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DAVIDE PISANI
INDICE
CAPITOLO 1
1. Criptovalute: cosa sono? 2. Storia e origini
CAPITOLO 2
1. Come utilizzare le criptovalute?
1.1 Comprare azioni
1.2 Trasferire denaro
1.3 Ottenere una riserva alternativa di ricchezza
1.4 Investire in imprese o start-up innovative
1.5 Shopping online
1.6 Viaggiare
1.7 Effettuare scambi crittografici
1.8 Trading online
CAPITOLO 3
1. In quali criptovalute investire?
1.1 Scegli una buona piattaforma di scambio
1.2 Informati sul volume di scambio
1.3 Osserva l’andamento del prezzo
1.4 Informati sull’offerta massima
1.5 Verifica la capitalizzazione di mercato
1.6 Studia la tecnologia di settore
1.7 Valuta la solidità del progetto
1.8 Indaga sul team responsabile del progetto
1.9 Osserva la community
CAPITOLO 4
1. Come si investe nelle criptovalute?
1.1 Informati e sceglie la criptovaluta
1.2 Scegli la piattaforma su cui investire
1.3 Apri un Conto Demo
1.4 Effettua il tuo primo deposito
1.5 Scegli la giusta strategia di investimento
CAPITOLO 5
1. Volatilità e criptovalute: quali fattori determinano la crescita o
crollo dei prezzi ?
2. Gli strumenti dell’analisi tecnica: come usare i grafici?
2.1 Cos'è l’avidità di mercato?
2.2 Cosa sono i segnali di supporto e di resistenza?
2.3 Come sfruttare le Medie Mobili
CAPITOLO 6
1. Cos’è il Mining?
2. Origini ed evoluzione del Mining
CAPITOLO 7
1. Cos’è e a cosa serve una blockchain?
1.2 Le caratteristiche fondamentali della blockchain
2. Quali elementi compongono una blockchain?
CAPITOLO 8
1. L’avvento delle Stablecoin
2. Quante tipologie di Stablecoin esistono?
CAPITOLO 9
1. ICO: cosa sono e come funzionano le Initial Coin Offering
1.2 Investire in ICO è davvero conveniente?
1.3 Come capire se una ICO può avere successo
CAPITOLO 10
1. Cosa sono e come funzionano gli Smart Contracts
2. Quali vantaggi offrono gli Smart Contract?
3. Criticità e svantaggi
4. Previsioni per il futuro
CAPITOLO 11
1. Copytrading: a cosa serve e come funziona
2. Vantaggi e rischi del copytrading
3. Mirror Trading, Social Trading e Copytrading
4. Strategie di copytrading
CAPITOLO 12
1. Le criptovalute più interessanti
1.1 Uniswap (UNI)
1.2 Polkadot (DOT)
1.3 Reserve Rights (RSR)
1.4 Tron (TRX)
1.5 Stellar (XLM)
1.6 Eosio (EOS)
1.7 Iota (MIOTA)
1.8 Chainlink (LINK)
1.9 Hedera Hashgraph (HBAR)
1.10 Aave (AAVE)
CAPITOLO 13
1. Quali sono le criptovalute più affermate?
1.1 Bitcoin (BTC)
1.2 Ripple (XRP)
1.3 Litecoin (LTC)
1.4 Ethereum (ETH)
CAPITOLO 14
1. Quali criptovalute evitare?
1.1 DogeCoin (DOGE)
1.2 Monero (XMR)
1.3 Cardano (ADA)
1.4 BitCoin SV
1. Dove conservare le criptovalute?
1.1 E-Wallet eToro
1.2 E-Wallet Binance
1.3 Coinbase Wallet
1.4 Crypto.com Wallet
1.5 SpectroCoin Wallet
1.6 Kraken Wallet
1.7 Bittrex Wallet
1.8 Bibox Wallet
1.9 Poloniex Wallet
1.10 Ledger Nano X
1.11 Ledger Nano S
1.12 Trezor Wallet
1.13 Bitbox Wallet
1.14 Exmo Wallet
1.15 Keepkey Wallet
CAPITOLO 16
1. Come migliorare le strategie di investimento?
2. Esegui un’efficace analisi degli errori
2.1 Errori nella dimensione della posizione operativa (Position
Sizing)
2.2 Non affidarti alla volatilità
2.3 Controlla i grafici
2.4 Non mantenere la posizione aperta oltre il necessario
2.5 Non essere superficiale nella scelta del broker
3. Lavora sulle tue aspettative
4. Gestione psicologica ed emotiva nel trading online
5. Ascolta i consigli dei professionisti e confrontati con gli altri
investitori
CAPITOLO 17
1. Gestione del rischio: strumenti e linee guida
2. Leva finanziaria: cos’è e come funziona
2.1 Quando conviene usare la leva finanziaria?
3. La piramide del rischio e la diversificazione dei portafogli
4. Gli ordini condizionali: Stop Loss e Take Profit
4.1 Come funziona l’ordine condizionale Stop Loss
4.2 Come funziona l’ordine condizionale Take Profit
1. Quale futuro si prevede per il trading di criptovalute?
1.1 Speculazione
1.2 Commercio
1.3 Possibili sviluppi legali
2. Considerazioni finali
2. Storia e origini
Se vuoi comprendere davvero cosa siano le criptovalute è
necessario analizzare le origini di questo nuovo strumento di
pagamento, nato alla fine del primo decennio degli anni 2000 e oggi
considerato come il cuore pulsante di quella che sarà la finanza
globale del futuro.
