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Il mercato del

futuro
Insight, riflessioni
e strategie.

Learn to hack
your Business Dna.
Il gioco imprenditoriale è profondamente
cambiato negli ultimi decenni. La rivoluzione
digitale ha sconvolto i vecchi paradigmi,
generando crisi e conseguenti opportunità.

Nelle prossime pagine ti condurrò in un viaggio


dentro il nuovo mondo che sta prendendo
forma per darti le giuste coordinate da seguire.

Sei pronto? Partiamo.

Buona lettura,
Dario.
1 · Lezione

Comincio
con il chiederti scusa
Ti porgo le mie scuse.

Nelle prossime righe vorrei rivelarti l’errore più grande che io abbia mai commesso.

Anzi, comincio subito con il chiederti scusa.

Prenditi qualche minuto perché devo raccontarti qualcosa di importante.

Lascia che ti spieghi meglio…

Devi sapere che fino ad oggi Marketers si è occupata di fare un’unica cosa.

Quale?

Semplice: realizzare la miglior formazione specialistica in ambito digitale.

E non è un caso che ogni nostro corso sia stato pensato per permettere alle
persone come te di padroneggiare una delle discipline fondamentali del digital
Marketing.

Nel tempo abbiamo infatti rilasciato la formazione più completa e avanzata su


Facebook Ads, Copywriting, Funnel e Google Ads.

Probabilmente già lo sai, ma ogni nostro corso è stato ideato per accompagnare un
perfetto sconosciuto in un percorso evolutivo.

Pensaci.

Li chiamiamo per-corsi perché si pongono l’obiettivo di portare lo studente ad


entrare in quel 10% di professionisti digitali che rappresentano l’eccellenza del
nostro paese.

Ecco… Il fatto è che molti dei nostri studenti cominciano da zero, non sono ancora
competenti e non possiedono le basi per progredire da soli.

Però devi immaginare che altri sono invece professionisti già navigati.

Ed è qui che entra in gioco il super-potere di Marketers.

Per raggiungere il nostro obiettivo creiamo dei sistemi di formazione che possano
soddisfare chi parte dal campo base dell’Everest e chi invece ha bisogno di aiuto
per scalare gli ultimi 200 metri che li separano dalla cima.

Questa abilità – di creare corsi completi per chi inizia, ma allo stesso avanzati per
chi è già esperto – è stata la nostra fortuna per anni.

La nostra è stata una missione complessa ed entusiasmante che ha richiesto


molte energie ma che ci ha dato anche grandi soddisfazioni.

Comincio con il chiederti scusa


Devi sapere che la soddisfazione più grande è stata proprio quella di stringere la
mano ad alcuni dei migliori professionisti Italiani che io abbia mai conosciuto e
sentirmi dire:

“È stato anche merito vostro e dei vostri corsi”.

L’ho sentito dire da imprenditori con il triplo della mia età, da influencer di
fama nazionale e sì, anche da Celebrity della televisione…

(che mai mi sarei aspettato di vedere tra gli studenti dei nostri corsi. Gli occhi
attenti avranno visto qualche personaggio “atipico” e famoso seduto nelle prime
file del Marketers World)

Ecco… negli ultimi anni ho letteralmente parlato con migliaia di persone.

Solamente durante l’ultimo Marketers World ho abbracciato e scambiato quattro


chiacchiere con più di trecento persone.

Ora, quando una persona si avvicina so che può rientrare in due categorie di
persone:

1) la categoria di coloro che vogliono conoscermi

2) la categoria di coloro che vogliono farmi una domanda

Cosa c’entra tutto questo?

Te lo spiego subito.

Devi sapere che non ho mai avuto grandi problemi a rispondere alle domande.

Ci sono però due domande che mi hanno sempre messo in crisi.

Domanda uno: “Dario da quale corso dovrei partire per diventare imprenditore
digitale? Qual è il più importante di tutti?”

Domanda due: “Dario io sono un professionista freelance, mi sono formato con i


vostri corsi, ma cosa posso studiare per diventare imprenditore?”

Ecco… Queste sono LE 2 domande a cui non ho mai saputo rispondere nella mia
testa.

Queste due domande sono una chiara rivelazione di un grande problema di


Marketers:
1. Insegniamo a usare colori e pennelli ma non spieghiamo come si acquisisce il
mindset e il metodo dell’artista.

2. Aiutiamo le persone a diventare professionisti ma poi non gli diamo uno


strumento per arrivare in cima alla vetta imprenditoriale.

Comincio con il chiederti scusa


Devi sapere che queste ammissioni di colpa mi hanno portato a riflettere molto
negli ultimi due anni e a pormi ulteriori domande:

È possibile insegnare il mindset imprenditoriale? C’è un sistema, un insieme


di procedure alla base del lavoro imprenditoriale?

Ponendomi queste domande mi sono reso conto che tutti i risultati che avevo
raggiunto come professionista o come imprenditore non erano dovuti a chissà
quale competenza di copy o fb ads.

Anzi, tutt’altro.

C’è una metafora che, più di qualsiasi altra cosa, può spiegarti il mio punto di vista.

Si tratta di una metafora sui puzzle.

Il punto è questo…

Ogni pezzo del puzzle è funzionale e necessario al completamento del puzzle, ma


è la capacità di osservazione e di strategia di chi completa il puzzle che rende utili i
singoli pezzi e permette il completamento dell’opera.

Non so se ti è chiaro ma questa semplice metafora è in grado di farci comprendere


un concetto molto importante:

Le competenze digitali sono necessarie come i pezzi del puzzle, ma è la mente e la


strategia dell’imprenditore che rende possibile la realizzazione dell’opera
imprenditoriale.

Può sembrarti scontato, ma non lo è affatto.

Nel mondo è pieno di formatori e studenti che vogliono insegnare o


imparare a fare i soldi.

E per farlo si occupano di fb ads, di copy, di branding, di funnel, di finanza o


di ecommerce.

Ognuno pensa al suo gioco, al suo argomento preferito o alla moda del
momento.

Ma quanti pensano veramente al business o alla ricchezza come a un


sistema complesso, regolato da leggi biologiche e imprenditoriali?

Pochi.

Comincio con il chiederti scusa


A me vengono in mente nomi come Warren Buffett, Bill Gates, Charlie Munger,
Steve Jobs e poche altre personalità che da sempre si occupano di coltivare la
propria intelligenza e la propria visione a lungo termine più di qualsiasi altra cosa.

Devi sapere che anni fa ho cominciato un percorso di studio che ho tenuto per me
stesso.

Ho infatti cominciato a leggere i libri preferiti di Warren, di Gates e di tutte queste


persone straordinarie.

Così, nel tempo, ho realizzato che tutti i migliori uomini di Business al mondo hanno
interessi ben più profondi e particolari di quanto ci si aspetta.

Si tratta di una consapevolezza e competenza imprenditoriale ben più rara.

Qualcosa che mi è capitato di percepire solamente nelle personalità di maggior


successo che ho incontrato nel corso della mia vita.

Ed è qui che è nato il grande conflitto…

Ho cominciato a chiedermi:

“Quale dei nostri corsi alimenta lo sviluppo di un metodo e di una competenza


imprenditoriale?”

Nessuno.

O almeno nessuno fino ad oggi.

Esatto, perché in questo stesso momento stai leggendo l’introduzione dell’opera


più importante che io abbia mai realizzato in vita mia.

Si tratta di un corso pensato per due tipologie di persone:

1) Coloro che vogliono cominciare la loro carriera imprenditoriale con quella vision
strategica necessaria a prendere le scelte giuste fin da subito.

Del resto l’imprenditore che possiede competenze specifiche ma non sa


comprendere l’ecosistema che lo circonda è come il capitano che conosce il
funzionamento della barca ma non sa interpretare il moto del mare.

2) Il corso è pensato anche e soprattutto per coloro che si trovano a buon punto
nel proprio percorso professionale ma che vogliono scalare la vetta imprenditoriale
grazie all’acquisizione di strategie pensate per strutturare, scalare e accrescere il
proprio business in maniera esponenziale.

Infatti in questo corso acquisirai un nuovo modo di pensare e di agire in maniera


strategica che ti differenzierà dal resto delle persone che non hanno una tale
comprensione dell’ecosistema imprenditoriale.

Comincio con il chiederti scusa


In entrambi i casi voglio che tu sappia che il ruolo centrale delle prossime
lezioni è quello di riportare l’ordine nel caos della formazione digitale di
questo paese.

Molti guru o formatori fanno di tutto per mantenere la tua attenzione su un


particolare ingranaggio della macchina imprenditoriale.

Potrebbe essere l’Affiliate Marketing, il Dropshipping, il Network marketing o


qualsiasi altro argomento che potrà portar loro profitto.

Noi invece questa volta cercheremo di elevarci in alto, molto più in alto, fino a poter
osservare e comprendere la macchina nel suo complesso.

Lasceremo quindi che i pavoni possano continuare a vantarsi all’interno dei loro
piccoli recinti,

mentre noi voleremo come aquile per osservare il mercato imprenditoriale e le sue
regole dall’alto.

Cominceremo a farlo nella prossima lezione, dove cercherò di definire che cosa
determina il successo imprenditoriale nel mercato di oggi.

Sei pronto?

Il nome della prossima lezione è:

“Il nuovo mondo imprenditoriale”

Buono studio,

Dario.

Comincio con il chiederti scusa


2 · Lezione

Il nuovo mondo
imprenditoriale
Benvenuto in questa nuova lezione.

Sono in aereo che sto per decollare e ho solo un’ora e mezzo per scriverti qualcosa
d’importante.

Evitiamo quindi i convenevoli e andiamo subito al sodo.

Devi sapere che il mondo imprenditoriale si divide tra due tipologie di


persone.

Coloro che combattono il cambiamento e coloro che il cambiamento lo creano di


proposito.

I primi lottano per la sopravvivenza, i secondi giocano a costruire un nuovo mondo.

I primi appartengono al passato, i secondi appartengono al futuro.

Ti stai chiedendo cosa distingue queste due tipologie di persone?

La vision.

Lascia che ti spieghi.

Devi sapere che il mondo imprenditoriale è pieno di imprenditori che hanno


sviluppato qualcosa che poteva funzionare estremamente bene 10 o 20 anni fa.

