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Università degli Studi di Pisa

SPECIE AVIARI - Appunti integrati con


sbobinature ANATOMIA 2.pdf

Medicina Veterinaria a ciclo unico


Prof: E. Giannessi

Autore: step

Anno Accademico: 2017

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ANATOMIA DELLE SPECIE AVIARI
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La o fologia e l’a ato ia degli u elli più u ifo e ispetto a uello dei a ife i studiati fi o a, iò dovuto
alla specializzazione per il volo. Gli uccelli domestici di interesse veterinario appartengono ai seguenti ordini:

- Galliformi (pollo, tacchino, fagiano, faraona)


- Anseriformi (anatidi = anatra / oca)
- Colombiformi
- Struzioniformi

STRUZZI

Nella Repubblica Sudafricana si ritrova l 80% della


popolazione mondiale di struzzi. Seguono Stati Uniti,
australia, zimbawe, namibia e israele. In europa la Francia
è il principale produttore seguito da olanda, italia,
germania, gran bretagna, spagna e qualche paese del
nord europa come la norvegia.

Il NANDÙ è lo struzzo americano, vive in grandi praterie in Uruguay , argentina. Solitamente in branchi formati da
tante femmine e un solo maschio. Altezza massima 150 cm, coda senza piume e zampe con 3 unghie di cui la
centrale è la + lunga.

EMÙ vive in Australia, ha un corpo tozzo, zampe e ali corte anche esse. Le zampe hanno sempre 3 dita con unghie
corte ma robuste, di queste quella interna e quella esterna sono molto corte.

CASUARIO vive invece in Giappone , in Nuova Guinea e nelle Isole Molucche. Assomiglia al nandù ma ha in testa un
rilievo osseo he dà l’idea di u as o. Le za pe ha o se p e dita e so o ivolte i ava ti. Il dito i te o
o tissi o a po ta u ’u ghia olto lu ga, il dito e t ale i ve e più lu go di uello este o a e t a i ha o
u ’u ghia o ta. Le ali so o o te e rozze. È un animale aggressivo.

KIWI sono gli struzzi più piccoli e pesano da 1 kg (kiwi maculato minore) ai 3-5 kg (kiwi australe). Sono animali
insettivori.
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APPARATO LOCOMOTORE Appuntibay.it Appuntibay.it Appuntibay.it Appuntibay.it
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SISTEMA SCHELETRICO UCCELLI

Lo scheletro deve permettere due tipi di movimento tra loro


indipendenti, cioè: il volo e la progressione sulla terra ferma. Per il
volo lo scheletro deve essere robusto, rigido e leggero. Il tessuto osseo
è formato da fibre parallele e lamellari, in queste la componente
inorganica è > , le ossa risultano + dure.

Lo scheletro degli Uccelli è formato dal cranio, dalla colonna


vertebrale, dalle coste che formano la gabbia toracica, dal cinto
scapolare e dal cinto pelvico dove si articolano rispettivamente gli arti
anteriori e posteriori.

Nelle fe i e o pa e l’osso midollare , nelle femmine durante il


periodo di ovodeposizione , ha funzione metabolica, è una riserva di
calcio, compensa il dispendio energetico dovuto alla formazione del
gus io dell’uovo.

Scheltro assile: cranio, colonna vertebrale, coste e sterno

Scheletro appendicolare: arto anteriore (ala), arto posteriore

Neurocranio: ha uno sviluppo abbastanza uniforme – Splancnocranio: si sviluppa in modo diverso in base al tipo di
alimentazione e alla p e sio e dell’ali e to.

Denti: sostituiti da una guaina cornea che riveste la


parte rostrale dello spancnocranio -> BECCO

Il cranio degli Uccelli possiede alcune modifiche


dovute all'adattamento al volo. Una di queste e' il
fatto che si tratta di un cranio estremamente leggero
(pesa circa l'1% rispetto al peso totale dell'uccello) è
piccolo, si fonde precocemente ed è difficile
individuare sindesmosi. La seconda caratteristica è
che si tratta di un cranio cinetico, simile a quello dei
Rettili, ma profondamente diverso rispetto a quello
dei Mammiferi. Si tratta in pratica di un cranio
mobile, le cui componenti sono capaci di compiere
movimenti indipendenti. Le cavità orbitali sono molto
grandi e separate da un setto interorbitale (come nei
rettili). Le ossa del palato sono poco sviluppate
mentre la fessura delle coane è + lunga e ampia. Alla
ase del a io l’o ipitale p ese ta u solo o dilo
che è molto piccolo e permette grandi movimenti del capo.

Il cranio degli uccelli è cinetico, permette dei movimenti del becco superiore in senso verticale. Il cinetismo cranico
degli U elli dovuto allo sposta e to i ava ti dell’osso uad ato dete i a u legge o solleva e to del e o
superiore contemporaneamente a quello inferiore, si ha maggiore apertura e quindi maggiore ingestione di cibo.
Questo osso quadrato si trova interposto tra neuro e splancnocranio, l’osso zigo ati o e il pte igoideo lo ollega o
allo splancocranio, si parla di apparato palato- as ella e. T a l’osso asale ed il f o tale p ese te la li ea di
flessio e (sono i processi delle ossa nasali che si portano sul frontale e non si saldano completamente dando
possibilità di movimento)

L’adattamento al volo li costringe a modificarsi in diverse maniere. La prima esigenza ha riguardato la riduzione del
peso del corpo in funzione di una migliore capacità di volo. La strada principale che gli Uccelli hanno seguito per
ottenere Appuntibay.it
ciò è stata quella di perdere i denti eAppuntibay.it
Appuntibay.it le grosse e pesanti ossa che li supportavano,
Appuntibay.it la perdita di quasi tutta
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la coda e la iduzio e del a io. I olt e, al u e ossa degli U elli so o ossa p eu ati he , io ospita o a pie
cavità in cui si immettono propaggini di sacchi aerei. Ciò alleggerisce notevolmente lo scheletro favorendo
ulteriormente il volo.

CARENA E VERTEBRE

Il battito delle ali richiede un grande sforzo muscolare e di muscoli interessati hanno bisogno di una solida
inserzione allo scheletro. Essi, inoltre, generano notevoli sollecitazioni allo scheletro quando lavorano. Il
p i o p o le a stato isolto dagli U elli fo e dosi di u ‟a pia a e a ste ale he pe ette u a
soddisfacente inserzione ai potenti muscoli deputati al volo. Il secondo problema è stato risolto
conferendo rigidità allo scheletro attraverso la fusione di gruppi di vertebre e fornendo le costole di
sporgenze, i processi uncinati, che tenendo insieme costole contigue danno maggior compattezza a tutta
la cassa toracica. Il torace degli Uccelli è schiacciato e compatto in comparazione con gli altri Vertebrati;
iò o po ta u a aggio e vi i a za degli a ti al e t o di g avità del o po e ui di u ‟effi ie za
maggiore nel bilanciare il peso corporeo sia nel volo che nella locomozione bipede.
- VERTEBRE CERVICALI: Allungate e molto mobili. Il numero varia con la specie (11-25). Gli uccelli
domestici di solito ne hanno 12-18 . il collo negli uccelli svolge la funzione che nei mammiferi
svolgo o gli a ti, pe uesto o ile. Il de te dell’epist ofeo olto sviluppato ed e t a i
o tatto o il o dilo dell’occipitale.
- VERTEBRE TORACICHE: sono 7 nel pollo, 9 negli anseriformi. Si articolano con le coste . in alcune
specie sono + o – saldate tra di loro, non mobili.
NOTARIUM= fusione 2T-5T nel pollo (1T e 6T sono libere, 7T è fusa con le lombo-sacrali)
NON C’ DIFFEREN)A TRA TORACE E ADDOME, MANCA IL DIAFRAMMA. OGNI CO“TOLA “I ARTICOLA CON
UNA SOLA VERTEBRA-> superficie articolare pianeggiante.
- VERTEBRE LOMBARI
Spesso fuse con le sacrali, formano il SINSACRO cioè 14-15 vertebre
sacrali e lombari tra lo o fuse, il si sa o si fo de a sua volta o l’ileo.
Il si sa o fo a u ’i se zio e o usta pe i us oli degli a ti e pe la
propulsione che ne deriva.
- VERTEBRE COCCIGEE : 5-7 nei domestici. Sono libere, tranne
l’ulti a vertebra deriva dalla fusione di 3-4 elementi e ha forma
t ia gola e o api e audale e ivolto ve so l’alto -> PIGOSTILO (serve
come supporto per le penne timoniere della coda)
COSTE Appuntibay.it Appuntibay.it Appuntibay.it Appuntibay.it Appuntibay.it
Il numero di coste varia in base alla specie e si articola con la vertebra corrispondente, 7 nel pollo e 9 nei
palmipedi. La 1° e la 2° sono spesso fluttuanti, le altre si articolano tutte con lo sterno.
La cartilagine costale è sostituita dalle ossa sterno-costali, che danno rigidità per il volo e i muscoli
coinvolti. La maggior parte delle coste presenta un processo uncinato che unisce tra loro le coste
contigue.
STERNO
Lo ste o sviluppato pe l’i se zione dei
muscoli per il volo, ha forma di lamina
schiacciata dorso ventralmente da cui si
staccano molti processi diversi in base alla
specie. Le coste si articolano sullo sterno che,
negli Uccelli volatori, presenta una espansione
a forma di chiglia, detta cresta o carena, su cui
si inseriscono i muscoli pettorali che muovono
le ali. Da protezione alla parte ventrale e
laterale della cavità corporea
CARENA= lamina triangolare ventrale rispetto allo sterno, più sviluppata nei buoni volatili. Ha superfici
late ali ugose pe l’atta o dei us oli. Più sviluppata e iglio e sa à la apa ità di volo. RATìTI = fo a
dello sterno azzerata, come negli struzzi.

