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venerdì 10 novembre 2023

Fisiologia

Lezione 1
Alfredo borghetti - borghesi.alfredo@uniroma1.it
L’APPARATO CARDIORESPIRTORIO
La parte più piccola del nostro corpo è la cellula. Le cellule si uniscono e formano dei tessuti. I
tessuti insieme formano gli organi (il cuore, come gli altri organi, è un insieme di tessuti). Gli organi
insieme formano apparati. Gli apparati messi insieme formano l’uomo.
La rianimazione di un organo può avvenire, la rianimazione di un organismo (squilibrio di più apparati)
no.
La circolazione è costituita dal cuore, il motore principale e colui che anima il circuito, e dai vasi
(sanguigni e linfatici). I vasi sono arteriosi, quindi quelli che partono dal cuore, e i vasi venosi che
sono quelli che dalla periferia vanno al cuore. Invece, i prodotti di scarto vengono raccolti dal
sistema linfatico (vene linfatiche).
I tessuti sono costituiti da tessuto muscolare liscio oppure da tessuto muscolare striato. Quando si
parla di apparato cardiorespiratorio si deve prendere in considerazione un terzo tipo di tessuto: il
tessuto muscolare miocardico. Il cuore è costituito da un tessuto che ha la caratteristica di avere il
tessuto muscolare liscio per un senso e il tessuto muscolare striato per l’altro. Questo perché alcuni
dei nostri muscoli dipendono dal cervello, mentre altri non sono controllati dal cervello e dalla nostra
volontà. Nel nostro caso, il cuore ha per alcune caratteristiche il tessuto muscolare liscio e per altre il
tessuto muscolare striato. Nello speci co, il tessuto del cuore si chiama tessuto muscolare
miocardico.
Il cuore è un organo impari con una piramide trapezoidale e un’apice. Il cuore occupa sempre
esattamente la regione sternale.
Il cuore è costituito dal muscolo miocardico che ha la facoltà di contrarsi e rilassarsi. Allora non è un
muscolo volontario? Per alcune situazioni è sotto il controllo del cervello, per altre no.
Da un punto di vista siologico, tutte e due le circolazioni partono dai ventricoli. La grande
circolazione è quella che parte dal ventricolo sinistro e riguarda cuore e periferia dell’organismo.
Questa circolazione parte con le arterie dal ventricolo di sinistra e portano il sangue, quindi il
nutrimento delle cellule, alla periferia.
All’interno dei vasi in cui scorre il sangue quanto ossigeno c’è?
Il globulo rosso quanto ossigeno contiene per portare il nutrimento? 4 molecole di ossigeno, perché
per ogni molecola di emoglobina si legano 4 molecole di ossigeno. Quindi una quantità scarsa
perché se bisogna portare l’ossigeno ai vari recettori (i capillari) deve cederlo tutto.
Una volta che il sangue è arrivato in periferia, deve tornare al cuore. Il sistema di ritorno del sangue
dalla periferia al cuore è costituito dalle vene. Il sangue della piccola circolazione entra prima nel
cuore e successivamente si reca ai polmoni dove si ossigena. Il sangue che arriva al cuore dalla
periferia è impuro, scuro, con poca potenza.
L’apparato cardiocircolatorio è l’insieme degli organi che permettono la circolazione del sangue
nell’organismo per rifornire le cellule di nutrienti e di ossigeno e per consentire l’eliminazione
dell’anidride carbonica e di altri prodotti di scarto. Infatti, nell’alveolo polmonare viene ceduta
l’anidride carbonica e viene riacquistato l’ossigeno.

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Il sangue arterioso è rosso vivo e ricco di ossigeno, il sangue venoso è scuro e ricco di anidride
carbonica. Se si taglia un’arteria c’è rischio di morire dissanguato (la pressione sanguigna è molto
forte), se taglio una vena basta esercitare una pressione.
L’apparato cardiocircolatorio è un sistema chiuso di vasi (i vasi sanguigni) in cui il sangue circola
sotto la spinta del cuore. A formarlo sono due componenti principali:
- Circolo sistemico
- Piccolo circolo (detto anche circolo polmonare)
Ognuna di queste componenti è formata da arterie, capillari e vene. Lo scambio tra i vari gas avviene
nei capillari.
Il movimento del sangue è mantenuto dall’attività ritmica del cuore, organo muscolare cavo.
L’apparato cardiocircolatorio permette di distribuire ossigeno e nutrienti a tutti gli organi, i tessuti e le
cellule dell’organismo e di eliminare l’anidride carbonica e le sostanze di scarto.
Serve inoltre a veicolare importanti componenti del sistema immunitario (globuli bianchi) e altre
molecole che svolgono diverse funzioni nell’organismo (come gli ormoni) che, proprio mediante la
tta rete che compone l’apparato circolatorio, riescono a spostarsi da un organo all’altro e da un
tessuto all’altro a seconda delle necessità dell’organismo.
L’aria puzza di azoto, anidride carbonica, ossigeno, cripto, radom, xeno, stronzio.
Nel caso della circolazione sistemica il sangue proveniente dai polmoni, ricco di ossigeno e di
nutrienti viene pompato attraverso il ventricolo sinistro all’interno dell’aorta che lo distribuisce al
resto del corpo. Una volta che il sangue si è arricchito di anidride carbonica e prodotti di scarto viene
riversata dalla vena cava all’atrio destro.