Questi imprenditori si sono occupati di mungere la vacca per anni senza


preoccuparsi dell’ecosistema che stava cambiando sotto il loro naso.

Poi quando è cominciato ad essere troppo tardi hanno cominciato a urlare la parola
“crisi” ai quattro venti.

Senza ricordarsi che la parola crisi, dal greco, significa essenzialmente


“cambiamento”.

E io e te lo sappiamo... tutto cambia.

Possedere la capacità di vision consiste infatti nel saper intravedere il


cambiamento, abbracciarlo e - se possibile - anticiparlo.

Ecco, non importa se hai additato la crisi fino ad oggi o se sei un amante del
cambiamento, questo corso ha il compito di darti un nuovo modo di
osservare l’ecosistema imprenditoriale.

A dire il vero molti dei nostri studenti si avvicinano a noi perché hanno un’azienda in
crisi.

È assolutamente normale.

Il nuovo mondo imprenditoriale


Devi sapere che le aziende e l’innovazione stessa seguono dei cicli temporali.

Non è un caso che la maggior parte delle aziende fallisca entro i 30 anni.

Questo non avviene per qualche errore grossolano, anzi.

Accade perché il modello di business diventa inadatto al momento storico che


viene a crearsi.

Anche Jeff Bezos stesso nel 2018 si è dichiarato preoccupato riguardo alla
possibilità che Amazon possa arrivare al suo centesimo compleanno.

Lascia che te lo dica...

Sono pochissime le aziende che superano il centenario.

Le uniche che non falliscono sono quelle che hanno un modello che non viene
influenzato dal cambiamento.

Non è un caso che la maggior parte degli investitori di lungo periodo come Warren
Buffet evitino il mercato della tecnologia.

Detto questo voglio confidarti una cosa.

Io so benissimo che prima o poi Marketers fallirà. E anche se non dovesse


succedere mi comporto esattamente come se fosse certo che accadrà.

Proprio così.

Devi sapere infatti che l’imprenditore deve avere l’abilità di costruire margini di
sicurezza in ogni situazione o ecosistema che va a costruire.

Io e Luca Ferrari da pochi anni stiamo infatti rispettando un protocollo


imprenditoriale che abbraccia il cambiamento.

Nelle prossime lezioni ti spiegherò tutto.

Ora però devo affrettarmi a parlarti di ciò che conta per davvero prima che
l’aereo arrivi a Malpensa.

Probabilmente avrai notato come il titolo di questa lezione…

“Il nuovo mondo imprenditoriale”

Sono infatti profondamente convinto che ci troviamo in un periodo storico


estremamente importante.

Il nuovo mondo imprenditoriale


Io e te facciamo parte di una generazione umana che sta vivendo la nascita di un
nuovo modo di intendere la vita. Siamo piuttosto fortunati ad assistere ad un tale
cambiamento (anche se fino a poco tempo fa ero convinto del contrario).

Ora ti spiego…

Il fatto è che gli ultimi cinquecento anni di storia hanno visto due rivoluzioni molto
importanti per la specie umana.

Quali?

Quella Francese e quella industriale.

Ecco, sta per accadere di nuovo.

Stiamo vivendo in un momento importante che coincide con l’inizio di quella che
verrà ricordata come la rivoluzione tecnologica.

Iper-connettività, super-connessione, virtual reality sono solamente alcuni dei


termini che stanno cominciando a stendere il terreno di gioco per gli imprenditori e
gli umani del futuro.

Tu sei pronto?

Le prossime lezioni rivolteranno il tuo modo di vedere il mondo e ti offriranno una


prospettiva estremamente prospera.

Siamo alle porte di un’epoca piena di possibilità per chi sarà in grado di
padroneggiare le regole del gioco.

E questo corso vuole darti proprio queste regole.

Cominciamo subito a confrontare le regole del nuovo mondo con quelle


appartenenti al passato.

Per farlo devo introdurti un elemento chiave.

Devi infatti sapere che uno dei concetti fondamentali del Business è quello
della leva.

Lascia che ti spieghi…

Se ci pensi nel corso della storia sono nati milioni di imprenditori, molti dotati di
tempo o risorse simili tra loro.

Eppure alcuni hanno avuto estremo successo, altri molto meno.

Cos’ha fatto la differenza?

Il nuovo mondo imprenditoriale


Semplice... nascere in un periodo storico, operare in un mercato o acquisire
determinate competenze dotate di leva.

Ecco cosa fa la differenza.

Non è un caso che Archimede disse “datemi una leva sufficientemente lunga e vi
solleverò il mondo”.

La stessa affermazione vale per il mercato imprenditoriale.

Ogni competenza, informazione o scelta rappresenta una leva che porta con sé un
potere di crescita.

L’imprenditore è colui che si occupa di recuperare e organizzare le giuste leve


all’interno del mercato.

Ecco, probabilmente ti starai chiedendo...

“Dario quali sono le leve principali?”

Partiamo allora dalle leve che fino ad oggi hanno regolato il vecchio mondo per poi
analizzare invece quali sono le leve che stanno forgiando il futuro imprenditoriale.

Ahimè sto atterrando,

ci vediamo nella prossima lezione dove approfondiremo tutto questo.

La lezione si chiamerà “Le nuove leve del Business”.

Un abbraccio,

Dario.

Il nuovo mondo imprenditoriale


3 · Lezione

Le nuove leve
del Business
“Dammi una leva sufficientemente lunga e ti solleverò il mondo”.

Nella scorsa lezione ci siamo lasciati con questa citazione di Archimede.

Non solo.

Avevo anche detto che in questa lezione ti avrei rivelato come sta cambiando
il nuovo mondo imprenditoriale.

Devi sapere infatti che sono pochi gli imprenditori che si stanno interrogando sulla
natura del cambiamento degli ultimi anni.

Eppure il cambiamento degli ultimi anni sta rivoltando le regole del gioco
imprenditoriale.

Ecco, io credo che cominciare a studiare questo cambiamento è di incredibile


importanza per il proprio successo.

Cominciamo allora da un'affermazione importante:

“Ogni fortuna imprenditoriale è nata da una leva in grado di generare una crescita
esponenziale”.

Questa è esattamente la natura del business: parti da un insieme di risorse


scarse, applichi una leva e generi una crescita esponenziale.

Ci sono infinite leve nel business. Le competenze, gli asset immobiliari e i brevetti
sono semplici esempi di leve.

Devi sapere che negli ultimi anni sono nate leve che renderebbero increduli la
maggior parte degli imprenditori della storia.

Dico davvero, la mente umana non è sufficientemente potente per comprendere


appieno il grado di leva offerto dalle strategie del nuovo mondo imprenditoriale.

Per comprendere al meglio tutto questo comincerò dal parlarti delle leve del
passato, che sono estremamente potenti anche tutt’oggi.

Sei pronto?

Cominciamo.

Sono principalmente due le leve che hanno generato gran parte delle fortune del
vecchio mondo imprenditoriale:

• La forza lavoro
• Il capitale

Le nuove leve del business


La forza lavoro è stata la leva più potente della storia ma è sempre meno
interessante. (sebbene sia fondamentale ancora oggi)

Comprenderla è semplice:

Ipotizziamo che io sia un falegname capace di produrre un tavolo al giorno.

Se assumo 10 falegnami posso realizzare 10 tavoli e dirigere il lavoro.

Questa è la leva della forza lavoro. La comprendiamo tutti perché l’intera umanità si
è evoluta grazie al lavoro aggregato di più persone.

Nel periodo storico in cui viviamo la forza lavoro è ancora un motivo di vanto.

(Ma le cose stanno per cambiare)

Proprio qualche tempo fa ho tenuto una rassegna stampa e diversi giornalisti come
prima domanda mi hanno chiesto “quanti dipendenti avete?”.

Che stupida domanda!

Devi sapere che il potere dipende sempre meno dalla leva della forza lavoro e
sempre più dalle leve che analizzeremo tra poco.

Anzi, se vogliamo dirla tutta il numero di dipendenti è per lo più un sintomo di


complessità rispetto ad una manifestazione di potere.

Oggigiorno potremmo infatti affermare che la forza lavoro è una delle peggiori leve
a cui si può ricorrere.

Essa richiede enormi abilità di leadership e management. Ora ti lascio una frase
che è stata detta in passato da uno dei miei mentori (più tardi, nel corso, ti parlerò di
lui).

La frase è la seguente:

“Nel tuo percorso imprenditoriale devi possedere un ammontare minimo di forza


lavoro che ti consenta di accedere alle altre tipologie di leva”.

Riflettici, non si tratta di aver il maggior numero di dipendenti ma di aver il numero


minimo di persone per accedere alle altre leve che ti consentiranno di crescere in
maniera veloce ed efficace.

A breve vediamo quali sono queste altre leve.

Prima però voglio parlarti della seconda leva del vecchio mondo
imprenditoriale.

Si tratta del Capitale.

Le nuove leve del business


Il Capitale è stato la leva dominante degli ultimi cento anni.

Il punto è questo: se volevi fare impresa ti serviva capitale.

Ti occorreva capitale per comprare magazzini, assumere i primi dipendenti e


avviare la tua logistica.

Il capitale è una forma poco piacevole di leva. Comporta rischi elevati, è difficile da
ottenere e può essere ereditato senza alcun merito.

Oggi le cose sono cambiate molto (per fortuna).

Il fatto è che il capitale ha fatto arricchire milioni di persone nel mondo durante gli
ultimi cento anni.

Trader, banchieri, investitori sono solamente alcuni esempi.

Non è un caso che molti dei film degli anni ’80 riguardassero il mondo della finanza.

Ah, ecco un piccolo aneddoto.

Anni fa ero a cena con un plurimilionario del mondo finanziario che mi disse:

“Dario, se nella vita vuoi arricchirti devi lavorare il più vicino possibile alle fonti di
capitale”.

All’epoca non aveva tutti i torti, ma non poteva sapere come sarebbe cambiato
velocemente il mercato.

Se un tempo i nuovi milionari venivano fuori dal mondo della finanza, oggi sono
molti meno in rapporto a quelli che escono dal mondo della tecnologia, del
software e dei nuovi media.

Ecco, ti ho appena rivelato le due leve più importanti di questo nuovo mondo
imprenditoriale.

