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Governo —> politiche di stabilizzazione per mantenere un controllo sul bilancio statale. Questi
interventi devono tener conto della scelta dell’Italia di far parte dell’UE.
POLITICA MONETARIA = interventi attuati dalla BCE che mirano a regolare la quantità di moneta in
circolazione e assicurare la stabilità dei prezzi.
- espansiva —> aumentare la circolazione monetaria (abbasso tassi interesse e un aumento dei prestiti
effettuati dalle banche, libero denaro nel sistema)
- restrittiva —> diminuire la circolazione monetaria (innalzamento dei tassi interesse e diminuzione dei
prestiti dalle banche)
Strumenti = variazione dei tassi ufficiali di sconto o del coefficiente di riserva obbligatoria (percentuale che le
banche di riservano dai prezzi); operazioni sul mercato aperto.
POLITICA FISCALE / DI BILANCIO = interventi espansivi o restrittivi per far crescere o diminuire la
domanda aggregata attraverso la spesa pubblica e il sistema tributario.
Keynes = sistema economico non si trova sempre in piena occupazione (la produzione effettiva è inferiore a quella
potenziale). Quindi è la domanda a determinare l’offerta.
Se la domanda eccede l’offerta si determina un problema di eccesso di domanda che non è risolvibile perché la
produzione effettiva non può superare quella potenziale. Si genera dunque un gap inflazionistico = pressione
che genera aumento dei prezzi.
(curva di philips —> aumento disoccupazione comporta un decremento di inflazione
okun —> collegamento tra PIL e disoccupazione - crescita del PIL del 2,5% comportava riduzione dell’1% di
disoccupazione).
POLITICHE ANTICICLICHE
OBIETTIVO = ridurre le oscillazione avvicinando la ciclicità al trend (tendenza generale) per evitare continui
sbalzi di occupazione/disoccupazione, aumento/diminuizione del PIL
- POLITICA DELLA SPESA PUBBLICA E FISCALE = adozione della politica di “deficit spending” in
fasi de recessione per recuperare in fasi di espansione
- POLITICA MONETARIA = strumenti monetari con rischio di spinte inflazionistiche /
deflazionistiche
Previsioni congiunturali —> svolte da enti preposti (Istat, Eurostar, FMI…) per raccogliere dati sugli aggregati
economici per poi fornire indicazioni al governo per impostare delle politiche mirate.
In un sistema aperto
—> sostegno alla domanda con la politica di bilancio può comportare tale aumento sulla produzione estera e non
interna
—> un basso tasso di interesse interno fa fuggire capitale all’estero
NELL’UNIONE EUROPEA…
Il trattato di Maastricht ha posto dei VINCOLI nelle politiche economiche degli stati membri con l’adozione
dell’Euro come moneta unica.
1. Politica monetaria —> potere decisionale DALLE Banche centrali nazionali AL SEBC (Sistema europeo
delle Banche centrali - BCE e banche centrali)
BCE = autorità indipendente dai governi nazionali e istituzioni europee che ha come obiettivo la stabilità dei
prezzi, ma ha libera facoltà di scelta negli strumenti da utilizzare per raggiungere l’obiettivo. Organi —> Consiglio
direttivo; Comitato esecutivo.
Banche centrali nazionali —> mantengono i depositi delle banche ordinarie; stampano banconote secondo le
istruzioni del comitato esecutivo; raccolgono statistiche; vigilano sulle banche e sul mercato finanziario del paese
2. Politica di bilancio —> attuata dai governi degli Stati membri, ma nel rispetto dei vincoli del PATTO DI
STABILITÀ E CRESCITA. I vincoli: tendere a un pareggio di bilancio quindi deficit annuo deve essere
consentito entro il 3%, se superato si hanno delle sanzioni pecuniarie.
Il bilancio statale era già presente nell’antichità come strumento di rendicontazione. Nello Stato assoluto
vediamo la coincidenza del patrimonio del sovrano con il patrimonio dello Stato.
