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L’ambiente di marketing è composto dalle forze e dagli attori che incidono sulla
capacità di un’azienda di fornire efficacemente beni e servizi ai clienti.
2.1 Il macroambiente
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consumo durevoli e le materie prime sono il risultato di questo modello
economico.
Prevedere il prossimo boom o la prossima crisi è un problema fondamentale
di marketing.
Gli investimenti realizzati durante i periodi di bassa crescita possono generare
rendimenti elevati quando le economie si riprendono.
I bassi tassi di crescita e gli alti livelli di disoccupazione incidono direttamente
sul modo in cui i consumatori si comportano. Poiché si sentono meno ricchi,
è probabile che i consumatori effettuino meno acquisti, che acquistino
quantità minori e/o che passino ad alternative meno costose.
Ma possono anche sorgere nuove opportunità.
In questi periodi le aziende tendono a ridurre il proprio budget pubblicitario
con ripercussioni sul marketing. Per i professionisti del marketing, anticipare
gli effetti del cambiamento dei modelli della crescita economica globale
rappresenta una sfida cruciale.
2. Tassi d’interesse e tassi di cambio —> Una delle leve che il governo usa
per gestire l’economia sono i tassi d’interesse = tasso al quale il denaro è
preso in prestito dalle imprese e dai privati.
In tutto il mondo i tassi d’interesse sono a livelli storicamente bassi. Ne è
risultato un boom dei prestiti al consumo per investimenti nel settore
immobiliare. Ciò ha indotto un aumento delle vendite e dei profitti per le
imprese edili e per i rivenditori di mobili.
Le variazioni dei tassi d’interesse sono generalmente seguite da cambiamenti
nel comportamento dei consumatori.
I tassi di cambio = sono i tassi ai quali una valuta ne compra un’altra.
Dalla formazione dell’Unione Europea, i tassi di cambio tra la maggior parte
dei Paesi europei sono fissi.
I tassi ai quali il dollaro USA, l’euro, la sterlina e lo yen sono scambiati sono
variabili. Queste tariffe variabili incidono sulla redditività delle operazioni
internazionali di un’impresa.
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il livello del reddito discrezionale a loro disposizione = quantità di denaro
disponibile dopo aver affrontato le spese essenziali. A questo punto i
consumatori passano dai bisogni ai desideri e parte delle attività di
marketing mira proprio a orientare le scelte dei consumatori = la loro
spesa relativa al reddito discrezionale.
—> l’ INFLAZIONE= è la misura del costo della vita in una data economia.
Il tasso d’inflazione è calcolato monitorando le variazioni di prezzo su un
paniere di prodotti quali gli affitti/i rimborsi di mutui, il petrolio,
l’abbigliamento, i prodotti alimentari e i beni di consumo durevoli.
L’aumento del prezzo di materie prime come petrolio e grano, si ripercuote
sui consumatori nelle bollette del riscaldamento e nei prezzi più elevati di
pane e pasta.
Aumenti rapidi dell’inflazione riducono anche il valore futuro dei risparmi,
degli investimenti e delle pensioni.
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1. Le forze demografiche = Il termine demografia si riferisce ai cambiamenti
nella struttura della popolazione.
Il fattore più significativo dal punto di vista della società è la rapida crescita della
popolazione mondiale negli ultimi 200 anni:
—> da un alto ciò offre ai marketer opportunità interessanti perché molti mercati
sono in crescita.
—> dall’altro desta domande sulla sostenibilità di questa crescita globale = le
risorse del pianeta sono limitate e la crescita della popolazione mondiale acuisce la
pressione sulle scorte di acqua, cibo e carburante.
Un secondo fattore significativo riguarda le variazioni nella crescita della
popolazione.
La globalizzazione ha generato altri due effetti demografici interessanti: 1) le
migrazioni tra Paesi e 2) l’aumento delle classi medie e alte nei Paesi con un basso
PIL pro capite:
1) = La progressiva integrazione Europea ha generato ingenti spostamenti di
manodopera, dalle aree più povere verso i più ricchi Paesi dell’Europa
occidentale.