Sul margine anteriore dello sterno troviamo sulla linea mediana un processo appiattito, il processo episternale, e
vicino ai margini laterali fa rilievo, da ciascun lato, il processo sternocoracoideo

PROCESSO EPISTERNALE-> ai 2 lati si articolano le ossa caracoidee-> cintura toracica -> sollevamento e
abbassamento -> aumento cavità respiratoria in modo verticale.
PROCESSO STERNO CARACOIDEO-> parallelo alle ossa caracoidee
PROCESSO LATERALE CAUDALE -> LAMINA LATERALE CAUDALE -> tra processo xifoideo e processo
laterale caudale
Le zo e iAppuntibay.it
ui a a l’osso so o i o ustite
Appuntibay.it da e a eAppuntibay.it
Appuntibay.it fi ose, e do oAppuntibay.it
lo ste o più igido e
proteggono le parti laterali.

CINTURA TORACICA DI POLLO

La cintura toracica è formata da 3 ossa:


- Scapola: forma di sciabola appiattita, è parallela alla alla colonna vertebrale (a ridosso della parte
dorsale del torace)
- Coracoide: l’osso più o usto t a i , si a ti ola o la s apola, la lavi ola e l’o e o a
distalmente anche con lo sterno
- Clavicola: lu ga e sottile, si u is e alla lavi ola o t o late ale fo a do l’interclavicola. Si
sviluppano nello spessore dei muscoli pettorali
La scapola con la coracoide formano insieme una cavità articolare dove si inserirà la testa dell’omero.
La clavicola inve e si u is e alla o a oide e alla s apola a o si a ti ola o l’o e o.
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OSSA ARTO SCAPOLARE DI POLLO
Omero, radio, ulna, carpo, metacarpo (II, III, IV) , falangi
Omero= forma lo scheletro del braccio. È un osso lungo e
leggermente ricurvo con una superficie articolare ovalare a livello
dell’epifisi p ossi ale. P ese ta il foro pneumatico. L’epifisi distale
presenta 2 condili articolari.
Radio e ul a= fo a o lo s helet o dell’ava a io. “o o allu gati
e si a ti ola o t a di lo o a livello delle est e ità. L’ul a ha u
diametro maggiore del radio, il processo olecranico dell’ul a po o
sviluppato.
Carpo= formato da 2 ossa: radiale (14) e ulnare (15) del carpo (fila
prossimale). La fila distale invece è formata da ossa fuse col
metacarpo-> carpo-metacarpo
CARPO-METACARPO= III e IV metacarpo > sviluppo, allungati e uniti
alle estremità, distalmente ciascuno di articola con una falange, la 1°
del dito corrispondente. Il II metacarpo è invece rudimentale,
forma un piccolo rilievo prossimale, il dito risulta + corto.
DITA
3° = è il + sviluppato, ha 2 falangi (20 e 21)
4° = 1 sola falange (22)
2°= 1 o 2 falangi (19) , è unito al metacarpale

CINTURA PELVICA
Il cinto pelvico consiste di due ilei robusti ed allungati, che costituiscono gran parte del sinsacro, di due ischi e due
pubi, diretti all'indietro, paralleli agli ilei; ambedue terminano liberi, il che facilita, nelle femmine, la deposizione
delle uova.Le dimensioni variano in base alla grandezza delle uova. Animali più grandi avranno
proporzionalmente una cintura pelvica più ampia.
ILEO – ISCHIO – PUBE so o disposti pa allela e te a fo a e l’a eta olo i se so do sove t ale. Manca
la sinfisi ischio-pubica (eccezione: struzzo)
L’ileo ha fo a la i a e, allu gato ed saldato, o e a ia o già visto, al si sa o pe tutta la sua
lu ghezza. L’is hio si t ova late ale e ve t ale ispetto all’ileo e fo a la aggio pa te delle pa eti late ali
della pelvi. Tra questi due si trova il foro ischiatico. Il pube invece ha forma bastoncellare e si trova
ve t ale ispetto all’is hio. T a is hio e pu e si fo a il foro otturato.
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ARTO POSTERIORE DI POLLO


Femore, tibio-tarso, fibula , tarso-metatarso, falangi
Gli arti posteriori degli Uccelli variano molto a seconda delle specie e
all'habitat in cui vivono. Poggiano in terra solo le falangi delle dita che
sono quattro, manca il quinto dito. Le dita degli Uccelli corridori
hanno subito altre modifiche in quanto hanno perduto anche il primo
dito; negli struzzi sono rimasti addirittura solo il terzo e quarto dito.
Solitamente il femore è corto, la fibula è ridotta ad un semplice
bastoncello, la tibia e le vicine ossa del tarso (caviglia) sono fuse a
formare un unico osso allungato detto, perciò, tibia-tarso; le ossa
distali del tarso ed i metatarsali ( piede) si sono riuniti a formare un
unico osso tarso-metatarso, detto anche osso della corsa, su cui si
articolano le dita. Le dita dei piedi sono munite di unghie.

FEMORE = forma lo scheletro della coscia, lungo con testa


articolare sferica che si articola con la fossa aceta bolare.
L’epifisi distale p ese ta la t o lea a iale pe la otula e
condili caudali (per tibia e fibula). La rotula è piccola e di forma
quadrilatera.
TIBIA E FIBULA = formano la gamba. La tibia ha un epifisi
prossimale con superficie articolare pianeggiante per il femore.
Distalmente si fonde con il tarso -> tibio-tarso. Il tibiotarso termina distalmente con una troclea articolare
per il tarso-metatarso che segue.
La fibula è stiliforme. La parte prossimale è articolare si articola con il condilo laterale del femore. Nella
parte distale si unisce al tibiotarso.
TARSO= manca
TARSO-METATARSO=
Appuntibay.it fusione della serie diAppuntibay.it
Appuntibay.it ossa distali del Appuntibay.it
tarso e metatarsoAppuntibay.it
(II III e IV) . Si tratta di un
osso unico e allungato. Nella parte prossimale si articola con il tibiotarso che precede. Distalmente invece
ha 3 superfici articolari. Il metatarso I è unito all’epifisi distale del ta so etata aso.
SPERONE-> rilievo osseo sulla superficie mediale del tarso metatarso
DITA
Di solito sono 4:
1° dito= può mancare, è diretto causalmente ed è formato da 2 falangi
2° dito= cranialmente e medialmente, ha 3 falangi
3° dito= cranialmente , è il più lungo ed ha 4 falangi
4° dito= cranialmente e lateralmente, con 5 falangi
TIPI DI PIEDE

LO STRUZZO= ha uno sterno privo di carena, le ossa della cintura toracica sono fuse in un unico
osso che si unisce a sua volta nella parte craniale dello sterno. Ischio e pube hanno forma
bastoncellare e sono uniti tramite sinfisi pubica. Le dita sono solo 2 e ciascuna presenta 4
falangi.

APPARATO MUSCOLARE UCCELLI


I muscoli dei volatili hanno < contenuto di tessuto connettivo. A livello microscopico i muscoli appaiono
chiari o bianchi ma anche rossi o scuri. Questi colori sono legati alla composizione del muscolo da parte di
fibre tra loro diverse a causa della diversa quantità di emoglobina, questa varia in base alle esigenze
fisiologiche del muscolo.
Utilizzo del glucosio= la glicolisi è un sistema rapido e reversibile, avviene anche in assenza di O2,
produce poca energia. Tramite glicolisi il glucosio iniziale (C6-H12-O6) viene trasformato in ATP.
- Scissione del glucosio in 2 molecole di piruvato (C3 H6 03)
- Ciascuna molecola di piruvato ottenuta dalla scissione precedente del glucosio potrà seguire due
strade diverse. La prima è quella che porterà alla produzione del lattato: le molecole di lattato, a
sua volta, si ottengono dall'ossidazione di una molecola di piruvato. Gli enzimi LDH e NADH
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regolano Appuntibay.it
la reazione Appuntibay.it
suddetta e, quando Appuntibay.it
sarà realizzato Appuntibay.it
il lattato, resterà una molecola di NAD+,
cioè l'ossidato. Questa molecola avrà il compito di reagire nella successiva reazione della
gliceraldeide trifosfato deidrogenasi.
- L'enzima ossidato NAD+ potrà permettere alla glicolisi di produrre ATP. Una delle due molecole di
piruvato verrà utilizzata per la formazione di lattato, invece la seconda verrà utilizzata nel "ciclo di
Krebs". Il ciclo di Krebs, conosciuto anche come "ciclo degli acidi tricarbossilici", oppure "ciclo
dell'acido citrico", ha una funzione metabolica di importanza enorme internamente delle cellule per
quanto concerne la respirazione cellulare. Tale ciclo porterà quindi alla formazione di una molecola
di acetil-coenzima A, chiamata anche acetil-CoA, cioè molecola essenziale per il metabolismo di
tutti gli esseri viventi.
- Nel ciclo di Krebs una molecola di piruvato sarà soggetta ad una reazione chiamata
"decarbossilazione ossidativa", producendo in tal modo una molecola di acetil-CoA e due molecole
di anidride carbonica (CO2). La glicolisi ha perciò come scopo finale la produzione di ATP:
ciascuna reazione produce ATP fino ad ottenerne 36 molecole da una sola molecola di glucosio
Il ciclo di Krebs e le ossidazioni mitocondriali formano un sistema invece lento, irreversibile che richiede la
presenza di ossigeno ma, tuttavia, produce molta energia.
GLUCOSIO > glicolisi > PIRUVATO (fermentazione > LATTATO, 2 molecole di ATP) > ossidazione >
ACETATO > c. di Krebs e o. mitocondriali = CO2 + H20
C6 H12 06 -> 6 CO2 + 6 H20 + 38 molecole di ATP

FIBRE MUSCOLARI
Ci sono 2 tipi di fibre muscolari in base alla funzione del muscolo.
Fibre muscolari rosse o LENTE (Tipo 1)
Hanno un diametro minore ma contengono > mioglobina, per questo risultano rosse microscopicamente.
Le fibre sono molto grandi e presentano abbondanza di mitocondri e un maggior numero di capillari,
arriva più sangue. Sono presenti grandi quantità di gocce lipidiche mentre sono scarse le miofribille. Da
uesto si dedu e he la o t azio e più le ta a l’e e gia he si p odu e e aggio e. L’ATP aggio e
ed è prodotto tramite fosforilazione ossidativa mitocondriale. Le fibre sono lente a contrarsi, la
contrazione dura di più ma rimane più a lungo perché i muscoli risentono meno della fatica.

