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COLONNA VERTEBRALE

COLONNA VERTEBRALE

Rappresenta l’asse longitudinale portante del corpo.


Tuttavia non è un trave verticale ma una struttura curvilinea
plurisegmentaria al cui vertice è posta in equilibrio la testa.
In totale consta di 33 segmenti ossei sovrapposti.

Le coste e i visceri sono raccordati/sospesi in avanti.

Gli arti inferiori si articolano in basso per mezzo del bacino.

La colonna vertebrale contiene il midollo spinale (SNC)


COLONNA VERTEBRALE funzioni:

Sorreggere la gabbia toracica mantenendola in equilibrio con la cavità


addominale

Fornire inserzione a muscoli dei cingoli scapolare e pelvico

Fornire inserzione a muscoli antigravitari e a muscoli che


movimentano la colonna

Circondare e proteggere il midollo spinale

Assorbire & ridistribuire sollecitazioni meccaniche

Produrre e accumulare momenti di forza + concentrare e trasmettere


forza prodotta da altre parti del corpo
COLONNA VERTEBRALE

Alla nascita la colonna presenta una sola curva a convessità


posteriore dalla testa a sacro.
In seguito, questo tipo di curvatura persiste a livello toracico
(cifosi) e sacrale:
le curve primarie o di accomodazione finalizzate al contenimento
dei visceri toracici e pelvici.
d v

Le curve a convessità anteriore (lordosi) si sviluppano con


l’acquisizione della postura eretta: dapprima a livello cervicale
(inizio a 6-12 settimane) poi a livello lombare (inizio a 6 mesi e
sviluppo intorno ai 2 anni):
trattasi delle curve secondarie o di compensazione per sostenere il
peso del corpo e scaricarlo sugli arti inferiori e per compensare
l’estensione dell’anca e l’inclinazione della pelvi.
COLONNA VERTEBRALE

La LORDOSI cervicale origina a livello di C2 (dente dell’epistrofeo)


e termina a livello di T2.
La CIFOSI dorsale si sviluppa fino a T12 ed è dovuta alla morfologia
delle vertebre toraciche (+ alte dietro)
La LORDOSI lombare L1-L5 x mantenere eretto il tronco
La CIFOSI sacrale è permanente e dovuta alla fusione delle vertebre
La linea di gravità passa da C2

T2

T12

Promontorio sacrale
COLONNA VERTEBRALE

La presenza delle curvature della colonna:

•Facilita il mantenimento dell’equilibrio ridistribuendo il peso dei


visceri e riducendo lo sforzo muscolare richiesto x la stazione eretta
•Assorbe le sollecitazioni meccaniche della deambulazione altrimenti
trasmesse alla testa in modo integrale
•Aumenta la resistenza meccanica
• le curvature secondarie tendono a ridursi e a scomparire con
l’avanzare degli anni e la colonna presenta una sorta di cifosi globale.

La colonna vertebrale è una struttura elastica e flessibile costituita


da 24 vertebre libere, + 1 sacro e + 1 coccige che, nell’adulto,
rappresentano 2 ossa formate dalla fusione di 5 vertebre sacrali e 3-4-
5 vertebre coccigee, rispettivamente.
Colonna vertebrale 24 vertebre
+ sacro
+ coccige

7 cervicali C1-C7
Vertebre 12 toraciche T1-T12
5 lombari L1-L5

Sacro (5 vertebre saldate)

Coccige (3-4-5 vertebre fuse)


COLONNA VERTEBRALE

(C) 7 vertebre cervicali rappresentano lo scheletro del collo


(T) 12 vertebre toraciche concorrono a formare la gabbia toracica
che delimitano posteriormente
(L) 5 vertebre lombari costituiscono il supporto della parte
inferiore della schiena
(S) 5 vertebre sacrali libere fino all’età di 25 AA circa, formano
poi un unico osso cuneiforme che chiude posteriormente il
bacino.
Il coccige è anch’esso formato dalla fusione di 3-4-5 vertebre
separate nell’infante.

Le vertebre presentano delle caratteristiche generali comuni così


come degli elementi distintivi peculiari.
COLONNA VERTEBRALE corpo o centro

caratteristiche generali delle vertebre arco vertebrale o neurale


processi articolari
elementi costali ≠
Tutte le vertebre eccetto C1 (atlante) e C2 (epistrofeo) hanno un corpo
vertebrale basso e cilindrico sito in posizione mediana e anteriore.

Il corpo o centro vertebrale è la porzione specializzata nel sostenere il


carico e nel trasmetterlo lungo l’asse della colonna o rachide.

Tra i corpi di vertebre adiacenti sono interposti i dischi intervertebrali,


cuscinetti fibrocartilaginei costituiti da un anello fibroso esterno ricco
in fibre collagene e da un nucleo polposo centrale ricco di H2O e fibre
elastiche. Il nucleo polposo conferisce elasticità e resistenza alla
struttura del disco e permette di ammortizzare le sollecitazioni
meccaniche.
I dischi intervertebrali sono presenti da C2 fino al sacro (no tra C1-C2)
Corpo vertebrale

Disco intervertebrale
COLONNA VERTEBRALE

Caratteristiche generali delle vertebre


parte anteriore= corpo vertebrale

Generalmente cilindrico il corpo vertebrale varia di forma e


dimensione in base alla posizione.

Il corpo vertebrale presenta superfici superiore & inferiore appiattite


con un’area centrale rugosa.

Di lato e di fronte, il corpo vertebrale presenta superfici rugose e


concave dall’alto in basso.

La superficie posteriore del corpo vertebrale è liscia con un forame


per la vena basivertebrale.
COLONNA VERTEBRALE

caratteristiche generali delle vertebre


parte anteriore= corpo vertebrale
2 peduncoli
parte posteriore = arco vertebrale o neurale formato da 2 lamine
[alloggia e protegge il midollo spinale]
I peduncoli sono processi che sporgono posteriormente/lateralmente dal
corpo collegandolo alle lamine corrispondenti (omolaterali)
1 spinoso
2 trasversi
2 articolari superiori (protuberanze
orientate in alto per articolazione
con la vertebra sovrastante)
Processi che originano da lamine 2 articolari inferiori (protuberanze
orientate in basso per articolazione
con la vertebra sottostante)
COLONNA VERTEBRALE

L’arco vertebrale o arco neurale delimita il foro vertebrale.


Tutte le vertebre presentano 1 apertura centrale: detta foro vertebrale,
con l’eccezione del sacro e del coccige.
pavimento= parete posteriore del corpo
L’arco vertebrale presenta pareti= peduncoli
tetto= lamine
I peduncoli si sviluppano in direzione dorsolaterale a partire dai
margini posterolaterali del corpo e poi si uniscono alle lamine che si
estendono in direzione dorsomediale a formare il tetto dell’ arco.

