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un’origine che indica l'estremità tendinea più vicina al
tronco o all'osso più stabile
un’inserzione che rappresenta il punto d'impianto più
distale o più mobile
SARCOMERO
E’ compreso tra 2 dischi “Z”. La disposizione delle proteine
contrattili actina e miosina crea le caratteristiche striature.
La zona scura è denominata “banda A” ed è formata da actina
e miosina; la regione chiara è denominata “banda I” ed è
formata dalla sola actina.
Al centro della banda A si trova la zona “H” contenente solo I 3 TIPI DI TESSUTO MUSCOLARE
miosina.
Tessuto muscolare liscio
La linea M, di colore scuro, si trova al centro della banda H, ed
Fibre più piccole
è costituita da proteine citoscheletriche che interconnettono i
Miosina in quantità ridotta
filamenti di miosina.
Il sistema di attivazione della contrazione muscolare si
differenzia da quello della muscolatura striata
Contrazione involontaria
Può essere unitario (costituito da fibre che si contraggono
simultaneamente grazie alla presenza sul sarcolemma di
giunzioni comunicanti (gap junction) o multiunitario (dove
ogni fibra è innervata da una terminazione nervosa)
Tessuto muscolare striato
Allenamenti con carichi elevati, basso numero di ripetizioni e Resistenti alla fatica
portati sempre al cedimento muscolare, indurranno aumenti di
Contengono un gran numero di mitocondri
forza, ma anche aumenti dei volumi muscolari (ovviamente se
si rispetteranno i corretti tempi di recupero). Vengono descritte come lente- ossidative o di tipo 1
Invece, se si mantiene un certo buffer (margine) nelle serie, si ADATTAMENTI AL LAVORO DI IPERTROFIA
riesce ad aumentare la forza senza incrementi sostanziali dei
Le differenze fondamentali che seguono ad un lavoro con i
volumi muscolari.
sovraccarichi finalizzato all’ipertrofia sono:
L’allenamento con i sovraccarichi non solo può modificare la
A livello muscolare
quantità, ma anche la qualità del tessuto muscolare.
Ipertofia sarcoplasmatica (tipica dei bodybuilders)
Adattamenti del tessuto connettivo
Consiste:
Diversi autori (Stone 1988, Viidik 1986, Golspink 1985) hanno
notato che all’aumento del volume delle miofibrille si nell'espansione del fluido all'interno del quale le miofibrille
accompagna un aumento del tessuto connettivale che avvolge sono immerse, senza interessamento delle miofibrille.
le miofibrille stesse. nell’aumento degli organuli presenti nel sarcoplasma.
Le modificazioni avvengono prevalentemente a carico nell’incremento delle riserve energetiche, come il glicogeno,
dell’elemento principale del tessuto connettivale, denominato che a sua volta trattiene acqua.
collagene.
ipertofia miofibrillare (tipica dei sollevatori di peso)
Inizialmente l’esercizio in fase acuta porta ad una degradazione
dovuta all’aumento delle miofibrille e delle proteine contrattili
del collagene, ma nei giorni successivi, il tasso di sintesi della
che compongono la fibra (actina e miosina).
sostanza aumenta in modo significativo.
La fibra si adatta agendo sui dispositivi che direttamente
Adattamenti del tessuto osseo
influiscono sulla produzione di forza a livello periferico.
Aumento della densità ossea grazie ad una maggiore attività
Sono responsabili quindi di un diretto aumento della forza.
degli osteoblasti.
Sul sistema cardiovascolare e nello specifico nei vasi
Questo tipo di adattamento al lavoro con sovraccarichi risulta
utile nei casi di osteoporosi. Maggiore capillarizzazione
Le tensioni tendinee esercitate sulla membrana ossea A livello metabolico
aumentano l’attività degli osteoblasti con conseguente
aumento della densità ossea.
Aumento glicogeno muscolare, aumento enzimi sistema Il livello di forza di un soggetto è positivamente e direttamente
glicolitico. correlato con la densità ossea.
Adattamenti cardiovascolari
Non confondere l’ipertrofia miofribrillare con l’iperplasia. Aumento spessore pareti del miocardio (ipertrofia
concentrica).
La prima come abbiamo visto prevede un incremento del
volume della fibra muscolare grazie anche ad un aumento del Adattamenti sul sistema endocrino
numero delle miofibrille presenti all’interno della fibra stessa,
L’allenamento con i sovraccarichi causa un adattamento acuto
mentre l’iperplasia consisterebbe un aumento del numero
modificando le concentrazioni ormonali durante e dopo una
delle fibre muscolari, ma quest’ultima teoria non è ancora
sessione di allenamento con i sovraccarichi.
stato possibile dimostrarla.
