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Grazie a questo apparato, l’essere umano può compiere una serie di movimenti,
assumere la postura eretta ed altre posizioni.
È l’apparato che ci consente di eseguire lavori manuali, attività sportive, artistiche
ecc…
Cosa sono le ossa?
• Sono organi
• Sono tra i più vascolarizzati (come encefalo, polmoni e fegato)
• Insieme ai muscoli, alla cute e ad altri organi costituiscono la massa magra del
nostro corpo.
Lo scheletro e le ossa
Le ossa che compongono lo scheletro di un adulto sono 206 e si articolano tra di loro
fino a formare 68 articolazioni.
Le ossa si classificano in base alla loro forma, che ne determina la funzione:
• lunghe
• corte o brevi
• piatte
• irregolari.
Le ossa lunghe
Sono ossa di forma tubulare e si dicono lunghe perché la lunghezza è il parametro che
prevale sugli altri (ad esempio prevale sicuramente sulla larghezza).
Per meglio comprendere il motivo che porta a classificare alcune ossa come lunghe, di
seguito vedremo le immagini e le descrizioni di questa tipologia di ossa.
Le ossa lunghe: caratteristiche generali
Le ossa lunghe hanno 3 caratteristiche principali, che è necessario conoscere per
comprendere argomenti successivi, come ad esempio le articolazioni, ecc…
Sono caratterizzate da:
• 1 Epifisi Prossimale («estremità superiore»)
• 1 Diafisi: o Corpo («componente centrale»)
• 1 Epifisi Distale («estremità inferiore»)
Le ossa lunghe:
➢ Braccio: Omero
➢ Avambraccio: Radio e Ulna
➢ Coscia: Femore
➢ Gamba: Tibia e Perone
Lo Scheletro: posizione anatomica o cadaverica
Premessa:
Come si vede nella foto sotto, lo Scheletro si trova in Posizione Anatomica detta anche
Cadaverica. Modalità universalmente utilizzata per descrivere alcune caratteristiche
dello scheletro:
✓ il palmo delle mani è aperto con i pollici rivolti verso l’esterno
✓ le ossa dell’avambraccio (vedi slides successive), si trovano: Radio Laterale
(«esterno»), Ulna Mediale («interna»)
✓ le ossa della gamba (vedi slides precedenti), si trovano:
✓ Tibia Mediale («interno»), Perone Laterale («esterno»).
Tibia e Perone con l’Epifisi Distale («estremità inferiore») si articolano con le ossa
del piede e in questo modo si forma l’Articolazione della Caviglia.
Le ossa corte e le ossa sesamoidi
Si dicono ossa Corte o Brevi, perché la loro caratteristica è proprio quella di essere di
piccole dimensione e di non avere struttura morfologica né simile alle lunghe né a
quelle piatte.
Le ossa Corte costituiscono le mani e i piedi.
Detta anche Cassa Toracica è costituita anteriormente dallo Sterno e le Coste sono la
parte laterale e posteriore, si uniscono alla colonna vertebrale.
La Gabbia Toracica protegge il Cuore, i Polmoni e alcuni dei più importanti e grossi
vasi sanguigni: ad esempio il tratto toracico dell’Aorta, la Vena Cava Superiore e
Inferiore
Nell’immagine di sinistra in viola si osservano le cartilagini che connettono le coste
allo sterno; nell’immagine di destra si osserva la parte laterale della Gabbia
Toracica (Coste).
Le Coste e la Colonna Vertebrale
Nell’immagine sotto si osserva come le coste, nella parte posteriore della Gabbia
Toracica, si connettono alla Colonna Vertebrale.
Immagine B: bacino femminile, è più ampio per favorire il è passaggio del neonato
durante il parto.
Immagine A: bacino maschile, è più stretto perché non prevede il passaggio del
neonato.
Le Ossa Irregolari
Si dicono irregolari per le loro caratteristiche anatomiche, che le rendono differenti
dagli altri tipi di ossa viste fino ad ora: lunghe, corte, piatte. Le ossa irregolari sono
quelle che compongono la Colonna Vertebrale (detta anche Rachide) e prendono il
nome di Vertebre.
Le Vertebre
Le componenti principali delle Vertebre, sono 4:
A) corpo vertebrale (zona anteriore)
B) processo trasverso: 1 di destra e 1 di sinistra
C) processo spinoso (zona posteriore)
D) foro vertebrale.
Muscoli Scheletrici
I muscoli scheletrici sono di tipo striato, infatti la loro contrazione dipende dalla
volontà
dell’individuo. I muscoli scheletrici si dividono in:
Superficiali: si trovano sotto il tessuto l’ipoderma
Profondi: si trovano sotto quelli superficiali.
PATOLOGIE APPARATO LOCOMOTORE
Osteoporosi
Patologia caratterizzata da indebolimento delle ossa, dovuto a decalcificazione
(riduzione di calcio nelle ossa), tende a verificarsi in tarda età, anche se nelle donne si
verifica prima rispetto all’uomo, ovvero inizia contestualmente alla menopausa.
L’osteoporosi rende le ossa più fragili e quindi più soggette a fratture; in sé questa
patologia è asintomatica, la cura non è definitiva, nel senso che una volta emersa non
è possibile riportare le ossa al grado di calcificazione precedente: è una patologia
cronica. La cura consiste nel contenimento, ovvero ha lo scopo di evitarne il
peggioramento, si basa nell’assunzione di integratori di Calcio e Vitamina D (favorisce
l’ingresso del Calcio nelle ossa).
Artrosi
Malattia cronica che colpisce la parte cartilaginea delle articolazioni, è di natura
degenerativa, infatti porta all’alterazione morfologica delle articolazioni.
L’artrosi è chiamata anche osteoartrosi, mentre il termine osteoartrite non è
scientificamente corretto, anche se piuttosto usato e non solo nel linguaggio comune.
Limita la motilità delle articolazioni e i movimenti sono accompagnati da dolore, i
sintomi possono essere contenuti con antidolorifici e anti infiammatori; alcune
articolazioni possono essere sostituite da protesi.
Fratture
Una frattura è l’interruzione dell'integrità strutturale dell'osso, può essere di origine
traumatica o spontanea (patologica: ossa osteoporotiche). Può definirsi composta,
quando l’interruzione dell’integrità ossea non perde il suo allineamento; si definisce
scomposta nel caso in cui perde il suo allineamento e può causare lacerazione di
muscoli, cute, vasi sanguigni e nervi.
Distorsioni
La distorsione è un danno ad un'articolazione provocata da un trauma e caratterizzata
da allungamento o rottura dei legamenti.
Sintomi
➢ Impotenza funzionale (difficoltà ad utilizzare l’articolazione)
➢ Dolore a riposo e alla mobilizzazione
➢ Tumefazione edematosa e/o emorragica
➢ Calore
Lussazioni
Perdita permanente dei normali rapporti fra i due capi articolari che costituiscono
un'articolazione.
Le articolazioni
Sono necessari almeno 2 capi ossei per formare un’articolazione.
Tipi di articolazione:
➢ Immobili: le ossa sono molto adese fino ad incastrarsi (ossa del cranio e del
bacino)
➢ Ipomobili: movimenti limitati (vertebre)
➢ Mobili: ampi movimenti
Articolazioni mobili
Articolazione dell’anca:
➢ Flessione della coscia verso il bacino
➢ Estensione della coscia
➢ Abduzione dell’arto inferiore
➢ Adduzione dell’arto inferiore
➢ Rotazione dell’arto inferiore
Articolazione del ginocchio
➢ Estensione della gamba rispetto alla coscia
➢ Flessione della gamba rispetto alla coscia