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Anatomia (seconda parte del 08/11/22)

Il cranio

E' la prima porzione ossea che si vede. E' formato per la maggior parte da ossa piatte, con un'ulteriore
classificazione in ossa pari (i due temporali, i due mascellari, le ossa nasali) e ossa impari (frontale,
etmoide e steroide - quest'ultimo non si vede molto). Un'osso molto particolare è quello della
mandibola, perché caratterizzato da una mobilità che le altre ossa del cranio non hanno, ed inoltre nasce
da due abbozzi ossei che poi si uniscono medialmente. In una delle due porzioni laterali del cranio,
possiamo notare l'osso parietale, l'occipitale, il temporale, l'osso dello sfenoide, l'osso zigomatico e il
mascellare. Per quanto riguarda l'osso temporale, macroscopicamente notiamo un foro che corrisponde
al meato acustico esterno (dove sorge l'orecchio). Vicino sorge anche l'arcata zigomatica del temporale
(solo una parte si trova sul temporale però).

Davanti al meato acustico esterno, in basso, abbiamo l'angolo della mandibola. In questa zona del cranio
vi passa anche un muscolo (muscolo temporale) che ci aiuta proprio nei movimenti della mandibola.
Queste ossa perciò (parietale, occipitale, temporale, etc) sono ossa piatte. Da non dimenticare il frontale,
chiamatasi anche "osso penumatico" così come l'osso dello stenoide, in quanto al loro interno hanno dei
seni, delle cavità, tappezzate dell'epitelio respiratorio. Ed è quell'epitelio che si infiamma nel momento in
cui si vanno a toccare le arcate sopraccigliari. In quel modo vuol dire che il soggetto ha un'infiammazione
(sinusite). Il dolore viene percepito dal quinto ramo paio di nervi encefalici (trigemino).

Oltre ad essere un osso pneumatico, perché ha questi seni frontali, rende possibile anche la "leggerezza"
facciale, senza perciò farci sentire il "peso" dei tessuti.
Poi abbiamo la fessura orbitaria, dove si trova l'occhio. Nell'occhio abbiamo la cornea, che è una sorta di
barriera che riesce a tenere ferme le lacrime e, al contempo, ad inumidire continuamente l'occhio stesso
per non farlo disidratare. La cornea è formata da più strati, ognuno dei quali è molto sottile. Inoltre,
sempre questi strati sono formati da cellule che, appunto, ci permettono di trattenere il liquido
(*lacrime).

Anche il cranio risente comunque delle variazioni di ossificazione, sin dalla nascita. L'ossificazione è il
processo della formazione del tessuto osseo. Da ricordare che durante questo processo, al posto
dell'osso si trova la cartilagine. Nel bambino, l'osso del cranio finisce di svilupparsi nei primissimi anni di
vita.

Alla base della scatola cranica, dove si trova il foro occipitale, troviamo poi il midollo osseo. Parte da
questo punto, per poi proseguire nel canale vertebrale, dove è ospitato (da ricordare che il midollo osseo
ha una propria conformazione).

Fra il cranio e la prima vertebra cervicale, troviamo dei condili occipitali che rendono proprio possibile
l'articolazione fra la testa e il resto del corpo osseo.

I due mascellari, ossa penumatiche anche loro, che posseggono i seni mascellari, sono un po' al centro di
tutto (formano una parte del pavimento della cavità nasale e oculare, oltre al formare il tetto della cavità
orale e presenta delle conformazioni particolari, che sono i denti).

NDR: L'etmoide anche forma una cavità oculare.

Per quanto riguarda la cavità nasale, presentano quattro pareti (con un'apertura anteriore ed una
posteriore). La parete superiore è costituita dalla faccia posteriore delle ossa nasali, dalla faccia inferiore
della lamina dell'etmoide e da una parte dello sfenoide.
All'interno di questa cavità troviamo una mucosa, detta appunto mucosa nasale, che è un epitelio che
ritroviamo fino ai bronchi, nei polmoni (apparato respiratorio).

NDR: i peli del naso si chiamano vibrissi. Servono per fare da filtro alle polveri che si trovano nell'aria.

Oltre ciò, ricordiamo le fosse cerebellari, dov'è situato il cervelletto.


Le fosse cerebellari vengono chiamate anche "fosse inferiori dell'osso occipitale"; mentre le fosse
superiori sono quelle cerebrali.

Questa conformazione ossea rende possibile il passaggio dei nervi cranici che, grazie anche al cervelletto,
ci rendono possibile la postura, l'equilibrio (il corpo altrimenti si affloscerebbe). Tecnicamente,
potremmo anche farlo da soli, ma dovremmo pensare a come e quali muscoli e ossa muovere, il che non
sarebbe fattibile. Il cervelletto rende perciò possibile l'automatismo.

In una concavità dell'osso sfenoide troviamo invece l'ipofisi, la ghiandola endocrina del nostro organismo
(che rende possibile la secrezione di ormoni che, a loro volta, stimolano altre ghiandole interne come la
tiroide). Questa concavità dove si trova l'ipofisi è anche chiamata "sella turcica", in cui - intorno - è
presente anche la anastomosi artero arteriosa (fistole che mettono in comunicazione due arterie, nel
momento in cui una di queste due è occlusa, l'intestino tenue continuerà ad essere irrorato grazie alla
rete anastomatica che garantisce il continuo flusso).

NDR: Il poligono di Willis, che rappresenta una serie di ramificazioni arteriose che si occupa di "nutrire" il
cervello, i due emisferi e il tronco encefalico. Questo poligono viene dall'unione di tre arterie: quelle
vertebrali, le due carotidi interne e delle porzioni arteriose. C'è però un motivo in tutto questo, ovvero
per fare in modo che i due emisferi possano ricevere la stessa quantità di sangue, nel medesimo
momento e, soprattutto, ad ugual pressione.

L'osso palatino è quell'osso che ricopre una parte importante del palato (da cui prende il nome), ma
anche una piccola parte delle cavità nasali e di quelle oculari.

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