Gli allenamenti con i sovraccarichi determinano concentrazioni
di testosterone cronicamente elevate.
Anche il GH viene innalzato ogni qualvolta ci si sottopone ad
allenamenti intensi.
Altri ormoni che subiscono incrementi sono l’adrenalina e, con
allenamenti troppo lunghi, il cortisolo (nel caso in cui ci si
sottopone ad allenamenti intensi senza adeguati tempi di
recupero).
Allenarsi con carichi intorno all’85% dell’1 RM, senza buffer, capacità di una articolazione di muoversi liberamente
portando al limite le serie. nell’ambito di una completa escursione articolare (ROM,
Range Of Motion).
Ovvero un allenamento che prevede l’esecuzione di circa 5
ripetizioni. Quindi il concetto di mobilità interessa:
Coinvolga Catene Cinetiche anziché singoli distretti test per valutare la resistenza muscolare: “Push–up test”
muscolari; sia quindi Multiarticolare e non implichi valuta il numero di push up che il soggetto è in grado di
movimenti di isolamento. eseguire e serve a testare la resistenza muscolare. “Trazioni
Implichi capacità di coordinare Gambe e Braccia attraverso alla sbarra” valuta la forza e la resistenza dei muscoli dorsali e
il coinvolgimento attivo del Tronco. flessori del gomito.
Rientri nelle Otto Azioni e nelle Otto Qualità del
Movimento dell’Uomo
8 AZIONI MOTORIE Recupero della Propriocezione: attività motorie realizzate
con l’ausilio di superfici ed oggetti di forma o composizione
SQUAT – LIFT – PRESS – SWING – THROW- PULL – LUNGE –
tesa a sollecitare l’attenzione sull’appoggio a terra.
PUSH
Esempio: Tavole Propriocettive, Slide Boards, Foam Roller,
Step…
Miglioramento della stabilizzazione: confronto con
8 QUALITÀ DEL MOVIMENTO
elementi destabilizzanti a causa della loro deformabilità (es.
FORZA – COORDINAZIONE – EQUILIBRIO – STABILITÀ – Fitball, Bosu, Cuscini ad aria…)
PROPRIOCEZIONE - MOBILITÀ – RAPIDITÀ – ELASTICITÀ Elaborazione della Reazione: esecuzione di movimenti
transitivi con oggetti dal contenuto reattivo alle
sollecitazioni (es. Water Bag, Water Pipe, Water Ball…)
Functional Training ad Alta Intensità FIPE è: Aggiunta dell’Integrazione: gestione di sovraccarichi passivi,
nell’esecuzione dei Pattern Motori di Base (es. Powerbag,
composto da esercizi e movimenti integrati nella vita reale
Medball…)
in grado di coinvolgere movimenti essenziali per mantenere
Studio dell’Esplorazione: apprendimento di gesti tecnici
elevato il livello della qualità di vita, per muoversi in modo
specifici realizzati con Strumenti attinenti agli schemi
efficace ed efficiente, per evitare o rallentare al massimo le
motori più avanzati e più ancestrali (es. Kettlebell, Clubbell,
degenerazioni fisiche
Barbell, Macebell…)
basato su movimenti derivanti da schemi motori fisiologici
Allenamento della Senso- percezione: prevalentemente
insiti nel nostro DNA; se correttamente eseguiti (sotto la
orientata all’ambito prestativo, è l’integrazione tra
supervisione del Trainer), non implicano rischi di infortuni
afferenze sensoriali ed esecuzioni motorie. Basata sulla
costituito da esercizi che implicano una attenta
ricezione di uno stimolo, attribuzione di un significato ad
stabilizzazione del ‘’Core’’, che contribuiscono a prevenire
esso, reazione allo stimolo stesso (es. Speed Ladder, Plyo
problematiche lombari e più in generale osteoarticolari.
Box, Whistle…)
FIPE Functional Training – alta intensità LA TEORIA FUNZIONALE
Programma di Allenamento ad Alta Intensità, basata su:
Nasce negli anni ‘90, in Australia ed America.
Integrazione
Esplorazione Ha radici nella rieducazione motoria in ambito
Senso-percezione prevalentemente fisioterapico.
Caratterizzata da Progressione, Programmazione e
È basata sulla Functional Trinity
Periodizzazione delle sessioni di allenamento.