2) = La prosperità economica globale ha prodotto vasti segmenti di
consumatori facoltosi in Paesi con bassi salari medi, come Russia e
Indonesia.
Una tendenza demografica che sta emergendo è la crescita del numero di unità
domestiche e la diminuzione delle loro dimensioni. Le persone scelgono di sposarsi
più tardi o di rimanere single, i tassi di divorzio sono in aumento e le famiglie sono
più piccole di quanto non lo fossero in passato.
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Queste tendenze demografiche, sommate a redditi alti e difficoltà di bilanciare la
vita lavorativa e familiare, hanno portato per esempio al boom dei cibi pronti.
Per questo uno dei maggiori driver delle aziende è quello di trovare il giusto
equilibrio tra standardizzazione e adattamento.
Le forze politiche riflettono spesso i legami tra politici e uomini d’affari = fenomeno
chiamato capitalismo clientelare.
Queste relazioni sono spesso coltivate dalle aziende per monitorare il clima politico,
ma anche per influenzarlo.
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La misura in cui le imprese cercano d’influenzare il processo politico è illustrata
dall’intensità dell’attività di lobbyng svolta.
Di solito, le forze politiche hanno un effetto più graduale e sottile, come nel caso del
perseguimento dell’unione tra i Paesi Europei.
L’UNIONE EUROPEA:
In passato l’unità economica di base era il Paese che godeva di ampia
autonomia in materia di decisioni economiche e in relazione all’offerta e alla
domanda.
Negli ultimi Trent’anni la situazione è rapidamente cambiata, principalmente a causa
del processo di globalizzazione.
Le più grandi aziende del mondo (Google - General Electric - Walmart) in termini
economici, sono ora più grandi di molti Paesi.
Allo stesso tempo, alcuni Paesi si sono uniti per formare aree economiche in modo
da gestire efficacemente i propri affari. = UNIONE EUROPEA - UE
Allo stesso modo, Stati Uniti d’America, Canada e Messico, hanno siglato nel 1994,
un accordo per il libero scambio = NAFTA = North American Free Trade Agreement-
ancora resiste in una versione rimodernata e aggiornata.
I Paesi dell’anello del Pacifico si sono riuniti, allo scopo di contribuire allo sviluppo
economico, sociale e culturale della regione, assicurandone al contempo stabilità
= ASEAN = Association of South East Asian Nations.
Con riferimento all’UE—> La ratifica nel 1986 dell’Atto Unico Europeo è stata il
trampolino di lancio per la creazione di un mercato deregolamentato di 320 milioni
di consumatori, abolendo le barriere al libero flusso di prodotti, servizi, capitali e
persone tra i 12 stati membri.
Esso ha apportato delle modifiche ai trattati che istituivano le Comunità europee e
ha dato vita alla Cooperazione politica europea.
Con il tempo sempre più Paesi hanno deciso di aderire all’UE. Attualmente sono 27.
L’euro è la valuta ufficiale di 19 dei 27 Paesi membri dell’UE. Questi Paesi
costituiscono la cosiddetta “area dell’euro” o “eurozona” = elemento che rende
più facile viaggiare e confrontare i prezzi e che fluidifica il commercio transfrontaliero
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Con la realizzazione dell’unione economica, sono migliorate le prospettive di
adottare in tutta l’Europa una strategia paneuropea o standardizzata.
La standardizzazione però dipende dal tipo di prodotto:
✅ Nel caso di molti beni industriali,
di beni di consumo durevoli (fotocamere - tostapane - radio…)
e dell’abbigliamento (scarpe Gucci, maglioni Benetton…)
la standardizzazione è possibile.
LA LEGISLAZIONE PRO-CONCORRENZIALE:
L’azione politica può anche tradursi direttamente in legislazione e in direttive meno
formali, che possono incidere profondamente sul modo in cui vengono svolte le
attività economiche.
Una delle principali aree d’azione dei regolatori è garantire che la concorrenza sia
equa e legale e che operi in modo tale che i consumatori e la società in generale ne
traggano vantaggio.
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I destinatari sono i «titolari del trattamento» = chi gestisce le informazioni = privati e
aziende.
