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Obiettivi
Descrivere le caratteristiche e le funzioni del tessuto muscolare Discutere lorganizzazione del muscolo a livello tissutale Identificare le caratteristiche peculiari delle fibre muscolo
scheletriche
Spiegare il processo della contrazione muscolare Mostrare come la contrazione determini lo sviluppo della
tensione
TESSUTI MUSCOLARI
Ci sono tre tipi di muscolo
Muscolo scheletrico
Muscolo cardiaco
Muscolo liscio
Questi muscoli differiscono nella struttura delle loro cellule, nella localizzazione nellorganismo, nella loro funzione e nel modo attraverso il quale essi sono attivati a contrarsi.
Il muscolo pu essere classificato in tre modi diversi: 1) in base alla struttura (liscio o striato); 2) in base alla sede anatomica (scheletrico, cardiaco o viscerale) e 3) in base al tipo di controllo (volontario o involontario). Alcune di queste categorie possono sovrapporsi.
Il tessuto muscolare scheletrico va a costituire il muscolo scheletrico che attaccato allo scheletro
Il tessuto muscolare scheletrico composto da fibre (cellule) allungate e striate con molti nuclei
E sotto controllo volontario e linizio della contrazione richiede un input dai motoneuroni
Il tessuto muscolare cardiaco si trova solo nel cuore E striato ma involontario e la contrazione autoritmica Le fibre cardiache sono corte, ramificate e possiedono un solo nucleo. Le cellule del tessuto muscolare cardiaco sono connesse tra loro mediante dischi intercalari e funzionano come una singola unit.
Esso si trova nelle pareti degli organi interni e cavi come lo stomaco, la vescica urinaria, lintestino, i vasi snguigni Le cellule sono piccole di forma fusata, non presentano striature e contengono un solo nucleo Non soggetto a controllo volontario e pu essere autoritmico
Eccitabilit
Capacit del muscolo a rispondere agli stimoli
Contrattilit
Abilit di un muscolo ad accorciarsi con forza
Estensibilit
Il muscolo pu essere allungato oltre la sua lunghezza di riposo
Elasticit
Abilit a ritornale alla sua lunghezza di riposo dopo allungamento
I MUSCOLI SCHELETRICI
I muscoli scheletrici sono gli effettori tramite i quali vengono attuate tutte le azioni motorie della vita di relazione. Essi rappresentano una parte rilevante dellintera massa corporea (nelluomo circa il 40%)
Sezioni istologiche
longitudinale trasversale
Le fibre muscolari scheletriche sono cellule allungate e di dimensioni molto grandi (diametro fino a centinaia di e lunghezza fino a parecchi cm). Ogni fibra delimitata da una membrana, il sarcolemma, che racchiude il sarcoplasma. Ogni cellula contiene numerosi nuclei. Il volume di ogni fibra quasi interamente occupato dallapparato contrattile costituito da moltissime subunit filamentose, le miofibrille, alla cui struttura dovuta la striatura trasversale della fibra. Allinterno della fibra presente una rete di tubuli, il reticolo sarcoplasmatico, che in parte comunicante con lesterno e tra le miofibrille numerosi mitocondri.
Z H Z A I M
sarcomero
Il sarcomero delimitato da due strie Z; in corrispondenza di queste strie ogni miofibrilla vincolata a quelle vicine da punti di giunzione. La zona o banda I occupa le met di due sarcomeri successivi ai lati di ogni stria Z mentre la parte centrale di ogni sarcomero occupata dalla zona A. Al centro della zona A vi una zona meno densa, la zona H. A met della zona H si osserva una sottile stria trasversale, la stria M.
Le caratteristiche dei sarcomeri sono dovute alla presenza in essi di una serie di miofilamenti. Si distinguono due tipi: i miofilamenti sottili e i miofilamenti spessi.
MIOFILAMENTI
Miofilamento spesso
Catene leggere miosina (L1 and L2)
Sito taglio tripsina Sito taglio papaina
Miosina
La miosina consiste in due teste globulari ed una lunga coda a spirale. Le teste globulari possiedono: 1) attivit ATPasica intrinseca 2) sito di legame per lactina Due catene polipeptidiche leggere sono associate a ciascuna catena globulare
Miofilamento sottile
I filameti sottili (F-actina) sono costituiti da tre diverse proteine: lactina, la tropomiosina e la troponina. Lactina un polimero a forma di elica di molecole globulari dette G-actina. Le subunit di G-actina contengono il sito di attacco per le teste della miosina.