Fondata sui principi di allenamento HIIT ed HIPT Hips Mobility (Mobilità delle Anche). Ampio ROM
dell’articolazione Coxo- Femorale. Massima efficacia ed
Metodologia basata sulla ricerca di un Alto impatto efficienza della forza espressa dalle Gambe
metabolico. I Protocolli prevedono la durata complessiva di Core Stability (Stabilità del Tronco). Stabilità del Nucleo
un tempo variabile dai 15 ai 25 minuti. come elemento essenziale di connessione e distribuzione
Possono essere realizzati più protocolli di durata inferiore delle Forze (dal Centro alla Periferia)
nella medesima sessione, purché accompagnati da un Scapular Retraction (Retrazione e Protrazione Scapolare).
adeguato intervallo di tempo. Efficienza ed efficacia del Cingolo Scapolo- omerale
Principio della Massima Potenza Erogata: nell’esecuzione di un gesto, nel sostenere un carico,
Nel HIIT (High Intensity Interval Training): massimizzando il nell’imprimere una forza o nel guidare una traiettoria con
lavoro nei tempi attivi assegnati. TIME , EMOTM le Braccia
Nel HIPT (High Intensity Power Training): minimizzando i
tempi nell’esecuzione del lavoro assegnato. REPS, AMRAP
FORZA, LAVORO E POTENZA NEL FUNCTIONAL TRAINING CLASSIFICAZIONE DEGLI ESERCIZI: I QUATTRO GRUPPI
Forza = grandezza vettoriale (definita da una Intensità o
Metodo per pianificare le sessioni di allenamento. Interessa
Modulo, da una Direzione ed un Verso), capacità di
sia i Movimenti Intransitivi (muovere il Corpo) che Transitivi
modificare lo stato di moto o di quiete di un corpo. F=M*A
(muovere i Tools).
Lavoro = spostamento nello spazio di un corpo o di un
segmento corporeo causato da una forza ad esso applicata. G. A. General Activation: attivazione totale del Corpo con
E’ misurato calcolando il prodotto della Forza per lo particolare coinvolgimento del Core
spostamento. L=F*S
U.B. Upper Body: attivazione prevalente della parte superiore
Potenza = la capacità di compiere Lavoro in rapporto al
del corpo
Tempo impiegato per compierlo: P = L / T
in termini equivalenti, la Potenza può definirsi Forza per L.B. Lower Body: attivazione prevalente della parte inferiore
Velocità: P = F x V del corpo
H. Heart Activation: esercizi INTRANSITIVI caratterizzati da
Incremento di Capacità e/o Abilità Motorie
Forza esplosiva o reattivo-elastica, con prevalente impatto
Incremento delle Abilità: quando la modalità esecutiva
cardio.
precedente sia stata integrata nei propri schemi motori,
l’esecuzione sia fluida, stabile, resistente.
Incremento delle Capacità: quando l’intensità applicata ad
Il Metodo dei Quattro Gruppi consente un’organizzazione
un esercizio sia gestibile per l’intero volume di lavoro
bilanciata dei Protocolli e di pianificare sessioni:
previsto con una esecuzione corretta e continuativa. Il
processo deve intendersi sempre reversibile, per assicurare PHA (Peripheral Heart Action – Azione Periferica del Cuore):
la corretta esecuzione e la continuità durante la sessione di metodo basato su alternanza repentina di esercizi Upper e
allenamento. Lower, capace di creare rapido spostamento della massa
ematica dalla parte alta alla parte bassa del corpo.
Criteri di progressione degli esercizi: Sollecitazione importante della Circolazione sanguigna e
intensità: variazione inclinazione, estensione delle leve linfatica periferica.
articolari, incremento dei carichi (es: piegamenti con petto
Forza: creare circuiti nei quali si alternano esercizi Upper e
rialzato, piegamenti su punte piedi, piegamenti zavorrati),
Lower consente di applicare maggiore intensità agli esercizi
lavoro sulla forza.
stessi, assicurando un ‘’recupero virtuale alternato’’ ai distretti
muscolari coinvolti difficoltà: altezza del baricentro, asimmetria dei carichi,
asimmetria dei movimenti, riduzione dei punti di appoggio,
Resistenza: porre in sequenza continua esercizi Upper (o
coordinazione e controllo, monoplanarità-multiplanarità,
Lower) comporta un maggiore impegno continuativo dei
lavoro sulla coordinazione e sul controllo.
distretti muscolari coinvolti, privandoli di possibilità di
recupero.
Inoltre, alternare le posizioni Ortostatica (eretta) e Clinostatica
(distesa) ha un importante effetto sull’apparato
cardiocircolatorio, relativamente alle cadute di pressione
sistolica (< 20 mmHg) e diastolica (<10 mmHg). Superati detti
valori, si parla di Ipotensione Ortostatica.
