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Cinesiologia

Anca
Antonio Nardone
Dipartimento di Medicina Traslazionale
Universit degli Studi del Piemonte Orientale

Divisione di Recupero e Rieducazione Funzionale


Istituto Scientifico di Veruno (NO)
Fondazione Salvatore Maugeri (IRCCS)

Anno Accademico 2014 2015


Lanca larticolazione prossimale dellarto inferiore
Funzioni:
sostenere il peso del corpo
orientare larto inferiore in tutte le direzioni
partecipare alla deambulazione
Enartrosi: possiede tre assi e tre gradi di libert
Osso dellanca
Osso piatto, pari e simmetrico
Costituito dalla fusione di 3 ossa che si uniscono a livello
dellacetabolo: ileo, ischio, pube

incisura
ischiopubica
Articolazione coxo-femorale - 1
Enartrosi a solido incastro
Testa femorale: 2/3 di sfera di
40-50 mm di diametro
Cavit cotiloidea (acetabolo):
semisfera che accoglie la testa
femorale, limitata dal ciglio
cotiloideo
Solo la parte periferica del cotile
rivestita di cartilagine: la
semiluna articolare, interrotta
inferiormente dallincisura
ischiopubica
Il legamento rotondo va
dallincisura ischio-pubica alla
testa del femore; non ha grande
importanza meccanica ma
contribuisce alla
vascolarizzazione della testa
femorale
Articolazione coxo-femorale - 2

Cercine cotiloideo:
anello fibrocartilagineo
che aumenta la
profondit della cavit
del cotile; si inserisce sul
ciglio cotiloideo e sul
legamento trasverso
dellacetabolo

Lasse dellacetabolo
orientato in fuori, in
basso e in avanti
Rapporti tra le superfici articolari

Quando lanca in posizione


indifferente (stazione eretta), la
testa femorale non ricoperta
totalmente dal cotile ma resta
scoperta la cartilagine antero-
superiore
Architettura del femore e del bacino - 1
Nella testa e nel collo del femore ci sono lamelle di osso spongioso orientate
secondo due sistemi di travate che corrispondono alle linee di forza
meccaniche
Sistema principale con lamelle dirette
verso collo e testa:
1- fascio arciforme: dalla corticale
esterna della diafisi alla parte inferiore
della corticale cefalica
2- fascio cefalico o ventaglio di sostegno:
dalla corticale interna della diafisi e
inferiore del collo alla parte superiore
della corticale cefalica

Sistema accessorio sito nel grande


trocantere:
3- fascio trocanterico: dalla corticale
interna della diafisi
4- fibre verticali e parallele: nel grande
trocantere
Architettura del femore e del bacino - 2
Si formano 2 sistemi di maggior resistenza:
- convergenza del fascio arciforme (1) e del fascio cefalico (2)
- convergenza del fascio arciforme (1) e del fascio trocanterico (3)

La zona di minor resistenza nel


collo del femore (+) sede di
fratture cervico-trocanteriche

+
Radiografia A-P del bacino
Radiografie A-P del femore
La capsula articolare dellanca - 1

La capsula ha
laspetto di un
manicotto cilindrico
Si fissa allosso
iliaco (ciglio cotiloideo)
e alla base del collo
del femore (linea
intertrocanterica
anteriore e base del
collo)
La capsula articolare
dellanca - 2

Nelladduzione la parte inferiore


della capsula (1) si detende,
mentre la superiore (2) si tende

Nellabduzione la parte inferiore


della capsula (1) si tende,
mentre la superiore (2) si detende
I legamenti dellanca

3 legamenti rinforzano la capsula sulle


superfici anteriori e posteriori:
Legamento ileo-femorale o del Bertin
Legamento pubo-femorale
Legamento ischio-femorale
I legamenti anteriori dellanca

Legamento ileo femorale o


del Bertin: dalla spina iliaca
anteriore inferiore alla linea
intertrocanterica; consta di 2
fasci: superiore ed inferiore

Legamento pubo-femorale:
dal pube e dal contorno
dellacetabolo alla capsula
articolare
I legamenti posteriori dellanca

Legamento ischio-
femorale: dalla parte
posteriore del ciglio
cotiloideo le fibre si
dirigono in fuori,
incrociando la superficie
posteriore del collo del
femore per inserirsi sulla
capsula articolare e sulla
fossa trocanterica
I legamenti dellanca nella flesso-estensione

In posizione indifferente i
legamenti sono
moderatamente tesi
In estensione tutti i
legamenti si tendono,
limitando cos la
retroversione del bacino
In flessione tutti i legamenti
si detendono
I legamenti dellanca nellabduzione-adduzione
In adduzione:
- il fascio superiore
dellileo-femorale si tende
- il legamento pubo-
femorale e il legamento
ischio-femorale si
detendono

