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Appunti + internet

Perché welfare state? chi ha reddito e protezione sociale genera domanda.

Unione monetaria: più stati adottano una valuta comune o un cambio fisso. Esempio: unione monetaria
europea.

Il rischio di cambio è un tipo di rischio di mercato relativo alla possibilità che variazioni dei tassi di cambio
tra due valute portino ad una perdita del potere d'acquisto della moneta detenuta e alla conseguente
perdita di valore dei crediti.

Si esce dalla trappola della legge dei rendimenti decrescenti attraverso l’innovazione, la diversificazione,
l’ampliamento del mercato.

Ritardi UK nell’entrare nell’euro: per paese abituato ad essere leader non semplice cedere sovranità

Modi per ridurre il debito pubblico: 1 Fisco 2 Vendite demanio 3 Introiti da commercio estero e turismo

Stagflazione: Concomitanza, in un ciclo economico, dei due fenomeni di stagnazione (recessione) e


d'inflazione.

Keynes: l’economia non è affatto come un “cavallo a dondolo” che oscilla attorno ad una configurazione di
equilibrio, ma è un “cavallo imbizzarrito” e, come tale, va “domato”.

Libri Smith: “Teoria dei sentimenti morali”; “Ricchezza delle nazioni”.

Salario reale: Potere di acquisto del salario rappresentato dalla quantità di beni e servizi che si possono
acquistare con esso. Rapporto w/p, nel quale w (dall'inglese "wage", salario) indica la remunerazione del
fattore lavoro (nell'arco di una specifica durata di tempo: oraria, mensile, ecc.) e p è un indice dei prezzi.
L'indice dei prezzi (in inglese: price index) è una media dei prezzi di una classe di beni o servizi in una data
regione, durante un determinato intervallo di tempo.

Nel mercato del lavoro la flessibilità lavorativa è un concetto teorico in base al quale un lavoratore non


rimane costantemente al proprio posto di contratto di lavoro a tempo indeterminato, ma muta più volte,
nell'arco della propria vita, la propria attività occupazionale e/o il datore di lavoro.

Supremazia monetaria permette di decidere destini monetari di altri paesi: es. BCE: sovranità monetaria su
stati dell’Unione.

Pricetaker: chi non ha possibilità di fissare o influire sul prezzo di un bene o servizio che produce o acquista,
a causa della presenza di condizioni di mercato che lo rendono impossibile. Pricemaker: chi è il mercato che
fa il prezzo, cioè ha possibilità di fissare o influire sul prezzo di un bene o servizio presente sul mercato.

Trust: quando venditori si mettono d’accordo per stabilire prezzi e quantità prodotti.

OPEC: Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio

Condizioni mercato in concorrenza perfetta (quando una di queste condizioni viene meno: fallimenti di
mercato):

1. Tutti concorrenti pricetaker


2. Beni prodotti e scambiati sono privati e non si è in presenza di esternalità (cioè quando attività di
produzione o di consumo di un soggetto influenza, negativamente o positivamente, il benessere di
un altro soggetto, senza che chi ha subito tali conseguenze riceva una compensazione o paghi un
prezzo).
3. Tutti nel mercato hanno uguale accesso alla conoscenza (in caso contrario, asimmetria informativa).
Selezione avversa (asimmetria informativa precontrattuale, informazione nascosta) e azzardo
morale (asimmetria informativa post-contrattuale, informazione nascosta o azione nascosta).
4. Libertà d’ingresso e assenza di barriere

Fattori produttivi: capitale, lavoro e terra (per Smith) + tecnologia

Profitto dato da differenza tra costo di acquisto e costo di vendita.

Il regime di cambi flessibili, o regime dei cambi fluttuanti, è un regime di tassi di cambio in cui i tassi di
cambio possono variare liberamente. Il tasso di cambio tra la moneta nazionale e una valuta estera è
determinato dal libero gioco delle forze di domanda e di offerta sul mercato valutario. Le forze di mercato
sono, a loro volta, derivanti dalla domanda di valuta estera proveniente dalle imprese nazionali importatrici
e dall'offerta di valuta estera proveniente dalle imprese nazionali esportatrici. Nel regime di cambi flessibili
il tasso di cambio della valuta nazionale può aumentare o diminuire, a seconda delle condizioni del mercato
e della bilancia dei pagamenti, causando il deprezzamento o l'apprezzamento della valuta nazionale nei
confronti delle altre valute estere. A differenza del regime di cambi fissi, nel regime di cambi flessibili le
autorità monetarie nazionali (banche centrali) non perseguono la stabilità del tasso di cambio e non
intervengono continuamente sul mercato valutario per mantenere stabili i tassi di cambio della moneta
nazionale. Ciò comunque non vuol dire che non effettuino interventi valutari. Anche in regime di cambi
flessibili le banche centrali possono intervenire per influenzare il corso del cambio (fluttuazione sporca) ma
il tasso di cambio tra le valute resta prevalentemente determinato dalle forze di mercato.

Regime di cambi fissi: il tasso di cambio tra la moneta nazionale e le valute straniere è deciso dall'autorità
monetaria nazionale (banca centrale), la quale si impegna ad acquistare oppure a vendere la valuta
straniera a un determinato prezzo prefissato, per mantenere stabile il tasso di cambi tra le due valute. Il
tasso di cambio tra la moneta nazionale e una valuta straniera può essere modificato soltanto a seguito di
una decisione della banca centrale, la quale può aumentare o ridurre il valore della valuta nazionale tramite
le operazioni di rivalutazione o di svalutazione.

Rivalutazione (apprezzamento). La rivalutazione è l'intervento della banca centrale in regime di cambi fissi
per aumentare il valore della moneta nazionale rispetto alle valute straniere. Il valore del tasso di cambio si
riduce poiché per acquistare un'unità di valuta esterna è necessario scambiare una minore quantità di
moneta nazionale.

Svalutazione (deprezzamento). La svalutazione è l'intervento della banca centrale in regime di cambi fissi
per ridurre il valore della moneta nazionale nei confronti delle valute estere. Il valore del tasso di cambio
aumenta poiché per acquistare un'unità di valuta esterna è necessario scambiare una maggiore quantità di
moneta nazionale.