Si tratta dei prodotti senza costi marginali di replica (zero marginal cost) e dei nuovi
media.

Te ne parlerò nella prossima lezione e ti spiegherò come questi abbiano contribuito


alla mia fortuna.

La lezione si chiama “L’origine della mia fortuna imprenditoriale”.

Un abbraccio,

Dario.

Le nuove leve del business


4 · Lezione

L'origine della mia


fortuna imprenditoriale
Oggi vorrei parlarti delle leve della ricchezza che appartengono al nuovo mondo
imprenditoriale.

Vorrei trattare alcuni temi profondi di cui la maggior parte degli imprenditori non è
assolutamente consapevole.

Per farlo ti racconterò una storia,

la mia storia.

Nel 2013 ho aperto un blog ed ero un ragazzo timido e sognatore di vent’anni.

Nel 2017 ho fatturato il primo milione e Forbes mi ha nominato tra gli under30 più
influenti del nostro paese.

Sono un genio?

O magari sono nato in una famiglia molto ricca?

Assolutamente no.

Sono figlio di due insegnanti di scuola superiore e i miei risultati scolastici non
hanno mai stupito nessuno.

Ho avuto però un grande vantaggio che devo a Mamma e Papà.

Mia Mamma mi ha insegnato a cercare la verità nei libri, mio padre a cercarla nei
viaggi.

Sia i libri che i viaggi hanno una grande capacità, quella di insegnarti a vedere le
cose da un’altra prospettiva.

Questa singola capacità nel mondo imprenditoriale viene definita VISION ed è una
delle maggiori abilità che l’imprenditore deve possedere.

Come ti ho detto nelle altre lezioni del corso, la capacità dell’imprenditore di


generare successo non dipende dalle risorse di partenza (che spesso sono scarse)
ma dalla sua abilità di applicare la giusta leva alle risorse di cui dispone.

Il punto è che la ricerca di una buona leva parte dalla vision dell’imprenditore. E,
come raccontavo nella scorsa lezione, nel nuovo mondo imprenditoriale ci sono
due leve fondamentali.

Sto parlando dei prodotti senza costo marginale e dei nuovi media.

Lascia che ti spieghi… presto ti sarà tutto chiaro.

L'origine della mia fortuna imprenditoriale


Devi sapere che non è mai stata accumulata così tanta ricchezza nelle mani di
singoli individui tanto velocemente come in questo periodo storico.

Pensaci.

Negli ultimi anni nascono nuove Startup che nel giro di 12-14 mesi vengono
valutate miliardi di dollari.

Oppure personaggi come Joe Rogan o PewDiePie aprono un podcast o un canale


YouTube e arrivano a guadagnare decine di milioni l’anno.

Tutto questo senza possedere milioni di capitale di partenza e senza assumere


centinaia di dipendenti.

I nuovi business crescono in maniera molto veloce e non richiedono più le vecchie
leve della forza lavoro e del capitale.

È incredibile, non trovi?

Come ti dicevo, tutto si basa sulla leva dei prodotti senza costo marginale e su
quella dei nuovi media.

Cos’è un prodotto senza costi marginali?

Semplice. È un prodotto che può essere replicato più e più volte senza un costo
aggiuntivo.

Pensa a questo esempio…

Ogni volta che Nike produce una nuova scarpa deve sostenere costi, rispettare
tempistiche e gestire nuova complessità organizzativa.

Del resto ogni scarpa ha un costo per essere prodotta, richiede tempo per essere
consegnata ed è la risultante di un processo di creazione che prevede molti
passaggi e molte persone.

Ora invece prendiamo il caso di Spotify.

Ogni volta che Spotify vende un nuovo abbonamento l’account del cliente viene
creato istantaneamente senza che l’azienda debba sostenere alcun costo
aggiuntivo degno di nota.

Ogni account Spotify venduto rappresenta un guadagno privo di costi rilevanti.

È pazzesco. Viviamo nell’Eldorado dell’imprenditoria.

Alt. Fermiamoci un attimo.

L'origine della mia fortuna imprenditoriale


Facciamo ora un tuffo nel passato per renderci conto del momento esatto in
cui tutto questo è diventato possibile.

Devi sapere che i primi prodotti a bassi costi marginali di replica furono quelli legati
alla carta stampata.

Per intenderci mi riferisco ai giornali o alle riviste. Costavano poco e potevano


raggiungere migliaia di persone.

Tutto però è cambiato quando è nata la radio.

La radio non era propriamente un prodotto ma era qualcosa di più.

Si trattava del primo strumento della storia che consentiva di raggiungere milioni di
persone gratuitamente.

Ti rendi conto?

L’epoca dell’iper-connessione era appena cominciata.

L’avvento della televisione ha poi aumentato la carica emotiva e l’impatto della


comunicazione.

C’era un problema però…

Giornali, radio e televisione non erano mezzi egualitari.

Per poter finire sui giornali, in radio o in televisione bisognava essere qualcuno o
spendere montagne di soldi.

È stato l’avvento della rete a rivoltare le regole del gioco e a dare vita alle nuove leve
di cui oggi stiamo parlando.

Vuoi un esempio lampante? I miei video, i miei podcast e il mio blog raggiungono
centinaia di migliaia di persone.

Per avere lo stesso risultato senza internet dovrei riunire un’intera città di medie
dimensioni davanti ad un solo palco.

Oppure dovrei finire in radio o in televisione, ma in quel caso starei sfruttando una
leva che appartiene a qualcun altro.

Ecco, internet ti permette di avere la tua televisione.

Devi sapere che quando ero ragazzino e sentivo parlare di alcuni politici sentivo
dire spesso:

“lui è diventato così potente perché ha dei giri con la televisione”.

L'origine della mia fortuna imprenditoriale


Benvenuto nel 2019, dove ognuno di noi può creare e distribuire la propria
televisione.

Possiamo lanciare un canale YouTube, possiamo andare live e possiamo


raggiungere migliaia di persone con una manciata d’euro in Facebook Ads.

Oppure possiamo imparare a programmare o assumere uno sviluppatore che ci


consenta di strutturare un software o un automazione che lavori al nostro servizio.

La mia ragazza per esempio ha una scuola online che funziona grazie ad un
software che permette a migliaia di persone abbonate di studiare yoga da casa. A
breve lanceremo pure un’app per smartphone.

Quante insegnanti di Yoga della storia possono dire di avere avuto mille studenti?

Quanti dipendenti dovrebbe avere un centro offline di Yoga per gestire più di mille
studenti?

Yoga Academy, la scuola della mia ragazza, fattura mezzo milione l’anno e lei è
l’unica persona assunta all’interno della società.

Pensaci. Niente di tutto questo sarebbe stato possibile qualche anno fa.

E questo è solamente l’inizio!

In questo momento rientri in un 1% di popolazione che ha investito i suoi


soldi per comprendere come funzionerà il mercato del futuro.

Il rendimento che potrai avere su questo singolo corso sarà impressionante se nei
prossimi mesi applicherai ciò che stai per imparare.

Ora, lascia che ti spieghi una cosa.

L’obiettivo di ogni imprenditore è ottenere il massimo output partendo dal minimo


input disponibile.

Per questo il concetto di leva è così fondamentale!

La leva è ciò che rende possibile tutto questo.

Ovviamente più leve utilizzi, maggiore sarà la crescita del tuo input.

La vera magia avviene ad esempio quando metti assieme tutte queste leve.

ESEMPIO:

1 - Trovi alcuni soci o collaboratori estremamente bravi e competenti (leva della


forza lavoro)

L'origine della mia fortuna imprenditoriale


2 - Cominci a comunicare sul mercato la vostra idea e a scalare la comunicazione
(leva dei nuovi media)

3 - Se il tuo messaggio risuona con il mercato otterrai l’attenzione delle persone e


questa renderà spendibile la vostra idea agli occhi di un investitore (leva del
capitale)

Quando possiedi queste tre leve hai ciò che serve per fare un lavoro magistrale.

Sei ufficialmente un imprenditore!

Attenzione però.

Questo non significa che ti occorrano tutte e tre le leve.

Io ad esempio ho investito pesantemente sulla leva dei nuovi media. Potenziando


la mia comunicazione e creando inizialmente dei prodotti senza costo marginale di
crescita sono riuscito a costruire un capitale da reinvestire nei miei progetti
imprenditoriali.

Inizialmente infatti, oltre a gestire qualche cliente, ho cominciato a vendere video-


corsi riguardo alle strategie che avevo utilizzato per far crescere il mio blog.

I video-corsi sono ottimi esempi di prodotti senza costi marginali di replica. Infatti
che io venda 100 o 1000 corsi non aumentano i miei costi o l’impegno che mi è
richiesto.
Una volta creato il prodotto l’unica cosa che mi resta da fare è continuare a far
crescere la mia comunicazione e vendere il più possibile.

È stato così che ho raccolto il primo capitale. Io e i miei soci abbiamo poi reinvestito
quel capitale per creare nuove aziende e modelli di business diversi da quello della
formazione.

Ora lascia che ti dica una cosa…

L’aspetto più straordinario del nuovo mondo imprenditoriale e delle sue


nuove leve è che non devi richiedere il permesso a nessuno.

Nel caso della forza lavoro dipendevi dalle altre persone.

Nel caso del capitale dipendevi dagli investitori.

Nel caso del software e dei nuovi media non dipendi invece da nessuno.

Puoi aprire il tuo canale YouTube, scrivere un blog post, lanciare un podcast,
pubblicare un tweet o imparare a programmare software scalabili. Ognuna di
queste azioni è scalabile e non richiede il permesso di nessuno.

L'origine della mia fortuna imprenditoriale


Ti rendi conto?

Il nuovo mondo imprenditoriale è egualitario e offre a tutti le stesse possibilità.

Pensaci.

Ah, e al riguardo dei software…

Sentiamo tanto parlare del mondo dei robot del futuro senza renderci conto
che è già arrivato.

La fuori è pieno di programmi, algoritmi e automazioni che possiamo programmare


o impostare come preferiamo per compiere tonnellate di azioni al nostro posto.

Mentre dormo ci sono persone in viaggio dall’altra parte del mondo che grazie alle
piattaforme di podcast sharing ascoltano la mia voce.

Mentre faccio la doccia ci sono più di 400 persone connesse al mio blog che
leggono i miei contenuti.

