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SISTEMA

CARDIOCIRCOLATORIO
1. CUORE: organo che funziona da pompa aspirante e
premente che spinge il sangue attraverso il corpo.
2. SANGUE: composto da cellule e plasma, trasporta
l’ossigeno, le sostanze nutritive, gli ormoni e gli
enzimi verso le cellule e l’anidride carbonica ed i
prodotti di rifiuto dalle cellule ai polmoni, ai reni ed
alla pelle per la loro escrezione; mantiene il pH del
corpo, la temperatura ed il contenuto di acqua e
protegge dalle infezioni tramite i leucociti.
3. VASI:
 ARTERIE: portano il sangue dal cuore alla periferia
(vasi centrifughi). SCAMBIO GASSOSO: scambio di
 ARTERIOLE: diametro inferiore, entrano nei tessuti. O2 - CO2 a livello dei capillari: la
CO2 lascia il comparto tissutale
 CAPILLARI: insieme di piccoli vasi in cui avviene lo ed entra nei GR attraverso la
scambio gassoso O2 - CO2. parete del capillare e l’O2 lascia i
 VENULE: originano dai capillari e portano sangue GR e attraversa la parete del
verso vasi più grandi. capillare

 VENE: vasi di ampio calibro che portano il sangue


verso cuore (vasi centripeti).
Distinto in:
• sistema circolatorio sanguigno: cuore
e vasi sanguigni
• sistema circolatorio linfatico: vasi
linfatici e organi linfatici

Sistema circolatorio sanguigno


 Cuore
 Circolazione polmonare (piccola
circolazione)
 Circolazione sistemica (grande
circolazione)
Origine embriologica
Splancnopleura del sacco vitellino
(isole sanguigne):
• 2 tubi endocardici che si
avvicinano, si fondono e si
sepimentano dando luogo al
cuore definitivo.
• Durante lo sviluppo: rotazione a
sx di circa 90° per cui il cuore dx è
più craniale e il cuore sx è più
caudale.
cavallo

Cuore
Organo muscolare che funziona come
una pompa aspirante e premente che
accoglie ed invia il sangue che circola
nei vasi.
4 concamerazioni:
2 atrii (sx e dx)
2 ventricoli (sx e dx)
Topografia: mediastino medio ventrale,
il 60% a sx del piano mediano, tra il 3°e
la 6° costa (più caudale nei carnivori).

Atrii: ricevono il sangue dal distretto periferico (atrio dx) e dal distretto polmonare (atrio sx); il
sangue che arriva all’atrio dx non è ossigenato; quello nell’atrio sx è ossigenato.
Ventricoli: ricevono il sangue dagli atrii rispettivi; il sangue nel ventricolo dx non è ossigenato
ed è spinto verso i polmoni; il sangue nel ventricolo sx è ossigenato ed è spinto verso tutti i
distretti periferici.
CANE - Visione laterale della gabbia toracica
CANE
Visione ventrale
della gabbia
toracica
Circolazione sistemica: irrorazione degli organi
Circolazione polmonare: scambi gassosi a
livello polmonare

Atrio sx: inizia la circolazione sistemica


Ventricolo sx → arteria aorta → arterie di
grosso calibro, medio calibro, piccolo calibro
→ letto capillare di organi e tessuti →

cessione di O2 e raccolta di CO2

Letto capillare → venule, vene di piccolo


calibro, medio calibro, grosso calibro:

 Da arti pelvici e porzione caudale del


tronco : vena cava caudale
 Dalla testa, arti toracici e porzione craniale
del tronco: vena cava craniale
 Da letto capillare dell’intestino e dagli
organi impari della cavità addominale: vena
porta → fegato → vena cava caudale

Il cuore è localizzato all’incrocio dei due circoli


Tramite le due vene cave il sangue
raggiunge:

Atrio dx: inizia la circolazione polmonare


Ventricolo dx → tronco polmonare
→ arterie polmonari → letto capillare
polmonare
cessione di CO2 e raccolta di O2