Il tasso di cambio può essere definito come numero di unità di moneta estera che possono essere
acquistate con un'unità di moneta nazionale. Viene determinato dal valore di mercato delle varie valute sul
mercato internazionale. Molte banche centrali pubblicano il valore della propria valuta sui mercati
mondiali, una volta al giorno ed in base alle quotazioni di mercato.

Il tasso di cambio nominale è da intendersi a tutti gli effetti come il "prezzo" di una valuta in termini di
un'altra valuta. È importante sottolineare che un tasso di cambio nominale al di sopra della parità non
necessariamente comporta un vantaggio nelle importazioni (o negli acquisti effettuati all'estero nell'ambito
del turismo); bisogna tenere conto, infatti, del tasso di cambio reale, che considera anche il diverso livello
generale dei prezzi nei due paesi considerati.
Le banche centrali sono istituti di emissione che si occupano di gestire la politica monetaria dei Paesi o
delle aree economiche che condividono la medesima moneta come forma di pagamento.

Tra moneta contante e credito: tempo.

Lettera di cambio:
1. Il datore versa la somma al prenditore.
2. Il prenditore dà al datore una lettera.
3. Il datore invia la lettera al beneficiario affinché 4. Il beneficiario la presenti al trassato per riceverne il
pagamento.

Per sistema monetario si intende l'insieme delle monete che circolano in un dato paese e l'insieme delle
norme che regolano tale circolazione. I sistemi monetari che si sono succeduti nel tempo sono tre:

1. i sistemi monetari metallici caratterizzati dalla circolazione della moneta metallica. Essi possono


essere sistemi monometallici o bimetallici (il governo decide la circolazione di monete di due
metalli diversi);
2. i sistemi monetari a cambio aureo nei quali la moneta cartacea è convertibile in oro;
3. i sistemi con moneta cartacea inconvertibile (corso forzoso) nei quali la moneta cartacea non è
convertibile in oro. Il corso forzoso impone una certa moneta come unico mezzo legale di tutti i
pagamenti, transazioni commerciali e finanziarie nell'ambito del territorio nazionale. Inoltre,
comporta l'illegalità di clausole che obblighino al baratto e di pagamenti effettuati in valute
straniere, punibili con la reclusione.

In regime di convertibilità valore reale garantito da oro, in regime di inconvertibilità da solidità monetaria.

Il Tasso Ufficiale di Sconto (TUS) è il tasso con cui la Banca Centrale concede prestiti alle altre banche. Esso
è il termometro del mercato finanziario perché sulla sua base vengono determinati il tasso d’interesse,
applicato dalle banche ai propri clienti, e il tasso interbancario, tasso che si applica ai prestiti fra le banche.

Quando il tasso ufficiale di sconto aumenta, si è in presenza di una stretta creditizia cioè di una tendenza
atta a ridurre i crediti, in conseguenza dell'aumento del costo del denaro. Quando, invece, la Banca
Centrale tende a ridurre il tasso ufficiale di sconto, si avrà una tendenza all'aumento dei consumi e
investimenti, in conseguenza del minor costo del denaro.

“Banca delle banche”: banca deputata al finanziamento delle altre banche.

La Banca dei Regolamenti Internazionali è un'organizzazione internazionale avente sede sociale a Basilea,


in Svizzera. Fondata nel 1930, promuove la cooperazione tra la banche centrali, fornisce specifici servizi
finanziari in qualità di "banca delle banche centrali" (cioè funge da banca centrale per le banche centrali
che, nel mondo, sono azioniste della BRI stessa) ed opera come agente o mandataria (trustee) nei
pagamenti internazionali che le vengono affidati.

Bimetallismo. Il reciproco della quantità d’oro contenuta nell’unità monetaria è il prezzo ufficiale dell’oro; il
reciproco della quantità d’argento contenuta nell’unità monetaria è il prezzo ufficiale dell’argento. Il loro
rapporto prende il nome di ‘rapporto legale’ tra i due metalli. I due metalli preziosi sono usati anche per
scopi industriali e hanno, quindi, un prezzo di mercato determinato dalla domanda e dall’offerta, il cui
rapporto si dice ‘rapporto commerciale’ o di mercato. Lo Stato cerca di fissare il rapporto legale tra i due
metalli in modo che coincida col loro rapporto di mercato, di lungo periodo; ma se si determina un divario
persistente, si ha la graduale scomparsa di uno dei due tipi di moneta. Tale fenomeno è conosciuto con il
nome di legge di Gresham, secondo cui la moneta cattiva scaccia dalla circolazione la moneta buona. In
questi casi lo Stato può intervenire o ristabilendo la parità attraverso la riduzione del peso delle monete più
apprezzate (prassi seguita costantemente durante il Medioevo e l’Età moderna, attraverso cui si svolse il
processo secolare di svalutazione delle monete), oppure sospendendo o vietando la libera coniazione di
quelle deprezzate. In questo caso si trasforma in monometallismo.  

Iperinflazione: situazione di inflazione particolarmente elevata tanto da indurre i consumatori ad usare


valuta estera; secondo i principi contabili internazionali (IAS 29) si parla di iperinflazione quando uno Stato
tende a fissare i prezzi in valuta estera e quando il livello dei prezzi è raddoppiato nell’arco di un triennio.
Principale causa dell'iperinflazione è un aumento persistente della quantità di moneta, eccessivo rispetto
alla crescita del PIL.

Ritorno a gold standard dopo Prima guerra mondiale viene considerato come un male soprattutto da
Keynes che lo riteneva avanzo barbarico perché contiene in sé limitazione di uno stock aureo finito (miniere
possono essere sfruttate fino a un certo punto: limite all’emissione).

Azioni: in un sistema trasparente in cui non esistono asimmetrie informative o anche in sistemi opachi in
cui esistono asimmetrie informative (che favoriscono insiders = soggetti interni e pienamente informati
rispetto agli outsiders), acquisto un’azione quando ho fiducia che impresa farà guadagni che si tradurranno
in utile di esercizio che diverrà dividendi.

