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diritto internazionale

insieme delle norme che regolano la relazione tra gli stati, non c’è un’autorità centrale.
Pubblico: tra gli stati; Privato: cittadino e stato straniero
Consuetudini: comportamenti per regolare i rapporti con gli stati, sono obbligatorie
Attività diplomatica: rapporto tra stato e stato ospitante
Trattati internazionali: accordi tra stati. Bilaterali o multilaterali.

Organizzazioni internazionali: ONU (51 paesi) per la pace e sicurezza.


Organi: assemblea generale (rappresentanti degli stati, per questioni globali), consiglio di sicurezza (organo
decisionale) CEDU (47 stati, rispetto dei diritti dell’uomo) corte internazionale di giustizia (per le controversie)
consiglio eco-sociale (sviluppo economico). FAO protezione dell’ambiente e condizioni di nutrizione. OMS sanità.
UNICEF diritti dei minori. ILO si occupa del lavoro. NATO organizzazione militare.

G8: 7 paesi più industrializzati del mondo occidentale + la Russia, si occupa di problemi mondiali.
G20: rappresentanti dell’UE che si occupano di stabilizzare l’economia.
WTO organizzazione del commercio, vigilare i commerci.

origini UE: Schuman propose l’istituzione della CECA. 1957 viene istituita la CEE e l’EURATOM (per l’energia
nucleare). 1968 MEC (mercato comune europeo). 1979 Parlamento e SME. 1986 atto unico europeo (libertà di
circolazione…). 1992 Trattato di Maastricht (nasce l’UE). ‘93 UEM sostituisce sme.

Organi UE
consiglio dell’UE (governo) organo decisionale, i voti per alcune decisioni vengono calcolati in base all’importanza
demografica. commissione europea potere esecutivo, predispongono il bilancio, iniziativa legislativa. parlamento
europeo indirizzo politico, eletto cittadini europei, funzione legislativa. consiglio europeo ha un ruolo preparatorio per
le decisioni del consiglio dei ministri. corte di giustizia organo giudiziario, rispetto del diritto. corte dei conti, comitato
delle regioni, banca europea per gli investimenti, BCE.

sistema tributario
Italia, sistema economico misto, sia iniziativa privata che intervento dello stato. Funzioni dello stato:1. allocativa 2.
distributiva 3. stabilizzazione 4. sviluppo e contributo al reddito nazionale.
spese pubbliche per soddisfare i bisogni della collettività: amministrative, produttive, sociali, di acquisto.
il sistema tributario è l’insieme delle entrate dello stato prelevate ai cittadini per l’esercizio dei servizi pubblici.
imposte prelievo per le spese pubbliche e i servizi, obbligatorie, dirette che colpiscono direttamente il reddito,
indirette colpiscono la ricchezza nel momento in cui viene spesa. Possono essere fisse, proporzionali, progressive o
regressive. IRPEF, IVA TARI. tasse da pagare quando si richiede un servizio speciale. amministrative, giudiziarie.
contributi prelievi obbligatori per chi riceve un vantaggio.
pressione tributaria aumentare dei tributi pagati, pressione finanziaria in rapporto al PIL, pressione fiscale in base ai
contributi.
curva di laffer: la pressione fiscale troppo alta è dannosa perchè i contribuenti tendono a evadere il fisco.

fallimenti del mercato e dello stato


Pareto, dimostra che la ricchezza è nelle mani di pochi, la produzione deve essere maggiore della popolazione. ottimo
paretiano redistribuzione delle risorse quando non è possibile aumentare il benessere di uno senza peggiorare quello
degli altri.
Fallimento del mercato: quando non c’è la massima efficienza e manca la concorrenza perfetta.
asimmetria informativa: nel contratto una parte ha più informazioni dell’altra (ex ante o ex post).
fallimento dello stato: è influenzato dalle lobby (gruppo di persone che pur non possedendo potere politico, è in
grado di influenzare chi lo possiede) che mettono in atto la corruzione.