I CODICI DI CONDOTTA:
Oltre alle varie leggi in vigore, alcuni settori hanno elaborato codici di condotta per
proteggere gli interessi dei consumatori, a volte anche in risposta alla pressione
politica.
Questi codici sono spesso violati, poiché gli inserzionisti forzano i confini di ciò che
è socialmente accettabile per aumentare il numero di like, di condivisioni e di
commenti sui social media.
I marketing manager devono essere consapevoli dei vincoli che l’ambiente politico e
legale impongono alle loro attività.
Costoro devono valutare in che misura sia necessario influenzare le decisioni
politiche che possono avere un impatto sul business e in quale misura il settore
debba essere autoregolato al fine di mantenere standard elevati di soddisfazione del
cliente.
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temperature globali siano cresciute a un ritmo molto più lento tra il 1998 e il 2013 di
quanto non abbiano fatto negli anni ’90.
Una situazione problematica è registrata in Cina dove, nel primo semestre del 2018,
l’emissione per l’uso del carbone è incrementata del 4%.
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Le opinioni pubbliche mondiali sono sempre più coscienti che l’acqua potrebbe
presto scarseggiare e che quindi debba essere conservata., poiché si stima che
solo l’1% dell’acqua mondiale sia adatto al consumo umano. = importanti
implicazioni per il settore dell’acqua in bottiglia.
Ciò ha indotto una rapida crescita nel settore delle turbine eoliche, che ha avuto due
conseguenze:
1 = le turbine eoliche sono diventate impopolari presso i residenti locali, a causa
delle loro dimensioni e dell’impatto che hanno sul paesaggio.
2= molti parchi eolici sono stati spostati al largo. Si stima che il costo di produzione
dell’elettricità offshore sia tre volte più elevato del suo attuale prezzo all’ingrosso.
4: IMBALLAGGI RICICLABILI E ANTI-SPRECO —> Negli ultimi vent’anni l’attività di
Hewlett Packard ha creato un team il cui compito è di riesaminare come sono fatti i
PC e di progettarli in modo da rendere più semplice il loro smaltimento. Di
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conseguenza gli imballaggi sono stati ridisegnati e le emissioni delle fabbriche
ridotte.
ES: l’industria dei giocattoli è stata criticata per l’uso eccessivo di materie plastiche
e altri prodotti non compatibili con l’ambiente. Di conseguenza alcune startup come
Green Toys e Anamalz hanno adottato un approccio diverso:
Green Toys = crea giocattoli di plastica a partire da bottiglie di latte riciclate e
rivende in confezioni di cartone riciclato. = i prodotti sono realizzati senza BPA
(Biosfenolo A), franati, PVC (polimero del cloruro di vinile) o rivestimenti esterni, e
soddisfano anche gli standard FDA (Food and Drug Administration - agenzia
americana per gli alimenti e i medicinali) per il contatto con gli alimenti.
6: I TEST SUGLI ANIMALI —> Molti nuovi prodotti, per ridurre il rischio che siano nocivi
per l’uomo, vengono testati sugli animali prima della loro
immissione sul mercato = pratica che suscita forte opposizione.
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7: LA RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA —> Emerge il concetto di marketing sociale,
spesso usato per indicare che le attività delle aziende dovrebbero
considerare non solo i bisogni dei clienti ma anche la società nel suo
complesso.
Sulla base di tale scenario si è affermato il concetto di responsabilità sociale.
La responsabilità sociale d’impresa (RSI) o Corporate Social Responsability
(CSR) = termine che descrive una forma di autoregolamentazione esercitata dalle
imprese e basata sul principio etico che una persona o un’organizzazione sono
responsabili del modo in cui le loro azioni influenzano l’ambiente e il pubblico.
I marketing manager devono sempre ricordare che le aziende fanno parte della
società e che a essa devono rispondere delle proprie azioni.