Speculazione: operazione commerciale intesa a conseguire un guadagno in base alla differenza tra i prezzi
attuali e quelli futuri previsti. Nella finanza è la pratica di effettuare operazioni rischiose nel tentativo di
ottenere un guadagno da fluttuazioni del mercato in tempi brevi piuttosto che tramite le finalità intrinseche
dello strumento (come i dividendi nel caso delle azioni).

La speculazione al rialzo è attuata da quegli operatori che, prevedendo un aumento delle quotazioni dei
titoli, li acquistano, nella speranza di poterli poi rivendere al maggior prezzo, lucrando così la differenza tra
il prezzo di vendita e quello di acquisto. Chi specula al rialzo è detto rialzista.

La speculazione al ribasso è invece attuata da quegli operatori che, prevedendo una diminuzione nella
quotazione dei titoli, li vendono, nella speranza di ricomprarli a minor prezzo. Chi specula al ribasso è detto
ribassista.

La speculazione di borsa è consentita dalla legge italiana, purché sia esercitata in modo corretto. Il nostro
ordinamento giuridico punisce infatti per aggiotaggio lo speculatore disonesto che diffonda notizie false,
tendenziose o esagerate, al fine di ricavarne un illecito guadagno. Anche il cosiddetto insider trading (cioè
l’utilizzazione da parte di amministratori, direttori generali, dirigenti e sindaci di importanti società per
azioni di informazioni aziendali riservate al fine di effettuare vantaggiose operazioni di borsa) è vietato dalla
legislazione italiana.

Nel mercato primario gli investitori comprano titoli di nuova emissione che le società collocano per
raccogliere capitali. Gli investitori possono però acquistare titoli già in circolazione, cioè già collocati sul
mercato, e questo avviene sul mercato secondario. In sostanza gli investitori che prima avevano comprato
dei titoli, possono in questo modo smobilizzare la loro posizione ed essere sostituiti da altri investitori.

Minsky sostiene che in periodi di espansione, quando il flusso di cassa delle imprese supera la quota
necessaria per pagare i debiti, si sviluppa un'euforia speculativa. All'origine delle crisi vi è un displacement,
cioè uno "spiazzamento", che altro non sarebbe che un evento esterno rispetto al sistema
macroeconomico, che spinge i soggetti a credere che vi saranno forti rialzi nel valore delle attività (siano
queste reali o finanziarie). Ne consegue un'espansione creditizia, che alimenta ulteriormente l'euforia. Nel
momento in cui ci si rende conto che l'espansione dei prezzi è terminata, inizia la corsa alla vendita, che
può portare al panico sui mercati, e ad effetti negativi anche sull'economia reale. Tale momento è detto in
letteratura “momento di minsky”.

Il sistema di Law è un sistema monetario e finanziario adottato in Francia durante la reggenza del duca


d’Orléans. Fu messo in atto da John Law, economista e finanziere di origini scozzesi stabilitosi in Francia. Il
sistema durerà dal 1716 al 1720 terminando con un tracollo.

L'iniziale successo del sistema di Law indusse anche l'Inghilterra, che prima di Law aveva già costituito una
Banca d'Inghilterra e Compagnie commerciali con le colonie, a riprendere i principi adottati in Francia.
Come in Francia, anche in Inghilterra, a seguito della guerra di successione spagnola, si accumularono forti
debiti pubblici, e come successe a Parigi, anche a Londra si decise di riscattare le sorti finanziarie del paese
affidandole ad una compagnia commerciale: la “Compagnia dei Mari del Sud”, fondata nel 1711. Questa
impresa contava di fare fortuna nel commercio di risorse minerarie e schiavi nei territori dell’America
meridionale. Ma il problema era che quelle aree commerciali erano controllate dalla Corona di Spagna, la
quale ne rivendicava il monopolio. Tutto ciò che l’Inghilterra aveva ottenuto in realtà era un accordo con la
Spagna che prevedeva un solo viaggio l’anno in cambio di una percentuale dei profitti. Ma le speranze
legate a questa compagnia sembravano molto più ottimistiche, e diedero vita al genere di euforia che sta
alla base di tutte le speculazioni.
Le azioni della South Sea Company cominciarono dunque ad essere emesse in cambio dell’assunzione di
debito pubblico, fino a quando nel 1720 l’intero debito pubblico gravava sulle spalle di questa impresa.
Nel 1720 si assisté in Inghilterra ad un crollo borsistico: la South Sea Bubble. Il Bubble Act, approvato
dal parlamento di Gran Bretagna dopo il crollo della borsa del 1720 e che fino al 1826 vieterà la costituzione
di società per azioni se non per concessione della Corona e del Parlamento inglesi.

Francesco Saraceno, La scienza inutile. I fenomeni economici non sono l’espressione di leggi universali che
regolano il comportamento umano, ma si inquadrano in contesti storicamente determinati che
condizionano nel tempo e nello spazio l’agire dei diversi soggetti.

Nel corso del tempo le sfide empiriche hanno messo in crisi la supremazia intellettuale dei paradigmi
economici. Ad esempio:

- La crisi del 1929 mette alla prova la teoria neoclassica


- La stagflazione degli anni ’70 mette in crisi la teoria keynesiana
- Gli effetti reali delle contrazioni monetarie degli anni ’80 mettono in discussione i paradigmi
monetarista, delle aspettative razionali e dei cicli reali
- La crisi del 2008 mette in crisi il paradigma del Washington Consensus e la convinzione che le
economie di mercato possono svilupparsi – e reagire alle crisi – facendo a meno di un ruolo attivo
dello Stato

2008: risveglio dibattito scuola keynesiana e neoclassica. Keynes rifiuta l’idea che il capitalismo funzioni
come un sistema meccanico e quindi rifiuta l’accostamento dell’economia alle scienze naturali ed “esatte”.
Nel sistema capitalistico i protagonisti non sono oggetti inanimati sottoposti a immutabili leggi fisiche in
ogni particolare del loro comportamento, ma persone dotate di volontà propria e inclini a sbagliare.
L’incertezza, le aspettative, la fiducia o la sfiducia in un futuro inconoscibile, gli istinti, rendono il
capitalismo, quando viene lasciato a sé stesso, soggetto a squilibri gravi e imprevedibili.