Protocollo TIME: Tempi di lavoro e di recupero codificati. Il Metodo grazie ai Protocolli si orienta sui seguenti Obiettivi di
Allenamento:
Esempio: 40’’ work / 20’’ rest x 5 esercizi posti a circuito, 60’’
di recupero a fine circuito. 5 rounds. Forza Specifica. La forza che l’Atleta è in grado di esprimere
nell’esecuzione di uno specifico gesto o esercizio. Si applica
Funzione: intervallare in modo specifico lavoro e recupero, in
a qualsiasi tipo di movimento e alla gestione di qualsiasi
base all’obiettivo di allenamento
Tool. E’ un combinato attento di Forza, Stabilità,
Variabile: numero di ripetizioni che verranno eseguite Coordinazione, Precisione delle Traiettorie, Tenuta del Grip
e tenute Isometriche (ove necessarie). Es: palestra
Applicazioni: Tutte, in funzione dei Tempi di Lavoro e del loro
olimpica.
rapporto con i Tempi di Recupero (esempio: capacità
Funzionalità Generale. Esercizi e Routines (sequenze di
ossidativa e resistenza lattacida).
esercizi connessi tra loro ed eseguiti in successione con
Protocollo EMOTM (Every Minute On The Minute): ogni fluidità ed armonia) durante l’esecuzione dei quali viene
minuto, entro il minuto. posta particolare enfasi sulla Mobilità, Coordinazione,
Equilibrio, Fluidità, Accuratezza, Cinestesia. Caratterizzata
Eseguire entro il minuto un esercizio per un numero dato di
da Protocolli di Basso impatto metabolico, ma di tempi di
ripetizioni
esecuzione sufficientemente lunghi da comportare
Esempio: 6 set da 60’’ continui per ogni singolo esercizio. 5 comunque un’Alta Intensità esecutiva. Es: riabilitazione.
esercizi totali (5 blocchi da 6’). 60’’ tra gli esercizi Potenza Funzionale. Obiettivo principale è l’Alto impatto
metabolico, perseguito prevalentemente con esercizi
Funzione: assegnare sia il numero di ripetizioni sia il tempo a
Cardio e Balistici a carico elevato. La specifica di
disposizione per eseguirle. Funzionalità è dovuta alla multimodalità con la quale viene
eseguito questo tipo di allenamento, caratterizzato da
Variabile: tempo di recupero rimanente
esercizi di potenza relativi ad un’ampia gamma di
Applicazione: Forza Specifica, Potenza Funzionale movimenti e di strumenti utilizzati. Es: crossfit.
Resistenza Generale. L’obiettivo della Resistenza viene
esteso non soltanto al concetto Cardio e Muscolare, ma ad
un coinvolgimento importante della resistenza mentale e
HIPT ESERCIZI TRANSITIVI: IL KETTLEBELL
Protocollo REPS: numero di ripetizioni e rounds definiti. Around Hips – Catch - Squat / Lunge
Protocollo AFAP: As Fast As Possible. Impiegare meno tempo Halo - Squat / Lunge
possibile per eseguire il protocollo
Press - Push Press - Thruster
Esempio: 5 esercizi a circuito, 8 reps ciascuno, 8 rounds
Deadlift - High Pull Deadlift - Goblet (Squat / Lunge)
Funzione: assegnare un numero specifico di ripetizioni e
Swing - Elastic Loop Band - Pull Down
rounds per ciascun esercizio
Modalità esecutive
Variabile: tempo impiegato al completamento, rispettando i
recuperi ‘’istintivi’’ Lo stesso movimento, eseguito in modalità differenti,
persegue diverse finalità allenanti.
Applicazioni: Forza Specifica, Resistenza G., Funzionalità G.
Lo stimolo può cambiare da:
Muscolare (prevale l’Intensità) > Forza
Protocollo AMRAP (As Many Rounds As Possible): eseguire i
maggior numero di round nel tempo assegnato. Metabolico (prevale l’Esplosività) > Potenza
Esempio: 5 esercizi, 10 reps ciascuno, da eseguire nel maggior Neuromuscolare (Complessità) > Funzionalità
numero di rounds possibili nel tempo assegnato di 20 minuti.
N.B. - La Resistenza Sistemica prevede una combinazione di
Funzione: compiere quante più volte possibili il round in un differenti stimoli allenanti all’interno della sua
programmazione, protratti nel tempo o ampliati nel volume
tempo complessivo determinato dal Trainer.
per perseguire l’obiettivo.
Variabile: numero di rounds eseguiti (lavoro totale)
Applicazione: Resistenza Generale
La Programmazione. Esempio di 1° Mesociclo Dal MuoverSI al MuoveRE - Movimenti Transitivi
Alternare Protocolli delle 4 tipologie, in sequenza. Gestione e movimento di Carichi Esterni (Tools)
Inserire nei Protocolli gli esercizi di Livello 1 combinandoli tra Competenza e Controllo centrale e periferico del Movimento
loro in modalità variabile, proponendoli per almeno 4 – 6
del Tool (saper ‘’muovere il Tool’’’).
sessioni.
