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IL SISTEMA CARDIOVASCOLARE:

Roberto Brembilla, Adele Brugnetti, Elia Fumagalli, Giosuè Fustinoni, Alice Paganessi
Il sistema vascolare è chiamato “circolatorio” poiché il sangue circola nei vasi
attraverso tutto l’organismo.

Il sangue è un tessuto connettivo allo stato liquido, che raggiunge ogni punto
del corpo scorrendo all’interno dei vasi sanguigni, distinti generalmente in
arterie e vene, a seconda che il sangue che lo percorre trasporti ossigeno o
anidride carbonica. Centro del sistema cardiocircolatorio è il cuore, un organo
deputato a pompare nei vasi il fluido sanguigno, mantenendone attivo lo
scorrimento nel corpo, attraverso un movimento di alternate contrazioni e
dilatazioni.
ALLA BASE DELLA VITA

Alla base della vita umana, tra i vari fattori vi è la capacità delle cellule di scambiare sostanze con
l’ambiente circostante; ogni cellula incorpora le sostanze di cui ha bisogno (ossigeno, nutrienti)
durante lo scambio con il liquido interstiziale per diffusione, allontanando anche i prodotti di scarto
(anidride carbonica).

La diffusione non basta a fornire a tutte le


cellule le sostanze che necessitano, poiché
è un mezzo di trasporto troppo lento: il
trasporto viene velocizzato dal sistema
cardiovascolare che, mediante il sangue,
porta le sostanze alle cellule più
velocemente.
Il sistema cardiovascolare o circolatorio

è costituito da:

1) Sangue

2) Vasi sanguigni

3) Cuore

Esso è definito ‘sistema circolatorio’

poiché il sangue circola dai vasi

attraverso tutto l’organismo.


LE FUNZIONI
I vasi sanguigni, oltre alla nota funzione di trasporto, sono organi sensoriali ed effettori che
regolano la pressione sanguigna e la distribuzione del sangue del corpo.

Il sangue non trasporta solo nutrimento ma anche ormoni, collaborando con il sistema
nervoso

Per quanto la sua funzione possa risultare semplice, in realtà il cuore pompa il sangue
attraverso i vasi sanguigni verso vari organi per far sì che il sangue stesso porti ossigeno e
nutrienti ai tessuti e rimuova anidride carbonica e prodotti di scarto.

Nonostante ciò, il cuore possiede anche funzioni sensoriali ed endocrine che aiutano a
regolare parametri cardiovascolari come il volume plasmatico e la pressione sanguigna.
SANGUE

Il sangue è un tessuto connettivo allo stato liquido,


(tessuto fluido) che raggiunge ogni punto del corpo
scorrendo all’interno dei vasi sanguigni (arterie e
vene).
È costituito da cellule specializzate simili sospese
però in una matrice liquida (plasma), che rende il
sangue un fluido.
In media, un adulto ha all’interno del proprio corpo
dai 4 ai 5 litri di sangue, che corrispondono circa al
7% del peso totale del corpo.
Composizione
Il sangue è formato principalmente da due parti: una liquida, costituita dal
plasma (55%), e una corpuscolare, all’interno della quale si distinguono tre
diversi tipi di cellule: globuli rossi (42%), globuli bianchi e piastrine (3%).

Composizione del sangue Plasma Parte corpuscolare

Uomini 55% 45%

Donne 60% 40%


Funzioni

1. Apporto di ossigeno, elemento


fondamentale per la vita delle cellule;
2. Trasporto di sostanze nutrienti;
3. Rimozione di sostanze nocive;
4. Difesa dell’organismo da
microorganismi e altri elementi
nocivi.
Ematocrito

Ematocrito = volume (in percentuale) del sangue occupato dai globuli rossi.

Vista la bassissima concentrazione di globuli bianchi e piastrine, la loro


presenza nell’ematocrito è trascurabile.

L’ematocrito è indice dello stato di idratazione del corpo e di alcune eventuali


malattie.
Ematocrito alto = sangue denso:
1) Maggiore sforzo del cuore;
2) Troppa pressione, con il rischio di causare
emorragie cerebrali;
3) Più probabile formazione di trombi
(aumento del rischio di infarto o ictus).