- 1215 = MAGNA CHARTA = prima richiesta di controllo da parte dei rappresentanti delle contee
- 1776 = Rivoluzione americana = rivolta verso l’Inghilterra che imponeva il pagamento dei tributi
alle colonie —> “no taxation without representation” = imposte devono essere approvate dal Parlamento
(che rappresenta il popolo); inoltre devono avere fondamento giuridico —> Il popolo ha diritto a
conoscere la situazione finanziaria dello stato = DIRITTO AL BILANCIO per cui il potere esecutivo
agisce solo se approvato dal Parlamento.
- Stato liberale = il bilancio ha un ruolo poco significativo per la mancanza di intervento statale
- Stato sociale = il bilancio comincia ad avere una struttura più complessa —> più trasparenza ai
cittadini
Bilancio dello stato —> natura preventiva e NO consultiva; riguarda i flussi di entrare e spesa.
Ha una FUNZIONE tecnico-contabile = documento contabile che espone in modo ordinato le entrate e le
spese dello Stato;
Ha anche una FUNZIONE politica = determina gli interventi di natura economica sociale
Ha NATURA giuridico-amministrativa = richiede approvazione del Parlamento e attraverso la legge diventa
fonte giuridica degli atti di spesa e prelievi; inoltre il popolo può controllare l’operato del Governo attraverso i
suoi rappresentanti.
- BILANCIO A LEGISLAZIONE VIGENTE = spese e entrate come si presentano in base alla legge in
vigore
- BILANCIO PROGRAMMATO = spese ed entrate in base alle riforme normative che si vogliono
effettuare
- BILANCIO PREVENTIVO DI CASSA = spese erogate e le entrate incassate che si prevedono nel
periodo di riferimento
- BILANCIO DI COMPETENZA = spese e entrate come indipendenti dall’effettivo pagamento o
riscossione
Principi del bilancio
Il bilancio non è solamente uno strumento di controllo sul Governo, ma ha anche ruolo PROGETTUALE in
merito alle misure che si intendono adottare per il benessere sociale. Deve seguire dunque dei principi:
UNIVERSALITÀ = indicare tutte le spese e entrate
INTEGRITÀ = indicazione delle spese e entrate nel loro intero ammontare senza compensazioni
UNITA’ = entrate concorrono ugualmente a tutte le spese senza una destinazione specifica
VERDICITA’ = vietato sovra o sottostimare le spese e le entrate
SPECIALIZZAZIONE = spese e entrate indicate in modo analitico e dettagliato per indicare meglio l’operato
del governo
ANNUALITÀ = redazione è annuale (art.81 cost) —> anno finanziario = periodo di tempo a cui si riferiscono
spese e entrate (anno solare) e l’esercizio finanziario (pagamenti e riscossioni in un determinato periodo)
LE FASI =
1. individuazione costi / benefici diretti (realizzazione opera stessa) e indiretti (altre opere connesse)
2. previsione spese e ricavi anche rispetto a possibili variazioni nel progetto o realizzazione
3. valutazione del tasso di rendimento con l’analisi della ricaduta sociale ed economica del progetto (anche
se conviene rispetto a soluzioni alternative)
Manovra economica
= insieme di documenti e atti normativi attraverso cui lo Stato gestisce annualmente la programmazione
economica e realizza dei programmi e controlli sull’attività economica (stabilito dall’arte.41) —>legge determina
programmi e controllo opportuni poichè l’attività pubblica e privata debba essere indirizzata a fini sociali e
ambientali.
documenti:
- BILANCIO ANNUALE DI PREVISIONE —> svolto pensando a una crescita del paese
- DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA (DEF) —>
predisposto dal Ministero dell’economia e finanze; presentato dal governo al parlamento entro il 10 aprile.
Contiene obiettivi di politica economica previsti dall’UE; previsioni economiche e di finanza per i 3
anni successivi e l’aggiornamento delle previsioni per l’anno in corso;
Può essere modificato adattandolo alla situazione reale e sulla base del PSC.
Entro il 27 settembre viene presentata una nota di aggiornamento del DEF
Si compone di 3 sezioni:
1. programma di stabilità dell’Italia —> come si intende risolvere il debito pubblico
2. analisi della finanza pubblica
3. programma nazionale di riforma —> stato di avanzamento delle riforme
IN ALLEGATO = presentati gli indicatori BES per valutare l’impatto delle politiche economiche sul benessere
sociale
- BILANCIO PLURIENNALE PROGRAMMATICO —> redatto sulla base del DEF;
presentato dal Governo al Parlamento insieme al bilancio annuale di previsione.