CAPITOLO 2
1. Come utilizzare le criptovalute?
Come avrai già capito le criptovalute ad oggi non sono riconosciute
come una vera e propria valuta di scambio avente valore legale, ciò
nonostante è possibile sfruttarle esattamente come una qualsiasi
moneta Fiat: per inquadrare correttamente la natura e le possibilità
di utilizzo delle criptovalute devi dunque considerarle come denaro
reale privo di esistenza fisica.
C’è chi è convinto del fatto che nel prossimo futuro andranno a
sostituire completamente i contanti, infatti sempre più Paesi stanno
valutando l’idea di permettere ai propri cittadini di utilizzare le
criptovalute come alternativa della moneta cartacea o di quella
digitale contenuta in carte di credito e debito: non è tuttavia possibile
essere certi che la cripto-economy subentrerà al posto di quella
tradizionale, sostituendola, ma il suo attuale successo ed
espansione possono sicuramente far ritenere che continuerà a
svolgere un ruolo da assoluta protagonista nel settore finanziario.
Vediamo dunque come puoi attualmente usare le criptovalute nel
quotidiano.
1.6 Viaggiare
Seguendo la scia degli e-commerce, sempre più compagnie aeree o
agenzie di viaggio stanno permettendo ai propri clienti di prenotare
biglietti, hotel o mezzi a noleggio eseguendo il pagamento in
criptovalute. Rinomate aziende come Destinia, Travala o TravelbyBit
hanno infatti da alcuni anni implementato le criptovalute tra i mezzi di
pagamento disponibili presso i propri siti ufficiali.
La diffusione degli ATM Bitcoin, inoltre, permette ai viaggiatori di
convertire le proprie criptovalute in moneta Fiat utilizzando gli
sportelli autorizzati e attualmente presenti in tutte le principali città
del mondo.
CAPITOLO 3
1. In quali criptovalute investire?
Scegliere in quale criptovaluta investire non è un’operazione
semplice. Attualmente sul mercato sono presenti oltre 6.000 token,
estremamente diversi fra loro per valore, volume di scambi e
popolarità. Per essere certo di investire sulle criptovalute più
convenienti, dunque, devi considerare tutti gli elementi che troverai
nei prossimi paragrafi. Soltanto informandoti adeguatamente sulle
caratteristiche specifiche di ogni criptovaluta, infatti, potrai capire
qual è la più adatta per te e potrai effettuare un investimento
ragionato, potenzialmente in grado di generare un buon profitto.
È molto importante che tra gli sviluppatori del token tu possa trovare
soggetti dotati di comprovata esperienza nel settore, dal momento
che le criptovalute ideate dai principianti hanno maggiore probabilità
di non ottenere alcun successo.
Un buon team, tra l’altro, stila una tabella di marcia molto precisa, la
quale ti permette di valutare le reali possibilità di sviluppo del token
in base ai piani e progetti che i suoi sviluppatori intendono mettere in
atto.
CAPITOLO 5
1. Volatilità e criptovalute: quali fattori
determinano la crescita o crollo dei prezzi ?
L’avvento della crisi economica dovuta alla pandemia globale e la
diffusione delle notizia secondo cui il governo Sud Coreano vorrebbe
reprimere il trading della principali criptovalute hanno recentemente
causato brusche oscillazioni di mercato e molti investitori, tra gli anni
2017 e 2019, hanno visto crollare improvvisamente il valore dei
propri token. La capacità delle criptovalute di aumentare o
decrescere nel proprio valore è definita volatilità ed è una delle
principali caratteristiche di questo particolare tipo di moneta.
CAPITOLO 6
1. Cos’è il Mining?
Il termine mining significa “estrarre” e indica il processo utilizzato per
la creazione delle valute digitali: minare una criptovaluta, pertanto,
vuol dire generare nuovi token all’interno della rete che gestisce la
moneta. Dal momento che la crypto-economy non si basa
sull’erogazione di valuta da parte di una banca centrale, l’unico
modo per generare nuovi token è affidarsi all’attività del mining,
eseguita da utenti che prendono il nome di Miners.
Per capire come funziona il mining devi considerare il fatto che le
rete su cui operano la criptovalute memorizza ogni transazione
effettuata dagli utenti tramite alcune strutture di dati che vengono
definite blocchi, i quali tracciano e conservano ogni movimentazione
eseguita. Per aggiungere i nuovi blocchi alla rete della criptovaluta, e
dunque alla catena di blocchi principale decentralizzata (denominata
blockchain), è necessario convalidarli: per farlo, un elaboratore li
deve confermare tramite un particolare codice.
