Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Marco Santangeli
Indice generale
1. L’attività finanziaria: definizione e caratteristiche.......................................................................................2
2. Evoluzione dell’Attività Finanziaria: dalla Finanza Neutrale alla Finanza Funzionale...............................3
2.1 Finanza Neutrale.....................................................................................................................................4
2.2 Finanza Funzionale.................................................................................................................................5
2.2.1 Fase di recessione – Politica Fiscale espansiva.............................................................................6
2.2.2 Fase di eccessiva espansione – Politica Fiscale restrittiva.............................................................7
2.2.3 Il nuovo ruolo interventista dello Stato – Sistema ad Economia Mista.........................................8
2.2.4 Obbiettivi dell’Attività Finanziaria nella Finanza Funzionale.......................................................9
2.2.5 Teorie di Bilancio nella Finanza Funzionale................................................................................10
2.2.5.1 Nuove Teorie di Bilancio e il problema del pareggio...........................................................11
2.2.6 La Politica Monetaria...................................................................................................................12
2.2.6.1 Gli strumenti della Politica Monetaria.................................................................................13
2.2.6.2 Confronto tra Politica Monetaria e Politica Fiscale.............................................................14
2.2.6.3 I difetti della Politica Monetaria..........................................................................................14
3. I soggetti dell’attività finanziaria...............................................................................................................15
3.1 Imprese Pubbliche: motivazione..........................................................................................................17
3.2 Imprese Pubbliche: Forme Giuridiche..................................................................................................18
3.3 Imprese pubbliche: crisi e privatizzazioni............................................................................................18
4. Strumenti dell’attività finanziaria: la spesa pubblica.................................................................................20
4.1 Classificazioni della spesa pubblica.....................................................................................................21
4.2 Effetti positivi della spesa pubblica......................................................................................................22
4.3 Effetti negativi della spesa pubblica.....................................................................................................22
4.4 Entrate pubbliche in generale...............................................................................................................23
5. Documenti dell'attività finanziaria.............................................................................................................24
5.1 Procedura dell’approvazione del bilancio............................................................................................25
I
Appunti Economia Politica V AFM - 1. L’attività finanziaria: definizione e caratteristiche
1
Appunti Economia Politica V AFM - 2. Evoluzione dell’Attività Finanziaria: dalla Finanza Neutrale alla
Finanza Funzionale
Situazione Teoria economica Ruolo dello Stato Obbiettivi dello Teorie di bilancio
economica Stato
1700-1800 Teoria Liberista di Ruolo neutrale: Obbiettivi istituzio- Pareggio annuale.
un forte sviluppo Adam Smith e di non doveva interve- nali:
economico. Jean-Baptiste Say: nire nel sistema • ordine.
• Mano invisibile. • giustizia.
• Teorema della • difesa.
ragnatela. Stato guardiano.
• Egoismo beni- Stato di polizia.
gno. Stato minimale
• Legge degli
sbocchi “l’offerta
crea la doman-
da”.
1929 La Grande Teoria di John M. Interventista • Stabilizzazione • Bilancio funzio-
Crisi (crisi da so- Keynes. • Sistema ad eco- del ciclo econo- nale.
vrapproduzione) • Fluttuazioni ci- nomia mista (art. mico. • Bilancio ciclico.
Crollo della borsa di cliche. 41 cost.). • Sviluppo econo- • Doppio bilan-
Wall Street. • Politica fiscale. Lo stato deve inter- mico. cio.
• Deficit spend- venire in maniera • Ridistribuzione • Teorema di
ing. anticongiunturale della ricchezza. Haavelmo.
attraverso la politica • Benessere della • Pareggio di bi-
fiscale. collettività lancio (modifiche
all’ART. 81.
COST.1).
Tabella 1: Evoluzione dell’attività finanziaria: dalla finanza neutrale alla finanza funzionale.
1 ART. 81. — Lo Stato assicura l’equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi
favorevoli del ciclo economico.