Copre un periodo da 3 a 5 anni e traduce in termini finanziari gli obiettivi del DEF per renderli più chiari.
LA GOVERNANCE EUROPEA
Insieme di procedure relative a come vengono esercitati i poteri all’interno dell’Unione.
1997 - Patto di stabilità e crescita —> prevedeva programmi periodici di stabilità presentati dagli Stati e dei
controlli sui bilanci pubblici degli stati membri e sanzioni pecuniarie per coloro inadempienti - gli Stati firmando
questo patto acconsentivano all’aiuto dell’Unione se non riescono a mettere in pari i parametri —> altrimenti
sanzione.
2007 - Trattato sul funzionamento UE —> richiede agli Stati politiche economiche prudenziali vista la
riduzione di crescita del PIL -> sorveglianza da parte del Consiglio europeo che porta le politiche di bilancio
SOTTO il controllo europeo
2012 - fiscal compact = l’impegno da parte degli Stati di inserire nella Costituzione l’OBBLIGO di pareggio di
bilancio. Impegno NON vincolante perché tiene conto delle problematiche economiche reali di ogni paese e in
caso di recessione è possibile utilizzare la clausola di salvaguardia che consente l’utilizzo discrezionale della
politica di bilancio.
Le capacità degli Stati di far fronte ai propri impegni finanziari viene misurata da alcune società private
attraverso un RATING - punteggio AAA o BBB
L’alto debito ricade sul mercato finanziario per cui i titoli emessi dallo Stato vengono considerati poco sicuri e
quindi richiedono un tasso di interesse maggiore —> SPREAD = differenza tra i rendimenti dei titoli di Stato di
2 stati diversi
Il coordinamento delle politiche economiche e la vigilanza preventiva deve essere effettuata nel SEMESTRE
EUROPEO = periodo dove si concentrano i tempi e i modi di programmazione economica in modo che alla
redazione del bilancio i vari Stati abbiano già ottenuto la valutazione e l’approvazione in sede europea.
Gli obiettivi sono = garantire sostenibilità delle finanze pubbliche relative al PSC, promuovere la
crescita economica e prevenire gli squilibri interni all’Unione.
Istituzione presso le Camere di un ORGANISMO INDIPENDENTE per l’analisi e la verifica della situazione
finanziaria pubblica e osservazione del bilancio.
Istituzione di un FONDO STRAORDINARIO di intervento statale solamente in caso di eventi eccezionali —>
in modo da assicurare le prestazioni essenziali (diritti civili e sociali)
RECOVERY FUND
Recovery Fund = Fondo di recupero = enorme piano di aiuti finanziari che l’UE è riuscita a mettere in opera
alla fine del 2020 —> pensato per far fronte alle ricadute del PIL che hanno colpito le economie mondiali e
l’Europa e dunque, per sostenere e aiutare gli stati membri.
NEXT GENERATION EU = VERO NOME DEL RECOVERY FUND —> piano di investimenti in debito comune
a tutti gli stati europei di circa 750 miliardi di euro.
Prevede 3 capitoli di investimento e relative azioni di sviluppo:
- sostegno dell’economia
- rilancio della crescita e dell’innovazione
- sostegno agli investimenti delle imprese e cittadini
Il RECOVERY PLAN = utilizzato per descrivere i piani finanziari e di investimento: programma di investimento
—> deve essere presentato da ogni Stato all’Unione per ottenere la sua quota.
Per effettuare gli obiettivi del NGEU —> strumenti attuativi tra cui il Recovery and Resilience Facility =
PNRR (italiano): Piano di Ripresa e Resilienza = piano italiano per la richiesta di fondi.
All’Italia dovrebbero arrivare circa 81 miliardi a fondo perduto e 127 miliardi di prestiti. NON SI PUO
INVESTIRE RISORSE CHE NON PREVEDONO UNA RICADUTA POSITIVA O UN MIGLIORAMENTO IN
AMBITO TECNOLOGICO E SOSTENIBILE.