Mentre sono ai tropici con la mia ragazza totalizzo più di 20.000 views su YouTube.

Il mio personal brand e la mia immagine professionale cresce 24 ore su 24 anche


quando non lavoro.

Non è questa l’epoca più incredibile della storia dell’imprenditoria?

Se non ne sei ancora convinto nella prossima lezione vorrei raccontarti di come gli
imprenditori di oggi hanno battuto gli imperatori che si sono susseguiti durante la
storia dell’umanità.

Sto forse esagerando?

Scopriamolo nella prossima lezione.

Il suo nome è “Imperatori vs Imprenditori”.

Un abbraccio,

Dario.

L'origine della mia fortuna imprenditoriale


5 · Lezione

Imprenditori
vs Imperatori
Steve Jobs o Giulio Cesare?

Jeff Bezos o Cleopatra?

Lo so, fa un certo effetto questo confronto (eppure è una domanda seria).

Se ci pensi gli imperatori hanno avuto un’influenza incredibile sulla storia


dell’umanità.

Non è un caso che la nascita degli imperi trovi le sue radici nelle prime forme di
società.

Quando abbiamo smesso di essere cacciatori e abbiamo abbandonato uno stile di


vita nomade per diventare coltivatori abbiamo anche cominciato a organizzarci in
gruppi umani sempre più grandi e complessi.

E io e te sappiamo che la complessità richiede organizzazione.

Tutto questo ha infatti portato alla nascita di organizzazioni sempre più grandi e
potenti, fino a generare i primi imperi.

Il potere si è accentrato.

Nel tempo gli imperi sono poi scomparsi lasciando il posto ad altre tipologie di
organizzazioni politiche.

Insomma, dagli imperatori siamo passati ai politici.

E se vogliamo dirla tutta potremmo affermare che la stessa politica è cambiata,


rendendosi sempre meno responsabile del futuro dell’umanità.

Il punto è che oggi giorno l’impatto della politica sulle nostre vite è molto
meno potente rispetto ad un tempo.

(alcuni potrebbero non comprenderlo, ma è così)

Ma allora a chi appartiene il futuro dell’umanità?

Ti rispondo subito.

Lascia che ti introduca il mio personale punto di vista…

Devi sapere che il 19 Ottobre 2019 ho aperto il Marketers World parlando


di Ecologia e di come questa sia la scienza di chi desidera cambiare il mondo.

L’Ecologia è infatti la scienza che ha per oggetto di studio le relazioni tra gli esseri
viventi e l’ecosistema in cui vivono.

Praticamente l’ecologia è la scienza degli imprenditori, dei politici e degli attivisti.

Imprenditori vs Imperatori
Ma quale di queste tre categorie domina – più delle altre – il futuro del mondo?

Sicuramente gli imprenditori.

Non ne sei convinto? Lascia che ti spieghi…

Cosa stai guardando in questo momento? Un display?

Allora solleva la testa e guardati attorno.

Troverai software, hardware e dispositivi elettrici in ogni direzione in cui porrai il tuo
sguardo.

Il mondo è fatto di grattacieli, automobili e aerei.

Scale mobili, tostapane e robot aspirapolveri.

E in tutto questo non ho citato i Social Network su cui spendiamo mediamente più
di due ore delle nostre giornate e che con i loro contenuti influenzano le nostre
scelte politiche.

Il punto è questo…

Il mondo in cui viviamo è sempre più determinato dalla forza creatrice


imprenditoriale.

È l’imprenditore con le sue azioni che forgia il pianeta e il futuro di domani.

Ti rendi conto?

È una cosa che ci spaventa e ci rende forti oltre ogni limite allo stesso tempo.

Io e te facciamo parte di una delle categorie umane con maggiore responsabilità


verso il futuro della nostra specie.

Diciamolo…

“Gli imprenditori sono i nuovi imperatori.”

Sì insomma, quando dico che il futuro dipende da noi non sto esagerando.

Non è un caso che al Marketers World e ai nostri eventi proviamo a contaminare


quanto più possibile le migliaia di imprenditori che si riversano in sala.

Ecologia, messaggi di forza e storie di uomini straordinari.

Ognuno di noi con i suoi prodotti, i propri servizi o le proprie decine di migliaia di
followers contribuisce a forgiare la società molto più di quanto potesse farlo un
contadino o un politico di provincia di vent’anni fa.

Imprenditori vs Imperatori
Il punto è che siamo tutti politici anche se non lo desideriamo. Ognuno di noi
contribuisce alla società in modo più o meno consapevole.

Dico davvero, in questa stessa community stiamo sviluppando la futura classe


dominante del nostro paese.

(E lo ripeto, non sto esagerando).

Qui dentro ci sono agenzie, imprenditori, influencer.

In Marketers ci sono persone che già hanno successo e altre che nel giro di pochi
anni si troveranno ai vertici del loro mercato.

Non è un caso che TikTok voglia parlare con persone come Vittorio e Renato o che
Facebook mi abbia invitato a pranzo a Londra con il suo vicepresidente EMEA.

Molti di noi sono ragazzi di 24 anni e già ottengono questo genere di risultato… Puoi
immaginare che influenza potranno avere tanti altri di noi tra dieci o venti anni?!

Siamo a stretto contatto con uno dei mercati e degli ecosistemi che più
cresceranno da qui a poco tempo.

Studia questo corso con cura, dico davvero.

Se hai letto le scorse lezioni e continuerai con le prossime ti renderai pienamente


conto di quanto sei potente e responsabile nei confronti dell’ecosistema a cui
partecipi.

Ora devo scappare. Abbiamo affittato un bellissimo agriturismo qui in Umbria per
lavorare tutti assieme e la Marketers Family mi aspetta a cena.

Ah, prima di lasciarci vorrei comunicarti che nella prossima lezione ti parlerò di uno
dei temi più importanti dell’imprenditoria.

Cosa distingue un freelancer da un imprenditore?

Qual è la vera differenza tra un imprenditore e un investitore?

La lezione si chiama “Risultati vs sistemi: la scienza del business”.

Buono studio.

D.

Imprenditori vs Imperatori
6 · Lezione

Risultati vs Sistemi:
la scienza del Business
Sei un imprenditore o un professionista?

Molti credono di essere imprenditori senza rendersi conto che sono ancora dei
semplici professionisti.

Forse non è il tuo caso, ma in questa lezione abbiamo comunque alcune cose
importanti di cui discutere.

Partiamo da una semplice domanda.

Sai cos’è che distingue un Imprenditore dal semplice freelancer?

Beh…

Sicuramente la capacità di scalare il business, replicare più volte ciò che ha avuto
successo e produrre una crescita economica.

Lascia che ti spieghi, questa lezione sarà molto importante.

Devi sapere che per scalare il proprio progetto imprenditoriale e farlo crescere
bisogna fare uno shift di pensiero.

Uno shift che?

Un cambio di prospettiva!

Mi riferisco alla capacità di cambiare il focus della propria attenzione.

Tra poco ti sarà tutto più chiaro.

Devi sapere infatti i professionisti e gli aspiranti imprenditori hanno una cosa in
comune.

Quale?

Riversano la loro attenzione sul risultato.

Parlo dell’ossessiva e compulsiva ricerca della vittoria e del superamento dei propri
limiti professionali.

L’imprenditore di successo agisce invece in maniera diversa.

L’oggetto del suo focus è infatti la costruzione dei sistemi. I sistemi per lui
vengono prima di ogni cosa.

Facciamo un esempio…

La differenza tra un imprenditore e un professionista potrebbe essere paragonata a


quella che vi è tra un allenatore di una squadra e il singolo giocatore.

Risultati vs Sistemi: la scienza del Business


Non è un caso che nel mondo imprenditoriale si parli di vision.

Pensaci.

Il giocatore si occupa più del processo, dell’esecuzione. E allo stesso modo fanno
il freelance o l’aspirante imprenditore.

L’allenatore si occupa invece della strategia di gioco, della vision. E questo è ciò che
fa l’imprenditore di successo.

Non si tratta quindi di vincere la partita ma di avere un modello per arrivare alla
finale di campionato.

Si tratta di costruire un sistema che ci consenta di raggiungere l’obiettivo in


maniera efficace e scalabile.

Ecco, un sistema non è altro che un modello di asset e procedure.

Si parla di modello di Business (o Business Model) perché per costruire qualcosa


di più grande dobbiamo appunto partire da qualcosa di piccolo, strutturato in
maniera tale da funzionare anche quando raggiungerà la sua scala reale.

Non si parla più quindi di risultato o di vittoria, ma di modello.

Lo ripeto…

Non è importante vincere il più possibile ma vincere sempre e non abbandonare il


terreno di gioco.

Forse hai sentito dire che l’imprenditore non è un centometrista ma un maratoneta.

Il punto è che non devi mai perdere il fiato e non ti puoi fermare.

Non è un caso che Warren Buffet dica “occupati di non fallire mai piuttosto che di
vincere sempre”.

È un po’ come dire: “Impegnati ad arrivare in fondo piuttosto che a correre il più
veloce possibile durante i primi cento metri”.

Non conta quindi quanto produce il tuo sistema imprenditoriale nel breve
termine ma quanto invece è più perfetto nelle sue parti.

Un sistema perfetto prolunga la vita media dell’azienda e permette il suo perdurare


economico (che è il fine imprenditoriale).

Non solo.

Un sistema fallato e inefficace che porta con sé errori fin dalla partenza ha un
grande problema.

Risultati vs Sistemi: la scienza del Business


Quando si cerca di scalarlo si finisce per scalarlo nelle sue componenti positive ma
anche nelle sue componenti negative.

Questo significa che i problemi si ingigantiscono fino a divenire ingestibili.


Potremmo definirlo il cancro imprenditoriale. Se si aspetta troppo diventa
incurabile e porta al fallimento.

Ecco…

I freelancer e i professionisti troppo spesso non si fermano per comprendere


quale sia il loro modello.

Sono troppo presi dal dover compiacere i clienti, superare i loro record personali e
arrivare a fine mese con un conto in banca rimpinguato.

Nel caso invece dei content creator o degli influencer potremmo dire che molti di
questi sono troppo occupati a pubblicare quanti più contenuti possibili invece che
concentrarsi sul tipo di business che desiderano realmente creare in futuro.

