determinato in modo preciso, per le difficoltà che si incontrano nello stabilire se un corpo muscolare debba annoverarsi come muscolo o considerarsi come un semplice fascio di un muscolo vicino, cui sia più o meno unito; per questo motivo si può riscontrare sui vari testi un numero Mangiare una bistecca di manzo vuol dire di muscoli che varia tra 374 e 656. mangiare un suo muscolo Il tessuto muscolare
Ogni fibra muscolare è formata da circa 1000
miofibrille, avvolte dal reticolo sarcoplasmatico; le miofibrille si estendono per tutta la lunghezza della fibra e sono organizzate in lunghi fasci longitudinali.
Ciascuna miofibrilla ha uno spessore compreso
tra 0.5 e 2 µm, per una lunghezza che varia dai 10 a 100 micron (1 micron = 1/1000 di mm.).
Il tratto di miofibrilla compreso tra due linee Z
adiacenti (1/2 banda I + banda A + 1/2 banda I) prende il nome di SARCOMERO Miosina, ATP e contrazione muscolare 1) L'ancoraggio dell'ATP nella specifica sede di legame sulla testa della miosina porta al distacco di quest'ultima dalla molecola di G-Actina 2) L'ATP, legata alla testa miosinica, viene idrolizzata ad ADP e fosfato inorganico; entrambi i prodotti rimangono ancorati in questa sede; per consentire tale reazione sembra necessaria la presenza di magnesio. 3) L'energia liberata dall'idrolisi dell'ATP induce una rotazione della testa della miosina che, caricandosi di energia potenziale, si lega debolmente ad una molecola di G-actina con un angolo di 90°. 4) Il rilascio del fosfato inorganico provoca un cambiamento conformazionale nella testa della miosina, generando il cosiddetto colpo di frusta. La fune (il filamento di actina) viene così tirata verso il centro del sarcomero, vale a dire verso la linea M. 5) La testa della miosina rilascia anche la molecola di ADP e rimane strettamente ancorata all'actina, in uno stato di rigor che dura soltanto pochi istanti, prima che il ciclo ricominci con l'ennesimo legame miosina-ATP. Miosina, ATP e contrazione muscolare Il reticolo sarcoplasmatico
Il reticolo sarcoplasmatico è una
struttura canalicolare a rete, che avvolge completamente ogni fibra muscolare, insidiandosi negli spazi interni tra una miofibrilla e l'altra.
L'impulso nervoso, originato
centralmente e trasportato dai motoenuroni fino alla placca motrice, si propaga all'interno della fibra muscolare grazie al sistema tubolare membranoso. Fibre: fasci di filamenti cellulari muscolari contrattili
Miofibrille: fibre muscolari
contrattili costituite da filamenti cellulari
Sarcomero: singola unità
muscolare contrattile Il tessuto muscolare Il tessuto muscolare è un tipo particolare di tessuto responsabile dei movimenti volontari ed involontari del corpo.
Il tessuto muscolare consta di tre elementi:
• le fibre muscolari che si dispongono in fasci, • una rete capillare abbondante, • un tessuto connettivo che fa da sostegno al muscolo stesso.
È distinto in tre tipi, diversi per struttura, funzione e localizzazione.
Questi sono: • il tessuto muscolare striato o scheletrico, di tipo volontario, • il tessuto muscolare liscio, di tipo involontario, • il tessuto muscolare cardiaco, anch'esso striato ma di tipo involontario. Considerando la FORMA, distinguiamo
muscoli lunghi
muscoli corti
muscoli larghi
a seconda della prevalenza di una o due delle
misure sulle altre. Vi sono muscoli che, come quelli orbicolari e gli sfinteri, si dispongono a circondare cavità e orifici.
Terminologia specifica riferita ai muscoli
TERMINE GENERICO EQUIVALENTE MUSCOLARE Cellula muscolare Fibra muscolare Membrana cellulare Sarcolemma Citoplasma Sarcoplasma Mitocondri Sarcosomi Reticolo endoplasmatico Reticolo sarcoplasmatico In base al numero di PUNTI DI ORIGINE, i muscoli vengono classificati in: muscoli monocipiti: sono quelli che hanno un solo punto di origine muscoli bicipiti: sono quelli che hanno due punti di origine muscoli tricipiti: sono quelli che hanno tre punti di origine muscoli quadricipiti: sono quelli che hanno quattro punti di origine MUSCOLO LISCIO MUSCOLO STRIATO SCHELETRICO MIOCARDICO (cardiaco) Involontario Volontario Involontario
Costituisce i muscoli scheletrici e la
Riveste le pareti di tutti quegli apparati devoluti muscolatura di organi come il bulbo E' responsabile alla vita vegetativa; lo troviamo nella parete dei oculare e la lingua. della continua e vasi sanguigni (arterie, vene), nella parete degli Permette il movimento ed il ritmica organi cavi (stomaco, intestino), all’interno del mantenimento della postura; contrattilità del globo oculare, nei muscoli erettori dei peli. concorre a determinare le forme cuore corporee
La particolare disposizione delle
E' costituito da fibre lisce, che al microscopio proteine contrattili conferisce al non presentano le striature tipiche del muscolo muscolo un aspetto striato, cardiaco o scheletrico caratterizzato da striature chiare e scure alternativamente ripetute. Possiede caratteristiche Risponde con eccezionale velocità funzionali e strutturali Contrazione molta lenta, ma prolungate e più intermedie agli altri due agli impulsi nervosi, contraendosi efficiente (meno ATP richiesto). tipi di tessuto muscolare. rapidamente ed intensamente. Non possono rimanere contratti per Non sono implicati nell'insorgenza della fatica molto tempo con elevata muscolare. intensità, sono soggetti alla fatica Sono spesso intrinseci, e come tali, non Di norma, si collegano allo si attaccano alle strutture scheletriche scheletro per mezzo di tendini Imitare i muscoli Muscoli e leve
Anche i muscoli del nostro corpo, inseriti
sulle ossa, sono dal punto di vista fisico delle leve. In figura è rappresentata la flessione dell'avambraccio ad opera del muscolo bicipite brachiale. Questo è un classico esempio di leva di terzo tipo, che come abbiamo detto è sempre svantaggiosa. Essendo più corto il braccio di leva, la forza sviluppata dal muscolo bicipite deve essere di gran lunga superiore rispetto alla forza peso della palla che si tiene sulla mano. Questo tipo di leva, permette però una grande ampiezza e rapidità di movimento. FINE