Ma per Keynes questa situazione non va accettata passivamente: al contrario, tutta la scienza economica
sarebbe inutile se si limitasse a descrivere semplicemente i fatti come fanno le scienze naturali.
Nella sua opera Breve storia dell’euforia finanziaria, l’economista statunitense John K. Galbraith analizza i
maggiori crack finanziari della storia e rileva come i fenomeni speculativi si verifichino a intervalli più o
meno regolari, con premesse e risultati pressoché identici. Essi si presentano come il frutto dell’avidità e
della stupidità umana, i cui effetti sono bruschi arresti della vita economica e impoverimento generalizzato.
L’iter è il seguente: dapprima si individua una novità sulla quale focalizzare l’interesse del pubblico –i
tulipani, l’oro della Louisiana, il concetto di società per azioni-, qualcosa che possa alimentare grandi
aspettative o possa essere presentato come un’innovazione capace di generare ingenti profitti per periodi
infiniti. I capitali cominciano così a riversarsi su tali prodotti, gonfiando i corsi delle azioni o i prezzi delle
merci, che smettono di rappresentare il valore oggettivo del bene e incorporano l’aspettativa dei guadagni
futuri; per rincorrere l’investimento si fa largo uso della leva finanziaria, generando situazioni di forte
indebitamento.

Quando il processo smette di autoalimentarsi, i prezzi calano vertiginosamente, i debiti contratti diventano
inesigibili e si assiste al fallimento dei finanziatori, ossia delle banche.

I governi sono “costretti” a intervenire per salvare gli istituti di credito e a sostenerne i costi sarà la
popolazione, in termini di bilancio statale, perdita di posti di lavoro, impoverimento generale e
azzeramento della fiducia, che preclude a futuri investimenti.

Crisi Argentina 2001. Tango Bond = titoli emessi dallo Stato, non vengono ripagati e gli investitori stranieri
interrompono completamente il flusso di capitali verso Buenos Aires. Oggi crisi economica grave. Già anno
scorso Argentina andata in default a causa di un mancato pagamento di bond e da allora tentativi di
stabilizzare economia infruttuosi.

Schemi lezioni Federica


Lezione 1

- Mainstream economics / approccio storico. Rostow, Gershenkron. Fukuyama.


- Crescita / sviluppo. Solow.
- Sviluppo smithiano / schumpeteriano

Lezione 2

- Mercato: teoria dominante / realtà. Polanyi.


- Mercato: Einaudi; libertà, accantonamento scorte, arbitraggio, speculazione.
- Moneta: funzioni; visione catallattica/cartalista; prospettiva neo-istituzionalista.

Lezione 3

- Economia atlantica: globalizzazione?


- 1450-1640: lungo XVI sec; geografia, economia mondiale, mari del Nord
- Vantaggio assoluto, relativo, comparato. Smith. Ricardo. Haberler. Heckscher e Ohlin.

- Mercantilismo (1550-1700): teoria economica?; definizione; principi cardine. Smith.


- Bilancia dei pagamenti.
- Potere e ricchezza; politica di potenza; formazione degli stati nazionali (inizio età moderna).
- Nazionalismo economico: come conseguire bilancia commerciale favorevole?

- La rivoluzione militare (1560-1660)


- Stato fiscale moderno (parte 1500, poi 1600 Gloriosa Rivoluzione) e “rivoluzione finanziaria” (1700,
Inghilterra)
- La comunicazione marittima e le innovazioni nelle tecniche di trasporto (fine 600 – 800)
- Apertura rotte Americhe: flussi di merci e flussi di argento
- La “rivoluzione dei prezzi”: inflazione (1550). Jean Bodin, Cipolla.
- Mercante.
- Fugger (1350 – 1500 – fine 1500, inizio 1600)
- Mercanti-banchieri genovesi (1500 – inizio 600): asiento de dinero
- Le compagnie di commercio (fine 1500 – fine 1600): la Compagnia Olandese delle Indie Orientali
(1602 – 1799); la East India Company inglese (1599 – 1858).
- L’ascesa dei centri finanziari: Anversa e la prima borsa (inizio 1300 – 1585); il primato di
Amsterdam (1600 – fine 1700).

Lezione 4

- La “Grande Divergenza” (fine 1700, Rivoluzione Industriale), Pomeranz. Fattori determinanti:


distribuzione risorse, scoperta Americhe.
- Altre interpretazioni:
Rivoluzione agricola. Huang.
Fattore demografico. Gregory Clark.
Il problema di Needham.
Cresce produttività piccoli coltivatori. Robert Allen.
Environmental history. Crosby. Jared Diamond.
Neoistituzionalisti. Needham.

- La “Piccola Divergenza” (1500 – 1800):


Stabilizzazione salari. Allen.
Commercio internazionale.
Rivoluzione industriosa (1600). Jan de Vries.
Il ruolo delle istituzioni. Douglass North. Van Zanden, Buringh e Bosker. Corporazioni (1200-1700).
Il “modello matrimoniale europeo”.
L’etica protestante. Weber.
L’eccezionalismo inglese: perché?

Lezione 5

- La Rivoluzione Industriale, Inghilterra (fine 1700): rivoluzionaria?; superamento vincoli malthusiani.


- Modello malthusiano.
- Legge dei rendimenti decrescenti. Ricardo. Come l’Europa sfugge? Findlay e O’Rourke.
- Ruolo integrazione mercato su crescita industrializzazione.
- Ruolo schiavitù su rivoluzione industriale. Williams. Opposizione. Solow.
- Ruolo commercio internazionale.
- Il modello generale di equilibrio dell’economia atlantica.
- Prima rivoluzione industriale (fine 1700): carbone, ferro, macchina a vapore; progresso tecnologico
indipendente da scientifico; macroinvenzioni e microinvenzioni. Inghilterra.
- Seconda rivoluzione industriale (1850): industrie chimiche ed elettriche, motore a combustione
interna; organizzazione produzione, taylorismo, fordismo; marcato rapporto tra scienza e
tecnologia. Emergono US e Germania.
- Terza rivoluzione industriale (1970-80-90?): energia nucleare, organizzazione produzione, JIT e
toyotismo, ICT, cresce livello competenze; internet; energie rinnovabili; delocalizzazione processi
produttivi.
- Rifkin rivede periodizzazione.

