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Universit Politecnica delle Marche

Clinica Ortopedica

Scoliosi
Scoliosi
Deviazione laterale permanente della colonna
vertebrale, di varia sede e forma, accompagnata
da rotazione e torsione delle singole vertebre
sul loro asse verticale, tali da determinare
spostamenti e deformit degli annessi del
rachide (gabbia toracica, cingolo scapolo
omerale e bacino).
Colonna vertebrale
La colonna vertebrale delluomo
presenta due ordini di
inflessioni:
le curve che si sviluppano sul
piano sagittale
(curve antero-posteriori)
le curve che si sviluppano sul
piano frontale
(curve laterali)
Le curve nel piano sagittale
Le deviazioni fisiologiche vertebrali sul
piano sagittale a convessit anteriore
prendono il nome di LORDOSI,
quelle a convessit posteriore prendono il
nome di CIFOSI

Le curve antero-posteriori sono 4:


Curva cervicale a convessit anteriore
(lordosi cervicale)
Curva toracica a convessit posteriore
(cifosi toracica)
Curva lombare a convessit anteriore
(lordosi lombare)
Curva sacrale a convessit posteriore
(cifosi sacrale)
Le curve nel piano sagittale
I parametri radiografici del
rachide sano, nella proiezione
sul piano sagittale, per una
popolazione tra i 20 e 30
anni:
La base sacrale inclinata in
media 37 sullorizzontale
La lordosi tra T12 e L5 in
media di 45
La cifosi tra T4 e T12 e in
media di 37
(Stagnara, 1990)
Le curve nel piano frontale
E fondamentale, dal punto di vista diagnostico,
distinguere tra :

ATTEGGIAMENTI SCOLIOTICO

SCOLIOSI STRUTTURALE

entrambe deviazioni del rachide rispetto alla verticalit


nel piano frontale
Atteggiamento scoliotico

Gli atteggiamenti scoliotici, non


strutturali, non presentano mai
rotazione o torsione vertebrale
(caratteristiche, queste, tipiche delle
scoliosi vere) e, quindi, non determinano
mai la comparsa clinica di gibbi;

sono del tutto correggibili;

scompaiono con leliminazione della


causa che le ha provocate;

non sono mai evolutive;


Atteggiamento scoliotico
pu sviluppare conseguentemente ad altre anormalit
- dismetria degli arti inferiori
- deviazione laterale, associata a dolore, sintomo di una
lesione vertebrale o endorachidea
- alterazioni posturali
- contrattura dellanca
- amputazioni
Atteggiamento scoliotico
Dismetria degli arti inferiori
Atteggiamento scoliotico
Deviazione antalgica
Atteggiamento scoliotico
Amputazioni
Scoliosi strutturale
Nella scoliosi strutturale la deviazione vertebrale
deformato in modo permanente
provocano sempre la comparsa di un gibbo pi o
meno evidente (conseguenza della rotazione vertebrale
e segno clinico patognomonico e distintivo della
strutturazione delle curve);
non sono mai del tutto correggibili;
presentano sempre il rischio di evolvere a qualsiasi et
della vita (soprattutto nei periodi di pi rapido
accrescimento vertebrale, come nei primi anni di vita e
nella fase immediatamente pre e post puberale).
Scoliosi strutturale
GIBBO:
sporgenza costale sulla
convessit di una curva
rachidea e la manifestazione
clinica della rotazione
vertebrale
La deformazione sul piano
trasverso rappresenta
lelemento pi dannoso per la
morfologia del soggetto.

Quando si riscontra un gibbo


se ne deve valutare: sede,
entit, correggibilit
Scoliosi strutturale
Le scoliosi strutturali sono, nella maggior parte dei
casi, evolutive durante laccrescimento, e in
particolare durante la pubert, fino alla maturit
ossea.