Più recentemente, la definizione è mutata per poter considerare non solo i bisogni
dei consumatori e delle imprese, ma la sostenibilità nel suo complesso. —> Su tale
base Fuller definisce il Green marketing come “Il processo di pianificazione,
implementazione e controllo dello sviluppo, dei prezzi, della promozione e della
distribuzione dei prodotti in modo da soddisfare i seguenti 3 criteri:
1) le esigenze dei clienti sono soddisfatte
2) Gli obiettivi organizzativi sono raggiunti
3) Il processo è compatibile con l’ecosistema.”
Ai nostri giorni si parla di eco-marketing definito come —> “Una componente dei
nuovi approcci di marketing che rifocalizzato, modificano e migliorano la filosofia e la
pratica di marketing esistenti, offrendo una prospettiva notevolmente dissimile.
L’eco-marketing appartiene a un insieme di approcci che cercano di conciliare
l’incompatibilità tra il marketing così come viene praticato attualmente e le realtà
ecologiche e sociali”.
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all’equità sociale e ai diritti umani con maggiore trasparenza e con valori più etici
rispetto al passato.
Da questi sviluppi derivano due risultati:
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può o non può passare dalla società al non profit.
Tali promozioni possono includere degli eventi specifici per aumentare il
supporto alla causa.
Il Cause Related Marketing (CRM) funziona bene quando l’azienda e l’ente non
profit si rivolgono a un pubblico simile.
Obiettivo ultimo del CRM = “To do better by doing well” —> consapevolezza che
non conta solo il risultato per la singola impresa, ma la somma dei risultati che
ciascuno - nella società- riesce a raggiungere.
8: L’ETICA DEL MARKETING —> Con “etica” si intendono i principi morali e i valori che
governano le azioni e le decisioni di un individuo o di un gruppo.
L’etica include i valori che indicano se una condotta è ritenuta giusta o sbagliata.
Molti dilemmi etici sorgono dal conflitto tra i profitti e l’operato delle aziende.
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Le organizzazioni di consumatori possono influenzare profondamente le pratiche di
marketing.
Il movimento dei consumatori non dovrebbe essere considerato come una minaccia
dalle imprese: i marketer dovrebbero considerare le preoccupazioni che esso
esprime come un’opportunità di creare nuovi beni e servizi per soddisfare le
esigenze di segmenti di mercato emergenti.
La velocità con cui la tecnologia può diventare parte della nostra vita è illustrata
dalla rapida penetrazione di applicazioni di software o app = programma per
computer che consente a un utente di eseguire una o più attività correlate.
2.2 Il microambiente
2.2.1 I clienti
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La sfida per l’azienda è quella di identificare le esigenze del mercato a cui non
viene data risposta e ottenere e mantenere una base di clienti.
Ciò implica che l’azienda deve:
—> essere attenta alle esigenze sempre in cambiamento del mercato
—> essere flessibile e adattarsi per sfruttare le opportunità che si presentano
e combattere le minacce potenziali.
2.2.2 I distributori
2.2.3 I fornitori
Il futuro di un’azienda non è influenzato solo dai suoi distributori, ma anche dai suoi
fornitori.
La catena di approvvigionamento può essere molto semplice o molto complessa.
Fornitori potenti possono ricavare redditività da un settore limitando la fornitura di
componenti essenziali facendone lievitare il prezzo.
I fornitori devono attenersi alle regole di sostenibilità, altrimenti una loro deviazione
dalle direttive dell’azienda potrebbe causare un disallineamento (mismatch) tra le
dichiarazioni di sostenibilità dell’azienda e il suo reale comportamento.
2.2.4 I competitor
Per avere successo nel mercato, le aziende devono soddisfare le esigenze dei
clienti ma devono anche ottenere un vantaggio differenziale rispetto ai competitor.
Come visto, tale vantaggio può essere ottenuto assumendo una posizione di
leadership nella fornitura di una qualche forma di valore per il cliente.
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Uno strumento molto utilizzato per analizzare il microambiente è il modello delle
cinque forze di Porter.
Porter si è interessato al motivo per cui alcuni settori sembrano intrinsecamente più
redditizi di altri e ha concluso che l’attrattiva di un settore è funzione di cinque forze:
1) la minaccia di entrata di nuovi competitor
2) la minaccia di sostituti
3) il potere di negoziazione dei fornitori
4) il potere di negoziazione degli acquirenti
5) la rivalità tra i competitor già sul mercato.