Lezione 6

- Fine 700-inizio 800: conflitti (Francia e GB; indipendenza colonie americane; guerre rivoluzionarie e
napoleoniche). Guerra commerciale FR e GB, conseguenze resto del mondo (Blocco Continentale;
Lega dei Neutri; Embargo Act; Non-Intercourse Act).
- Effetti guerre e blocchi su scambi internazionali: aumento prezzi relativi, riduzione scambi legali.
- Effetti guerre e blocchi su politiche commerciali internazionali e assetti geopolitici: gruppi potere
protezionistici (GB, FR, AM); potere europeo in America; Asia.

- 4 shock (Rivoluz. Industriale; guerre; indipendenza americana; abolizione tratta schiavi)


trasformano economia 1800; congresso di Vienna; dominio politico ed economico Europa.
- Pax britannica (1815 – 1914): prima onda di globalizzazione; “Grande specializzazione”;
esportazioni capitali da Europa ad altri continenti.
- Rivoluzione dei trasporti; canali (Canale di Suez, istmo di Panama). Ferrovie (Liverpool-Manchester;
First Transcontinental Railroad; Transiberiana). Scendono costi di trasporto e noli; cresce quantità e
gamma di merci scambiate.
- Commercio internazionale aumenta esponenzialmente.
- Imperi coloniali. US e Far West. Commercio multilaterale.
- Politiche commerciali non uniformi (EU, AM e Australasia, Colonie Africa e Asia). Trattato Cobden-
Chevalier e clausola NPF.
- 1870-1896: Grande Depressione. Svolta protezionista.
- Teoria ciclica, Karl Marx

- Gold Standard (1870): attività banche centrali; flessibilità prezzi interni; price-specie-flow.
Andamenti oscillanti.

Lezione 7

- Età degli estremi, secolo breve (1914 – 1991). Eric Hobsbawm.


- I Guerra Mondiale; obiettivi; declino laissez-faire e ritorno intervento stato economia; tariffa
Mckenna; Key Industries Act; Fordney-McCumber Tariff. Guerre commerciali anni 20.
- Primato economico US.
- Conseguenze produttive guerra.
- Conseguenze politiche guerra.
- Gold Exchange Standard (1922, Conferenza Di Genova)

- Crisi 1929-33; risposte drastiche; tariffa Smoot-Hawley; effetti beggar-thy-neighbour; bilateralismo;


Conferenza economica mondiale di Londra.
- Fallimento GES; trinità impossibile di Mundell-Fleming. Aree monetarie.
- Legge degli sbocchi di Say.
- Rivoluzione Keynesiana; teoria del moltiplicatore. New Deal, 1933, Roosevelt.
- Il dirigismo economico dei regimi autoritari: dittature di modernizzazione; economie pianificate.

Lezione 8

- II Guerra Mondiale: costi per URSS e Europa.


- 1938 – 1948: primato US. Legge lend-lease, UNRRA (1943).
- General Agreement on Tariffs and Trade (GATT, 1947); Piano Marshall (1947); OECE (1948); UEP
(1950) e BRI.

- Bretton Woods (1944); obiettivi; proposta di Keynes (GB) e di White (US).


- La proposta di White: l’Unitas e lo United and Associated Nations Stabilization Fund.
- La proposta di Keynes: il Bancor e l’International Clearing Union.
- Prevale White; adjustable peg; FMI + BIRS.

- II dopoguerra: welfare state; pianificazione economie miste (Jean Monnet, 1945; Cassa per il
Mezzogiorno, 1959 + Piano Vanoni, 1955-65).
- Welfare state: obiettivi; Beveridge Report (1942).

- 1950 – 1973: Golden Age e miracoli economici; consumismo; legge di Engel.

- La nascita della Comunità Economica Europea (1957): Unione Doganale (1968), Accordo di
Schengen (1985); Atto Unico Europeo (1986); Trattato sull’Unione Europea (1992); unione
monetaria, Rapporto Delors (1989); adozione euro (1999, 2002).

- Guerra Fredda (1949); le spinte verso la chiusura dei mercati; la formazione del blocco comunista;
NATO e COCOM / COMECON; economia sistema sovietico.

- Decolonizzazione: Carta Atlantica (1941); Conferenza di Bandung (1955); Conferenza Panafricana


(1958).
- Indipendenza dei paesi asiatici (Indonesia, Indocina francese, Hong Kong). Commonwealth.
- Indipendenza degli stati africani (Impero coloniale italiano; Congo; Algeria; Ghana; colonie
portoghesi). Communauté française (1958).
- Le politiche di chiusura dei PVS: teoria della dipendenza; ISI; India; Birmania; Africa; America
Latina, CEPAL, Lafta, Patto Andino, MCCA.

Lezione 9

- Crisi bilancia americana; dilemma di Triffin (1960); privilegio esorbitante del dollaro; Eurodollari;
doppio mercato dell’oro; DSP.
- Fallimento Bretton Woods: Nixon sospende convertibilità dollaro (1971), Smithsonian Institute;
Serpente Monetario (1972); regime di cambi flessibili (1973).

- Crisi anni ’70: contestazioni studentesche + mobilitazioni operaie (1968); crisi energetica; inflazione
(1968-70) e stagflazione. Curva di Phillips.
- US: crisi istituzionale americana (scandalo Watergate, impeachment Nixon).
- Crisi nei paesi CEE.

- Sistema Monetario Europeo (1979 – 1992): sistema di cambi fissi.


- Unione Monetaria Europea: Trattato di Maastricht (1993); Istituto Monetario Europeo (1994);
Patto di stabilità e crescita, BCE (1998), SEBC o Eurosistema. Parametri di Maastricht.
- Ri-globalizzazione (1980s – 1990s): differenze con precedente; (prima: Tokyo Round, 1973-1979;
Uruguay Round (1986-1994)); caratteristiche.
- Neoliberismo: Thatcher (1979); Reagan (1980) e approccio supply side.
- New Economy (anni 90 – inizio 2000)

- Europa: difficile smantellamento welfare state; sforzi per colmare divario tecnologico; ripresa
economica grazie a globalizzazione e UE; si liberano dittature (metà anni 70). Gorbacev, caduta
muro (1989), disfatta regime sovietico.

