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PROGRESSIVITA’ E

RIFORMA FISCALE
Giorgia D’Alessandro
Lorenzo Gallina
Filippo Quagliarini
Art. 53 della Costituzione italiana:
“Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione
della loro capacità contributiva.
Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.”

Articolo 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo,
sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento
dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Articolo 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza
distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni
personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale,
che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno
sviluppo della persona umana(…).
 È importante comunque ribadire che, se nella Costituzione si è voluto inserire
il sacrosanto principio della progressività delle imposte, è perché il sistema
delle imposte e dei trasferimenti gioca un ruolo cruciale nella redistribuzione
dei redditi, della ricchezza e nella riduzione delle disuguaglianze.

Che cos’è il principio di


progressività?
È il principio secondo il quale
l’aliquota di imposizione deve
crescere in modo più che
proporzionale rispetto al reddito.
Dunque, il sacrificio richiesto ai
più ricchi deve essere più alto di
quello richiesto ai poveri.
L’Italia è il secondo paese in Europa quanto a disuguaglianze e a
distribuzione di redditi e di ricchezza. Oltre al fatto che il divario tra
generazioni si va sempre più accentuando con lo spostamento della
ricchezza verso la popolazione più anziana.

Ma come funziona la redistribuzione?

 Un sistema che prevede di


aumentare proporzionalmente
l’imposta all’aumentare del
reddito, prende di più a chi ha
di più; allo stesso tempo, lo
stato sociale redistribuisce
queste risorse tramite benefici
monetari, come le pensioni,
ma anche con l’erogazione
gratuita di servizi pubblici.
CHE COS’E’ L’IRPEF?
“L’imposta sul reddito delle persone fisiche, abbreviata con
l’acronimo IRPEF, è un’imposta diretta, personale, progressiva
e generale, in vigore nella Repubblica Italiana. Essa è oggi
regolata dal testo unico delle imposte sui redditi, emanato
con DPR 22 dicembre 1986 n. 917.”
L’Irpef è un’imposta:
- diretta;
- personale;
- progressiva;
- generale.
Le origini della riforma

 Entra in vigore con la Riforma del


’71-’74 ad opera della Commissione
Cosciani.
 La base imponibile è basata sul
reddito con l’applicazione di aliquote
marginali legali fortemente crescenti
all’aumentare degli Scaglione
(originariamente 32).
 L’aumento delle dichiarazioni
all’amministrazione finanziaria è fin
da subito estremamente significativo
e crescente nel tempo.
L’IRPEF negli anni
Cambiamenti dal 1974 Il risultato

 Aumento dell’erosione dovuta Rispetto alla struttura degli


all’aumento delle deduzioni anni ’70, essa risulta
 Diminuzione della progressività particolarmente complicata,
formale con l'aumento dell’inflazione senza comportare maggiori
e il passaggio a un minor numero di benefici in termini di equità ed
Scaglioni efficienza.
 Modifiche sulle detrazioni e aumento
della no tax area
Uno sguardo all’estero…
IRPEF vs Flat Tax Quota nazioni che adottano la flat tax

 Rispetto agli estremi di 60 anni fa, oggi


nei paesi Ocse il numero degli scaglioni
è minore e le aliquote più alte sono
diminuite.
 La percentuale delle nazioni che hanno
adottato un sistema di tassazione flat
ha subito una crescita fino al 2010 e
sono numerose quelle tornate a un
sistema progressivo
 Nell’area OCSE attualmente soltanto
Estonia e Ungheria adottano una
tassazione flat.
La struttura dell’imposta oggi

 Dal 2008 la normativa IRPEF rimane


sostanzialmente invariata, seppur con
qualche aggiustamento marginale
 Sono cinque gli scaglioni di reddito da
considerare ai fini dell’applicazione delle
aliquote, che vanno dal 23% al 43%.
 Attualmente le detrazioni fiscali sono al 19%
proporzionali agli scaglioni di reddito e la no
tax area è fissata a un reddito annuo di
8174 euro
 Dal 2000 al 2018 in valore assoluto, il gettito
IRPEF è passato da 115 a 172 miliardi
Perché riformare l’IRPEF?
Gli obiettivi portati avanti da una riforma fiscale
dell’IRPEF di questo tipo sono:
• Semplificare l’intera struttura fiscale, riducendo le
aliquote da 5 a 3;
• Riduzione della pressione fiscale: con una ridistribuzione
delle aliquote, molte aziende potranno beneficiare del
risparmio sull’IRPEF;
• Miglioramento complessivo dell’economia: un
intervento che alleggerisce la riforma fiscale.
L’ipotesi a tre aliquote prevede una Al momento l’IRPEF si basa su scaglioni di
ridistribuzione in base a queste cifre: reddito differenti, in base al reddito
complessivo annuale:
• Fino a 25.000 euro: aliquota al • Fino a 15.000 euro: aliquota al 23%;
23%; • Da 15.000 a 28.000 euro: aliquota al
• Da 25.000 euro a 55.000 euro: 27%;
• Da 28.000 a 55.000 euro: aliquota al
aliquota al 33%; 38%;
• Oltre i 55.000 euro: aliquota al • Da 55.000 a 75.000 euro: aliquota al
43%. 41%;
• Oltre 75.000 euro: aliquota al 43%

Secondo le stime del governo Draghi le modifiche pensate


per l’IRPEF dovrebbero apportare una riduzione delle
tasse per il 50% dei contribuenti italiani.
Il modello
tedesco
Il modello tedesco,
vedrebbe la discesa in campo
di un algoritmo che
calcolerebbe l'aliquota
"personalizzata" per ciascun
contribuente in base alla
dichiarazione dei redditi. Si
chiama "Sistema ad aliquote
marginali continue" e grazie a
una App tutti potrebbero
individuare la propria aliquota
effettiva a partire dal reddito.
Investita dalla Riforma Draghi sarà non solo l’IRPEF ma anche l’Iva. Il
nostro nuovo Premier si muove secondo schemi ben chiari e per l’Iva è
stata pensata una Riforma Draghi che riduca il numeri delle
aliquote portandole da 4 a 2.

ALIQUOTE PREVISTE ATTUALMENTE:


• 4% - aliquota minima  sui generi di prima necessità
• 5% - aliquota agevolata  su determinati alimenti
• 10% - aliquota ridotta  sui servizi turistici alimentari ed edìli
• 22% - aliquota ordinaria

- ALIQUOTA PER I BENI DI PRIMA NECESSITA’  tra il 5 e il 10 %


- ALIQUOTA ORDINARIA  ridotta di pochi punti percentuali (20-
21%)
Introduzione della
Recovery IVA Patrimoniale

Plan
+ Riforma Fiscale 2021
Modello
Tedesco IRPEF Flat Tax

Riduzione degli scaglioni da 5 a 3

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