Letto capillare polmonare → vene


polmonari → Atrio sx → inizia la
circolazione sistemica
Morfologia del cuore
Forma: conoide compresso lateralmente (più
globoso nei carnivori)
Colore: rosso scuro
Direzione: asse > diretto obliquamente da dx
verso sx e ventro-caudalmente.
L’angolo che l’asse forma con lo sterno:
~60° ungulati
~45° carnivori (+ verticale in cani brachimorfi)
Peso e volume: relativamente più grande nelle piccole specie e negli individui di
piccola taglia; ipertrofico in soggetti sottoposti ad intensi allenamenti.
• Cavallo: Kg 3,5 (0,7% del peso corporeo, 1% nei purosangue)
• Bovino: Kg 2,5 (0,5%)
• Piccoli Ruminanti : gr 250 (0,5%)
• Gatto: gr 15 (0,5%)
• Cane : gr 40 – 400 (0,7%, 2 - 3 volte > in soggetti sportivi)

Rapporti:
Cranialmente: vasi, timo nei giovani, tessuto
adiposo in adulti.
Caudalmente: diaframma.
Dorsalmente: grossi vasi, trachea, bronchi
principali, esofago, linfonodi.
Ventralmente: apice libero.
Lateralmente: polmoni.
CANE – VEDUTA LATERALE SX

Trachea
Biforcazione trachea

Diaframma

Cupola
pleurica
GATTO – VEDUTA LATERALE SX

Arteria aorta toracica


Arteria polmonare
AA e VV polmonari
Trachea

Vena cava caudale


Legamenti: il cuore è tenuto in situ da:
•Continuità con i grossi vasi
•Legamento sterno-pericardico (ungulati, cavallo e suino): zona di aderenza dalla 5a-4a
sternebra al processo xifoideo.
•Legamento frenico-pericardico (carnivori).

Pericardio
Sacco fibro-sieroso, contiene il cuore e parte dei
grossi vasi. Si distingue in:
• Pericardio fibroso: esterno, connettivo denso e
fibre elastiche, biancastro o madreperlaceo,
funzione: connettere il cuore agli organi circostanti.
• Pericardio sieroso: interno, mesotelio e sottile
connettivo. Formato da foglietto parietale (riveste
internamente il pericardio fibroso) e da foglietto
viscerale (epicardio), riveste il cuore.
• A livello dei grossi vasi si connettono e delimitano
la cavità pericardica: pochi cc. di liquido
pericardico per lo scorrimento delle due lamine
durante l’attività contrattile del cuore.
Pericardio
viscerale o
epicardio

Pericardio parietale
Conformazione esterna Base: superficie irregolarmente convessa,
occupata dalla volta dei due atrii e da
1 base - 1 apice grossi vasi che entrano ed escono dal
1 faccia sx cuore.
1 faccia dx
Apice: ventricolo sx.
2 margini (craniale e caudale)

Apice
Base
Faccia sx (o auricolare):
• Solco atrio ventricolare sx (o coronario
sx): si interrompe all’emergenza del
tronco polmonare, separando due fondi
ciechi atriali (auricole sx e dx) con margini
dentellati (bovino e suino).
• Solco interventricolare sx (o longitudinale
sx): percorre verticalmente la faccia
dividendola in una parte craniale
(ventricolo dx) ed una caudale (ventricolo
sx). I solchi sono occupati dai vasi del
cuore e da tessuto adiposo
sottoepicardico (giallo e fluido nel cavallo,
bianco, duro e friabile nel bovino).

Faccia dx (o atriale):
• solco atrioventricolare dx (o coronario
dx)
Solco interventricolare dx (o
longitudinale dx)

Margine craniale: convesso, o


ventricolare dx, appartiene al
cuore dx.