Ematocrito basso = sangue fluido: i sintomi che


si riscontrano sono
1) debolezza,
2) forte cefalea,
3) peggioramento della vista,
4) affaticamento e
5) pallore.
Trasporto di ossigeno

Tra le varie funzioni del sangue c’è quella di


trasportare ad ogni cellula del corpo l’ossigeno.
Cellule deputate a questa funziona sono i globuli
rossi, dotati di una proteina specializzata,
l’emoglobina (indicata con Hb), che peraltro
conferisce al sangue il tipico colore rosso.
L’emoglobina ha una struttura formata da quattro
catene proteiche, collegate ciascuna ad un gruppo
eme (culminante con uno ione Fe 2+). Ogni gruppo
eme può agganciare una molecola di ossigeno,
quindi ogni molecola ne trasporta quattro.
È negli alveoli polmonari (in cui sangue e aria
sono separati solo da uno strato di endotelio) che
avviene il processo che permette all’emoglobina
di agganciare l’ossigeno.
L’ossigeno arriva successivamente in ogni cellula
e viene utilizzato nei mitocondri per la
respirazione cellulare, processo che porta alla
creazione di CO2.
L’anidride carbonica viene agganciata dal sangue,
esattamente con l’ossigeno, e riportata ai
polmoni, dove viene espulsa.
Il sangue ricco di ossigeno è detto arterioso,
quello ricco di anidride carbonica venoso.
I VASI SANGUIGNI
La circolazione sanguigna permette di
.
trasportare il sangue dal cuore agli organi e
di nuovo al cuore.
I vasi sanguigni si ramificano: in prossimità
del cuore sono meno numerosi e con un
diametro maggiore.
Dal cuore il sangue giunge ai tessuti e agli
organi attraverso:
- Arterie
- Arteriole
- Capillari
Dai capillari il sangue ritorna al cuore attraverso:

- Venute
- Vene
- Venule

L’utilizzo del colore rosso indica il sangue


ossigenato, carico di ossigeno dopo aver lasciato i
capillari polmonari. Il blu indica il sangue che,
scorrendo nei capillari sistemici, acquista anidride
carbonica ed è, dunque, deossigenato. Gli scambi di
ossigeno e anidride carbonica avvengono nei letti
capillari, dense reti di capillari ampiamente presenti
nei due circoli: polmonare e sistemico.
Circolo polmonare e circolo sistemico
Il sistema circolatorio è formato da due circuiti: il circolo
polmonare, costituito dall’insieme dei vasi polmonari e di
quelli che connettono il cuore ai polmoni, e il circolo
sistemico, che contiene i vasi diretti alle restanti parti del
corpo.

Il cuore destro fornisce sangue al circolo polmonare, quello


sinistro il circolo sistemico. Il sangue delle diverse parti non
si mescola mai, infatti il cuore possiede due pompe
separate in un solo organo.

Prima di tornare al punto di partenza il sangue deve


attraversare i due circuiti in sequenza, motivo per cui
l’apparato cardiovascolare costituisce un sistema chiuso.
Inoltre, il flusso nei due circuiti avviene simultaneamente; infatti, il cuore destro
pompa sangue nei polmoni nello stesso momento in cui quello sinistro pompa sangue
nella circolazione sistemica. Se, pertanto, consideriamo singolarmente il circolo
sistemico e quello polmonare, appare chiaro come il flusso in questi due circuiti
avvenga in parallelo.