Fibre muscolari bianche o VELOCI (Tipo 2)


Hanno diamentro maggiore e, al contrario delle lente, hanno minor numero di mitocondri, maggiore
presenza di miofribrille nel sarcoplasma e minore quantità di mioglobina(colore biancastro, roseo) e
capillari. Producono energia per glicolisi anaerobica. La contrazione in questi muscoli avviene in modo
veloce, è più intensa ma dura poco. Abbiamo quindi una minore efficienza della via gli colitica e un
aggio a u ulo dei eta oliti i te edi uali l’a ido latti o.
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DISTRIBUZIONE QUANTITATIVA MUSCOLATURA UCCELLI

I muscoli mimici sono poco sviluppati

I muscoli masticatori sono ben sviluppati e permettono di utilizzare al meglio il becco

I muscoli spino-dorsali sono ridotti nel tratto toraco-lombo-sacrale. La testa è molto mobile per il notevole sviluppo
dei muscoli del collo

I muscoli delle vertebre coccigee sono sviluppati, muovono e sostengono le penne timoniere

I muscoli della parete del torace variano il volume della cavità corporea in base alla respirazione

I muscoli addominali so o i po ta ti pe la defe azio e e l’ovodeposizio e

I m. della cinta scapolare muovo le ali, tra questi i muscoli pettorali sono i più importanti

I . della ci tura pelvica e dell’arto pelvico sono sviluppati e devono soste e e il peso dell’i te o o po e
pe ette e i ovi e ti dei ipedi. “o o i po ta ti a he pe l’atte aggio.

Uno speciale sistema di molleggiamento delle zampe permette agli uccelli di posarsi anche su posatoi sollevati da
terra (alti alberi, rocce, fili elett i i e … . Lo stesso e a is o o se te di atte a e o legge ezza. I al u e
spe ie uali apa i, passe ifo i, pi hi , pappagalli e … la disposizio e dei us oli e te di i delle za pe se ve
anche per rimanere saldamente ancorati ai rami o altri appigli, senza fatica anche durante il sonno.

STRUZZO

I us oli petto ali so o at ofizzati, i fatti la pa te ve t ale dell’addo e fo ata da u a apo eu osi dei us oli
addominali. La maggior parte dei muscoli si trova a livello del dorso e delle cosce: mm semitendinoso, mm grande
psoas, bicipite femorale, mm gastrocnemi)

ORGANI DI SENSO
Gli uccelli sono una classe di Vertebrati con particolari adattamenti al volo. Questi animali sono omeotermi cioè con
temperatura corporea costante, generalmente intorno ai 40°C. Caratteristica esclusiva è di essere rivestiti da
penne. Differenze tra mammiferi e uccelli:

CUTE = sono presenti piccoli granuli lipidici (sferule lipidiche) che si stratificano sulla superficie del corpo
e svolgono la funzione delle gh sebacee sudoripare dei mammiferi-> IMPERMEABILIZZAZIONE.
L’epide Appuntibay.it
ide sottile, foAppuntibay.it
ata da a stAppuntibay.it
ati, più spessaAppuntibay.it
elle zo e spe ializzato o i uelle p ive di
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penne.

< derma

IPODERMA = presenta il pannicolo adiposo ovvero un abbondante deposito di grasso, questo varia in base alla
modalità di allevamento.

ANNESSI CUTANEI (ghiandole)

Annessi cheratinizzati -> Penne, becco, artigli, squame, sperone, cresta, bargigli, pliche auricolari, caruncole, corno
frontale, callosità (epidermide molto spessa, es: struzzo, non ha il corpo interamente ricoperto di penne e piume, le
cosce sono callose a livello del pube; sterno)

Gh dell’uropigio -> formata da 2 lobi divisi da 1 setto. Il secreto attraversa il condotto e


arriva alla papilla uropigea. Il secreto serve per impermeabilizzare le penne. È
ollo ato do sal e te all’ulti a ve te a sa ale/p ima coccigea. È un gh tubulare
ramificata olocrina con secreto oleoso. Manca in alcune razze di colombi, pappagalli e
nello struzzo (vive in ambienti secchi dove non piove spesso)

BECCO

Il becco è una struttura anatomica esterna degli uccelli usato per mangiare, pulire le penne, manipolare oggetti,
uccidere le prede, ricercare il cibo, nutrire i piccoli ed interviene, in alcuni casi, anche nel corteggiamento. Ci sono
varie tipologie di becco, che mostrano diversi adattamenti da parte dei pennuti, avvenuti soprattutto per potersi
procurare il cibo in base alle proprie abitudini alimentari. La ragione compresa tra gli occhi ed il becco viene detta
lore, ed in qualche caso si presenta senza piume e colorata. Il becco di molti pulcini possiede anche un piccolo
apparato osseo, detto dente d'uovo, che facilita la rottura dell'uovo durante la sua schiusa.

PIUMAGGIO

La piuma è uno degli organi più complessi dei vertebrati: appendice dell'apparato tegumentario, è formata dalla
proliferazione controllata di cellule nell'epidermide, che produce cheratina. La sua struttura portante è composta
dal calamo, la parte dove si attacca all'ala, e dal rachide, la continuazione del calamo. Al rachide sono attaccate le
barbe, che a loro volta presentano ai lati le barbule.
La penna matura degli uccelli è una parte morta, che è possibile considerare come il pelo dei mammiferi. Le
penne degli uccelli sono fatte di cheratina pura. Una penna tipica consta di un asse centrale rigido (rachide) la cui
base si inserisce profondamente nella cute e che porta dalla parte esterna un vessillo. Il vessillo, asimmetrico è
formato da barbe sulle quali sono inserite ortogonalmente le barbule; barbe e barbule nelle penne si agganciano
reciprocamente in modo da formare una superficie piana leggerissima, porosa.
Il piumaggio è costituito dalle
Appuntibay.it piume e dalle penne,
Appuntibay.it le quali ricoprono
Appuntibay.it entrambe l'epidermide
Appuntibay.it Appuntibay.itdegli uccelli, ma sono
differenti dal punto di vista morfologico, anatomico e funzionale. Le piume si differenziano dalle penne per il
rachide più corto e flessibile, con barbe filiformi e barbule prive di ciglia. Dal punto di vista funzionale, le piume
servono innanzitutto a rivestire, a limitare la dispersione di calore e l'assorbimento di umidità, oltre a dare una
forma più aerodinamica ai volatori. Le penne invece servono principalmente per il volo, con funzioni diverse fra
remiganti, e fra le remiganti primarie e le secondarie, le timoniere, ecc.

Vi sono due tipi fondamentali di piume: piume mobili che coprono la parte esterna del corpo e piume interne che si
trovano sotto le prime a contatto con l'epidermide.

PENNE

Manto di penne = copertura di penne di un uccello nel suo insieme. Le penne si distinguono in:

- Penne di contorno -> definiscono la forma


- Semipiume, piume
- filopiume e setole
- Spolverini e penne auricolari
- Pe e dell’u opigio

Le penne sono distribuite in modo non uniforme. La distribuzione è caratteristica di specie in specie.

- Pterìli : sono le zone in cui è presente il follicolo della penna, dove si infigge il calamo
- Apterìli : sono le zone prive di penne, non vi sono i follicoli. Sono presenti però le piume e le filopiume

Penne di contorno = sono in numero determi ato pe og i spe ie e o fe is o o l’aspetto dell’u ello adulto.

Sono formate da una parte assile detta scapo o fusto, la parte che si inserisce nel follicolo è il calamo mentre
quella libera viene detta rachide, la parte che si espande invece è il vessillo. Dal rachide si staccano le barbe,
ognuna con 2 file di barbule che presentano piccoli uncini detto amuli che danno resistenza al volo (mancano nello
struzzo)
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PENNE PER IL VOLO

REMIGANTI : distribuite sul margine poste io e dell’ala, a to a te io e. “i di o o


p i a ie uelle della a o e se o da ie uelle dell’avambraccio. Forniscono la spinta
durante il volo, il vessillo è asimmetrico.

ALULA: si trova sul pollice

TIMONIERE: sono le penne della coda, servono a direzionare il volo, il vessillo è


simmetrico.

TETTRICI: sono le penne di copertura, ricoprono dorsalmente e ventralmente le


precedenti, sono più corte.

Altri tipi:

PIUME e SEMIPIUME: non presentano amuli , sono isolanti termici.

FILOPIUME e SETOLE: le filo hanno le barbe nella parte apicale, le setole invece solo alla base.

SPOLVERINI: servono per la toelettatura , rilasciano polvere.


MUSCOLIAppuntibay.it
DELLE PENNE Appuntibay.it Appuntibay.it Appuntibay.it Appuntibay.it
I muscoli coinvolti nel volo sono i depressori e gli erettori della penna (contrazione) . Sono muscoli lisci, si
inseriscono con tendini elastici sulla parete del follicolo formando una trama reticolare nei cui punti di inserzione
(nodi ) si trovano i follicoli.

SQUAME

Le squame proteggono la zampa dove terminano le piume. Non sono infisse in una tasca cutanea e non si
sovrappongono come quelle dei rettili ma sono adese, la he ati a più olle t a u a pla a e l’alt a.

le squame si dividono in:

- Scudi: ricoprono tarso e metatarso


- Scutelle : ricoprono le dita
- Reticolate : ricoprono le zone di appoggio della zampa e
le zone interne.
- Cancellose

Le unghie hanno artigli da scavo, usati come strumenti di difesa


e offesa

Altri annessi cutanei sono la cresta e bargigli (sopra e sotto la


testa). I bargigli sono piccole pliche cutanee che si accrescono
distalmente. La cresta invece è riccamente vascolarizzata ,
rossa, molto turgida, soprattutto durante il periodo della
riproduzione.

La caruncola (anatra e tacchino) alla ase del e o supe io e dei ta hi i, u ’es es e za che si accresce e
allunga durante il periodo della riproduzione e pende dal lato del becco, riccamente vascolarizzato.

Il corno frontale è tipico dei maschi della specie faraona. È un carattere sessuale.