Il ricorso all’indebitamento è consentito solo al fine di considerare gli effetti del ciclo economico e, previa autorizzazione delle Camere adottata
a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti, al verificarsi di eventi eccezionali.
Ogni legge che importi nuovi o maggiori oneri provvede ai mezzi per farvi fronte.
Le Camere ogni anno approvano con legge il bilancio e il rendiconto consuntivo presentati dal Governo.
L’esercizio provvisorio del bilancio non può essere concesso se non per legge e per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi.
Il contenuto della legge di bilancio, le norme fondamentali e i criteri volti ad assicurare l’equilibrio tra le entrate e le spese dei bilanci e la
sostenibilità del debito del complesso delle pubbliche amministrazioni sono stabiliti con legge approvata a maggioranza assoluta dei
componenti di ciascuna Camera, nel rispetto dei principi definiti con legge costituzionale.
2
Appunti Economia Politica V AFM - 2. Evoluzione dell’Attività Finanziaria: dalla Finanza Neutrale alla
Finanza Funzionale
3
Appunti Economia Politica V AFM - 2. Evoluzione dell’Attività Finanziaria: dalla Finanza Neutrale alla
Finanza Funzionale
4
Appunti Economia Politica V AFM - 2. Evoluzione dell’Attività Finanziaria: dalla Finanza Neutrale alla
Finanza Funzionale
5
Appunti Economia Politica V AFM - 2. Evoluzione dell’Attività Finanziaria: dalla Finanza Neutrale alla
Finanza Funzionale
6
Appunti Economia Politica V AFM - 2. Evoluzione dell’Attività Finanziaria: dalla Finanza Neutrale alla
Finanza Funzionale
2 ART. 3. COST. — Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di
razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza
dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori
all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
3 ART. 24. COST. COMMA 3. — Sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davanti ad
ogni giurisdizione.
4 ART. 41. COST. — L’iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e
coordinata a fini sociali.
7
Appunti Economia Politica V AFM - 2. Evoluzione dell’Attività Finanziaria: dalla Finanza Neutrale alla
Finanza Funzionale
8
Appunti Economia Politica V AFM - 2. Evoluzione dell’Attività Finanziaria: dalla Finanza Neutrale alla
Finanza Funzionale
9
Appunti Economia Politica V AFM - 2. Evoluzione dell’Attività Finanziaria: dalla Finanza Neutrale alla
Finanza Funzionale
Nel 2012 la situazione dei mercati finanziari era talmente grave che venne stipulato un nuovo patto fiscale
(Fiscal Compact) con cui i Paesi più gravemente compromessi (Italia, Grecia, Spagna e Portogallo) si
impegnavano a non effettuare più deficit di bilancio per il futuro.
Per l’Italia questo impegno è stato inserito addirittura nella Costituzione, attraverso una modifica dell’ART.
81. COST. che:
• al primo comma, stabilisce “Lo Stato assicura l’equilibrio tra le entrate e le spese del proprio
bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico.”;
• nel secondo comma “Il ricorso all’indebitamento è consentito solo al fine di considerare gli effetti
del ciclo economico e, previa autorizzazione delle Camere adottata a maggioranza assoluta dei
rispettivi componenti, al verificarsi di eventi eccezionali.”.
In sostanza sembrerebbe che l’ART. 81. segua la Teoria del Bilancio Ciclico.
10
Appunti Economia Politica V AFM - 2. Evoluzione dell’Attività Finanziaria: dalla Finanza Neutrale alla
Finanza Funzionale
Figura 6: S.E.B.C.
La teoria Keynesiana considera molto importante la politica fiscale, come strumento necessario a
stabilizzare il ciclo economico.
7 ART. 11. — L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie
internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la
pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
13
Appunti Economia Politica V AFM - 3. I soggetti dell’attività finanziaria
distinguere chi utilizza e chi non utilizza il servizio e senza che sia possibile accertare la quantità
goduta da ciascuno, per esempio: le strade aperte al pubblico transito, l’illuminazione pubblica, il
servizio di ordine pubblico.
