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La virata è il gesto tecnico che il nuotatore compie nel momento in cui arriva in prossimità della fine
della vasca, prima di cominciare a coprire lo stesso percorso. L’intento principale dell’atleta è quello
di cambiare la propria direzione, oltre che approfittare della presenza del muro solido per darsi
un’ulteriore spinta e riuscire a risparmiare così molte energie e poter acquisire eventualmente
vantaggio. Esistono diverse tipologie di virata, che si differenziano per lo stile di nuoto in cui si è
specializzati (cambia infatti la posizione di partenza del gesto e i rispettivi regolamenti) e per la
tecnica da adottare (ad esempio con capriola o solamente con torsione)
1) Capriola (movimento di beccheggio): l’atleta dopo aver calcolato con precisione le distanze
con il muro di fine vasca compie una capriola in acqua che gli consente di cambiare direzione
• Articolazioni coinvolte:
Rachide: è la struttura che sorregge il nostro corpo oltre che proteggere il nostro sistema nervoso
(midollo spinale), due funzioni che sono possibili solamente grazie al connubio tra rigidità ed
elasticità. Al fine di sorreggere il peso dell’organismo e attutire le forze al quale esso è sottoposto
quotidianamente il rachide presenta delle evidenti curvature che, craniocaudalmemte, partono da
una lordosi cervicale (concavità posteriore), seguita da una cifosi dorsale (convessità posteriore),
ancora una lordosi lombare (concavità posteriore) ed infine una curva sacrale (convessità
posteriore). L'Unità fondamentale del rachide è la vertebra, che acquisisce caratteristiche differenti
in base al tratto a cui appartiene. Tra una vertebra e l’altra si intercalano dei dischi intervertebrali
che, oltre a separate le unità, ammortizzano notevolmente gli urti. Questi sono costituiti da un
anello fibroso (localizzati nella porzione periferica e formati da strati concentrici di cartilagine fibrosa
che mantengono in posizione in nucleo) ed un nucleo polposo (centrale, costituito da un composto
di acqua e sostanza fondamentale di polisaccaridi e non vascolarizzato o innervato). La colonna
vertebrale è costituita da una porzione cervicale (7 vertebre), una toracica (12 vertebre), una
lombare (5 vertebre) ed una sacrale (5 vertebre), con l’aggiunta di 4-5 vertebre coccigee, per un
totale di 33-34 vertebre. La struttura permette movimenti di flessione, estensione, inclinazione
laterale e rotazione. La struttura permette movimenti di flessione, estensione, inclinazione laterale e
rotazione
• Muscolatura coinvolta:
Flessori del rachide
- Retto dell’addome
- Trasverso dell’addome
- Obliquo interno
- Obliquo esterno
CERVICALE
- Scaleni
Origine: processi da C2 a C7
- Nucali
- Ioidei
• Articolazioni coinvolte
Anca: può essere definita come l’articolazione prossimale dell’arto inferiore, nello specifico è
denominata articolazione coxo-femorale ed è un’enartrosi avente ampia mobilità e stabilità.
Permette infatti movimenti di flessione, estensione, abduzione, adduzione, rotazione longitudinale e
circonduzione. Le due superfici articolari sono la testa femorale e la cavità condiloidea circondate
da una resistente capsula composta da un manicotto cilindrico di legamenti (longitudinali, obliqui,
arciformi, circolari). Il cercine glenoideo aumenta la profondità e colma le irregolarità dei bordi della
cavità glenoidea. Il collo femorale ha un angolo di inclinazione (rispetto all’asse del femore) di 125° e
un angolo di declinazione (rispetto al piano frontale) di 10-30°. Una serie di legamenti permette una
maggiore stabilità, tra questi si ricordano sulla superficie anteriore il legamento ileo-femorale e
pubo-femorale, sulla porzione posteriore il legamento ischio-femorale; in estensione questi sono
tutti tesi, in flessione sono tutti distesi, in rotazione esterna sono tesi gli anteriori e distesi i
posteriori, in rotazione interna sono distesi gli anteriori e distesi i posteriori. Il legamento rotondo
origina dall’incisura pubica e si inserisce nella testa del femore e ricopre un ruolo di vascolarizzazione
e non meccanico, nonostante sia molto resistente
• Muscolatura coinvolta
Flessori dell’anca
- Grande psoas
- Piccolo psoas
- Iliaco
- Sartorio