ORGANI DI SENSO

OCCHIO

o Le cavità orbitali sono comunicanti perché il setto infraorbitario presenta delle discontinuità.
o La sclera è rinforzata da placche di cartilagine ed osso.
o La retina presenta 2 aree con acutezza visiva maggiore :
- principale -> polo posteriore, usata normalmente

- temporale : mediale, usata durante il volo quando gli


occhi tendono a convergere e si ha una visione
stereoscopica

o Il pettine : è tipico degli uccelli, è una lamina retinica


ripiegata su se stessa e molto vascolarizzata. La funzione
però è ancora sconosciuta.
ORECCHIO
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Esterno : manca il padiglione auricolare, il meato acustico
esterno può essere scoperto, limitato da una plica cutanea
o coperto da penne auricolari

Medio : nella cavità timpanica si trova la columella auris , la


attraversa ed è composta da una porzione timpanica
(cartilaginea) e una ossea (staffa).

Interno : formato da canali circolari lunghi e sottili negli


uccelli buoni volatori. La chiocciola è tubulare, stretta e
sottile con una lunghezza di pochi mm e finisce con
u ’est e ità ie a e dilatata detta logena.

APPARATO RESPIRATORIO

Le cavità nasali sono divise in senso antero-posteriore


in 3 distretti in ciascuno dei quali è presente una
conca nasale:

- Vestibolo
- Camera respiratoria
- Camera olfattiva

La narice è compresa nel becco superiore ed ha la forma di


una fessura rigida. Può essere delimitata da un opercolo,
ovvero una piega cutanea (galliformi). Anteriormente e
ventralmente alle orbite ed in comunicazione con le cavità
nasali si trova in seno infraorbitale (sono 2 cavità, organo
pari)

Gh nasale laterale -> è posta caudalmente e dorsalmente


all’o ita ed st etta e te adesa all’osso f o tale.
Dall’est e ità a iale as o o o dotti es eto i he si
aprono nel vestibolo. Questa ghiandola si sviluppa
maggiormente negli uccelli marini e il secreto è una soluzione ipertonica di NaCl (anche detta ghiandola del sale)

LARINGE= Non è la sede della fonazione. Si apre sul pavimento della faringe con un orificio in forma di fessura
mediana -> adito laringeo, si trova su un rilievo a forma di cuore detto rilievo laringeo sul quale presenti delle
papille cornee . Mancano le corde
vocali, la cartilagine tiroide e
l’epiglottide. La cricoide è molto
sviluppata. È p ese te u ’alt a pi ola
cartilagine-> procricroidea in
posizio e edia a. L’adito si ap e e
chiude grazie ai muscoli della laringe.
TRACHEAAppuntibay.it Appuntibay.it Appuntibay.it Appuntibay.it Appuntibay.it
Gli anelli cartilaginei tracheali sono completi e so o detti a elli o sigillo” perché
hanno una parte + sviluppata che forma la metà destra e sinistra degli anelli successivi
in modo alternato. La trachea può essere molto allungata e convoluta, specialmente
in uccelli che volano ad alta quota e viene accolta nel vano della carenatura sternale (
->gruiforme)

SIRINGE -> Organo della fonazione

Si trova nella trachea a livello della biforcazione dei bronchi. È


sospesa nel sacco aerifero clavicolare e si evidenzia perché forma
un restringimento. A livello della siringe gli ultimi anelli della
trachea e i primi dei bronchi si modificano, si ha la comparsa di
membrane elastiche he posso o vi a e al passaggio dell’a ia. Le
cartilagini che compongono sono:

- Timpano o cartilagini craniali = 3 o 4 anelli tracheali di


diametro leggermente maggiore e maggiormente
ravvicinati.
- Plessus è una cartilagine impari e mediana a forma di cuneo che si trova a
livello della biforcazione tracheale
- Cartilagini intermedie a forma di C, 4,derivano dalla trachea
- Cartilagini caudali a forma di C, 3 per lato, derivano dalla modificazione dei
primi anelli bronchiali principali.
- Membrana timpanica laterale e mediale -> sono tese tra le cartilagini ed
emettono il suo o al passaggio dell’a ia.

SIRINGE ANATRA -> ell’a at a as hio la si i ge


fortemente asimmetrica, si ha un maggiore sviluppo della
parte sx e la formazione di un rilievo dilatato su questo lato
che viene detto bolla timpaniforme.
POLMONIAppuntibay.it Appuntibay.it Appuntibay.it Appuntibay.it Appuntibay.it
Gli organi respiratori sono localizzati nella parte più craniale e dorsale della cavità, a livello delle vertebre dorsali
con le quali sono in stretto contatto (3-4 coste sono comprese nello spessore dei polmoni ( per circa metà dello
spessore). I polmoni degli uccelli sono piccoli ed hanno sempre volume minore rispetto ai mammiferi con uguale
ole. Questi o ga i se vo o uasi es lusiva e te pe l’e atosi, sono più scuri di quelli dei mammiferi però
perché contengono minor quantità di aria. Sono craniali rispetto ai reni e con questi organi occupano
completamente la parte dorsale della cavità corporea. Durante la respirazione la cavità celomatica cambia volume,
la gabbia toracica si allarga, lo sterno scende ventralmente e osservando lateralmente, si sposta caudalmente
insieme a piccolo spostamento caudale della coracoide e della clavicola.

I polmoni sono compresi nella cavità sierosa come nei mammiferi, cavità pleurica con pleura parietale che si
continua in quella viscerale. La parietale a livello ventrale è unita alla parete del sacco toracico formando la
membrana sacco-pleurica che si unisce alle coste (dalla 3° alla 6° nel pollo) grazie a 4 fascetti di muscolatura striata
-> muscoli costo-polmonari. La m. sacco pleurica è costantemente tesa durante la respirazione: durante
l’inspirazione rimane tesa in modo passivo grazie alla componente laterale del movimento delle coste; durante
l’espirazione è tesa in modo attivo grazie alla contrazione dei muscoli costo-polmonari.

Negli uccelli adulti la pleura viscerale e parietale vengono ad essere collegate da lacinie connettivali che obliterano
la cavità pleurica, la occludono più o meno completamento. Per questa ragione negli adulti la cavità pleurica non è
considerata più una cavità sierosa, perché non permette il movimento degli
organi compresi e rivestiti da sierosa viscerale.

Gli uccelli possono variare il volume dei polmoni in modo estremamente


limitato (non si devono considerare immobili) a causa di:

- Assenza di diaframma
- Localizzazione in parte dorsale della cavità corporea, questa ha una
componente laterale di movimento che risente meno delle
modificazioni di volume legate ai movimenti costali (si riduce verso
le estremità prossimali della gabbia toracica)
- Obliterazione della cavità pleurica (ostruzione che avviene
ell’adulto fisiologi a e te
- La tensione della membrana saccopleurica costante

Le piccole variazione consentite non sono però sufficienti per assicurare una ventilazione polmonare adeguata, si
dice allora che i polmoni hanno solo funzione di ematosi. Per la ventilazione sono necessarie delle strutture dette
sacchi aerei.

Forma polmoni = compressi dorso ventralmente. pollo-> forma rettangolare con 4 margini paralleli a coppie e tra
loro perpendicolari

Il margine laterale è sottile, quello mediale è più spesso. La faccia dorsale è convessa, presenta 4 docce profonde e
tra loro parallele in cui si inseriscono le coste 3-4-5-6, la faccia ventrale è pianeggiante e nel terzo craniale è
p ese te l’ilo. La superficie non presenta incisure -> NO LOBI ma piccoli rilievi cordonali a decorso parallelo e
anastomizzato con i quali si evidenzia il decorso di parabronchi.
ALBERO BRONCHIALE POLLO
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Dopo aver percorso un tratto extrapolmonare il bronco entra nel
polmone corrispettivo. Il bronco principale percorre tutto il polmone
in senso cranio caudale rettilineo, lungo il percorso emette i bronchi
secondari e termina a livello del margine caudale dove si connette
con un sacco aerifero addominale omolaterale. I bronchi
pe etto o all’a ia di s eglie e il pe o so

Dai bronchi secondari nascono i bronchi terziari o parabronchi (circa


500 in ogni polmone) che non terminano mai a fondo cieco ma
collegano tra loro i bronchi secondari e formano quindi delle
anastomosi tra i secondari. Possono formare lunghi circuiti arcuati
che si collegano alle estremità oppure anastomosi trasversali tra loro
parallele + o – lunghe.

Superficiali = + lunghi, 3-4 cm Profondi= + corti, 1 cm


diametro-> 1-2 mm

La parete dei parabronchi è perforata e


queste piccole aperture si aprono in atri di
forma poligonale con diametro di 100-200
micron. Dagli atri si ha accesso a cavità più
piccole dette infundibuli che a loro volta
si continuano in piccoli canalicoli che sono
i capillari aeriferi (tra loro anastomizzati).
I capillari sono in stretto contatto con i
capillari sanguigni (calibro simile), qui
avviene lo scambio di CO2 e O2 con il
sangue che decorre in senso opposto ->
e a is o o tro orre te” (come nel
e e . L’epitelio espi ato io sottile ies e
a sfruttare anche le concentrazioni scarse di
ossigeno che si trovano ad alta quota (+ di
8000 m)

Lobulo polmonare= non è delimitato da


pareti di connettivo molto evidenti, si ha uno
scambio di materiale aerifero tra lobuli
adiacenti.

Capilla e ae ife o = o posizio e si ile a uella dei a ife i. “o o l’o ologo degli alveoli, o si uovo o e
non cambiano il diametro. Non vi sono le cellule che producono il surfactante. Invece di 1 alveolo -> tanti piccoli
capillari e canalicoli aeriferi. In questo modo negli uccelli viene meglio sfruttato il volume del polmone, la superficie
aumenta ed è 10 volte superiore rispetto a quella dei mammiferi. Quindi : volume minore ma superficie di scambio
maggiore . Svolgono meglio la funzione ma non ventilano, per questo sono necessarie le sacche aeree.

SACCHI AEREI

Parete trasparente, fuoriescono e si infiltrano tra i muscoli e le ossa tramite diverticoli, si sviluppano fuori dal
polmone e i evo o l’a ia dai o hi. Rise to o delle va iazio i di volu e della avità o po ea. La si i ge
immersa nella sacca clavicolare per sentire le variazioni di aria, serve per emettere il suono, non è immersa dentro
ma si trova in prossimità e risente dei cambiamenti di volume.