Margine caudale: leggermente


concavo, o ventricolare sx,
percorso da un solco
longitudinale, solco intermedio o
caudale, evidente nei ruminanti.
Atrio destro
Volta: seno venoso (sbocco
delle vene cave, separate dal
tubercolo intervenoso); seno
coronario (ventralmente
all’apertura della v. cava
caudale, sbocco delle vv.
cardiache).
Pavimento: setto atrio-
ventricolare.
Setto interatriale: fossa ovale,
comunicazione in cuore fetale.
Superficie interna: fondo cieco,
auricola o orecchietta, cavità
anfrattuosa per presenza di
mm. pettinati tra loro
anastomizzati.
Atrio sinistro
Volta: seno delle vv. polmonari
Pavimento: setto atrio-
ventricolare
Setto interatriale: fossa ovale,
comunicazione in cuore fetale
Superficie interna: fondo cieco,
auricola o orecchietta, cavità
anfrattuosa per presenza di
mm. pettinati tra loro
anastomizzati.
Ventricolo destro
Forma conica, sezione semilunare,
parete più sottile rispetto a sx. Il fondo
non raggiunge l’apice del cuore
Base: ostio atrioventricolare (a dx) e
ostio arterioso polmonare (a sx)
separati da cresta sopraventricolare.
Ostio atrioventricolare: apertura con
bordo fibroso con 3 lembi o cuspidi
(valvola tricuspide) triangolari. Base *
inserita sul bordo, apice verso il
ventricolo, faccia atriale verso il lume,
faccia ventricolare verso la parete, da
cui partono le corde tendinee che si
portano sui mm. papillari.
Ostio polmonare: 3 lembi semilunari a
“nido di rondine” (*)(faccia convessa
verso il lume, faccia concava verso la
parete). Margine libero: nodulo
fibroso (migliora la chiusura).
Superficie interna: rilevi
muscolari (trabecole carnose)
irregolari, specie nella
porzione più ventrale del
ventricolo.
Ventricolo sinistro
Forma conica, sezione circolare, con
parete più spessa che a dx.
Vertice: apice del cuore
Parete settale: setto interventricolare
Parete marginale: convessa
Base: ostio atrioventricolare sx (caudale) e
ostio aortico (craniale).
Ostio atrioventricolare sx: valvola mitrale o
bicuspide, 2 lembi valvolari, simili a quelli
della valvola tricuspide.
Ostio aortico: valvola semilunare, 3 lembi
valvolari, più spessi rispetto a quelli
dell’ostio polmonare. L’aorta si inserisce
con una dilatazione: bulbo dell’aorta.
Superficie interna: trabecole carnose più
numerose e anfrattuose rispetto al
ventricolo dx.
Setto interventricolare: piccola area
connettivale vicino all’ ostio aortico
(residuo della chiusura del setto
interventricolare) .
CANE - ANGIOCARDIOGRAFIA LATERALE SX 1 (iniezione nella vena giugulare)

Arteria aorta toracica

trachea
Tronco polmonare e AA polmonari
Vena cava craniale

Atrio dx
Vena cava caudale

Orecchietta dx Valvola AV dx

Muscolo papillare
ventricolo dx
CANE - ANGIOCARDIOGRAFIA LATERALE SX 2 (iniezione nella vena giugulare)

Arteria aorta toracica

Arteria succlavia sx

trachea

Vena cava craniale Vene


Atrio sx
polmonari
Ostio AV sx
Vena cava caudale
Arco aortico

Bulbo aortico

Ostio aortico

Ventricolo sx
STRUTTURA
Epicardio
Foglietto viscerale del pericardio sieroso che
riveste la superficie esterna del cuore; si D: Miocardio specifico (vedi dopo)
discosta dal pericardio nei solchi dove vi è
accumulo di grasso.
• Mesotelio su lamina connettivale sottile e
fibre elastiche.
Endocardio
• Endotelio: in continuità con l’intima di AA e
VV (A)
• Strato sottoendoteliale: connettivo fibroso
ed elastico (B)
• Strato sottoendocardico: lamina
connettivale, vasi, cellule muscolari lisce,
cellule adipose ed elementi dell’apparato di Miocardio
conduzione (C) comune (E)