Tra le scoliosi strutturali, le idiopatiche


rappresentano di gran lunga le pi numerose.
I confini tra scoliosi strutturale e atteggiamento
scoliotico non sono ben definiti

Non sempre facile stabilire se e quando un


atteggiamento scoliotico diventa deformit
strutturata

Molte scoliosi strutturate passano inizialmente


attraverso un periodo di semplice atteggiamento
scoliotico (scoliosi di transizione di Kleinberg)
Epidemiologia
2% della popolazione
In et scolare sono riportate percentuali pi
elevate (30%) comprensive per degli
atteggiamenti scoliotici
Rapporto maschi-femmine 1:3 nelle scoliosi

(1:6 nelle forme evolutive)


Rapporto maschi-femmine 1:1 negli
atteggiamenti scoliotici
Scoliosi strutturali
Le scoliosi strutturali possono essere di natura

CONGENITA

ACQUISITA
Scoliosi congenite
Le scoliosi
congenite, gi
presenti alla nascita,
trovano origine in
anomalie
morfologiche o
numeriche dei corpi
vertebrali oppure in
vizi di
differenziazione
regionale
Scoliosi acquisite
Sono le forme di gran lunga pi frequenti
Vengono distinte in:

ESSENZIALI o IDIOPATICHE

SECONDARIE o SINTOMATICHE
- scoliosi statiche (scoliosi statico-basale)
- scoliosi dinamiche (scoliosi paralitica, scoliosi sciatica,
scoliosi riflessa, scoliosi cicatriziale, scoliosi isterica)
- scoliosi patologiche (scoliosi rachitica, infiammatoria,
neoplastica, traumatica, degenerativa delladulto)
Classificazione
(Scoliosis Research Society)
Scoliosi strutturali Scoliosi non strutturali
1) Idiopatica 1) Scoliosi posturale
- Infantile (0-3 anni) 2) Scoliosi isterica
- Giovanile (3-10 anni) 3) Scoliosi radicolare (ernia, tumori)
- Delladolescente (>10 anni)
4) Scoliosi riflessa
2) Neuromuscolare
5) Scoliosi da dismetria degli arti
3) Congenita
- Difetto di formazione (vertebra a cuneo, emivertebra) 6) Scoliosi da contrattura dellanca
- Difetto di segmentazione (barra non segmentata
unilaterale)
- miste
4) Neurofibromatosi
5) Disordini mesenchimali
6) Malattia reumatica
7) Traumatismi
8) Contratture extra-vertebrali
9) Osteocondrodistrofie
10) Infezioni ossee
11) Disordini metabolici
12) Correlate al passaggio lombo-sacrale
13) Tumori
Scoliosi idiopatica
La scoliosi idiopatica una deformit tridimensionale
del rachide con una curvatura laterale associata a
rotazione vertebrale
Eziologia ignota
Oltre il 90% di tutte le scoliosi

Infantile (0-3 anni)


Giovanile (3-10 anni)
Adolescente (10 anni- maturit scheletrica)
Eziologia
Malattia multifattoriale alla quale partecipa una
mutazione anormale del sistema nervoso
centrale geneticamente determinata, associata ad
un disassamento dello scheletro per differenza di
crescita dei diversi elementi vertebrali, sui quali
agiscono fattori biochimici e neuromuscolari,
per i quali difficile stabilire se siano cause o
conseguenze (Nachemson e Sahlstrand, 1977)
Eziologia
I fattori eziologici riconosciuti sono:
Fattori ereditari: a fronte di uno o pi fattori
ereditari la probabilit di scoliosi aumenta dal 20
per mille al 10%
Ritardo di maturazione del sistema di equilibrio:
sono state dimostrate anormalit nel sistema
vestibolare dei pazienti affetti da scoliosi
Difetti metabolici del tessuto connettivo
Fattore di crescita e sistema endocrino
Tipologia delle curve
In base alla localizzazione topografica si
distinguono:
- Scoliosi a una curva
- Scoliosi a doppia curva
- Scoliosi a curve multiple
Considerando lapice della curva si distinguono:
Curva cervicale (apice tra C1 e C6)

Curva cervico-toracica (apice tra C7 e T1)

Curva toracica (apice tra T2 e T11)

Curva toraco-lombare (apice tra T12 e L1)

Curva lombare (apice tra L2 e L4)


Forme anatomo-radiologiche
E detta primaria la curva meno riducibile, di entit
angolare pi ampia e che presenta la maggiore rotazione
dei corpi vertebrali

