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INTRODUZIONE

Anni cerniera a cavallo tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del novecento avvengono
in tutta Europa dei fenomeni che definiscono un nuovo paradigma di produzione
spettacolare ma non significa che cambiano le regole del teatro fin lì esistenti ,ma
semplicemente si affermano delle modalità di creazione che rispondono
essenzialmente ad una visione in termini artistici ed estetici ,quindi la realizzazione di
spettacoli .
cioè in questi anni tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del 900 alcuni personaggi
iniziano a concepire le arti dello spettacolo in maniera nuova.
In che cosa consiste questa novità?
consiste essenzialmente nel fatto che lo spettacolo teatrale in sé non viene più
considerato come la semplice trasposizione scenica di un testo letterario in
palcoscenico ma viene considerato come una forma artistica autonoma, un'opera
d'arte pienamente autosufficiente che ha un codice linguistico proprio che è il
codice delle arti e dello spettacolo composto da:
- la dimensione testuale
- la dimensione visiva
- la dimensione performativa cioè la dimensione legata alla fisicità alla
corporeità e alla psiche dell'attore
questo nuovo modo di guardare alle arti dello spettacolo comporta anche a parte di
chi fa teatro , di alcuni uomini teatrali la consapevolezza del fatto che chi allestisce
uno spettacolo non è semplicemente una persona che mette insieme elementi
diversi al fine di creare una visione armonica sulla scena ,ma è un'artista a tutto
tondo cioè è il creatore di quell'opera d'arte è un'opera d'arte effimera perché non
lascia traccia ha una durata di inizio e fine.
Inoltre alcuni uomini di teatro maturano la consapevolezza del ruolo del regista
(termine che si formerà più tardi) che non si limita semplicemente a comporre ,a
mettere insieme i diversi elementi linguistici dello spettacolo ma è un'opera .
Tra più celebri STANISLAVSKIJ

Quindi tra 800 e 900 c’è la nascita di un un codice linguistico per le arti dello
spettacolo non che fino a quel momento non ce l'avessero avuto ma in quel
momento matura una consapevolezza da parte di chi fa teatro e spinge questi stessi
artisti a definire le loro pratiche sceniche anche sottospecie teorica ,cioè scrivono
anche trattati ,testi in cui illustrano la loro visione del teatro ,sia registrando quelle
che sono le loro esperienze Di artisti di teatro, sia anche i immaginando sistemi
teatrali del futuro
il teatro non è soltanto qualcosa che si realizza sulla scena ma può essere qualcosa
che si realizza anche sotto forma di visione interiore da parte di questi artisti
il personaggio ANTONIN ARTAUD è stato un grandissimo personaggio della cultura
francese del primo 900
- estremamente problematico dal punto di vista esistenziale per tantissimi
motivi.
- attore anche brillante di teatro
- cinematografico che ha lavorato moltissimo proprio per i suoi problemi di
carattere fisico ,psichico esistenziale ha fatto soltanto una regia sola nella vita
- è stato un grandissimo teorico e uno personaggio che ha come dire vissuto il
teatro a livello di visione mentale, a livello di prefigurazione di quello che
potrebbe essere il teatro ideale o del futuro

Questi anni che possono essere definiti attraverso due polarità dal grande attore alle
avanguardie storiche soprattutto per quanto riguarda gli anni che vanno dal 1850 ai
primi anni del 900 che però arrivano praticamente alla seconda guerra mondiale
riguardano il cosiddetto teatro del grande attore .
questo fenomenoè un fenomeno europeo , che riguarda anche l'Italia che ha avuto
un ruolo estremamente importante nella diffusione del cosiddetto teatro del grande
attore.
i grandi attori ,sono degli attori dotati di capacità recitative eccezionali capaci
soprattutto sono attori capaci di promuovere la propria attività e la propria
immagine a giro per il mondo
i grandi attori italiani
1. Tommaso Salvini
2. Adelaide ristori
3. Ernesto Rossi
4. Eleonora Duse
sono i grandi attori ottocenteschi della seconda metà dell'800 e dei primi
decenni del 900 e sono attori che hanno beneficiato di una fama
internazionale mondiale e li ha portati a giro per il mondo Dagli Stati Uniti,
America, all’asia ,all'Australia . Attori che hanno portato la cultura teatrale
italiana l'hanno diffusa a livello globale.
Questo elemento lo affronteremo l'ottocento italiano, in quanto l'Italia è
un paese che non ha un teatro nazionale vero e proprio ,a differenza di
altri però ha avuto questi grandi attori nel corso dell'Ottocento
Dunque il fenomeno grande attori non riguarda soltanto in Italia riguarda
anche altri grandi attori europei e noi incontreremo grandi attori come ad
esempio la francese SARAH BERNHARDT , grandi attori inglesi come
HENRY IRVING .
IL TEATRO FRANCESE DELL’OTTOCENTO

