I servizi generali sono offerti indistintamente a tutti i membri della collettività; sono definiti
indivisibili in quanto non è possibile individuare quale sia il vantaggio che il singolo soggetto
può trarre dal servizio (ad esempio, l'ordine pubblico garantito dagli uomini della Pubblica
Sicurezza durante una manifestazione, la difesa garantita dalle forze militari, ecc.).
I servizi speciali sono offerti alla collettività, ma è il singolo individuo che sceglie di utilizzarli;
sono definiti divisibili in quanto è possibile individuare lo specifico vantaggio che il soggetto
utilizzatore ne può trarre (ad esempio, una visita medica ospedaliera, la frequenza di una
scuola statale, ecc.).
ATTIVITA’ DELLO STATO
Per lo Stato, l'acquisto di fattori produttivi origina le spese pubbliche, quali gli
stipendi pubblici, l'arredamento degli uffici, la cancelleria, ecc.
Le spese pubbliche richiedono la disponibilità di risorse finanziarie che lo Stato re-
perisce attraverso le entrate pubbliche.
LE ENTRATE PUBBLICHE
Le entrate pubbliche si suddividono in:
• i ministeri e gli enti locali (Regioni, Province e Comuni): si pensi ad esempio alle attività
relative all'istruzione, alla sanità, alla giustizia;
• gli enti pubblici, quali l'INPS (Istituto Nazionale Previdenza Sociale), l'INAIL (Istituto
Nazionale Assicurazione per gli Infortuni sul Lavoro);
• le imprese pubbliche, quali la RAI, l'Alitalia, ecc. A partire dagli anni Novanta, questa
categoria si è notevolmente ridotta in seguito al processo di privatizzazione con cui lo Stato
ha ceduto parzialmente o in modo totale alcune imprese (l’ENI, il Credito Italiano, la
Telecom, ecc.), con l'obiettivo di reperire i mezzi finanziari necessari a coprire il notevole
deficit pubblico e anche di migliorarne le gestione.
II SISTEMA TRIBUTARIO ITALIANO
II sistema tributario è l'insieme delle norme che disciplinano l'attività con la quale lo
Stato impone i tributi ai cittadini e procede al relativo prelievo.
I tributi sono prelievi di ricchezza che lo Stato impone ai cittadini per finanziare la
predisposizione di servizi pubblici.
- imposta;
- tassa;
- contributo.
IMPOSTA TASSA E CONTRIBUTO
L’ imposta è un prelievo coattivo di ricchezza effettuato per offrire alla collettività i
servizi di cui ha bisogno.
Le imposte finanziano i servizi pubblici generali, per i quali non è possibile stabilire una
corrispondenza diretta tra il tributo pagato e il servizio reso dallo Stato. Ciò vuol dire che il
contribuente paga l'imposta senza avere da parte dello Stato una controprestazione
immediata e specifica, ma per consentire a quest'ultimo di predisporre i servizi pubblici
generali.
La tassa è il tributo pagato dal singolo cittadino a fronte di un servizio speciale a
lui reso dallo Stato.
In questo caso, quindi, al contrario dell'imposta, esiste una controprestazione specifica e
l'obbligo del pagamento sorge solo se il soggetto richiede il servizio. Ne costituiscono
esempio le tasse scolastiche che, infatti, vengono pagate soltanto dai cittadini che
frequentano scuole statali.
II contributo è un prelievo coattivo di ricchezza imposto al soggetto che usufruisce
in modo particolare di un servizio generale e indivisibile.
Ne sono esempi i contributi per la realizzazione di un'opera pubblica, obbligatori solo per i
soggetti che riceveranno particolari benefici dall'opera stessa.
LE IMPOSTE
Le imposte si suddividono in:
• dirette;
• indirette.
È progressiva per scaglioni: il reddito conseguito è Oltre € 28.000 e fino a € 55.000 38%
suddiviso in fasce che vanno da minimi a massimi Oltre € 55.000 e fino a € 75.000 41%
determinati (scaglioni di reddito); l'aliquota applicabile a
uno scaglione di reddito è maggiore di quella che colpisce Oltre € 75.000 43%
Colpisce la totalità dei redditi del soggetto passivo: la base imponibile, quindi, è costituita dalla
somma dei redditi conseguiti dal contribuente nell'anno solare.
Tali redditi possono essere di varia natura:
- fondiari, derivanti dal possesso di terreni e fabbricati;
- di capitale, derivanti dagli investimenti di capitali monetari;
- di lavoro dipendente, derivanti dalle prestazioni di lavoro subordinato;
- di lavoro autonomo, derivanti dalle prestazioni di lavoro autonomo;
- d'impresa, derivanti dall'esercizio di attività d'impresa;
- diversi, cioè non rientranti nelle precedenti categorie.
È personale, nel senso che lo Stato nel calcolo dell'IRPEF tiene conto delle condizioni soggettive
del contribuente (situazione familiare, lavorativa, ecc.).