Le lamine si uniscono sulla linea mediana e dando origine al processo


spinoso.
Tutte le vertebre presentano 1 sporgenza posteriore mediana orientata
in dietro, orizzontalmente e/o in basso: il processo spinoso che può
essere + o - allungato, appuntito o smussato.
Caratteristiche strutturali generali delle vertebre

Ad esempio, una vertebra toracica


resecato l’arco è visibile l’origine dei peduncoli
Resecato il corpo si vede il tetto dell’arco con i peduncoli
COLONNA VERTEBRALE

Nel punto in cui i peduncoli si fondono alle lamine si formano i


processi trasversi, 2 sporgenze dirette in senso dorsolaterale/laterale.
Tutte le vertebre presentano 2 processi trasversi.

Le giunzioni tra peduncoli e lamine sono anche sede di origine dei


processi articolari. Ciascun processo articolare presenta 1 faccetta
articolare.
Ogni vertebra ha 2 processi articolari superiori (dx & sx)
2 processi articolari inferiori (dx & sx)

I processi articolari superiori si sviluppano cranialmente e presentano


faccette articolari orientate posteriormente; i processi articolari
inferiori si sviluppano caudalmente e presentano faccette articolari
orientate anteriormente.
I processi articolari superiori di 1 vertebra si articolano con i processi
articolari inferiori della vertebra soprastante.
COLONNA VERTEBRALE

caratteristiche generali delle vertebre

Il forame vertebrale è delimitato in avanti dal corpo e posteriormente


dall’arco neurale o vertebrale le cui lamine si saldano al corpo
vertebrale tramite i peduncoli.

La sovrapposizione sequenziale dei forami vertebrali crea una cavità


allungata longitudinalmente, grossolanamente cilindrica, detta speco o
canale vertebrale, che contiene il midollo spinale (SNC).

I forami intervertebrali sono aperture ricavate tra i peduncoli di 2


vertebre contigue, sfruttando le incisure vertebrali, e consentono il
passaggio dei nervi spinali.
nervi spinali
COLONNA VERTEBRALE

Livello vertebre corpo foro MS CARICO

Cervicali testa

Toraciche testa+collo
+arti superiori

Lombari testa+collo
+arti superiori
+visceri toracici
+visceri addominali
COLONNA VERTEBRALE

Vertebre cervicali: C1-C2-C3-C4-C5-C6-C7


@! Presentano tutte 1 foro in ciascun processo trasverso o apofisi
trasversa, detto forame trasversario, che dà passaggio a vasi e nervi
(arterie vertebrali)
# Non sono sottoposte a grande carico, quindi hanno corpi vertebrali
piccoli ovali/ reniformi. I lati del corpo sono rilevati e presentano le
articolazioni uncovertebrali.
§ Hanno forame vertebrale grande di forma triangolare, più grande
delle altre vertebre, i peduncoli sono corti e diretti indietro e in fuori.
Le lamine sono strette e lunghe e si riuniscono sulla linea mediana a
formare l’apofisi spinosa o processo spinoso.
* Hanno processi spinosi corti e bifidi eccetto C7 che ne presenta una
particolarmente lungo e sporgente. Sono diretti posteriormente sulla
linea mediana
COLONNA VERTEBRALE

Vertebre cervicali: C1-C2-C3-C4-C5-C6-C7


Presentano le apofisi trasverse, processi robusti che originano dai lati
del corpo e del peduncolo.
Le apofisi trasverse terminano ciascuna con 2 tuberosità prominenti: i
tubercoli anteriore e posteriore.
Ogni apofisi trasversa presenta 1 foro, detto forame trasversario,
prodotto dalla fusione dei processi trasversi con gli elementi costali o
processi costali (residui delle coste cervicali), che circonda i vasi
vertebrali.
A livello della giunzione tra peduncolo e lamina c’è la massa articolare
da cui si sviluppano i processi articolari superiori e inferiori.
Ogni processo articolare presenta 1 faccetta articolare.
La faccetta superiore è leggermente convessa e guarda in alto e indietro
La faccetta inferiore è leggermente concava e guarda in basso e in
avanti. In basso le faccette tendono a farsi verticali.
COLONNA VERTEBRALE

Vertebre cervicali: caratteristiche

Hanno corpi vertebrali piccoli di forma ovale/rettangolare con facce


curve e angoli arrotondati
forami vertebrali grandi di forma triangolare

C3-C4-C5-C6 sono sufficientemente simili da essere assimilabili nella


descrizione

Le vertebre cervicali sostengono il cranio


controllano movimenti della testa
stabilizzano posizione di encefalo
midollo spinale
proteggono e alloggiano il midollo cervicale
Vertebre cervicali
COLONNA VERTEBRALE

Vertebre cervicali: C1 & C2

C1 = atlante non presenta corpo vertebrale


processo spinoso
presenta processi articolari superiori ampi con faccette
concave per l’articolazione con i condili occipitali

C2 = epistrofeo presenta una protrusione sviluppata in direzione


cefalica, il dente, che penetra nell’atlante, nello spazio delimitato dagli
archi vertebrali, al posto del corpo vertebrale mancante di C1.

Il dente dell’epistrofeo forma il perno di rotazione dell’atlante.


COLONNA VERTEBRALE

Vertebre cervicali: C1 = atlante: un anello osseo formato da 2 archi


semicircolari; 1 arco anteriore e 1 arco posteriore.

C1 = atlante non presenta corpo vertebrale


processo spinoso
presenta 2 processi articolari superiori ampi con
faccette articolari superiori ovoidali x
l’articolazione con i condili occipitali;
2 faccette articolari inferiori rotondeggianti x
l’articolazione con C2
2 tubercoli : 1 anteriore e 1 posteriore

L’articolazione tra i condili occipitali e i processi articolari superiori


dell’atlante consente l’oscillazione sul piano sagittale in avanti e
indietro (come a dire di sì), ma non consente rotazione sul piano
assiale (come a dire di no).
COLONNA VERTEBRALE

Vertebre cervicali: C1 = atlante


I 2 archi sono uniti dalle masse laterali, in cui sono ricavate le
faccette articolari superiori e inferiori concave.
L’arco anteriore è piccolo e piatto e si sviluppa in avanti tra le
masse laterali; sulla faccia anteriore presenta il tubercolo anteriore.

L’arco posteriore, più esteso, è formato da lamine che originano


dalle masse laterali e dalle radici delle apofisi trasverse, per andare a
fondersi sulla linea mediana nel tubercolo posteriore (equivalente
all’apofisi spinosa) .

Dalle masse laterali si sviluppano esternamente i processi trasversi.


Tali apofisi trasverse sono ampie e presentano i forami trasversari in
prossimità delle masse laterali.
COLONNA VERTEBRALE

Vertebre cervicali: C1 & C2

Sulla faccia posteriore dell’arco anteriore si trova una faccetta


articolare per l’articolazione con il dente dell’epistrofeo .