Esecuzione accurata e sicura sotto il profilo tecnico.
Solo successivamente, passare agli esercizi di Livello 2, dopo
aver verificato che i precedenti siano stati metabolizzati ed Allenamento della Sinergia Corporea
integrati a sufficienza
Cura della Respirazione per la Stabilità del Core
Successivamente, seguendo le linee guida, variare i protocolli
Analisi delle Traiettorie dei gesti tecnici e della Espressione
secondo gli obiettivi di allenamento.
Energetica.
Sinergia Corporea
Nell’esecuzione di Movimenti Transitivi si identificano tre
elementi essenziali:
Power (Energia espressa dalle Gambe). Focus sull’utilizzo delle
Gambe nella movimentazione dei carichi.
Core (Stabilità del Tronco). Trasmissione ottimale della forza
delle Gambe al Sistema
Drive (Guida delle Braccia). Finalizzazione accurata e
controllata del gesto, dalle traiettorie più semplici fino a quelle
più complesse e coordinate
ELEMENTI DI PERIODIZZAZIONE ED ELABORAZIONE DEL programmazione dell’allenamento, può produrre nel tempo una
PROGRAMMA DI ALLENAMENTO supercompensazione, cioè determinare una condizione migliore di
quella di partenza.
L’allenamento è definito come un processo pedagogico-educativo
complesso, che si concretizza nell’organizzazione dell’esercizio fisico Tutta la teoria dell’allenamento si fonda su questo processo che se
ripetuto in qualità, quantità ed intensità tali da produrre carichi perseguito in maniera continua determina adattamenti cronici.
progressivamente crescenti, in una continua variazione del loro
Tutta la teoria dell’allenamento si fonda su questo .
sviluppo, per stimolare i processi fisiologici di supercompensazione
dell’organismo e migliorare le capacità fisiche, psichiche, tecniche e
tattiche dell’atleta, al fine di esaltarne e consolidarne il rendimento
in gara.
Capacità condizionali
microcicli
corrisponde generalmente a una settimana di allenamento.
Tuttavia, in alcuni casi, può avere durate differenti (max 10 gg).
Gli obiettivi generali sono quelli del mesociclo a cui appartiene e
corrisponde al momento in cui si iniziano a gestire volumi ed
intensità.
Giornate di allenamento
Volume: è rappresentato dal numero totale di serie, ripetizioni e La parola periodizzazione significa la divisione del processo di
tonnellaggio, ovvero la mole di lavoro che viene svolta. Maggiore è il allenamento in periodi.
volume, minore dovrebbe essere l’intensità, onde evitare
È un processo che incorpora sia la pianificazione sia la
l’overtraining.
programmazione, in poche parole la struttura del piano temporale e
Intensità: è rappresentata dal carico e dalla sua percentuale rispetto il suo mantenimento che varia nel tempo.
all’1RM. Intensità alte possono essere utilizzate in concomitanza
La comprensione della periodizzazione è la chiave per poter
con volumi medio-bassi.
programmare un allenamento nel breve, medio e lungo periodo
Il carico può essere di due tipi: interno (rappresentato dalla reazione nella maniera più efficace possibile.
funzionale individuale dell’atleta al carico esterno sia sul piano fisico
Per efficace si intende il raggiungimento dell’obiettivo nei tempi
che psichico) e esterno (determinato dall’entità e dall’intensità degli
definiti con il cliente, in ragione delle sue specifiche esigenze.
stimoli costituenti il carico nonchè dalla densità, dalla loro durata e
frequenza.) Comincio a pianificare dal macrociclo e finisco alla seduta di
allenamento.
Densità: è rappresentata dalla mole di lavoro svolta nell’unità di
tempo. Generalmente a densità alte corrispondono intensità basse. Macrociclo
Frequenza: corrisponde al numero di sedute di allenamento svolte È l’unità di base dell’allenamento necessaria per raggiungere nuovi
durante la settimana (microciclo). Frequenze elevate possono livelli di rendimento. La durata di un macrociclo normalmente
essere esclusivamente svolte da atleti evoluti. corrisponde ad una stagione, ma può avere anche durate più brevi o
più lunghe, come ad esempio un quadriennio olimpico.
Durata dello stimolo: corrisponde alla lunghezza della seduta di
allenamento. La durata dello stimolo deve essere proporzionata Il macrociclo è a sua volta diviso in mesocicli.
all’obiettivo. L’errata definizione di questo parametro porta al non
raggiungimento dei target prefissati. Mesociclo
Recupero (ripristino): può essere inteso come il tempo che Il mesociclo è caratterizzato dall’omogeneità degli obiettivi di
intercorre tra una sedura di allenamenro e la successiva, ma anche allenamento, per cui all’interno di un macrociclo annuale si possono
come il tempo tra una serie e l’altra. Deve essere proporzionato al disporre diversi mesocicli, come ad esempio un mesociclo per lo
livello di allenamento dell’atleta e al tipo di stimolo a cui è sviluppo della forza o mesocicli per la crescita muscolare.
sottoposto.