In particolar modo del secondo ottocento lo leggeremo attraverso i 3


punti fondamentali cioè :
1. la topografia teatrale parigina e i contesti produttivi: si tratta in
primo luogo di capire ,di vedere dove sul territorio parigino si fa
spettacolo ,dove ci sono i teatri ,dove ci sono i luoghi di spettacoli,
che caratteristiche hanno questi luoghi e questi teatri e a grandi
linee capire qual è il contesto produttivo di riferimento cioè com'è
che si producono spettacoli ,quali sono le istituzioni deputate alla
produzione di spettacoli quali sono gli organismi destinati a
realizzare spettacoli
2. la drammaturgia cioè affronto di autori drammatici estremamente
rappresentativi del teatro francese del secondo 800 per cui opere
che hanno avuto una importanza a livello internazionale, molti di
loro sono stati rappresentati sui palcoscenici di tutta Europa molti
dei loro testi sono stati interpretati da molti attori italiani della fine
dell'Ottocento e dell'inizio del 900 soprattutto da grandi attrici
italiane come ad esempio Eleonora Duse .
3. il fenomeno dei grandi attori francesi cioè FREDERICK LEMAITRE,
SARAH BERNHARDT,e JEAN MOUNET-SULLY

CITAZIONE DEL LIBRO NANA (introduzione al teatro parigino)

romanzo del 1880 e tratto da un romanzo, un ciclo di circa 20 romanzi che va sotto
il titolo dei rougon-macquart cioe storia naturale e sociale di una famiglia sotto il
secondo impero cioè è un ciclo di romanzi una ventina di romanzi che racconta le
vicende di questa famiglia negli anni tra il 1850 e il 1870 grossomodo quindi dalla
seconda Repubblica francese a tutto il secondo impero.

Nana è la protagonista figlia della gervese (protagonista del libro l’assommoir).


Nana è un attrice oggi si direbbe una velina poco più ,una che si esibisce
sgambettando e balbettando.
Tutto ciò ci fa capire la vita parigina di quel tempo fino al secondo impero ,alle soglie
della guerra Franco prussiana del 1870 e ci dà anche uno spaccato della vita teatrale
perché quanto attricetta stia pur di basso profilo ,nana viene corteggiata dagli
uomini della nobiltà, dell'alta borghesia quali cercano di ottenere le sue grazie e
spesso ci riescono.
La pagina iniziale del romanzo
inizia il romanzo attraverso la descrizione della sala di un teatro parigino il theatre
des varietes (teatro delle varietà) però un teatro particolarmente attivo durante il
secondo 800 francese .

“alle 9 la sala del teatro delle varieté era ancora vuota poche persone in
balconata e nelle prime fila di platea aspettavano sperdute nelle poltrone
di color rosso granato sotto la mezza luce del lampadario a fiamma
abbassata la Grande macchia rossa del sipario, annegava nell’ombra.
la ribalta era spenta i leggii dei suonatori sparsi qua e là, soltanto in alto
nella galleria di terz'ordine intorno al soffitto rotondo sul quale donne e
bambini nudi si involava in un cielo rinverdito dal gas.
risa e richiami si alzavano da un brusio continuo di voci e teste ricoperte
da berrette, cuffie si allineavano sotto gli ampi vani concavi incorniciati
d'oro .
ogni tanto appariva un inserviente (assistenti dei teatri) che teneva in mano
i biglietti e faceva passare davanti a sé un signore e una signora ,i quali
prendevano posto l'uomo in Frac, la donna sottile flessuosa che lentamente
girava intorno con lo sguardo.”