Ti rendi conto?

Il rischio di non applicare la vision e non concentrarti fin da subito sul tuo modello è
proprio quello di non poter poi scalare il tuo Business in maniera efficace.

Del resto nessun architetto può costruire un ponte, un grattacielo o una città senza
un modello di partenza quanto più dettagliato nelle sue componenti fondamentali.

È incredibile quanto tutto questo sembri semplice e immediato da capire ma


comporti anni di studio e di impegno prima di essere interiorizzato.

Fermiamoci un secondo e facciamo un esempio.

Pensandoci potremmo paragonare la maggior parte dei professionisti a dei


taglialegna.

Molti di loro continuano a tagliare tonnellate di legna senza preoccuparsi di affilare


la lama della loro ascia e senza rendersi conto che ci sono altre strade per
conseguire il risultato in maniera efficace.

• Possono infatti ottenere un finanziamento per comprare una motosega che


una volta ripagata gli consentirà di guadagnare molto di più nel lungo termine.

• Oppure potrebbero acquistare legna già tagliata da un altro produttore e


dedicare il tempo risparmiato a occupazioni che portino maggiori margini
economici.

• Altrimenti avrebbero la possibilità di assumere collaboratori che gli consentano


di delegare l’esecuzione per dedicarsi unicamente alla gestione e alla
realizzazione del modello di business.

Risultati vs Sistemi: la scienza del Business


Lo so, sono esempi semplici. Però sono comprensibili da tutti, ed è ciò che conta.

Il punto è che ci sono infinite cose che si possono fare.

Vuoi un esempio tangibile?

Spesso vado in giro ai meetup di Marketers e mi sento dire:

“Ma perché non sfruttate la community per lanciare un modello di business come
quello dei viaggi imprenditoriali?”

Oppure…

“Ma perché non andate in lingua inglese?”

“Perché non fate delle scuole offline di Marketing nelle diverse regioni?”

“Perché non fate un cowork?”

La risposta è questa:

“Nel Business non è importante ciò che vuoi o puoi fare, bensì cosa non devi
fare”.

Devi sapere che il nemico del business è la complessità e la complessità è


ovunque.

La complessità sta nella scelta, nella crescita, nelle relazioni umane.

Ogni scelta che prendi può portarti un vantaggio domani ma può distruggere il tuo
business ed erodere i margini nel giro di 24 mesi.

Come mi piace ripetere:

“Il Business, come la vita, è un gioco di sottrazione, non di addizione”

Devi capire quali sono quelle poche cose che funzionano esageratamente bene e
far si che diventino l’oggetto ossessivo del tuo focus.

Devi eliminare tutto il resto. Soprattutto se non hai ancora le risorse per esplorare
ciò che non conosci.

Ecco, questo corso si pone quindi come massima ambizione quella di poterti
dare la vision necessaria a vedere il tuo business con occhi nuovi.

Nelle lezioni future ti consegnerò uno zaino (metaforico) pieno di strategie, modelli
mentali a cui ricorrere e tecniche per prendere le giuste scelte.

Risultati vs Sistemi: la scienza del Business


Cominciamo ora con le giuste domande.

Come si comprende ciò che è davvero importante?

Come si fa a prendere le scelte migliori?

Come si sviluppa un modello di Business che possa scalare e crescere fino alla
cima del successo imprenditoriale?

Apri la prossima lezione.

Si chiama “L’imprenditore che viene dal futuro” e contiene due strategie


fondamentali.

Buono Studio,

Dario.

Risultati vs Sistemi: la scienza del Business


7 · Lezione

L'imprenditore
che viene dal futuro
Ore 11.30, 4 Novembre 2019.

Direzione —> maggior evento digital al mondo.

Siamo in macchina diretti all’aeroporto di Bologna. Un volo ci accompagnerà a


Lisbona dove prenderemo parte al Web Summit.

Non lo faremo solamente come partecipanti, ma come imprenditori. Una delle


nostre startup (Ipervox) ha uno stand durante l’evento.

Il punto è che 70.000 persone appassionate di Digital si siederanno in un’unica


stanza dopo aver speso 1.000€ per singolo biglietto.

Incredibile la forza dei business che si basano sulle tribù. Non credi?

Per raggiungere simili risultati e creare la tua tribù di fan appassionati devi essere il
migliore in uno specifico ambito.

Devi aver scalato l’olimpo imprenditoriale.

Ma come lo si scala?

Con le decisioni, ecco come.

Bisogna sempre aver chiaro cosa è importante e cosa va scelto nell’oceano delle
infinite scelte imprenditoriali.

Il punto è questo...

Possiamo intraprendere decine di business diversi. Possiamo prendere parte a


diversi progetti con diverse persone.

E possiamo declinare il nostro stesso business in centinaia di modi diversi.

Il fatto è che ogni decisione cambia la realtà attorno a noi.

Ma allora come si fa a comprendere cosa è importante?

Ecco, prima di arrivare in aeroporto vorrei consegnarti degli strumenti per


affrontare l’oceano di possibilità che la vita ti mette a disposizione e uscirtene con
ciò che conta davvero.

Questi strumenti valgono sia per la tua vita privata che per quella imprenditoriale.

Sei pronto? Si comincia.

Vorrei partire da un concetto che ti ho lasciato poco tempo fa:

“Il Business, come la vita, è un gioco di sottrazione, non di addizione”.

L'imprenditore che viene dal futuro


Non è un caso che quando pago migliaia di euro per frequentare il mastermind di
un grande imprenditore non lo faccio per farmi raccontare l’ennesima strategia
dell’anno.

Lo faccio invece perché mi venga detto cosa è veramente importante e su cosa


dovrei concentrarmi tra le infinite opportunità di cui dispongo.

Non voglio di più, voglio invece liberare la mongolfiera dalla zavorra inutile per
spiccare il volo.

Il punto è questo...

• Più sono le scelte che puoi intraprendere, minori saranno le decisioni prese.

• Più sono le cose che fai, minore sarà il focus e l’energia e la competitività che
impiegherai in ognuna di esse.

• Più cose possiedi, maggiore sarà il numero di ansie legate ad ognuna delle
proprietà materiali di cui disponi.

• Più aree strategiche d’affari aggiungi al tuo business, maggiore sarà la


complessità nel doverle gestire.

Potrei andare avanti per ore.

Ora pensa a questo...

Prova ad immaginarti nelle vesti di un imperatore.

Immagina che più si ingrandisce il tuo impero più aumenta il perimetro dei suoi
confini.

Maggiore il perimetro, maggiore l’esposizione all’attacco su più fronti.

Tutto questo aumenta il grado di paura verso potenziali attacchi e la complessità


nella gestione del gioco strategico.

Alt.

“Dario stai dicendo che non devo crescere e ingrandire il mio Business?”

No. Assolutamente.

Sto dicendo che prima di scalare il tuo business devi:

1. assicurarti che il tuo modello in scala ridotta sia quanto più perfetto possibile
prima di poterlo replicare in grande misura. (Ne abbiamo parlato nella scorsa
lezione).
2. avere un metodo per valutare cosa sia importante, cosa merita la tua
attenzione e su cosa dovresti investire.

L'imprenditore che viene dal futuro


Concentriamoci sulla seconda.

Come posso consegnarti un metodo?

Lascia che ti dia qualche indicazione...

Devi sapere che il mio personale metodo comincia con la “legge 4 / 64”.

Di cosa si tratta?

Beh forse avrai parlato della legge “20/80” di Vilfredo Pareto.

• L’80% delle volte utilizziamo il 20% dei vestiti che abbiamo nel nostro armadio.

• L’80% della ricchezza mondiale è in mano al 20% degli uomini.

• L’80% del valore di un libro è contenuto nel 20% delle sue parole.

• L’80% del fatturato deriva dal 20% dei prodotti venduti.

• Etc…

Questa legge è vera nella maggior parte dei contesti in cui la si applica.

Una cosa che nessuno ti dice però è che se questa legge è vera, allora è vera anche
per se stessa.

Che diavolo significa?

Semplice...

Che il 20% di 20 è 4 e l’80% di 80 è 64.

(Spero che le tue competenze di matematica validino la mia tesi)

Questo significa che se c’è un 20% di cause che determina l’80% di un risultati,
allora è anche vero che c’è un 4% di queste che ne determina il 64%.

Quindi:

“C’è un 4% di cause che determina il 64% dei risultati”.

Ecco quindi che devi calibrare la tua bussola imprenditoriale per poter puntare
sempre verso quel 4%.

In ottica imprenditoriale bisogna valutare quali azioni portano il maggior risultato in


termini economici e di crescita del brand.

L'imprenditore che viene dal futuro


Noi in Marketers ad esempio eliminiamo tutto ciò che non porta una redditività
minima del 30% o che non accresca a dismisura il valore percepito del nostro brand
sul mercato.

Ecco...

Bisogna costruirsi un set di regole utili a rispettare sempre il 4/64 e a ricalibrare la


bussola quanto più di frequente.

C’è una regola che uso spesso e che ho sentito per la prima volta da Charlie
Munger:

“Investi sempre su ciò che non cambia”.

Jeff Bezos ha adottato lo stesso concetto poco tempo fa con la frase:

“Investi solo su ciò che non muore”.

Noi in Marketers ad esempio eliminiamo tutto ciò che non porta una redditività
minima del 30% o che non accresca a dismisura il valore percepito del nostro brand
sul mercato.

Ecco...

Bisogna costruirsi un set di regole utili a rispettare sempre il 4/64 e a ricalibrare la


bussola quanto più di frequente.

C’è una regola che uso spesso e che ho sentito per la prima volta da Charlie
Munger:

“Investi sempre su ciò che non cambia”.

Jeff Bezos ha adottato lo stesso concetto poco tempo fa con la frase:

“Investi solo su ciò che non muore”.

Il punto è che investire su ciò che da sempre è importante e che non cambierà per
molto tempo è una scelta dannatamente intelligente.

Facciamo un esempio:

• Se devi scegliere tra investire su operazioni di marketing che non padroneggi e


investire per rendere il tuo prodotto straordinario scegli la qualità di prodotto e i
servizi al cliente. Non sbaglierai mai.