Il blocco convalidato non può più essere modificato, entra a far parte
del database principale e può essere utilizzato con la stessa
semplicità e sicurezza offerte da una qualsiasi valuta Fiat. Trovare il
giusto codice di blocco non è un’operazione semplice, pertanto i
miners devono disporre di calcolatori dotati di una buona potenza e
in grado di rimanere connessi alla rete per lungo tempo.
Per fare mining e creare nuovi token bisogna utilizzare degli appositi
software di calcolo e disporre di un PC mining dotato di scheda
video e scheda grafica di elevata potenza: il processo può infatti
essere eseguito solo su dispositivi di alto livello, poiché il calcolo dei
codici richiede uno specifico processore denominato GPU.
Gli anni d’oro del mining, tuttavia, sono durati ben poco: dal
momento che sempre più persone sfruttavano questo processo,
trovare i codici prima è ben presto divenuto quasi impossibile. Il
sistema, inoltre, si è evoluto e si è passati dall’usare la CPU del
computer ai software GPU e FPGA, ovvero dei dispositivi logici che
devono essere programmati e per farlo è necessario possedere
un’ottima preparazione e competenze specifiche.
CAPITOLO 7
1. Cos’è e a cosa serve una blockchain?
Come abbiamo detto, ogni transazione eseguita in criptovalute viene
registrata a cristallizzata in un database decentralizzato di dati:
quest’ultimo è comunemente definito blockchain (blocco di nodi). Per
capire cos’è una blockchain, tuttavia, devi prima sapere la differenza
tra una normale rete internet e una rete peer-to-peer, ossia la
tipologia di connessione utilizzata per il trading di criptovalute.
CAPITOLO 9
1. ICO: cosa sono e come funzionano le Initial
Coin Offering
Una ICO, acronimo di Initial Coin Offering, è un metodo di
crowfounding (raccolta fondi) per i progetti basati su blockchain, noto
anche come vendita di token. Le start-up di criptovalute possono
dunque ottenere i finanziamenti necessari per avviare le loro attività
sotto forma di monete Fiat o criptovalute, offrendo in cambio agli
investitori dei token proprietari. Terminata questa fase di avvio del
progetto, i token vengono immessi in mercati più ampi.
Per comprendere meglio cos’è e come funziona una ICO può esserti
utile sapere in cosa si differenzia dalle classiche IPO, il metodo
tradizionale di raccolta fondi che avviene emettendo titoli azionari a
fronte di un investimento effettuato in valuta Fiat, e quali sono invece
le caratteristiche che hanno in comune.
ICO e IPO sono entrambe destinate ad un numero
potenzialmente illimitato di investitori e vengo presentate sul mercato
attraverso svariate attività di promozione e pubblicità.
CAPITOLO 10
1. Cosa sono e come funzionano gli Smart
Contracts
I contratti intelligenti, conosciuti con il termine inglese Smart
Contracts, sono un gruppo di clausole contrattuali redatte in
linguaggio informatico e incorporare in un software o in un protocollo
informatico che viene usato per concludere negozi: questi ultimi
vengono eseguiti automaticamente nel momento in cui si verificano
le condizioni previste nello Smart Contract. Le loro caratteristiche
tecniche e informatiche, ad ogni modo, non consentono di ritenerli
dei veri e propri contratti giuridici poiché non è possibile considerarli
una semplice versione informatizzata o digitalizzata di un negozio
concluso tramite i tradizionali strumenti e mezzi legalmente
riconosciuti.
3. Criticità e svantaggi
L’immutabilità tipica degli Smart Contract può, in realtà, anche
essere definita uno dei loro punti critici. I contratti classici prevedono
sempre una via di fuga, una clausola di recesso o un’eccezione di
inadempimento, gli Smart Contract una volta sottoscritti non possono
invece essere eliminati in alcun modo.
CAPITOLO 11
1. Copytrading: a cosa serve e come funziona
Il copytrading è una funzione estremamente interessante per i trader
neofiti: attraverso questo sistema, infatti, puoi mettere in atto
complesse strategia di investimento anche senza avere molta
esperienza in questo settore e senza dover necessariamente
seguire dei corsi sul trading online.
Per operare con il copytrading devi prima di ogni altra cosa creare
un account personale su una delle piattaforme che mettono questa
funzione a disposizione dei propri utenti: la più celebre, ad esempio,
è eToro. Successivamente devi effettuare una ricerca per individuare
i trader che mettono in atto delle strategie che ti interessano e, a tal
proposito, potrai accedere ad alcune informazioni che li riguardano
come il Paese di provenienza, i risultati ottenuti nell’ultimo anno,
perdita e profitto massimo, assets sui quali investono, durata media
della detenzione del prodotto, il valore medio dei loro investimenti e
da quanti altri utenti vengono seguiti.