Questi servizi non rispondono alla logica del mercato e si dice che c’è il così detto “fallimento del
mercato”. Essi, infatti, sono indivisibili perché non si può escludere chi non ha fatto richiesta del
servizio; sono anche servizi a domanda non individualizzatile perché non si può accertare la
quantità goduta da ciascuno. Per questi motivi i servizi generali vengono erogati in modo coattivo e
devono essere finanziati da tutti attraverso il pagamento delle imposte, cioè il tributo più coattivo
che si paga, appunto, anche quando il servizio non è richiesto ed anche quando il servizio non da al
contribuente un vantaggio particolare.
• Servizi Misti
Sono dei servizi vendibili sul mercato; essi sono divisibili perché possono essere forniti a chi li
richiede e si può escludere chi non li richiede; sono servizi a domanda individualizzabile perché è
possibile conosce la quantità goduta da ciascuno. Tuttavia questi servizi, oltre a dare vantaggio a chi
li richiede e li paga, danno vantaggio anche all’intera collettività (così detto effetto di esternalità).
Per questo motivo non è giusto che sia soltanto l’utente a pagare il servizio, perché una parte del
costo deve essere addebitata anche alla collettività che comunque se ne avvantaggia. Ecco perché lo
stato e gli enti pubblici devono usare il potere coattivo per erogare anche questo tipo di servizi:
◦ faranno pagare all’utente che richiede il servizio e se ne avvantaggia un tributo che si chiama
tassa (che non copre l’intero costo);
◦ faranno pagare alla collettività, attraverso le imposte, la restante parte del costo.
• Servizi Speciali
Sono servizi divisibili e a domanda individualizzabile, per cui sono vendibili, non hanno effetto
di esternalità.
Di conseguenza non è necessario che lo Stato faccia uso del potere coattivo e può comportarsi in
maniera paritaria rispetto ai soggetti privati, come un qualsiasi altro imprenditore e copra il costo di
tali servizi tramite i prezzi. Allora perché lo Stato non lascia questi servizi al privato? [vedi pag. 17 ,”
3.1 Imprese Pubbliche: motivazione”]
Lo Stato comunque sia applica diversi tipi di prezzi a diversi seconda dei soggetti:
◦ prezzo privato: si forma liberamente sul mercato dall’incontro tra domanda e offerta;
◦ prezzo quasi privato: si forma sul mercato dall’incontro tra domanda e offerta, ma l’offerta non
è completamente libera perché è fatta dallo Stato e deve tener conto dell’interesse pubblico. Ad
esempio ciò accade per il legname delle foreste demaniali, in quanto lo Stato nel tagliare il
legname non si basa sul prezzo di mercato e sulla conseguente convenienza o meno, ma si basa
soltanto sulla necessità della collettività;
◦ prezzo pubblico o tariffa: si ha quando lo Stato oppure un ente pubblico tende a coprire i costi
del servizio con i ricavi e non si pone l’obiettivo del profitto.
Per erogare il servizio alle categorie meno abbienti si possono applicare dei prezzi inferiori del
costo, ma è necessario applicare dei prezzi superiori al costo nei confronti di altri soggetti (più
abbienti), al fine di pareggiare costi e ricavi totali: si parla in tal caso di tariffe differenziate;
◦ prezzo politico: è un prezzo inferiore al costo in quanto il soggetto è disposto anche a subire
delle perdite per erogare il servizio a prezzi vantaggiosi per alcune categorie di utenti. È molto
15
Appunti Economia Politica V AFM - 3. I soggetti dell’attività finanziaria
simile alla tassa ma se ne distingue perché la richiesta del servizio da parte dell’utente è del tutto
libera, mentre per i servizi finanziari con le tasse la domanda da parte dell’utente è in molti casi
obbligata.
