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Per capire come la manipolazione fasciale possa Le fasce muscolari ed interne sono talmente sot-
agire sulle alterazioni locomotorie e interne occorre tili che spesso vengono definite come tessuto con-
analizzare la struttura microscopica e macroscopica nettivo lasso. Esse non hanno la sola funzione di far
delle fasce esterne e degli organi interni (Fig. 1). scorrere le fibre muscolari l’una sull’altra, ma han-
Tutte le fasce, dal punto di vista microscopico, no soprattutto la funzione di interagire con il siste-
sono formate da cellule, da fibre e dalla sostanza ma nervoso.
fondamentale. Lo studio microscopico delle fasce L’endomisio e il perimisio agiscono sui fusi neu-
permette di capire come e dove agisce la manipola- romuscolari e sugli organi tendinei del Golgi, men-
zione fasciale. La MF agisce soprattutto sulla tre lo scheletro collagenico dei visceri attiva la rete
sostanza fondamentale che è plastica o deformabile neuronale neurovegetativa intramurale o enterica.
se assoggettata a sollecitazioni ed è malleabile o Nei muscoli volontari l’endomisio interagisce
modificabile se sottoposta a adeguate pressioni. sui fusi2, adattandosi allo stiramento dei muscoli
Dal punto di vista macroscopico le fasce posso- intrafusali, o attivando i fusi per stiramento.
no essere suddivise in superficiali (ipoderma o tela Nei muscoli involontari la fascia di contenzione
sottocutanea), profonde (o muscolare) e interne agisce sulla rete neuronale per stiramento fatto dal
(viscerale, vascolare e ghiandolare). La studio passaggio del cibo o del sangue, e agisce con effet-
macroscopico delle fasce permette di capire la loro to piezoelettrico sui gangli extramurali.
azione sull’eccitazione dei nervi muscolari (fusi Una tale complessità di funzioni può essere
neuromuscolari) e vegetativi (gangli). svolta solo dalla fascia, la quale ha delle fibre adat-
tabili (elastiche) e altre fibre inestensibili (collage-
niche). Queste fibre possono allungarsi ed accor-
STRUTTURA MICROSCOPICA DELLE ciarsi solo se sono immerse in una sostanza fonda-
FASCE mentale, la cui viscosità non sia troppo densa. In
Le fasce microscopiche dei muscoli volontari ed questo caso si parla di densificazione fasciale o
involontari sono quelle in diretto contatto con le alterazione dell’adattamento della fascia.
fibre muscolari; esse sono chiamate endomisio e Per capire che cosa si altera nelle fasce, occorre
perimisio per i muscoli volontari, mentre per i esaminare la loro composizione microscopica.
muscoli lisci sono definite con tanti nomi: tessuto Ogni fascia ha cellule fisse e cellule mobili. I
connettivo di sostegno, fasce di contenzione, siero- fibroblasti sono le cellule fisse specifiche per le
se, peritoneo viscerale, pleura viscerale, avventizia, fasce; essi secernono molecole di elastina e di tro-
guaina, capsula, ecc. pocollagene, la cui aggregazione forma le fibre di
collagene. Queste fibre si orientano in conformità
alla sollecitazione meccanica:
Cellule – fibre disposte in longitudinale in risposta allo
Plastica stiramento sul piano sagittale;
Microscopica Sost. fond.
Malleabile – fibre disposte in trasversale per la sollecitazione
Fibre latero-laterale;
Fascia – fibre disposte in spirale in risposta allo stira-
Superficiale mento obliquo.
Macroscopica Epimisiale
Profonda
Aponevrot. 2
Se i fusi neuromuscolari sono collegati con una fascia
Interna densificata, essi sono continuamente stirati e quindi si ha un
aumento continuo del tono basale. Questo spiega l’aumento
Fig. 1 Composizione istologica e anatomica delle dell’acetilcolina che è stato riscontrato in corrispondenza del
fasce. trigger points. (Stecco A. 2013)
Le dissezioni anatomiche riportate in questo libro sono state fatte da Carla Stecco e Antonio Stecco pres-
so l’istituto di anatomia dell’università di Padova diretto dal prof. Raffaele De Caro.
