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Fig. 9.1. Sequenze apparato-fasciali e foglietti Fig. 9.2. Dalle sequenze interne agli apparati, alle
embrionali. unità organo-fasciali e al singolo organo.
Fig. 9.3. Fascia interdentata, visibile dopo aver Fig. 9.4. Fascia dei romboidi che si continua con la
spostato in fuori i due romboidi. fascia del dentato anteriore.
Fig. 9.7. Fascia pettorale e sua continuità con quella brachiale anteriore.
11 14
12 13
21 13 41
tensore 27
20 14 tensore 12
26 12 42
ante-medio 25 19 15 ante-latero 14 43 tensore
24 18 16 tensore 15
17 17 11 44 retro-latero
meridiano
23
22 16 meridiano retro-medio 16
10 45
17
del cuore 15 18
del polmone 9 46
14 21 14 19 meridiano 18 meridiano
13 20
20
19 12 21 del intestino 19 8 47 del triplice
20 7 48 riscaldatore
13
18 11
10
22
23
tenue 21 6 49
17
9 24 22 50
16 8 25 23 5 51
7 26 25 24 4 52
14 15 6 27
M 14 5
25 3
28
13 4 29 26 53
12 3 30
29 27 2 54
11 2 28 1
29
30 30
12
HT 6 punto Xi LU 7 punto Xi
SI 7 punto luo LI 7 punto luo
an-me-ca an-la-ca
re-me-ca re-me-ca
tensore tensore
tensore tensore retro-latero
ante-medio ante-latero retro-medio
meridiani meridiani
meridiano meridiano vescica biliare
reni-fegato vescica biliare vescica rene
KI 7 punto XI GB 39 punto lo
LR 5 punto luo GB 36 punto Xi re-la-ta
re-me-ta
an-me-ta an-la-ta
Fig. 9.11. Meridiani della regione anteriore del Fig. 9.12. Meridiani della regione posteriore del
corpo. corpo.
Le variazioni dell’attività dei vari organi segue Nel pomeriggio sono più frequenti i problemi
un certo ritmo circadiano, cronobiologico. circolatori, come ad esempio gli edemi agli arti
L’asma insorge preferibilmente nelle prime ore inferiori. Durante la notte funziona maggiormente
del mattino; il bisogno di svuotare il colon si mani- il metabolismo del fegato e le funzioni delle altre
festa quando ci si alza dal letto, ecc. ghiandole (gonadi).
Per l’agopuntura92 l’energia (Qi) circola nell’or-
ganismo umano secondo un ciclo di 24 ore e con il
Tabella 9.1. Peggioramento del dolore seguente ritmo (Fig. 9.13):
in determinate ore – dalle tre alle undici del mattino prevale l’energia
Momento Tipologia di dolore nutritizia, che per la MF corrisponde alla
del giorno sequenza viscerale;
Mattino I dolori presenti al mattino sono dovuti
(mn) alla rigidità delle fasce accentuata
dall’immobilità notturna.
Pomeriggio Accentuazione del dolore nel tardo
92
I principi dell’agopuntura classica si fondano sulla tradizio-
(pm) pomeriggio per conflitto articolare e ne filosofica taoista, che concepisce la vita come sistema di
conseguente infiammazione. alternanze in opposizione e equilibrio tra loro (notte e giorno,
caldo e freddo, maschio e femmina, Yin e Yang), e contempla-
Notte Peggioramento dei sintomi dolorosi in no tre tipi di energia ai quali spetta il compito della vita: quel-
(nt) conseguenza del rilassamento notturno la nutritizia, quella ancestrale e quella difensiva, che circolano
delle contratture antalgiche riflesse. nei 14 “meridiani” del corpo. (Treccani)
d
L’operatore deve tener presente che i punti delle
al
fe
ar
23
e
ga
ric 21 1 catenarie e dei tensori in genere sono silenti e quin-
to
pe
notte
di occorre effettuare una verifica accurata per rin-
polm
19
3 nte
venire quello densificato.
ifensiva
scica reni
o n i colon
Le disfunzioni degli apparati raramente manife-
sequenza v
15 idiem
17
5
lare, d
mer
estremità. La verifica può evidenziare questi punti
r
me
idi
za t ve
i
st
po
s
n
c
– prima verifica palpatoria attuata sulle tre cate-
9
a
era
13
s
v
11
ac
e
le
o
n e m i l ,
ue cuor nu za p .
seq trit
izia stra;
– seconda verifica palpatoria delle catenarie di
controllo del capo; queste, se sono sensibili,
Fig. 9.13. Parallelismo fra la MF e i ritmi dell’ago- dovrebbero essere conformi alla scelta delle
puntura. catenarie del tronco;
– terza verifica palpatoria dei punti cerniera; que-
– dalle ore undici alle ore diciannove prevale l’e- sti si trovano attorno al cingolo scapolare e al
nergia difensiva, che per la MF corrisponde alla cingolo pelvico;
sequenza vascolare; – quarta verifica palpatoria dei punti diagnostici
– dalle diciannove alle tre del mattino prevale l’e- posti sui tensori distali; questi vanno ispeziona-
nergia ancestrale, che per la MF corrisponde ti anche se il paziente non accusa nessun distur-
alla sequenza ghiandolare. bo ai polsi o alle caviglie.