E detta curva di compenso quella che presenta


angolazione e rotazione minore e maggiore riducibilit.
Queste curve permettono il riallineamento del rachide
al di sopra e al di sotto della curva strutturale.
Forme anatomo-radiologiche
Alterazioni anatomo patologiche e
biomeccaniche
La deformit scoliotica si realizza sui tre piani dello spazio:

Sul piano frontale: con una inflessione laterale del


rachide rispetto alla linea mediana

Sul piano orizzontale: attraverso la rotazione e la


torsione della vertebra verso il lato convesso della curva

Sul piano sagittale: con una esagerazione delle curve


fisiologiche o con una loro inversione
Alterazioni anatomo patologiche e
biomeccaniche
Le alterazioni morfo strutturali
della vertebra comportano la
rotazione e la torsione della
vertebra verso il lato convesso
della curva, mentre larco
posteriore ruota verso il lato
concavo, ma in misura minore
perch frenato dai massicci
articolari e dallapparato muscolo-
legamentoso.
Alterazioni anatomo patologiche e
biomeccaniche

Ne consegue una
distorsione tra corpo
vertebrale ed arco
posteriore che
formano un angolo
aperto dal lato concavo
Alterazioni anatomo patologiche e
biomeccaniche
Il corpo vertebrale si deforma
a cuneo con apice dalla parte
concava, (dovuto ad uno
sviluppo asimmetrico)mentre
si instaura una asimmetria
degli spazi intersomatici, che
sono aperti dal lato della
convessit e chiusi dal lato
della concavit.
Questa asimmetria di
crescita aumenta la
deformazione scoliotica
globale, spiegando in
parte il circolo vizioso
dellaggravamento
angolare al momento
della pubert
Alterazioni anatomo patologiche e
biomeccaniche
Le coste sono trascinate dagli
spostamenti vertebrali, sia nella
deviazione laterale, aprendo gli
spazi intercostali dalla parte
convessa (deformazione a
ventaglio) e restringendoli da
quella concava, sia nella rotazione,
per cui dal lato convesso le coste
vengono sospinte allindietro
(GIBBO COSTALE) e dal
lato concavo in avanti.
Questa asimmetria costale provoca
una sindrome respiratoria
restrittiva
Alterazioni anatomo patologiche e
biomeccaniche
I muscoli della parete
addominale, posti in tensione
dal lato della convessit per
laumentata distanza dei
punti di inserzione
sollecitano la parte anteriore
dellemitorace corrispondente
ad appianarsi, mentre dal lato
concavo la muscolatura
retratta e ipofunzionante
Alterazioni anatomo patologiche e
biomeccaniche

Il cuore e i grossi vasi sono relativamente indipendente


dal rachide.
Gli alveoli polmonari apicali dal lato della convessit
toracica tendono allenfisema, e subiscono un
collassamento nelle zone inadeguatamente ventilate.
E stato dimostrato che, in una scoliosi precoce, il
numero degli alveoli minore: tale deficit permane tutta
la vita (Stagnara, 1985)
Nelle cifo-scoliosi gravi la trachea e i bronchi sono
deviati
Clinica
Lesame clinico deve essere preceduto da una precisa ANAMNESI

La valutazione clinica comprende:


EQUILIBRIO DEL RACHIDE
ORIZZONTALITA DELLE SPALLE E PROFILO DELLE
SCAPOLE
TRIANGOLO DELLA TAGLIA
OBLIQUITA DEL BACINO
TEST DI FLESSIONE ANTERIORE (Test di Adam)
MOBILITA DEL RACHIDE
ESAME MUSCOLARE
VALUTAZIONE DEL GIBBO
CORREGGIBILITA DELLA CURVA
Clinica
Equilibrio del rachide:
si valuta ponendo un filo a piombo a
livello della protuberanza occipitale
o in corrispondenza dellapofisi
spinosa di C7.

Se il filo a piombo si sovrappone alla


piega interglutea la colonna in
equilibrio (APPIOMBO)

Se il filo a piombo passa lateralmente


alla piega interglutea, a destra o a
sinistra, avremo uno
STRAPIOMBO
Clinica
Triangoli della taglia:
triangoli vuoti che si formano
tra gli arti superiori addotti al
tronco e la rientranza dei
fianchi.