A livello degli ostii: ricopre le facce delle


valvole; tra i due foglietti si trova lamina fibrosa
in continuazione con gli anelli degli osti
Miocardio comune (E)
Fasci di fibre muscolari responsabili della
contrazione cardiaca, stimolata dal sistema
di conduzione (miocardio specifico).
• Miocardio atriale: spessore limitato,
muscolatura propria (profonda) e
muscolatura comune (superficiale) con
quella ventricolare.
Decorso delle fibre: arcuato; in
corrispondenza dei vasi; circolare, in
continuazione con la loro muscolatura.
• Miocardio ventricolare: spessore
maggiore, muscolatura propria e
comune in tre strati compenetrati tra
loro:
1. longitudinale esterno: comune ai due
ventricoli, fasci verso l’apice del cuore
che ritornano verso l’alto a spirale.
2. circolare: intermedio, muscolatura
propria di ciascun ventricolo;
principale sistema di propulsione del
sangue.
3. longitudinale interno: fasci dello strato
longitudinale esterno che determinano
la muscolatura comune.
Miocardio specifico (D)
Fibre muscolari modificate autoeccitabili; generano
stimoli per la contrazione delle fibre del miocardio
comune:
• Nodo del seno: stimolo per la sistole atriale
(pacemaker), nella parete dell’atrio dx, vicino allo
sbocco della v. cava craniale; sottili cordoni
irregolari di miociti che raggiungono:
• Nodo atrio-ventricolare: alla base del setto
interatriale, si prolunga ventralmente per
continuarsi con il: *
• Fascio atrio-ventricolare: dopo tratto comune si
divide in due branche (dx e sx) che percorrono il
setto interventricolare ramificandosi nella parete
dei ventricoli.
Cellule iniziali globose (cellule o fibre di Purkinje *)
formano poi lunghi nastri anastomizzati .
Scheletro del cuore
Anelli fibrosi attorno agli ostii, attacco dei lembi valvolari, connessi da
lamine fibrose (trigoni): trigono dx (tra ostio aortico ed i 2 ostii AV), trigono
sx (tra ostio aortico e ostio AV sx).
Con invecchiamento: i trigoni possono diventare cartilaginei (equidi) o ossei
(bovino: grande osso cardiaco e piccolo osso cardiaco, piccoli ruminanti:
grande osso cardiaco)
Arterie del cuore: AA coronarie sx e dx : dal bulbo
aortico, decorrono nel tessuto adiposo
sottoepicardico dei solchi coronarici
corrispondenti
A coronaria sx: breve, tra A polmonare e auricola
sx fino al solco atrioventricolare sx. Due rami
terminali:
•A interventricolare sx: nel solco omonimo
•A circonflessa sx: nel solco atrioventricolare sx
fino al margine posteriore del cuore dove si
anastomizza con l’ arteria circonflessa dx (equidi e
maiale). Ruminanti e carnivori: si continua nel
solco AV dx fino a raggiungere il solco
interventricolare dx e si spinge in basso.
A coronaria dx: si dirige tra atrio dx e A polmonare
Nella maggior parte delle specie
nel solco atrioventricolare dx. Due rami terminali:
la distribuzione dei vasi arteriosi
•A. interventricolare dx è di tipo terminale.
•A. circonflessa dx : si anastomizza con la sx (equidi Nei ruminanti e nel cane ci sono
e maiale). Ruminanti e carnivori: breve, si anastomosi tra vasi di piccolo
esaurisce al solco interventricolare dx e si calibro
anastomizza con l’arteria circonflessa sx.
Vene del cuore
•Grande vena cardiaca: dall’apice del cuore
decorre nei solchi interventricolare e
coronario sx fino al seno coronario.
•Vena cardiaca media: dall’apice del cuore
risale il solco interventricolare dx fino al seno
coronario.
•Vene cardiache dx (o piccole vene): si
aprono nell’atrio dx.
•Vene cardiache minime: si aprono in tutte
cavità cardiache.

Vasi linfatici
•Rete profonda subendocardica e
miocardica.
•Rete superficiale subepicardica.
Scaricano nei linfonodi tracheobronchiali
e mediastinici craniali.
Nervi del cuore
Sistema nervoso ortosimpatico: dal
ganglio cervico-toracico e primi gangli
toracici originano i nn. cardiaci
cervicali e toracici (tachicardia,
vasodilatazione coronarica).
Sistema nervoso parasimpatico: dal
n.vago originano i rami cardiaci
(bradicardia)

Nn cardiaci e rami cardiaci: plessi


cardiaci sx e dx, alla base del cuore.
Le fibre del sistema simpatico e
parasimpatico sono fibre efferenti.
Fibre afferenti inviano al sistema
nervoso stimoli sensoriali raccolti
dall’organo.
VASI SANGUIGNI
Arterie
Capillari
Vene
Funzione:

 trasporto del sangue (arterie e vene)

 scambi metabolici a livello dei tessuti (capillari).

Le arterie

Colore bianco-roseo e consistenza elastica.

Vasi centrifughi (dal cuore alla periferia). Si suddividono in:

• rami collaterali (si staccano dall’arteria senza che questa perda la sua individualità,
calibro minore rispetto ad essa).

• rami terminali (ultime diramazioni dell’arteria, calibro equivalente).

Distribuzione di un’ arteria all’interno di un organo:

•tipo terminale: territorio di distribuzione non è raggiunto da altri vasi (cuore, encefalo,
rene, retina, intestino.)