INSPIRAZIONE = aumento di volume della cavità corporea con diminuzione della pressione. I sacchi aspirano aria
dall’este o esse dovi i ollega e to g azie ai o hi.
ESPIRAZIONE di volu e e au eAppuntibay.it
= diminuzioneAppuntibay.it
Appuntibay.it to di p essio e Appuntibay.it
ella avità o po ea. L’a ia es e dai sa hi.
Appuntibay.it
L’a ia pe e t a e e us i e dai sa hi deve flui e ei o hi e, e t e li att ave sa, si attua l’e atosi. I sa hi
fu zio a o o e dei a ti i he aspi a o a ia e la espello o ispettiva e te du a te l’i spi azio e e l’espi azio e.

Mancando le gh sudoripa e, le sa he is alda o l’a ia e la e etto o espi a do pe aff edda la. L’a ia he fluis e
nei sacchi serve anche per la termoregolazione , termo dispersione -> quando si ha un aumento di energia (calore)
generata da alti livelli di attività muscolare, ad esempio nel volo prolungato, in questi animali i sacchi sono più
sviluppati -> buoni volatori

I dive ti oli dei sa hi ae ei si po ta o a he all’este o della avità o po ea : t a i g uppi us ola i e all’i te o


delle ossa, qui hanno funzione di pneumatizzare la maggior parte dello scheletro. Diminuiscono il peso specifico
degli uccelli, importante per il volo.

I sacchi sono indispensabili per la fonazione - > necessario intimo rapporto tra siringe e sacco clavicolare.

Inoltre, i sacchi possono spostare grandi quantità di aria nel corpo e quindi sono coinvolti nella ripartizione
u ifo e dell’e uili io del o po du a te il volo.

I tutti gli u elli de iva o da oppie p i o diali, du a te l’o ga oge esi si fo do o e il u e o fi ale va ia o la
specie. Il pollo ha:

- 2 sacchi impari = sacco cervicale e sacco clavicolare


- 3 sacchi pari = sacco toracico craniale, toracico caudale, addominale

I sacchi sono di diverse grandezze, diverso livello di complicazione e presentano diversi tipi di diverticoli esterni alla
cavità corporea. La maggior parte è formata da una camera principale collegata a dei diverticoli che possono
po ta si a he all’este no nelle ossa o tra i muscoli. Solo i sacchi toracici craniali e caudali sono semplici e non
hanno diverticoli.

La parete dei sacchi è formata da epitelio


semplice, pavimentoso o cubico, che
poggia su una trama di fibre elastiche.
La vascolarizzazione è scarsa ed è a carico
della grande circolazione, NO EMATOSI. I
sacchi aerei toracici e addominali di pollo
sono molto semplici, no diverticoli. Gli
altri sono molto complicati.

OSTI = connessione ai polmoni e ai


bronchi.

La > parte degli osti sono posti lungo


margine laterale e caudale del polmone. Cias u sa o o esso o o o se o da io t a e l’addo i ale
che si connette con il bronco principale) e con connessioni dirette e indirette con i terziari (circa 4 o 6)
Sperimentalme te stato dete
Appuntibay.it i ato he l’aria
Appuntibay.it presente (in inspirazione
Appuntibay.it ) in sacchi
Appuntibay.it caudali ha composizione
Appuntibay.it
simile all’a ia i spi ata io uella che non ha ancora attraversato il tessuto di scambio quindi è ricca di ossigeno.

Nei sacchi craniali c’ aria povera di ossigeno, simile ad aria che è già stata utilizzata per ematosi.

Questo è giustificato dal percorso aria in polmoni e sacchi aerei che avviene secondo il meccanismo di una pompa a
4 tempi.

I° I spi azio e → a ia da este o e t a i o hi e arriva ai sacchi caudali senza andare a livello dei tessuto di
scambio (solo in bronchi e parabronchi) -> quindi aria direttamente ai caudali

I° espi azio e → a ia si po ta dai sa hi audali di uovo i bronchi e al tessuto di scambio (scambi ed ematosi)

2° inspirazione → aria dal tessuto di scambio passa in sacchi craniali

2° Espi azio e → a ia dai sa hi a iali e essa all’este o

Questo meccanismo è basato su un transito d’aria


(prevalentemente) UNIDIREZIONALE. In ogni inspirazione la 1°
di un ciclo e la 2° di un altro avvengono contemporaneamente.

Grazie a queste caratteristiche negli uccelli la pressione parziale


dell’ ossigeno del sangue che lascia i polmoni (ossigenato ) è
maggiore di quella espirata, mentre in un sistema come quello
dei mammiferi al max si può arrivare ad un equilibrio. Questo
tipo di organizzazione del polmone è molto + efficace per gli
scambi gassosi rispetto a quella dei polmoni mammiferi ed è per
questo che gli uccelli possono respirare ad altitudini maggiori
(anche oltre 8000 metri dove la pressione parziale ossigeno si
riduce ad un terzo del valore a livello del mare). Questo però
i lude he a he le tossi e p ese ti ell’a ia sia o t asfe ite
più efficacemente

Organizzazione morfo-funzionale uccelli + specializzata rispetto


a tutti gli altri vertebrati, mammiferi compresi.

APPARATO CIRCOLATORIO

L’o ga izzazio e uguale a uella dei a ife i, i olazio e doppia e o pleta. A ausa della pi ola ole si ha
una aggio e dispe sio e di alo e. Il uo e va ia otevol e te i ase all’attitudi e al volo. % -> colibrì, 13% ->
passero). Rispetto ai mammiferi il cuore è separato dai polmoni che sono dorsali. È schiacciato in senso dorso
ventrale, ovvero opposto rispetto ai mammiferi. Il ventricolo dx ha un apice più distante rispetto a quello dei
mammiferi. Frequenza cardiaca = 200/300 battiti al minuto.

Abbiamo solo 2 vene polmonari in atrio sx. la vena cava caudale non si trova in tutte le specie.

2 ATRI – 2 VENTRICOLI – 2 FACCE (sternale e viscerale) – 2 MARGINI (dx e sx)

ATRIO DX= vena cava caudale ATRIO SX= 2 vene polmonari

Vena cava craniale dx >vena cava craniale sx

Il rapporto tra spessore ventricolare destro e sinistro è ancora più svantaggiato rispetto ai mammiferi.
- Valvola atrio ventricolare
Appuntibay.it sinistra -> tricuspide
Appuntibay.it Appuntibay.it Appuntibay.it Appuntibay.it
- - valvola atrio ventricolare destra -> è diversa, funziona come una piega che si origina a livello
dell’e e ge za della pol o a e. È fo ata da u a la i a us ola e t ia gola e he si utta dentro al
ve t i olo dest o ed li e a da u lato e t e dall’alt o atta ata solo a livello dell’e e ge za del t o o
polmonare. La lamina è addossata al setto interventricolare a cui è fissata tramite una piccola membrana a
forma di vela. La componente muscolare è una differenza con i mammiferi in cui le valvole ne sono prive.
Funzione : durante la sistole ventricolare la valvola si contrae e la sua superficie interna viene spinta contro
il setto interventricolare in modo da impedire il ritorno del sangue ell’at io. La o u i azio e t a at io e
ventricolo è impedita anche dal fatto che la lamina muscolare è continua con la parete del ventricolo.

- Le ve e giugula i dx e sx so o ollegate da u ’a asto osi he se ve ad evita e he u a delle due ve ga


chiusa durante la rotazione del capo.
- ERITROCITI = sono nucleati, delle vere e proprie cellule, sono più piccoli dei GR mammiferi e formano degli
agglomerati
- GRANULOCITI = basofili, eosinofilie pseudoeosinofili (non
neutrofili)
- TROMBOCITI = mantengono il nucleo , non si chiamano
piastrine come nei mammiferi)

MILZA : la forma è diversa, non è schiacciata ma sferoidale, è


compresa tra lo stomaco ghiandolare e lo stomaco muscolare, a
destra. Ha un colore rosso-bruno, è piccola e pesa circa 4-5 g. la
struttura interna e la funzione però rimane uguale a quella dei
mammiferi.

SISTEMA CIRCOLATORIO LINFATICO

Grado di organizzazione inferiore rispetto a mammiferi, i vasi linfatici hanno < numero di valvole a nido di rondine.
La struttura è simile ma come sistema è meno preciso. In generale vi è abbondanza di tessuto linfatico nelle pareti
degli organi cavi, anche in quelle dei vasi linfatici stessi.

Vasi linfatici da testa e collo -> 2 Tronchi Giugulari -> V. giugulare


omolaterale

Vasi linfatici da arti anteriori -> 2 Tronchi succlavi -> V.Succlavia


omolaterale

Vasi linfatici da cavità toraco-addominale e arti posteriori -> 2 Dotti


Toracici -> V. Cava craniale omolaterale

Nei mammiferi: 2 dotti in cui si riuniscono.

Negli uccelli la linfa viene versata nelle vene che drenano il collo (la
giugulare e la succlavia).

LINFONODI: ASSENTI in uccelli terrestri, negli uccelli acquatici 2 coppie


di linfonodi (cervico-toracici e lombari)

PARETE DEI VASI -> tessuto li foide ol a l’asse za di li fo odi

TIMO: organo primario per i linfociti T, organo pari. Nei mammiferi il


timo si trova nel mediastino e nel collo/regione cervicale. Negli uccelli
i ve e i so o / lo i. “i ha u ’i voluzio e pe h u o gano
temporaneo, presente solo negli animali giovani.
Appuntibay.it Appuntibay.it Appuntibay.it Appuntibay.it Appuntibay.it
BORSA DI FABRIZIO (9) : trasforma i linfociti del midollo in linfociti B. Comunica con la parte dorsale e caudale della
cloaca. È un organo cavo che termina a fondo cieco, infatti è un diverticolo cieco della parete dorsale del proctodeo,
la sua parete è formata da pieghe non distendibili
che invadono il lume, diventa virtuale. Nel suo
spessore è presente tessuto linfoide, simile
ell’o ga izzazio e al ti o pe ò non vi sono noduli
linfatici, cioè non sono reattivi.

