Sei sulla pagina 1di 2

Pestalozzi e Fröbel.

Il bambino acquistò una sua posizione specifica all’interno della famiglia fin dalla nascita e ciò spinse
molti teorici dell’epoca come Rousseau e Pestalozzi a concentrare l’attenzione pedagogica proprio sulla
prima infanzia.
Pestalozzi sosteneva che l'educazione non avvenisse spontaneamente ma con l'aiuto esterno,
quest'ultimo incrementava i bambini ad usare i loro sensi nel miglior modo possibile. Il primo contatto
emotivo avveniva con la madre, continuando fino a scuola con i legami ad altri bambini.
Sostenitore dell'educazione pratica, Pestalozzi richiedeva un'interazione costante con l'ambiente,
ritenendola più importante dell'educazione teorica basata solo sui libri.
La sua teoria pedagogica ha favorito un grande progresso al concetto di educazione, vedendo l'infanzia
come se fosse un palcoscenico con una propria identità ed il bambino soggetto attivo. Per Pestalozzi
l’educatore doveva assistere il bambino durante la sua naturale evoluzione, secondo una unità di mente,
cuore e mano. Nonché forza dell'intelletto, forza di esprimere fede e amore, ed infine forza di lavoro e
creatività.
La finalità dell'educazione è etica, motivo per cui Pestalozzi dedicò la sua vita all'educazione degli
orfani; disadattati ed emarginati dalla società. Per costui solo una relazione educativa affettiva può
essere una relazione educativa efficace, il vero insegnante è quello che imita l’amore materno. Motivo
per cui la scuola elementare di Pestalozzi può anche essere chiamata la scuola del popolo, ove riflette
lo spirito dell’intimità familiare.
Rispetto alle posizioni sperimentali di Pestalozzi con il metodo fonico-simbolico, Fröbel era più vicino
alle riflessioni filosofiche, mediato da logiche sociali ed economiche. Il rapporto con la natura doveva
essere mistico-sentimentale, ove vi si riconduceva la mutabilità del tutto ad un principio di unità "Che
la natura e l'uomo hanno il loro principio in un essere unico ed eterno, e che il loro svolgimento avviene
secondo le medesime leggi, sebbene in gradi diversi" L'educazione dell'uomo, trad. Antonio Ambrosini,
1889.
Il focus dell'educazione dell'essere umano ha come meta, la libera manifestazione del proprio destino e
della propria individualità.
Fröbel trascorse gli anni dal 1808 al 1810 sotto la guida di Pestalozzi nella sua Yverdon School, e fu
estremamente influenzato da egli.
Infatti, incrementò in una seconda fase, una funzione opposta alla sua principale, finalizzando la
interiorizzazione attraverso la curiosità. Nell'opera principale L'Educazione dell'uomo (1826), riprende
in parte le riflessioni di Pestalozzi sui concetti di spontaneità ed intuizione.
Per Pestalozzi l'intuizione è la conoscenza diretta ed immediata di oggetti intellettuali e sensibili,
coinvolgendo la percezione e l'immaginazione. Parte, infatti, dalla percezione sensibile per poi passare
alla comprensione degli elementi. Vi esistono due tipi di intuizioni, una interna ovvero il cuore ed una
esterna ovvero la mano. Iniziando dalla intuizione si passa alle idee prevenendo così i giudizi e
imparando la capacità di valutare criticamente.
Gli elementi di cui parla nell'intuizione sono: Forma, numero e nome. Pestalozzi questo lo chiama
l'ABC dell'intuizione.
Per Fröbel l'intuizione è vedere la natura ove la molteplicità si riconduca in un'unità. Il pedagogista si
rifà al pensiero di Shelling per l'intuizione dell'unità, il quale vi parla in primis della "intuizione
intellettuale" interna ed astratta con la mancanza di un'esistenza nel reale; dunque, vi aggiunge
"l'intuizione artistica" la quale riesce ad unificare la tecnica con l'inspirazione, dunque elemento conscio
con elemento inconscio.
Nel Sistema dell'idealismo trascendentale, 1800. scrive: "L'arte deve iniziare con consapevolezza e
terminare nell'inconscio, cioè oggettivamente; l'Io è consapevole rispetto alla produzione, inconscio
rispetto al prodotto."
1. Federico Froebel, L'educazione dell'uomo - prima traduzione dal tedesco del Prof. Antonio Ambrosini, Milano-Roma,
Enrico Trevisini, Libraio-Editore, 1889.
2. Shelling F.W.J., Sistema dell'idealismo trascendentale, Milano, Bompiani, 2017.

Fröbel & Pestalozzi


Il pedagogista, prendendo spunto da Pestalozzi, che vedeva le madri come principali responsabili
dell’educazione dei figli, si attiva per diffondere anche un nuovo tipo di educazione, che prosegue anche
al di fuori del nucleo familiare. Su questa base Fröbel teorizza e mette in pratica il concetto di
Kindergarten.

Fröbel & Pestalozzi

Potrebbero piacerti anche