4. Strategie di copytrading
Tramite il copytrading è possibile impostare moltissime strategie di
investimento e, scegliendole, devi basarti unicamente sui tuoi
obiettivi e sul livello di rischio che intendi sopportare. Puoi, ad
esempio, dare priorità alla tipologia di asset, alla dimensione
temporale delle posizioni aperte (che possono chiudersi nell’arco di
una sola giornata o rimanere aperte per più giorni) o ai risultati offerti
dalle performance passate. Altro importante dato da considerare è la
nazionalità del trader che scegli di seguire: copiando le strategie di
un investitore del tuo stesso Paese o zona finanziaria, è probabile
che tu possa beneficiare di strategie che si adattano perfettamente
al contesto economico in cui operi anche tu.
CAPITOLO 12
1. Le criptovalute più interessanti
Il variegato mondo delle criptovalute è in costante crescita e la
continua emissione di nuovi token può giustamente causare grande
confusione: scegliere la criptovaluta giusta su cui investire è
diventato sempre più difficile. In questo capitolo potrai trovare alcune
delle criptovalute più promettenti presenti sul mercato da un tempo
relativamente breve e che, grazie alle loro enormi potenzialità, sono
riuscite a catturare l’attenzione dei migliori investitori.
CAPITOLO 13
1. Quali sono le criptovalute più affermate?
Dopo aver preso visione dei progetti e delle criptovalute che
attualmente presentano il miglior potenziale di crescita, in questo
capitolo scoprirai quali token detengono posizioni leader nelle
maggiori classifiche di mercato e quali sono i vantaggi o i rischi nel
decidere di sceglierli per i tuoi investimenti.
I token XRP, inoltre, non nascono come i Bitcoin e quindi non sono
soggetti al processo di mining: vengono semplicemente assegnati a
tutti coloro che mettono a disposizione della piattaforma le capacità
computazionali dei loro dispositivi. Il network di Ripple è in continua
evoluzione, grazie alla particolare sicurezza di transazione che offre
ai propri utenti: ogni operazione è infatti sottoscritta e garantita
tramite una crittografia di tipo ECDSA e ED25519.
CAPITOLO 14
1. Quali criptovalute evitare?
Le volatilità delle criptovalute colpisce non solo i token emergenti,
ma anche le monete apparentemente più diffuse: il verificarsi di un
problema operativo all’interno della blockchain, la notizia di uno
scandalo o la scoperta di una truffa sono tutte informazioni in grado
di compromettere anche i token apparentemente più solidi, pertanto
se vuoi evitare di mettere in atto delle strategie di investimento
fallimentari devi necessariamente tenere costantemente sotto
controllo le ultime news del settore. In questo capitolo ti sveliamo
quali criptovalute dovresti assolutamente evitare alla luce delle
ultime novità che le riguardano.
1.4 BitCoin SV
BitCoin SV, con token BSV, è una criptovaluta nata da una fork di
BitCoin avente il principale scopo di riportare la criptovaluta alle sue
origini, in cui Satoshi Nakamoto (pseudonimo utilizzato dal creatore
di Bitcoin) la presentava non come uno strumento finanziario
speculativo, bensì solo come mezzo di pagamento alternativo alla
moneta Fiat. Nonostante il team di sviluppatori che ha creato BitCoin
SV sia riuscito a migliorare alcuni aspetti del protocollo originario di
BitCoin, come ad esempio la scalabilità e la velocità delle
transazioni, non è ancora riuscito a superare i principali ostacoli della
criptovaluta madre: BitCoin SV, al pari di BitCoin, non è ancora
riuscito ad ottenere una regolamentazione che gli consenta di essere
utilizzato come sistema di pagamento digitale alternativo a quelli
aventi corso legale, pertanto a conti fatti le innovazioni introdotte non
sono state in grado di apportare alcuna effettiva miglioria a livello
pratico.
CAPITOLO 15
1. Dove conservare le criptovalute?
Dal momento che le criptovalute sono un asset totalmente digitale,
privo di esistenza nel piano fisico, ti starai sicuramente chiedendo
com’è possibile possederle e conservarle. La risposta è davvero
semplice: così come le valute Fiat possono essere versate nei conti
correnti bancari, così le criptovalute vengono raccolte all’interno dei
Wallet, ossia del portafogli virtuali di proprietà dell’investitore.
Attualmente in commercio sono disponibili diverse tipologie di wallet,
ognuna corrispondente alle differenti esigenze di chi li utilizza.
Una prima importante distinzione può essere fatta tra Hardware
Wallet (conosciuti anche come portafogli freddi) e Software Wallet (o
portafogli caldi). I primi funzionano semplicemente come una
chiavetta USB, mentre i secondi sono dei portafogli digitalizzati e
presenti nelle varie piattaforme exchange o broker online (web
wallet) o sotto forma di software scaricabili sul pc (desktop wallet) o,
infine, nelle applicazioni mobile compatibili con i sistemi operativi
Android e iOS (mobile wallet).