Internamente, ogni massa laterale presenta una piccola tuberosità su


cui si inserisce il legamento trasverso dell’atlante.

Il legamento trasverso dell’atlante abbraccia posteriormente il d ente


dell’epistrofeo e lo fissa alla superficie interna dell’atlante.
Il dente dell’epistrofeo forma il perno di rotazione dell’atlante,
consentendo la rotazione della testa sul piano trasversale
(come per dire di no).
Atlante

Epistrofeo
COLONNA VERTEBRALE

Vertebre cervicali: epistrofeo

C2 = epistrofeo presenta una protrusione sviluppata in direzione


cefalica, il dente, che penetra nell’atlante, nello spazio delimitato
dagli archi vertebrali, al posto del corpo vertebrale mancante di C1.
Durante lo sviluppo, il corpo dell’atlante si fonde col corpo di C2
dando origine al processo odontogeno o dente dell’epistrofeo.
C2 è la più forte vertebra cervicale.
Non c’è disco intervertebrale tra C1 e C2.
Ai lati del corpo vertebrale si sviluppano le apofisi trasverse piccole
e arrotondate; non presentano tubercoli e il forame trasverso è
chiuso in avanti dalla lamella costotrasversa.
Le lamine dirigono indietro e medialmente e unendosi formano
l’apofisi spinosa, generalmente bifida, che si estende per 1 cm
oltre il tubercolo posteriore di C1 e copre l’apofisi spinosa di C3.
COLONNA VERTEBRALE

Vertebre cervicali: epistrofeo; dente

Il processo odontoideo è lievemente appuntito in alto, laddove il


legamento dell’apice del dente si inserisce sul margine anteriore del
forame magno.
Dall’apice del dente si sviluppano i legamenti alari che raggiungono
le tuberosità mediali dei condili occipitali.

La faccia anteriore del dente presenta una faccetta articolare concava


sagittalmente e convessa trasversalmente per l’articolazione con la
faccetta della faccia posteriore dell’ arco anteriore dell’atlante.

Sulla faccia posteriore del dente c’è una superficie liscia per il
legamento trasverso.
COLONNA VERTEBRALE

Vertebre cervicali: epistrofeo


A livello della giunzione tra corpo e peduncoli ci sono 2 ampie
faccette articolari superiori orientate in alto e i fuori, convesse, a
forma di segmento di cupola, complementari alle faccette articolari
inferiori di C1 con concavità a segmento di sfera.

Durante la rotazione di C1 su C2, una massa laterale di C1 scivola in


avanti sulla faccetta articolare corrispondente di C2, mentre la massa
controlaterale scivola indietro. Dalle faccette articolari dipende tale
movimento.

Le faccette articolari inferiori sono poste dietro alle apofisi trasverse,


alla giunzione tra peduncoli e lamine, sono orientate in avanti e in
basso e sono leggermente concave.
COLONNA VERTEBRALE

Vertebre cervicali

C7 o vertebra prominente.
È la vertebra di transizione tra la regione cervicale e la regione
toracica o dorsale. È la più grande delle vertebre cervicali e assomiglia
alle vertebre toraciche; ha il corpo + largo e il forame vertebrale +
piccolo. C7 ha i peduncoli diretti + indietro che esternamente e
faccette articolari inferiori orientate + in avanti che in basso.
È la vertebra di transizione tra la lordosi cervicale e la cifosi dorsale.

C7 è caratterizzata da un processo spinoso particolarmente lungo e


sottile, non bifido, che termina con un ampio tubercolo prominente
evidenziabile in corrispondenza della base del collo.
COLONNA VERTEBRALE

Vertebre cervicali

C7 o vertebra prominente.

C7 ha processi trasversi estesi e forami trasversari ridotti per il


passaggio della vena vertebrale (talora i forami sono assenti).

A volte l’elemento costale si sviluppa troppo lateralmente


assumendo le sembianze di una costa primitiva, con possibilità di
compressione dell’8^ nervo cervicale.

A livello dell’apofisi spinosa di C7 ha origine il ligamento nucale,


che si estende poi cranialmente fino ad inserirsi sull’osso occipitale.
COLONNA VERTEBRALE

Vertebre toraciche: T1-T2-T3-T4-T5-T6-T7-T8-T9-T10-T11-T12

Si presentano + solide rispetto alle cervicali

Il corpo vertebrale diventa + grande ed assume tipicamente una forma


a cuore con facce appiattite .
Sono caratteristiche faccette articolari per l’articolazione con la
testa delle coste.
Compaiono 2 tipi di faccette articolari per le costole.
1 tipo di faccetta articolare è di forma ovale, situata sul corpo
vertebrale, sulla superficie laterale dorsalmente in prossimità del
margine superiore.
E
1 faccetta articolare + piccola o emifaccetta situata presso il margine
inferiore del lato del corpo vertebrale.
Vertebre toraciche
Il forame vertebrale è rotondo è di media ampiezza
Il canale vertebrale ha sezione circolare (< cervicale e < lombare)
Non sono presenti forami trasversari
COLONNA VERTEBRALE

Vertebre toraciche: T1-T2-T3-T4-T5-T6-T7-T8-T9-T10-T11-T12

Per le vertebre da T1 a T9 ci sono 2 «faccette» per ogni lato del corpo


vertebrale 1 faccetta superiore + grande e ovale, quasi completa(emi)
1 semifaccetta inferiore + piccola

T1 presenta 1 faccetta articolare completa ovale al margine superiore


+
1 emifaccetta inferiore presso il margine inferiore

T9 ha 1 faccetta superiore alla base del peduncolo


+
1 emifaccetta inferiore presso il margine inferiore

T10-T11-T12 hanno 1 faccetta completa alla giunzione tra corpo e


peduncolo
COLONNA VERTEBRALE Vertebre toraciche

I corpi delle vertebre da T1 a T9 si articolano con la costa


corrispondente a livello della faccetta/emifaccetta articolare superiore
e con la costa sottostante tramite l’emifaccetta articolare inferiore.

T10-T11-T12 si articolano con una sola costa.

I peduncoli dirigono indietro e si saldano alle lamine che convergono


sulla linea mediana dando origine alle apofisi spinose.
I peduncoli divengono + robusti nelle vertebre + caudali
I processi spinosi sono allungati e proiettati indietro e in basso.
I processi spinosi centrali sono fortemente inclinati e quasi verticali
mentre quelli superiori e inferiori sono - inclinati.
Le apofisi spinose sono sottili ma si ispessiscono in T10-T12; non sono
bifide.
Vertebre toraciche (da T1-T2 a T9)
COLONNA VERTEBRALE Vertebre toraciche

I processi articolari prendono origine dal peduncolo alla radice


dall’apofisi trasversa.
I processi articolari si sviluppano verticalmente Superiore in alto
Inferiore in basso
Le faccette del processo articolare superiore sono lievemente concave
trasversalmente e piatte longitudinalmente, sono rivolte indietro, in alto
e in fuori.