M. obliquo esterno
M. obliquo interno
M. trasverso
viscerale pleure
peritoneo
Fig. 13. Fisiologia della contrazione dei muscoli Fig. 14. Disfunzioni dell’apparato locomotore e
striati e dei muscoli lisci involontari. degli organi interni conseguenti alla densificazione
fasciale.
medicina come conseguente degli impulsi nervosi Le fasce interne non possono andare incontro al
provenienti dal sistema nervoso centrale. Per i sovrauso in quanto esse lavorano in modo indipen-
muscoli volontari l’impulso nervoso centrale è pre- dente dalla volontà. Inoltre queste fasce non sono
ponderante, poi esso viene modulato dall’interazio- soggette a traumi fisici e termici in quanto la pare-
ne fra i fusi neuromuscolari e l’elasticità dell’impal- te del tronco le isola e le mantiene ad una tempera-
catura fasciale dei muscoli stessi (Fig. 13). tura costante.
Per i muscoli lisci l’impulso nervoso centrale è L’unica alterazione che si può instaurare nelle
marginale, infatti è la rete neuronale enterica che fasce interne è la distrazione, cioè la trazione non
determina l’attivazione dei muscoli lisci in seguito fisiologica. Questo stiramento anomalo avviene in
allo stiramento dell’impalcatura fasciale dei visceri, due modi:
dei vasi e dei dotti ghiandolari. I nervi vaghi, freni- 1) per distensione improvvisa, dovuta ad infiam-
ci, splancnici conducono le informazioni provenien- mazione di un viscere o di un vaso; la distensio-
ti dal talamo e che modificano l’omeostasi interna in
ne improvvisa provoca un dolore profondo e
funzione delle necessità del mondo esterno.
indefinito che viene recepito da specifici nervi
Nell’apparato locomotore le fibre muscolari
afferenti non vegetativi;
striate sono organizzate all’interno di un’unità mio-
2) per trazione continua di un punto di legamento;
fasciale.
essa interferisce sulla normale peristalsi in
Nell’internistica le fibre muscolari lisce sono
riunite all’interno di un’unità organo-fasciale. quanto altera il lume del viscere o vaso. Questa
In entrambi i casi è la fascia che gestisce l’atti- trazione non viene segnalata dal dolore profon-
vazione temporale e spaziale dei fusi e dei neuroni do in quanto è troppo debole per attivare i noci-
enterici. cettori; essa spesso è silente o viene evidenziata
Se le fasce interagiscono con la contrazione dei da sensazioni di malessere a livello della parete
muscoli volontari e con l’attivazione dei muscoli del tronco (tensostruttura). Con il passare del
lisci, di conseguenza l’alterazione delle fasce modi- tempo la trazione anomala si compensa lungo la
fica sia la coordinazione del movimento muscolo- sequenza fasciale interna, determinando lo
scheletrico che la peristalsi interna. scompenso della peristalsi di un intero apparato
La fascia muscolare esterna si altera in seguito (sequenza apparato-fasciale).
al sovrauso e ai traumi fisici, chimici e termici.
Questa alterazione consiste nel passaggio della
sostanza fondamentale (acido jaluronico) da fluido Fisiologia delle diagonali
(sol) a viscoso (gel o densificazione). I centri di coordinazione (CC) sono centri vettoria-
La conseguente minor adattabilità della fascia li unidirezionali e quindi intervengono o solo per
profonda determina la scoordinazione fra le unità un’unità mf o all’interno di una sequenza ipsodire-
motorie di un’unità miofasciale o di una sequenza zionale.
miofasciale. Le articolazioni sono mosse in modo I centri di fusione (CF) sono la risultante di mol-
anomalo e quindi i recettori periarticolari, venendo te forze localizzate nei punti di aderenza di più
trazionati in modo non fisiologico, diventano algo- fasce e per questo motivo essi possono intervenire
recettori (Fig. 14). in molte direzioni e in altre funzioni.
pv re-la, er pv
re-me an-la, ir
an-me
Fig. 15. Movimento sul piano frontale per la siner-
gia delle due diagonali omolaterali di an-la e re-la. Fig. 17. Associazione dei cf lungo le spirali per
attuare i gesti motori.