APPARATO URINARIO

Reni = Sono voluminosi, allungati, (Pollo 6-7cm x2cm) si trovano nella parte dorsale della cavità corporea,
caudalmente ai polmoni. Occupano completamente la concavità ossea ( fossa renale) formata da sinsacro + coxali,
in posizione extraperitoneale, è facile asportarlo. Di colore bruno scuro, ciascun rene è diviso in 3 parti dette
divisioni ( Craniale, media e caudale) da solchi della superficie renale dati da decorso di vasi ( Art. Iliaca esterna e
Art. Ischiatica).

La superficie del rene si presenta moruliforme per la presenza di rilievi rotondeggianti, dei bozzetti di diametro
1-2mm, sono i lobuli renali + superficiali. Il parenchima risulta quindi suddiviso dal connettivo in lobuli, quelli +
supe fi iali da o l’aspetto o ulifo e.

Lobuli renali= porzioni di pochi mm di parenchima piriforme, delimitate da connettivo in cui decorrono i tubuli
collettori che drenano quel lobulo. A livello del peduncolo del lobulo ( parte ristretta) i dotti collettori convergono
per formare un Fascio conico che rappresenta la parte midollare
del lobulo renale (corrisponde alla piramide midollare dei
mammiferi). I uesta zo a si può t ova e l’a sa. I fas i
confluiscono in ciuffi conici di collettori.
La parte restante, quella espansa del lobulo = parte corticale che
contiene i nefroni.

ciuffo conico + la parte espansa (corticale) dei lobuli drenati da


quei collettori = Lobo renale

Di solito un ciuffo conico confluisce -> in un ramo secondario


dell’u ete e

I lobuli sono + definiti, i lobi meno perché questi si trovano invece


ad altezze diverse

Nefroni: sono di 2 tipi per il diverso sviluppo dell’ansa del tubulo renale

Tipo corticale si trovano nelle parti del lobulo + distanti dalla midollare ed hanno sviluppo ridotto o assente
dell’ansa renale, che è rettilinea solo da una parte. Glomerulo piccolo e minore efficienza. Simili a nefroni dei rettili
( Nefroni rettiliani )
→ so o i viAppuntibay.it
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Tipo midollare i a za della idolla e e sono similiAppuntibay.it
Appuntibay.it a quelli dei mammiferi con ansa renale sviluppata
Appuntibay.it
che si spinge nella parte midollare del lobulo. Glomerulo renale di > dimensioni , più efficienti

Sempre presente anche in Uccelli Apparato Juxtaglomerulare a livello del nefrone

Vascolarizzazione -> 3 arterie renali -> craniale, media e caudale

Dalle AA Re ali → Art. Intralobulari che decorrono al centro dei lobuli e che danno origine alle Arterie Afferenti del
glo erulo → glo erulo arterioso→ Art. Effere te del glo erulo.

Queste ultime danno origine alla rete capillare intertubulare che viene drenata dalla Vena Intralobulare
(effe e te he si t ova a h’essa al e t o del lo ulo vi i o all’ arteria). Rapp ese ta l’i izio della via di deflusso
del sangue dal rene. Le vene renali (efferenti) confluiscono nelle Vene iliache comuni

Ogni lobulo presenta u ’arteria i tralo ulare. La vena intralobulare olto più g a de dell’a te ia, p ese te u
sistema portale. Le vene interlobulari derivano dalla ramificazione del circolo del sa gue dell’a ello po tale.

Nel rene sono presenti anche Vene Portali Renali. Queste vene, che portano al rene un sangue venoso
afferente,formano un anello venoso ventralmente ai reni e sono alimentate da:

- Vene iliache esterne e interne (2 paia)


- Vene ischiatiche (pari) CONFLUISCONO UNENDOSI TRA DI LORO IN UN ANELLO VENOSO PORTALE RENALE
- Vene mesenteriche (pari)

Il sistema portale è collegato alla Vena Cava caudale, per cui il sangue venoso afferente può immettersi
di etta e te elle ve a Cava. E’ pe ò p ese te u a Valvola Renale la cui chiusura impedisce il passaggio di sangue
nella vena Cava.

Qui di, se la valvola ape ta → sa gue si i ette i Ve a ava audale

se valvola hiusa → sangue non può immettersi

Dall’a ello po tale si o igi a o → Vene Interlobulari (Alla periferia del lobulo) che alimentano la rete capillare
intertubulare ( insieme a sangue di Art. efferente glomerulo). Il sangue defluisce poi tramite il sistema venoso
efferente.

Il sangue del sistema portale che si capillarizza nel rene non interferisce con la filtrazione glomerulare . Il sangue del
sistema portale può essere modificato, a livello di capillari
peritubulari: è ui di possi ile eli i a e o l’u i a,
unicamente con meccanismo di secrezione tubulare,
molecole che provengono dai distretti drenati dalle vene
portali. Negli uccelli le punture si fanno solitamente nei
muscoli del collo. Se si facessero nella coscia il medicinale
verrebbe subito eliminato.

Uretere -> Distinto in:

Pa te e ale→ de o e lu go la fa ia ve t ale del e e.


Lungo il decorso riceve 17- 18 rami Primari (che si formano
dalla confluenza di ramificazioni secondarie)

Pa te pelvi a → t a e e e loa a. “i ap e ella volta della


Cloaca ( Urodeo)

Pollo adulto = produzione di circa 120 ml urina/giorno

P odotti ata olis o azotato → Ac.Urico (85%) ,


Ammoniaca (7%) Urea (5%) Amminoacidi, Creatinina, Acido urico eliminato solo per secrezione tubulare.
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APPARATO Appuntibay.it
GENITALE FEMMINILE Appuntibay.it Appuntibay.it Appuntibay.it

OVAIO: Dimensioni e
forma variano in
femmina dopo la pubertà
(18-20 mesi), in periodo
riproduttivo e periodo di
riposo sessuale

- Periodo riproduttivo -> Ovaio ha fo a i egola e, si ile ad u g appolo d’uva, o a i i = follicoli ovarici,di
dimensioni diverse. Di solito 5-6 follicoli di > dimensioni (Ø > di 3cm) di colore giallo, sono presenti poi a +
2000-3000 follicoli di dimensioni minori, bianco grigiastri ( i + piccoli microscopici).
Dimensioni ovaia 5cm x5cm circa e peso 40-50g, è posta nella parte dorsale cavità corporea, ventralmente
a rene sx ed è sospesa ad un corto mesovario.

Dopo l’ovulazio e, la pa eti del follicolo collabiscono, si parla di Follicolo postovulatorio, e non si forma corpo luteo.
Nell’ovaio p ese te u a membrana perivitellina

- Periodo di riposo sessuale ->l’ovaio idu e otevol e te di e sio i e peso - 6g) ed i follicoli sono tutti
microscopici, bianco grigiastri.

OVIDOTTO : Tu o a pa eti spesse he u is e l’ovaio alla loa a urodeo), posto dorsalmente ed a sx della cavità
co po ea ve t al e te ai e i , l’ovidotto unito alla volta della cavità celomatica da un legamento dorsale che lo
contiene e che si continua ventralmente come legamento Ventrale .

Variazioni di dimensioni e peso dell’ovidotto

-> nei periodo di attività sessuale è lungh. 80-90cm (pollo) e peso 60-70g;

-> nel periodo di riposo sessuale è lungh. 15-30cm peso 5-6g.

Durante il passaggio in ovidotto, si formano le membrane terziarie i to o all’ovo ita, la ellula uovo impiega 25h
circa per percorrere l’ovidotto.

PARTI DELL’OVIDOTTO:

• Infundibolo= Parte craniale, a forma di imbuto schiacciato. Presenza di fimbrie che si spingono tra follicoli.
Mucosa con pieghe longitudinali alte e complicate. Ghiandole Fecondazione.
• Magnum =Diametro si riduce, divenendo tubulare.
E’ il t atto + lu go -50cm) con parete + spessa e pieghe + alte. Numerose ghiandole.
• Istmo= Breve tratto (10-12cm) con pieghe + corte e + strette del magnum + ghiandole
• Utero= Porzione dilatata, sacciforme, lungo10-12cm.
Ghiandole Pieghe della mucosa + solchi trasversali = lamelle a forma di foglia
• Vagina (10-12cm) Porzione terminale, tubulare a forma di S, che si collega ad urodeo (ovvero la fessura su
lato sx). Mucosa biancastra con pieghe basse e ghiandole vaginali.
L’ovidotto è molto vascolarizzato,numerose
Appuntibay.it arterie formanoAppuntibay.it
Appuntibay.it Appuntibay.it arcate anastomotiche da cui derivano rami x
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parete ovidotto.

APPARATO GENITALE MASCHILE • Testi oli o Epididi o • Dotti defe e ti •Appa ato Copulato e

Ma a l’ u et a e tutte le ghiandole sessuali. No ’ o ti uità st uttu ale t a dotti defe e ti e o ga o


copulatore. Il se eto fo ato dall’epididi o e dal dotto defe e te. L’o ga izzazio e e o p e isa ispetto
ai mammiferi.
I testicoli aumentano di volume dopo la maturità sessuale. Si riducono durante il riposo sessuale.
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Testicoli
Rimangono in tutti gli uccelli nella cavità celomatica in posizione dorsale, cranio ventralmente alla divisione
craniale dei reni.
Rivestiti da peritoneo viscerale. Mesorchio breve.
Forma ovoidale o di fagiolo ; il testicolo sinistro ha di solito > volume del destro.
Notevoli va iazio i di volu e e di olo e dei testi oli i elazio e all’attività ip oduttiva he o o ti ua pe
tutto l’ a o. ( in uccelli selvatici le variazioni di volume sono >)
Pollo 4-6cm lunghi in riproduzione -> 1-2 cm in riposo sessuale.
Colore in riproduzione-> bianco in riposo-> giallastro o grigiastro
Struttura e funzione simile ai mammiferi
In uccelli spermatogenesi avviene a T di 42-43 C° (manca inoltre il plesso pampiniforme)

Epididimo
Poco sviluppato, forma una dilatazione allungata e fusiforme che aderisce al margine dorso mediale del
testicolo. In Periodo riproduttivo diviene Ipertrofico, turgido, biancastro e quindi + evidente

