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L’uomo saggio deve cercare di rendere migliore la propria città, specie quando si rende conto
che essa è mal governata.
Una differenza rispetto alla Repubblica sta nel fatto che Platone in quest’opera è più concreto: la
descrizione utopica del governo ideale viene sostituita da una visione più realistica, incentrata sulla
forza delle leggi.
Le leggi hanno una funzione sia costrittiva che educativa: da una parte prescrivono sin nei
particolari quale deve essere la miglior condotta dei cittadini, dall’altra aspirano a essere una guida
per i giovani. Anche le pene non dovranno essere viste come una vendetta contro chi sbaglia ma
come una correzione dell’errore con l’intento di redimere l’uomo. In ciò consiste la VERA
EDUCAZIONE CIVILE : nel far sì che l’uomo accetti di conservare il proprio posto nella società e
sappia obbedire alle sue regole.
Il filo d’oro immesso nell’uomo dalla divinità, è quello di sophía, la saggezza della vita, che domina
sui sentimenti stabilendo ciò che è bene e ciò che è male! La ragione umana non è che il riflesso
della ragione divina che governa il cosmo.
Le leggi sono utili in quanto la società è corrotta e gli uomini sono imperfetti, se tutti gli uomini
fossero capaci di mettere in pratica i dettami della ragione non ci sarebbe bisogno di leggi.
La legge serve ad aiutare la natura umana che è continuamente preda delle passioni (i fili di ferro).
Un solido fondamento della legislazione Platone lo vede nella religione. Attenzione non è la
religione tradizionale ma una religione filosofica che postula la fede in una divina intelligenza che
tutto regge secondo l’ordine matematico e che si esprime meravigliosamente nell’eterno percorso
regolare degli astri.
LA CITTA’ FORTEZZA
Ne Le Leggi Platone immagina una città fortezza difesa da corruzione decadenza con un numero
ridotto di cittadini, che deve essere mantenuto stabile con un attento controllo dei matrimoni e delle
nascite. Il matrimonio e la famiglia vengono ora riconosciuti ma con un unico scopo : la
procreazione. Tra i doveri della coppia c’è innanzitutto quello di offrire allo Stato figli il più
possibile belli e buoni.
In questa città vengono banditi tutti i comportamenti che mettono in pericolo la serenità della vita.
A garanzia di questo ordine Platone istituisce un organo : i custodi della legge. Essi dovranno
vigilare sul rispetto della legislazione da parte dei comuni cittadini ma anche dei magistrati e dei
funzionari dello Stato, i quali una volta eletti spesso si ponevano al di sopra delle leggi.