I triangoli della taglia


aumentano dal lato della
concavit e diminuiscono dal
lato della convessit
Clinica
Test di flessione anteriore
(Test di Adams):
facendo flettere il tronco di circa
60 per una curva dorsale e di circa
90 per una curva lombare.
Il test mette in evidenza:
- a livello toracico GIBBI COSTALI
- a livello lombare le SALIENZE
PARASPINALI
Valutazione del gibbo
Clinica
Obliquit del bacino:
si valuta ponendo le
mani dellesaminatore
sulle creste iliache.

Lobliquit del bacino


pu dipendere da:
- Dismetria degli arti
inferiori
- Retrazione dei muscoli
psoas e ischio-crurali
Clinica
Test di correggibilit della curva
Si pu valutare in diversi modi:

1) ponendo il paziente in trazione: le curve secondarie si


correggono

2) manovra di autoraddrizzamento di Lorentz: si chiede al


paziente di porre la mano posta dal lato convesso della
curva sul gibbo toracico posteriore e quella
controlaterale sulla nuca.

3) chiedendo al paziente di mantenere il rachide flesso e di


inclinare il tronco da un lato all'altro.
Valutazione radiografica
Per documentare una deviazione patologica della
colonna vertebrale necessario:
Rx del rachide in toto ( in 2 proiezioni) in
ortostatismo
Rx del rachide in bending laterale destro e
sinistro in ortostatismo
Rx rachide in ortostasi AP
Rx rachide in ortostasi LL
Rx bending laterale
Rx bending laterale
Valutazione radiografica
Sul radiogramma in proiezione antero-posteriore si
possono valutare:
Entit della deviazione vertebrale

Angolo di rotazione dei corpi vertebrali

Stato di maturazione scheletrica


Entit della deviazione vertebrale

Metodo di Cobb

Metodo di Risser-Ferguson
Misurazione di Cobb
Si esegue tracciando sul radiogramma
le tangenti al piatto superiore della
vertebra allestremo prossimale della
curva e al piatto inferiore della
vertebra situata allestremo distale
della curva.
Si tracciano le perpendicolari a queste
tangenti.
Lincontro fra le perpendicolari
descriver un angolo nella parte della
concavit il cui valore espressione
della entit della deviazione scoliotica
Vertebra apicale:
vertebra al centro della curva,
la pi deformata e ruotata

Vertebra estrema:
lultima vertebra la cui limitante
la pi inclinata verso la
concavit della curva
Vertebra stabile:
vertebra sezionata dalla linea
medio-sacrale

Vertebra neutra:
vertebra senza rotazione
Misurazione di Cobb
Questa misurazione
fondamentale per seguire
levoluzione della
curvatura scoliotica

E molto importante per


la prognosi e
lindicazione terapeutica
Misurazione di Risser-Ferguson
Tale misurazione prende come
repere tre vertebre:le due
vertebre estreme sopra- e
sottostante e la vertebra
apicale.
Si calcola il centro geometrico
di ciascun corpo vertebrale e si
congiungono fra loro questi
punti, calcolando langolo che
le due rette formano a livello
della vertebra apicale
Mentre col metodo di Cobb si ottiene un valore diretto
dellangolo della curva scoliotica che parte da O in
avanti, con il metodo di Risser-Ferguson si hanno valori
indiretti, poich, se la colonna in asse, langolo di
180

La metodica di Cobb quella correntemente usato


Angolo di rotazione dei corpi
vertebrali

Metodo di Cobb
Metodo di Nash e Moe
Metodo di Perdriolle
Metodo di Cobb
Con il metodo di Cobb si divide
la met del corpo vertebrale,
tramite linee verticali, in parti
uguali, denominate A, B, C e D
Lombra delle apofisi spinose
normalmente si proietta nel
quadrante A; si indica con +,
++ e +++ quando lombra si
proietta rispettivamente nel
quadrante B, C o D
Metodo di Nash e Moe