Dotto deferente
Collega la pa te audale dell’epididi o all’ U odeo all’api e di u a papilla) 10cm di lunghezza nel pollo.
“i allu ga du a te l’attività sessuale e forma delle anse, diventa anche più lucido, turgido, ipertrofico ed
evidente. Ha un decorso tortuoso. A livello della cloaca aumenta il calibro -> RICETTACOLO DEGLI SPERMATOZOI
DEL DEFERENTE (raccoglie gli spermatozoi ed è compreso nello spessore del muscolo cloacale)

L’orga o copulatore
È evide te solo du a te l’e ezio e.
Poco sviluppato in Uccelli.
Molto sviluppato in Anatra e struzzo.
Di solito non visibile perché localizzato sulla superficie
i te a del la o ve t ale dell’ o ifi io loa ale.
Durante l’erezione aumenta di volume e ribalta il
labbro della cloaca divenendo così visibile
Formato da 2 corpi fallici laterali (+ grandi) e da un
corpo fallico mediano (+ piccolo) impari .
Ciascun corpo fallico ospita una rete linfatica che si
ie pie du a te l’e ezio e. L’ au e to di volu e he
ne consegue distende i corpi fallici che si affiancano
delimitando così una doccia lungo la quale scorre il liquido
seminale rilasciato dalle papille dei dotti deferenti (accoglie
e indirizza gli spermi, andamento spirale).
Quindi in uccelli il meccanismo di erezione è per
riempimento linfatico e non sanguigno.

schema pavimento CLOACA gallo adulto:


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APPARATO DIGERENTEAppuntibay.it Appuntibay.it Appuntibay.it Appuntibay.it

CAVITÀ ORALE
Mancano i denti, sono sostituiti da un becco corneo. La deglutizione avviene senza masticazione.
Ma a il velo palati o pe ui o ’ deli itazio e t a o a e fa i ge, si pa la di cavità oro-faringea.
Fessura delle coane → p opo zio al e te + g a de ispetto a a ife i pe il i o e sviluppo delle ossa he
formano il palato osseo.
La fessura infundibolare (o apertura comune delle tube uditive) → Caudal e te alle oa e

LINGUA
Sul dorso della lingua si evidenzia la presenza di molte papille cornee: negli anseriformi si trovano anche su margini
laterali e si ingranano con le papille del becco dove formano un apparato
di filtrazione; il picchio invece le sfrutta per infilzare le larve. Possono
essere disposte anche in modo trasversale e servono ad evitare una risalita
del cibo, inoltre, mancando il velo del palato le papille impediscono che il
cibo vada nelle vie respiratorie (la laringe presenta delle papille cornee
pe h o possi ile hiude e l’epiglottide .
Assenza di papille gustative → i ali i gustativi sono molto scarsi, presenti
in quantità minore, si trovano nello spessore dell’epitelio di tutta la cavità
orofaringea
Ma a l’epiglottide. L’adito laringeo si trova caudalmente alla lingua, su
una prominenza laringea con papille cornee. Numerose gh. salivari
parietali che formano uno strato continuo.
Presenza di abbondante tessuto linfatico che può formare Tonsille.

ESOFAGO
U is e la fa i ge al p ove t iglio, il p i o sto a o, uello ghia dola e. L’esofago può esse e diviso i u a pa te
cervicale, che si trova nel nel collo, prima è dorsale alla trachea e poi va sul
lato dx, superficiale, giunto all’ entrata del torace ritorna su linea mediana e
ha una dilatazione ventrale, che forma un diverticolo sacciforme = Gozzo o
Ingluvie ( dilatazione può essere anche bilaterale o mancare ). Il gozzo è quindi
la pa te te i ale dell’esofago e vi ale, appoggia sui us oli petto ali, se lo
stomaco è vuoto il gozzo non si riempie.
Il gozzo serve solo come magazzino per l’alimento quando lo stomaco è pieno.
Molto dilatabile, palpabile se pieno.
Colo ifo i → i ♀ e ♂ da 8° giorno prima al 16° giorno dopo la cova →
gozzo produce il Latte del gozzo pe l’alimentazione del pulcino, molto ricco di
grassi e proteine (lipoproteico).
Istologia= epitelio pavimentoso stratificato con lamina propria, muscolaris
mucosae con gh salivari, sottomucosa e tonaca muscolare esterna.

Stomaco ghiandolare = proventriglio


Stomaco muscolare = ventriglio
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Stomaco Ghiandolare o proventricolo
Relativamente piccolo (4-5 cm x 1-2 cm di diametro) , allungato cranio-caudalmente. Posto nella cavità corporea, a
sx del piano mediano, dorsalmente al fegato e al cuore.
I u osa sto a o → gh. proventricolari composte, formate da tubuli (come le gh tubulari semplici dei
mammiferi) che convergono in una cavità centrale da cui origina un dotto escretore che, dopo essersi unito ad altri
dotti simili, si apre nel lume. Secrezione di Succo Gastrico acido che contiene pepsina x digestione proteine.

Stomaco Muscolare o Ventriglio


Forma e volume variano con tipo di alimentazione.
E’ fo ato da =
- un corpo centrale (+ grande) che separa :
-sacco cieco cranio dorsale
-sacco cieco caudo ventrale
Il sacco cieco cranio dorsale comunica con il proventricolo e
ventralmente e verso dx si continua con il duodeno.
Max sviluppo in granivori, dove deve triturare i grani ed erbivori, svolge
la funzione di apparato masticatore, la muscolatura si contrae
fortemente.
La superficie dello stomaco muscolare, cioè la mucosa, è rivestita da
una membrana di coilina . La mucosa forma delle papille e contiene ghiandole tubulari il cui secreto , emesso in
o ti uazio e, solidifi a sulla supe fi ie dell’ epitelio fo a do u o st ato spesso e du o gli op otiei o = “t ato di
Coilina o Strato Cheratinoide + spessa nel corpo. In galliformi e anseriformi ha la forma di una lente biconvessa,
posto verticalmente, si individuano faccia destra e faccia sinistra,ad occupare quasi completamente il settore
inferiore sx ( e parte del dx) della cavità celomatica.
E’ audale al fegato ed ha appo to a sx o la parete dell’addo e, a dx e caudalmente con i vari tratti dell’intestino
e dorsalmente con intestino ( in ovodeposizione con ovaia e ovidotto sx).

La coilina è formata da una matrice amorfa e da una parte filamentosa (fibre di coilina) che forma una rete
tridimensionale nello spessore della parte amorfa e che sporgono dalla parte amorfa: i denti del ventriglio.
La membrana di coilina è molto robusta, resistente ad acidi ed alcali, a solventi organici e alcool, ad enzimi
proteolitici. In questo strato sono presenti anche fibre di coilina:
- Verticali: + robuste, sporgono, sono quelle che formano i denti
- Orizzontali: formano una rete che fortifica lo strato di coilina.

La muscolatura del ventriglio è spessa , si tratta di musc. liscia, di colore rosso scuro + spessa nel corpo.
Formata da 4 muscoli che si inseriscono su 2 aponeurosi a livello facce laterali.
INTESTINO
Lunghezza totale POLLO e ANATRA= 160-230 cm.
Diametro costante int. tenue e crasso 0,8-1,2cm. (costante e regolare rispetto ai mammiferi)
Lo spessore della parete dell’intestino è variabile, si evidenzia anche per il colore diverso. Intestino tenue : corto e
poco riavvolto
negli uccelli
carnivori ma
lungo e molto
convoluto
negli erbivori
INTESTINO TENUE = 70-80 %
Appuntibay.it lunghezza totaleAppuntibay.it Appuntibay.it Appuntibay.it
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POLLO e ANATRA 120-190cm.
duodeno – digiuno - ileo rispettivamente
20-35cm 85-120cm 10-20cm
Duodeno
Forme un’ansa ad U, rettilinea, formata da un ramo discendente e un ramo ascendente accollati tra loro, disposta
in senso cranio-caudale nella parte ventrale dx della cavità addominale.
T a i a i dell’a sa → o p eso il pa eas i leg. Pa eati o duode ale).
In duodeno sbocco dotti del pancreas e del fegato: dotti del pancreas e del fegato sboccano nella parte terminale
del duodeno. Le anse chiuse sono identificabili.
Digiuno
Lungo circa 1 m, sostenuto dal mesentere, forma anse intestinali poste una sull’altra nella parte dx della cavità
corporea.
Dive ti olo di Me kel → presente nel 60% soggetti = è un residuo del sacco vitellino in forma di un piccolo
diverticolo a circa metà lunghezza digiuno ( = organo linfoide).
Spessore parete digiuno < di duodeno e ileo
Ileo
Unito lateralmente ai 2 ciechi da 2 leg. Ileo-ciecali. La lunghezza dell’ ileo o ispo de alla lunghezza e al decorso
dei ciechi a cui è unito.

INTESTINO CRASSO (mancando la cavità pelvica, si parla di colon-retto)


•2 Ciechi 10-20cm
•Colon- retto 8-10cm -> eve t atto ettili eo he segue l’ileo, si continua
nella cloaca
Ciechi
Mancano in pappagalli e colombo
Ciascun cieco ( lunghezza 10-20 cm) origina con orificio
(con sfintere) dalla parte iniziale del retto, segue il
decorso dell’ileo e termina a fondo cieco.
Si distinguono 3 parti:
-Collo → di < dia et o, o us olatu a he fo a u o
sfintere. Mucosa ricca di tessuto linfoide ( tonsilla
ciecale)
-Co po → o lu e + a pio e pa ete sottile
-Api e → a fo do ie o o pa ete + spessa
Presenza di villi intestinali in tutto intestino, anche se di
> lunghezza e + numerosi in intestino tenue. I villi
mancano nel vaso chilifero centrale e mancano le
ghiandole duodenali
STRUZZOAppuntibay.it Appuntibay.it Appuntibay.it Appuntibay.it Appuntibay.it
Lunghezza intestino 20m
TENUE 8m (40% del totale)
CRASSO 12m (1+1+10)

Cloaca
O ga o tu ula e i pa i e edia o he o ti ua audal e te il etto e he si ap e all’este o o l’orificio clocale.
Formato in senso cranio-caudale da 3 parti, separate da pieghe incomplete:
Coprodeo → il + a iale, o ti ua il etto; presenta una mucosa con villi brevi .
Urodeo → il + o to . P ese ta su pa ete do sale s o o U ete i e su pa eti late ali si trova lo sbocco dei
defe e ti el as hio e dell’ ovidotto sx nella femmina.
Proctodeo → il + audale -1,5cm) Sulla parete dorsale comunica con la borsa di Fabrizio (organo linfoide). Nel
proctodeo sono presenti gli organi gli organi copulatori maschili che
si evide zia o all’este o solo du a te l’e ezio e.