Le faccette del processo articolare inferiore sono convesse


trasversalmente e sono orientate in avanti, in basso e in dentro, sono
complementari alle superiori con cui si articolano.

L’articolazione tra faccette superiori di 1 vertebra e faccette inferiori


della vertebra sovrastante si colloca su un arco di cerchio, i cui centro è
posizionato davanti o nel corpo vertebrale, favorendo la rotazione.
Vertebre toraciche
COLONNA VERTEBRALE Vertebre toraciche
Le apofisi trasverse sono lunghe e arrotondate, si estendono
posteriormente e lateralmente, si sviluppano lievemente in alto.

L’altra faccetta articolare è posizionata sul processo trasverso x


l’articolazione col tubercolo della costa; si tratta delle faccette costali
trasverse presenti sulle superfici anteriori dei processi trasversi,
lateralmente, da T1 a T10.

Le faccette costali sono ovali, sono concave nelle vertebre + craniali e


si appiattiscono in direzione caudale.

La vertebra prende contatto con la costa corrispondente in 2 punti:


# a livello della faccetta superiore concava con la testa convessa.
* a livello della faccetta costale trasversa con la tuberosità della costa.

Le apofisi trasverse di T11 e T12 non hanno faccette articolari


Vertebre toraciche
COLONNA VERTEBRALE Vertebre toraciche: T12

L’apofisi spinosa di T12 è spessa e quasi orizzontale, assomiglia a


quella di una vertebra lombare.

Le apofisi trasverse di T12 sono molto corte e assomigliano a quelle


delle vertebre lombari.
Le apofisi trasverse di T12 non hanno faccette articolari.

I processi articolari inferiori di T12 non sono sullo stesso piano degli
altri processi articolari toracici; si sviluppano verticalmente ma,
similmente a quelli delle vertebre lombari, sono convessi
trasversalmente e sono orientati in avanti e in fuori.

Le 2 faccette articolari complete sono nella zona di giunzione tra


corpo e peduncoli ma spostate in basso.
Vertebre toraciche (T12)
COLONNA VERTEBRALE

Vertebre toraciche:
della testa
del collo
Sostengono il peso degli arti superiori
degli organi della cavità toracica

Le articolazioni con le coste consentono variazioni di volume della


gabbia toracica in seguito al movimento delle coste.
COLONNA VERTEBRALE

Vertebre lombari: L1-L2-L3-L4-L5


Sono le vertebre + grandi e hanno corpi vertebrali massicci ovoidali a
forma di fagiolo con facce superiori e inferiori appiattite e parallele
(eccezion fatta per L5).
Non presentano faccette articolari per le coste né forami trasversari.

Il foro vertebrale è di forma triangolare e il canale vertebrale è +


grande che nella regione toracica ma + piccolo che in quella cervicale.

I processi spinosi sono brevi e smussi, larghi e tozzi, diretti


posteriormente, a livello della metà inferiore del corpo.
Dirigendo caudalmente i processi spinosi divengono + larghi con un
margine posteriore spesso; sono la sede di inserzione dei muscoli della
parte inferiore del dorso.
Vertebre lombari
COLONNA VERTEBRALE Vertebre lombari: L1-L2-L3-L4-L5

I peduncoli sono corti e robusti, congiunti a lamine strette che si


chiudono sulla linea mediana. Alla giunzione tra peduncoli e lamine ci
sono i processi articolari superiori & inferiori.

I processi articolari superiori sono orientati medialmente e cingono


dall’esterno i processi articolari inferiori della vertebra sovrastante.
Le faccette articolari superiori sono concave trasversalmente e piatte
verticalmente e sono orientate in direzione dorsomediale.

I processi articolari inferiori sono + ravvicinati dei superiori e le


faccette articolari inferiori hanno curvature complementari alle
superiori e sono orientate in senso anterolaterale e convesse
trasversalmente.

Sul margine posteriore di ogni processo articolare superiore c‘è un


prolungamento arrotondato noto come processo mamillare.
Vertebre lombari
Vertebre lombari
COLONNA VERTEBRALE

Vertebre lombari: L1-L2-L3-L4-L5

Hanno processi trasversi che sono brevi e sottili (eccetto L5),


proiettati dorsolateralmente partendo dal corpo e dalla base dei
peduncoli.

L3 ha i processi trasversi + lunghi, mentre in L4 e L5 sono


inclinati verso l’alto.

Dalla radice di ogni processi trasverso si sviluppa una piccola


tuberosità detta processo accessorio.
Vertebre lombari
Vertebre lombari
COLONNA VERTEBRALE

Vertebre lombari: L5
Corpo L5 + alto al margine anteriore (cuneo/trapezio).

Processo spinoso di L5 è largo e spesso arrotondato.

I processi trasversi di L5 sono corti e robusti e possono essere fusi


con la regione laterale del sacro.

I processi articolari inferiori di L5 sono + distanziati e sono


appiattiti rispetto a quelli delle altre vertebre lombari.

Le faccette articolari inferiori orientate anterolateralmente per


confrontarsi con le faccette articolari superiori del sacro.
COLONNA VERTEBRALE

Vertebre lombari

Sostengono il carico >

della testa
del collo
Sostengono il peso degli arti superiori
degli organi della cavità toracica
degli organi della cavità addominale
Sacro

È costituito dalla fusione delle vertebre sacrali S1-S2-S3-S4-S5.


Alla formazione del sacro contribuiscono gli elementi costali e i
processi trasversi, fusi a formare le masse laterali, che si sviluppano
tra i forami sacrali dirette in avanti.
Le masse laterali formano il punto di appoggio per la superfici
articolari, superfici auricolari , per l’articolazione sacroiliaca.

Dapprima libere, le vertebre sacrali iniziano a fondersi in un osso


unico intorno ai 25-30 anni di età.

Il sacro ha forma triangolare con un’ampia base superiore,


cranialmente, ed un apice ristretto in basso, caudalmente.
Il sacro presenta una curvatura a convessità dorsale sul piano
sagittale.
Sacro/coccige

La faccia superiore guarda in


alto e in avanti, presenta
un’area centrale ovale che è il
corpo di S1, e un margine
anteriore sporgente che è il
promontorio sacrale.
Sacro

In alto, su ogni lato del sacro si sviluppa l’ala, originata dalla fusione
dei processi costali e trasversi di S1.
L’ala del sacro si continua con l’ala dell’ileo in corrispondenza
dell’articolazione con l’emibacino corrispondente.

Il sacro presenta una faccia anteriore, pelvica, concava, liscia,


solcata da 4 creste trasversali che rappresentano i confini tra i corpi
delle 5 vertebre originarie.