COME SI CALCOLA L’IRPEF
Detrazioni per familiari a carico (sono considerati soggetti fiscalmente a carico, se il loro reddito
complessivo annuo non supera €. 2.840,51)
Detrazioni per famiglie numerose (soggetti con più di quattro figli a carico)
La detraibilità
La detrazione comporta un abbattimento dell’IRPEF lorda pari a una determinata
percentuale dell’onere detraibile. La detraibilità consiste essenzialmente nella
sottrazione dei costi detraibili dopo aver calcolato il reddito imponibile e
l’imposta da versare. I costi detraibili possono essere sottratti direttamente
dall’imposta. Generalmente è possibile portare in detrazione soltanto una percentuale
degli spese detraibili (per esempio il 19, il 36 o il 55%). Esempi di spese detraibili sono
quelle sanitarie o quelle relative alle ristrutturazioni edilizie.
COME SI PAGA L’IRPEF
Il sistema tributario italiano prevede che il contribuente assolva
gli adempimenti relativi all'IRPEF con il meccanismo
dell'autotassazione. Egli, quindi, deve presentare annualmente
la dichiarazione dei redditi, nella quale evidenzia i redditi
conseguiti nell'anno solare precedente (ad esempio, nel 2021 i
contribuenti devono presentare la dichiarazione dei redditi
percepiti nel 2020) e determina l'IRPEF dovuta.
La presentazione avviene attraverso specifici moduli a seconda
della tipologia di redditi conseguiti. UNICO oppure 730
COME SI PAGA L’IRPEF
II nostro sistema tributario prevede il pagamento dell'IRPEF attraverso:
• il meccanismo della ritenuta d'acconto;
• il versamento degli acconti e dell'eventuale saldo.
L’IRES grava sul reddito delle società di capitali e di altri enti dotati di
personalità giuridica.
▪ E’ costituita dal valore aggiunto netto, pari alla differenza tra il valore della
produzione e una serie di costi di produzione
Si applica sul corrispettivo dei beni e dei servizi nel momento in cui vengono
scambiati; è un'imposta proporzionale ad aliquote differenziate.
Attualmente sono tre le aliquote IVA, che variano in base al tipo di bene:
• 04% si applica in genere sui beni di prima necessità: pane, latte, frutta, ecc.
• 10% si applica su alcuni alimenti (carne, pesce, ecc.) e servizi quali l'energia
elettrica, ì trasporti, ecc.;
• 22% si applica sul resto dei beni e dei servizi e costituisce l'aliquota ordinaria.
L'ANAGRAFE TRIBUTARIA
Si tratta di un servizio istituito dal Ministero dell'Economia e delle
Finanze per combattere l'evasione fiscale.
Le imprese, gli artisti e i liberi professionisti, soggetti a IVA, sono iscritti all'anagrafe
tributaria anche attraverso la partita IVA; è un numero composto da 11 cifre
assegnato dall'amministrazione finanziaria.
Nuova IMU 2020 ex IUC Imposta unica comunale
La IUC, introdotta dalla legge di stabilità 2014, era una imposta destinata al comune
e articolata in tre distinti tributi, con differenti presupposti impositivi: che accorpava IMU, Tasi e Tari.
Questa imposta unificata era stata varata nel 2013 dal governo Letta, e stabiliva che attraverso un contributo
unificato, i contribuenti pagassero tre diversi tributi: IMU, TASI e TARI.
Con la legge di bilancio 2020, la IUC è stata abolita, e al suo posto, è stata introdotta la nuova tabella
denominata Nuova IMU 2020, che non incorpora più la TARI ma solo IMU e TASI.
La legge di bilancio 2020, ha abrogato la IUC nella componente TASI mantenendo le componenti
IMU e TARI.
La nuova IMU invece fa propria l'imposizione gestita dalla TASI eliminando la quota in capo
all'utilizzatore che ora è interamente in capo al proprietario ed eliminando le detrazioni previste dalla
TASI. Sono state definite le nuove aliquote base che corrispondono alla somma delle aliquote base
IMU e TASI, e sono presenti normalizzazioni nella gestione complessiva dell'imposta.
È stata mantenuta l’esenzione per i proprietari di prima casa sia per l’IMU sia per la TASI
Gli immobili intestati a cittadini iscritti all’AIRE – che vivono cioè all’estero – e che sono pensionati, e
che di conseguenza non vivono nelle case che posseggono in Italia, dovranno ora pagare queste
imposte.
Le scadenze non sono state modificate: la rateazione prevista è quella che conosciamo, con due
quote che vanno versate il 16 Giugno e il 16 Dicembre di ogni anno.
Con questa riforma sono state accorpate la funzione di accertamento, e quella esecutiva. In tal
modo, nei casi dei contribuenti insolventi, il comune ha modo – dopo aver proceduto all’accertamento
esecutivo - di procedere direttamente con l'azione di recupero delle somme, attraverso varie
procedure che vanno dal blocco del conto corrente al pignoramento di beni mobili e immobili.
TARI (tassa rifiuti), in precedenza Tarsu, Tia, Tares