•tipo anastomotico: si stabiliscono collegamenti tra vasi e si possono instaurare circuiti


alternativi.
Le anastomosi possono essere:
 Interarteriose
a. Trasversale: vasi paralleli congiunti da canali
anastomotici.
b. Per convergenza: 2 arterie si continuano in
un tronco comune.
c. Per inosculazione: 2 arterie di calibro uguale
si uniscono in una arcata arteriosa da cui
nascono piccoli vasi (intestino, mano, piede).
d. Rete mirabile: l’arteria si sfiocca in più vasi
che formano una rete da cui emerge un’altra
arteria (glomerulo renale).

 Artero-venose
Tra AA e VV di piccolo calibro, per regolare
la circolazione in relazione all’attività
dell’organo. Per contrazione di cellule
mioepiteliali l’A può deviare il flusso verso i
capillari (organo attivo) o verso la V (organo
in riposo: es. organi digestivi ed erettili).
Struttura delle arterie A. Tipo elastico
Dall’interno all’esterno:
•Tonaca intima: endotelio, strato
sottoendoteliale, membrana elastica
interna.
•Tonaca media: spessa, cellule
muscolari, fibre collagene, fibre
elastiche che si addensano verso
l’esterno (membrana elastica esterna): B. Tipo muscolare
•AA di tipo elastico: grosso calibro,
vicine al cuore. *
*Membrana elastica interna *
•AA di tipo muscolare: medio e piccolo *
calibro, periferiche.
*Tonaca muscolare
*Tonaca avventizia
•AA di tipo misto: intermedie.
•Tonaca avventizia: fibre collagene e
scarse fibre elastiche. Sottile nelle
grosse arterie, più spessa in quelle di Dispositivi di blocco: strutture che regolano il flusso
medio calibro. Vi decorrono vasi del sangue; manicotti vascolari e cuscinetti intimali
linfatici, fibre nervose e vasa vasorum. (nell’intima, cellule muscolari nello strato
sottoendoteliale, andamento circolare; nella media,
cellule muscolari che si spingono verso il lume)
Circolazione arteriosa
• Circolazione polmonare: dipendente dalle AA
polmonari (piccola circolazione)
• Circolazione sistemica: dipendente dall’ A aorta
(grande circolazione)
AA polmonari
Dal ventricolo dx (Ø cm 5, cavallo e bovino) il tronco
polmonare va dorsalmente e caudo-medialmente
dividendosi nelle AA polmonari dx e sx: entrano
nell’ilo dei rispettivi polmoni; sangue ricco di CO2. Tra
tronco polmonare ed aorta: legamento arterioso
(residuo del dotto di Botallo).
A aorta
A più lunga, (spessore circa 6 mm, Ǿ 5-6 cm, cavallo
e bovino); da ventricolo sx con dilatazione (bulbo) va
dorsalmente (A ascendente), avvolta dal pericardio,
poi caudalmente (arco) fino T6-T7 (cavallo) e T5-T6
(altri), a sx del rachide (A toracica), attraversa il
diaframma (A addominale) e termina a livello
Lungo il suo decorso si originano vasi
dell’ultima vertebra lombare.
collaterali
Dal bulbo aortico originano le AA coronarie sx (7) e
dx (8)

Dall’ arco aortico in direzione craniale:


tronco brachiocefalico: arto toracico, collo, testa,
parte ventrale del torace. Si divide in:

 A succlavia sx (*) e A succlavia dx, da cui:


o A cervicale superficiale e profonda (mm collo)
o A vertebrale (mm collo e canale vertebrale) (*) carnivori e suini: nasce
o A toracica interna (spazi intercostali e diaframma) dall’arco aortico, dopo
l’origine del tronco
o A ascellare (arto toracico, continua la A succlavia) brachiocefalico

 Tronco bicarotico, all’apertura del torace, si divide


in:
o A carotide comune sx e dx (ai lati della trachea,
visceri del collo); dietro la branca della mandibola
si divide in:
o A. occipitale (muscoli della nuca, anastomosi con
vertebrale e SNC)
o A. carotide interna (encefalo)
o A. carotide esterna (organi, muscoli e ossa del
cranio)
Dall’ A aorta toracica:
• AA Intercostali dorsali : parete toracica e midollo spinale (22)
• A broncoesofagea : albero bronchiale e esofago (27)
• A frenica craniale: diaframma, solo nel cavallo (23)
Dall’ A aorta addominale

• Rami dorsali pari :


AA lombari: parete addominale e midollo spinale (26)

• Rami laterali pari :