- Il terzo mondo (fine 80s – inizio 90s): liberalizzazione. Cina (riforme economiche, WTO); America
Latina (ELI). Tigri Asiatiche.
- Washington Consensus (1989).

Lezione 10 (NO)

- “Grande Moderazione” (1987 – 2006), Ben Bernanke.


- “Grande Recessione” (2007 – 2014): cartolarizzazione o securisation; crisi economica.
- Misure anticrisi di ispirazione keynesiana.
- Crisi del debito sovrano. Paesi PIIGS. TROIKA.

- “The end of theory”, Richard Bookstaber: 4 fattori.


- Andrew Lo. Post-crash economics society. Rethinking economics.
- Cooperazione multilaterale a rischio.

Date
1450 – 1640: lungo sedicesimo secolo
1460: prima borsa, Anversa
1492: scoperta America, inizio età moderna
1498: circumnavigazione Africa di Vasco da Gama
1521: circumnavigazione globo di Magellano
1571: creazione di Manila dagli spagnoli
1550 – 1700: mercantilismo
1648: pace di Vestfalia
1560 – 1660: Rivoluzione Militare. ‘700: Rivoluzione Finanziaria. Fine ‘600 – ‘800: sviluppo commercio
marittimo
1590: fluyt
Seconda metà ‘500: inflazione
1602 – 1799: Compagnia Olandese delle Indie Orientali
1599 – 1858: East India Company
‘600: secolo d’oro Olanda
1622 – 1674: Compagnia Olandese delle Indie Occidentali
1688: Gloriosa Rivoluzione
1694: Bank of England
1695: Royal Exchange
1770 – inizio ‘800: Prima Rivoluzione Industriale
1775 – 1783: guerra indipendenza colonie
1792 – 1802: guerre rivoluzionarie
1803 – 1815: guerre napoleoniche
1806 – 1814: Blocco Continentale
1800 – 1801: Lega dei Neutri
1807 – 1809: Embargo Act
1809: Non-Intercourse Act
1815 – 1816: Corn Law
1815: Congresso di Vienna
1815 – 1914: pax britannica
1830: ferrovia Liverpool – Manchester
1846: GB abolisce Corn Laws
Seconda metà ‘800: Seconda Rivoluzione Industriale
1853 – 1856: Guerra di Crimea
1859 – 1860: unificazione Italia
1860: trattato Cobden – Chevalier
1865: First Transcontinental Railroad
1869: apertura Canale di Suez
1870: Prima Globalizzazione
1870 – 1896: Grande Depressione
1871: unificazione Germania
1873: Panico Internazionale
Da 1870: Gold Standard
1903: Transiberiana
1913: declino del laissez-faire
1914: taglio istmo di Panama
1914 – 1991: secolo breve, età degli estremi
1922: Gold Exchange System
1922: Fordney – McCumber Tariff
1914 – 1918: Prima Guerra Mondiale
1919: trattato di Versailles
1922: Conferenza di Genova
1922: ascesa Mussolini
1928: primo piano quinquennale URSS
1929 - 1933: crisi del capitalismo e fine del laissez faire
1930: tariffa Smoot-Hawley
1932: Salazar in Portogallo
1933: Conferenza Economica Mondiale di Londra
1933: lettera di Keynes a Roosevelt
1933: New Deal
1936: Ioannis Metaxas in Grecia
1936: Legge Bancaria
1936 – 1939: guerra civile spagnola
1938 – 1948: declino commercio internazionale
1939 – 1975: Francisco Franco
1939 – 1945: Seconda Guerra Mondiale
1941: Carta Atlantica
1942: Beveridge Report
1943: UNRRA
1944: Bretton Woods
1945: ONU
1945: pianificazione di Jean Monnet
1945: Corea repubblica indipendente e comunista
1945 – 1949: guerra indipendenza Indonesia
1946 – 1954: guerra indipendenza Indocina
1947: GATT
1948: Piano Marshall
1948: Benelux
1948: Unione Doganale franco-italiana
1948: CEPAL
1949: in Cina si afferma Partito Comunista
1949: NATO e COMECON
1950 – 1973: Golden Age
1950: UEP
1950: Cassa per il Mezzogiorno
1952: Toyotismo
1952: India adotta piani quinquiennali
1955: Conferenza di Bandung
1955 – 1965: Piano Vanoni
1956: canale di Suez e Nasser
1957: indipendenza Ghana
1957: Trattati di Roma
1958: Conferenza Panafricana
1958: istituita Communauté française
1960: indipendenza Congo
1960: MCCA
1960: dilemma di Triffin
Seconda metà ’60: fallimento Bretton Woods
1961: LAFTA
1962: colpo di stato Birmania
70s / 80s / 90s: Terza Rivoluzione Industriale
1968: Unione Doganale
1968: rivolte studenti e operai
1968 – 1970: inflazione
1969: Patto Andino
70s e primi 80s: inflazione
1971: crisi del dollaro
1971: Nixon sospende convertibilità dollaro
1972: Serpente Monetario
1973: regime di cambi flessibili
1973 – 1974: shock petrolifero 1
1973 – 1979: Tokyo Round
1974: fine colonialismo portoghese
1974: scandalo Watergate e impeachment Nixon
Metà ’70: si liberano dittature nazi-fasciste
1978: Cambi flessibili
1978: avvio riforme economiche in Cina
1979: Margaret Thatcher
1979 – 1980: shock petrolifero 2
1979 – 1992: Sistema Monetario Europeo
1980: Ronald Reagan
1986 – 1991: Uruguay Round
’80: ritorno laissez-faire
1985: Accordo di Schengen
1985: politica di apertura di Gorbacev
1986: Atto Unico Europeo
1987 – 2006: “Grande Moderazione”
1989: Rapporto Delors
1989: caduta muro Berlino
1991: Guerra del Golfo
1992: Trattato sull’Unione Europea
’80 e ’90: globalizzazione
1992: libro bianco di Delors; avvio UE
1993 – 2001: presidenza Bill Clinton
1994: IME
1998: Banca Centrale Europea
1999: Hong Kong alla Cina
2001: Cina entra nel WTO
2002: Unione Monetaria Europea. Ascesa Cina.
2007 – 2014: “Grande Recessione”
2012: Post-crash economics society