Ai lati di ogni cresta trasversale ci sono i forami sacrali anteriori


diretti in avanti ed esternamente.
Sacro
Sacro
Il sacro è curvo con convessità dorsale e una concavità ventrale
Sacro

Ha 2 processi articolari, posti superiormente a livello di S1, orientati


verso l’alto e indietro, con faccette articolari concave trasversalmente,
che si articolano con i processi articolari inferiori di L5.

Tra i 2 processi articolari ha origine il canale sacrale che termina in


basso con lo iato sacrale, fiancheggiato dalle corna sacrali.

La faccia posteriore del sacro è convessa e molto irregolare.


Le lamine di S1-S2-S3+S4 si fondono sulla linea mediana e i loro
brevi processi spinosi formano la cresta sacrale mediana, ai cui lati si
notano i forami sacrali posteriori. Le apofisi spinose e le lamine di S4
e S5 di solito mancano.

Lo iato sacrale è fiancheggiato dalle corna sacrali che rappresentano i


processi articolari inferiori di S5.
Sacro
Sacro
Sacro

Lateralmente ai forami sacrali ci sono le creste sacrali laterali che


rappresentano le apofisi trasverse.

Sulle creste sacrali laterali prendono inserzione legamenti


sacroiliaci, sacrospinosi, sacrotuberosi.

Medialmente ai forami sacrali ci sono le creste sacrali intermedie


che rappresentano la fusione dei processi articolari delle vertebre
sacrali.

I processi articolari inferiori di S5 concorrono a formare i corni


sacrali che si articolano con i corni del coccige.
Sacro

La superficie laterale del sacro è triangolare e ristretta in basso.


La porzione superiore espansa presenta le superfici auricolari che si
estendono esternamente alle creste sacrali laterali e sono ricoperte
da cartilagine.

Le superfici auricolari poggiano sulle masse laterali

Le superfici auricolari costituiscono le superfici articolari per


l’articolazione con l’ileo.

Le tuberosità sacrali sono aree rugose situate dorsalmente alle


superfici auricolari .
Sacro
apparato riproduttivo
Fornisce protezione organi apparato digerente
Sacro apparato urinario

Collega scheletro assiale a cingolo pelvico/arti inferiori

È ampia superficie x inserzione di muscoli (+++della coscia)


Coccige

Le vertebre coccigee sono da 3 a 5, generalmente 4, e nell’adulto sono


fuse in un osso unico o in 2 pezzi: il coccige.

La fusione inizia a partire dai 26 anni circa.

La faccia anteriore, pelvica, del coccige è concava e relativamente


liscia, quella posteriore presenta dei rilievi che sono processi articolari
rudimentali. Sulla faccia posteriore sfuma lo iato sacrale.

I processi articolari della 1^ vertebra coccigea costituiscono le corna


del coccige che si uniscono alle corna del sacro, circoscrivendo il
forame della 5^ sacrale.

Il coccige è area di inserzione per numerosi legamenti.


Sacro/coccige

La parte posteriore del canale


vertebrale è assente a livello
del coccige e dallo iato sacrale
si passa inferiormente sul
dorso del coccige
Articolazioni della colonna vertebrale

Articolazioni tra corpi vertebrali: i dischi


Sono di tipi cartilagineo 2^ o sinfisi, costituite da bassi cilindri
appiattiti in sede intervertebrale, composti da fibrocartilagine,
presenti da C2 a S1 e tra sacro e coccige per un numero complessivo
di 24:
6 cervicali; 12 toracici, 5 lombari, 1 sacrococcigeo (talvolta dischi
addizionali tra corpi sacrali).
I dischi sono i principali responsabili delle curve del rachide e ne
rappresentano il 25% in lunghezza.

Il disco è composto da Nucleo polposo


Anello fibroso
Lamine cartilaginee terminali
Articolazioni della colonna vertebrale: i dischi intervertebrali

I dischi aumentano di spessore in direzione cranio-caudale


Cervicali  5mm  2/5 del corpo vertebrale
Toracici  7mm 1/4 del corpo vertebrale
Lombari  10mm  1/3 del corpo vertebrale
È l’altezza relativa del disco rispetto al corpo vertebrale che
condiziona la mobilità del tratto di rachide.

Lo spessore del disco non è uniforme e tende ad una morfologia


cuneiforme adatta alla curvatura della regione della colonna.

Le lordosi cervicale & lombare sono favorite dalla forma trapezoide


dei dischi lombari che presentano uno spessore + alto anteriormente
e uno < posteriormente.
Articolazioni della colonna vertebrale: i dischi intervertebrali

Sul piano orizzontale / assiale, la forma dei dischi è condizionata


dalla forma dei corpi vertebrali
Ovale a livello cervicale
A cuore a livello toracico
Reniforme a livello lombare

I dischi concorrono a formare la parete anteriore del canale


vertebrale.
I dischi limitano anteriormente i forami intervertebrali nei punti di
passaggio dei nervi spinali.
Articolazioni della colonna vertebrale: i dischi intervertebrali

Tra nucleo polposo e anulus fibrosus non c’è una netta linea di
demarcazione, ma una regione di transizione ad elevata attività
metabolica.
Il nucleo polposo è composto da fibre collagene separate da spazi
extrafibrillari contenenti un gel ricco di proteoglicani idrofili.
Nel nucleo polposo si trova collagene di tipo II.
!! Il nucleo polposo ha forma variabile !! Da ovale a multilobata !!

Il confronto tra nucleo polposo e anello fibroso è in un sorta di


equilibrio dinamico.
Infatti, il nucleo polposo può accrescersi e rimodellarsi a spese della
porzione interna dell’anello fibroso.
L’anello fibroso può aumentare il proprio diametro trasversale per
apposizione di nuove lamelle in periferia.
Articolazioni della colonna vertebrale: i dischi intervertebrali

La posizione del nucleo polposo nel disco varia a seconda della


regione del rachide.
Centrale a livello cervicale e toracico
Posteriore a livello lombare

Con l’avvento di fenomeni degenerativi si verifica un


depauperamento in proteoglicani con progressiva disidratazione.

Il contenuto di collagene del disco aumenta con l’avanzare dell’età.