CAPITOLO 16
1. Come migliorare le strategie di investimento?
Operare con il trading di criptovalute non è affatto semplice e, se sei
un investitore principiante, prima di iniziare a rischiare il tuo capitale
devi assolutamente prestare la giusta attenzione a una serie di fattori
ed elementi che potrebbero essere essenziali per attuare una
corretta strategia di investimento. In questo capitolo potrai scoprire
quali sono gli aspetti essenziali che devi considerare per migliorare
le tu strategie di investimento ed eseguire transazioni efficaci,
ragionate e non casuali.
Nonostante non sia uno strumento che può dare certezze assolute,
può sicuramente indicarti efficacemente quand’è consigliabile
chiudere la posizione o vendere una criptovaluta.
2.4 Non mantenere la posizione aperta oltre il
necessario
Anche questo errore è direttamente collegato alla volatilità delle
criptovalute: nel momento in cui una posizione genera eccessive
perdite, non è in alcun caso consigliato mantenerla aperta troppo a
lungo. L’analisi tecnica può aiutarti a comprendere se sono previsti
rialzi nel breve o medio termine, ma in caso di assenza di segnali
positivi a riguardo è meglio chiudere immediatamente la posizione
prima di incorrere in ulteriori perdite. Per questo motivo è sempre
consigliabile impostare l’ordine condizionale Stop Loss.
CAPITOLO 17
1. Gestione del rischio: strumenti e linee guida
La gestione del rischio, altrimenti conosciuta con il termine inglese di
Risk Management, è uno strumento essenziale sia per gli investitori
che possiedono modesti capitali sia per chi fa trading d’alto profilo. In
questo capitolo potrai scoprire quali sono gli elementi fondamentali
della gestione del rischio e quali sono i principali strumenti finanziari
che ti permettono di costruire una strategia di investimento solida e
sicura.
Può essere infatti espressa in forma 1:x e, per ottenere il totale del
capitale investito dovrai utilizzare per la moltiplicazione soltanto il
numero inserito dopo i due punti. Ad esempio investendo 100 € con
leva 1:2, stai in realtà impegnando 200 €. La leva finanziaria può
anche essere espressa in numero fisso (come ad esempio 2x, 3x,
5x, 10x) e in questo caso il numero che dovrai usare per eseguire la
moltiplicazione è quello che precede la x.
i tuoi fondi.
4. Gli ordini condizionali: Stop Loss e Take Profit
Ulteriori strumenti estremamente utili per la gestione del rischio sono
gli ordini condizionali Stop Loss e Take Profit, messi a disposizione
in fase di acquisto o vendita da tutti i migliori siti exchange e broker
online. Si tratta di due strumenti complementari, dedicati sia
all’assicurarsi il massimo profitto possibile sia al limitare il più
possibile le perdite.
CAPITOLO 18
1. Quale futuro attende le criptovalute?
Per comprendere quale futuro possano avere le criptovalute devi
analizzare principalmente gli scopi primari per cui vengono utilizzati,
ossia la speculazione ed il commercio, e quali risvolti possano
esserci a livello normativo in base alle più recenti previsioni
legislative.
1.1 Speculazione
Per quanto riguarda l’aspetto speculativo delle criptovalute è chiaro
che le continue oscillazioni di prezzo del mercato e la loro estrema
volatilità, nel tempo, potrebbero portare milioni di investitori a
bruciare una quantità incredibile di capitale. Il trading online, in
ragione delle migliaia di criptovalute attualmente disponibili sul
mercato, sta diventando sempre più difficile ed anche gli investitori
più esperti, prima di effettuare una qualsiasi operazione, devono
necessariamente affrontare una dettagliata fase di studio sia del
mercato sia dei token, datati ed emergenti. Le caratteristiche che
rendono una criptovaluta solida e degna di fiducia sono la storia ed
origini che la distinguono, la reputazione e l’utilizzo cui viene
destinata (come hai visto, infatti, alcune criptovalute con alta
capitalizzazione di mercato, venendo collegate al mercato nero,
perdono immediatamente valore).
1.2 Commercio
Moltissimi token attualmente in commercio non si presentano al
grande pubblico esclusivamente come strumenti finanziari
speculativi, bensì come veri e propri mezzi di pagamento. Le
criptovalute, dopotutto, erano nate con il principale scopo di
semplificare le transazioni e aumentarne la trasparenza. Il principale
vantaggio di questa tipologia di valuta consiste nel fatto di non
dipendere da alcuna autorità centrale: sono infatti gli stessi utenti,
operando all’interno della blockchain, che convalidano qualsiasi
accordo. Proprio per questa loro peculiare caratteristica, moltissimi
investitori (circa il 75% su un sondaggio totale eseguito su un
campione di 30.000 votanti) vedono nelle criptovalute la valuta del
futuro, destinata a sostituire le monete Fiat.