A frenica caudale: diaframma in tutti animali (eccetto cavallo)
A renale: reni (51)
A surrenale: surrene (41)
A testicolare o ovarica: testicoli o ovaie (53). Da A ovarica: A uterina craniale: utero
• Rami ventrali impari :
A celiaca: organi addominali (37) A gastrica sx (stomaco)(39), A splenica (milza)(38), A epatica
(fegato)(40)
 A epatica: A gastrica dx (stomaco) e A gastroduodenale (pancreas, stomaco e duodeno)
A mesenterica craniale: organi addominali (42) (pancreas, duodeno, digiuno, ileo prima parte
del colon)
A mesenterica caudale: organi addominali (54) (ultima parte del colon, retto)
Rami terminali dell’ A aorta addominale
• A iliaca esterna dx e sx: arto pelvico e
genitali esterni:
A. profonda femorale (muscoli della
coscia)
A. cremasterica (muscolo cremastere)
A. uterina (utero) (cavalla)
A. pudenda esterna (mammaria e
scrotale) (mammella e invogli scrotali)
• A. iliaca interna dx e sx: muscoli glutei,
organi e parete della cavità pelvica)
A. pudenda interna: organi pelvici
urinari e genitali (no utero nella cavalla)
• A. sacrale mediana: terminazione
dell’aorta (esile negli equidi)
A. coccigea : muscoli della coda
Cane (cavità pelvica e coscia)
I capillari
Vasi di 5-30 µ di diametro.
Fanno seguito alle arteriole
precapillari e si continuano nelle
venule postcapillari formando una
rete tridimensionale nei tessuti.
Funzione:
• Scambi metabolici e gassosi tra
sangue e tessuti.
• Regolazione della temperatura
corporea.
Il grado di sviluppo della rete
capillare corrisponde all’intensità
dei processi metabolici.
Struttura: endotelio, lamina basale e
avventizia sottile con periciti (cellule
con prolungamenti a funzione
contrattile e fagocitaria)
Classificazione dei capillari
• Continui : più comuni, cellule
endoteliali in rivestimento
continuo; capacità selettiva nel
processo di scambio (barriera
emato-tissutale)
• Fenestrati : endotelio discontinuo
con pori intracitoplasmatici (600-
900 Å diametro); sede di scambi
tra liquidi (rene, gh. endocrine)
• Discontini o sinusoidi: lume
ampio (30-40µ diametro), con
pori più grandi; permettono il
passaggio anche di elementi
corpuscolati (milza, fegato,
midollo osseo)
Le vene
• Vasi a parete sottile. Se prive di sangue, le pareti collabiscono.
• Direzione centripeta della circolazione del sangue.
• Origine da venule post-capillari che confluiscono in vene piccole (0.2-1 mm Ø), medie e
grosse (9-10 mm Ø).
 I vasi che danno origine a grosse vene: radici.
 I vasi che confluiscono in grosse vene lungo il decorso: affluenti.
 Circolo portale: il sangue di una vena attraversa un letto capillare e confluisce in
una o più vene di calibro maggiore, superficiali e profonde, satelliti delle arterie (1
arteria per 2-3 vene), collegate da numerose anastomosi.
 Esempi: circolo portale epatico e circolo portale ipotalamo ipofisario

circolo portale epatico


circolo portale ipotalamo ipofisario
Struttura delle vene
Dall’interno all’esterno, con limiti non definiti :
•Tonaca intima : endotelio e lamina basale,
strato sottoendoteliale (fibre collagene ed
elastiche). Grosse vene: questo strato forma le
valvole a nido di rondine, per opporsi al flusso
retrogrado del sangue
•Tonaca media: più sottile che nelle arterie. A
parità di diametro, lo spessore varia con la
localizzazione: Valvole a nido di rondine

VV di tipo propulsivo: tonaca in 5-6 strati; il


sangue è spinto verso il cuore contro la forza
di gravità. Localizzate nelle regioni declivi,
presentano numerose valvole.
VV di tipo recettivo: tonaca più sottile, con
fibre collagene. Localizzate nelle regioni con
flusso verso il cuore facilitato.
•Tonaca avventizia: connettivo fibroso e
elastico, molto spessa nelle vene di tipo
recettivo. Grosse vene: presenti cellule
muscolari.
Vena di tipo propulsore