Se i cf di retro-latero torace (th), lombi (lu), pel- ante-latero e ante-medio della pelvi del lato opposto
vi (pv) del lato sinistro del corpo (Fig. 15) lavorano (Fig. 17). Nel tronco le spirali di ante-latero e ante-
in sinergia con i cf di an-la-th, lu, pv dello stesso medio lavorano assieme e in sinergia con l’intraro-
lato, allora il tronco si lateroflette sul piano fronta- tazione; le spirali di retro-latero e retro-medio lavo-
le. rano assieme e in sinergia con l’extrarotazione.
Le diagonali an-la e re-la controlaterali (antago- Mentre si accorcia la spirale che va dal torace
niste) riportano il tronco nella posizione iniziale anteriore di destra alla pelvi anteriore di sinistra, si
(eretta). allunga la spirale che va dalla pelvi posteriore di
Se si contraggono solo i cf della diagonale di an- sinistra alla spalla opposta. I lombi diventano il
la-th, lu, pv di destra, allora essi determinano il perno che permette questi movimenti opposti.
movimento di schema del tronco in ante-latero (Fig. La sinergia dei quattro cf del torace (an-la-th e re-
16). La contrazione dei cf di re-la-th, lu, pv di sini- la-th di destra e sinistra) provvede a mantenere aperta
stra (antagonisti) determinano il ritorno del tronco la cavità di questo segmento in senso latero-laterale
nella sua posizione di partenza. (Fig. 18). La sinergia di tutti i cf anteriori e posteriori,
Vediamo ora l’intervento dei cf in spirale: se una disposti lungo le diagonali (catenarie) di ante-latero e
persona vuole ad esempio prendere la cinghia del retro-latero, provvede a mantenere aperta l’intera
sedile dell’auto, allora lavorano i cf del torace di cavità del tronco in senso latero-laterale. Idem per i cf
ante-latero e ante-medio di destra assieme ai cf di di an-me e re-me (antero-posteriore).
re-la re-la
re-la + la + la
an-la th th
la sinergia
delle quattro
schema di diagonali di
ante-latero lu lu ante-latero e
retro-latero
verso destra
antagonista forma le
cavità interne
allo schema
di retro-latero pv pv
di sinistra
an-la an-la
Fig. 16. Spostamento del tronco nello schema Fig. 18. Sinergia delle quattro diagonali del tronco
intermedio fra ante e latero e ritorno nella direzione che contribuiscono a formare le cavità in senso
opposta. latero-laterale.
n. frenici
n.
n. vaghi
luppati solo negli omeotermi.
cn
ici
La manipolazione della fascia superficiale, po ha una sua utilità, infatti un segnale profondo
modificando le alterazioni di questi sistemi perife- non avrebbe senso, per il fatto che nessun animale
rici, manda impulsi afferenziali ai gangli paraverte- potrebbe agire sulle fasce profonde. Mentre un pru-
brali e a cascata ai gangli prevertebrali. rito o un dolore a livello della parete del tronco
L’innervazione sensoriale degli organi interni è induce l’animale al grattamento e così facendo
localizzata solo sulle fasce di inserzione collegate modifica le tensioni esterne ed interne che distur-
con la parete del tronco24. Questa strategia del cor- bano la peristalsi.
24
Il peritoneo viscerale non contiene fibre nervose afferenti.
Il dolore viscerale è causato dallo spasmo muscolare, ischemia
e conseguente coinvolgimento del peritoneo parietale. Il peri-
toneo parietale è innervato segmentariamente dai nervi spina-
li che innervano i muscoli sovrastanti. (Baldissera F. 1996)