politica economica
interventi dello stato per raggiungere gli obiettivi attraverso la politica monetaria e finanziaria.
la politica monetaria serve per regolare la quantità di moneta sul mercato (restrittiva e espansiva). (BCE)
politica fiscale: per far crescere la domanda globale, reddito e occupazione.
politica dei redditi: per l’inflazione, politica industriale.
ciclo economico: alternarsi di fasi di espansione, crisi, depressione e ripresa.
politiche anticicliche: attenuare le onde del ciclo economico, 3 tipi:
politica della spesa pubblica, politica monetaria e creditizia, politica fiscale.

bilancio dello Stato


É un documento contabile in cui sono indicate le entrate e le spese di un determinato periodo di tempo.
Funzioni: tecnico-contabile, giuridico amministrativa, politica. Ruolo progettuale e deve essere approvato dal
Parlamento. Segue dei principi fondamentali: universalità, integrità, veridicità, specializzazione, pubblicità,
annualità.
L'anno finanziario è il periodo di tempo a cui si riferisce il bilancio, esercizio finanziario sono le operazioni
realizzate.
Manovra economica: insieme degli atti normativi attraverso i quali lo stato fa la programmazione economica
DEF: documento per l’economia e finanza, indica gli obiettivi per l’anno successivo.
Organizzato in 3 sezioni: programma di stabilità dell’Italia, analisi della finanza pubblica, programma nazionale di
riforma.

politica di bilancio e debito pubblico


interventi per raggiungere gli obiettivi, qualitativo. manovre di bilancio, quantitative.
L’art 81 prevede il pareggio di bilancio. Teorema del pareggio di bilancio: l’aumento della spesa pubblica provoca
l’aumento della tassazione e del prodotto nazionale. il fiscal compact è un accordo con cui tutti i paesi dell’area euro
hanno l’obbligo di pareggio di bilancio, con alcune eccezioni.
tipi di bilancio: preventivo e consuntivo, programmatico, preventivo di cassa, preventivo di competenza.
iter di approvazione: il governo presenta il disegno di legge al Parlamento, viene visionato e passato al Senato. Il
documento di bilancio viene presentato alla commissione europea, il parlamento europeo approva il bilancio con
una legge ordinaria.

commercio internazionale
scambi di beni tra soggetti residenti in stati diversi.
le teorie: mercantilista: favorire incremento demografico per migliorare la situazione economica, aumento delle
esportazioni. Hume: esportare in grandi quantità svaluta la moneta. Smith: favorisce il libero scambio, se un bene di
un altro paese costa di meno che produrlo allora si può esportare. Ricardo: differenza dei costi comparati. Critiche
alla teoria dei c. comparati: suppone la costanza dei costi di produzione e il modello prescinde dalla moneta.
Heckscher e Ohlin: ai paesi conviene specializzarsi nei settori con più risorse. libero scambio: libertà di importare e
esportare. Protezionismo: vuole tutelare l’indipendenza produttiva nazionale.
bilancia dei pagamenti: registra i valori delle transazioni annuali relativi a beni, servizi e titoli.
saldo globale: differenza tra voci attive e le voci passive. la situazione ideale è quella di pareggio.

globalizzazione
formazione di un unico mercato globale.
Si può fare ricorso alla lex mercatoria, diritto sovranazionale applicato dai privati.
contratti internazionali: 1. presentata una lettera di intenti con le obbligazioni reciproche 2. conclusione del
contratto 3. proposta contrattuale 4. accettazione della controparte. Ricorso all’arbitrato.
Comporta la crescita economica, rafforza principi democratici, sviluppo attività industriale, incremento del lavoro
minorile cambiamenti climatici.
Multinazionali: imprese che possiedono all’estero almeno ¼ dei propri investimenti. Le multinazionali agiscono a
danno delle imprese più piccole (oligopolio).
Joint venture: contratto con cui più imprese collaborano nella realizzazione di un piano di investimenti.