2. Considerazioni finali
Avvicinarsi al mondo delle criptovalute e del trading online equivale,
senza dubbio, ad acquisire una buona conoscenza in merito allo
strumento finanziario che sta rapidamente modificando gli equilibri
dell’attuale economia globale. Progetti estremamente avanzati, e
avallati da una comunità di investitori estremamente importanti, si
basano interamente sul mercato delle criptovalute: il Metaverso ne è
un esempio diretto.
INDICE
INTRODUZIONE
1. Investimento e speculazione
CAPITOLO 3 – L’armonizzazione
1. ETF armonizzati e non armonizzati 1.1 Fiscalità degli ETF:
approfondimento
CAPITOLO 5 – La replica
1. ETF a replica fisica ed ETF a replica sintetica
1.1 ETF a replica fisica completa (full replication)
1.2 ETF a replica su campionamento (sampling)
1.3 ETF a replica sintetica unfunded (unfunded swap based)
1.4 ETF a replica sintetica funded (funded swap based)
CONCLUSIONI INTRODUZIONE
1. Investimento e speculazione
I concetti di risparmio e profitto affondano le loro radici nella nascita
delle economie di mercato e, da sempre, sono fondamentali per tutti
i lavoratori, siano essi dipendenti o liberi professionisti. In questo
contesto le parole investimento e speculazione vengono spesso
usate come sinonimi, ma entrambe indicano due attività finanziarie
profondamente diverse.
Con il termine investimento, infatti, si indica un particolare modo di
utilizzare il proprio capitale, basato sull’acquisizione di beni fisici o
prodotti finanziari che, nel lungo periodo, generano gradualmente
sempre maggior profitto.
La speculazione (conosciuta anche con il termine inglese “trading”),
invece, opera nel breve o brevissimo tempo e, tramite le operazioni
che la caratterizzano, permette di massimizzare il guadagno
sfruttando le oscillazioni e volatilità tipiche del mercato.
2.2.2 Gli ETF azionari classificati per tema consentono agli investitori
di impegnare il proprio capitale in titoli legati alla tematiche
ambientali, energetiche o sociali. Tra questi possiamo trovare le
azioni delle società che operano nel settore dell’energia pulita e
rinnovabile, nell’acqua o nella finanza etica e sostenibile. Tra gli ETF
azionari tematici puoi trovare quelli cosiddetti “Megatrend”, che si
riferiscono al settore robotica, sicurezza informatica, Big Data,
automazione e ti consentono di investire in settori dotati di un
potenziale fortemente rivoluzionario e che, pertanto, spesso
generano ingenti profitti. Altri ETF tematici sono quelli definiti “SRI”,
legati all’investimento sostenibile e responsabile e che permettono di
investire in aziende che sviluppano prodotti e tecnologie alternative
per contrastare la diffusione di armi, la pornografia, il tabacco o lo
sfruttamento degli animali. Gli ETF tematici “ESG”, acronimo di
Environmental Social and Governance, sono invece legati a
tematiche umanitarie, ambientali o inerenti le condotte aziendali. In
ultimo vogliamo citare gli ETF “Pir Compliant”, legati a piani
individuali di risparmio che consentono di accedere a sgravi e
agevolazioni fiscali.
2.2.3 Gli ETF classificati per area geografica si distinguono tra ETF
azionari globali, composto da un paniere di azioni relative a società
di tutto ilmondo (a tal proposito, l’indice più famoso è l’MSCI); ETF
azionari relative a specifiche aree geografiche, come l’Europa, nord
America, Asia, Pacifico o Paesi emergenti. Per Paesi emergenti si
intendono il Medio Oriente, l’Africa, l’Asia, il centro America, il sud
America e l’Est Europa; ETF azionari dei singoli Paesi, che
investono direttamente nei listini nazionali (come il Ftse Mib italiano).
CAPITOLO 3 – L’armonizzazione
1. ETF armonizzati e non armonizzati
Come ti abbiamo anticipato nel capitolo precedente, gli ETF possono
essere armonizzati o non armonizzati: fanno parte della prima
categoria tutti gli ETF che vengono negoziati all’interno del mercato
europeo, i secondi invece sono per lo più quotati in Paesi esterni,
come ad esempio gli USA o l’Asia.
CAPITOLO 5 – La replica
1. ETF a replica fisica ed ETF a replica sintetica
Il principale scopo degli ETF è quello di replicare l’indice benchmark:
acquistando questi strumenti finanziari, pertanto, ottieni un mezzo di
replica passiva in grado di allineare le performance del tuo
portafoglio a quelle total return (ossia calcolate in relazione al
rendimento totale) del benchmark di riferimento e minimizzare il più
possibile il differenziale di rendimento (denominato Tracking Error).
In questo capitolo vedrai quali sono le differenti tecniche di replica
utilizzate dagli ETF, quali vantaggi o svantaggi comportano e quali
sono i costi e i rischi ad esse riconducibili.
2. ETF strutturati
Gli ETF strutturati caratterizzati da una sono degli strumenti di
investimento
tipologia di gestione mista, che presenta elementi in comune sia con
gli ETF indicizzati (passivi) sia con gli ETF Smart Beta (attivi).