• Se hai tempo limitato prediligi i contenuti che non scadono. Piuttosto che fare
le stories che spariscono dopo 24 ore o dirette che nessuno guarderà in
differita costruisci contenuti utili che continuino a prendere traffico nel tempo
(un esempio sono i blog post o i video youtube).

L'imprenditore che viene dal futuro


• Smettila di consumare contenuti a scadenza. Se hai tempo libero non
dedicarlo alle news o alle insta-stories ma concentrati a consumare contenuti
formativi che ti lascino competenze di lungo periodo.

Warren Buffet ad esempio evita il mercato tecnologico perché ha un tasso di


cambiamento troppo rapido e il ciclo di vita medio delle sue aziende è troppo breve
(e quindi il rischio d’investimento è alto).

In Marketers abbiamo deciso di non estendere troppo l’offerta dei nostri corsi (che
avremmo potuto rilasciare su tonnellate di argomenti diversi) per concentrarci
invece sulla qualità di quei pochi che vendiamo.
Ora fermiamoci un attimo perché c’è qualcosa che non torna.

Il titolo di questa lezione del resto è:

“L’imprenditore che viene dal futuro”

Che cosa c’entra?

Questo titolo ha a che vedere con la strategia che reputo più importante.

Si chiama “first negative second positive”.

Lascia che ti spieghi….

Nel mondo la maggior parte delle persone prendono decisione sulla base di una
strategia inconscia e contraria alla mia.

Si tratta della “first positive second negative” che consiste nel favorire scelte che
portano effetti positivi nel breve termine ma negativi nel lungo termine.

Un esempio?

Mangio un gelato al giorno perché mi genera piacere ma ignoro completamente il


problema dell’obesità che si sviluppa nel lungo periodo.

Ecco, se analizzi le storie dei più grandi imprenditori e investitori della storia
operano tutti con una strategia contraria e opposta a questa.

Si tratta del “first negative second positive”.

Capisci?

Invece di ricercare effetti positivi nel breve periodo, gli imprenditori di successo
accettano un effetto negativo di breve termine per godere poi di effetti positivi
maggiori nel lungo termine.

Non è un caso che ogni investimento richieda un sacrificio.

L'imprenditore che viene dal futuro


Investo e rischio del capitale oggi (effetto negativo) per riprendermelo con gli
interessi nel lungo periodo (effetto positivo).

Questa riflessione è semplice ma molto potente.

Come la si può applicare al business nel modo più efficace?

Semplice, allenati a fare questo…

Ogni volta che fai qualcosa o prendi una decisione immagina l’effetto delle tue
azioni da qui a 6 mesi, 1 anno e 3 anni.

Solo così diventerai capace di sviluppare quella vision necessaria per conoscere
pienamente il senso, l’influenza e l’efficacia futura delle tue azioni.

Devi immaginare che il te stesso futuro sia tornato indietro nel tempo per
comunicare al te stesso attuale in che modo le sue azioni influenzeranno la
tua vita nei prossimi anni.

Giuro che non mi sono drogato per scrivere questa lezione :-)
Se questa roba ti sembra strana aspetta di vedere quello che ti insegnerò nella
prossima lezione.

Parleremo di come il Dalai Lama ha influenzato la mia visione del Business.

Non mancherà l’occasione per lasciarti qualche tips strategico molto importante.

Il titolo della prossima lezione è:

“A lezione di Business dal Dalai Lama”

Buono studio,

Dario.

L'imprenditore che viene dal futuro


8 · Lezione

A lezione di Business
dal Dalai Lama
Ricordo di aver avuto per più di 180 giorni il libro “L’arte di essere felici” del Dalai
Lama appoggiato di fianco al letto.

Sulla copertina c’era questa magnifica foto del Dalai Lama sorridente. Un tale
sorriso che ogni volta che lo guardavo mi spaccava il cuore.

Quel libro mi ha influenzato molto.

Non solo perché ogni mattina lo guardavo e il Dalai Lama era lì a sorridermi, ma
anche perché l’ho letto e riletto più volte.

La prima volta avevo 16 anni.

Non fu così piacevole come puoi credere, anzi.

Quel libro creò in me un terribile dubbio.

“Posso fare l’imprenditore ed essere felice?”

Tutto sembrava far convergere la risposta a questa domanda verso il “no”.

L’amore per il rischio, l’ambizione per il risultato e l’ardente desiderio di crescita che
provavo sembravano essere la formula per l’infelicità.

Il culmine arrivò anni fa quando entrai in contatto con la storiella dei quattro fornelli
di Greg Mckewon.

Greg sosteneva che la vita può essere paragonata a una cucina con quattro fornelli.

Una fiamma dedicata al business, una alla salute, una alla famiglia e una all’amicizia.

Secondo Greg se desideravi avere grande successo in uno di questi ambiti dovevi
essere pronto a spegnere tre fiamme su quattro.

Vuoi essere un grande imprenditore? Devi essere pronto a sacrificare famiglia,


amici e salute!

Ma è davvero così?

Lo era, ma non più.

Dico sul serio.

Questa teoria è stata presentata per la prima volta negli anni ‘80 in un periodo
storico dove non vi era internet, il remote working nemmeno era stato teorizzato e
gli imprenditori dovevano sobbarcarsi dei rischi e un monte ore lavorativo nocivo
per la salute e per qualsiasi forma di relazione.

A lezione di Business dal Dalai Lama


In quel periodo si aveva così poco tempo libero che il mercato
dell’intrattenimento era una frazione di quello di oggi.

Allo stato attuale delle cose basterebbe diminuire del 50% il tempo speso sui social
network, su Netflix e sui siti di intrattenimento per permettere a molti di noi di
ricavare un numero di ore sufficiente a lanciare un piccolo progetto imprenditoriale.

Pensa al mio amico Andrea Giuliodori che lavorando solamente la mattina presto
prima di andare al lavoro ha lanciato un business da 4 milioni di euro l’anno con il
suo sito efficacemente.com.

Il punto è questo...

Internet e la nascita delle nuove leve di cui ti ho parlato nelle scorse lezioni
hanno cambiato tutto.

La linearità tra input e output è stata stravolta negli ultimi anni.

La crescita dei nuovi modelli di business è una curva dieci volte più ripida rispetto a
quella dei business di successo di un tempo.

La crescita è sempre più che proporzionale e le leve che abbiamo a disposizione


sono sempre meno rischiose.

Il mio aforisma “il gioco sta al bambino come il business sta all’uomo” è più che vero
in questa epoca ma ben che meno nelle epoche precedenti alle nostre.

Sai cos’è che caratterizza un gioco? La mancanza di rischio.

Oggi puoi provare a intraprendere un


e-commerce, un blog, un lavoro di consulenza, una carriera di social media
marketing con poche centinaia di euro.

Puoi anche formarti gratuitamente su YouTube. Oppure puoi avviare un business


da uno smartphone e lavorare da casa.

Si insomma, non è come un tempo.

Un tempo ti accollavi il mutuo, costruivi il magazzino, strutturavi la logistica.

Facevi kilometri in auto per incontrare quel potenziale cliente che non sapevi se si
sarebbe interessato alla tua idea.
Ci mettevi una generazione a rendere il business profittevole e tuo figlio avrebbe
goduto dei tuoi sforzi imprenditoriali.

Oggi qualifichi le lead, automatizzi il marketing e con una manciata di euro


raggiungi migliaia di persone senza muoverti dal computer.

A lezione di Business dal Dalai Lama


Stiamo parlando di due mondi completamente diversi. Una nuova generazione di
imprenditori sta nascendo e con se porta una sfida importante.

Sfuggire alla malevolenza dell’intrattenimento e dare vita ad un equilibrio vita-


lavoro che non è mai esistita nelle epoche precedenti.

Non si tratta più di avere l’opportunità di poter tenere accese le fiamme, ma di aver
la volontà necessaria a farlo.

La nostra libertà è minata dalla stessa opportunità da cui godiamo.

Credi di essere libero?

L’individuo medio vive da solo nel suo appartamento, vive lontano da genitori o
amici, non ha una tribù con una visione condivisa, non ha un credo religioso, non
crede più nel paese.

Non si tratta di mancanza di opportunità, chiunque nel 2019 può avere tutto
questo.

Il problema è che perdiamo la nostra libertà perché non siamo consapevoli di


essere sotto attacco.

Non si tratta di avere o no la possibilità di lasciare i fornelli accesi, ma di prendere


consapevolezza di chi ci attacca e di come possiamo difenderci.

Quindi...Chi è che ci sta attaccando?

Rispondiamo nella prossima lezione.


Titolo: “siamo sotto attacco”.

Missione: liberarci.

Buono studio,

Dario.

A lezione di Business dal Dalai Lama


9 · Lezione

Siamo sotto
attacco
“Libertà totale!” è il grido sempre più convincente della nuova generazione digitale.

Remote working, iper-connessione e digitalizzazione.

Rimorchiamo su Tinder con uno swipe.

Glorifichiamo la nostra sessualità con un porno in virtual reality.

Giochiamo a distanza contro i nostri amici, ci basta un controller e un visore.

Siamo operativi anche mentre siamo in vacanza, un computer portatile è più che
sufficiente.

I film, la musica, i video comici sono infiniti e sono gratis.

Questa è la libertà?

Forse sì, ma solamente nella misura in cui diventiamo consapevoli di essere sotto
attacco.

Lavoriamo da casa, viviamo nel nostro telefono e gli amici li sentiamo su whatsapp.

Siamo sempre più liberi e sempre più soli.

Ed è proprio quando siamo soli che ci attaccano.

Chi sono questi nemici? Come ci attaccano?

Sono i social media ad attaccarti e a definire i limiti della tua libertà. Lo fanno di
nascosto.

Ti fanno cliccare, cliccare, cliccare come un topo da laboratorio.

Loro raccolgono i dati, tu diventi dipendente dalla dopamina rilasciata in presenza di


notifiche e non riesci a mettere giù il telefono.

Il loro algoritmo è sempre più forte, la tua volontà sempre più debole.

E così come i social anche lo zucchero ti rende sempre più dipendente.

Cosa c’entra lo zucchero con il business?

C’entra eccome. Il nostro cervello non distingue tra professione e vita, tra
l’umano e l’imprenditore.

Una volta che vuoi una cosa la vuoi sempre di più. Più scendi a compromessi più
comprometti il muscolo della tua forza di volontà.