La tropomiosina costituita da molecole a forma di lunghi bastoncelli, composti da due catene polipeptidiche strutturate ad -elica. Esse sono congiunte tra i loro estremi, in modo da costituire un subfilamento continuo; in ogni miofilamento sono presenti due subfilamenti di tropomiosina. La troponina costituita da molecole globulari ed legata ai subfilamenti di tropomiosina in vicinanza dei loro punti di giunzione. Ogni molecola troponinica composta da tre distinte subunit peptidiche: troponina T (sede del legame con la tropomiosina), troponina I (implicata nel controllo dei siti di lagame dellactina) e troponina C (ha una elevata affinit per il calcio)
Muscolo rilassato: poca sovrapposizione delle estremit dei filamenti spessi e sottili ampia banda I e una banda A la cui lunghezza corrisponde a quella dei filamenti spessi
Muscolo contratto: filamenti spessi e sottili slittano luno sullaltro facendo avvicinare le strie Z la banda I e la zona H quasi scompaiono la banda A rimane costante
In un muscolo rilassato, due catene di tropomiosina avvolgono a spirale il filamento di actina e bloccano il sito di attacco per la testa della miosina.
La troponina un complesso tri-polipeptidico : TnI subunit inibitoria che legata allactina TnT legata alla tropomiosina TnC lega gli ioni calcio
A bassi livelli cellulari di Ca2+, la tropomiosina blocca il sito di legame sullactina e la testa della miosina non pu attaccarsi; questo corrisponde allo stato rilassato del muscolo.
Come si innalzano i livelli del Ca2+, gli ioni si legano alla subunit TnC della troponina.
Step 1: Il rilascio dal calcio dal reticolo sarcoplasmatico induce il legame dela testa della miosina con il filamento di actina. Muscolo rilassato
Step 1
Ca2+
[Ca2+]i Riposo ~10-8 M Stimol ~10-5 M
Ponte
ADP+Pi
A + M l ADP l Pi Alta affinit per la troponina Legame della testa della miosina al filamento di actina
*
ADP+Pi
A-M l ADP l Pi
Step 2: Il rilascio dei prodotti di idrolisi dellATP causa un cambio conformazionale della testa della miosina che cambiando inclinazione spinge il filamento sottile verso la linea M.
ADP+Pi A + M l ADP l Pi Muscolo a riposo
Ca2+
*
ADP+Pi A -M l ADP l Pi Legame della miosina al filamento di actina
SPINTA
*
Linclinazione della testa della miosina provoca una spinta
Step 2
Pi ADP
A-M
Step 3:
Il legame dellATP alla testa della miosina stimola il rilascio della miosina dal filamento dellactina
Ca2+
ADP+Pi A + M l ADP l Pi
*
ATP
Pi ADP
Step 3
ATP
A-M
Ca2+
Step 4
Step 4:
*
ATP
La rapida idrolisi della ATP causa un cambio di conformazione della testa della miosina che ritorna allo stato di alta affinit per lactina.
*
Pi ADP
ATP
A-M
Il ciclo si ferma qui nel muscolo a riposo (dovuto alla rimozione del calcio mioplasmatico)
Muscolo a riposo
Ca2+
ADP+Pi A + M l ADP l Pi Alta affini troponina
*
ATP
Pi ADP
ATP
Ca++
Idrolisi ATP
Filamento spesso
Rilascio di ADP e Pi
Unit motoria
Linsieme delle fibre muscolari controllate da un singolo neurone motorio costituisce la cosidetta unit motoria
Il numero di fibre per unit motoria pu variare da 3-4 (muscoli piccoli capaci di una fine regolazione della contrazione come i muscoli estrinseci degli occhi) fino a molte centinaia (come nei grandi muscoli degli arti e del tronco)
Accoppiamento eccitazionecontrazione
I segnali per la contrazione arrivano dal SNC ai muscoli per mezzo dei motoneuroni. Lacetilcolina proveniente dal motoneurone innesca un potenziale dazione nella fibra muscolare che a sua volta scatena una contrazione. Questa combinazione di eventi elettrici e meccanici viene definito accoppiamento eccitazione-contrazione.
(1) Il rilascio dellacetilcolina genera un potenziale di azione (2) Il potenziale di azione si propaga fino ai tubuli T
(3) Il potenzione dazione nei tubuli T altera la conformazione del recettore diidropiridina (DHP); (4) la DHP apre i canali per il calcio del reticolo sarcoplasmatico ed il calcio viene rilasciato nel citoplasma; (5) il calcio rilasciato pu legare la troponina e dare il via alla contrazione (6) e (7). Il rilasciamento si ha quando il reticolo sarcoplasmatico sequesstra il calcio per mezzo di una Ca++-ATPasi.
- Il periodo di latenza tra il potenziale di azione muscolare e lo sviluppo della tensione muscolare rappresenta il tempo necessario allaccoppiamento eccitazione-contrazione - Un singolo ciclo contrazione-rilasciamento detto scossa muscolare