Aumenta dall’interno all’esterno.
Aumenta dai dischi cervicali a quelli lombari in senso cranio-
caudale.
Anche la separazione di parte della lamina terminale cartilaginea dal
corpo vertebrale contiguo costituisce evento critico nel processo
degenerativo.
Disco intervertebrale
Articolazioni della colonna vertebrale: i dischi intervertebrali

L’anulo fibroso è composto da più strati di fibre collagene assemblate


in circa 20 lamelle fibrocartilaginee disposte concentricamente. Le
lamelle hanno spessore da 200 a 400 m, che cresce dal centro alla
periferia

Le fibre di ciascuna lamella sono parallele ma la direzione cambia da


lamella a lamella ed è alternata tra lamelle adiacenti.
La direzione delle fibre presenta il massimo grado di obliquità negli
strati interni.
Il contenuto di collagene si riduce andando verso l’interno.
Predomina il collagene di tipo I nelle parti esterne
di tipo II nelle parti interne
Le lamelle sono + strettamente compattate nelle zone anteriore e
posteriore dell’anulo.
Gli strati di fibre delle lamelle non formano anelli completi, ma si
embricano in modo complesso.
La pressione provoca deformazione radiale del disco

Discopatia

La zona posterolaterale dell’anulo presenta un’organizzazione


irregolare e, con gli anni, diviene sempre meno resistente.
Articolazioni della colonna vertebrale: i dischi intervertebrali

Il contenuto di collagene del disco aumenta con l’avanzare dell’età.


Aumenta dall’interno all’esterno.
Aumenta dai dischi cervicali a quelli lombari in senso cranio-caudale.

L’inserzione dell’anulo fibroso avviene per mezzo di fibre


collagene/elastiche che superano la lamina cartilaginea terminale e si
vanno ad inserire sull’osso compatto della rima vertebrale e sulle
trabecole dell’osso spugnoso del corpo vertebrale, assumendo un
andamento perforante.

Il limite anatomico del disco è costituito dalla lamina cartilaginea


terminale, una lamina di cartilagine ialina che ricopre la superficie del
corpo vertebrale e che presenta uno spessore che degrada verso il
centro.
Articolazioni della colonna vertebrale: i dischi intervertebrali

la lamina cartilaginea terminale:


Protegge il corpo vertebrale dalla pressione
Limita e contiene anulo fibroso nucleo polposo entro i limiti
anatomici
Funziona come membrana semipermeabile* per lo scambio di fluidi
tra dischi e corpi vertebrali.
*Probabilmente la sola parte centrale a spessore ridotto.
La lamina terminale riceve nutrienti dal midollo osseo con cui entra
in contatto.

Nella parte iniziale della vita, il versante vertebrale corrispondente


alla lamina terminale appare infiltrato da numerosi vasi che, col
tempo, si obliterano man mano che si sviluppa la regressione della
lamina terminale che porta ad ossificazione/calcificazione e a
distruzione della parte centrale.
Articolazioni della colonna vertebrale

Articolazioni tra corpi vertebrali: articolazioni uncovertebrali


Sono piccole articolazioni di tipo sinoviale limitate alla regione
cervicale, dove i margini laterali dei corpi vertebrali non sono
coperti dai dischi e presentano dei rilievi complementari a delle
smussature presenti sui margini laterali inferiori della vertebra
soprastante.

Sono situate davanti ai forami intervertebrali e sono dotate di


capsule che si continuano con i dischi.

Hanno superfici articolari ricoperte da cartilagine.


Le superfici articolari superiori guardano in basso ed all’esterno
Le superfici articolari inferiori guardano in alto ed all’interno
Articolazioni
Uncovertebrali
Articolazioni della colonna vertebrale

Articolazioni tra lamine vertebrali: articolazioni zigapofisarie

Sono articolazioni sinoviali tra i processi articolari.

Sono posizionate subito dietro ai forami intervertebrali.

Sono dietro all’apofisi trasversa a livello cervicale & lombare.


Sono davanti all’apofisi trasversa a livello toracico.

La forma e l’orientamento delle superfici articolari variano a


seconda delle regioni della colonna e ne condizionano la mobilità.

Tutte le superfici articolari sono ricoperte da cartilagine ialina.


Articolazioni della colonna vertebrale articolazioni zigapofisarie

Regione cervicale:
I processi articolari protrudono lateralmente portando le faccette
articolari, ovali e appiattite, su un piano obliquo che incrementa la sua
obliquità in direzione caudale.

Le faccette superiori guardano in alto, indietro (+appena in dentro).


Le faccette inferiori guardano in basso, in avanti ( +appena in fuori).

Questa disposizione permette movimenti in tutte le direzioni:


Flessione
Estensione
Rotazione
Flessione laterale
Articolazioni della colonna vertebrale articolazioni zigapofisarie

Regione toracica:
I processi articolari si sviluppano verticalmente e sono triangolari e
sottili.
I processi articolari e le relative faccette sono posizionati lungo l’arco
di una circonferenza con centro nella parte anteriore del corpo
vertebrale.

Sui processi superiori le faccette guardano indietro, in alto, lievemente


in fuori.
Le faccette inferiori guardano in avanti, in basso, lievemente in dentro.

Questa disposizione favorisce i movimenti di:


Rotazione
Flessione laterale
(flessione limitata da coste, estensione da processi spinosi)
Articolazioni della colonna vertebrale articolazioni zigapofisarie

Regione lombare:
I processi articolari sono robusti e si sviluppano verso l’alto e verso il
basso.
Le superfici articolari, piatte sul piano verticale, sono incurvate
reciprocamente su quello orizzontale.
Sui processi superiori le faccette sono concave e guardano in dentro e
indietro (e un po’ in alto).
Le faccette inferiori sono convesse e guardano in fuori e in avanti (e un
po’ in basso).

Questa disposizione favorisce i movimenti di:


Flessione
Estensione
Flessione laterale
Articolazioni zigapofisarie
Articolazioni zigapofisarie
Legamenti

I legamenti longitudinali si estendono lungo tutta la colonna per


tenere insieme i corpi vertebrali.

Legamento longitudinale anteriore: spesso 1-2 mm è composto da 3


densi strati di fibre collagene e fornisce sostegno al rachide
anteriormente.
Prende contatto sia con i corpi vertebrali sia con i dischi
intervertebrali.
Lo strato superficiale si estende a ponte su diverse vertebre mentre
quello + profondo connette vertebre adiacenti.

Si sviluppa dalla parte superiore della faccia pelvica del sacro verso
l’alto fino ad inserirsi sul tubercolo anteriore di C1, continuandosi
oltre nella membrana atlantoccipitale anteriore.
Legamenti

I legamenti longitudinali si estendono lungo tutta la colonna per tenere


insieme i corpi vertebrali.

Legamento longitudinale posteriore: spesso 1-1,4mm è composto da 2


densi strati di fibre collagene, fornisce sostegno al rachide
posteriormente e forma la parete anteriore del canale vertebrale.
Si restringe in direzione caudale.
Si inserisce solo sui dischi intervertebrali e sui margini adiacenti dei
corpi vertebrali e nel tratto toracolombare ha aspetto seghettato ed è <<
del Legamento longitudinale anteriore.
Lo strato superficiale si estende su diverse vertebre mentre quello +
profondo si sviluppa da 1 vertebra a quella successiva.