La forza di volontà è sempre la stessa sia che si parli di business, sia che si parli di
cibo o di porno.

Siamo sotto attacco


Se indebolisci la tua forza di volontà su un frangente diventi debole su tutti gli altri.

È così. Il porno ti distrugge la libido. Diventi un umano peggiore e un imprenditore


peggiore.

I videogame creano gamification ed esperienze di gioco sempre più forti nel


creare dipendenza.

Il tuo cervello riceve stimoli più forti dal gioco che dalla vita reale.

Stare concentrati sullo studio e sulla lettura diventa così sempre più difficile.

E così la tua volontà cala sempre di più.

È forse questo l’inferno?

No, è semplicemente il terreno di gioco dove devi imparare a vincere. Come umano
e come imprenditore.

Il punto è questo...

Ci sono tutte queste società che lavorano solamente per renderti più dipendente.

E tu sei da solo.

Questo è il 2019 e la sfida dell’individuo moderno è quella di riuscire a resistere a


tutto questo e far sì che l’infinita possibilità non diventi carnefice della propria
libertà.

Ecco...

Come si può far si che l’intrattenimento non crei dipendenza e che la


piacevolezza del cibo non diventi un dispiacere per il nostro corpo?

Presto troverai risposta a queste domande.

Durante questo corso ti darò infatti tutti gli strumenti necessari per vincere una
guerra che la maggior parte delle persone sta perdendo.

Tu sei già diverso dagli altri. A differenza loro sei consapevole di quello che sta
succedendo e stai per prendere le precauzioni necessarie.

Diciamolo…

Questa è l’epoca dove l’imprenditore deve passare a un livello di attenzione e


consapevolezza maggiore verso le proprie azioni.

L’ecosistema che ci circonda può essere allo stesso tempo il nostro miglior amico e
il nostro peggior nemico.

Siamo sotto attacco


Dipende solo dalla nostra capacità di sviluppare una mente calma, saggia e
determinata.

Vuoi un esempio di una mente del genere? Guardati il documentario di Bill Gates
su Netflix , ascolta i discorsi di Warren Buffet o leggiti un libro del Dalai Lama.

Troverai molte cose in comune tra queste persone.

Ti basta pensare che l’80% dei maggiori imprenditori al mondo medita.

È una statistica sconvolgente ma estremamente chiara.

Nel mondo di oggi saper sviluppare focus, concentrazione e chiarezza è


fondamentale per dominare il caos di una vita votata al business.

Per questo nelle prossime lezioni del corso parleremo molto anche di mindset e
strategie avanzate di crescita personale.

Nel frattempo probabilmente ti stai ancora chiedendo quale sia la risposta alla
domanda che ci siamo posti all’inizio...

“Posso scegliere una carriera imprenditoriale ed essere felice?”

Certo che sì.

Puoi decidere di essere felice e puoi imparare ad esserlo.

La felicità è una scelta come qualsiasi altro stato mentale.

Padroneggiare gli stati mentali è possibile e richiede allenamento.

Bisogna sviluppare forza di volontà e una profonda consapevolezza verso le proprie


emozioni.

L’uomo di business è un uomo che per tutta la vita avrà a che fare con il rischio e
con infiniti scenari diversi tra loro.

Bisogna saper gestire le proprie emozioni, il proprio stato mentale e la propria


spazzatura emotiva.

Denise mi dice spesso che sembra sempre che non mi freghi niente di niente e
che rimanga indifferente davanti alle situazioni più disparate.

Non è così. Semplicemente non mi faccio coinvolgere, rimango quanto più


razionale e cerco di concentrarmi sull’analisi delle diverse situazioni.

Nel business bisogna essere scogli durante la tempesta e montagne durante la


tormenta.

Siamo sotto attacco


Bisogna essere forti.

Ecco perché la crescita personale c’entra eccome con il Business.

Per migliorare come imprenditori dobbiamo migliorare come umani. Non siamo
l’uno senza l’altro.

La salute, la dieta, lo sport, il benessere dipendono dalle tue scelte. Anche la felicità.

La felicità è una scelta. Come si può pensare di essere così intelligenti per poi non
riuscire a cambiare la propria mente per essere felici o per mettersi a fare sport?

Vedremo di rispondere a tutte queste domande molto presto.

Sto atterrando a Lisbona dove per i prossimi tre giorni sarò impegnato al nostro
stand al Web Summit.

In questa lezione abbiamo visto come sta evolvendo il sistema umano.

Nelle lezioni precedenti abbiamo analizzato le nuove leve che regolano i mercati di
oggi.

Nella prossima lezione vorrei parlarti del mercato del futuro.

Il suo nome sarà:

“Il futuro del Business”

Avere chiaro dove sta andando l’ecosistema ti aiuterà ad avere chiaro in che
direzione muovere i tuoi prossimi passi.

Buono studio,

Dario.

Siamo sotto attacco


10 · Lezione

Il futuro
del Business
Cosa succederà da qui a 50 anni?

In questa lezione ti parlerò del futuro del Business (e del lavoro).

Prima di farlo però è necessario comprendere la nascita del mondo imprenditoriale.

Quando siamo diventati imprenditori?

Anzi, a dire il vero la domanda dovrebbe essere:

”Quando abbiamo smesso di essere imprenditori?”

Proprio così...

Devi sapere che un tempo eravamo tutti imprenditori.

Cito testualmente Muhammad Yunus, Nobel per la pace nel 2006 e padre del
microcredito:

"Tutti gli esseri umani sono imprenditori. Quando vivevamo nelle caverne
eravamo tutti in proprio [...] intenti a procacciarci il cibo autonomamente.
È lì che è cominciata la storia dell'umanità. Ma con l'avvento della civiltà, questa
vocazione universale è stata soppressa. Siamo divenuti forza lavoro perché ce
l'hanno martellato in testa, ‘siete forza lavoro'. E così abbiamo dimenticato di
essere imprenditori".

Ti rendi conto?

Migliaia di anni fa collaboravamo in tribù ma fondamentalmente ognuno era


responsabile per se stesso.

Si cacciava e si condividevano le risorse.

Durante la farming age (l’epoca dell’agricoltura) sono poi nate più gerarchie ma è
stata l’era industriale con le sue fabbriche a cambiare tutto.

Seguimi attentamente.

Il punto è che la rivoluzione industriale ha raccattato la nostra forza lavoro e ci ha


sollevato dal peso della responsabilità verso noi stessi.

“Finalmente ci veniva detto cosa fare e lo stipendio era assicurato”.

Le industrie ci hanno fatto spostare nei centri abitati vicini a loro, che poi sono
diventati vere e proprie città al servizio delle grandi imprese.

Dalle campagne ci siamo quindi trasferiti in micro appartamenti di cinquanta metri


quadri per poter lavorare dalla mattina alla sera sotto padrone.

Il futuro del Business


Ogni nuova azienda ha generato la nascita di nuovi processi che richiedevano
persone specializzate in quelle specifiche mansioni.

Così il modello della specializzazione è diventato sempre più importante a


discapito della creatività del singolo. Del resto la soppressione dell’individualismo
era necessaria e giustificabile per il bene del progresso.

Cominci a capire, vero?

Anche le Università presto si sono adattate a questo modello.

Molte di queste, invece di concentrarsi sulla propagazione del sapere hanno


cominciato a preoccuparsi di fornire una risposta adeguata alla domanda del
mercato industriale.

Non servivano persone, ma ingranaggi umani che facessero funzionare la grande


macchina dei processi industriali.

Specializzarsi significava trovare lavoro e — allo stesso tempo — rinunciare alla


creatività.

Il concetto del lavorare alle proprie passioni o fare un lavoro che potesse
compiacere il proprio intelletto era per lo più inverosimile rispetto ad oggi.

Piano piano le cose hanno cominciato a cambiare fino ad arrivare ad ora.

Allo stato attuale rappresentiamo una delle generazioni più fortunate della storia.

Ci troviamo su un percorso che ci porterà a problemi opposti e contrari a quelli


dell’era industriale.

Ti dirò di più…

Se un tempo la parola specializzazione era sinonimo di opportunità oggi è sinonimo


di pericolo.

Tutto ciò che è quanto più specializzato e dettagliato è anche automatizzabile


grazie a macchine e algoritmi.

Oggi giorno il problema non è la specializzazione, anzi.

Abbiamo talmente tanta offerta che il vero problema sta diventando l’innovazione
stessa.

Il valore del professionista moderno sta nella creatività, nella strategia e nel
pensiero laterale (argomento che affronteremo molto in questo corso).

Il punto è questo...

Il futuro del Business


Sono convinto che l’information age in cui ci troviamo ribalterà le regole
dell’industrial age.

L’era dell’informazione creerà un ecosistema pressappoco opposto a quello dell’era


industriale.

Cosa penso?

Penso che in futuro, a 50 anni da ora, tutti lavoreranno per se stessi.

Saremo tutti molto più “liberi” rispetto agli uomini di cento o duecento anni fa.

Per quanto le cose siano già cambiate la verità è che indipendentemente dai soldi
che hai se qualcuno ti dice a che ora e dove devi essere, come vestirti e come
comportarti allora non sei una persona libera e tanto meno ricca.

Vuoi un esempio?

Ho degli amici laureati in Bocconi che lavorano a Londra, vestono camicia e cravatta
e guadagnano 10.000 euro al mese.

Non sarebbe male se non fossero tutt’altro che liberi:

Lavorano dalle 8 di mattina fino alle 8 di sera.

Alle 8 però invece che andare a casa devono rimanere in ufficio fino alle 10 perché
così fanno coloro che desiderano impressionare il capo per ottenere la promozione.

E in quel mondo se non impressioni nessuno presto vieni fatto fuori da qualcun
altro.

Come se non bastasse gran parte di questi miei amici si droga prendendo
ogni sorta di “aiuto” per reggere il ritmo.

Ti sembra abbastanza?

Beh sappi che non possono nemmeno avere una relazione perché non hanno
tempo da dedicargli.

Così spendono tutti i loro soldi in tavoli in discoteca, Rolex che mostrino il loro
status in ufficio e appartamenti londinesi da migliaia e migliaia di euro.

Alla fine gli rimane poco, praticamente ciò che rimane a tutti.

