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SCHELETRO
OSSA
Lo scheletro è formato da 206 ossa.
Si suddividono in:
LUNGHE: come il femore, la tibia, perone, omero, radio e ulna
(presentano una parte centrale detta diafisi e 2 estremità dette
epifisi)
BREVI: come le ossa del carpo(polso) e tarso(caviglia)
PIATTE: come le coste, coxe (bacino) e la scapola
IRREGOLARI: vertebre
SESAMOIDI: rotula(ginocchio).
ARTICOLAZIONI
Sono strutture anatomiche, talora complesse, che mettono in
contatto più ossa che, nella maggior parte dei casi è mediato da
tessuto fibroso o cartilagineo e/o da liquido.
Possono essere
mobili (ginocchio gomito polso spalla anca caviglia) DIARTROSI
semimobili (colonna vertebrale) ANFIARTROSI
fisse (bacino cranio) SINARTROSI
Di diartrosi ne esistono 6 tipi:
1. diartrosi piane(artrodie)
2. diartrosi a cerniera (ginglimi o trocleoartrosi)
3. diartrosi a perno (trocoidi o ginglimi laterali/paralleli)
4. diartrosi condiloidee (condiloartrosi o articolaz. ellissoidali)
5. diartrosi a sella (pedartrosi)
6. diartrosi a sfera (enartrosi)
Le diartrosi piane hanno solo uno scorrimento/scivolamento
reciproco tra le superfici articolari, come ad esempio
l’articolazione acromion-clavicolare e le articolazioni intercarpali.
Nelle diartrosi a perno le superfici articolari sono porzioni di
segmenti ossei cilindrici, uno convesso e uno concavo, in cui il
primo ruota all’interno dell’altro (su assi paralleli). Esempi:
articolazione tra atlante ed epistrofeo, articolazione radio-ulnare
prossimale e radio ulnare distale.
Nelle diartrosi condiloidee i movimenti permessi sono flessione,
estensione, adduzione-abduzione e circonduzione. Sono
contraddistinte da una superficie articolare di forma ovoidale che
si muove all’interno di una superficie cava a forma elissoidale.
Esempi: articolazione radio-carpale, metacarpo-falangea,
metatarso-falangea.
Nelle articolazioni a sella i movimenti permessi sono flessione,
estensione, adduzione-abduzione e circonduzione. Presentano su
entrambe le superfici articolari una regione concava al centro e
due regioni convesse lateralmente, consentendo un movimento
più ampio rispetto a quelle condiloidee. Esempi: Articolazione
carpo-metacarpale pollice e articolazione sterno-clavicolare.
Nelle articolazioni a sfera i movimenti permessi sono flessione,
estensione, adduzione-abduzione e circonduzione intra- ed
extrarotazione. Possiedono una superficie articolare sferica che
alloggia e ruota all’interno di una superficie articolare cava di
forma altrettanto sferica. Esempi: articolazione gleno-omerale
della spalla e articolazione coxo-femorale dell’anca.
MUSCOLI
Sono deputati al movimento del corpo e a mantenere svariate
funzioni vitali. Le cellule muscolari infatti hanno la possibilità di
CONTRARSI e RILASARSI in risposta a stimoli di natura nervosa e
ormonale utilizzando l’energia chimica derivante l’idrolisi del ATP.
(il 45%di questa energia si tramuterà in calore e si avrà come
scarto acido lattico).
Sono suddivisi in muscoli lisci e striati.
LISCI(involontario)
Riveste le pareti di degli apparati devoluti alla vita vegetativa
come i vasi sanguinei, nelle pareti degli organi cavi come stomaco
e intestino, all’interno del globo oculare e nei muscoli erettori dei
peli. Hanno una contrazione molto lenta e prolungata con minore
consumo di ATP.
STRIATO
SCHELETTRICO(volontario): costituiscono i muscoli scheletrici e la
muscolatura di organi come il bulbo oculare, la lingua e la
maggior parte della muscolatura dell’apparato locomotore.
permette il movimento ed il mantenimento delle posture e a
determinare le forme corporee.
Risponde con eccezionale velocità agli stimoli nervosi
contraendosi rapidamente e intensamente ma non possono
rimanere contratti per molto tempo ad elevata intensità poiché
soggetti alla fatica.
Di norma si collegano allo scheletro per mezzo di tendini.
MIOCARDICO (cardiaco involontario): è responsabile della
continua e ritmica contrattilità del cuore e possiede
caratteristiche funzionali e strutturali intermedie agli altri due tipi
di tessuto muscolare. È altamente vascolarizzato, la sua struttura
cellulare gli permette una contrattilità ad ampio raggio poiché
interconnessa e possiede molti più mitocondri di un qualsiasi
altro muscolo striato per avere sempre energia a disposizione.