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cardiocircolatorio
L’apparato cardiocircolatorio al compito di trasportare, tramite il sangue, l’ossigeno, le
sostanze nutritive, gli anticorpi, gli ormoni e allontanare i prodo!i di rifiuto dalle
cellule.
Il plasma è prevalentemente formato da
Esso è formato dal sangue e dai vasi sanguigni. acqua e altre sostanze. La parte corpuscolata
è il cosidde!o emocromo.
Il sangue
La normalità di quest’ultimo è intorno al 45%,
mentre risulta essere molto più alto nelle
pratiche dopanti.
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È un tessuto liquido (organico) che circola nei vasi sanguinei
grazie alla spinta data dal cuore e raggiunge tu!e le cellule. 55%
Esso trasporta l’ossigeno, che perme!e la vita delle cellule. -> plasma
È rosso e viscoso, perché contiene delle cellule. Ìone
>1% -> globuli bianchi e
A!raverso la centrifugazione, che serve per esaminare le
pippa
'
piastrine
varie parti del sangue, viene diviso il plasma dalla parte
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45% -> globuli rossi
corpuscolata, di cui la parte maggiore sono i globuli rossi.
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L’emoglobina è una proteina che si trova all’interno dei globuli rossi. Alla fine della sua
molecola ha 4 atomi di ferro a cui si legano 4 molecole di ossigeno. In questo modo
l’ossigeno viene trasportato tramite i globuli rossi in tu!e le cellule per agevolarne le
funzioni (tra cui la produzione di ATP).
L’ossigeno è quel gas che perme!e le reazioni chimiche all’interno delle cellule.
Le reazioni chimiche hanno come prodo!o finale e di scarto la produzione di anidride
carbonica. A questo punto i globuli rossi compiono il loro percorso, passando per il
capillare venoso, tornando verso il cuore. Il sangue va poi verso i polmoni e con
l’espirazione eme!e anidride carbonica.
L’aria è una miscela di gas:
79% azoto
20% ossigeno
1% anidride carbonica
Espirazione:
16% ossigeno
4% anidride carbonica
Il cuore è un muscolo cavo, è costituito
da fibre striate e involontarie. È grande
come un pugno, si trova nel mezzo del
torace tra i polmoni. Ha la forma di un
cono con la punta rivolta verso il basso ed
è leggermente orientato verso sinistra.
Esternamente è prote!o da una
membrana de!a “pericardio”, che è ben
prote!o dalla gabbia toracica.
I vasi sanguinei sono quei vasi che sono divisi in tre grandi gruppi:
1) arterie, che vanno dal cuore spingendo il sangue verso la periferia
2) le vene, che spingono il sangue dalla periferia verso il cuore
3) i capillari, che sono i vasi microscopici che sono a stre!o conta!o
con le cellule del nostro organismo
POLSI ARTERIOSI -> zone del corpo dove si può percepire il ba!ito cardiaco, in quanto si
percepisce da un’arteria superficiale. Il punto più noto è il polso, dove scorre
superficialmente l’arteria radiale, infa!i sull’avambraccio ci sono il radio e l’ulna.
Altri polsi:
- sulle tempie, sopra le orecchie -> arteria temporale
- sul collo, vicino all’arteria carotidea
- nella piega dell’inguine -> arteria femorale -> indizio sulla circolazione nella zona
dall’addome
- dietro al ginocchio, nella piega del ginocchio -> arteria poplitea
- arteria tibiale posteriore -> caviglia, dorso del piede
Polso centrale: a livello del cuore, sul pe!o. Si percepisce dire!amente il ba!ito
cardiaco.
LA PRESSIONE ARTERIOSA
Per capire se il cuore lavora in maniera o!imale un metodo di registrazione è la
misurazione della pressione arteriosa cioè con quale spinta il cuore invia il sangue
nelle arterie e con quale pressione ci si trova nel momento in cui l’arteria è in fase di
rilassamento.
La pressione del sangue corrisponde alla forza che il sangue esercita contro le pareti
interni dei vasi sanguigni per far circolare il sangue.
COME SI MISURA?
SI MISURA con un BRACCIALE ARTERIOSO SULL’ARTERIA BRACHIALE utilizzando lo SFIGMO
MANOMETRO.
Prima si comprime inviando l’aria nel bracciale, bloccando momentaneamente il
passaggio del sangue nell’arteria brachiale che arriva dal cuore.
Braccio ad altezza cuore.
Poi si allenta il bracciale. Con lo stetoscopio si percepisce nuovamente il ba!ito, si
osservano poi i millimetri di mercurio sulla colonnina-> PRESSIONE MASSIMA
allentando il bracciale non si percepisce più il ba!ito-> PRESSIONE MINIMA
SE LA PRESSIONE È PIÙ ALTA DEL NORMALE (Pressione alta: 150-160)-> è perché le arterie
oppongono resistenza, di solito perché hanno perso elasticità e si contraggono.
