccordo tra gli economisti su una definizione univoca di moneta, pacifica
lattribuzione alla moneta di tre differenti funzioni:
1) Unit di conto
2) Mezzo di pagamento
3) Fondo di valore
Il punto dibattuto tra gli economisti diventa, in questi termini, la scelta di quale tra le funzioni sopra
elencate debba essere considerata la funzione preminente della moneta.
A seconda della maggiore o minore enfasi posta sulluna o sullaltra funzione ne scaturir una
diversa impostazione teorica sul funzionamento del sistema economico in relazione alla moneta.
Per chiarezza, possiamo ricordare brevemente come per la teoria neoclassica sia da considerarsi
principale la funzione 2), mentre per la teoria keynesiana assume ruolo prevalente la funzione 3)
della moneta.
C1 , C2 , C3 ,C 4 , C 5 , e che ognuno dei cinque beni sia scambiabile con s stesso e con
un solo altro bene. Possiamo costruire la seguente matrice degli scambi:
C1 C2 C3 C4 C5
C1
C2
C3
C4
C5
C2
C3
C4
C5
Si notevolmente ridotto il numero degli scambi (da 4 a 2), e, quindi, si sono ridotti i costi
di transazione.
Se vero che in questo modo si ridotto il numero di scambi, pur vero che non siamo
ancora in una economia monetaria, ma in una economia mista (monetaria e di baratto).
Occorre notare, inoltre, che il ruolo della moneta non emergerebbe in un economia
walrasiana (dove ogni merce scambiabile con ogni merce).
C1 C2 C3 C4 C5
C1
C2
C3
C4
C5
Il valore della moneta emerge chiaramente quando, in una economia come quella descritta
prima, non necessariamente su tutti i mercati si rinviene la doppia coincidenza dei bisogni.
Consideriamo ad esempio uneconomia con una struttura degli scambi come questa:
C1 C2 C3 C4 C5
C1
C2
C3
C4
C5
C1 e C 2
non otterranno
Altre considerazioni che possiamo fare sulla moneta come mezzo di scambio sono quelle di
ALCHIAN-BRUNNER-MELTZER, relative al fatto che, in una economia di baratto,
occorrerebbe reperire un ingente quantitativo di informazioni per scegliere, tra le i tantissimi
potenziali rapporti di scambio, quello pi vantaggioso.
Saremmo infatti pi inclini a conoscere i rapporti di scambio tra le merci pi domandate sul
mercato, ma nulla vieterebbe che si potrebbe raggiungere un miglior prezzo
indirettamente, lucrando la differenza su rapporti di scambio intermedi.
La moneta in questo senso, un minimizzatore di costi, una tecnologia che risparmia agli
operatori delleconomia la necessit di procurarsi completa informazione su tutti i possibili e
pi vantaggiosi rapporti di scambio.
CLOWER teorizza che in una economia monetaria la moneta compra i beni, i beni
comprano la moneta, ma i beni non comprano beni.
Per dirla in termini semplici, posso comprare un vestito con il denaro, posso cedere un
vestito dietro pagamenti di denaro, ma non posso comprare il vestito (o cederlo) in cambio di
una mela.
Siamo in questa situazione:
C1 C2 C3 C4 C5
C1
C2
x
x
C4
C5
C3
Questa una vera e propria economia monetaria: ogni bene si scambia con s stesso o con la
moneta. Senza moneta, non avvengono scambi di merci. Aumenta il numero delle caselle
vuote, ma questo non influisce sul numero di scambi, anzi, esalta ancor pi il ruolo della
moneta.
La disponibilit di moneta pu inoltre costituire un vincolo alla domanda e creare
conseguenze rilevanti su produzione e occupazione.
Non astratta la possibilit che, in condizioni di forte incertezza dei mercati o di
iperinflazione, luso della moneta possa lasciare spazio al ritorno di forme pi primitive di
scambio come il baratto (in questi casi la moneta scotta).
Se vi fosse certezza sui rapporti di scambio tra beni nel tempo, come ipotizzabile in un
mondo walrasiano, questa funzione non avrebbe senso, perch potrei pianificare e decidere
fin da oggi cosa voglio fare in futuro.
Con lanalisi keynesiana, e quindi lintroduzione di un elemento di incertezza, emerge il
ruolo della moneta come fondo di valore la moneta mantiene sempre il suo valore, cio
annulla il rischio di perdite in conto capitale e la spiegazione del tasso di interesse come
rendimento che si ottiene da unattivit finanziaria in quanto compenso della rinuncia alla
liquidit.
Nel mondo reale sono presenti una infinit di strumenti finanziari con diversi gradi di
liquidit: allora il problema diventa definire fino a che grado di liquidit unattivit pu
essere definita MONETA.
Solitamente si utilizza lo strumento della Elasticit Incrociata, con cui si misura il tasso di
variazione di unattivit in relazione a una variazione unitaria di un altro titolo. Tanto pi
lelasticit incrociata di valore alto e negativo, tanto pi le due attivit possono considerarsi
sostituti perfetti.
Sotto questa ipotesi, una domanda di moneta fortemente anelastica al variare del tasso di
interesse, sta a significare che lammontare di moneta detenuto dagli operatori ha scopo
fondamentalmente transazionale.
Viceversa, una forte relazione inversa, e quindi unelevata elasticit tra la quantit di moneta
domandata e il tasso di interesse, significa che la moneta detenuta dagli operatori
principalmente per la sua qualit di fondo di valore.
n(n1)
2
prezzi (cio i
n1 (cio i
prezzi relativi).
Il valore della moneta che viene scelta come numerario calcolato in modo diverso nelle
diverse teorie economiche.
Nelle teorie che fanno discendere il valore della moneta dalla quantit di lavoro necessaria a
produrla (es. 10 operai per estrarre un Kg di oro), il valore della moneta potrebbe scendere (e
quindi aumentare il livello generale dei prezzi) perch ad esempio viene scoperta una
miniera che per estrarre un Kg di oro richiede solo 8 operai o per il progresso tecnologico.
Altre teorie calcolano il valore della moneta come risultato di unequazione in cui il valore
della moneta (il suo potere dacquisto) viene ricavato come reciproco del livello generale dei
prezzi.