Questa breve pagina ci offre la possibilità di gettare uno sguardo su un mondo


estremamente complesso ,estremamente anche affascinante.
innanzitutto lo spazio in cui si svolge questa scena ,questo teatro ancora vuoto ma
dominato da un duplice registro cromatico ,2 colori dominanti il rosso e l’oro.
il rosso e l'oro possono essere considerati come i registri cromatici della maggior
parte dei teatri ottocenteschi in linea generale dei cosiddetti teatri all'italiana
ad esempio il teatro della Pergola è l'esempio per eccellenza del teatro all’ italiana

la cifra cromatica dei teatri viene presa in considerazione in maniera molto efficace
da uno studioso francese che ha insegnato all'università di Parigi tre fino a qualche
anno fa GEORGES BANU che una trentina d'anni fa ha scritto un bel libro intitolato
il rosso e l'oro dedicato appunto ai teatri ottocenteschi europei.
Il quale pubblico è prevalentemente un pubblico borghese molto spesso alto
borghese, spesso anche un pubblico aristocratico.
l'ottocento infatti è il secolo della borghesia ,il secolo in cui la borghesia si afferma
definitivamente come classe dominante ,Nei grandi paesi europei e un pochino
tutto il mondo soprattutto nel mondo occidentale.
quindi questo breve brano fa entrare all'interno di questo spazio, lo spazio teatrale.
inoltre la scena dell’uomo in frac e della donna lussuosa che gira lo sguardo attorno
sottolinea un meccanismo, una dinamica relazionale che tipica del teatro, perchè è il
luogo da cui si guarda teathron che deriva dal verbo theaomai cioè guardare .
infatti il teatro è il luogo dove si guarda lo spettacolo, ma è il luogo anche dove si va
per essere visti .
atteggiamento che ci conferma ché è il teatro ottocentesco .

in queste poche righe condensa come dire degli elementi estremamente importanti
riguardanti il teatro ottocentesco non soltanto dal punto di vista puramente
architettonico ma anche dal punto di vista del teatro come il luogo di dinamiche
sociali ,è un luogo il teatro che ha un ruolo centrale non soltanto nella vita artistica e
teatrale dell'Ottocento europeo ma un ruolo anche che riveste una funzione di
carattere sociale estremamente importante in quanto mediamente ,luogo e simbolo
rappresentativo della classe dominante cioè la grande borghesia ottocentesca.

Questo sono gli anni che vanno dal 1850 al 1870 (secondo impero) sono gli anni di
Napoleone terzo ,sono gli anni che vanno dalla fine della seconda Repubblica quella
inaugurata si con la rivoluzione del 48 e finiscono e con la guerra Franco prussiana
cioè con la disfatta francese a Sedan nel 1870 .
Il secondo impero è un'epoca particolarmente importante:
- dal punto di vista dello sviluppo industriale,
- dal punto di vista dello sviluppo finanziario
- dal punto di vista lo sviluppo economico
è un'epoca di grande impulso determinato appunto dalla forza del capitalismo
francese, è un'epoca in cui Parigi diventa non soltanto il centro delle arti dello
spettacolo della Francia in quanto capitale ,ma diventa un centro che ha la capacità
di catalizzare su di sé una serie infinita di persone ,grazie a una serie di linee di
comunicazione ferroviaria che la collegano ai più importanti centri della periferia
francese.
Iniziano cosi i grandi collegamenti ferroviari da città come Lione come Marsiglia
come ruan via dicendo…
COSA C’ENTRANO LE FERROVIE CON IL TEATRO?
la creazione di questa rete di trasporti ferroviari è molto importante infatti il teatro
ne beneficia perché agevolano il passaggio di spettatori da centri periferici o della
provincia alla capitale francese per andare a vedere gli spettacoli.

Quindi Parigi vive pienamente un processo di industrializzazione perché industrie di


vario genere si installano sul suo territorio grazia all’implementazione di reti
infrastrutturali come quelle dei trasporti, si assiste anche alla creazione di una vera e
propria industrializzazione dello spettacolo.
lo spettacolo in Francia e in particolare sul territorio parigino diventa una vera e
propria industria, nella Parigi del ottocento nascono ad esempio degli atelier
specializzate in scenografie , atelier di costumi, fabbriche specializzate nella
realizzazione di locandine di programmi di sala.