Oppure perché sulle pareti delle arterie si accumulano sostanze come il
COLESTEROLO -> Che irrigidiscono il muscolo liscio involontario delle arterie, facendo
aumentare la pressione arteriosa-> il cuore deve fare più forza, contraendosi, per
spingere il sangue in circolo, la pressione aumenta momentaneamente e
normalmente:
- abitudini alimentari sbagliate - fumo
- poca a!ività fisica - alcol
- fa!ori ereditari - eccesso di caffeina
L’apparato
respiratorio
La respirazione assicura un adeguato apporto di ossigeno e la rimozione di anidride
carbonica dal nostro organismo.
O!eniamo l'ossigeno dall'aria dell’ambiente che ci circonda che contiene il 21% di
ossigeno, il 79% di azoto e minime tracce di altri gas
“VIAGGIO” della respirazione = naso/bocca -> faringe -> laringe -> trachea -> bronchi e
bronchioli (polmoni)
L’ESPIRAZIONE è un processo a riposo per lo più passivo. Avviene con il rilasciamento dei
muscoli intercostali e del diaframma; quindi si abbassano le coste e il diaframma si
solleva in posizione di riposo.
I volumi polmonari sono delle grandezze respiratorie che vengono calcolate con la
spirometria e che vengono utilizzati in ambito diagnostico.
-> VOLUME CORRENTE : è la quantità d'aria che viene mobilizzata con ciascun a!o
respiratorio non forzato (300-500 ml). Per sapere quanta aria arriva
agli alveoli (e quindi viene scambiata) si deve calcolare il volume alveolare, che si o!iene
so!raendo dal volume corrente il volume dello spazio morto anatomico. Lo spazio
morto anatomico è il volume di aria intrappolata nelle vie aeree di conduzione (dalla
bocca ai bronchioli terminali). Nello spazio morto anatomico non avviene la diffusione
dell'O2 e della CO2 fra aria e sangue e ha solo una funzione di conduzione, cioè di
portare l'aria agli alveoli. Il volume dello spazio morto corrisponde a circa 350 ml.
-> VOLUME DI RISERVA INSPIRATORIO: quantità massima di aria che, dopo
un'inspirazione normale, può essere ancora introdo!a nei polmoni
forzatamente.volume di riserva inspiratoria corrisponde a circa 3 l.
-> VOLUME DI RISERVA ESPIRATORIO: quantità massima di aria che, dopo un'espirazione
normale, può essere ancora espulsa con un'espirazione forzata. È un volume di aria di
circa 1,2 l
-> VOLUME RESIDUO: è l'aria che resta nei polmoni dopo un'espirazione forzata. È anche
una grandezza molto importante in medicina legale, in quanto l'assenza di questa aria
residua è indice di morte per soffocamento.
La spirometria serve per verificare se esista un danno nel funzionamento del nostro
apparato respiratorio. Questo è spesso indispensabile per effe!uare una diagnosi
corre!a di alcune mala!ie o per valutare un rischio operatorio, è utile inoltre per
identificare alterazioni precoci della funzionalità respiratoria che suggeriscano la
opportunità di ado!are misure preventive per lo sviluppo di una mala!ia.
-> ISPIRAZIONE FORZATA
L’apnea
L'APNEA È LA SOSPENSIONE TEMPORANEA DEI MOVIMENTI RESPIRATORI, associata
all'interruzione del flusso aereo per un tempo superiore ai 15 secondi.
Questa azione PUÒ ESSERE VOLONTARIA (sfru!ata, ad esempio, in occasione di
immersioni subacquee senza respiratore), ma non può essere sostenuta per più di
pochi minuti.
Lo stato apnoico è una condizione fisiologica durante la vita fetale, poiché il feto viene
rifornito di ossigeno a!raverso la placenta e il cordone ombelicale.
Dal punto di vista patologico, l'apnea può presentarsi nei neonati pretermine a causa
di un'immaturità del sistema nervoso centrale o di un'ostruzione delle vie aeree.
L'apnea si può riscontrare anche in presenza di condizioni che inibiscono il
funzionamento dei centri nervosi deputati al controllo respiratorio. Tra queste
rientrano l'intossicazione uremica e la respirazione in atmosfera rarefa!a.
APNEA INSPIRATORIA consiste nel fare un’inspirazione forzata tra!enere il fiato per
qualche minuto
APNEA ESPIRATORIA in realtà con i polmoni sono stati svuotati può essere mantenuta
solo per alcuni secondi.
Rianimazione cardio polmonare e cioè che in una persona incosciente puo esserci il
blocco delle vie aeree perché in stato di incoscienza una persona magari in posizione
di decubito supino la lingua all'indietro e chiudere la faringe perché ovviamente c'è il
controllo della volontà.
Per liberare le vie aeree e per fare sì che comunque l'aria possa passare dalla bocca
verso la trachea bisogna estendere il capo e tirare avanti la mandibola e la
manovra che si deve compiere per effe!uare la insufflazione dell'aria nella persona
incosciente e in arresto cardiaco.
Conseguenze negative del fumo