8 A fini di utilità generale la legge può riservare originariamente (fin dall’inizio) o trasferire, mediante espropriazione e salvo
indennizzo, allo Stato, ad enti pubblici o a comunità di lavoratori o di utenti determinate imprese o categorie di imprese, che si
riferiscano a servizi pubblici essenziali o a fonti di energia o a situazioni di monopolio ed abbiano carattere di preminente
interesse generale (ART. 43 COST. https://www.brocardi.it/costituzione/parte-i/titolo-iii/art43.html)
9 Ciò è avvenuto principalmente con l’I.R.I. (Istituto per la Ricostruzione Industriale) ente creato nel 1932, dopo la grande crisi
del 1929 allo scopo di acquistare azioni delle società che rischiavano di fallire a seguito della recessione economica. L’I.R.I. è
notevolmente cresciuta nel tempo, acquistando partecipazioni di società in diversi settori economici ed operando come una
holding cioè come una società di gestione delle partecipazioni statali, per organizzare tali partecipazioni, vennero create delle
sub-holding, ciascuna con il compito di gestire le partecipazioni statali di determinati settori (es. Finsider (settore siderurgico),
Fincantieri (settore cantieristico), Finmeccanica (settore meccanica, ecc…).
10 Per questo ultimo settore è stato istituito l’E.N.I. (Ente Nazionale Idrocarburi) che è stato attualmente privatizzato.
16
Appunti Economia Politica V AFM - 3. I soggetti dell’attività finanziaria
11 Un esempio di ente pubblico economico erano l'Ente Ferrovie dello Stato, l' ENEL, l'Ente Poste Italiane, l'IRI, l'ENI prima
della loro trasformazione in SPA.
17
Appunti Economia Politica V AFM - 3. I soggetti dell’attività finanziaria
Prima fase: l’impresa è stata trasformata da azienda autonoma o ente pubblico economico in società
per azioni ed il fondo di dotazione (patrimonio della società) si è trasformato in capitale sociale.
Seconda fase: le imprese vengono cedute con varie modalità: integralmente se lo Stato non è più
interessato all’impresa; in parte se vuole continuare a controllare la società, ed in tal caso, può
vendere solo una quota di minoranza a grossi gruppi finanziari e industriali (a volte si riserva anche
la possibilità di veto su questioni strategiche, cioè la “quota d’oro” o “golden share”); oppure al
contrario, può riservarsi una quota di minoranza ma vendendo piccoli pacchetti azionari a tanti
piccoli risparmiatori che non sono interessati alla gestione ma solo agli utili (azionariato diffuso).
18
Appunti Economia Politica V AFM - 4. Strumenti dell’attività finanziaria: la spesa pubblica
12 Funzione di Indirizzo Politico: consiste nella scelta degli obiettivi che lo Stato intende raggiungere. Tale funzione spetta al
Governo, il quale definisce gli obiettivi del proprio programma. È necessario, però, anche l’intervento del Parlamento che
deve dare la fiducia al programma, altrimenti il Governo deve dimettersi (Sistema Parlamentare).
19
Appunti Economia Politica V AFM - 4. Strumenti dell’attività finanziaria: la spesa pubblica
20
Appunti Economia Politica V AFM - 4. Strumenti dell’attività finanziaria: la spesa pubblica
13 Componenti della domanda globale: consumi delle famiglie (C), spesa pubblica (G) e investimenti delle imprese (I).
21
Appunti Economia Politica V AFM - 4. Strumenti dell’attività finanziaria: la spesa pubblica
22
Appunti Economia Politica V AFM - 5. Documenti dell'attività finanziaria
1. Il Governo presenta questi documenti come disegni di legge che vengono poi discussi ed approvati
dal Parlamento;
2. Il disegno di legge di bilancio viene presentato dal Governo al Parlamento entro il 15 ottobre
dell’anno precedente a quello cui si riferisce, insieme alla legge di stabilità;
3. In Parlamento si apre la cosiddetta “sessione di bilancio” per dare priorità alla discussione ed
approvazione dei provvedimenti economico-finanziari:
• l’approvazione di essi deve avvenire entro il 31 dicembre al fine di autorizzare il Governo a
gestire le entrate e le spese secondo quanto previsto nel bilancio;
▪ se l’approvazione non dovesse avvenire entro il 31 dicembre, per evitare che l’attività del
Governo rimanga bloccata, si ricorre all’esercizio provvisorio che il Parlamento può
concedere per legge e per un periodo massimo di quattro mesi, come prevede l’ART. 81
COST..