L’organizzazione in parallelo degli organi nel circolo sistemico fa sì che ogni organo,
venendo nutrito da un’arteria separata, riceva sangue completamente ossigenato e
non con meno concentrazione di O2 per aver irrorato un altro organo.
Circolazione sanguigna
A) Il ventricolo sinistro pompa il sangue ossigenato
nell'aorta, la principale arteria, le cui diramazioni
trasportano il sangue fino ai letti capillari di tutti gli
organi e i tessuti irrorati dal circolo sistemico.
B) Il sangue viene deossigenato nei tessuti periferici e poi
ritorna al cuore con le vene cave, due grandi vene che
trasportano il sangue all'atrio destro. La vena cava
superiore porta il sangue proveniente dalle parti del
corpo al di sopra del diaframma, mentre la vena cava
inferiore provvede a trasportare il sangue refluo dalle
parti sottostanti il diaframma.
C) Dall'atrio destro, il sangue passa attraverso la valvola
tricuspide nel ventricolo destro.
D) F)

Il ventricolo destro pompa il sangue nel tronco Dall'atrio sinistro, il sangue passa attraverso la valvola
polmonare, che si dirama quasi subito nelle arterie bicuspide nel ventricolo sinistro, da dove si è iniziato, così il
polmonari, che trasportano il sangue deossigenato ciclo si ripete.

ai polmoni. Bisogna notare che le arterie


polmonari sono le sole arterie del corpo che
trasportano sangue deossigenato e sono chiamate
arterie perché trasportano il sangue in uscita dal
cuore.

E)

Il sangue viene ossigenato nei polmoni e poi,


attraverso le vene polmonari, si dirige nell'atrio
sinistro. Queste sono le sole vene del corpo che
contengono sangue ossigenato e sono chiamate
vene perché trasportano il sangue verso il cuore.
IL CUORE

Il cuore è un organo cavo suddiviso in


quattro camere: due atri, che ricevono il
sangue che ritorna al cuore dai vasi
venosi, e due ventricoli, che ricevono il
sangue dagli altri e lo esportano nelle
grandi arterie, sovrapposti nel lato sinistro
e destro e divisi tra di loro da una parete
chiamata setto, la quale evita di
mescolare il sangue del “cuore destro”
con quello del “cuore sinistro”.
Struttura
La porzione di setto che separa l'atrio di destra
da quello di sinistra è chiamata setto
interatriale; la porzione che separa il ventricolo
di destra da quello di sinistra è chiamata setto
interventricolare. Pertanto, il cuore possiede,
come affermato nella slide precedente, un lato
destro ed uno sinistro, collocato nel
restringimento del polo inferiore, ed una base,
collocata nello slargamento del polo superiore

Le due pompe cardiache forniscono a tutto


l'organismo i nutrienti e l'ossigeno di cui
necessitano.
Anatomia del cuore
Il cuore è un muscolo contenuto al centro della
cavità toracica, appena sopra il diaframma, che la
separa da quella addominale. Generalmente ha la
forma di un pugno e pesa intorno ai 300 grammi
negli uomini (poco meno nelle donne).
È circondato da un sacco membranoso chiamato
pericardio, che contiene il liquido pericardico,
atto a lubrificare le pareti del cuore per
consentirgli il movimento senza dolore
(infiammazione del pericardio= pericardite).
Il muscolo cardiaco genera la forza necessaria a
pompare il sangue nei vasi sanguigni e la presenza
di quattro valvole indirizza il flusso sanguigno.
La parete del cuore
È formata da tre strati: epicardio,
miocardio, endocardio. Esse sono
formate rispettivamente da tessuto
connettivo, muscolare-cardiaco e
epiteliale.
La parte muscolare-cardiaca è la più
importante, perché attraverso cicli di
contrazione e rilassamento permette
l’attività di pompa del cuore
Diversità nel muscolo cardiaco
Il muscolo ventricolare è più spesso di quello atriale, e in particolare si nota che
è di volume maggiore nel ventricolo sinistro. Ciò gli consente di sviluppare una
pressione maggiore rispetto a quella del ventricolo destro, e quindi di avere la
possibilità di pompare il sangue in tutti gli organi (il ventricolo destro invece
porta il sangue solo ai polmoni).
Come viene pompato il sangue
Il sangue viene pompato attraverso i battiti cardiaci, ovvero delle onde di
contrazione che si muovono rapidamente attraverso le fibrocellule
muscolari cardiache in maniera ordinata. In particolare, inizialmente si
contraggono gli atri, che attraverso le valvole spingono il flusso sanguigno
nei ventricoli, che solo allora spingono il sangue verso i vari organi.