Si sviluppa dalla parte posteriore di S1 fino alla faccia posteriore di


C2, per continuarsi con la membrana tectoria.
Legamento longitudinale anteriore

Legamento longitudinale posteriore


Legamento longitudinale posteriore
Legamenti accessori

Legamento giallo: legamento elastico che unisce le lamine vertebrali


da C1-C2 a L4-L5. Teso tra il margine inferiore della lamina superiore
al margine superiore della lamina inferiore. 2 Legamenti gialli, 1 dx e
1 sx per ogni spazio intervertebrale. Di lato arriva sino alle capsule
delle articolazioni zigapofisarie.

Legamento sopraspinoso: banda longitudinale fibrosa che connette gli


apici dei processi spinosi. Ha fibre profonde che connettono processi
spinosi adiacenti e fibre superficiali che ne uniscono a ponte 3-4.
Confina con il margine laterale del legamento interspinoso.
In alto si fonde con il legamento nucale.

Legamenti interspinosi: bande membranose sottili e deboli che


connettono la apofisi spinose contigue. Sono forti a livello lombare e
possono mancare a livello cervicale.
Legamenti gialli
Legamento interspinoso

Legamento sopraspinoso
Legamenti accessori

Legamento nucale: setto fibroelastico di forma triangolare teso in


posizione mediana tra l’apofisi spinosa di C7 e la protuberanza
occipitale esterna. La porzione profonda si inserisce sul tubercolo
posteriore di C1 e sulle apofisi spinose di C2-C3-C4-C5-C6-C7.
Fornisce superficie per inserzioni muscolari.

Legamenti intertrasversari: piccole bande che mettono in contatto


processi trasversi adiacenti. Sono evidenti a livello lombare, ma
possono essere assenti a livello cervicale dove possono essere sostituiti
dai muscoli intertrasversari.
Le 12 vertebre toraciche
+
Le 12 paia di costole formano la
+ GABBIA TORACICA
Lo sterno (scheletro della cavità toracica)

coste + sterno = GABBIA COSTALE

GABBIA TORACICA= protezione cavità toracica: cuore / polmoni


respirazione
area di inserzione x muscoli posizionamento rachide
movimenti cingolo scapolare/arto sup

inoltre sullo sterno (a livello del processo xifoideo)


si inseriscono il muscolo diaframma
e
i muscoli retti dell’addome
GABBIA TORACICA

Apertura superiore inclinata dall’alto in basso, dal dietro in avanti;


delimitata da:
Corpo T1
Margine 1^ costa
Manubrio sterno
Fuoriuscita di trachea, esofago, vasi epiaortici, apici polmonari.

Apertura inferiore inclinata dal basso in alto, dal dietro in avanti;


delimitata da:
Corpo T12
Metà anteriore 11^ costa
Cartilagini costali 7^/6^ costa
Articolazione xifosternale
È chiusa in basso dal diaframma con delle soluzioni di continuità
per esofago, aorta etc.
STERNO
osso piatto a forma di pugnale appiattito/daga

manubrio= parte superiore, appiattita, tipo impugnatura


Sterno corpo= parte principale, centrale a forma di lama
processo xifoideo= estremità inferiore appuntita, processo
cartilagineo che ossifica in età adulta

il manubrio è la porzione craniale espansa, triangolare, che si articola


con la 1^-2^ coppia di coste e con le 2 clavicole; lo spazio incavato tra
le articolazioni clavicolari prende il nome di incisura giugulare

il corpo si articola direttamente con le coste 2^-7^ mediante la


corrispondente cartilagine costale

indirettamente con le coste 8^-10^ mediante la


cartilagine costale della 7^ costa
STERNO

Articolazione manubriosternale.
Il manubrio si articola con il corpo mediate un’articolazione
cartilaginea 2^ (o sinfisi) basata su di un disco fibrocartilagineo
interposto, formando un angolo ottuso di 160° che presenta una
possibilità di movimento di 7°.

Articolazione xifosternale.
Il corpo si articola con con il processo xifoideo mediante
un’articolazione cartilaginea 2^.

Articolazioni sternocostali.
Tra il capo mediale della cartilagine costale delle prime 7 coste e lo
sterno.
STERNO

Articolazioni sternocostali.

Quella della 1^ costa è una sincondrosi (articolazione cartilaginea


1^),
Quelle dalla 2^ alla 7^ costa sono articolazioni sinoviali piane con
capsule fibrose rinforzate da legamenti radiati anteriori e posteriori.

La 2^ costa si articola col margine inferiore del manubrio e col


margine superiore del corpo, mediante 2 emifaccette articolari poste
sui segmenti confinanti, separate da un legamento intrarticolare.

La 7^ costa si articola col margine inferiore del corpo e col margine


superiore del processo xifoideo, mediante 2 emifaccette articolari.
COSTE sono 12 paia
curve
ossa piatte allungate
hanno origine a livello delle vertebre toraciche
terminano nell’ambito della parete toracica
Le prime 7 terminano raggiungendo lo sterno e articolandosi
individualmente mediante proprie cartilagini costali: sono dette
coste vere o vertebrosternali
Partendo dalla 1^ le coste vertebrosternali incrementano
progressivamente in lunghezza e raggio di curvatura fino alla 7^; di
conseguenza, la cavità toracica è + stretta in alto e si espande in
basso (forma a uovo)
Le coste 8^-10^ presentano fusione delle cartilagini costali prima di
raggiungere lo sterno e sono dette coste false o vertebrocondrali
Le coste 11^-12^ non approdano allo sterno e vengono definite
coste fluttuanti
COSTE VERE:1^-7^ si articolano direttamente con lo sterno
mediante la propria cartilagine costale

FALSE:8^-10^ si articolano indirettamente con lo sterno


mediante la cartilagine costale della 7^ costa

FLUTTUANTI:11^-12^ non si articolano con lo sterno


Ci sono in tutto 12 paia di coste

Ciascuna costa comprende la testa all’estremità vertebrale


il collo, restringimento che segue la testa
il tubercolo subito di lato al collo

il corpo è la parte principale


la cartilagine costale all’estremità sternale
salda le coste 1^-7^ allo sterno
e le coste 8^-10^ alla 7^
COSTE

La 1^ costa ha forma di “C” ed è corta.


Sulla testa ha 1 faccetta per l’articolazione con T1.
Dopo la testa, un collo stretto e lungo si connette al corpo.
La 1^ costa presenta un grande tubercolo della costa.
La 1^ costa ha dei robusti margini mediale e laterale.
Più anteriormente presenta il tubercolo dello scaleno, situato tra 2
solchi: quello per la vena succlavia davanti e quello per l’arteria
succlavia dietro.

La 10^ costa è lunga e ha 1 faccetta per l’articolazione con T10.