COMPILAZIONE SCHEDA CENNI SU ALCUNE METODICHE BASE DI ALLENAMENTO
Le competenze del tecnico di primo livello consentono la Nel corso degli anni si sono avvicendate innumerevoli metodolgie
compilazione delle seguenti schede: sia per il bodybuilding che per gli sport di forza, dando origine a vere
e proprie scuole di pensiero su quale fosse il miglior pensiero su
prime schede per principianti esenti da patologie con obiettivo
qual fosse il miglior sistema per raggiungere un obiettivo piuttosto
benessere (incremento tono/ipertrofia/riduzione massa grassa)
che un altro (ipertrofia/ forza). Joe Weider fu il primo a codificare
prime schede per soggetti con moderata esperienza esenti da dei metodi allenanti per il bodybuilding a seguito della rccolta dei
patologie con obiettivo benessere (incremento dati sugli allenamenti dei campioni degli anni 60 70 e 80 (periodo
tono/ipertrofia/riduzione massa grassa) guerra fredda, russi dopati come cavalli) e a riproporli al grande
prime schede per adolescenti (fenomeno sempre più in crescita) pubblico su innumerevoli riviste di settore di cui lo stesso editore,
seconde schede per soggetti esenti da patologie (split 2 – 3 divulgando in questo modo al vasto pubblico gli schemi allenanti di
giorni) motli atleti del passato.
programmi finalizzati al dimagrimento o al miglioramento
dell’efficienza cardiovascolare (lavori a circuito, lavori con il solo Metodo classico
utilizzo di macchine cardio, lavori con densità elevate) La metodica di allenamento o metodo consiste nella modalità con
Gestione del primo incontro con il cliente cui distribuiamo volume, intensità e densità quando
somministriamo un determinato esercizio.
scheda anamnestica: è un importante elemento pratico-operativo
che permette un approccio professionale tra il FPT e il cliente. La Mentre la programmazione dell’allenamento riguarda la
compilazione di una scheda di anamnesi iniziale è pertanto un segno pianificazione di periodi o cicli sempre più grandi (micro -> meso ->
di serietà e di professionalità. macro), il metodo riguarda la modalità con cui vogliamo che il
nostro atleta esegua un determinato esercizio all’interno di una o
Infatti il personal, prima di intraprendere il suo percorso deve più sessioni del nostro microciclo, ovvero, come facciamo eseguire
conoscere alcuni elementi che possono risultare rilevanti ai fini gli esercizi che abbiamo programmato.
dell’impostazione del lavoro.
Questo metodo è il punto di partenza per tutti quanti, prevede di
Parkq test inglese eseguire delle serie delllo stesso esercizio (4 x 10, 3 x 8, 3 x 15)
definizione obiettivo: per fare centro non basta conoscere il intervallate da un tempo di recupero (non dovrebbe superare i 90’’)
soggetto, ma è necessario stabilire gli obiettivi. È il cliente che con una carico che dovrebbe andare dal 50% al 60% dell’1 RM. Se
definisce gli obiettivi, il PT ne valuta la fattibilità. Un professionista l’RM risulta sconosciuto si lavora su % peso corporeo.
serio deve necessariamente essere realista sui risultati ai quali il
cliente può ambire.
Il consiglio che si da generalmente è che usare un carico con il quale Alla fine del primo allenamento sarà possibile formulare il
andiamo ad esaurimento su 10 ripetizioni, non ci permette di programma da seguire nelle settimane successive.
portare a termine tutte e 4 le serie se manteniamo sempre il
È utile fare delle schede dinamiche, in modo da rendere le sedute di
recupero fisso a 90 ‘’. Si consiglia quindi, specialmente ad un atleta
allenamento meno noiose. Per dinamiche si intende l’inserimento di
medio/avanzato, di utilizzare delle ripetizioni di “BUFFER”, rispetto
variazioni di lavoro (serie, ripetizioni, recuperi, esercizi e carichi) di
alla capacità effettiva di arrivare all’esaurimento, di modo che solo
settimana in settimana, iniziando pertando a definire una prima
la 4° serie risulti eseguita senza capacità di effettuare ulteriori
bozza di periodizzazione.
ripetizioni rispetto alle 10 stabilite.
Ripetizioni forzate
Gigantset
Esempi:
Una scheda di allenamento è una sequenza ordinata e ragionata di Monofrequenza: allenare un gruppo o più gruppi muscolari una sola
esercizi, eseguiti per un dato numero di serie e ripetizioni, a volta all’interno dello stesso microciclo (settimana).
determinati livelli di intensità, alternati a fase di recupero stabilite.