In abduzione:
- il fascio superiore
dellileo-femorale si
detende
- il legamento pubo-
femorale e il legamento
ischio-femorale si
tendono
I legamenti dellanca nella rotazione esterna ed interna
In rotazione esterna:
i legamenti anteriori sono tesi,
in particolare quelli orizzontali (fascio
superiore dellileo-femorale e il pubo-
femorale), mentre lischio-femorale
deteso

In rotazione interna tutti i legamenti


anteriori si rilasciano, mentre il
legamento ischio-femorale si tende
Fattori di coattazione dellarticolazione dellanca
Testa del femore e cavit Importante fattore
cotiloidea sono una coppia di coattazione la pressione
ad incastro fibroso: il cercine
cotiloideo aumenta la
atmosferica: c il vuoto tra le
superficie del cotile (frecce due superfici articolari
nere)
Lorientamento del collo femorale un fattore
osseo di stabilit dellanca - 1

Angoli di inclinazione maggiori di 140


favoriscono la lussazione dellanca
Angolo di declinazione
Lorientamento del collo o di antiversione

femorale un fattore osseo


di stabilit dellanca - 2

Angoli di antiversione maggiori di 35


favoriscono la lussazione dellanca
Muscoli e legamenti giocano un ruolo importante
nella coattazione dellarticolazione dellanca
Anteriormente i muscoli sono poco
numerosi (A), ma i legamenti sono
robusti (freccia nera)
Posteriormente i muscoli sono
predominanti (B)

In estensione i legamenti sono tesi: efficace


coattazione
In flessione i legamenti sono rilasciati: articolazione
instabile

Quando un soggetto in posizione seduta e con le


cosce in adduzione, sufficiente un lieve urto
secondo lasse del femore (freccia) per determinare
una lussazione posteriore dellanca
Rotazione di femore su bacino e di bacino su femore
Circonduzione dellanca
la combinazione di movimenti elementari simultanei
attorno ai tre assi
Cono di circonduzione
Decorso ed innervazione del nervo
femorale e del nervo otturatorio
Decorso ed innervazione del nervo ischiatico
Flessione dellanca (femore su bacino)

Alla flessione bilaterale danca e di ginocchia si associa


retroversione del bacino e appiattimento della lordosi lombare
Flessione dellanca (bacino su femore)
Muscoli spino-
appendicolari
Ileo-psoas o psoas iliaco
Grande psoas (1)
Iliaco (1)
Piccolo psoas (2)
Azioni:
rotazione esterna, adduzione
e flessione del femore
flessione ed inclinazione
laterale della colonna lombare

Innervazione:
rami da radici del plesso
lombare e del nervo femorale
radici anteriori L1-L4
Muscolo retto femorale
un muscolo biarticolare
dalla spina iliaca anteriore
inferiore alla patella e alla
tuberosit tibiale attraverso il
legamento rotuleo
flette lanca
nervo femorale (L2-L4)
Muscolo sartorio

un muscolo biarticolare
dalla spina iliaca anteriore superiore
alla espansione della zampa doca
(sulla faccia mediale della tibia)
flette, ruota esternamente e abduce
lanca; inoltre flette il ginocchio;
movimento di accavallamento delle
gambe
Nervo femorale (L2-L3)
Muscolo tensore
della fascia lata
un muscolo biarticolare
dalla spina iliaca anteriore
superiore e dalla cresta
iliaca al condilo laterale
della tibia e alla testa del
perone
flette lanca
nervo gluteo superiore bandelletta
ileo-tibiale
(plesso sacrale)
Flessione dellanca dalla posizione supina
Estensione dellanca

Lestensione notevolmente inferiore alla flessione


perch limitata dalla tensione del legamento ileo-
femorale
Muscoli glutei - 1
Grande gluteo (1)
da cresta iliaca, fascia
lombodorsale e cresta
sacrale alla parte
prossimale della diafisi
femorale
estende lanca; azione
anche di rotazione esterna
stabilizza il bacino sul
piano sagittale
nervo gluteo inferiore
(plesso sacrale)
Muscoli glutei - 2
Medio (2) e piccolo (3)
gluteo
dallala iliaca al
grande trocantere
hanno anche azione
di abduzione
nervo gluteo superiore
(plesso sacrale)
Muscoli posteriori della coscia o ischiocrurali - 1

sono 3 muscoli biarticolari ed


estensori dellanca
Hamstrings
stabilizzano il bacino sul piano
sagittale
innervati dal nervo ischiatico

Bicipite femorale
capo lungo (dallischio)
capo breve (dalla linea aspra
del femore)
inserzione distale alla testa del
perone e al condilo laterale della
tibia
Muscoli posteriori della coscia o ischiocrurali - 2

Semitendinoso
dallischio alla faccia
mediale della tibia
(zampa doca)
Muscoli posteriori della coscia o ischiocrurali - 3