Ha la cartilagine costale + lunga.
COSTE

La 11^ costa è lunga  la metà della 10^, ha 1 faccetta per


l’articolazione con T11 e il tubercolo è privo di faccetta per
l’articolazione costotrasversaria.

La 12^ costa è molto corta con aspetto “a coltello”, ha 1 faccetta


per l’articolazione con T12, è priva di tubercolo e di angolo.

11^ e 12^ costa hanno i margini anteriori ricoperti da cuffie


cartilaginee e terminano nella muscolatura della parete
addominale.
COSTE

Articolazioni costocondrali
Le estremità anteriori delle coste confinano con le estremità laterali
delle cartilagini costali formando un’articolazione cartilaginea 1^ o
sincondrosi.
Il periostio si continua con il pericondrio.
I movimenti sono limitati ad una lieve flessione.

Articolazioni intercondrali
Tra le estremità mediali delle 8^, 9^ e 10^ con il margine inferiore del
la cartilagine soprastante.
Trattasi di articolazioni sinoviali con capsule rinforzate da legamenti
obliqui.
L’articolazione intercondrale della 10^ può assumere l’aspetto di
un’articolazione fibrosa.
COSTE
corpo vertebrale
Ciascuna costa si articola con processo trasverso

All’estremità vertebrale, l’ingrossamento della costa detto testa si


articola con il corpo della vertebra toracica corrispondente.

Inoltre, la testa delle coste 2^-9^ si articola anche con il corpo della
vertebra toracica sovrastante, determinando una inclinazione costale
diretta dapprima esternamente e poi in avanti e in basso.

Il tubercolo è una protuberanza costale che sporge di lato e


posteriormente al collo della costa e si articola col processo trasverso
della vertebra toracica corrispondente. Il tubercolo è privo di faccetta
articolare nella 11^ e manca nella 12^ costa.

Il punto in cui il corpo della costa inizia a curvare per portarsi in


direzione dello sterno è detto angolo ed è a  >3 cm dal tubercolo
COSTE
Articolazioni costovertebrali:
La testa, o capitello, di 1 costa si articola con:
1 faccetta completa del corpo di 1 vertebra toracica nel caso delle
coste 1^,10^,11^,12^
quindi: la 1^,10^,11^,12^ costa si articolano con 1 sola vertebra
2 faccette articolari dei corpi di 2 vertebre adiacenti per le coste
dalla 2^ alla 9^.
L’articolazione costovertebrale è un’articolazione sinoviale dotata di
una lassa capsula fibrosa che in avanti si ispessisce a formare il
legamento radiato della testa della costa composto da 3 fasci: 1 diretto
al corpo vertebrale soprastante, 1 inserito sulla vertebra corrispondente
e 1 diretto orizzontalmente al disco interposto.
La cavità articolare è divisa dal legamento intrarticolare teso tra la
cresta della testa al disco intervertebrale.
1^,10^,11^,12^ costa si articolano con 1 sola vertebra, con scarso
sviluppo del legamento radiato e assenza del legamento intrarticolare.
COSTE

Articolazioni costotrasversarie:
Sono articolazioni sinoviali. Il tubercolo di ogni costa si sviluppa
dorsalmente e si articola con 1 faccetta articolare sita sul processo
trasverso della vertebra toracica corrispondente da T1 a T10. Nel caso
delle coste 2^9^, articolate con coppie di vertebre adiacenti, il
processo trasverso interessato dall’articolazione appartiene alla
vertebra inferiore della coppia, la corrispondente, a causa
dell’inclinazione verso il basso e verso l’esterno delle coste.

Nelle articolazioni costotrasversarie superiori, le faccette articolari


sono concave sulle apofisi trasverse e convesse sui tubercoli costali.

Nelle articolazioni costotrasversarie inferiori, le faccette articolari


diventano piatte.
COSTE

Articolazioni costotrasversarie:

L’articolazione costotrasversaria ha la capsula rinforzata dal


legamento costotrasversario laterale teso tra l’apice del processo
trasverso e il tubercolo della costa, oltre la faccetta articolare.

Il legamento costotrasversario si sviluppa medialmente alla faccetta


articolare decorrendo dal collo della costa all’apofisi trasversa.

Il legamento costotrasversario superiore si sviluppa a partire da una


costa andando verso l’alto e raggiungendo il margine inferiore
dell’apofisi trasversa della vertebra soprastante.
Vertebre toraciche
Vertebre toraciche
COSTE
Movimento delle coste = variazione di volume della gabbia toracica.

Il movimento della 1^ costa, breve e saldata allo sterno è esiguo.


Il movimento delle coste 2^-3^-4^-5^ sposta in alto e in avanti il
corpo sternale provocando la flessione dell’articolazione
manubriosternale, con un piccolo movimento di lateralità delle coste
L’asse del movimento passa dalle articolazioni costovertebrale e
costotrasversaria ed è diretto in fuori e in basso; movimento a
“manico di pompa” con aumento dei diametri craniocaudale e
anteroposteriore del torace.

 elevazione= spostamento all’esterno con conseguente spostamento


dello sterno in avanti

 abbassamento= spostamento all’interno con conseguente


rientramento dello sterno
COSTE
Movimento delle coste = variazione di volume della gabbia toracica.

Il movimento delle 8^-9^-10^ costa provoca lo spostamento in


avanti e in alto delle estremità anteriori. Il funzionamento delle coste
è assimilabile al “sollevamento de1 manico di un secchio” con
posizione di partenza al di sotto del piano orizzontale.
Le articolazioni costotrasversarie piane permettono rotazione e
scivolamento.

Le “diafisi” costali si muovono in alto e in fuori con allargamento


dell’angolo sottosternale e aumento del diametro toracico trasverso.

L’asse del movimento passa dalle articolazioni costovertebrali alle


articolazioni sternocostali o intercondrali, è quindi sagittale.
COSTE

Le coste intermedie 6^-7^, compiono entrambi i movimenti.

In definitiva:

 elevazione= aumento della profondità, dell’altezza, della larghezza


della gabbia toracica; aumento del volume della gabbia toracica

abbassamento= diminuzione della profondità, dell’altezza, della


larghezza; riduzione del volume della gabbia toracica

La 11^ e 12^ costa costa prive di inserzioni anteriori, non possono


contribuire significativamente all’aumento di volume della gabbia
toracica ma forniscono inserzioni ad alcune fibre del diaframma.
COSTE

In definitiva con l’inspirazione:


* Le estremità anteriori delle coste superiori si muovono verso l’alto e
in avanti aumentando il diametro anteroposteriore del torace.

# Il movimento delle coste inferiori produce aumento del diametro


trasversale del torace.

Movimenti a livello della articolazioni coinvolte:

Articolazioni costovertebrali: rotazione & scivolamento

Articolazioni costotrasversarie: rotazione superiori


rotazione+scivolamento inferiori
medie
Articolazioni intercondrali & sternocostali: scivolamento

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