Gli ETF strutturati possono pertanto essere considerati un prodotto
finanziario altamente complesso, il cui valore si determina
considerando diverse variabili che agiscono contemporaneamente.
A livello tecnico questa tipologia di ETF sono sempre considerati
degli OICR a replica passiva e, come gli ETF indicizzati, possono
essere scambiati in borsa in tempo reale: allo stesso tempo sono
anche in grado di replicare strategie complesse che fino ad alcuni
anni fa erano utilizzate esclusivamente dagli Hedge Fund (una
particolare categoria di fondi che realizzano profitti sia al rialzo sia al
ribasso e presentano un livello di rischio decisamente elevato). Le
principali tipologie di ETF strutturati sono gli ETF short e gli ETF
leveraged.
Gli ETF short sono pertanto utilizzati principalmente per tre motivi:
strategia speculativa, che permette di trarre vantaggio dai trend al
ribasso del benchmark di riferimento; strategia protettiva, per ridurre
le perdite nel caso i titoli che compongono il portafoglio perdano
valore; strategia ribassista con leva consente di operare con la leva
finanziaria finanziaria, che senza utilizzare
strumenti derivati come i Futures o le Opzioni binarie. Devi ad ogni
modo tenere in considerazione che gli ETF short possono essere
bloccati nel caso in cui l’economia finanziaria attraversi momenti
caratterizzati da elevate oscillazioni o il mercato sia sottoposto ad
eccessivo stress: la CONSOB, ad esempio, nel 2020 ha vietato di
aprire posizioni short (e di implementare in questo modo le
operazioni ribassiste) in occasione delle forti turbolenze economiche
causate dall’avvento della pandemia globale dovuta al Coronavirus.
Qualora dovessero verificarsi dei blocchi delle posizioni short,
pertanto, non è possibile incrementare posizioni già aperte (queste
ultime si possono soltanto chiudere o mantere) e che, ad eccezione
del caso in cui una posizione short venga al fine di attuare una
strategia di protezione del proprio portafoglio, l’acquisto di nuovi ETF
short è vietato.
L’ultimo fattore che viene menzionato tra quelli più influenti nella
costruzione di un buon ETF Smart Beta è denominato “volatilità”:
quest’ultimo contraddice l’assunto finanziario secondo cui a fronte di
un maggior rischio si ottengono maggiori guadagni e afferma che le
azioni che si caratterizzano per bassa volatilità sono nel lungo
periodo in grado di garantire migliori profitti, esponendo l’investitore
ad un minor livello di rischio.
Gli ETF azionari possono essere considerati quelli più soggetti alla
volatilità del mercato: inserendoli nel tuo portafoglio, pertanto,
potranno influenzare fortemente l’andamento dello stesso e
migliorare notevolmente (o peggiorare) la performance complessiva.
Gli ETF obbligazionari, al contrario, sono quelli meno volatili e sono
in grado di ottimizzare la stabilità di un portafoglio (a patto che, nel
caso all’interno dello stesso siano presenti anche ETF azionari,
vengano inseriti in percentuale sufficientemente alta e utile a
contrastare l’alta volatilità dei primi).
Gli ETF indicizzati su materie prime sono poco soggetti alla volatilità
e sufficientemente stabili: ti consentono di mettere al riparo il tuo
capitale nel momento in cui si prevedono forti
L&G Clean Energy UCITS ETF replica aziende che operano nel
campo dell’energia rinnovabile ed è adatto agli investitori che mirano
ad ottenere un rendimento sul lungo termine
CONCLUSIONI
Giunti al termine di questo breve manuale sugli ETF speriamo di
averti fornito nozioni utili e interessanti, e che le tecniche o strategie
di investimento che ti abbiamo illustrato ti consentano di iniziare ad
operare sul mercato finanziario senza incorrere negli errori più
comuni.
Per concludere, vogliamo fornirti alcuni ulteriori strumenti che
possono incrementare la tua conoscenza del settore e aiutarti a
rimanere sempre aggiornato sulle ultime novità finanziarie ed
economiche sia italiane sia internazionali e globali. Ecco dunque una
lista di siti particolarmente utili e ricchi di strumenti tecnici e operativi
essenziali per ogni investitore responsabile.
Portfolio Visualizer:
https://www.portfoliovisualizer.com/test-market-timingmodel
CONCLUSIONI INTRODUZIONE
1. Elementi di base del mercato finanziario
Se vuoi iniziare a muovere i primi passi nel mercato finanziario e
imparare ad investire in modo intelligente e redditizio, devi
necessariamente capire cosa sia l’analisi tecnica e riuscire a
sfruttare gli strumenti che mette a tua disposizione per ottimizzare le
operazioni di trading.
Prima di iniziare a studiare questa disciplina, tuttavia, è
fondamentale avere ben chiari in mente alcuni concetti di base del
mercato finanziario, ossia di quel luogo sia fisico sia virtuale nel
quale si svolgono le negoziazioni e ogni operazione tipica di questo
settore.