Libro argomenti
1. L’evoluzione storica e l’organizzazione dei mercati attraverso moneta e finanza (pag. 1 – 34)
- Mainstream: principali assunzioni
- Informazione asimmetrica e free riding
- Convergenza / catching up
- Rostow e teoria degli stadi lineari di sviluppo
- Borsa
- Exit strategy
- Potere di mercato
- Property rights
- Scorte: volontarie e involontarie
- Posizione di rischio
- Mercato a termine (forward market)
- Visione catallattica e cartalista
- Legge di Gresham
- Fallimenti d’impresa
- Futures
- Minsky
- Ponzi finance
- Distruzione creatrice

2. Commercio, finanza e stati (pag. 45 – 79)


- La riforma di Carlo Magno
- Warrant
- Open fields o Campi aperti
- La scorta delle scorte
- Moneta merce
- Gold Standard
- Zecca
- Signoraggio
- Convertibilità
- Standard monetario
- Cambio manuale e traiettizio
- Contraffazione
- Indennizzo
- Moneta esogena ed endogena
- Remissione dei debiti
- Moneta pesante e leggera
- Free trade
- Greenbacks
- Le fiere
- Lettera di cambio

3. Rivoluzioni finanziarie e industriali (pag. 281 – 352)


- Unione Monetaria Latina
- Stabilità monetaria
- Deflazione da debiti
- Sovranità monetaria
- Accettazione bancaria
- Sterilizzazione
- Il TARP
- Bolla finanziaria o speculativa
- Trilemma di politica monetaria
- Politica di austerità
- Panico bancario
- Overlending (credito in eccesso)
- Spostamento (Displacement)
- Euforia e panico finanziario
- Herding o herd behavior (comportamento gregario)
- Buffer stock
- Stanza di compensazione (clearing house)
- Crisi finanziaria
- Stato di diritto
- Brokers e dealers
- Mercato finanziario
- Bona fides e rebus sic stanti bus
- I debiti odiosi
- La diplomazia del cannoniere
- Free banking era
- Le tre fasi di Hicks
- Economie di scala
- Economie di scopo o di diversificazione
- Teorema di Modigliani-Miller
- Intermediazione finanziaria e delega di controllo
- La banca universale
- Corporate governance
- Clausola della nazione più favorita
- Securities and Exchange Commission (SEC)

- Società per azioni (pag. 118)


- Le origini della Borsa (pag. 157)
- Vantaggio comparato (pag. 185)
- Suzerainty (pag. 232)
- Riserva frazionaria (pag. 296)
- Credit crunch (pag 297)
- Banca centrale (pag. 355-356)
- Modello malthusiano e Legge dei rendimenti decrescenti (pag. 361 – 362)
- Elasticità (pag. 381)
- Teoria del commercio internazionale (pag. 418 – 419)
- Gold Standard (pag. 462)
- Gold Exchange Standard (pag. 511)
- Beggar-thy-neighbor (pag. 536)
- Import-substitution-industrialization (pag. 560)
- Bretton Woods (pag. 561)
- Export-led-industrialization (pag. 603)
- Washington Consensus (pag. 604)
- Cambi (pag. 606)

Quiz Federica
The Theory of Economic Development: An Inquiry into Profits, Capital, Credit, Interest, and the Business
Cycle (Schumpeter)
An inquiry into the nature and causes of the wealth of nations (Smith)
The General Theory of Employment, Interest, and Money (Keynes)

Nel mercato in concorrenza perfetta chi è price taker? Il venditore.

Nel mercato in concorrenza perfetta chi è price maker? Nessuno.

Con il "galeone di Manila" si verifica: l'avvio del commercio mondiale (rotta commerciale tra le Filippine e
il Messico)

Cosa si intende per "commercio madre"? Il controllo olandese del commercio di grano proveniente dalle
regioni baltiche

La società anonima è: una società a responsabilità limitata

Cosa si intende per "vantaggio comparato"? Il vantaggio assoluto di un paese nella produzione di due beni
ma con un vantaggio di costo maggiore per la produzione di un bene.

Cosa si intende per "problema di Needham"? Il fatto che la scienza moderna non si sviluppò nella civiltà
cinese (o indiana) ma solo in Europa
Sulla Rivoluzione Industriale Findlay e O'Rourke affermano che: il commercio internazionale fu una
ragione cruciale per gli esiti duraturi della Rivoluzione industriale inglese, perché permise di superare il
vincolo delle risorse

Cosa si intende per Taylorismo? L'organizzazione scientifica del lavoro che crea economie di scala

Cosa rappresenta la Rivoluzione Industriale? Il superamento dei vincoli malthusiani

Cosa sono le macroinvenzioni nella prima Rivoluzione Industriale? Frutto di colpi di genio che una volta
realizzate, per divenire efficienti, richiesero successivi perfezionamenti

Chi è stato il first comer? Inghilterra

I cicli Kondrat'ev sono: cicli di lungo periodo della durata approssimativa di 50 anni

Secondo la Legge degli Sbocchi di Say: la produzione di merci genera una domanda aggregata sufficiente
per acquistare quanto è stato prodotto, il sistema economico tende all'equilibrio e il mercato riusciva ad
auto equilibrarsi

Lo spostamento della frontiera americana ebbe definitivamente termine: nel 1890

Il trattato Cobden-Chevalier è: il trattato liberista tra Francia e Gran Bretagna del 1860

In cosa consiste il Blocco Continentale voluto da Napoleone? Una serie di misure protezionistiche di
stampo mercantilista, volte a impedire al paese nemico di appropriarsi di metalli preziosi attraverso le
esportazioni

Il protezionismo solidale di Bismark è detto così perché: protegge sia l'agricoltura che l'industria

Cosa è il Gold Standard internazionale? Un sistema monetario internazionale a base aurea, che rende le
valute nazionali parametrabili a un unico standard di valore per cui le divise vengono cambiate a tasso fisso