Il muscolo cardiaco sembrerebbe funzionare come un’unità, ma in verità


atri e ventricoli sono ben distinti tra loro, e ciò che permette questa
distinzione è un tessuto connettivo fibroso (scheletro fibroso del cuore)
Valvole cardiache e flusso sanguigno unidirezionale
Le camere cardiache hanno fasi di contrazione e
rilassamento che, ripetendosi, costituiscono il
ciclo cardiaco. Durante questo ciclo la pressione
nelle diverse camere cardiache cambia ed è
proprio questa variazione che permette al
sangue di passare agli atri ai ventricoli. Per il
ciclo cardiaco è inoltre fondamentale che il
flusso sia unidirezionale, cioè che non torni
negli atri. Per evitare ciò ci sono le quattro
valvole cardiache, che si aprono e chiudono in
risposta alle variazioni della pressione ad ogni
battito.
Struttura delle valvole atrioventricolari
Queste valvole sono 2
La valvola di sinistra è costituita da due lembi (cuspidi) di tessuto connettivo. Per
questo è chiamata valvola bicuspide o mitralica (perchè simile al cappello del
vescovo, la mitra).
La valvola di destra ha invece tre cuspidi, per cui è chiamata valvola tricuspide.
Durante la contrazione dei ventricoli c’è pericolo che la pressione sia così forte da
ribaltare le valvole negli atri. Questa condizione si chiama prolasso, e non consente
più la chiusura. Questo però solitamente non avviene perchè le valvole sono
ancorate da filamenti tendinei (corde tendinee), estesi dai margini delle cuspidi ai
muscoli papillari.
Struttura delle valvole semilunari
Sono valvole poste tra ventricoli e arterie e sono due:

1)La valvola aortica, tra il ventricolo sinistro e l’aorta

2)La valvola polmonare, tra il ventricolo destro e il tronco


polmonare

La loro funzione è simile a quella delle valvole AV, e si aprono


quando la pressione nei ventricoli è così forte che le spinge ad
aprirsi
Funzionamento delle valvole AV
1) Quando i ventricoli sono rilasciati, il sangue entra negli atri, spingendo
le cuspidi delle valvole atrioventricolari in basso nei ventricoli,
aprendo le valvole.
2) Quando i ventricoli si contraggono, il sangue preme contro le cuspidi
delle valvole atrioventricolari, forzando la chiusura delle valvole. La
contrazione dei muscoli papillari irrigidisce le corde tendinee, evitando
così che le cuspidi delle valvole siano spinte negli atri.
Funzionamento delle valvole semilunari
1) Quando i ventricoli si contraggono, il sangue spinge contro le
cuspidi delle valvole semilunari, forzando le valvole ad aprirsi e
permettendo al sangue di fluire nell’aorta e nell’arteria
polmonare.
2) Quando i ventricoli si rilasciano, il sangue nell’aorta e nell’arteria
polmonare preme contro le cuspidi delle valvole, forzandole a
chiudersi.
Attività elettrica del cuore

Per pompare adeguatamente il sangue


nel sistema circolatorio il muscolo
cardiaco si contrae in maniera
sincrona:prima si contraggono entrambi
gli atri, poi entrambi ventricoli. Un
preciso sistema di conduzione coordina
queste contrazioni.
Sistema di conduzione del cuore

L’attività del muscolo cardiaco viene definita miogena poiché la


contrazione avviene in maniera indipendente dal controllo del sistema
centrale. L’impulso viene infatti generato all’interno del muscolo stesso