Radiogra e del torace: RX torace per diametri. Questo perché il cuore a seconda della patologia
assume delle posizioni (variazione della conformazione cardiaca):
- A botte
- A asco, cioè un cuore che va fuori dallo sterno non solo nella parte sinistra, ma anche nella parte
destra (vedere ombra RX torace per capire)
- A zoccolo, cioè il ventricolo sinistro è più grande ma il ventricolo sinistro ha una forma rettangolare
- Ingrandito
Una volta che è stata ceduta l’anidride carbonica ed è stato preso l’ossigeno, il sangue torna al
cuore. Nell’atrio destro il sangue crea una pressione all’interno della camera striale che fa aprire una
valvola e passa al ventricolo destro. Dal ventricolo destro parte la piccola circolazione e arriva ai
polmoni, nello speci co negli alveoli polmonari, dove avviene lo scambio gassoso (il sangue cede
anidride carbonica e acquisisce ossigeno). A questo punto, il sangue torna al cuore, nello speci co
nell’atrio sinistro in cui si crea una pressione e si atre una valvola che porta il sangue al ventricolo
sinistro. Il circuito ricomincia.

La circolazione polmonare forma invece un circuito chiuso tra il cuore e i polmoni e ha inizio nel
ventricolo destro, da cui il sangue ricco di anidride carbonica raccolto dall’atrio destro (con cui
comunica attraverso la valvola tricuspide) viene pompato nell’arteria polmonare. Questa si divide in
due rami, ciascuno diretto verso un polmone, qui i rami terminano formando i capillari che
raccolgono l’ossigeno al livello degli alveoli polmonari. Il sangue ossigenato viene poi convogliato in
vasi di dimensioni sempre maggiori, no a con uire nelle vene polmonari, che lo riversano nell’atrio
del cuore da cui passerà nel ventricolo destro attraverso la valvola mitrale.
La circolazione sistemica è deputata a trasportare e distribuire il sangue ossigenato a tutti gli organi
dell’organismo, incluso il cuore. Durante questo tipo di circolazione nelle arterie si trova il sangue
arterioso mentre nelle vene si trova il sangue venoso.
La circolazione polmonare è invece deputata all’ossigenazione del sangue. Durante questo tipo di
circolazione nelle arterie si trova il sangue venoso, mentre nelle vene si trova il sangue arterioso.