(Che di solito è troppo poco).

Cosa li differenzia dalla maggior parte delle persone?

Semplicemente corrono su una ruota del criceto più grande.

Il futuro del Business


Se corrono abbastanza potranno godersi gli ultimi anni della loro vita in un
appartamento milionario e concedersi le vacanze su uno yacht noleggiato.

Ti sembra una figata?

A me no.

Io voglio vivere bene adesso. Voglio essere responsabile della mia qualità di
vita.

Questo è ciò che caratterizza l’imprenditore o le persone come me e te che


giocano creando le regole del proprio gioco.

Il mio punto di vista è che in un futuro non troppo lontano tutti potranno
intraprendere questa strada.

Fino adesso abbiamo infatti ragionato in termini di “devo trovare un lavoro” ma nei
prossimi anni l’era dell’informazione cambierà i paradigmi a cui ci hanno abituati.

Conosci Ronald Coase?

È un famoso economista che ha studiato l’evoluzione delle grandezza delle aziende


nel corso della storia.

Le cose che dice sono interessanti.

Egli afferma che fino ad oggi le aziende sono state portate a diventare sempre più
grandi perché avevano bisogno di internalizzare ogni processo possibile.

Te lo spiego in maniera più semplice...

Praticamente queste aziende invece che delegare ad altre persone o ad aziende


esterne parte dei loro processi erano obbligate ad assumere quanti più dipendenti
possibili per coprire le varie mansioni.

La cosa sembra piuttosto contro intuitiva. Abbiamo infatti visto come aumentando
i dipendenti aumentiamo a dismisura la complessità della gestione aziendale e
mettiamo in crisi il funzionamento dell’azienda stessa.

Allora perché mai farlo?

Il motivo in realtà è semplice.

Il costo dell’esternalizzazione un tempo era troppo alto, in alcuni casi addirittura


impossibile.

Se ci pensi fino a 20 anni fa nemmeno esistevano le Skype call o gli smartphone.

Lavorare da remoto, interfacciarsi con altre aziende o professionisti di altre città


non era nemmeno immaginabile.

Il futuro del Business


Oggi invece tra video-conference, software gestionali condivisi e globalizzazione
tutto è possibile.

I miei amici di Affiliate World e STM ad esempio producono software senza avere
dipendenti.

Appaltano tutto a più di 50 sviluppatori filippini su siti come freelancer.com e simili.

Ecco, il fatto è che un tempo le transazioni interne avevano costi molto minori
rispetto a quelle esterne.

Oggi, per la prima volta nella storia, sta diventando il contrario.

Ti rendi conto?

Invece che assumere collaboratori nella maggior parte dei casi conviene delegare
esternamente a fornitori che sono più specializzati di noi e possiedono
un’economia di scala superiore alla nostra.

Il punto è che possiamo fare business minimizzando sempre di più il rischio


e la complessità aziendale.

Questo è pazzesco!

È per questo che in futuro la misura ideale delle aziende sarà sempre più piccola. Il
lavoro sarà molto diverso tra dieci o trent’anni.

Le persone lavoreranno a contratto per dei micro-incarichi di alta qualità (high


quality work).

Esattamente come ora comincia ad essere per alcune mansioni specifiche.

Un esempio? Uber.

Sali in macchina, accetti l’incarico e sei al lavoro. Sia che tu che il cliente siete
tutelati e i soldi li ricevi istantaneamente.

In futuro sarà così per la maggior parte dei lavori.

Esempio:

Ricevi 5-10 proposte di lavoro.

Vedi la richiesta, se ti interessa l’accetti, fai lo sprint, finisci, vieni pagato e poi
potrai stare in riposo finché non lo desideri.

In questo modo hai il controllo sui tuoi tempi e sulla tua qualità di vita in un
contesto veloce e regolamentato.

Il futuro del Business


È un po’ come succede a Hollywood per chi lavora come attore.

Il fatto è questo...

Lavoreremo nel posto, all’ora e nel modo che preferiremo in modo da vivere
meglio ed essere più produttivi.

In poche parole saremo tutti imprenditori.

Certo, non ci arriveremo subito, ma di sicuro il prossimo futuro ci riserverà un


sostanziale downside nella misura delle aziende con un conseguente aumento del
livello di qualità di vita e della gestione aziendale.

Il futuro che ci attende è straordinario, si tratta solamente di arrivarci preparati.

Nelle prossime lezioni continueremo a sviluppare l’argomento fino ad acquisire le


competenze che ti servono.

Per ora ci fermiamo qua, un taxi per l’aeroporto di Lisbona mi attende.

Come dicevo nelle scorse lezioni ero qua per partecipare al Web Summit, la più
grande conferenza digital in Europa.

Proprio ieri ho avuto il piacere di ascoltare il discorso del fondatore di Blackstone, il


maggior fondo d’investimento al mondo.

Ha raccontato come è passato da 400$ a sessanta miliardi di capitalizzazione.

Ho trovato degli spunti interessanti che voglio condividere con te nella prossima
lezione.

Si chiama “L’uomo da 60 miliardi di dollari”.

Buono Studio.

Un abbraccio,

Dario

Il futuro del Business


11 · Lezione

L'imprenditore da 400
miliardi di dollari
Ore: 18:11
Volo: TP1046
Direzione: Barcellona
Missione: Compiuta

Sono seduto con la faccia stanca su questo volo che mi sta accompagnando a
casa a Barcellona dopo aver preso parte a uno dei 3 eventi digital più grandi al
mondo.

Eravamo a Lisbona con Ipervox (società in cui Marketers è partner) per prendere
parte al Web Summit.

Perché dovrebbe interessarti tutto questo?

Lascia che ti racconti...

Ieri, mentre ero sulle gradinate esteriori dell’evento a mangiarmi un panino al sole,
l’immagine di un uomo sulla settantina è apparsa sul mega schermo che si trovava
davanti a me.

Si trattava di Stephen Allen Schwarzman, fondatore di Blackstone, nonché uno dei


tre maggiori fondi d’investimenti al mondo.

Sebbene avessi finito il panino decisi lo stesso di rimanere a godermi lo speech.

“Ho cominciato con 400$, sono arrivato a 400 miliardi”.

Di sicuro quell’uomo sapeva come catturare l’attenzione!

(e io spero di aver catturato la tua perché ti sto per rivelare esattamente ciò che
ha raccontato)

“Punto primo: devi avere una big idea”.

Come si definisce una big idea?

Innanzitutto deve essere distinguibile.

Secondo il suo punto di vista in un mondo con sempre maggior offerta essere
distinguibili è ciò che conta più di qualsiasi altra cosa.

Lui stesso quando deve decidere su quale azienda investire va a caccia di “BOLD
ideas”.

Cerca idee magnifiche realizzate da persone magnifiche.

La qualità del team o delle persone che partecipano al business è infatti il


secondo fattore critico di successo.

“Il business lo si fa con le persone.”

L'imprenditore da 400 miliardi di dollari


Se vuoi entrare in serie A devi avere giocatori di serie A.

Come si definisce la bravura dei team e delle persone?

Lui segue tre fattori principali:

1 - integrità ed etica (sì, davvero)


2 - leadership
3 - competenza e passione

La cosa che mi ha colpito di più è che nei pochi minuti successivi Stephen si è poi
concentrato su un aspetto del business di cui io stesso ho parlato nelle lezioni
precedenti.

Quale?

Il fattore della leva tecnologica e dei prodotti a zero marginal cost.

Secondo il suo punto di vista la tecnologia è centrale in ogni settore perché porta
una leva di crescita che non ti può dare alcun altro asset.

“Servono le migliori persone unite alla miglior leva disponibile”.

Non solo.

C’è stato un altro passaggio fondamentale che ricalcava esattamente quanto


abbiamo detto nella lezione 1 dedicata alla vision.

Secondo il suo parere alla fine ciò che conta più di qualsiasi altra cosa è la capacità
di avere vision per poter prendere decisioni accurate.

È la qualità delle tue decisioni, non della tua competenza specifica, che ti
porta ad ottenere il successo.

Stephen non si definisce un esperto di immobiliare, eppure la sua società è una


delle società che investe più soldi al mondo sugli immobili.

Come ha fatto a raggiungere questo status?

Vision e decision making.

Scegliere chi assumere, saper riconoscere la leadership nelle persone, saper


costruire sistemi replicabili che funzionino all’interno dello stesso mercato.

Aver chiaro come vanno fatte le cose.

“L’imprenditore non è un operaio ma un architetto”.

Deve essere quindi in grado di costruire un’opera che stia in piedi da sola.

L'imprenditore da 400 miliardi di dollari


Non è un caso che si dica che il ruolo dell’imprenditore è quello di rendersi “inutile”
alla sua azienda.

Devi saper costruire qualcosa che poi funzioni senza di te, o sarai sempre un
ingranaggio e non svilupperai vision.

Il punto è che puoi essere un esperto di marketing, un bravo funnel manager o un


social media marketer competente ma questo non fa di te un imprenditore.

Sì insomma, saper suonare uno strumento non ti rende un direttore d’orchestra.

È per questo che le prime settimane di questo corso sono incentrate sul mindset e
sulla vision.

Devi infatti sapere che il decision making non è una dote ma una scienza che se
studiata crea abilità.

La capacità di influire sul proprio mindset e la capacità di decision making devono


essere estremamente forti nell’imprenditore perché quello dell’imprenditore non è
un percorso semplice.
Infatti come lui stesso afferma “you have to be delusional and a though leader”.

Devi essere disilluso e devi essere un leader forte.

Quella dell’imprenditore non è una passeggiata, ma nemmeno un trekking o una


scalata. È una montagna russa che ti ribalta lo stomaco e ti regala emozioni
fortissime di gioia e sconforto.

Nella gioia tutti ci sanno navigare, nello sconforto no.

Saper apprezzare la fatica e navigare nello sconforto è un’abilità molto potente.

Nella prima lezione della week uno parleremo esattamente di questo.

Se possiedi il corso puoi già guardare la lezione della prima settimana, il mio
consiglio però è quello di andare in ordine.

Anche perché nella prossima lezione vedremo qualcosa di molto importante.

Un abbraccio,

Dario.

L'imprenditore da 400 miliardi di dollari


Grazie
per il tempo
che mi hai dedicato.

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