Si sviluppa cosi la critica teatrale in particolar modo in Francia ,ogni grande giornale
da Le Figarò ,partire dalla seconda metà dell'Ottocento si notano rubriche
giornaliere o settimanali dedicate allo spettacolo .
Inoltre Verso la seconda metà dell'Ottocento tutta Europa e in Francia, in particolare
iniziano a nascere le riviste teatrali specializzate. ci sono riviste come LE THEATRE
,COMEDIA che sono riviste che nella seconda metà dell'Ottocento e i primi del 900
hanno decine di migliaia di copie per ogni numero .
Questo come dire dimostra che il teatro è un vero e proprio fenomeno di massa,
Parigi diventa come dire una vera e propria capitale mondiale dello spettacolo,
c'è una gamma di proposte spettacolari come vedremo sconfinata sia in termini
quantitativi che in termini qualitativi.
il teatro diventa come qualcosa che si fonda su una logica del profitto dalla metà del
500 in poi a livello europeo e poi mondiale .
questo come dire è un elemento che fa si che Parigi a differenza di anche molte altre
capitali europee o mondiali, possa essere considerata come la vera e propria
capitale dello spettacolo ,nella seconda metà dell'Ottocento e dei primissimi anni
del 900 .
la città anche in cui in quegli anni 1895 in poi lo spettacolo si avvale anche della
nascita di un'altra arte il cinema che va come dire a implementare l'assetto delle
proposte spettacolari all'interno della capitale francese, che poi si diffonderà in
tutto il mondo in tempi rapidissimi .
per questo molti attori del teatro europeo dell'Ottocento diventeranno ai primi anni
del 900 anche attori cinematografici la stessa sarah bernhardt ,ha interpretato una
dozzina di film dalla fine dell'Ottocento e i primi 20 anni del 900, riscuotendo anche
un successo abbastanza importante.
(teatri e spettacoli di provincia)
In provincia nel corso dell'Ottocento la situazione è una situazione abbastanza
diversa nel senso che nonostante molte città fossero dotate di teatri municipali,
bisogna ricordare anche che in Francia i primi grandi teatri municipali risalgono
inizialmente intorno alla metà del 700 e a differenza di quello che già succedeva in
Italia già dalla fine del 500 e nel corso del 600.

Gli spettacoli di provincia ,sono spettacoli che ovviamente si fondano su un


repertorio di livello più basso e meno diversificato rispetto ai grandi teatri parigini
ovviamente non era un'attività teatrale ridotta a zero ma difficilmente paragonabile
rispetto a quello che succedeva nella capitale francese ,sia per livello di
rappresentazioni ,sia per quantità e articolazione della proposta spettacolare
un elemento interessante per il pubblico delle province erano le periodiche
tournée che gli attori dei teatri parigini facevano annualmente per diffondere la
loro arte .

LA LIBERTA DEI TEATRI

1791 una data particolarmente importante quando l'assemblea nazionale francese


emette un decreto legislativo che passa sotto il nome della cosiddetta libertà dei
teatri significa che questo decreto abolisce il regime di privilegio e di monopolio che
fino a quel momento aveva caratterizzato i teatri parigini.

che cosa significa regime di privilegio di monopolio?


significa che il privilegio è la concessione da parte del re ad esercitare una
determinata attività. esempio gli stampatori, i tappezzieri varie categorie
professionali potevano esercitare solo se c'era l'autorizzazione da parte del re.
lo stesso vale per i teatri, i teatri lavorano grazie al privilegio del re .
Il monopolio viene eliminato nel 1791 che consisteva nella competenza dei teatri di
lavorare su certe porzioni del repertorio, cioè esempio : la comedie francais era la
sola che aveva autorizzazione a rappresentare tragedie e l'alta commedia .

Dopo il 1791 si abolisce quindi il regime di privilegio e il regime di monopolio e


dichiara così la detta libertà dei teatri che consiste essenzialmente nella possibilità
da parte di qualsiasi cittadino che ne avesse le capacità intellettuali ed disponibilità
finanziarie idi aprire un teatro

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