2. Candlestick e Candelieri
I grafici a candela sono una particolare tipologia di grafici lineari e si
caratterizzano per il fatto che, essendo più sviluppati di questi ultimi,
offrono la possibilità di ottenere un maggior numero di informazioni.
Nonostante questi strumenti siano nati nel XVII secolo in territorio
Giapponese sono ancora oggi utilizzati dai trader di tutto il mondo
perché, imparando a leggerli, possono offrire grazie ad un solo
sguardo d’insieme quasi tutte le informazioni di cui si ha bisogno.
I grafici a candela, comunemente definiti candlestick, si compongono
di una serie di candelieri che mostrano l’andamento e la variazione
dei prezzi sui mercati finanziari.
i pattern Tre Corvi Neri e Tra Soldati Bianchi sono il segnale che
una tendenza continua ad essere seguita; nel primo caso si hanno
tre candele che proseguono al ribasso, mentre nel secondo caso le
tre candele seguono al rialzo;
1.4 Momentum
Si tratta di uno degli oscillatori più facile da utilizzare per individuare
a che velocità si muovono i prezzi di un asset e anticiparne
inversione di tendenza.
È composto da una linea stabile impostata al valore 0 e da una linea
mobile che oscilla intorno alla prima, assumendo valori sia negativi
sia positivi. Il fatto che in questo particolare oscillatore/indicatore non
siano previste le ulteriori linee che indicano i momenti di
ipercomprato e ipervenduto rappresenta una piccola difficoltà
operativa, poiché tali fasi possono essere individuate soltanto
osservando l’andamento della linea mobile nel tempo.
Grazie al Momentum, ad ogni modo, è possibile osservare quanto
forti siano le spinte rialziste o ribbassiste che operano sul mercato:
se il momentum segue valori molto elevati rispetto allo 0 vuol dire
che la domanda (e dunque gli acquisti) sono molto forti e potrebbe
verificarsi il momento dell’ipercomprato; viceversa se segue valori
molto bassi vuol dire che prevale l’offerta (e dunque le vendite),
prtanto potrebbe verificarsi il momento dell’ipervenduto. Un
momentum che viaggia senza discostarsi eccessivamente dalla linea
0 indica che il valore dei prezzi è piuttosto stabile.
1.6 Supertrend
Diversamente dagli indicatori già osservati, il Supertrend aiuta ad
ottimizzare il momento di uscita dal mercato; è applicabile su
qualsiasi periodo temporale e per qualsiasi strumento finanziario e
tiene in considerazione la volatilità del mercato. Il Supertrend si
calcola partendo dal valore medio della volatilità dei prezzi in un
determinato periodo di tempo, valore che viene successivamente
moltiplicato per un coefficiente scelto in sulla base del periodo cui si
riferisce l’analisi.
In questo indicatore può osservarsi una linea che muta di colore a
seconda dell’andamento del mercato: il segmento rosso indica un
trend ribbassista (il Supertrend è sopra i prezzi medi), mentre quello
verde indica un trend rialzista (il Supertrend è sotto il prezzi medi).
La linea Supertrend può in sostanza essere considerata una linea
dinamica che funziona da supposto in fase ribbassista e da
resistenza in fase rialzista. Il miglior momento per chiudere una
posizione o uscire da un’operazione si identifica con il cambio di
colore della linea del Supertrend.
Il CMF si mostra come una linea, separata dal grafico del prezzo
della criptovaluta, che oscilla tra un valore minimo pari a -100 e un
valore massimo pari a +100. L’operare in un intervallo prestabilito lo
rende un indicatore che fa parte della categoria degli oscillatori. Il
fattore più importante dell'indicatore CMF è dato dalla linea dello
zero. Quando il CMF è sopra lo zero, si dice che il trend delle
criptovalute è in rialzo. Quando il CMF è sotto lo zero, allora la
tendenza è considerata in ribbasso. Ci possono essere casi in cui il
prezzo si sta muovendo più in alto, ma con un volume più debole. In
queste situazioni, il CMF evidenzia segnali più bassi, avvisando
CONCLUSIONI
Se sei arrivato fin qui, sicuramente avrai appreso diverse nozioni e
informazioni sull’Analisi Tecnica che potranno aiutarti nei tuoi trading
e investimenti. Ti suggeriamo, ad ogni modo, di esercitarti a lungo
finché non avrà interiorizzato e memorizzato ogni elemento tipico dei
grafici o dei loro pattern, e di far pratica con indicatori e oscillatori
sfruttando disposizione dai vari le funzionalità o strumenti messi a
broker online e piattaforme exchange:
purtroppo sono ormai pochissimi i siti che offrono gratuitamente
queste risorse e, pur riuscendo a trovarli, potresti usufruire soltanto
di grafici e indici molto semplici che non forniscono altro se non
poche informazioni di base, decisamente poco funzionali ai fini di un
trading o un investimento ragionato e responsabile.