La griglia dovrebbe dare le indicazioni di quali
IPOTESI punti trattare.
Due ipotesi supportano i benefici che la Manipola-
zione Fasciale determina nelle disfunzioni interne, Catenarie di copertura
essa agisce tramite:
La palpazione delle tre catenarie di copertura del
– un’azione meccanica, cioè con le forze tensive tronco può essere fatta sia in senso trasversale che
prodotte dalle catenarie e dai tensori distali; in senso longitudinale.
– un’azione bioelettrica, cioè con i campi elettrici Durante la palpazione della parete addominale
prodotti dai gangli neurovegetativi. si possono usare i polpastrelli per la prima verifica
Normalmente il campo elettromagnetico corpo- e poi le nocche, con una spinta non perpendicolare
reo è la combinazione fra il campo elettrico interno ma obliqua.
(cariche elettriche dei gangli vegetativi) e il campo La verifica palpatoria coglie due informazioni:
magnetico esterno prodotta dalle catenarie (effetto – densificazione o rugosità della fascia profonda
piezoelettrico per stiramento). muscolare;
Questa interazione è una forza che si propaga – reazione contratturale antalgica dei muscoli
per mezzo della radiazione elettromagnetica, la addominali.
quale non richiede alcun supporto materiale per
diffondersi, anche se nel corpo umano trova nella Gli apparati interni si distribuiscono in tutte e
fascia un buon conduttore. tre le cavità del tronco, quindi la verifica palpatoria
Durante la manipolazione, l’attrito sulle fasce dovrebbe estendersi a tutta la parete del tronco.
crea dei fenomeni elettrostatici, che risolvono l’alte- Lungo il decorso di ogni catenaria ci sono mol-
razione elettromagnetica formatasi fra il contenito- ti punti agopunturei (Fig. 9.11). La verifica palpa-
re e il contenuto. toria di tutti richiederebbe molto tempo e fatica
per l’operatore e per il paziente. Abbiamo costata-
to che, all’interno di ogni catenaria, ci sono tre
VERIFICA PALPATORIA punti principali che possono evidenziarne la soffe-
Anche se i dati indirizzano verso un apparato, tut- renza di una specifica catenaria e poi al suo inter-
tavia non sappiamo quale catenaria interferisca sul- no si possono ispezionare gli altri punti intermedi
la sua funzione. (Fig. 9.14).
an-me-th 1-3
an-la-th 1-2 re-me-th 1-3
ir-th, sc re-la-th, la-th
er-sc, er-th
re-me-lu 1-2
an-me-lu 1-3 re-la-lu, la-lu
an-la-lu 1-2 er-lu e p
ir-lu e p
Fig. 9.14. Punti principali e secondari delle tre Fig. 9.15. Punti principali e secondari delle tre
catenarie anteriori del tronco (da G. Chiarugi e L. catenarie posteriori del tronco (da G. Chiarugi e L.
Bucciante, Istituzioni di anatomia dell’uomo, vol. 2, Bucciante, l.c., modificata).
Piccin Nuova Libraria, 1983, modificata).
Nel tronco le catenarie di copertura si associano La scelta dei punti del tronco è quella più impor-
alle sequenze miofasciali in modo diverso rispetto tante, ma se i punti delle catenarie di copertura e di
all’associazione che troviamo nelle catenarie di controllo sono su diagonali diverse, allora occorre
controllo del capo e nei tensori distali degli arti. Ad indagare sui tensori delle estremità.
esempio, nel capo la sequenza di ante è associata
alla catenaria ante-medio, mentre nel tronco e negli Catenarie di controllo
arti la sequenza di ante è associata alla catenaria e Le catenarie di controllo si chiamano così in quanto
al tensore di ante-latero. Nel capo la sequenza di le seguenti caratteristiche le rendono il punto di
latero è associata alla catenaria ante-latero, mentre controllo sul funzionamento delle tre sequenze
nel tronco essa è associata alla catenaria di retro- fasciali interne:
latero e negli arti è di nuovo associata al tensore 1. dal collo partono le guaine viscerale, vascolare
ante-latero. e ghiandolare, che nell’embrione si prolungano
Nei capitoli dedicati ai vari apparati si daranno in tutto il tronco dando origine alle tre sequenze
le indicazioni di come semplificare ulteriormente la fasciali interne;
verifica palpatoria; ad esempio, se c’è un problema 2. nel capo abbiamo gli apparati recettoriali e il
dell’apparato respiratorio, allora l’ispezione sarà più talamo da cui partono gli impulsi, tramite il
concentrata nella parte alta del tronco e dell’arto vago, il frenico e gli splancnici per modificare il
superiore. funzionamento delle tre sequenze interne;
La verifica palpatoria selezionerà, tramite la gri- 3. nel capo abbiamo l’epifisi e l’ipofisi che sono le
glia, solo i punti più sensibili e quindi il trattamen- ghiandole endocrine che regolano tutto il fun-
to sarà ancora più preciso. zionamento ormonale.