Vena di tipo recettore


Circolazione venosa
• Circolazione polmonare: VV della piccola
circolazione (VV polmonari).
• Circolazione sistemica: VV della grande
circolazione (VV cave)

 Vene polmonari : 2-3 per lato dai rispettivi


polmoni, si aprono nell’atrio sx. Mancano di
valvole.
 Vene cave: craniale e caudale
Vena cava craniale
Vaso impari (pari nel coniglio), inizia all’’entrata
del torace dalla confluenza delle radici:
o vene giugulari esterne (testa, collo)
o vene succlavie (arti anteriori).
Suini e cane: confluenza delle vene
brachiocefaliche .
VV della testa e del collo
•V giugulare esterna: dalla confluenza della V
linguofacciale e V retromandibolare, a sua volta formata
dalla V mascellare e V temporale superficiale. Decorre
sottocutanea nel solco giugulare.
•V. Giugulare interna : più piccola della precedente, manca
cavallo e nei piccoli ruminanti. Continuazione della V
occipitale (bovino e maiale) o V emissaria del foro
giugulare (carnivori). Decorre nello spazio viscerale del
collo, sbocca nella vena giugulare esterna.
•Seni della dura madre: VV ampie ed irregolari, tra loro
comunicanti, prive di valvole. Confluiscono nelle radici
delle vene giugulari esterna ed interna.
VV dell’arto toracico
• Origine dalle arcate palmari e rete
dorsale del carpo. Dalla mano
iniziano due sistemi venosi
(superficiale e profondo),
comunicanti.
• VV superficiali : sangue refluo dalle
VV vene dorsali della mano. Tramite
la V cefalica e V brachiale
superficiale il sangue confluisce
nella V giugulare esterna.
• VV profonde : satelliti delle arterie.
Da arcata venosa palmare originano
la V radiale e la vena mediana che
continua con la V brachiale, poi V
ascellare. All’altezza della 1°costa
continua con la V succlavia: questa,
in torace, si apre nella vena
giugulare esterna (suini e cane:
vena brachiocefalica).
Vene affluenti della V cava craniale
• V toracica interna
• V vertebrale
• V costocervicale
• VV intercostali dorsali
• V azigos: dalla confluenza delle
prime 2 paia di VV lombari,
attraversa il diaframma con l’A
aorta fino a T6. Piega in basso e
si immette nella V cava craniale
vicino al suo ingresso in atrio dx.
 Carnivori e equidi: V azigos dx
 Suini: V azigos sx
 Ruminanti: entrambe o solo la sx
V cava caudale
Drena il sangue dalla regione caudale al diaframma.
Origina a livello dell’ultima o penultima vertebra lombare, va cranialmente sotto i corpi
vertebrali, a dx dell’A aorta fino ai pilastri del diaframma, va ventralmente (impronta epatica o
solco della vena cava), attraversa il diaframma, percorre il torace (piega della pleura
mediastinica dx) e entra in atrio dx.
Radici della V cava caudale
Confluenza della
o V sacrale mediana
o VV iliache comuni dx e sx (da
VV iliache esterne e VV iliache
interne).

Vene del bacino e della coda


V iliaca interna, le cui radici sono :
• V glutea caudale: parete del
bacino e parte della coda
• V pudenda interna : organi
della cavità pelvica e genitali
esterni
• V coccigea mediana: prolunga
la vena sacrale mediana
VV dell’arto pelvico
Sistema venoso superficiale e
profondo.
• VV superficiali : dalle VV plantari,
al tarso, origina la V safena
mediale (grande safena), si porta
fino al triangolo femorale e si apre
nella V femorale.
La V safena laterale (piccola
safena) drena le parti laterali e
caudali della gamba, diventa poi V
femorale caudale che si apre nella
V femorale.
• Vene profonde: sangue refluo dalla
parte prossimale dell’arto. V tibiale
craniale e caudale, si continuano
con la V poplitea , da qui nella V
femorale.
La V femorale percorre il canale
femorale e si apre V iliaca esterna.
Affluenti della V cava caudale
In cavità addominale:
• VV parietali: VV lombari, V addominale
craniale (suini e cane), VV freniche
• VV viscerali: VV testicolari ed ovariche,
VV renali, VV surrenali, VV epatiche

Vena Porta
Sangue refluo dall’apparato digerente e dalla milza verso il fegato.
Radici della V porta: a livello di L1 VV mesenterica craniale e caudale.
Suoi affluenti: V splenica e V gastroduodenale.

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