sviluppo economico e crescita sostenibile


Sviluppo: capacità di crescere indipendentemente dallo sfruttamento delle risorse
Crescita economica (PIL) crescita economica senza migliorare le condizioni di vita.
Teoria mercantilista: lo sviluppo umano è l’arricchimento dei ceti commerciali e dello stato.
Teoria classica: Smith identifica i fattori che determinano lo sviluppo economico nell’accumulazione di capitale e
l’aumento della produttività del lavoro, secondo la divisione del lavoro. Secondo Ricardo è il tasso di profitto a
determinare la crescita, se questo è alto è possibile reinvestire i profitti per creare nuovo capitale, Ricardo era però
pessimista e stimò un rendimento decrescente dell’agricoltura, per colpa di fattori naturali. Infine Malthus pensa che
la domanda globale non possa assorbire l’offerta per cui è necessario stimolare i consumi delle classi non produttive.
Marx: investimenti cresciuti di più della forza lavoro
Teoria di Lewis: all’economia dei paesi arretrati servirebbe un fattore innovativo.

circolo vizioso della povertà


No investimenti e no capitali; non cresce la capacità produttiva; aumento della popolazione; scarsa occupazione; no
risparmi (si ritorna alla 1)
Misurazione dello sviluppo: usa indicatori come distribuzione del reddito, servizi sociali, grado di istruzione, tempo
libero, processo tecnologico. ISU (indice di sviluppo umano) standard raggiunti in alcune dimensioni dello
sviluppo.
Sviluppo sostenibile: un modello di sviluppo che non compromette le generazione presenti e future.
Strategie: contenimento dei consumi, cambiamento delle tecnologie produttive, applicazione tassi ambientali,
intervento dello stato.

rapporti monetari tra gli stati


cambio: prezzo relativo di una valuta in termini di un’altra, espresso in due modi: certo per incerto, incerto per
certo.
Il valore del tasso dipende dalla domanda e dall’offerta di valuta estera, la domanda e l’offerta di valuta si incontrano
nel prezzo di equilibrio della valuta estera.
le oscillazioni del cambio favoriscono la speculazione, il mercato valutario è soggetto a controlli.

regimi di cambio
cambi fissi: parità tra le diverse valute
cambi flessibili: in base alla domanda e all’offerta
cambi amministrati: intervengono le banche centrali
il regime si sceglie in base al fatto che non possono coesistere contemporaneamente 3 fattori: libertà di movimenti di
capitale, autonomia della politica economica, stabilità del tasso di cambio.
dal 1946 opera il FMI (fondo monetario internazionale) fondo finanziario per i paesi membri in difficoltà.

sistema monetario europeo


Il trattato di Maastricht sancì il superamento dello SME e l’adozione dell’Euro.
vantaggi: mercato, l'eliminazione delle commissioni sui cambi, sviluppo della competitività delle imprese.
svantaggi: perdita della sovranità monetaria dello stato, perdita della possibilità di fare svalutazioni competitive.
ci furono diverse crisi come quella dei debiti sovrani (2008) e del 2011 che colpì gli stati mediterranei con
speculazioni al ribasso.

BCE
stabilisce il tasso di interesse.
consiglio direttivo: organo principale, composto da 26 rappresentanti.
comitato esecutivo: attua la politica monetaria e gestisce gli affari correnti.
consiglio generale: riunisce i governatori delle banche nazionali
consiglio di vigilanza: vigila le banche più grandi di interesse europeo.

politiche economiche
Quantitative easing: politica monetaria espansiva della BCE attuata nel 2012 realizzata mediante l’abbassamento
dei tassi di interesse e l’acquisto di titoli da parte della BCE, dal 2021 venne sostituita da una politica restrittiva a
causa dell’alta inflazione.
Tapering: politica progressiva di riduzione dell’offerta di moneta attraverso la diminuzione dell’acquisto dei titoli
capital key: acquisto proporzionale dei titoli dei vari stati in relazione al valore del capitale investito nella BCE.
Bail-in: le perdite delle banche che in prima battuta ricadono sugli azionisti.

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