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LA DOMANDA DI MONETA
Come abbiamo già detto precedentemente, gli individui possono scegliere se tenere
la moneta sotto forma liquida (monete, banconote) oppure depositare i loro soldi
nelle banche che li useranno per elargire prestiti. Questa scelta è influenzata dai tassi
di interesse: la percentuale di denaro che la persona depositante guadagnerebbe
qualora i propri risparmi fossero usati, dalla banca, per fare prestiti. Quindi, se una
persona ha la possibilità di tenere i propri soldi in banca con tassi di interesse alti, è
molto probabile che rinunci al possedere il denaro liquido (perché preferisce godere
dei guadagni fatti dai tassi di interesse, piuttosto che avere la comodità dei propri
soldi sempre a portata di mano). Al contrario, se i tassi di interesse sono bassi, è molto
probabile che la persona scelga di tenere più soldi liquidi nel proprio portafoglio
(perché la percentuale di guadagno, con i tassi, è bassa e quindi preferisce la comodità
dei soldi liquidi).
La logica che sta dietro queste decisioni appare evidente: più alto sarà il tasso di
interesse, meno le persone vorranno detenere denaro liquido; più basso sarà il tasso
di interesse, meno le persone vorranno depositare i propri soldi in banca (e far sì che
siano usati in attività finanziarie).
+TASSO D’INTERESSE (COSTO-OPPORTUNITA’)
+SOLDI PER ATTIVITA’ FINANZIARIE IN BANCA
-SOLDI LIQUIDI
Parliamo ora di come la banca centrale possa variare l’offerta di moneta (ricorda: lei
è l’unica a poterlo fare) e, consecutivamente, anche il tasso di interesse. La banca
centrale usa le operazioni di mercato aperto per aumentare/diminuire la quantità di
moneta offerta sul mercato. Queste operazioni si basano sull’acquisto o sulla vendita
dei titoli di stato. Se la banca centrale vuole aumentare l’offerta di moneta, comprerà
titoli di stato pagandoli in moneta; in questo modo aumenterà la quantità di moneta
in circolo e aumenterà anche la domanda di attività finanziarie (e così si abbassano
anche i tassi di interesse).
BANCA CENTRALE COMPRA TITOLI DI STATO
PAGA IN MONETA
+MONETA IN CIRCOLO
+DOMANDA ATTIVITA’ FINANZIARIE
-TASSI DI INTERESSE
Invece, se la banca centrale vuole diminuire l’offerta di moneta, venderà titoli di stato
facendosi pagare in moneta; in questo modo diminuirà la quantità di moneta in
circolo e diminuirà la domanda di attività finanziarie (e così si alzano i tassi di
interesse).
BANCA CENTRALE VENDE TITOLI DI STATO
SI FA PAGARE IN MONETA
-MONETA IN CIRCOLO
-DOMANDA ATTIVITA’ FINANZIARIE
+TASSI DI INTERESSE
Esaminiamo, ora, graficamente questa situazione. Analizziamo il grafico di pagina 556.
Il grafico mostra cosa accade quando la banca centrale aumenta l’offerta di moneta.
Tutto parte da un equilibrio economico E1, con un suo tasso di interesse (R1) e una
sua offerta di moneta (M1). Se la banca centrale decide di aumenta l’offerta di
moneta, la curva OM1 si sposterà verso destra diventando OM2. Qui si verrà a creare
un nuovo equilibrio economico E2 con un suo tasso di interesse (R2) più basso di
quello iniziale (R1), e con un’offerta di moneta circolante (M2) più alta di quella
iniziale (M1). Così, un aumento dell’offerta di moneta provoca una diminuzione del
tasso di interesse
+/- MONETA CIRCOLANTE
-/+ TASSO D’INTERESSE