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Piani di divisione del nostro corpo:

- PIANO SAGITTALE MEDIANO: divide il corpo in due metà simmetriche (destra e sinistra) dette
antimeri
Quando è centrato: mediano, quando non è centrato: paramediano
- PIANO FRONTALE o CORONALE: perpendicolare al piano sagittale e quello d’appoggio, parallelo alla
fronte, divide il corpo in porzione dorsale e ventrale
- PIANO TRASVERSALE: perpendicolare al piano sagittale e parallelo al piano d’appoggio, divide il
corpo in porzioni craniale e caudale (cioè la parte più vicina ai piedi del nostro corpo.

Una struttura viene definita mediale quando è vicina al piano sagittale mediano, e laterale quando è
lontana da questo.
Craniale e caudale sono sinonimi di superiore ed inferiore, insieme a prossimale e distale.

Esistono infiniti piani paralleli ai tre fondamentali. L’intersezione di questi piani va a formare degli assi.
Il piano sagittale mediano col piano frontale va a formare un’asse verticale su cui possiamo avere un
movimento di rotazione del tronco.
Se intersechiamo i piani trasversali e frontali, abbiamo movimenti di flesso-estensione, es,
dell’avambraccio rispetto al braccio.

Per quanto riguarda l’addome, possiamo così suddividerlo, nei quadranti:

superiore destro e sinistro,


inferiore destro ed inferiore sinistro,
Le linee verticali partono dalle clavicole, fino al tubercolo
pubico, le linee orizzontali vanno dall’arcata costale all’altra, e
da una cresta iliaca all’altra.
Poi viene diviso ulteriormente in 9 quadranti:
1. ipocondrio destro, 2. epigastrio, 3. ipocondrio sinistro,
4. fianco destro, 5. mesogastrio, 6. fianco sinistro,
7. cresta iliaca destra e 9. sinistra ed 8. ipogastrio.
La Fossa iliaca e regione inguinale non sono la stessa cosa, la
fossa iliaca va a descrivere una zona più ampia, mentre la
regione inguinale è specifica per il canale inguinale, data da
muscoli.

Questi piani servono perché toccando un paziente, già sai che nell’ipocondrio destro per esempio vai a
toccare il margine inferiore del fegato, un punto della colecisti, a sinistra la milza, al centro gia trovi una
piccola porzione dell’esofago, il fondo dello stomaco ecc. Ci serve per andare a localizzare gia alcuni organi,
ma per esempio il pancreas non lo toccherai mai.

SCHELETRO

In base a dei parametri possiamo classificare le ossa.


In base alla loro forma:
- ossa lunghe: parte dell’osso allungata detta diafisi, che si espande alle due estremità dette epifisi formate
prevalentemente da tessuto spugnoso.
- ossa brevi: generalmente cubiformi e costituite principalmente da osso spugnoso. (polso, caviglia..)
- ossa piatte: sottili appiattite, e di solito incurvate con due strati esterni di osso compatto che racchiude
uno strato di osso spugnoso. (quasi tutte quelle del cranio, coste, sterno..)
- ossa irregolari: non rientrano in nessuno dei gruppi precedenti (vertebre, anca..)

Da un punto di vista strutturale possono distinguersi in:


- ossa compatte: è duro, ha un suo spessore
-ossa spugnose: presenta numerose cavità interne, è molto leggero ma anche molto resistente grazie alla
rete tridimensionale interna delle trabecole.
TRABECOLA OSSEA
Le ossa sono strutturate in modo da poter sostenere carichi che
possono essere statici o dinamici. Struttura anatomica elementare del
tessuto osseo, nella quale le cellule
Carico statico è un carico che resta immobile come l’obesità, quindi il si dispongono in sottili lamelle
peso del soggetto. Proprio per questo, negli arti inferiori ci sono molte disposte, nell'osso compatto, attorno
al canale longitudinale di Havers,
ossa compatte. mentre nel tessuto osseo
Carico dinamico subisce uno spostamento, come trascinare una valigia. spugnoso sono intrecciate in modo
da lasciare delle cavità tra loro
Le ossa devono soddisfare tanto queste esigenze e devono assicurare comunicanti.
anche una duttilità.

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