Generalmente la monofrequenza viene utilizzata nella preparazione
Individua il programma di allenamento di una giornata o di una delle schede di ipertrofia dove lo svolgimento di volumi di lavoro più
settimana (microciclo); la somma del lavoro svolto nelle schede alti generalmente con serie a cedimento muscolare e quindi zero
svolte per un dato lasso di tempo non è altro che il nostro piano di buffer, necessitano di tempi di recupero più alti. Va considerato che
allenamento per lo sviluppo di una data qualità (mesociclo); tutte le un valore medio di lavoro in questo particolare caso varia tra le 10 e
qualità sviluppate nel corso del periodo allenante sono quelle che ci le 20 serie allenanti per gruppo muscolare da distribuire tra i vari
portano al raggiungimento del risultato finale/obiettivo esercizi scelti.
(macrociclo).
muscolo mono/multiarticolare
Cominciando ad inserire ora tutti gli elementi base della Una scheda SPLIT o split routine, è un programma di allenamento,
periodizzazione dobbiamo necessariamente effettuare una stima che diversamente dalla full body in cui alleniamo tutto il corpo in
indiretta del massimale del soggetto sulla base del peso e delle una sessione di allenamento, alleniamo solo alcuni disttretti specifici
ripetizioni effettuate nel ciclo precedente negli esercizi base. (in genere uno o due).
Può venirci in aiuto la seguente formula: Una split routine tra le più utilizzate (ma le soluzioni possono essere
molteplici) vede in genere l’abbinamento dei seguenti gruppi
max = peso sollevato x (1 + (0.033 x numero ripetizioni))
muscolari:
la formula sarà più attendibile quanto maggiore sarà la bravura
1. petto e bicipiti
tecnica del soggetto nell’eseguire l’esercizio; se avete dubbi sulla
2. gambe e spalle
sua esecuzione scalate 10 kg dal risultato dell’espressione; se avete
3. dorso e tricipiti
valutato che la tecnica esecutiva è valida e costante per tutte le
ripetizioni svolte a questi massimali indiretti potreste aggiungere 10
kg.
Gli abbinamenti dei gruppi muscolari e dei giorni sono del tutto
Poniamo che il nostro soggetto al termine della prima split ha arbitrari, potremmo scegliere anche delle combinazioni diverse,
ottenuto i seguenti risultati: l’importante è che a un gruppo muscolare grande venga abbinato
uno piccolo. Questo permette di massimizzare il volume
squat 120 kg 10 reps, panca 80 kg 10 reps, stacco 140 kg 6 reps
complessivo di lavoro settimanale che si fa in un determinato
Troviamo i massimali indiretti su cui calcoleremo le % di distretto e permette delle fasi di recupero ampie prima di venire
allenamento delle prossime settimane sui 3 esercizi fondamentali. allenato nuovamente in modo specifico. In una fase iniziale di
allenamento, ricercate sempre la semplicità. Proporre esercizi
Va ribadito e sottolineato, come in una programmazione di un complesso o troppo esotici o che si è visto fare da altri sui social
macrociclo le % di carico hanno senso ad essere calcolate solo sugli media (specialmente decontestualizzati o di cui non si capisce il
esercizi ad alto tasso sinergico e strutturali e non sugli altri. senso), non è mai una buona idea.
SISTEMI ENERGETICI, CENNI SUL SISTEMA CARDIOVASCOLARE E
RESPIRATORIO, ADATTAMENTI ALL'ALLENAMENTO
CARDIOVASCOLARE
Zuccheri/Carboidrati
Proteine/Protidi
Grassi/Lipidi
Con il termine ciclo cardiaco si identificano tutte le fasi sfalsate e La peculiarità del cuore consiste nell'essere strutturalmente un
sincrone che governano la contrazione cardiaca ritmica. muscolo striato (PUÒ ESSERE ALLENATO) ma nella contrazione si si
comporta come se fosse un muscolo a struttura liscia (involontaria).
Il ciclo cardiaco può essere identificato nella fascia di tempo che
intercorre tra un battito cardiaco e l'inizio del successivo. Il cuore è suddiviso in quattro camere: due superiori (atri dx e sx) e
due inferiori (ventricoli dx e sx).
Vengono considerati valori fisiologici la durata del ciclo cardiaco 0,7 –
0,85 secondi, la frequenza cardiaca 68-75 battiti al minuto (bpm – I setti interatriale ed interventricolare dividono il cuore a metà,
battiti per minuto). impedendo la comunicazione tra i due atri ed i due ventricoli.