Semimembranoso
dallischio alla faccia
mediale della tibia
(zampa doca)
Abduzione dellanca

Labduzione limitata dai muscoli


adduttori e dai legamenti pubo- e ischio-
femorali
Nella stazione eretta labduzione si
accompagna allabduzione dellanca
controlaterale
Gi a partire da 30 di abduzione si ha
inclinazione del bacino sul piano
frontale
Il rachide compensa linclinazione del
bacino con una curva convessa verso il
lato in appoggio
Muscoli abduttori
dellanca

Medio gluteo
Piccolo gluteo
Tensore della fascia lata
Piriforme (in parte)
dalla faccia interna del
sacro, lateralmente ai
forami sacrali, al grande
trocantere
nervi glutei
Adduzione dellanca
Ladduzione pura non esiste: viene effettuata partendo da
una posizione di abduzione dellarto inferiore (adduzione
relativa)
Pu essere effettuata associandola ad estensione o
flessione danca
Muscoli adduttori dellanca
Grande adduttore
dalla branca ischiopubica ai inferiori
della linea aspra
Gracile
dal margine mediale del ramo del
pube alla zampa doca
Adduttore breve
Adduttore lungo
Pettineo
dalla branca ileopubica alla linea
pettinea
Quadrato del femore
dalla faccia esterna della branca
ischiatica alla cresta intertrocanterica

Innervazione: nervo otturatorio (L2-L4)


Muscoli adduttori dellanca

Otturatore interno ed esterno


dal forame otturato alla
fossa trocanterica
Innervazione: nervo otturatorio

Semimembranoso,
semitendinoso, capo lungo del
bicipite femorale
Innervazione: nervo ischiatico
Cooperazione degli adduttori dellanca

Adduzione
del bacino
sul femore

Adduzione
del femore
sul bacino
Movimento combinato di adduzione ed abduzione

Ladduzione di unanca pu combinarsi


allabduzione dellaltra anca con inclinazione
del bacino ed incurvamento del rachide
In tutti i movimenti combinati lampiezza
massima di adduzione di 30
Equilibrio trasversale del bacino

In appoggio bilaterale (A) si ha


equilibrio del bacino per azione
simultanea di adduttori ed abduttori

Se prevalgono da un lato gli


abduttori e dallaltro gli adduttori (B),
il bacino si sposta verso gli adduttori
e si pu verificare caduta a terra

In appoggio unilaterale (C)


lequilibrio trasversale dato dagli
A B C
abduttori del lato in appoggio e il
bacino tende a ruotare attorno
allanca portante

Medio e piccolo gluteo (MF), coadiuvati dal tensore della fascia lata (TFL),
tendono a dare equilibrio, mantenendo orizzontale il bacino
Segno di
Trendelemburg

La stabilit del bacino


data da medio e piccolo
gluteo, coadiuvati dal
tensore della fascia lata,
indispensabili per la
marcia normale (linee
parallele spalle-anche)

Se si ha paresi dei muscoli dal lato dellappoggio, il


bacino si inclina dal lato opposto, ma il soggetto non cade
poich porta il tronco verso il lato dellappoggio: segno di
Trendelemburg
Rotazione dellanca
Rotazione esterna (A): in posizione prona con ginocchio
flesso a 90: si ottiene portando il piede medialmente
Ampiezza massima: 60

C: posizione di
riferimento a 90

Rotazione interna (B): in posizione prona con ginocchio


flesso a 90: si ottiene portando il piede lateralmente
Ampiezza massima: 30
Muscoli rotatori esterni dellanca

Pelvitrocanterici
piriforme
otturatore interno ed
esterno
Adduttori
quadrato del femore
pettineo
grande adduttore
Glutei
grande
medio
Muscolo otturatore interno nella rotazione
esterna del bacino sul femore
Rotazione esterna di bacino su femore
Inversione dellazione del
muscolo adduttore lungo
Muscoli rotatori interni dellanca

Tensore della fascia lata


Piccolo gluteo

Muscolo
piccolo
gluteo
Funzione dei muscoli adduttori come rotatori
interni dellanca

Lincurvamento del femore sul piano sagittale pone gran


parte della linea aspra anteriormente al centro di rotazione del
femore determinando cos un momento rotatorio interno da
parte del muscolo adduttore lungo
Fattori muscolari di stabilit dellanca

Muscoli a decorso circa parallelo al collo


femorale:
trattengono la testa nel cotile e hanno un
ruolo fondamentale nella stabilit dellanca
piriforme (1)
otturatore esterno (2)
medio e piccolo gluteo (3)

Muscoli a decorso circa longitudinale:


tendono a lussare la testa femorale al di
sopra del cotile soprattutto se il tetto
cotiloideo sfuggente (nel caso di
lussazione congenita dellanca)
adduttori (4)
Muscoli estensori dellanca e sinergia
con lantagonista

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