Misura lentit della


rotazione allapice della
curva
Prende come riferimento
lombra ovale dei
peduncoli
Con la rotazione limmagine del peduncolo dalla
parte della convessit si allontana dal bordo del
corpo vertebrale, spostandosi progressivamente
dal lato della concavit. Si indica tale processo
con i gradi 0, +1, +2, +3, +4.
Metodo di Perdriolle

Consiste nelleseguire la
misurazione nel centro del
peduncolo situato nel lato
convesso della vertebra apicale;
si segnano due punti di
riferimento ad ogni bordo
laterale della vertebra apicale: si
applica un particolare
misuratore trasparente
(torsiometro), facendo
coincidere le linee esterne del
torsiometro con i reperi segnati
sulla vertebra
Maturazione scheletrica
Test di Risser
Maturit dei corpi vertebrali
Test di Risser

Il test di Risser consiste nella determinazione


della maturazione scheletrica sulla base della
ossificazione della cresta iliaca
Test di Risser
Questa procede dalla parte posteriore a quella
anteriore e si manifesta con una sottile ombra
che contorna lileo e gradatamente di fonde con
esso, sempre dallindietro in avanti
Test di Risser
Dividendo lombra dellosso iliaco in quattro
quadranti si da il valore di 1, 2, 3 e 4 alla
rispettiva progressione dellombra di
ossificazione e si indica con 5 la fusione
completa
Test di Risser

Questo indice un dato


importante per la
valutazione prognostica
dellevolutivit della
curva scoliotica, che
procede spesso fino a
che non completa
lossificazione della
cresta iliaca e cessa con il
suo completamento
Maturit dei corpi vertebrali

Il processo di maturazione scheletrica pu essere


valutato anche sulla base della maturazione dei
piatti vertebrali
Classificazione di King-Moe
Type I - lumbar dominant (10%) - S-shaped curve, Both thoracic
and lumbar curves cross midline, Lumbar curve larger or more
rigid

Type II - thoracic dominant (33%) - S-shaped curve, Both


thoracic and lumbar curves cross midline, Thoracic curve larger or
more rigid

Type III - thoracic (33%) - Thoracic curve, Lumbar curve does


not cross midline

Type IV - long thoracic (10%) - Long thoracic curve, L5 over


sacrum, L4 tilted into curve

Type V - double thoracic (10%) - Double thoracic curve, T1 tilted


into upper curve, Upper curve structural
Classificazione di King-Moe
Storia naturale
Numerosi fattori contribuiscono alla formulazione del giudizio
prognostico della scoliosi, il cui grado di evolutivit legato a:

et dinsorgenza: levolutivit direttamente proporzionale alla


precocit dellinsorgenza della deformazione (Cotrel, 1971)

Sesso: nellet puberale la velocit con cui evolve la scoliosi


maggiore nei maschi rispetto alle femmine (Duval-Beaupre)

Sede: le scoliosi cervicali e toraciche sono meno evolutive di


quelle lombari (Clarisse, 1974)
Storia naturale
Forma anatomo-radiologica: le curve corte sono pi evolutive
(Ponseti, 1954)

Entit angolare delle curve : il limite di 30 una condizione di


non ritorno se superato in epoca pre-pubertaria

Grado di maturazione scheletrica: levoluzione della scoliosi


continua fino aal termine dellaccrescimento scheletrico (Duval-
Beaupre)

Fattori meccanici: retrazioni muscolo-tendinee, asimmetrie della


mobilit costale, carico, deformazione dei dischi intervertebrali

Stato della muscolatura spinale e addominale


Storia naturale
Levolutivit variabile fino a 10 gradi
Cobb/anno ed generalmente di
massima entit durante il periodo di
crescita della pubert, che comincia
allet ossea di 11 anni nelle ragazze e
di 13 anni nei maschi.

