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IL BILANCIO DELLA STATO

CLASSIFICAZIONE DELLE ENTRATE E DELLE SPESE

Ragazzi, in materia di bilancio dello Stato è importante che ricordiate bene la legge
n. 94/1997. Essa è stata emanata con lo scopo di classificare in modo più chiaro e
più snello (soprattutto per il CONTROLLO POLITICO DEL PARLAMENTO nei confronti
del governo) le ENTRATE e le SPESE di bilancio e quindi con queste finalità, ha
introdotto le c.d. UPB (unità previsionali di base).
Vediamo di cosa si tratta.
Le UPB non sono altro che UNITA’ ELEMENTARI DI BILANCIO (sia per le spese che
per le entrate) e si riferiscono ad aree omogenee di attività e di risorse. Esse sono
gestite da un unico CENTRO DI RESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVA.
A loro volta i CENTRI DI RESPONSABILTA’ AMMINISTRATIVA esprimono la gestione,
per ciascun ministero, delle attività degli uffici dirigenziali per la realizzazione degli
obiettivi di propria competenza.

CLASSIFICAZIONE DELLE ENTRATE

Le UPB sono costituite dalla previsione del totale delle entrate che dovranno essere
accertate da ciascun CENTRO DI RESPONSABILITA’.
Esse si suddividono in:
TITOLI (entrate tributarie; extratributarie; per alienazione di beni patrimoniali e
per riscossione crediti; per accensione di prestiti provenienti dall’emissione di titoli
del debito pubblico). I titoli nel loro complesso sono quattro.
CATEGORIE (rispetto alla natura del cespite: imposte sul reddito; imposte sul
patrimonio).
CAPITOLI: secondo l’oggetto (imposte sul reddito delle persone fisiche; imposte sul
reddito delle persone giuridiche; ecc…).
CLASSIFICAZIONE DELLE SPESE

Le spese sono articolate in MISSIONI e PROGRAMMI. Inoltre, sono ripartite in unità


elementari di bilancio (unità gestionali) ai fini della gestione e della rendicontazione.
MISSIONI: esse rappresentano le funzioni principali da realizzare con la spesa
pubblica e corrispondono alle finalità che lo Stato persegue nel lungo periodo (ad es.
ordine pubblico e sicurezza, salute pubblica, istruzione, ecc...).
PROGRAMMI: essi invece, rappresentano le concrete attività amministrative per
realizzare le missioni. Ad esempio la missione GIOVANI E SPORT, comprende il
programma ATTIVITA’ RICREATIVE E SPORTIVE ed il programma INCENTIVAZIONE E
SOSTEGNO ALLA GIOVENTU’; in questo caso abbiamo una missione con due
programmi.
I programmi sono le unità di voto sottoposte all’approvazione del Parlamento.
Ciascun programma fa capo ad un CENTRO DI RESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVA
responsabile delle risorse ad esso destinate.
Quindi, con i PROGRAMMI si comprende “quanto si spende e per che cosa”,
mentre, con le MISSIONI si comprende “chi spende e come”.
Seguiamo ora, la classificazione del vostro libro di testo.
Le SPESE si suddividono in:

FUNZIONI-OBIETTIVO (l’obiettivo concreto per il quale viene effettuata la spesa).


UNITA’ PREVISIONALI (sono costituite dall’ammontare delle spese considerate per
aree omogenee: unità di spesa corrente; unità di spesa in conto capitale; unità per il
rimborso dei prestiti).
CAPITOLI: secondo il contenuto economico e l’oggetto di spesa
La corretta gestione della Politica di Bilancio, effettuata dal governo, emerge dal
saldo di bilancio.
I SALDI O RISULTATI DIFFERENZIALI DI BILANCIO

Il RISULTATO DIFFERENZIALE è costituito dalla somma algebrica tra le entrate e le


spese esposte in bilancio.
Oltre al SALDO TOTALE vengono rilevati anche saldi parziali che consentono di
esaminare in modo più lineare la situazione delle finanze statali. Vengono individuati
quattro risultati differenziali.
I risultati differenziali costituiscono degli indicatori economici significativi per
valutare la politica economico-finanziaria dello Stato.
Essi vengono di seguito illustrati:

RISPARMIO PUBBLICO
Emerge dalla differenza tra il totale delle entrate tributarie ed extratributarie e il
totale delle spese correnti. Se il saldo è positivo, esso indica il risparmio pubblico da
investire nelle spese in conto capitale. Invece, se il saldo è negativo bisognerà agire
sul fronte del risparmio nazionale.

SALDO NETTO DA FINANZIARE (o da IMPIEGARE).


Emerge dal confronto dal confronto tra il totale dei tre titoli di entrata e il totale
delle spese correnti e in conto capitale. Se il saldo è positivo costituisce il saldo netto
da impiegare e se il saldo è negativo indica il fabbisogno finanziario. Quindi, indica
l’avanzo o il disavanzo, senza tenere conto dei prestiti pubblici.
INDEBITAMENTO NETTO

Emerge dal confronto tra il totale delle entrate finali e il totale delle spese finali, con
l’esclusione di tutte le operazioni di finanziamento. Espone il risultato positivo o
negativo, delle operazioni di bilancio di natura economica.

RICORSO AL MERCATO
Emerge dal confronto tra il totale di tutte le spese ed il totale delle entrate finali. Se
tale saldo è negativo, rappresenta il disavanzo di bilancio che dovrà essere coperto
attraverso il ricorso al mercato, cioè con l’emissione di prestiti pubblici.

Poiché la politica di bilancio, svolta dal governo, è un’attività di fondamentale


importanza per gli obiettivi di politica economica del nostro paese, risulta essere
altrettanto fondamentale effettuare dei controlli da parte degli organi competenti.
Vediamo ora tali attività da quali organi vengono svolte e da quali organi vengono
controllate.

ESECUZIONE E CONTROLLO DI BILANCIO

TESORERIA DELLO STATO: essa provvede direttamente alla riscossione materiale


delle entrate e al pagamento delle spese.
Il controllo che viene effettuato nei confronti dell’attività finanziaria del governo è di
duplice natura:
1) controllo interno alla P.A. da parte della Ragioneria Generale delle Stato (che
dipende dal MEF).
2) controllo esterno svolto dal Parlamento (effettua un controllo politico) e dalla
Corte dei conti (effettua un controllo giurisdizionale; esso è sia preventivo sugli
atti amministrativi che determinano un impegno finanziario della P.A., che
successivo sul Rendiconto generale dello Stato).

LA GESTIONE DEL BILANCIO

Compete al MEF al cui interno operano i due più importanti dipartimenti:


Dipartimento delle Finanze e Dipartimento del Tesoro. All’interno del MEF opera
anche la Ragioneria generale dello Stato e l’Anagrafe tributaria che elabora i dati
del contribuente attraverso l’identificazione per mezzo del codice fiscale.
All’interno del Dipartimento del Tesoro, opera la Tesoreria dello Stato che si occupa
della gestione di cassa del bilancio dello Stato.

BILANCIO E NORME COSTITUZIONALI

Di particolare rilievo è l’art. 81 Cost. It. che è stato modificato nel 2012 per
introdurre il PRINCIPIO DEL PAREGGIO DI BILANCIO. Inoltre, è da ricordare che esso
è composto da sei commi che dovete esaminare con attenzione.
Con l’occasione ripassate la teoria del pareggio del bilancio.

Prof.ssa Stefania Casalvieri

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