[…] L'esercizio provvisorio del bilancio non può essere concesso se non per legge e per
periodi non superiori complessivamente a quattro mesi. [...]”
Testo 2: Quinto comma ART. 81 COST.
▪ Durante l’esercizio provvisorio il Governo può gestire le entrate e le spese del bilancio, anche
1
se non ancora approvato, nei limiti di per ogni mese di esercizio provvisorio autorizzato.
12
Per quanto riguarda il bilancio dello Stato c’è stata una recente modifica dell’ART. 81 della Costituzione
attuata con la legge costituzionale 20 aprile 2012, n.1: Introduzione del principio del pareggio di bilancio
nella Carta Costituzionale.
Il primo comma stabilisce:
Lo Stato assicura l'equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi
avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico. [...]
Testo 3: Testo 2: Primo comma ART. 81 COST.
[…] Il ricorso all'indebitamento è consentito solo al fine di considerare gli effetti del ciclo economico e,
previa autorizzazione delle Camere adottata a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti, al
verificarsi di eventi eccezionali. […]
Testo 4: Secondso comma ART. 81 COST.
24
Appunti Economia Politica V AFM - 5. Documenti dell'attività finanziaria
Questa modifica della Costituzione è stata approvata da entrambe le Camere nella seconda votazione con
maggioranza qualificata (⅔ dei componenti) tale da escludere il ricorso al referendum confermativo, come
prevede l’ART. 138 COST. e quindi non è stato possibile, come invece sarebbe stato auspicabile,
l’intervento del popolo su un tema così delicato.
Questa modifica della Costituzione dimostra come sia limitata oggi la sovranità dello Stato per effetto
dell’adesione dell’Italia ai trattati internazionali. Infatti la modifica si è resa necessaria in seguito
all’impegno che il nostro Paese ha assunto in sede europea con il Trattato di stabilità, coordinamento e
governance nell’Unione economica e monetaria del 30 gennaio 2012.
Nell’ambito di tale accordo è stato approvato uno specifico Patto fiscale, più noto come Fiscal compact che
prevede un inasprimento delle misure di contenimento del disavanzo (che d’ ora in poi dovrà mantenersi
entro lo 0,5% del PIL) con deviazioni possibili solo in circostanze eccezionali.
Per rendere vincolante tale impegno il Fiscal compact impone agli Stati che le regole del pareggio di
bilancio abbiano “effetto nelle legislazione nazionali delle Parti contraenti al massimo entro un anno
dall’entrata in vigore del Trattato attraverso previsioni con forza vincolante e di carattere permanente,
preferibilmente costituzionale”.
L’Italia, trovandosi in una difficile situazione economico-finanziaria, per dimostrare all’Europa la propria
volontà di risanamento dei conti pubblici ha aderito immediatamente all’impegno approvando a larga
maggioranza la “costituzionalizzazione del pareggio di bilancio”.
Si tratta comunque di una scelta molto criticata, anche da economisti e da alcuni premi Nobel
dell’Economia. In realtà sembrerebbe sfumare la possibilità di una qualsiasi politica economica basata
sull’indebitamento (il deficit spending Keynesiano). Ma l’ attuale situazione di emergenza sanitaria dovuta
alla pandemia da coronavirus ha dimostrato che eventi eccezionali possono sempre accadere e vanificare
tutti gli impegni di risanamento dei debiti da parte degli Stati.
25
i Link S.E.B.C.:
Borsa Italiana - Glossario finanziario - Sistema Europeo delle Banche Centrali:
https://www.borsaitaliana.it/borsa/glossario/sistema-europeo-delle-banche-centrali.html