La soglia critica di peggioramento in


periodo di crescita si trova tra i 25 e i
30 Cobb

Nella met dei casi tra i 9 e gli 11 anni,


prima della crescita puberale, esiste un
periodo di stabilit
Schema di evoluzione secondo Duval-
Beaupre
Storia naturale

Il limite di 30 sembra essere una condizione di non


ritorno se superato in epoca pre-pubertaria
una scoliosi delladolescente con valori angolari minori
di 30 ha il 50% di possibilit di essere evolutiva
La scoliosi, al termine della maturazione scheletrica,
completa la sua evoluzione
Incidenza
Al raggiungimento della
maturit ossea, dal 2 al 4
per mille della
popolazione presenta
una curva superiore a 30

Prevalenza, su 1000 soggetti, secondo i gradi della curva scoliotica


(Kane, 1977)
Trattamento
Il trattamento della scoliosi dipende da:

Entit della curva

Potenziale di crescita
Trattamento
I cardini del trattamento della scoliosi sono:

Terapia medica, ginnastica e rieducazione posturale

Corsetti ed apparecchi gessati correttivi

Intervento chirurgico di correzione e stabilizzazione


delle curvature
Rapid growth Decreased growth

< 20 Observation Observation


20-30 Observation Observation-brace
if progressive
30-45 Brace Observation

> 45 Surgical Surgical or


observation
Cinesiterapia
Rappresenta il primo gradino dellapproccio
terapeutico alla scoliosi idiopatica, per prevenire
o rallentare levolutivit delle curve minori.
Consiste in una serie di esercizi finalizzati al
miglioramento del controllo neuromotorio e posturale
del rachide, dellequilibrio e della propriocezione, con
rinforzo della funzione tonica della muscolatura del
tronco
Cinesiterapia
In associazione al trattamento ortesico, la
cinesiterapia migliora larticolarit del rachide ed
assicura una maggiore tonicit della muscolatura
in corsetto
Trattamento conservativo

TENTATIVI STORICI
In tutte le metodiche ideate e realizzate nei
secoli scorsi per la correzione delle deformit
della colonna vertebrale venivano affermati due
principi:
- Distrazione
- Pressione esercitata sullapice della curva
i primi trattamenti
IPPOCRATE (400 A.C.)
descrive un metodo di
riduzione delle deformit
vertebrali basato su telaio
di riduzione, trazione
longitudinale, pressione
sulle gibbosit.
PAOLO DEGINA (700)tent la correzione graduale
della scoliosi mediante bendaggi steccati.

AMBROISE PARE (1575) ide corsetti metallici,


derivati dallarmatura dellepoca, da applicare al tronco
degli scoliotici
Nel seicento FRANCIS GLISSON, nel suo trattato del
rachide rievoca lorigine rachitica e la scoliose rachitique sar
lequivalente della nostra scoliosi idiopatica fino allinizio del
ventesimo secolo

GUILLAUME LEVACHER DE LA FEUTRIE, nel suo


trattato del Rakitis, rappresenta gli apparecchi di estensione ileo-
capitale antenati del nostro corsetto di Milwaukee.
Trattamento conservativo
Non tutte le scoliosi sono evolutive

Una scoliosi che si dimostra evolutiva, nonostante il


trattamento cinesiterapivo, va trattata con tutori
ortopedici e/o corsetti gessati e in vetroresina

Lo scopo che ci si prefigge di interrompere


levoluzione della scoliosi
Trattamento conservativo
Le tecniche ortopediche in uso per il trattamento
della scoliosi impiegano forze correttive che
agiscono direttamente sul rachide:
deflessione
distrazione

I principi su cui si basa questo tipo di trattamento


sono la correzione della deformit ed il suo
mantenimento
Trattamento conservativo
Indicazioni:
Immaturit scheletrica
Risser 0, 1 o 2
Curve da 15/20 a 45
Curve 30 + documentata progressione

Le curve >45 raramente vengono modificate, nella loro


evoluzione naturale, dal trattamento incruento
Il trattamento non chirurgico comprende:
corsetti ortopedici

apparecchi gessati o in vetroresina


Corsetto ortopedico
Rappresenta atualmente il cardine della terapia
della scoliosi, limitatamente a quei casi in cui la
progressivit accertata o ipotizzabile: il suo uso
non consente grandi correzioni delle curve
vertebrali, ma permette la stabilizzazione delle
curve in modo da evitarne la progressione
Rappresenta una prevenzione del peggioramento
nelle curve inferiori ai 40
Corsetto ortopedico
Levoluzione della scoliosi prosegue fino a
completa maturit scheletrica