Viene definita autoritmicità la capacità del cuore di produrre segnali in


grado di attivare periodicamente le contrazioni .
Alcune particolari cellule muscolari, definite autoritmiche, sono
responsabili dell’autoritmicità del cuore.Esse non generano una forza
ma si limitano ad avviare e coordinare i battiti cardiaci. Sono di due
tipi:
• CELLULE PACEMAKER(o segnapassi): avviano e stabiliscono
il ritmo cardiaco
• FIBRE DI CONDUZIONE: conducono e propagano i potenziali
d’azione nel cuore in maniera coordinata.
Tali cellule quindi costituiscono il sistema di conduzione del cuore,
mentre quelle che generano contrazione sono chiamate “contrattili”.
Cellule pacemaker del miocardio
Le cellule pacemaker danno origine alle contrazioni del cuore. Come
il loro nome dice, le cellule pacemaker determinano il ritmo (detto
anche passo) del battito cardiaco, generando la scarica regolare dei
potenziali d’azione delle cellule eccitabili.
Le cellule pacemaker sono sì presenti in diverse, la maggior parte,
zone del cuore, tuttavia la concentrazione è principalmente
localizzata in due regioni del miocardio.
• il nodo senoatriale (nodo SA) o
nodo di Keith e Flack, locato
nell'atrio destro, parete superiore.
Si trova vicino allo sbocco della
vena cava superiore
• il nodo atrioventricolare (nodo AV)
o nodo di Aschoff-Tawara, nei
pressi della valvola tricuspide nel
setto interatriale.
La frequenza di scarica spontanea delle cellule del nodo SA e AV sono
differenti.

Le scariche delle cellule del nodo SA hanno una frequenza di scarica di


potenziali d'azione più elevata e, siccome i due nodi sono connessi da fibre di
conduzione, è il nodo senoatriale ad attivare la depolarizzazione del nodo
atrioventricolare e quindi di tutto il cuore, stabilendone così la frequenza e il
passo del battito cardiaco.
Fibre di conduzione del miocardio

Le fibre di conduzione sono atte al


condurre velocemente da un punto
all'altro del miocardio i potenziali
d'azione determinati dalle cellule
pacemaker.
Si innescano e coordinano così le
contrazioni delle varie regioni del
muscolo cardiaco.
Sebbene tutte le fibre del muscolo cardiaco siano capaci di
trasmettere potenziali d'azione, le fibre di conduzione differiscono
da quelle comuni perché:

• Hanno un diametro maggiore,questo determina una


conduzione più rapida dei potenziali d'azione.
• In alcune sezioni del sistema di conduzione, i potenziali
d'azione arrivano a viaggiare ad una velocità superiore a 4
m/s, invece nella maggioranza delle fibre del muscolo
cardiaco la velocità di conduzione è di 0,3-0,5 metri al
secondo.
Fascio di His

Dal nodo AV l’impulso percorre il fascio


corrispettivo (atrio-ventricolare),
chiamato fascio di His; compatto,
composto di fibre muscolari e posto nel
setto interventricolare.
Il tronco comune del nodo AV e del
fascio di His (giunzione atrioventricolare)
sono l’unica connessione elettrica che
connette atri e ventricoli, altrove divisi
dallo scheletro fibroso.
Dal tronco comune hanno origine le
branche destra e sinistra, dirette ai
rispettivi ventricoli:
• La branca destra prosegue il
decorso del fascio di His lungo il
setto interventricolare.
• La branca sinistra, di spessore
maggiore, perfora il setto
interventricolare dividendosi in
un fascio anteriore-superiore e
uno posteriore-inferiore.
Fibre di Purkinje
Superato il fascio di His l’impulso si
trasmette per una serie di ramificazioni:
le fibre di Purkinje.

Le fibre di Purkinje rappresentano la rete


di conduzione che si ramifica nel
subendocardio dei due ventricoli e
rappresentano quindi la parte terminale
del sistema di conduzione cardiaco.

Diffondono l'impulso a tutte le parti del


miocardio ventricolare che quindi si
contrae in maniera sincrona.
Curiosità sul cuore
● Alla nascita, il cuore di un neonato peso circa 20-21 grammi. Nell'adulto raggiunge i 250-300 grammi.

● In un minuto il cuore umano batte tra le 60 e le 80 volte, quello dell’elefante, ad esempio, solo 20-30.

● In un minuto il cuore umano pompa circa 5 litri di sangue

● Quando si corre o quando si è sotto sforzo i battiti aumentano e tanto da poter arrivare anche a 150 –

200 al minuto e la circolazione del sangue salire fino a 8 litri.

● Nel corso di una vita, nel nostro organismo, circolano circa 200 milioni di litri di sangue.

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