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Conosciamo tre tipi di vasi.
La maggior parte dei vasi sanguigni presenta delle caratteristiche comuni e delle di erenze che
permettono di tracciare una classi cazione.
Tutte le arterie sono costituite da tre strati distinti:
- Tunica intima o interna
- Tunica media
- Tunica avventizia o esterna
Le arterie sono i vasi sanguigni deputati al trasporto del sangue dal cuore a tutti i tessuti e tutti gli
organi del corpo umano (direzione centrifuga). Ad eccezione delle arterie polmonari, che trasportano
il sangue carico di anidride carbonica e prodotti di scarto, tutte le arterie trasportano sangue
ossigenato. Le vene invece sono molto accide, prendono la forma di ciò che gli sta intorno e
presentano delle valvole all’interno che sono a nido di rondine (il nido di rondine consente di
mandare il sangue in un senso e gli impedisce di andare nell’altro).
Il sistema arterioso è la parte del sistema circolatorio ad alta pressione ed è formato da:
- Arteria aorta
- Arterie sistematiche
- Arterie polmonari
Da dove parte la grande circolazione? Dal ventricolo sinistro che manderà il sangue all’aorta.
L’arteria aorta è il massimo vaso arterioso dell’organismo. Ha origine nel ventricolo sinistro del cuore
e tramite un’apertura (regolata dalla valvola aortica) sale attraverso un breve tratto verso l’alto (aorta
ascendente); successivamente, si incurva indietro a formare l’arco aortico o sistemico da cui iniziano
le altre arterie. Poi, l’aorta continua nell’aorta discendente (composta da due porzioni: aorta toracica
e aorta addominale) e in ne si arresta in corrispondenza della 4 vertebra lombare dove si biforca
nelle due arterie iliache comuni (desta e sinistra).
Le arterie sistemiche sono vasi sanguigni deputati al trasporto del sangue ossigenato e arricchito di
sostanze nutritive dal cuore a tutti gli organi e tessuti dell’organismo. Il torace e l’addome sono
attraversati dall’aorta e ricevono il sangue dai tanti rami collaterali dell’aorta, mentre le parti più
periferiche (testa, collo, bacino e arti) hanno vascolarizzazione garantita dai grossi vasi arteriosi
emessi dall’aorta stessa (che prende un nome diverso per ogni sezione del corpo in cui si trova:
omerale, femorale, carotide ecc.).
Le arterie polmonari sono i due grossi vasi sanguigni responsabili del trasporto dal cuore ai polmoni
del sangue carico di anidride carbonica e prodotti di scarto provenienti dalla circolazione periferica.
Insieme alle vene polmonari costituiscono la circolazione polmonare , detta anche circolazione
cuore-polmoni o piccola circolazione, ovvero quella che parte dall’apparato circolatorio che fa si che
il sangue carico di anidride carbonica e prodotti di scarto proveniente dagli organi e dai tessuti
dell’organismo passi dal cuore ai polmoni per essere ripulito e tornare nuovamente al cuore da dove,
ossigenato e arricchito di nutrienti, viene pompato verso tutti i distretti dell’organismo.
Il cuore ha la forma di un cono con l’apice rivolto in basso verso sinistra al livello della 5 e 6 costa
(può capitare in alcuni individui che l’apice sia rivolto verso destra - cuore destroposto. In questi casi
anche tutti gli altri organi sono spostati di 180°: il fegato sta a sinistra e la milza sta a destra). Il cuore
si trova nel mediastino anteriore all’interno della cavità toracica, al di sopra del diaframma (che non
ha forma regolare a cupola, bensì dove sta il cuore è più abbassato, mentre dove sta il fegato è più
alzato), fra i due polmoni e in contatto anteriormente con sterno e cartilagini costali e posteriormente
con la colonna vertebrale. Il cuore è avvolto dal pericardio, una sottile membrana con funzioni
protettive costituito da due strati distinti:
- Pericardio broso, lo strato esterno
- Pericardio sieroso, lo strato interno

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Nell’atrio di destra sono presenti la vena cava inferiore, che raccoglie il sangue che viene dalla
periferia, e la vena cava superiore, che raccoglie il sangue che viene dall’alto (testa e collo).
Le arterie polmonari sono due grandi vasi sanguigni responsabili del trasporto del sangue dal cuore
ai polmoni.
Il ventricolo destro possiede due aperture (ostii) alla base della piramide:
- quella atrioventricolare in cui passa il sangue venoso
- quella arteriosa o polmonare da cui il sangue va verso i polmoni.
La caratteristica di queste valvole è unica perché consentono il passaggio del sangue in un senso
ma non nell’altro ( siologicamente). Patologicamente, si può sentire un rigurgito cardiaco, cioè il
sangue che torna indietro (ci può essere un difetto atrio-atrio, ventricolo-ventricolo o della chiusura
della valvola). Se c’è un difetto di chiusura della valvola è dovuto per esempio all’endocardite che
ingrossa lo spessore lateralmente di uno dei due lembi della valvola non permettendo la corretta
chiusura della valvola. Il rigurgito del sangue si può osservare con il fonendoscopio.
Fonocardiografo: strumento che rilevava la presenza di so attraverso un pennino (esisteva prima
del fonendoscopio ed eseguiva il fonocardiogramma).
Pericardio: è un sacco, una sottile membrana, che contiene il cuore, ha funzioni protettive e
coatituito da due strati: pericardio broso e pericardio sieroso.
Miocardio: muscolo cardiaco.
Endocardio: parte interna del cuore.
Dopo l’asportazione del pericardio, si tira fuori il cuore che è formato da 6 masse diverse distinte da
un solco coronarico poco visibile per l’abbondante presenza di tessuto adiposo.
Gli atri del cuore sono due cavità cuboidi che si trovano nella parte postero-superiore del cuore e
sono deputati a raccogliere il sangue re uo dalla circolazione sistemica e polmonare e a convogliarlo
ai rispettivi ventricoli.
I ventricoli sono due cavità conoidi poste nella parte antera-inferiore del cuore e sono deputati a
spingere il sangue ricevuto dagli atri verso i grandi vasi (le arterie). La comunicazione tra atrio destro
e ventricolo destro è regolata dalla valvola tricuspide, mentre la comunicazione tra atrio sinistro e
ventricolo sinistro è regolata dalla calcola bicuspide.
Il cuore può essere diviso in due sistemi paralleli e indipendenti, uno a sinistra e uno a destra,
ognuno formato da due cavità (atrio e ventricolo) tra loro separate a loro volta da una valvola atrio-
ventricolare (tricuspide e bicuspide). I due sistemi vengono spesso chiamati cuore destro e cuore
sinistro e sono completamente separati da un setto muscolare.
Le cavità cardiache di destra e sinistra sono separate da setto imperforato che consente la
distinzione in grande circolazione (sinistra o generale) e piccola circolazione (destra o polmonare). Il
setto è distinto in:
- Interatriale
- Interventricolare
La massa atriale ha la forma di una C le cui estremità sono dette agricole e sono poste a sinistra. La
massa striale è dotata di pareti molto sottili.
La massa ventricolare è formata da:
- una parete comune
- Una parete propria o marginale
- Una base
- Un fondo (forma particolarmente irregolare)
Nel versante destro del setto interatriale si nota una profonda depressione (fossa ovale) costituita da
un tessuto membranoso. Essa è il residuo del Foro di Botallo che nella vita fetale consente la
comunicazione tra i due atri.