Quanto durarono le Corn Laws? Dal 1815 al 1846

Cosa si intende per Import Substitution Industrialization (ISI)? Strategia per accelerare il processo di
industrializzazione interna al paese adottando politiche protezionistiche

La Conferenza di Genova del 1922: stabilì il Gold Exchange Standard (GES) come nuovo sistema monetario
internazionale a cambi fissi

La teoria Keynesiana sostiene che: domanda e offerta non si bilanciano automaticamente sul mercato ma
occorre considerare gli effetti combinati del risparmio, del consumo, degli investimenti e della liquidità di
capitale

Quali furono le misure inizialmente adottate per rispondere alla crisi del 1929? Misure drastiche, fra cui
politiche di contingentamento su importazioni, controlli sui cambi e altissima protezione tariffaria

La Fordney-McCumber Tariff del 1922 da quale stato fu adottata e perché? Dagli Stati Uniti e inasprì in
maniera definitiva il protezionismo americano

Le valute chiave nel GES: erano quelle direttamente convertibili in oro

Cosa si intende per "giovedì nero" nella crisi del 1929? Il giorno in cui le quotazioni dei titoli a Wall Street
crollarono rovinosamente decretando l'inizio della crisi
L'intervento dello stato durante la I guerra mondiale fu mirato: soprattutto ad assicurare
l’approvvigionamento di beni alimentari e di munizioni ma dal 1916 si consolidò

Il dirigismo economico dei regimi autoritari è un: sistema di mercato caratterizzato da forte orientamento
autarchico e dall'intervento dello stato in economia pervasivo e privo di controlli

Il sistema delle preferenze imperiali fu: adottato dalla Gran Bretagna con gli Accordi di Ottawa (1932) e
introduceva preferenze all’importazione e riduzioni tariffarie a beneficio dei soli paesi del Commonwealth

Quale altra istituzione internazionale venne creata insieme alla CEE? La Comunità Europea dell’Energia
Atomica (Euratom)

La Carta Atlantica pose le basi per la creazione di quale organismo? L'organizzazione delle Nazioni Unite
(ONU)

Cosa stabiliva il General Agreement on Tariffs and Trade (GATT)? La riduzione tra i paesi aderenti delle
tariffe e di altre barriere di commercio e la promozione dell’apertura dei mercati internazionali attraverso la
clausola della nazione più favorita (NPF)

Quale tipo di politica economica sostenevano i teorici della dipendenza? L'Import Substitution
Industrialization (ISI)

Il sistema del cash and carry adottato dagli USA durante la II guerra mondiale prevedeva: che i paesi
importatori pagassero in contanti i beni acquistati e provvedessero con propri mezzi al trasporto degli stessi

Il principio dell'autodeterminazione dei popoli fu alla base di quale processo? La decolonizzazione

Chi furono i sostenitori della Teoria della Dipendenza? Raul Prebisch e Hans Singer

La legge di Engel riguarda: lo spostamento dei consumi dai beni di base a quelli durevoli all’aumentare dei
redditi

Cosa prevedeva il piano di Keynes a Bretton Woods? La creazione di una valuta internazionale, Bancor,
non convertibile in oro, gestita da un organismo internazionale (International Clearing Union) per attuare
operazioni di clearing fra i paesi aderenti

Quali erano i mali giganti che si frapponevano alla ricostruzione sociale secondo Beveridge? Miseria,
ignoranza, malattia, squallore e ozio

Quali sono alcuni dei punti fondamentali delle politiche del Washington Consensus? Liberalizzazione degli
scambi e apertura agli investimenti diretti esteri (IDE), privatizzazione delle imprese pubbliche,
deregolamentazione dell’attività economica e minimo intervento dello stato

Chi fu il promotore della politica di glasnost e perestrojka? Mikhail Gorbacev

Chi furono gli economisti dell'affermazione del neoliberismo? Friederich Von Hayek e Milton Friedman

Il Serpente Monetario fu: un accordo tra i paesi CEE a contenere la flessibilità dei tassi di cambio bilaterali
entro una banda di oscillazione minima (+/–1,125%) e più ampia nei confronti dei paesi terzi

Cosa è il Sistema Monetario Europeo (SME)? Il sistema che ripristinava i cambi fissi tra i paesi CEE, basato
su una griglia di parità bilaterali fra le diverse valute aderenti permettendo una banda di oscillazione del +/-
2,25 %

Come è conosciuto il problema del trade off tra fiducia e liquidità nel sistema dollarocentrico di Bretton
Woods? Dilemma di Triffin
Quali risultati produsse l'Uruguay Round? La creazione della World Trade Organization (WTO)

In cosa consiste la stagflazione? È il fenomeno per il quale si verificano contemporaneamente un


ridimensionamento dell'espansione e l'inflazione

In corrispondenza di quale crisi ha termine la "golden age"? La crisi degli anni '70 del '900

Nell'Unione Monetaria Europea a chi spetta la sovranità monetaria? Alla Banca Centrale Europea

Cosa è il quantitative easing? L'immissione di liquidità nel sistema economico da parte della banca centrale
attraverso l'acquisto di titoli di stato

Cosa è il credit crunch? Una stretta creditizia

Cosa è la cartolarizzazione? La trasformazione dei crediti delle banche (o enti pubblici o aziende) in titoli
negoziabili sul mercato

In cosa consiste il modello originate-to-hold? Il modello tradizionale in cui gli asset illiquidi restano nel
portafoglio bancario fino a scadenza

Qual è il compito delle agenzie di rating? Fornire una valutazione sia sui titoli obbligazionari/prodotti
finanziari che sulle imprese emittenti in base al loro rischio finanziario

Cosa sono i mutui subprime? Mutui ipotecari ad alto rischio

Il moral hazard si verifica quando: si indebolisce l'incentivo (da parte delle banche ad esempio) a valutare
correttamente l'affidabilità dei clienti e dunque si riduce la prudenza per evitare o minimizzare le perdite

Cosa sono i PIIGS? I paesi periferici europei con livelli di debito pubblico insostenibili rispetto ai bassi tassi
di crescita del PIL

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