Ognuna di queste cinque forze, a sua volta, comprende un certo numero di elementi
che, combinati tra loro, determinano il peso di ciascuna forza.
• La minaccia di nuovi
competitor = Poiché i
nuovi competitor possono
aumentare il livello di
concorrenza in un settore,
essi hanno il potenziale di
ridurne l’attrattiva. La
minaccia di nuovi
competitor dipende dalle barriere all’ingresso. Tra le principali barriere d’accesso:
—> le economie di scala. —> l’accesso alla distribuzione
—> i requisiti di capitale. —> le possibili ritorsioni.
—> i costi del cambiamento
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• Il potere di contrattazione dei fornitori = Il costo delle materie prime e dei
componenti può pesare notevolmente sulla redditività di un’azienda.
Più è elevato il potere di contrattazione dei fornitori, maggiori sono questi costi.
Il potere di contrattazione dei fornitori sarà elevato quando:
—> ci sono molti acquirenti e pochi fornitori dominanti
—> i prodotti offerti sono differenziati e di alto valore
—> i fornitori minacciano di integrarsi a valle nel settore
—> gli acquirenti non minacciano più di integrarsi a monte nella fornitura
—> il settore non è composto da clienti fondamentali per i fornitori
Un’azienda può ridurre il potere di contrattazione dei fornitori cercando nuove fonti
di approvvigionamento, minacciando di integrare il settore della fornitura a monte e
progettando componenti standardizzati in modo che molti fornitori siano in grado di
produrli.
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lavorare a piena capacità.
3—> Il grado di differenziazione: I prodotti di base incoraggiano la rivalità, mentre
i prodotti altamente differenziati, difficili da copiare, sono associati a una rivalità
meno intensa.
4—> I costi di cambiamento: tali costi possono essere alti perché un prodotto è
specializzato, perché il cliente ha investito molte risorse per imparare a usarlo o
ha fatto investimenti su misura che andrebbero persi con altri prodotti e fornitori -
in questi casi la rivalità è ridotta.
5—> Gli obiettivi strategici: quando i competitor perseguono strategie di
costruzione/creazione, la competizione è più intensa rispetto a quando adottano
strategie di mantenimento o di raccolta.
6—> Le barriere all’uscita: quando un attore deve superare alte barriere per
lasciare un settore la rivalità è più intensa rispetto al caso di basse barriere
all’uscita.
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Il monitoraggio dell’ambiente generalmente è condotto dai membri del senior
management team, tuttavia alcune grandi imprese dispongono di un’unità specifica
dedicata a questa attività.
La modalità organizzativa più appropriata dipende dal contesto specifico in cui si
trova un’azienda.
È necessario decidere dopo aver valutato i costi e i benefici di ciascuna alternativa.
Le dimensioni e la redditività dell’azienda e il grado di turbolenza dell’ambiente sono
fattori che influenzano questa
decisione.
La strategia di marketing
dovrebbe riflettere l’ambiente,
anche se ciò implica riorganizzare
le operazioni fin dalle fondamenta.
Le aziende rispondono in vari
modi ai cambiamenti dell’azienda.
2.3.1 Ignoranza
2.3.2 Ritardo
Una volta che ci si rende conto dell’influenza di una determinata forza, la risposta è
di agire, ma in ritardo. Questo può essere il risultato di processi decisionali
burocratici che ostacolano un’azione rapida. La “miopia del marketing” può,
inoltre, rallentare la risposta se la gestione è orientata al prodotto piuttosto che al
cliente. Una 3° fonte di ritardo è la “miopia tecnologica” = avviene quando
un’azienda non riesce a rispondere al cambiamento tecnologico.
La 4° causa di ritardo è il “rifiuto psicologico” dei manager, che vedono il
cambiamento come una minaccia e quindi difendono lo status quo. Questi elementi
contribuiscono pesantemente all’inerzia di un’azienda.
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2.3.3 Taglio dei costi
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