Orificio colacale → formato da una plica dorsale e una ventrale che


delimitamo un orificio trasversale.
Le pli he so o i altate all’este o i defe azio e e i
accoppiamento (gli organi fallici nel maschio sono in superficie
interna della plica ventrale e quindi di solito non visibili
esternamente).

PANCREAS
È posto all’i te o dell’a sa a sa duode ale, ello spessore leg. Duodeno
pancreatico
Gallinacei e colombi → il pancreas occupa completamente l’ansa duodenale
Anatra e oca → a sa olto + lu ga del pa eas
• Lo o do sale
• Lo o ve t ale
• Lo o sple i o pi olo e st etto e di etto ve so la ilza
Di solito presenta 2-3 condotti escretori che si aprono in duodeno
ascendente.
Struzzo →1 solo dotto escretore.
La struttura è simile ai mammiferi, ma le isole di Langherans sono spesso
formate da un solo tipo cellulare
Isole di La ghe a s → + u e ose i lo o sple i o
Fegato Appuntibay.it Appuntibay.it Appuntibay.it Appuntibay.it Appuntibay.it
Alla schiusa il colore è giallo, x pigmenti del vitello.
U elli adulti → olo e a o e s u o
Adulto →2-4 % peso corporeo.
La maggior parte del fegato è posto nella parte ventrale
della cavità corporea, caudalmente a cuore e
cranialmente al ventriglio.
Distinguiamo 2 facce:
-Fa ia ve t ale o ste ale → lis ia e o vessa i appo to
con pareti laterali e ventrali della cavità corporea.
-Fa ia do sale o vis e ale → o ilo (fossa traversa)
irregolarmente concava in rapporto con i sacchi aerei, esofago, stomaco ghiandolare, stomaco muscolare,
intestino, organi genitali.
Formato da 2 lobi:
-Lobo destro + grande
-Lobo sinistro + piccolo, spesso diviso a sua volta in l. laterale e l. mediale
I lobi sono separati da incisura mediana caudale e incisura mediana craniale.
Differenze di razza :
Pollo → volume dei 2 lobi abbastanza simile
A at a → Lo o dx molto + lungo a forma di lingua
O a → fegato con diametro trasversale maggiore e lobo dx + largo e solo poco + lungo de sx.

CISTIFELLEA -> posta sulla metà caudale della faccia viscerale lobo dx, manca in colombo e struzzo.
Gallifo i → pi ifo e e raggiunge il margine caudale del fegato
A se ifo i → fo a + allu gata, o aggiu ge il margine caudale del fegato
- Dotto epatoenterico → d e a lo o sx del fegato e raggiunge direttamente la parte ascendentedel duodeno
- Dotto epatocistico → d e a lo o dx fegato→ porta la bile alla cistifellea da cui parte un → dotto colecisti
enterico he po ta la ile all’i testi o, p e isa e te el duodeno ascendente.

Nello struzzo → il dotto epatoenterico si apre in parte discendente duodeno


- Struttura come mammiferi, ma le lamine di epatociti sono formate
da 2 file di cellule.
Vascolarizzazione= 2 vene portali epatiche (Dx + grande)
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CAVITA’ CELOMATICHE
- 8 cavità celomatiche
- 2 Cavità Pleuriche
- 1 Cavità Pericardica
- 2 Cavità Epatiche dorsali
- 2 Cavità Epatiche ventrali
- 1 Cavità Celomatica Intestinale
Le cavità Epatiche e la cavità celomatiche sono formate dal peritoneo e sono tutte poste caudalmente al pericardio.
Setto Postepatico -> Piega peritoneale , molto sviluppata e ben riconoscibile maggiormente in regioni caudali
perché è presente tessuto adiposo tra i 2 foglietti peritoneali
Formato da:
Lamina verticale destra
Lamina verticale sinistra

Cavità celomatica Intestinale -> Allungata, impari e mediana. Compresa tra le cavità epatiche dorsali e ventrali. È
delimitata dal peritoneo parietale e dalla lamina verticale dx e sx del setto postepatico.
Cavità Epatiche -> Sono delimitate dalle 2 lamine del setto postepatico
-dal peritoneo parietale
-dal peritoneo viscerale dal fegato
-dal peritoneo che collega il fegato al peritoneo parietale ed al setto postepatico
Sono occupate completamente dal fegato = cavità virtuali
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SISTEMA ENDOCRINO
1.EPIFISI
Grossolanamente conica, di color giallo scuro.
Pollo -> lunga circa 2 mm, è costituita da gruppi compatti di cellule
Anatra e colombo -> è costituita da tubuli e follicoli.
Rappresenta uno stadio intermedio tra vertebrati inferiori (organo di
senso con cellule simili ai recettori della retina) e mammiferi (vera ghiandola endocrina).
Produce melatonina che agisce sui cromatofori e influenza il ritmo circadiano -> attività cicliche, nelle 24 ore, della
vita di relazione e vegetativa (orologio biologico).
2.IPOFISI
Corpicciolo di color bruno-rossastro, del peso di circa 10 – 23 mg nel pollo.
La neuroipofisi etta e te deli eata dall’ adenoipofisi da una lamina connettivale.
ADENOIPOFISI -> a cordoni o follicoli
- LTH p olatti a : sti ola l’isti to della ova, la te de za a ost ui e il ido, le u e pa e tali e el olo o
la fo azio e del latte del gozzo .
- MSH : se eto dall’ade oipofisi pe h a a il lo o i te edio.
NEUROIPOFISI
- ossitocina per contrazioni dell’ovidutto
La luce può regolare il sistema ipotalamo-ipofisario. Alcune fibre del nervo ottico collegano la retina con
l’ipotala o, con conseguente immissione di ormoni gonadotropi e
aumento della produzione di uova

3.TIROIDE
Situata tra A. succlavia e A. carotide comune. Nel pollo è lunga circa 10
mm, il volume e la funzionalità hanno variazioni stagionali, influenzati da :
ormoni sessuali, tipo di alimentazione ed età. La TIROXINA è un fattore
determinante nella muta e nello sviluppo delle penne contribuendo anche
alla formazione del pigmento.

4.PARATIROIDI
2 – 3 per lato, si trovano caudalmente alla tiroide e nel pollo sono lunghe 1
– 3 mm. Importanti nelle galline ovaiole insieme agli estrogeni per mobilizzare sostanze minerali dalle ossa.

5.CORPO ULTIMO – BRANCHIALE


Manca nei mammiferi. Ha struttura follicolare e produce calcitonina.
Nel pollo racchiude spesso le paratiroidi ed è lungo circa 3 – 4 mm.

6.SURRENE
Localizzata medialmente al polo craniale del rene, nel pollo ha una lunghezza di circa 13 mm. Origina dalla fusione
di due o ga i :l’o ga o interrenale e l’o ga o adrenale i cui cordoni cellulari sono compenetrati tra loro.

7.GONADI
TESTICOLO -> gli androgeni oltre ad influenzare i caratteri sessuali secondari, provocano la regressione della borsa
di Fa izio, favo is o o lo sviluppo della ghia dola dell’u opigio, i e e ta o i p o essi di ossifi azio e.
OVARIO -> gli estrogeni regolano lo sviluppo e la colorazione del piumaggio e la sintesi di vitello nel fegato. Insieme
al progesterone i flue za o la si tesi dell’al u e.

8.PANCREAS ENDOCRINO
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SISTEMA NERVOSO

ANATOMICAMENTE
- SISTEMA NERVOSO CENTRALE O NEVRASSE ->encefalo e midollo spinale
- SISTEMA NERVOSO PERIFERICO -> centri nel nevrasse, nervi e gangli
FUNZIONALMENTE
- SISTEMA NERVOSO DELLA VITA DI RELAZIONE -> centri nel nevrasse e parti del sistema nervoso periferico.
- SISTEMA NERVOSO DELLA VITA VEGETATIVA -> sovrintende al funzionamento degli organi interni. Meglio definito
SISTEMA NERVOSO AUTONOMO

ENCEFALO
I centri di integrazione sono molto sviluppati: gli emisferi cerebrali ed il cervelletto (più sviluppato in uccelli con una
complessa vita di relazione) occupano completamente la parte superiore della cavità cranica, mentre i lobi ottici
sono in posizione ventro-laterale. I bulbi olfattivi sono scarsamente sviluppati ( animali microsmatici).
Sono presenti 12 paia di nervi cranici e 3 meningi.

MIDOLLO SPINALE
Occupa il canale vertebrale per tutta la sua lunghezza. Nella regione lombo-sacrale vi è una depressione dorsale che
accoglie il corpo gelatinoso, costituito da grosse cellule di origine gliale ricche di glicogeno, in cui è contenuto il
canale centrale.
Alla periferia della sostanza bianca a livello cervicale e lombare si trovano i nuclei marginali di sostanza grigia, parti
isolate del corno ventrale.

SISTEMA NERVOSO PERIFERICO

Formato da 12 nervi cranici e 38 – 51 nervi spinali, secondo la specie, che si distribuiscono ai vari organi della vita
di relazione e vegetativa. Oltre che dai nervi è costituito da nuclei posti nel nevrasse e gangli periferici. È costituito
da due componenti :

PARASIMPATICO -> nuclei nel midollo allungato e ultimo tratto del midollo spinale, fibre pregangliari lunghe,
ga glio vi i o al vis e e. Nelle si apsi i te vie e l’ acetilcolina.

SIMPATICO -> nuclei che vanno dal tratto cervicale al sacrale, fibre pregangliari brevi, gangli a lato della colonna
vertebrale. Nelle sinapsi interviene la noradrenalina.

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