Il trattamento con corsetti ortopedici va attuato


fino al termine della maturit scheletrica
Corsetto Milwaukee

Ideato da Blount e Schmidt nel 1945


trova indicazione a tutte le et, ma
generalmente usato prima del pousse
puberale
Indicato soprattutto nelle curve
toraciche e nelle curve doppie primarie
Indicato per curve comprese tra 20 e
40
Corsetto Milwaukee
Consiste in due parti, una pelvica e una
cervicale, collegate mediante tre barre di
altezza regolabile.
Ai lati del corsetto sono applicati pressori
laterali (pelote) ancorati alle barre, per
correggere la deformit
Leffetto correttivo si svolge mediante due
meccanismi:
- Principio dei tre punti o triplo appoggio
laterale ( deflessione con forze di spinta
laterale, distrazione o elongazione)
- Correzione attiva, svolta dal malato
Per correggere attivamente la postura dei
pazienti giovani, questo corsetto dotato di
una presa del bacino appositamente modellata,
alla quale fissare aste pettorali e dorsali.
Il collare assicura l'estensione attiva necessaria
per correggere la colonna vertebrale in
direzione dell'asse, mentre eventuali pelotte di
correzione permettono la derotazione.
Corsetto lionese
Il corsetto lionese o di Stagnara ottiene la correzione
delle curve mediante una compressione delle stesse,
esercitando una spinta laterale
La sua azione limitata alle curve toraco-lombari o
lombari
Indicato per scoliosi fino a 40
Deve essere indossato subito dopo lablazione del
corsetto gessato e mantenuto fino a 12-18 mesi dopo il
termine della maturazione scheletrica (Risser 5+)
Corsetto Lionese
Ai lati di due aste posteriore e
anteriore mediane rispetto al
tronco, sono incernierati tutti i
componenti del corsetto:
- componenti statici: presa di bacino
(bivalve), stabilizzatori di spalla
- componenti dinamici: pelote di
correzione dorsale e lombare che
agiscono in situazione sottoapicale
alle rispettive curve
Corsetto Lionese
Pi che di corsetto lionese si dovrebbe parlare
di trattamento lionese

Infatti loriginale trattamento messo a punto


dalla Scuola lionese prevede la preventiva
applicazione di apparecchi gessati correttivi tipo
E.D.F. (longation, drotation, flexion laterale) e la
successiva applicazione del corsetto
Deve essere indossato subito
dopo lablazione del corsetto
gessato e mantenuto fino a
12-18 mesi dopo il termine
della maturazione scheletrica
Corsetto tipo Chneau
Il corsetto derotante di
Chneau trova indicazione nelle
curve toraciche e toraco-lombari.
E formato da un telaio
anteriore in plastica unito al
rimanente del corsetto che
permette un maggior controllo
dei cingoli scapolari e la
retroposizione della spalla dal
lato convesso delle curve
Corsetto Boston
Il Boston Brace di Hall-Watts-
Stanich indicato per le curve
basse toraco-lombari e lombari
Allinterno dei moduli vengono
applicati dei pad di correzione in
sede apicale della curva.
Anteriormente sono applicati dei
pad di derotazione
Correzione con corsetto gessato
Indicazioni:
importante strutturazione delle curve
con gibbi evidenti
Peggioramento della curva con
trattamento in corsetto
Soggetti obesi
Scoliosi idiopatiche infantili e giovanili
in fase di rapido peggioramento
Come fase preparatoria alluso del
Milwaukee
Soggetti intolleranti al corsetto
La confezione del corsetto gessato preceduta
da un periodo di cinesiterapia mobilizzante e di
trazione vertebrale passiva od attiva, allo scopo di
vincere le retrazioni muscolo-legamentose
paravertebrali e rendere pi agevole e tollerara la
correzione.
Gli apparecchi gessati correttivi pi utilizzati nel
trattamento incruento della scoliosi sono:
Gesso localizzatore di Risser