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La parete comune o setto interventricolare è molto robusta e si presenta convessa sul versante
destro.
La base dei ventricoli mostra.
- ostio atriventricolare o venoso destro
- ostio atriventricolare o venoso sinistro
- ostio arterioso destro o del tronco polmonare
- ostio arterioso sinistro o aortico
SISTEMA DI CONDUZIONE DEL CUORE
Il cuore è costituito da tessuto muscolare miocardico. Il sistema di conduzione del cuore utilizza un
particolare tessuto miocardico chiamato miocardio speci co. Le cellule miocardiche hanno delle
particolari proprietà. Infatti, il cuore è costituito da bre capaci di autoeccitarsi e di trasmettere
l’eccitazione con velocità di conduzione dello stimolo maggiore rispetto alle bre del miocardio
comune. Inoltre, questo tessuto permette di collegare la muscolatura striale e la muscolatura
ventricolare. Questo sistema di conduzione è diviso in:
- Sistema seno-striale
- Sistema atrio-ventricolare
Una particolarità del muscolo cardiaco è la capacità di formazione e conduzione autonoma e ritmica
dell’impulso (conduzione dell’impulso bioelettrico). La conduzione si attua attraverso un sistema di
conduzione che origina da cellule muscolari cardiache modi cate e non dal tessuto nervoso.
- Nodo seno-striale (che agisce come pacemaker)
- Nodo atrio-ventricolare (o nodo di Ascho -tawaea)
- Fascio atrio-ventricolare (o fascio di His), sono fasci che avvolgono il miocardio e sono
responsabili di contrazione e rilassamento del cuore.
Il Nodo seno-striale e il Nodo atrio-ventricolare stabiliscono la connessione funzionale fra miocardio
atriale e ventricolare.
Si possono distinguere tre tipi cellulare addetti alla conduzione:
- Cellule pacemaker o cellule nodali: sono cellule del nodo che hanno forma rotonda, citoplasma
pallido, sono ricche di mitocondri, hanno scarse mio brille e sono disposte in modo disordinato.
- Cellule di transizione: mettono in connessione le cellule pacemaker con cardiomiocit striali; pochi
mitocondri e granuli di glicogeno, mio brille con decorso spirale e orientate in senso longitudinale.
- Cellule del Purkinje: associate alle bre del Purkinje le cui diramazioni sono distribuite alla parete
ventricolare. Tali bre generano impulsi elettrici spontanei che scatenano la contrazione del
muscolo cardiaco. Le mio brille sono orientate in senso longitudinale e trasmettono l’impulso alle
cellule di transizione.
Il circolo cardiaco consiste in una serie di eventi meccanici che portano il sangue dagli atri ai
ventricoli e da questi ai vasi.
La frequenza cardiaca è il numero di cuculo cardiaci che avviene nell’unità di tempo. La frequenza
cardiaca è inversamente proporzionale alla taglia dell’animale.

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