Il ciclo cardiaco può a sua volta essere suddiviso in due fasi principali: Tra i rispettivi atri e ventricoli esistono delle valvole chiamate
tricuspide, a destra, e bicuspide, a sinistra, che servono a limitare il
Diastole: rappresenta il rilasciamento durante il quale in
passaggio del sangue in un'unica direzione (atri -> ventricoli).
sequenza, gli atri prima e i ventricoli poi, vengono riempiti di
sangue. Dal ventricolo sinistro si dirama l'arteria, aorta, mentre dal ventricolo
Sistole: rappresenta la fase di contrazione nella quale vengono destro si dirama l'arteria polmonare.
coinvolti in sequenza atri e ventricoli e succede alla diastole. La
Nell'atrio destro
sistole ventricolare ha durata media di 0,3 secondi e inizia
arrivano tre vene: le
conseguentemente alla diastole atriale. Sarà seguita dalla
vene cave inferiore e
diastole ventricolare fino al completamento del ciclo.
superiore ed il seno
Principali parametri cardiaci: coronario.
Allenare la potenza lattacida significare abituare l’atleta ad allenarsi Si parla di resistenza aerobica quando il nostro organismo, nello
in anaerobiosi, ciò determina che l’organismo inizi a cedere svolgere un’attività sportiva, non è mai in affanno. Dunque
ossigeno utilizzando le scorte di glicogeno presenti nel fegato e nelle l’ossigeno inspirato è sufficiente a «ripulire il torrente sanguigno».
masse muscolari.
L’insorgere dell’affanno dipende ovviamente dal grado di
Questa reazione determina produzioni di lattato sempre più elevate allenamento di colui che svolge l’attività.
sino ad arrivare al cosiddetto «debito di ossigeno». Allenamenti
Es.
AMRAP, EMOTM, ripetute con recuperi incompleti.
Passeggiata - soggetto decondizionato
È di fondamentale importanza allenare gli atleti già dalla fascia di
età «teen» con esercitazioni che gli consentiranno di mantenere Allenamento lento – lungo – maratoneta
buone capacità decisionali e tecniche in condizioni metaboliche
stressanti. Soglia anaerobica
Potenza aerobica
I macchinari del cardiofitness possono essere utilizzati mediante F.C. max = 220 – età del cliente
due principali modalità:
F.C. di riserva = F.C. max – F.C. a riposo cliente
Comando manuale, a sua volta suddiviso in due metodi:
% carico x F.C. di riserva + F.C. a riposo
Continui (old school)
Esempio
Alternati (new school)
Età: 20 ANNI F.C. a riposo 60 bpm
Programmi preimpostati con obiettivi definiti e livello crescente
F.C. max = 220 – 20 = 200 bpm
di difficoltà
F.C. di riserva = 200 – 60 =140 bpm
In entrambi i casi è di fondamentale importanza utilizzare il
cardiofrequenzimetro che consente di monitorare costantemente il 65% carico da assegnare
range cardiaco prescelto, permettendo, pertanto, il raggiungimento
140 x 0,65 = 91 bpm
dell’obiettivo prefissato (es.: dimagrimento, miglioramento della
resistenza aerobica, potenza aerobica, resistenza lattacida). 91 + 60 =151 bpm
Percentuali di carico
esercizio 2 SQUAT
punto 1 la posizione sotto il bilanciere è simmetrica SI NO
punto 2 il lock out delle ginocchia in partenza è evidente SI NO
punto 3 l'attivazione della catena cinetica posteriore durante la fase eccentrica è evidente SI NO
punto 4 viene mantenuta la neutralità delle curve fisiologiche della schiena SI NO
punto 5 arriva almeno al parallelo SI NO
punto 6 le ginocchia sono orientate verso le punte dei piedi SI NO
punto 7 il lock out in chiusura è evidente SI NO
punto 8 il timing di estensione delle articolazioni è rispettato (ovvero evita " la sculata" e "l'infilata") SI NO
ESITO DELL'ESAME P NP
esercizio 3 STACCO REGOLARE
punto 1 i piedi sono posizionati alla stessa larghezza del bacino SI NO
punto 2 le mani sono posizionate sul bilanciere in maniera corretta (ne troppo larghe e ne troppo strette) SI NO
punto 3 il candidato in partenza è posizionato alla corretta distanza dal bilanciere SI NO
punto 4 il candidato evita di strattonare il bilanciere in partenza SI NO
punto 5 le scapole sono depresse SI NO
punto 6 la neutralità delle curve della schiena viene mantenuta SI NO
punto 7 è evidente il pretensionamento prima del sollevamento del bilanciere SI NO
punto 8 il timing dell'alzata viene rispettato (ovvero evita "la sculata" e " l'nfilata") SI NO
ESITO DELL'ESAME P NP