E.D.F del trattamento lionese

Gesso di elongazione

Gesso di deflessione
Gesso localizzatore di Risser
Confezionato su apposito lettino (letto
di Risser)
Comprende quattro fasi di
confezionamento successivo ( presa di
bacino, minerva, applicazione del
pressore, congiunzione tra le parti)
Utile per vincere la resistenza opposta
da curve rigide, con raggio di curvatura
breve e sensibile componente di
rotazione
E modulabile e applicabile a tutti i tipi
di curva potendo cambiare sede del
pressore, deflessione, trazione pelvica e
craniale
Gesso E.D.F
Il gesso E.D.F. (longation,
drotation, flexion) viene
confezionato sul lettino di
Cotrel
La tecnica di Cotrel permette una
triplice azione di elongazione,
derotazione e deflessione
laterale
Trattamento ortopedico lionese
Il trattamento ortopedico lionese (Stagnara) prevede la
preventiva applicazione del corsetto gessato E.D.F. e
luso successivo del corsetto ortopedico lionese

Le fasi abituali del trattamento sono:


- 3 corsetti gessati di 45 giorni luno, per circa 5 mesi
- 1 corsetto ortopedico lionese fino alla maturit ossea
- Rieducazione specifica per tutta la durata del trattamento
Pi raramente viene utilizzato il GESSO DI
ELONGAZIONE (Donaldson-Engh-Stagnara)
basato sulla trazione graduale per mezzo di due
viti tra la parte pelvica e la parte craniale,
confezionate come nella tecnica di Risser.

Nel GESSO DI DEFLESSIONE (Marchetti)


vendono utilizzate prevalentemente forze di
pressione localizzata e inclinazione laterale
Trattamento chirurgico
Indicazioni:
Curve > 40-45 con documentata progressione

Curve lombari basse

Adolescenti o giovani adulti

Curve idiopatiche toraciche


Trattamento chirurgico
Razionale:
Correzione di difetti estetici
Prevenzione di insufficienza respiratoria

Obiettivi
Riduzione del gibbo costale
Correzione della rotazione
Uso di una fissazione rigida per ottenere una solida
fusione
Via daccesso chirurgica
Via daccesso posteriore
Via daccesso anteriore
Approccio combinato anteriore e posteriore
Via daccesso posteriore

- Strumentazione : Harrington
Luque
Winsconsin
Cotrel-Dubousset
Selezione dellarea di artrodesi
Harrington: comprendere nellarea di artrodesi una
vertebra sopra la vertebra estrema superiore e in basso
due livelli al di sotto della vertebra estrema inferiore,
purch le vertebre siano comprese nella zona stabile

Moe: artrodesi tra vertebra con rotazione neutra in alto e


vertebra con rotazione neutra in basso

King: eseguire lartrodesi selezionata per i 5 tipi di curva


e sulla base della vertebra stabile
Via daccesso posteriore
Complicanze:
CRANKSHAFT PHENOMENON

aggravamento rotatorio di una scoliosi


artrodesizzata posteriormente, in soggetti ancora
immaturi e in accrescimento (Risser 0-1)
Via daccesso anteriore
Particolarmente indicata nelle curve lombari e
toraco-lombari, perch:
- larea di artrodesi risulta spesso pi corta
- la manovra derotativa pi efficace, a livello
lombare, agendo direttamente sui corpi
vertebrali resi pi mobili fra di loro dalla
rimozione dei dischi intervertebrali
Via daccesso anteriore
STRUMENTAZIONE
Dwyer system

Zielke system
Selezione dellarea di artrodesi
Lapice della curva una vertebra:
si esegue la strumentazione-artrodesi una
vertebra sopra e una sotto la vertebra apicale

Lapice della curva un disco intervertebrale:


Si esegue la strumentazione-artrodesi due vertebre
sopra e due vertebre sotto il disco apicale
Via daccesso anteriore
Le indicazioni alla chirurgia anteriore della
scoliosi idiopatica, come unico atto chirurgico, e
in contrapposizione alla chirurgia posteriore,
sono rappresentate dalle CURVE TORACO-
LOMBARI e dalle CURVE LOMBARI
Via daccesso anteriore
Le controindicazioni sono:
Ipercifosi toracica al di sopra della curva d
sottopore a strumentazione artrodesi
Curve di compenso toraciche superiori a 20-30
nella correzione con il bending test

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