Se la verifica palpatoria della parete anteriore Una volta definita la catenaria del tronco ante-
del tronco è poco significativa o confusa, allora si riore, occorre quindi passare alla verifica palpatoria
invita il paziente a mettersi prono e si attua la veri- della catenaria di controllo, cioè dei punti del capo
fica delle catenarie posteriori (Fig. 9.15). e del collo (Figg. 9.16, 9.17).
Punti Punti
Punti
Punti cerniera cerniera
cerniera
cerniera re-la-cx an-la-sc an-me-sc
re-me-cx er-cx an-la-hu an-la-hu
an-hu ir-hu
la-hu me-hu
il tensore il tensore
ante-latero ante-medio
incorpora la incorpora la
sequenza di sequenza di
antepulsione intrarotazione
lateropulsione mediopulsione
il tensore il tensore
retro-medio retro-latero
incorpora la an-cu, la-cu ir-cu, me-cu
incorpora la an-la-cu 1-2
sequenza di sequenza di an-me-cu
retropulsione extrarotazione
an-ca, la-ca ir-ca, me-ca
re-ge er-ge
re-me-ge 1-2 re-la-ge 1-2
re-ta er-ta
Punti Punti
diagnostici diagnostici
an-la-ca 1-2 an-me-ca 1-2
Punti Punti
diagnostici diagnostici
re-me-ta 1-2 re-la-ta 1-2
an-la-di an-me-di
an-di me-di
re-me-pe 1-3 re-la-pe 1-3
Fig. 9.19. Cerniere e tensori posteriori dell’arto infe- Fig. 9.20. Cerniere e tensori anteriori dell’arto supe-
riore (da G. Chiarugi e L. Bucciante, l.c., modificata). riore (da G. Chiarugi e L. Bucciante, l.c., modificata).
– il tensore ante-medio, che facendo leva sulla cla- che si è vista nella parte posteriore dell’arto infe-
vicola e sterno, fissa il torace anteriore tramite riore:
il piccolo e gran pettorale. – il tensore retro-latero assorbe la sequenza di
Nella parte anteriore dell’arto superiore i tensori extrarotazione,
assorbono ognuno due sequenze (Fig. 9.20): – il tensore retro-medio assorbe la sequenza di
– il tensore ante-medio assorbe le sequenze di retropulsione.
medio e di intrarotazione;
– il tensore ante-latero assorbe le sequenze di
TRATTAMENTO
antepulsione e lateropulsione.
Dopo aver definito con la verifica palpatoria le
I tensori posteriori dell’arto superiore (Fig. 9.21),
catenarie del tronco, le catenarie di controllo, i pun-
che interagiscono sulle catenarie di copertura del
tronco, sono: ti cerniera e i tensori distali degli arti, si passa al
loro trattamento per curare le disfunzioni degli
– il tensore retro-medio, che facendo leva sulla apparati.
fossa sottospinata, fissa in dietro il torace, tra- Non ci sono punti specifici per ogni disfunzio-
mite i muscoli romboidi e sottospinato. ne, in quanto si cadrebbe nei protocolli prefissati
– il tensore retro-latero, che facendo leva sull’a- dell’agopuntura. In effetti ogni apparato presenta
cromion e fossa sovraspinata, tende di lato il delle disfunzioni che interagiscono con gli altri
cingolo scapolare. apparati; ad esempio, la bronchite ricorrente può
I tensori della parte posteriore dell’arto supe- essere la manifestazione della sofferenza dei bron-
riore (Fig. 9.21) presentano la stessa associazione chi, di infiammazioni recidivanti, di infezioni
Punti
cerniera VERIFICA palpaz. punti Palp. catenarie,
il tensore principali cerniera e tensori
re-me-sc retro-latero
re-me-hu incorpora la
re-hu Anteriore Trat. punti scelti
sequenza di
nel tronco e arti
extrarotazione TRATTAM.
Scelta in base al
il tensore er-cu Posteriore risultato
retro-medio re-la-cu
incorpora la
er-ca
sequenza di Fig. 9.22. Schema riassuntivo per il trattamento
retropulsione degli apparati.
re-cu Punti
re-me-cu 1-2 diagnostici
re-ca re-la-ca 1-2
(virus, microrganismi), di irritazioni (polveri, fumi,
Punti pollini), di pneumopatie (a partenza dal naso, dalla
diagnostici gola, dai polmoni), ecc. Queste cause determinano
re-me-ca 1-2 re-la-di
la bronchite perché trovano un terreno favorevole
negli individui con scarse difese immunitarie, con
re-me-di deficit circolatorio e soprattutto con ridotta peri-
stalsi dei bronchi.
Per affrontare tutte queste variabili in ospedale
ci sono molti specialisti. Il fasciaterapeuta può aiu-
tare il corpo in difficoltà, ricercando i punti delle
catenarie e dei tensori che impediscono il buon fun-
Fig. 9.21. Cerniere e tensori posteriori dell’arto zionamento della peristalsi e li manipola fino alla
superiore. loro completa fluidità (Fig. 9.22).