Sei sulla pagina 1di 2

ARTE

Le correnti artistiche dell'impressionismo e dell'espressionismo, entrambe emerse nell'ambito


delle arti visive, offrono prospettive interessanti nella macroarea "realtà-apparenza". Sebbene
siano differenti tra loro, entrambe queste correnti mettono in discussione la natura della realtà e
la sua rappresentazione visiva, concentrandosi sulla percezione soggettiva e sull'interpretazione
dell'artista.

L'impressionismo, sviluppatosi principalmente nel XIX secolo, si caratterizza per la sua enfasi
sull'effetto delle luci e delle atmosfere sulla percezione visiva. Gli impressionisti cercavano di
catturare le impressioni fugaci e le sensazioni momentanee, spesso dipingendo all'aperto e
utilizzando pennellate veloci e sfumate. Il loro intento era di rappresentare la realtà così come
appariva agli occhi dell'artista in un dato momento, piuttosto che cercare di raggiungere una
rappresentazione oggettiva.

l'impressionismo, quindi, mette in evidenza la natura soggettiva della percezione umana e la


mutevolezza della realtà. Le opere impressioniste mostrano come la realtà possa essere
influenzata da fattori come l'illuminazione, l'atmosfera e le emozioni personali dell'artista. Questo
movimento artistico mette in discussione la concezione tradizionale della realtà come un'entità
oggettiva e fissa, sottolineando invece la sua natura mutevole e dipendente dalla prospettiva
individuale.
Gli impressionisti lasciarono gli atelier per dipingere en plein air nelle campagne, nelle periferie,
nelle piazze. Lo scopo era cogliere l’impressione visiva della realtà; da qui la necessità di
un’esecuzione rapida, senza disegno preliminare, senza ritocchi e sfumature. Il fondamento della
tecnica impressionista è lo studio della luce e del colore; per conferire la massima luminosità ai
dipinti gli impressionisti accostano direttamente sulla tela i colori puri; aboliscono l’uso del nero
per realizzare le ombre, che vengono rese combinando diversi colori. Spesso gli impressionisti
rappresentano il medesimo soggetto in diversi momenti del giorno per mostrare come la luce, nel
suo continuo divenire, trasformi cose e colori.

IMPRESSIONE DEL SOLE LEVANTE


Uno delle opere più importanti dell’impressionismo, considerata come il manifesto iniziatore di
questa corrente è l’impressione del sole levante di Monet.
Monet realizza l’opera dipingendo all’aperto, en plein air, senza creare prima dei bozzetti
preparatori. Dipinge con pennellate veloci, vibranti e luminosa, in cui i colori non sono mescolati
ma semplicemente accostati tra loro, tanto che è solo il contesto e l’osservazione dell’opera a una
distanza adeguata che permette di riconoscere i dettagli dipinti, che presi singolarmente non
sarebbero facilmente riconoscibili.
I colori predominanti nella scena, in particolare nella parte inferiore, sono il blu, il verde e il grigio,
mentre nella parte alta, come colore complementare dell’azzurro c’è l’arancione, utilizzato per il
sole, per il cielo e per i riflessi sull’acqua.
Come tutti gli impressionisti, anche Monet utilizza i colori puri e non prevede l’utilizzo del nero.

L'espressionismo, sviluppatosi soprattutto all'inizio del XX secolo, si concentra invece sulla


rappresentazione soggettiva e emotiva della realtà. Gli artisti espressionisti esplorano le emozioni,
le esperienze interiori e i conflitti psicologici attraverso l'uso di colori vivaci, linee distorte e forme
espressive. Le opere espressioniste spesso presentano una visione distorta della realtà, riflettendo
l'interiorità e la soggettività dell'artista.
l'espressionismo mette, quindi, in discussione la concezione tradizionale della realtà come una
rappresentazione oggettiva e stabile. Le opere espressioniste rivelano come la realtà possa essere
filtrata attraverso l'esperienza individuale, le emozioni e la psicologia dell'artista. L'espressionismo
evidenzia come l'apparenza e l'interpretazione personale possano trasformare e deformare la
realtà stessa, evidenziando così la complessità della percezione umana.
Gli artisti espressionisti spesso impiegavano pennellate vorticose, ondeggianti ed eseguite in modo
esagerato nella rappresentazione dei loro soggetti. Queste tecniche avevano lo scopo di
trasmettere lo stato emotivo dell'artista che reagiva alle ansie del mondo moderno.

MUNCH. NELLE SUE OPERE SONO PRESENTI MOLTI ELEMENTI CHE CARATTERIZZANO
L’ESPRESSIONISMO, COME L’ACCENTUAZIONE CROMATICA, IL TRATTO FORTE E DECISO, LA
DRAMMATICITA’ DEI CONTENUTI E UNA CERTA DEFORMAZIONE DELLA REALTA’.

URLO DI MUNCH
Il dipinto fa parte di una grandiosa narrazione ciclica intitolata “il fregio della vita” suddivisa in
quattro temi: la nascita dell’amore, la fioritura e la dissoluzione dell’amore, la paura di vivere, la
morte. Il grido appartiene al soggetto della paura di vivere.
L’uomo in primo piano esprime nella solitudine della sua individualità, il dramma collettivo
dell’umanità intera. Il ponte, la cui prospettiva si perde all’orizzonte, richiama i mille ostacoli che
ciascun uomo deve superare nella propria esistenza, mentre gli stessi amici che continuano a
camminare tranquillamente, incuranti dello sgomento individuale, rappresentano con cruda
disillusione la falsità dei rapporti umani.
L’uomo che leva, alto e inascoltato, il suo urlo è un essere quasi senza scheletro, fatto della stessa
materia filamentosa con cui sono realizzati il cielo infuocato, composto da onde sovrapposte di
giallo e rosso. Al posto della testa vi è un enorme cranio, senza capelli. Gli occhi sbarrati e le labbra
bluastre rimandano alla morte.

Potrebbero piacerti anche